Tumgik
#baci da film
solosepensi · 11 months
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Cara ragazza,
mentre ti scrivo ho di nuovo 19 anni, sono seduto sulle scale della cucina a far asciugare i capelli al sole, poi passerò a prenderti con l’Ypsilon 10 di mio padre. È la fine dell’estate della maturità, ho la patente da un mese, tu sei l’amore che voglio. A novembre andrò a studiare a Venezia e mi lascerai. Ti chiamerò ogni sera nell’autunno più piovoso della storia, dalla cabina telefonica di Rialto, tua sorella ogni volta mi dirà: «Non c’è, è fuori con Luca». Io riappenderò, poi urlerò, poi il mio amico Carlo mi dirà: «Andiamo a bere».
Ci rimetteremo insieme dopo 4 mesi interminabili, il giorno in cui scoprirò che Luca non esiste, ma è solo il nome che dai alla tua paura. La maniera che hai per dirmi: «Fammi vedere quanto ci tieni. Torna a prendermi». Quando lo farò, saremo due pesci che finalmente riguadagnano l’acqua. Sarà un anno di mani che si sfiorano, baci con le labbra screpolate, film al cinema di cui non ricordo niente, poi l’estate di nuovo addosso.
Ci lasceremo in inverno, per mia scelta e per la convinzione che mi spetti, stavolta, il tuo dolore per il mio abbandono. La realtà è che sentire di averti già trovata è una consapevolezza che a 21 anni mi sconvolge. È più gestibile la presunzione di poterti tornare a prendere, di nuovo, un giorno.
Quel giorno non ci sarà. Ci sarà invece chi dopo l’incidente mi dirà: «Se fosse rimasta con te magari sarebbe ancora viva». Ci saranno il senso di colpa che mi accompagnerà a lungo come un secondo battito, l’inutilità delle lacrime, la prima scoperta del “mai più”. Passerà del tempo e arriveranno altre ragazze, in ciascuna di loro avrò la sensazione di cercare qualcosa di te. Finirà ogni volta, perché non ti troverò mai. Né in loro, né da nessuna parte.
L’amore non passa nella vita una sola volta, per nostra fortuna. Quel che non torna è la prima opportunità di avere coraggio, l’occasione decisiva di restare, quella di dirsi per la prima volta: due. Può accadere che arrivi troppo presto, oppure troppo tardi, ma se la riconosci devi decidere subito cosa farne, perché la vita non aspetta i tuoi ritorni.
Oggi sono passati più di vent’anni, ho una compagna che amo, tre figlie che sono la luce dei miei giorni, per vivere racconto storie. Ogni volta che mi capita di scrivere dell’amore sono per un attimo di nuovo là, sotto quella pioggia, dentro a quella cabina del telefono. Immagino di poterti chiamare dall’adesso, solo per ringraziarti. Per dirti che quando mi è passata davanti la mia seconda occasione di restare me ne sono accorto subito, perché per la prima volta non ti stavo più cercando. Ma soprattutto perché, di nuovo, ho avuto la tentazione di andare via, a causa della mia paura alla quale un giorno ho dato un nome di ragazza.
Sono rimasto anche pensando a ciò che la mia stupidità ci ha fatto perdere per sempre. Sono rimasto sentendo che l’amore che resta può fondarsi anche su quello che non torna, ma solo se permetti all’amore che non torna di essere la strada che ti porta verso l’amore che resta.
(Matteo Bussola)
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soggetto-smarrito · 8 months
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.......................
D'un tratto la vibrazione del telefono mi ridestò dai miei sconci pensieri.
La tendina dei messaggi di Tumblr si abbassò per qualche secondo, facendomi scorgere un nome che non avevo mai visto.
Incuriosito aprii la chat di messaggistica:
- Ciao sono molto curiosa di quello che pubblichi, ti va di chattare un po'?
Questa richiesta mi spiazzo' un pochino, guardai la foto profilo ma non diceva assolutamente nulla. Una piramide con un lato di colore verde con due puntini come occhi su sfondo arancione, comunque l'intuito mi suggeriva fosse una donna.
Provai a rispondere, sperando fosse ancora lì, nel web, in attesa di un mio messaggio.
- Cosa ti colpisce dei miei blog ? le scrissi
Passò qualche secondo e la tendina si mosse ancora...
- I pensieri, sono molto simili ai miei, soprattutto quando descrivi momenti erotici.
Le fantasie di prima, accantonate in un angolo del cervello..sommate a questa risposta mi fecero mettere una mano nei jeans. L'arrivo inatteso di questa nuova chat con una probabile donna eccitò ancora di più la mia mente e mi domandai se fosse stato il caso di dirglielo.
( magari più tardi ) pensai...( Vediamo dove si và a parare )
- Se abbiamo pensieri simili, sapresti dirmi cosa sto facendo adesso mentre ti scrivo?
- Mentalmente?
- Si mentalmente...e se vuoi..anche fisicamente 😎😎
- Secondo me ti stai toccando.
Caspita..non mi aspettavo che centrasse al primo colpo la verità. È sicuramente una donna molto sveglia.
Tolsi la mano dal cazzo, che nel frattempo si era fatto duro...e scrissi,
- cosa te lo fa pensare ?
Attesi qualche secondo ma la risposta non arrivò.
- comunque si..hai indovinato.
Niente, nessuna risposta.
- Stamattina sono particolarmente eccitato e quando mi hai scritto, ho immaginato subito scene di sesso.
Sei molto mentale anche tu ?
- moltissimo.
Eccola....la mano torno immediatamente dentro i jeans, afferrandolo.
- La mente e tutto. mi scrisse..
E ha bisogno sempre di nuove emozioni, e quelle più belle, sono quelle che capitano all'improvviso..probabilmente spinte da qualche mancanza, anzi...tolgo il probabilmente. Da qualche mancanza che va riempita con nuove emozioni, perché purtroppo quelle vecchie sono diventate monotone.
Sbaglio?
- assolutamente no. Scrissi
E subito dopo la incalzai senza darle il tempo di sparire di nuovo
- Cos'è che ti stimola di più la mente ?
Un racconto..una foto, un film ?
- parole...ogni parola
- che tipo di parole ?
- Che formulano una frase e che di conseguenza eccitano la mente, so che mi hai capito....40. 😎.
- 40 ?
Cazzo aveva visto il mio post dell'altro giorno, quello in cui dicevo che era per pochissimi, chissà se si era avvicinata alla soluzione.
-Il numero 40 indica il mistero, quindi la prova iniziata, il trapasso che permette una seconda nascita, quella spirituale. Secondo R. Allendy, medico, psicanalista e astrologo, il numero 40 “è la realizzazione di un ciclo nel mondo, o meglio il ritmo delle ripetizioni cicliche dell'Universo”.
- Sei una ragazza molto sveglia...lo ammetto, e quindi ti senti nella condizione di rinascere?
- si.
-
- E come desideri... rinascere ?
l'attesa della risposta mi incendiò la mente.
- Con conoscenze nuove che mi eccitano di nuovo la mente...sai quella scintilla che non ce più...
- Nuove conoscenze capaci di aprire nuovi orizzonti.
- Esattamente.
-
- Facendoti fremere, bagnare...per non dire di più. Posso fare un piccolo test ?
- Si.
- La parola cazzo..cosa ti evoca nella mente ?
- Desiderio di scopare.
- Dolcemente o con ferocia ?
- Prima dolcemente con i baci e poi forte forte, senza limiti.
- E la parola....corde ?
- Di essere legata e usata 😎
.................................
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io-e-la-mia-mente · 3 months
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Tumblr media
Finalmente un po di tempo da dedicare ai miei pensieri e ai desideri , o meglio, compiti, assegnatomi dal Padrone.. Sono reduce da una full immersion di coccole, punizioni , camminate , godimenti, insegnamenti e dolori, ma soprattutto sono tornata cambiata , sono cresciuta, ho acquisito nuove informazioni sul mondo che riguarda il Padrone ,sulle Sue abitudini, sul lavoro, sulla famiglia, su ciò che gli piace mangiare ( dice di no ma l'ho piacevolmente scoperto goloso ).. Abbiamo chiacchierato tanto, abbiamo parlato molto , abbiamo condiviso non solo la parte BDSM ma anche la quotidianità di due persone, senza dimenticare di vivere le nostre nature.. Non è facile vivere insieme ad una persona dopo tanti anni di vita da single o di infiniti rapporti finiti , ma devo dire che ci siamo trovati bene, c'era sintonia, era come se ci conoscessimo da tanto tempo , abbiamo persino accennato ad una canzoncina , nello stesso momento e senza esserci messi d'accordo , ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere .. Non credevo di poter raggiungere la felicità anche solo mangiando un raviolo alla griglia o inventando piatti con dell'improponibile formaggio Quartirolo , eppure è accaduto .. Le ultime sere ci siamo dedicati alla visione di film orrendi, sdraiati nel Suo letto e mangiando porcherie ,e posso dire che sono state sere piacevolissime, dove ad ogni scena truculenta mi avvinghiavo più del solito al Suo braccio e sprofondavo il viso sul Suo petto , e ad ogni affondo nella Sua carne ne sentivo il Suo odore, sentivo il battito del Suo cuore cullare i miei pensieri , sentivo la Sua voce raccontarmi cosa mi stavo perdendo , lo sentivo vicino e in tutto questo mi abbandonavo serena , perchè le Sue braccia sono sempre l'unico posto in cui sentirmi sicura , dove mi sento a casa .. In quei gionri , appiccicarmi a Lui , nuda o vestita poco mi importava, ogni volta che potevo , era diventato il mio motto segreto , facevo scorpacciate dei Suoi abbracci, dei Suoi odori , dei Suoi liquidi , dei Suoi baci, tutto di Lui lo volevo per me , non potevo non farlo, stargli appiccicata era una necessità e Lui me lo concedeva , era sempre gentile e presente , nonostante il lavoro lo impegnasse moltissimo .. Sono stati giorni felici, siamo entrambi cresciuti e ho avuto la fortuna di vederlo sorridere spensierato, di vederlo nervoso , l'ho visto restare sorpreso di fronte a dei miei gesti per me naturali, l'ho visto arrabbiato e deluso per alcuni miei comportamenti, l'ho visto rilassato , l'ho visto e l'ho sentito ogni secondo di tutti quei bellissimi giorni , e oggi mi manca , oggi Lui non è qui con me e i miei occhi si inumidiscono al pensiero che passeranno molti , molti giorni prima di poterlo rivedere , ma sarò forte perchè la mia presenza deve essergli di sostegno e non di peso, il mio esserci deve essere per Lui un valore aggiunto e non un tormento
schiava-di-ING
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kon-igi · 10 months
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NEON
Il neon (dal greco: νέος, -α, -ον, "néos, -a, -on", nuovo) è un elemento chimico della tavola periodica degli elementi, che ha come simbolo Ne e come numero atomico 10. È un gas nobile quasi inerte e incolore, in grado di produrre una fluorescenza rossastra. È presente in tracce nell'aria (circa lo 0,007%).
Da wikipedia
Negli anni ‘80 a Torre del Lago esisteva un locale chiamato Frau Marlene, un posto più o meno velatamente concepito per un pubblico gay, che tra noi regazzetti era motivo di battutone scompiscianti del tipo ‘Stasera andiamo a vedere i finocchi? Attenzione però a tenere le spalle contro il muro per coprire il culo!’.
Ovviamente non avevamo la minima idea come fosse fatto UN GAY e le uniche informazioni ci venivano dalle commedie all’italiana e dai film con Alvaro Vitali dove ogni omosessuale era un effeminato sculettante dai modi affettati e ridicoli.
Grande stupore quando nel gruppo di conoscenti dei miei genitori sentii un’amica single di mia mamma lamentarsi del fatto che in quella compagnia non si sarebbe mai potuta trovare un uomo perché la maggior parte erano omosessuali (si trattava di un ambiente molto friendly verso qualsiasi tipo di diversità, proprio per vocazione filosofica) e, interrogata mia mamma in merito, scoprii che tranne un pittore che in effetti parlava e si muoveva come la macchietta di un cinepanettone, gli altri uomini erano tutti all’apparenza ‘normali’.
Impiegai qualche anno ad assimilare la cosa perché, vedete, una certa consapevolezza la si può acquisire solo con la frequentazione e l’empatia che ne deriva, altrimenti anche se non dichiaratamente omofobi leghisti catto-fascisti, alla fine la comprensione dell’argomento rimane puramente speculativa e troppo spesso a rischio ‘ho molti amici gay’.
Devo dire, però, che per il discorso transgender è stata molto più dura.
Prima di tutto perché per quanto io sia ricco, bello e intelligente, come il 99% della popolazione globale non avevo mai capito la differenza tra
PREFERENZA SESSUALE E IDENTITA’ DI GENERE
Cioè 
quale sia il genere con il quale preferisci avere rapporti sessuali 
e
quale sia il genere a cui ti senti di appartenere
La qual cosa, a onor del vero, viene complicata da tantissime varianti che non oso nemmeno stare a elencare... e mica per nulla in fondo alla sigla LGBT ci mettono un + a fare da aggregatore.
La cosa divertente è che tutto il mio pensiero in merito si potrebbe riassumere in VA BENE... DOVE CAZZO STA IL PROBLEMA?
Magari i vecchi si confondono con i pronomi di genere e magari possono rimanere disorientati se oggi baci una persona dell’altro sesso, domani una del tuo stesso sesso e dopodomani ancora dell’altro ma VA BENE... DOVE CAZZO STA IL PROBLEMA?
I vecchi imparano come ho imparato io e se non imparano moriranno senza mai aver capito... pazienza, perché in ogni caso il mondo sta andando avanti.
Per esempio, per 15 anni ho conosciuto una ragazzina carina che si chiamava Milena e poi SBEM! Milena è morta e al suo posto ora c’è un bel ragazzo che si chiama Neon.
Sbaglio ancora i pronomi di genere? Ovviamente, soprattutto se sono ubriaco e cerco di spiegargli la Vita, l’Universo e Tutto Quanto ma VA BENE... DOVE CAZZO STA IL PROBLEMA?
Intanto Neon sa che un vecchio perlomeno ci sta provando a farlo sentire incluso e amato, un vecchio che, per fortuna, mai riuscirà a eguagliare l’amore di un padre e di una madre che lo hanno ascoltato, capito e supportato durante tutte le fasi della transizione. 
Beh... ci sarà pure un motivo se io e @salfadog siamo rimasti amici dopo più di trent’anni di vite assurde, non credete?
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occhietti · 1 year
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Tumblr media
Sono coraggiosa e insicura.
Fragile e forte.
Testarda, sincera, istintiva, passionale.
Sorridente, travolgente, sognatrice.
Imprevedibile come un temporale estivo, delicata e colorata come un arcobaleno, sono un alito di vento, sono il calore dei raggi del sole, sono la luce delle stelle.
Mi meraviglio per le piccole cose, arrossisco per un complimento, sono fatta di sguardi e di sorrisi.
Sono quel tipo di donna testarda che va controcorrente, che ha sempre tante cose da spiegare, che vorrà sempre e comunque dire la sua.
Sono quella che nonostante tutto trova sempre la forza di rialzarsi, quella che ha sempre mille pensieri per la testa, sono piena di sogni colorati.
Sono un miscuglio di incertezza e di dolcezza, di sorrisi e cicatrici, di paure e di coraggio.
Sono quella che ama restare seduta sulla spiaggia ad ascoltare il mare. Amo i baci che sanno di salsedine, i sorrisi, i chiari di luna, le favole.
Sono quella che piange per un film, che si sporca il naso di panna mentre mangia il gelato, quella che ha imparato a ballare da sola.
Sono quella che resta in silenzio a contare le stelle, che disegna fiori sulle sue ferite, che dice che va tutto bene anche quando le cose non vanno bene per niente.
Sono quella che continuerà ad amare rischiando tutto, sempre... Anche quando fa male.
- Chiara Trabalza
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gregor-samsung · 9 months
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“ La nostra Talbot scrostata scivolava lungo l’Autostrada del Sole prigioniera del caldo di Ferragosto. Sei ore dopo – invece delle tre impiegate dalle auto normali – eravamo a Pinarella di Cervia, in una pensioncina sull'Adriatico. Ci trovavamo lì per incontrare degli amici, probabilmente la sola altra rwandese sposata con un italiano in tutto il paese. «Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare!», cantava papà come Pippo Franco nel film Ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande. Con la scusa che non avevamo l’autoradio, papà si ostinò a cantarla per tutto il tragitto. Quella fu la nostra prima vacanza in famiglia. Contro la volontà dei miei, ero andata a letto la sera prima col mio bikini americano: rosso, bianco e blu. Dieci anni e quello era il primo costume da bagno che avessi mai posseduto. Incapace di dormire, cominciai a posare come Naomi Campbell davanti allo specchio. Eccitata quasi al punto di esplodere, gridai canzoni di Jovanotti e Cristina D’Avena come per annunciare a tutta la costa orientale il nostro arrivo imminente. Distesa sul letto, le gambe allungate sul muro, tamburellavo i piedi a ritmo di musica, la stanza dei miei dall'altra parte di quello stesso muro. Mio padre mi aveva avvertito non una, non due, ma ben tre volte. La sua voce più grossa a ogni minaccia. Lo sculaccione che seguì fu raffinato da un crescendo di schiaffi. «Il metodo Pestalozzi», lo chiamava lui. Ma neppure le guance gonfie e i lacrimoni riuscirono a incrinare la mia gioia.
Una volta arrivati, papà si trasformò. Come una creatura marina, sbocciò a contatto dell'acqua salata, le alghe e il sole. Ad anni luce di distanza dalle ciminiere, l’asfalto e i camion di casa. Chiudeva gli occhi, cadeva all'indietro e si lasciava trasportare via dalle onde. Non lo vidi mai così libero. E nonostante tutto, rifiutai di entrare in mare. Solo pochi minuti dopo che eravamo arrivati in spiaggia, un bagnante aveva estratto dall'acqua un ratto grosso quanto un cane e io ne fui traumatizzata. Ci vollero cinque giorni prima che mi azzardassi a mettere piede sul bagnasciuga. Era gelato e costellato di sassolini. Papà mi afferrò le mani e mi spinse dentro. «E se ci trovo un ratto?». «Non succederà, stai tranquilla», mi promise. «Ma io ho paura dell'acqua, è nera e non riesco a vedere niente!». «Abbi un po’ di fede, bambina mia». Quando l’acqua gli arrivò alla gola, prese un bel respiro e mi trascinò di sotto. Non si vedeva nulla, però riuscii a distinguere una medusa e i piedi sguazzanti di decine di natanti, giovani e anziani. Quando riaffiorammo in superficie, avevamo già oltrepassato le boe. E più ci spingevamo oltre, più la visibilità aumentava. Cozze, granchi, triglie. E spugne, gigli di mare, praterie di Posidonia. Un banco di sardine ci passò accanto, solleticandoci le caviglie. Papà mi tenne per mano, nuotando sempre più giù, fin dove l’ossigeno poté portarci. «Tornate indietro! Siete fuori di testa?». Il bagnino agitò furiosamente le braccia dalla torre di controllo. «Oltrepassare le boe prevede una multa salatissima». «Per una volta non sono io quello arrabbiato», disse papà ridendo, mentre nuotavamo verso la spiaggia. «Per una volta sai che vuol dire essere al posto mio». Mi lanciò uno sguardo pieno d’amore. Ma si trasformò presto in una tristezza ancora più profonda. Per lui, le due cose, erano diventate inseparabili. “
Marilena Umuhoza Delli, Negretta. Baci razzisti, Red Star Press (collana Tutte le strade), 2020.
[ Libro elettronico ]
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canesenzafissadimora · 10 months
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78 sono i film che ho visto senza te.
22 i libri che ho letto.
48 sono le persone che ho conosciuto.
Più di 700 sono le canzoni che ascoltato, la maggior parte delle quali mi ha fatto pensare a te, quindi a me, a noi. A dove sei, a con chi stai, se mi pensi mai e tutte quelle robe lì che cantano i cantanti.
Almeno 12 sono le cose che ho imparato senza che ci fossi tu a guardarmi mentre ci riuscivo: per esempio a guidare, a guardare fisso dentro agli occhi la gente mentre parlo anche se sono in imbarazzo, a non aver paura dei miei limiti, a credere un po' in me, a portare la bici. Incredibile, eh?
Almeno 30 sono tutti i posti nuovi che ho visto e che mi hanno ricordato sempre in qualche modo qualche cosa di te.
Ancora 30 le calamite che avrei voluto prenderti e che tu avresti di sicuro attaccato al frigo anche se poi non hai viaggiato mai.
4 le calamite che ti ho preso per sbaglio e un po' per abitudine e un po' perché il pensiero di te mi tormentava tanto da fottermi il cervello.
Sono centinaia le stelle che ho visto senza te e 6 quelle cadenti che mi hanno fatto desiderare di vederti tornare. Ma cosa possono le stelle contro l'universo? È una battaglia persa
però io ci ho provato lo stesso.
92 le strade che ho percorso
4 sono le auto guidate e 18 i libri usati per studiare.
3 gli esami che ho fatto senza te che mi tranquillizzavi a tuo modo facendomi sentire un po' speciale ma mai troppo, che le persone che si sentono troppo speciali non credono di poter sbagliare e proprio in questo sbagliano.
Almeno 50 i baci che ho dato e 78 gli abbracci che ho ricevuto dove in qualche modo fenomenale un poco sentivo pure il tuo profumo.
120 sono i giorni che non ti vedo, 16 le settimane e 2880 le ore.
1008 sono le lacrime che ho versato sul cuscino e 240 le volte che ho creduto davvero che senza te non ce l'avrei mai potuta fare per davvero.
Zero sono i giorni, da che non sei qui, che non c'è stato anche solo un accenno di te tutt'intorno, che non t'ho pensato almeno per un secondo, almeno di sfuggita,
almeno così, per caso, come fossi ancora qua.
Tumblr media
(Marzia Sicignano, Io, te e il mare)
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sophie-blanceur · 3 months
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Sono coraggiosa e insicura.
Fragile e forte.
Testarda, sincera, istintiva, passionale.
Sorridente, travolgente, sognatrice.
Imprevedibile come un temporale estivo,
delicata e colorata come un arcobaleno,
sono un alito di vento,
sono il calore dei raggi del sole,
sono la luce delle stelle.
Mi meraviglio per le piccole cose,
arrossisco per un complimento,
sono fatta di sguardi e di sorrisi.
Sono quel tipo di donna testarda
che va controcorrente,
che ha sempre tante cose da spiegare,
che vorrà sempre e comunque dire la sua.
Sono quella che nonostante tutto
trova sempre la forza di rialzarsi,
quella che ha sempre mille pensieri per la testa,
sono piena di sogni colorati.
Sono un miscuglio di incertezza e di dolcezza,
di sorrisi e cicatrici,
di paure e di coraggio.
Sono quella che ama restare seduta
sulla spiaggia ad ascoltare il mare.
Amo i baci che sanno di salsedine,
i sorrisi,
i chiari di luna,
le favole.
Sono quella che piange per un film,
che si sporca il naso di panna mentre mangia il gelato,
quella che ha imparato a ballare da sola.
Sono quella che resta in silenzio a contare le stelle,
che disegna fiori sulle sue ferite,
che dice che va tutto bene
anche quando le cose non vanno bene per niente.
Chiara Trabalza
Tumblr media
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francesca-70 · 1 year
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Sono coraggiosa e insicura.
Fragile e forte.
Testarda, sincera, istintiva, passionale.
Sorridente, travolgente, sognatrice.
Imprevedibile come un temporale estivo,
delicata e colorata come un arcobaleno,
sono un alito di vento,
sono il calore dei raggi del sole,
sono la luce delle stelle.
Mi meraviglio per le piccole cose,
arrossisco per un complimento,
sono fatta di sguardi e di sorrisi.
Sono quel tipo di donna testarda
che va controcorrente,
che ha sempre tante cose da spiegare,
che vorrà sempre e comunque dire la sua.
Sono quella che nonostante tutto
trova sempre la forza di rialzarsi,
quella che ha sempre mille pensieri per la testa,
sono piena di sogni colorati.
Sono un miscuglio di incertezza e di dolcezza,
di sorrisi e cicatrici,
di paure e di coraggio.
Sono quella che ama restare seduta
sulla spiaggia ad ascoltare il mare.
Amo i baci che sanno di salsedine,
i sorrisi,
i chiari di luna,
le favole.
Sono quella che piange per un film,
che si sporca il naso di panna mentre mangia il gelato,
quella che ha imparato a ballare da sola.
Sono quella che resta in silenzio a contare le stelle,
che disegna fiori sulle sue ferite,
che dice che va tutto bene
anche quando le cose non vanno bene per niente.
Tumblr media
Chiara Trabalza
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betweenthe-bars · 1 year
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Oggi mi sono svegliata pensando che se mi sento amata e al sicuro, posso dare il mondo. Posso farti svegliare la mattina con il sorriso, cantandoti canzoncine stupide e riempiendoti il viso di baci finché non apri gli occhi. Posso farti trovare il caffè bollente, con tutta la cucina inondata dal suo odore. Posso cucinare per te o insieme a te, facendo pasticci ma mettendoci tutto l'amore del mondo, e sapendo che qualsiasi cosa uscirà fuori, tu farai finta che ti piaccia e mi abbraccerai da dietro. Posso farti sentire il centro del mio mondo, gravitando attorno a te, come la Terra gira attorno al Sole, e tornare la sera stanca da lavoro con un pacchetto di cioccolatini, quelli che ti piacciono tanto, e dirti: "Li ho visti e ti ho pensato". Posso migliorare una giornata che è andata male, facendoti ridere e mettendo in tv il tuo film preferito, mentre ti massaggio la schiena e ti ripeto quanto tu sia speciale. Però penso anche che tutte queste cose mi vengono spontanee solo quando anche io sono il centro del tuo mondo. Quando non ti interessano gli altri perché prima ci sono io. Quando faresti qualunque cosa per difendermi, perché qualcuno mi ha fatta piangere. Quando mi consoli mentre siamo sdraiati sul letto, perché mi sono fatta prendere da una delle mie paranoie. Prenditi cura di me, e io ti darò tutto quello che non hai mai vissuto, ma solo visto nei film.
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poesiatriste · 5 months
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Al giorno d'oggi tutti esperti nel parlare dell'amore.🤔
Ma l'amore...l'amore non lo puoi spiegare in una sola forma. Non esiste solo un unica immagine che rispecchia l'amore. Voi come lo immaginate? con le farfalle nello stomaco, con sguardi intensi, baci appassionati, abbracci e contatti fisici. Beh si, anche ciò viene compreso, ma io, quando si parla d'amore, immagino quello vissuto nei film, scritto sui libri, quello che quando fai la scema ti sorride, perché già per esempio il solo suo sorriso ti fa accelerare il battito del cuore più di quanto possa farlo il contatto fisico, quello che ti fa il solletico fino a farti mancare il respiro e ridartelo accarezzandoti la guancia, quello che ti protegge, che ti ascolta mentre canti e urli ma anche quando piangi, come quella serata conclusa peggio del solito tu che mi chiamasti alle 2 di notte affogando nelle lacrime con il cuore a pezzi, ero distrutta, il tuo pianto l'ho sentito scorrere così vivido sui miei occhi, lo percepivo e volevo morire nel sentirti avvilita per l'ennesimo pezzo di merda, pensavo: 'Ma come fa ad essere così stupida da non rendersi nemmeno conto di quanto amore le sto dando in questo preciso momento? come fa a non rendersi conto che davanti ai suoi occhi c'è una persona che morirebbe per vederla felice sul serio, che glielo dimostra da anni, e spera che prima o poi possa capirlo, perché merita il meglio.' Volevo solamente stringerti la mano, farti appoggiare la testa sul mio petto e darti la tranquillità che avevi bisogno in quel momento, volevo solo tenerti tutta la notte tra le mie braccia, al sicuro, lontana dall'oscurità. Starti accanto per sempre. L'amore credo sia un po' questo dimostrare a piccoli gesti, che ti porta rispetto e ti accompagni nella tua vita, che te la faciliti non che te la complichi. Che non abbia paura di cadere. Quell'amore che ti guarda con orgoglio, con presenza costante, che ti ricordi ogni giorno quanto sei bella, che sia complice in amicizia, perché io credo che l'amore esiste anche in essa, non ho mai visto amore più grande come quello tra due semplici amiche che si rispettano a vicenda e ci sono sempre l'una per l'altra, e se ciò fa di me una persona innamorata allora permettimi di dirti che lo sono follemente, e ne sono fiera, amare te, è la cosa più bella e reale che potessi provare nella mia vita, anche se dolorosa, perché prima di scegliere il bello di te ho sempre tenuto il peggio, e per quanti aspetti tu abbia che mi fanno girare i coglioni, amo anche quelli, non cambierei nemmeno una virgola di te. Perché sei bella da morire così come sei. Questo è il vero amore non tutte le apparenze che vengono mostrate al di fuori.
Ricordati che se ami una rosa devi prima amare le spine 🥀❤
E io ti amo...
Sono state proprio le tue spine meravigliose,simili alle mie a trafiggermi il cuore.🌈
@occhicastanitristi-blog @cuoregelidoo-blog @delusa-da-tutti
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