Perché “N’derr alla lanz”? «Perché le barche in legno, i gozzi, in dialetto #barese si chiamano “lanz”. Una volta i pescatori arrivavano qui, attraccavano le loro barche e buttavano a terra il pesce da vendere, e chi lo comprava diceva di averlo acquistato da “n’derr a la lanz”, appunto ai piedi delle barche.» Credits @angy.r_ (presso N'derr alla Lanz) https://www.instagram.com/p/CjQrev4KEq7/?igshid=NGJjMDIxMWI=
IL PODCAST DELLA PUNTATA N.23, ULTIMA DELLA 16ª STAGIONE 2023/24 DI RADIOGRAFIA SCIO', CONDUCE NICOLA PROCOPIO, DAGLI STUDI VIRTUALI DI RADIO ROCCELLA. TANTE INTERVISTE IN ESCLUSIVA, INIZIAMO CON IL MAESTRO "CARLO VALLI" ATTORE, DOPPIATORE E DIRETTORE DI DOPPIAGGIO, AI PIU' NOTI PER ESSERE STATO LA VOCE ITALIANA DI ROBBIN WILLIAMS E DI MOLTISSIMI ALTRI ATTORI DI FAMA MONDIALE E DI TANTI ALTRI LAVORI PER IL CINEMA, TV, TEATRO E RADIO! POI COLLEGAMENTO DA BARI CON LA COMICA E CANTANTE "KEKKA BARESE" CHE CI PRESENTA IL SUO NUOVO SINGOLO ESTIVO "LA MARINA ALL'AMARENA" CON I PUPI DI ZUCCHERO! TUTTO QUESTO E TANTO ALTRO ANCORA... BUONA ESTATE A TUTTI!
IADO, artista barese presenta il singolo "Parigi da bere"
IADO: ARTISTA BARESE CLASSE 94 CONQUISTA CON LA SUA MUSICA E IL SUO PARLAR D’AMORE… Parigi Da Bere ESCE IL 23 GIUGNO 2023
Disponibile dal 23 giugno su tutte le piattaforme digitali e in radio Parigi Da Bere, nuovo singolo dell’artista barese IADO. La città dell’amore e delle storie che finiscono. Il brano nasce dopo un viaggio nella capitale europea dell’amore e racconta lo spegnersi lento e…
Claro lanza nueva campaña institucional diseñada con inteligencia artificial
La empresa Claro lanza la campaña Click, Packs, Boom!, cuyas imágenes fueron diseñadas y generadas con inteligencia artificial, para difundir su paquete Packs Ya que facilita el acceso a una gama amplia de suscripciones y servicios.
Continue reading Untitled
If you have a rented car and are looking to explore Bari, a beautiful city in southern Italy, here are some places you can consider visiting:
Dacă aveți o mașină închiriată și doriți să explorați Bari, un oraș frumos din sudul Italiei, iată câteva locuri pe care le puteți vizita:
1. Historic Center (Bari Vecchia): Start your exploration by wandering through the narrow streets of Bari Vecchia,…
io e mia madre: procediamo a descrivere esattamente una pizza rossa quadrata ma si chiama pizzella perché anche se si fa nello stesso modo è diversa e noi lo sappiamo
I'm still recovering but like, I have to talk about this. I HAVE TO TALK ABOUT THIS. This is my brand, this is the thing I can bring to the table here on this side of the fandom.
So, Joseph Quinn is apparently fluent in Italian. I will fight anyone, Joe included, who says otherwise.
This dude has been coming to Italy for YEARS, he had a half-Italian girlfriend, and his Godfather used to live in the north of Italy (literally, what is your life, Joe?? how did you end up with a Godfather in Piemonte???)
I'm just gonna leave the clip of him speaking Italian and translate it for anyone who wants to know what he's saying, then I'm going to scream into my pillow because this is making me feel things (I literally wrote a Steddie hc based off of him saying Orecchiette alla Barese one time).
https://vm.tiktok.com/ZMFq2BmR8/
Fan: *tells him where they live*
JQ: My godfather used to live in Piemonte, it’s near right?
Fan: Oh yeah it's near *they then ask about how he learned Italian*
JQ: I had a girlfriend who was half Italian, she still is
Fan: So you learned it from that?
JQ: Yeah, because I would stay for 3 months every year and so I learned. It’s my favorite country in the world
«Vede, a me non piace né comandare né essere comandato. A me piace lavorare da solo, così è come se sotto al lavoro finito ci mettessi la mia firma; ma lei capisce bene che un lavoro come quello non era per un uomo solo. Così ci siamo dati da fare: dopo quella gran tormenta che le ho raccontato era tornata un po' di calma e non si andava tanto male, ma a colpi veniva giù la nebbia. Per capire ognuno che tipo era ci ho messo un po' di tempo, perché non siamo mica fatti tutti uguali: specie poi coi forestieri.
L'ortodosso era forte come un toro. Aveva la barba fin sotto gli occhi e i capelli lunghi fin qui, però lavorava preciso e si vedeva subito che era del mestiere. Solo che non bisognava interromperlo, se no perdeva il filo, cascava dalle nuvole e doveva ricominciare tutto dal principio. Di Staso è venuto fuori che era figlio di un barese e di una tedesca, e difatti si vedeva che era un po' incrociato; quando parlava facevo più fatica a capirlo che se fosse stato un americano d'America, ma per fortuna parlava poco. Era uno di quelli che dicono sempre di sì e poi fanno alla sua maniera: insomma bisognava starci attenti, e il suo guaio era che pativa il freddo, così tutti i momenti si fermava, si metteva a ballare magari anche in cima al traliccio, che mi faceva venire la pelle di gallina, e si metteva le mani sotto le ascelle. Il pellerossa era una sagoma: l'ingegnere mi ha raccontato che era di una tribù di cacciatori, e che invece di stare nella loro riserva a fare tutti quei gesti per i turisti, avevano accettato in blocco di trasferirsi nelle città per fare la pulizia delle facciate dei grattacieli; lui aveva ventidue anni, ma quel mestiere lo facevano già suo padre e suo nonno. Non è che sia la stessa cosa, per fare il montatore ci va un po' più di cervello, ma lui cervello ne aveva.
Però aveva delle abitudini strane, non guardava mai negli occhi, non muoveva mai la faccia e sembrava tutto d'un pezzo, anche se poi sul montaggio era svelto come un gatto. Anche lui parlava poco: era grazioso come il mal di pancia, e a fargli osservazione rispondeva; dava anche dei nomi ma per fortuna solo nel dialetto della sua tribù, così si poteva far finta di non capire e non nascevano questioni. Mi resta da dire del regolare, ma quello ho da capirlo ancora adesso. Era proprio un po' intiero, ci metteva tempo a capire le cose, ma aveva volontà e stava attento: perché lo sapeva, che non era tanto furbo, e cercava di farsi forza e di non sbagliare, e difatti in proporzione sbagliava abbastanza poco, appunto, non capivo come facesse a sbagliare così poco. Mi faceva pena perché gli altri gli ridevano dietro, e mi faceva tenerezza come un bambino, anche se aveva quasi quarant'anni e non era tanto bello da vedere. Sa, il vantaggio del nostro lavoro è che c'è posto anche per gente come quella, e che sul lavoro imparano quelle cose che non hanno imparato a scuola; solo che con loro ci va un po' più di pazienza.»
Primo Levi, La chiave a stella, Einaudi (Supercoralli Nuova serie); prima edizione 1978.
I soliti scontati noiosi parenti serpenti in casa Pd
Se si fan questo tra loro, figuratevi cosa sian pronti a inventarsi per i non parenti.
" Il «caso Bari» (...) si era trasformata per Decaro in un atout politico: sindaco popolarissimo, con percentuali altissime di consenso e descritto dagli stessi pm che conducono le indagini penali come gran nemico dei boss locali, aveva capito al volo che il ruolo del perseguitato politico gli giovava.
All'esterno, proiettandolo sulla scena nazionale, portato in processione antimafia da Don Ciotti e acclamato sabato dalla folla barese radunata in suo supporto dalla Cgil. E all'interno, blindando la sua candidatura da capolista nel Sud alle Europee e il suo ruolo di potenziale contraltare nel Pd a Elly Schlein. Il voto del 9 giugno, nei piani dei suoi supporter dem (come il governatore campano De Luca, il sindaco di Reggio Falcomatà, il lucano De Filippo, l'abruzzese D'Alfonso) poteva diventare una sorta di primaria virtuale (...): se Decaro - come assai probabile - la battesse nelle preferenze, la segretaria ne uscirebbe indebolita. (...)
Ma Emiliano (volutamente, per qualcuno; o inavvertitamente, nell'ansia di dimostrare di essere solo lui il vero padrone di Puglia, secondo i più) gli ha rovinato la festa, sollevando un polverone con quell'imbarazzante esternazione sull'incontro con la sorella del boss, fatta dal palco di Bari (...). Grazie a lui ora Decaro è costretto a giocare in difesa, mentre alcuni suoi sostenitori picchiano duro contro Emiliano: «Parole scomposte, stile sopra le righe, fa danni», accusa Nichi Vendola. «Decaro è un bravissimo amministratore e persona perbene. Non posso dire lo stesso di Emiliano», infierisce".
via https://www.ilgiornale.it/news/politica/linciampo-sindaco-nella-scalata-nazareno-2301341.html