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#violazioni
principiodiverita · 9 days
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NONOSTANTE 30 ANNI DI VIOLENZA DOMESTICA DA PARTE DI SCOVINO LIVIA, 12 ANNI DI VIOLENZA DOMESTICA PERPETRATA CON MARELLO LUCIANO, TERRORISTI PSICOLOGICI, STALKERS, DEPRAVATI, OSSESSIONATI, ESIBIZIONISTI SESSUALI, LADRI, CALUNNIATORI, AFFETTI DA FORME DI SCHIZOFRENIA NON CURATA, COMMETTONO ANCORA VIOLENZE FISICHE E PSICOLOGICHE SULLA MINORE CHE HANNO IN AFFIDO, CHERUBINA DI PONZIO E SCOVINO LUIGI, GENITORI MALATI MENTALI GRAVI DELLA MALATA MENTALE GRAVE SCOVINO LIVIA.
MARELLO LUCIANO È ENTRATO IN ITALIA DALL'EGITTO IN MANIERA DISCUTIBILISSIMA, HA FATTO UNA CARRIERA IN #POLIZIA ANCORA PIÙ DISCUTIBILE, È ANDATO IN PENSIONE ANTICIPATA FINGENDOSI UN FALSO INVALIDO CON LE STAMPELLE IN PUBBLICO, ASPETTANDO LA FINE DEI GIORNI PER CONFERMARE TALE INVALIDITÀ.
HA FONDATO UN'INTERA VITA SULLA MENZOGNA PATOLOGICA, MANIPOLATO, COMMESSO VIOLENZA DOMESTICA, OBBLIGATO ESIBIZIONISMO SESSUALE DOMESTICO, BATTUTE AD ESPLICITO SFONDO SESSUALE DAVANTI ALLA. MINORE IN AFFIDO, COMMESSO TERRORISMO PSICOLOGICO, ISOLANDO E MINACCIANDO DI MORTE MOLTEPLICI VOLTE CHI NON HA TACIUTO SULLE SUE VIOLENZE.
SCOVINO LIVIA È ATTUALMENTE ABILITATA COME #OSS NEL PERSONALE DEL PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE #CATTINARA DI #TRIESTE, NONOSTANTE SIA UNA SCHIZOFRENICA NON IN CURA, STALKER, VIOLENTA, DEPRAVATA, ESIBIZIONISTA SESSUALE ANCHE DAVANTI A MINORI, LADRA IN CASA DELLE ANZIANE DOVE FACEVA LE PULIZIE AGLI ESORDI DELLA CARRIERA, BUGIARDA PATOLOGICA, MANIPOLATRICE, CALUNNIATRICE, COMPLICE CON IL FRATELLO SPACCIATORE E IL FIGLIO CHE È IN RELAZIONE DA DIVERSI ANNI CON UNA MINORE, GRAN LAVORATORE A NERO E ALTRETTANTO LADRO.
CHERUBINA DI PONZIO E SCOVINO LUIGI, COPPIA DI MALATI MENTALI GRAVI, CHE HANNO PERPETRATO DECADI SU DECADI DI VIOLENZA E CHERUBINA HA COMINCIATO A PERPETRARE VIOLENZA FISICA SULLA MINORE CHE HANNO AVUTO IN AFFIDO, SIN DAI PRIMI MESI DI VITA DI QUESTA.
AFFETTA DA FORME SI SCHIZOFRENIA È INCAPACITÀ MENTALE, CONTINUA A ISOLARE LA MINORE, MENTIRE PATOLOGICAMENTE, MANIPOLARE, ABUSARE E GARANTIRE CHE FREQUENTI LA CASA PROPRIO DI SCOVINO LIVIA E MARELLO LUCIANO, I QUALI HANNO GIÀ PROVATO DI ESSERE DEI GRANDISSIMI E PERICOLOSISSIMI PSICHIATRICI GRAVI E DA GALERA, I QUALI HANNO COMMESSO PRIVAZIONI DI LIBERTÀ DELLA PERSONA, GRAVI VIOLENZE ED ESIBIZIONISMO SESSUALE E MOLTEPLICI MINACCE DI MORTE.
CHERUBINA DI PONZIO E SCOVINO LUIGI, GENITORI PROPRIO DI SCOVINO FRANCESCO, IL DROGATO SPACCIATORE, I QUALI HANNO MANGIATO CON I SOLDI DELLA DROGA.
ALESSANDRA GAVA, ASSISTENTE SOCIALE DI GRADISCA D'ISONZO, ALTRA PERSONALITÀ GRAVEMENTE PSICHIATRICA, OSSESSIONATA, BUGIARDA PATOLOGICA, MANIPOLATRICE E DA DENUNCIA E DA MANDARE VIA A CALCI IN CULO DAL SERVIZIO SOCIALE, HA ABUSATO DELLA VITTIMA DI VIOLENZA, SENZA ALCUNA PRESA IN CARICO, VIOLANDONE DIRITTI, LIBERTÀ, VOLONTÀ E PRIVACY, IN COMPLICITÀ CON FRANCESCO ISOLDI, DEL CONSORZIO IL MOSAICO, SCOVINO LIVIA, LA PSICHIATRICA, CARNEFICE E STALKER.
PER I LORO GRAVISSIMI DISTURBI MENTALI RIVERSATI GRAVEMENTE A CARICO DELLA VITTIMA DI VIOLENZA.
IN AGGIUNTA, MARCO VISINTIN E SIMONA AGOSTINIS, DEL PERSONALE DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI #GORIZIA, HANNO ABUSATO, MENTITO ANCHE SUL PROPRIO RUOLO PROFESSIONALE, MANIPOLATO E PREVARICATO LA VITTIMA DI VIOLENZA, DANDO MAN FORTE A QUESTI PSICHIATRICI E CARNEFICI COMPROVATI INCONFUTABILMENTE.
I CARABINIERI DI GRADISCA D'ISONZO, A CHIARE MINACCE DI MORTE COMPROVATE NON PRENDONO LA DENUNCIA.
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dionysman · 2 months
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È incredibile che tumbrl non abbia una chat con un operatore a cui rivolgersi
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archivio-disattivato · 11 months
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https://www.meltingpot.org/2023/09/trattenere-e-umiliare-procedure-hotspot-a-porto-empedocle/
Trattenere e umiliare: procedure hotspot a Porto Empedocle
Il rapporto sul monitoraggio del progetto Mem.Med (Memoria Mediterranea)
22 Settembre 2023, di Silvia Di Meo e Yasmine Accardo, Mem.Med (Memoria Mediterranea)
Con i numerosi arrivi di persone via mare sull’isola di Lampedusa, è stata istituita una tensostruttura sulle coste siciliane di Porto Empedocle dove le persone vengono trattenute in condizioni critiche per espletare le procedure di identificazione e foto segnalamento. Davanti alle carenze strutturali, al sovraffollamento e alle violazioni di diritti, le persone migranti protestano.
La tensostruttura di Porto Empedocle
“No care, no help, no travel, no food”. Sono queste le parole scritte su un foglio di carta che Khaled sventola in mezzo alla strada principale di Porto Empedocle. Lui e Mohamed sono due minori somali approdati sull’isola di Lampedusa e poi trasferiti nella tensostruttura di Porto Empedocle dove stazionano ormai da 5 giorni. La situazione che sperimentano è chiara: “No freeedom” sintetizza Mohamed. 
Li incontriamo insieme a centinaia di persone MSNA senza tutori e richiedenti asilo di diversa nazionalità, età e genere che nel corso di quest’ultima settimana sono state trasferite all’interno del campo empedoclino in attesa di essere ricollocate in centri di accoglienza in Sicilia e in altri luoghi della penisola. 
Infatti, la tensostruttura collocata nel porto della cittadina agrigentina è da diversi mesi il secondo approdo delle persone migranti che giungono via mare a Lampedusa e che, a fronte dei numeri esponenziali di arrivi sull’isola delle Pelagie, sono stati spostati rapidamente sul territorio siciliano per alleggerire l’hotspot di Lampedusa. 
La tensostruttura – che consiste in un piazzale di cemento dove sono collocati due tendoni, 18 bagni chimici e poche docce esterne – è un’area di sbarco temporanea che la Prefettura di Agrigento sembra utilizzare per identificare e smistare le persone migranti, coadiuvando di fatto le attività di pre-identificazione implementate dalle autorità nell’hotspot di Lampedusa. La tensostruttura è quindi un secondo punto di approdo in cui le persone – trasferite qui anche poche ore dopo lo sbarco lampedusano attraverso le navi traghetto Galaxy – vengono foto segnalate e viene rilasciato loro un numero identificativo. Si tratta di un numero stampato su un quadratino di carta senza cedolino e senza foto. 
Qui le persone – donne, uomini, minori e famiglie originarie della Guinea Conakry, Costa D’Avorio, Senegal, Gambia, Burkina faso, Camerun, Sierra Leone, Giordania, Egitto, Tunisia, Siria, Mali, Sudan, Somalia, Etiopia, Liberia  – stazionano per giorni e giorni, trattenute in maniera prolungata all’interno di un campo di cemento, presidiato dalle forze dell’ordine e gestito dal personale della Croce Rossa, dove sono praticamente assenti rappresentanti delle organizzazioni umanitarie, grandi e piccole.
Nonostante il trattenimento dovrebbe durare solo il tempo necessario all’identificazione e alla disposizione del trasferimento, il transito non è breve e sembra durare una media di almeno 5 giorni. In questo tempo, alle persone è impedito di uscire dal cancello principale pertanto queste sono costrette, a causa della totale invivibilità del luogo, a saltare dalle recinzioni laterali e posteriori per cercare all’esterno aiuto, cibo, contatti, informazioni, libertà. 
Le persone trattenute in questo luogo raccontano di non aver ricevuto alcuna informativa relativa all’accesso ai loro diritti, alla protezione internazionale o altre forme di tutele. Inoltre riferiscono di essere trattate come animali in gabbia: il campo infatti è senza letti, sedie, tavoli e le persone stazionano stese a terra – i più fortunati su cartonati di non precisata origine – sotto il sole cocente, in uno spiazzale ricoperto di spazzatura, cassonetti e avvolto dall’odore pungente dell’urina. Le persone riferiscono di vivere in stato di continua incertezza e forte stress dipendente non solo dalle condizioni strutturali di invivibilità del campo ma anche a causa dell’attesa prolungata di un trasferimento in accoglienza che sembra non arrivare mai.
E mentre si passa la giornata nell’afa di settembre – tra un cambio turno delle forze dell’ordine e un’intervista ufficiale rilasciata dalle autorità ai giornalisti – arrivano da Lampedusa traghetti carichi di almeno altre 400 o 500 persone migranti che vengono scortate fino all’ingresso del centro e fatte entrare nei piccoli vuoti di spazio rimasti nel piazzale. Qui le persone vengono sottoposte ad un appello pubblico, senza alcun rispetto della privacy e attraverso l’uso esclusivo delle lingue veicolari principali: francese, inglese, arabo.
In queste giornate di permanenza, qualche turista passava per il porto e fotografava le persone dietro le sbarre, qualche locale si lamentava del “disagio”, qualche giornalista riprendeva quelle persone trattenute che si infuriano dopo l’ennesima giornata di prigionia. 
In questo circo periferico, la tensostruttura di Porto Empedocle risulta una zona d’ombra rispetto alle luci dello “spettacolo Lampedusa” che continua ad avere i riflettori puntati sulle proprie coste. Eppure nel corso della settimane le persone trattenute in questo piccolo piazzale – senza assistenza legale, sanitaria e libertà personale; senza letti, senza sufficienti professionisti medici e sociali, con carenze alimentari e patologie mediche – sono  state più di 1.000, di cui l’80 per cento costituito da MSNA e altre figure cosiddette vulnerabili.
Le proteste delle donne
Il malessere è progressivamente cresciuto e così le manifestazioni di scontento delle persone trattenute. Diversi gruppi di persone hanno iniziato delle proteste per la condizione di trattamento disumano a cui sono costrette a Porto Empedocle: l’inadeguatezza alimentare – pane con formaggio e pomodoro a tutti i pasti, cibo in quantità e in qualità insufficiente – l’assoluta promiscuità senza separazioni spaziali tra uomini e donne, l’esposizione ad ulteriori condizioni di violenza e soprattutto la condizione di privazione della libertà. 
Nella giornata del 19 settembre, un gruppo di donne minori guineane ha dato avvio ad una protesta femminile davanti al cancello principale della struttura, al grido di: “Liberateci! Liberateci! non siamo prigioniere, lasciateci andare!” Le ragazze sono dunque salite sul muro che delimita la struttura e hanno cominciato a gridare e ad arrampicarsi, tentando di scavalcare le inferriate. 
Le donne hanno poi occupato l’ingresso della tensostruttura sedendosi a terra in segno di protesta. Questa condizione di esposizione alla violenza, a cui specifiche categorie di persone vulnerabilizzate – quali le donne e i MSNA, sono sottoposte – connota la gestione disciplinante di una struttura ideata e pensata come “deposito” di persone. 
Persone che, giunte dalla violenta Sfax in Tunisia o dalla Libia, vivono un processo costante di sopraffazione, sottoposte a gravi violazioni di diritti e a continue forme di abuso, coercizione e limitazione della libertà che continuano ad essere raccontate, gestite e strumentalizzate a livello pubblico – tanto da politici che da giornalisti – come normali conseguenze di una condizione emergenziale. Un’emergenza che giustifica e normalizza il trattamento riservato ai neo sbarcati sulle coste nord del Mediterraneo, destinati ad essere “ritirati” e “riconsegnati” dai vari porto mediterranei, come abbiamo sentito dire in queste ore da chi gestisce la tensostruttura.
Tuttavia le persone migranti non sono inermi e continuano ad opporsi a questo controllo violento. Le diciassettenni guineane hanno preteso di avere nel piazzale un’area femminile di loro uso esclusivo, poiché ormai da più di 7 giorni erano completamente esposte senza alcuna tutela, preoccupate delle possibili violenze nel centro. Nei giorni successivi, esasperate, hanno scavalcato il muro del centro per cercare all’esterno un minimo di libertà e benessere. Due di loro erano fortemente indebolite da patologie pregresse che non erano state adeguatamente attenzionate e, per le strade del centro empedoclino, cercavano cibo e acqua.
Tra le numerose donne qui detenute, ce n’erano varie in stato di gravidanza. Alcune di loro sono state trasferite in ospedale per partorire e subito dopo ricollocate nella tensostruttura, senza i loro figli neonati.
Molte delle persone incontrate si trovavano in evidente stato di disidratazione e deprivazione fisica, nonché di forte sofferenza psicologica dipendente dal trattenimento prolungato e dalla mancanza di contatti con il mondo esterno. Tutti i trattenuti cercavano la possibilità di comunicare con le famiglie di origine o con conoscenti, desiderosi di avvisare i propri familiari del loro arrivo, non avendo potuto farlo nonostante l’approdo fosse avvenuto ormai da quasi una settimana.
Stazione di transito, trattenimento e deportazione
Questa stazione di transito e identificazione successiva a Lampedusa, sarà nelle prossime settimane potenziata e al posto della tensostruttura verrà adibito una struttura facente ufficialmente funzione hotspot, che sta nascendo dai lavori in corso in queste ore. Il Prefetto di Agrigento, Filippo Romano ha dichiarato che: “l’hotspot di Porto Empedocle sarà collegato a quello di Lampedusa dalla stessa gestione, la Croce Rossa (…) I due hotspot devono essere visti come una sorta di ponte: quello di Lampedusa accoglie in prima battuta e quello di Porto Empedocle instrada, il più velocemente possibile, verso i pullman“.
In continuità con la gestione migratoria che ha caratterizzato le politiche europee negli anni passati, l’unico “ponte” finanziato e promosso è quello che conduce alla sorveglianza, all’umiliazione, allo smistamento e incanalamento giuridico di persone che vengono irregolarizzate, dove il dispositivo della detenzione continua ad essere principale strumento di controllo degli spostamenti umani.
Questa modalità di controllo della mobilità delle persone in arrivo alla frontiera siciliana è da inquadrare nelle nuove riforme promesse dal governo: il rafforzamento a livello nazionale del sistema detentivo del CPR, con nuove strutture e un periodo di trattenimento esteso a 18 mesi; l’introduzione di nuovi centri identificativi e di rimpatrio come CPRI a Modica, nella Sicilia orientale costituiscono la risposta europea e nazionale all’aumento degli arrivi dalla Tunisia e dalla Libia, due luoghi da cui le persone continuano a fuggire forzatamente, sopravvissute ai regimi che i governi europei continuano a finanziare.
In tal senso, i discorsi di Meloni e Von Der Leyen che – durante la passerella a Lampedusa nei giorni del sovraffollamento – hanno inneggiato all’arresto dei trafficanti e alla sorveglianza militare, sono in continuità con un sistema che pone come soluzione la detenzione al posto di una vera accoglienza, la violenza al posto dei diritti e che – con l’ausilio delle nuove strutture – affinerà la macchina criminalizzante della deportazione. 
Intanto, mentre nei diversi angoli della Sicilia occidentale e orientale proliferano hotspot e ghetti istituzionali, mentre le politiche promettono blocchi nel Mediterraneo e pseudo accoglienza a terra, le persone migranti continueranno a protestare per la libertà di movimento ed ad arrampicarsi sui muri della detenzione per pretendere rispetto dei diritti e reclamare la loro libertà.
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sauolasa · 1 year
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Onu: "Record di violazioni dei diritti umani in Ucraina"
Uccisioni, detenzioni arbitrarie, torture: secondo l'Alto commissariato delle Nazioni Unite, è record di violazioni di diritti umani in Ucraina a 500 giorni dall'invasione russa
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anchesetuttinoino · 1 month
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L'Ucraina sta preparando un attacco contro installazioni nucleari russe?
Alcune fonti hanno dichiarato che Kiev vorrebbecolpire le centrali nucleari russe. Mosca ha dichiarato ufficialmente che Kiev "sta preparando un attacco"a una centrale nucleare in Russia.
Il regime di Kiev ha iniziato a preparare un attacco alla centrale nucleare di Kursk. Chiediamo alle organizzazioni internazionali, in particolare all'ONU e all'AIEA, di condannare immediatamente le azioni provocatorie preparate dal regime di Kiev e di impedire violazioni della sicurezza nucleare e della protezione della centrale nucleare di Kursk, che potrebbero causare un disastro su larga scala in Europa - Ministero degli Esteri russo in una dichiarazione.
Mentre il capo dell'AIEA Grossi afferma di essere pronto a visitare la centrale nucleare di Kursk, il Ministero della Difesa russo avverte che "saranno immediatamente adottate severe contromisure militari e tecnico-militari" se l'Ucraina commetterà atti di terrorismo contro le strutture nucleari russe.
Canale di Andrea Lucidi
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Togliete l'ossigeno al cazzaro ucrainooooo
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vadaviaaiciap · 7 months
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🔴🔴🔴 La Russia pubblica un rapporto di 2.000 pagine che dimostra la pandemia di Covid prodotta dal Deep State e da Big Pharma La Russia ha apertamente affermato che le principali aziende farmaceutiche, insieme a figure influenti nel panorama politico statunitense, hanno orchestrato la pandemia di Covid-19 come parte di una strategia di dominio globale. Tra coloro nominati come partecipanti a questo piano ci sono Hillary Clinton, Barack Obama, Joe Biden e George Soros, suggerendo il loro coinvolgimento in una cospirazione contro l'umanità.
"L'ambasciata russa negli Stati Uniti ha dichiarato giovedì: "La Russia vuole giustizia per la creazione e il rilascio del SARS-CoV-2, mentre l'Occidente ha nascosto le origini e censurato scienziati e giornalisti". Le autorità russe affermano che le iniziative di bioricerca intraprese dal Dipartimento della Difesa americano in Ucraina necessitano di un’approfondita revisione legale, compreso il controllo da parte delle pertinenti organizzazioni internazionali.
L'ambasciata ha espresso preoccupazione per le operazioni del Pentagono in Ucraina, affermando: “Di particolare preoccupazione è l'attività svolta dal Pentagono in Ucraina. Gli Stati Uniti hanno coinvolto nei loro progetti decine di istituzioni statali e aziende private del Paese”. La dichiarazione ulteriormente elaborata: “I civili e il personale militare della repubblica sono diventati donatori di biomateriali e semplicemente soggetti sperimentali. Non c’è dubbio che tali azioni richiedano un’adeguata valutazione giuridica, anche da parte delle strutture internazionali competenti”.
Persistono preoccupazioni sulla scena internazionale riguardo alla ricerca incontrollata a duplice scopo condotta sotto la guida del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, con la Russia che cita costantemente “gravi violazioni” da parte degli Stati Uniti degli impegni della Convenzione sulle armi biologiche e tossiche. I diplomatici hanno osservato: “Washington ignora le affermazioni, giustificandosi con una certa componente umanitaria dei suoi programmi”.
Hanno aggiunto: “Sottolineiamo che non vi è alcun dubbio sugli eventuali buoni obiettivi dei progetti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Sono disponibili prove del lavoro degli Stati Uniti con potenziali agenti di armi biologiche e sono tutt’altro che isolate, così come prove di tentativi di migliorare deliberatamente le proprietà degli agenti patogeni di infezioni economicamente significative”.
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solo-stef · 3 months
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Forse sono in controtendenza, ma per me candidare Salis alle europee e' un affronto verso le persone che conducono una vita normale senza eccessi e senza violazioni di nessun tipo.
Perche' Salis, lasciando perdere il presente che e' in corso di giudizio, cmq un passato propriamente specchiato non ce l'ha eh.
Eppure finisce a fare la parlamentare europea, non so con quali competenze per rappresentar(mi)(ci) ma di sicuro con uno stipendio migliore del mio.
Viva l'Italia.
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principiodiverita · 9 days
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NONOSTANTE 30 ANNI DI VIOLENZA DOMESTICA DA PARTE DI SCOVINO LIVIA, 12 ANNI DI VIOLENZA DOMESTICA PERPETRATA CON MARELLO LUCIANO, TERRORISTI PSICOLOGICI, STALKERS, DEPRAVATI, OSSESSIONATI, ESIBIZIONISTI SESSUALI, LADRI, CALUNNIATORI, AFFETTI DA FORME DI SCHIZOFRENIA NON CURATA, COMMETTONO ANCORA VIOLENZE FISICHE E PSICOLOGICHE SULLA MINORE CHE HANNO IN AFFIDO, CHERUBINA DI PONZIO E SCOVINO LUIGI, GENITORI MALATI MENTALI GRAVI DELLA MALATA MENTALE GRAVE SCOVINO LIVIA.
MARELLO LUCIANO È ENTRATO IN ITALIA DALL'EGITTO IN MANIERA DISCUTIBILISSIMA, HA FATTO UNA CARRIERA IN #POLIZIA ANCORA PIÙ DISCUTIBILE, È ANDATO IN PENSIONE ANTICIPATA FINGENDOSI UN FALSO INVALIDO CON LE STAMPELLE IN PUBBLICO, ASPETTANDO LA FINE DEI GIORNI PER CONFERMARE TALE INVALIDITÀ.
HA FONDATO UN'INTERA VITA SULLA MENZOGNA PATOLOGICA, MANIPOLATO, COMMESSO VIOLENZA DOMESTICA, OBBLIGATO ESIBIZIONISMO SESSUALE, TERRORISMO PSICOLOGICO, ISOLANDO E MINACCIANDO DI MORTE MOLTEPLICI VOLTE CHI NON HA TACIUTO SULLE SUE VIOLENZE.
SCOVINO LIVIA È ATTUALMENTE ABILITATA COME #OSS NEL PERSONALE DEL PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE #CATTINARA DI #TRIESTE, NONOSTANTE SIA UNA SCHIZOFRENICA NON IN CURA, STALKER, VIOLENTA, DEPRAVATA, ESIBIZIONISTA SESSUALE ANCHE DAVANTI A MINORI, LADRA, BUGIARDA PATOLOGICA, MANIPOLATRICE, CALUNNIATRICE, COMPLICE CON IL FRATELLO SPACCIATORE E IL FIGLIO CHE È IN RELAZIONE DA DIVERSI ANNI CON UNA MINORE, GRAN LAVORATORE A NERO E ALTRETTANTO LADRO.
CHERUBINA DI PONZIO E SCOVINO LUIGI, COPPIA DI MALATI MENTALI GRAVI, CHE HANNO PERPETRATO DECADI SU DECADI DI VIOLENZA E CHERUBINA HA COMINCIATO A PERPETRARE VIOLENZA FISICA SULLA MINORE CHE HANNO AVUTO IN AFFIDO, SIN DAI PRIMI MESI DI VITA DI QUESTA.
AFFETTA DA FORME SI SCHIZOFRENIA È INCAPACITÀ MENTALE, CONTINUA A ISOLARE LA MINORE, MENTIRE PATOLOGICAMENTE, MANIPOLARE, ABUSARE E GARANTIRE CHE FREQUENTI LA CASA PROPRIO DI SCOVINO LIVIA E MARELLO LUCIANO, I QUALI HANNO GIÀ PROVATO DI ESSERE DEI GRANDISSIMI E PERICOLOSISSIMI PSICHIATRICI GRAVI E DA GALERA, I QUALI HANNO COMMESSO PRIVAZIONI DI LIBERTÀ DELLA PERSONA, GRAVI VIOLENZE ED ESIBIZIONISMO SESSUALE E MOLTEPLICI MINACCE DI MORTE.
ALESSANDRA GAVA, ASSISTENTE SOCIALE DI GRADISCA D'ISONZO, ALTRA PERSONALITÀ GRAVEMENTE PSICHIATRICA, OSSESSIONATA, BUGIARDA PATOLOGICA, MANIPOLATRICE E DA DENUNCIA E DA MANDARE VIA A CALCI IN CULO DAL SERVIZIO SOCIALE, HA ABUSATO DELLA VITTIMA DI VIOLENZA, SENZA ALCUNA PRESA IN CARICO, VIOLANDONE DIRITTI, LIBERTÀ, VOLONTÀ E PRIVACY, IN COMPLICITÀ CON FRANCESCO ISOLDI, DEL CONSORZIO IL MOSAICO, SCOVINO LIVIA, LA PSICHIATRICA, CARNEFICE E STALKER.
PER I LORO GRAVISSIMI DISTURBI MENTALI RIVERSATI GRAVEMENTE A CARICO DELLA VITTIMA DI VIOLENZA.
IN AGGIUNTA, MARCO VISINTIN E SIMONA AGOSTINIS, DEL PERSONALE DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI #GORIZIA, HANNO ABUSATO, MENTITO ANCHE SUL PROPRIO RUOLO PROFESSIONALE, MANIPOLATO E PREVARICATO LA VITTIMA DI VIOLENZA, DANDO MAN FORTE A QUESTI PSICHIATRICI E CARNEFICI COMPROVATI INCONFUTABILMENTE.
I CARABINIERI DI GRADISCA D'ISONZO, A CHIARE MINACCE DI MORTE COMPROVATE NON PRENDONO LA DENUNCIA.
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dionysman · 2 months
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curiositasmundi · 4 months
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[...]
Sulla Topolino amaranto si va che è un incanto e dalle parti della Fiat (che ormai è un logo di Stellantis) hanno pensato che non ci fosse nulla di meglio che appiccicare una bandiera italiana sulle portiere del quadriciclo venduto in Italia sulla spinta del patriottismo. Peccato che quelle auto di italiano non abbiano nulla: non il progetto iniziale, non l’idea se non per l’usurpazione del nome, non la manodopera e nemmeno – figurarsi – le tasse per sostenere l’Italia, la sanità italiana, i conti italiani, i servizi italiani, le pensioni italiane e così via. 
La Guardia di finanza ne ha bloccate 134 al porto di Livorno per violazioni della legge sul Made in Italy (che non ha nemmeno un nome italiano). Per i funzionari della dogana e le fiamme gialle la produzione in Marocco e il tricolore sulla fiancata sarebbe in contrasto con la normativa a tutela del made in Italy, la legge 350 del 2003. Si tratterebbe di una probabile “funzione decettiva di tali segni”, ossia ingannevole, “che porterebbero il consumatore a ritenere che la produzione dei suddetti beni sia avvenuta in Italia”. 
Chissà che questa non sia la volta buona per accorgersi che Stellantis si atteggia da Fiat in Italia per poi diventare internazionale quando deve dislocare stabilimenti e tasse. Quella sì che sarebbe una difesa della Patria davvero originale.
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3nding · 6 days
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Forse un giorno spiegheranno (no) perché a Trump e Musk sono state concesse plurime violazioni della legge e delle norme tali che per chiunque altro normale cittadino - bianco, nero figuriamoci - avrebbero voluto significare prigione certa con accuse che arriverebbero al terrorismo e alto tradimento.
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fridagentileschi · 7 months
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TU TI RIFIUTI...
IO TI BLOCCO.
SI CHIAMA IT-WALLET
Molti lo scaricheranno perché penseranno di essere fighi, altri perché perché è comodo.
È un sistema implementato per il 2024 all'interno dell'altra app invasiva IO, che concentra nel proprio smartphone tutti documenti in versione digitale (SPID, CIE, patente, tessera sanitaria e altro ancora) per accedere ai servizi della pubblica amministrazione.
Una sorta di "portafoglio digitale".
Comodo, qualcuno potrebbe pensare.
Peccato, che stiamo parlando di contenitore che è uno smartphone e quindi soggetto a violazioni da parte di hacker, che potrebbero prendere così il controllo totale di tutti i dati contenuti e di rubarli ed usarli a loro piacimento.
E dall'altra, l'amministrazione pubblica, che diventa gestore e padrona diretta di ogni dato personale registrato.
Di bloccare automaticamente con un click patenti, tessere personali, accessi a servizi e persino servizi sanitari e bancari.
Però per molti, sarà bello avere tutto sullo smartphone...
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orotrasparente · 5 months
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che poi, per finire che poi devo studiare, mi chiedo ingenuamente io: ma che problemi irrisolti devi avere per sentire la necessità di dover opprimere gli altri? cioè sei cresciuta/o in una gabbia di uno zoo per essere così incattivito verso i diritti sociali e civili degli altri, la coalizione di centro-destra sono due anni ormai che ha instaurato questa guerra contro tutti, a partire dalla genitorialità delle coppie omosessuali alle più recenti violazioni di diritti (costituzionalmente garantiti) quali la libertà di manifestare, la libertà di stampa, la libertà di parola, usufruendo anche delle forze coercitive, ancor più di recente (ma da sempre ormai) ha messo nel mirino l’aborto, imponendo queste figure antiabortiste nei consultori (ma perché? chi ne sente il bisogno?)
la domanda che io mi pongo è a voi (membri e componenti della coalizione) cosa tocca? cioè, invidualmente parlando, perché sentite il bisogno di dover toccare temi che non vi riguardano (figli, aborto, adozione ecc.), l’italia (una volta belpaese, oggi rottame) ha tanti di quei problemi e voi non fate altro che mettere ulteriore carne a cuocere inimicandovi ancor di più i cittadini, perché basterebbe un minimo di onestà intellettuale e perdere 15 minuti a informarsi per rendersi conto che questa coalizione non solo sta facendo harakiri finanziariamente ma sta togliendo completamente speranza alle persone, non se ne può più di manovre finanziarie sanguinolenti, tagli alla sanità, all’istruzione, leggi contrarie ai diritti umani e sociali, persino l’abrogazione del reato di abuso di ufficio.. l’italia è sempre stato un paese indietro rispetto agli altri, ma negli ultimi due anni stiamo letteralmente facendo un record di arretratezza culturale
tutto questo per dire, per favore, studiate e imparate a comprendere l’importanza di esercitare con cognizione di causa il proprio voto: la politica non è perfetta, anzi, non lo è oggi e non lo era prima, ma non è vero che “uno vale l’altro”, siate più intelligenti di così, non guardate solo il vostro orticello perché magari oggi state bene così, ma domani, forse, potrebbe toccarvi personalmente e, sempre ipoteticamente, magari il vostro orticello non sembrerà più gradevole se tutto il resto, oltre la recinzione, cade a pezzi
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anchesetuttinoino · 3 months
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Ci sono voluti 20 minuti a tutti i giornalisti per capire il discorso di ieri di Mattarella sulla “democrazia della maggioranza”. Scusate se ne parliamo oggi, ma ieri non è stato possibile aggiungerlo a fine rubrica. Il Capo dello Stato ha ragione che “democrazia è anche porre limiti alle decisioni della maggioranza” e che ovviamente nessuno può “violare i diritti delle minoranze”. Ma da qui a ritenere che governi forti, dove la maggioranza è chiara e il premier eletto direttamente, si tradurrebbero automaticamente in violazioni delle libertà delle minoranza appare un tantino pretestuoso. E neppure così tanto ancorato alla realtà. In Francia l’ottimo Macron governa in virtù di un voto popolare nonostante A) non fosse maggioranza assoluta nel Paese; B) oggi si trovi tecnicamente in minoranza. Eppure nessuno, dico nessuno, può pensare che stia imponendo una dittatura solo perché mantiene i poteri esecutivi che gli spettano. Qui stiamo mescolando i piani. Il ragionamento sarebbe semplice, molto più dell’intricato e incomprensibile discorso di Re Sergio: chi vince le elezioni e governa, possibilmente per almeno 5 anni; dopo 5 anni, se ha fatto bene viene riconfermato, altrimenti si cambia. Nel mezzo, per impedire eventuali limitazioni alle libertà delle minoranze, esiste appositamente la Carta e la Corte Costituzionale. Ma se gli elettori votano un governo che intende limitare la maternità surrogata, o viceversa intendono renderla legale, non si registra alcun “attentato alle libertà” ma solo la legittima espressione della fetta maggioritaria del popolo sovrano. Gli altri si adeguano e provano a vincere le elezioni al prossimo giro
via ilgiornale.it
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levysoft · 3 months
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In Corea del Nord è stata eseguita la condanna a morte di un ragazzo di 22 anni giudicato colpevole di aver visto film sudcoreani e ascoltato musica come il k-pop – genere musicale sudcoreano mescolato o ispirato alla musica pop statunitense – in violazione della legge che vieta di farlo. Lo ha evidenziato l’ultimo rapporto sui diritti umani in Corea del Nord, diffuso giovedì dal ministero per l’Unificazione della Corea del Sud: è la prima volta che il governo sudcoreano conferma che una persona è stata uccisa per motivi simili in Corea del Nord, ma non sarebbe il primo caso simile.
Il rapporto si basa sulle testimonianze di 649 persone scappate dalla Corea del Nord e la notizia della condanna a morte su quanto raccontato in forma anonima da una di queste. Il ragazzo era originario della provincia dello Hwanghae Meridionale, nel sud-ovest della Corea del Nord, ed è stato ucciso pubblicamente nel 2022 per aver ascoltato 70 canzoni sudcoreane e visto tre film, che poi avrebbe passato ad altre sette persone.
Questo viola una legge approvata nel 2020 che proibisce qualunque forma di diffusione di «ideologia e cultura reazionaria» originaria di «paesi ostili»: riguarda in particolare la cultura sudcoreana, che la Corea del Nord ritiene una grave minaccia per la propria società, si rivolge soprattutto alle persone giovani e in caso di violazioni prevede appunto la pena di morte. Tra le altre cose la legge vieta alle donne di indossare abiti da sposa bianchi, di bere vino dai calici o di indossare occhiali da sole, tutte abitudini diffuse sia in Occidente che in Corea del Sud. Nel 2022 inoltre il regime di Kim Jong Un ha introdotto ulteriori misure che vietano alle persone nordcoreane di indossare indumenti come i jeans e maglie con marchi stranieri, così come di portare capelli tinti o troppo lunghi.
Quello diffuso giovedì è il secondo rapporto che riguarda gli abusi e le violazioni dei diritti delle persone in Corea del Nord dopo quello del 2023, ed evidenzia altri casi di esecuzioni pubbliche per chi aveva violato la legge. In base a un rapporto pubblicato nel dicembre del 2021 dal Transitional Justice Working Group, un’organizzazione per i diritti umani di Seul, le persone uccise pubblicamente per aver guardato o diffuso media sudcoreani, tra cui video k-pop, erano almeno sette. Il rapporto diceva che da quando Kim Jong Un governava il paese c’erano state almeno 23 uccisioni pubbliche: due per impiccagione e le altre con armi da fuoco.
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