Tumgik
#buongiorno con le lacrime
omarfor-orchestra · 2 years
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Buongiorno sto facendo una cosa che non avrei dovuto fare
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anima-complicata-80 · 2 months
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Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’anima,
perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano,
tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre.
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio,
non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…
~Quelle come me~
Alda Merini 🖤
Buongiorno anime ☕️🌷
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canesenzafissadimora · 5 months
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Vorrei un uomo Un uomo che lasci le sue impronte accanto alle mie Che m’incontri posando il suo sguardo là dove io lo poso Che mi baci in punta di labbra Che mi sorrida dicendomi Buongiorno al mattino E che mi auguri Buonanotte dandomi un bacio sulla fronte Un uomo che creda che gli alberi hanno una voce e che posso sentirla Che tenendo una pietra tra le mani ne vedo il colore dell’anima Che il crepuscolo è un’ancora rosa posata sul mare che il sole leva mentre il giorno scivola nella notte Un uomo che non mi faccia piangere e che se piango mi asciughi il viso con le mani Un uomo con cui consumare i tacchi delle scarpe per le passeggiate scalcagnarle su una battigia d’inverno Un uomo che sorrida dell’inclemenza del tempo sul mio viso sul suo viso che è anche il suo che è anche il mio Su uno specchio condiviso nella stessa casa Un uomo che abbia una riserva infinita di baci Due su ciascun occhio Due su ogni capello Vorrei un uomo con cui ridere Vivere Morire un solo attimo prima di lui per non vederlo morire per chiudere i miei occhi sul mondo con la sua immagine le nostre immagini incise nel mio sguardo. Un uomo che mi ami Un uomo d’amare Da abbracciare Che nel mio abbraccio senta il nodo inestricabile delle nostre anime Che non abbia il pudore del pianto perché il dolore ha pudore ma si spoglia davanti all’Amore Che sappia che accanto a me non sarà mai solo Perché so come attraversare il tempo e raggiungere le distanze del silenzio Ci camminerei dentro lieve adornandolo di carezze. Quelle mai chieste Desiderate E mai avute Un uomo che si fidi Che abbandoni il capo sul mio petto Per sentire le mie labbra su ciascun capello Sulle lacrime tra le ciglia Un uomo che sentirei d’amare guardandolo dormire Senza sentirmi sola Senza sapere che sta dormendo. Vorrei un uomo.
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ciclossigenasi · 6 days
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stamattina era quasi l'alba e si vedeva ancora la luna piena che era bellissima e mi ha aspettata per darmi il buongiorno ed ho pensato che ci sono delle cose proprio belle bellissime che se non ti emozioni allora che essere vivente sei? come fai a non emozionarti al pensiero della luna che si riempie e svuota a seconda di come la luce la tocchi, del suo colore così brillante e di tutti i volti che assume con i suoi crateri che da lontano sembrano espressioni, per non parlare di tutti i colori che il cielo assume nel corso di ventiquattro ore e per non parlare ancora di quanto sia bello un cielo stellato che ti fa venire le lacrime agli occhi al pensiero di tutto il magnifico e stupefacente che c'è lì fuori, oltre questa sfera colorata, chissà com'è bella la Via Lattea se penso che sono riuscita a guardarla solo per pochi secondi perché spaventata da ragni o scorpioni sulla Route 66.
Come fai a non emozionarti per un cuore che batte in modo ripetitivo in un sistema complesso che ti permette di fare così tante cose che nemmeno te le immagini tutte quelle piccole cellule e sistemi dentro di te che ti rendono intero e a volte anche rotto se qualcosa non funziona. Come fai a non emozionarti per una persona sconosciuta che ti sorride e ti scalda il cuore o per un paio di occhi nei quali puoi guardare osservandone le sfumature e i cambi di colore? Come fai a non emozionarti per l'odore di un libro nuovo, per la pelle che tocca altra pelle accarezzandola dolcemente o violentemente, all'odore di una persona cara. Come fai a non emozionarti per il vento che ti accarezza in autunno e primavera, per la neve che ti tocca le gote e si scioglie
come fai?
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teredo-navalis · 8 months
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Buongiorno, mi sono messa a piangere perché non mi stavano facendo entrare a teatro (per l'inaugurazione dell'anno accademico, con Stefano Mancuso come ospite) dato che a quanto pare bisognava prenotarsi (non era scritto da nessuna parte e gliel'ho dimostrato)
Poi (mentre avevo ancora le lacrime sparse su tutto il viso) una signora è venuta a chiamarmi e ha detto "vieni, pare che ci facciano entrare!" carinissima signora, alla fine hanno fatto entrare noi due e un uomo (che pensavo fosse il marito di lei), sembravamo una famigliola
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alonewolfr · 3 months
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LA ZANZARA E IL LEONE
C'era una piccola zanzara assai furba e spavalda. Stanca di giocare con le solite amiche, decise un giorno, di lanciare una sfida al Re della foresta. Si presentò così davanti al sovrano che era il leone e lo salutò con un rispettoso inchino. Il grande Re che era intento a schiacciare uno dei suoi pisolini più belli lungo la riva di un fiume, lanciò una distratta occhiata all'insetto. "Oh! Buongiorno".
Rispose Sua Maestà spalancando la bocca in un possente sbadiglio. La zanzara disse: "Sire, sono giunta davanti a Voi per lanciarvi una sfida!" Il leone, un po' più interessato, si risvegliò completamente e si mise ad ascoltare.
Voi "continuò l'insetto" credete di essere il più forte degli animali eppure io dico che se facessimo un duello riuscirei a sconfiggervi!" Il Sovrano divertito disse: "Ebbene se sei tanto sicura,proviamo!" In men che non si dica il piazzale si riempì di animali d'ogni genere desiderosi di assistere alla sfida. Il " Singolar Tenzone" ebbe inizio. L'insetto andò immediatamente a posarsi sul largo naso dell'avversario cominciando a pungerlo a più non posso. Il povero leone preso alla sprovvista tentò con le sue enormi zampe di scacciare la zanzara ma, invece di eliminarla, egli non fece altro che graffiarsi il naso con i suoi stessi artigli. Estenuato, il Re della foresta, si gettò a terra sconfitto. Così, la piccola zanzara fu acclamata da tutti i presenti. Levandosi in volo colma di gioia, la zanzara non si accorse però della tela di un ragno tessuta tra due rami e andò ad imprigionarvisi proprio contro. Intrappolato in quell'infida ragnatela l'insetto scoppiò in lacrime, consapevole del pericolo che stava correndo. Fortunatamente il leone, che aveva assistito alla scena, con una zampata distrusse la tela e liberò la piccolina dicendo: "Eccoti salvata mia cara amica. Ricordati che esiste sempre qualcuno più forte di te! E questo me lo hai insegnato proprio tu!" La zanzara, da quel giorno imparò a tenere un po' a freno la propria spavalderia.
Le persone troppo sicure di sé riescono, a volte, a superare gli ostacoli più grossi ma inciampano spesso nelle difficoltà più piccole.
|| favola di Esopo
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mancino · 4 months
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Buongiorno a chi è già in piedi, a chi, come me, gusta il secondo caffè. Buongiorno a chi canta con le finestre aperte, a chi cura i fiori sul davanzale. Buongiorno alle fusa del nostro gatto, alle carezze di un uomo innamorato, alle lacrime che un amico asciuga. Buongiorno col sorriso. Buongiorno ai ricordi, alle belle parole e al nostro cammino. Buongiorno...
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violamilalba · 11 months
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i cried in a dream all the tears i had for my father. i woke up with one on my cheek, fortunately next to my sister's small, round face, who smiled at me and said good morning. i am grateful for her strength to live. for the sincere smile of those who love and are loved. i continue my day to the ringing of the sunday bells, and like in any poem i go home to my mother, who now has the flu.
pianto in sogno tutte le lacrime che avevo per mio padre. svegliatami con una in viso, fortunatamente accanto a quello minuto e tondo di mia sorella, che mi ha sorriso dandomi il buongiorno. le sono grata per la sua forza di vivere. per il sorriso sincero di chi ama e si fa amare. proseguo la giornata stando al rintocco delle campane domenicali, e come in una poesia qualunque torno a casa da mia madre, ora influenzata.
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anima-complicata-80 · 8 months
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"Buongiorno ai sorrisi che nascono d'una lacrime perché abbiamo capito che la vita vale la pena viverla. Buongiorno a chi lotta con tutte le sue forze per vincere la sua battaglia. Buongiorno a noi che sappiamo aspettare, perché abbiamo capito che dopo un temporale esce sempre un piccolo raggio di sole.." 🖤
Buongiorno anime preziose ☕️....
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simplypaola · 2 years
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Se decidi di innamorarti di me, prendi i miei lati oscuri e riempili di luce.
Se decidi di innamorarti di me, tieni sopra le tue spalle le mie lacrime. Io farò altrettanto. E peserà tutto di meno.
Se decidi di innamorarti di me, ama le mie debolezze e rendile con me punti di forza.
Se decidi di innamorarti di me, non dirmi in cosa devo credere, ma dimmi di credere sempre in qualcosa.
Se decidi di innamorarti di me, tieni a mente i miei sguardi e non tutte le parole che dirò.
Se decidi di innamorarti di me, fammi ballare, anche se non c’è musica…
Alda Merini
Buongiorno...
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ifyoureallyknowme · 1 year
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Fu in quel momento che capii quanto l'amassi.
In quel momento ne ebbi la certezza, avrei potuto dirlo per la prima volta sentendolo veramente, ma era troppo tardi.
La consapevolezza che, nonostante tutto il dolore che mi aveva provocato, io avrei voluto sempre e solo lei al mio fianco, perché nessun altra poteva rendere la mia vita così speciale, mi colpì come un fulmine.
Mi ritrovai a dire al vento, l'unico ad ascoltarmi in quel momento, che i litigi servivano a rafforzarli i rapporti, non a romperli, mentre le prime lacrime scendevano lungo le mie guance, le prime di tante.
Non ero pronto a quanto da quel giorno nulla sarebbe stato più come prima, a quanto altro dolore sarebbe seguito.
Un giorno, in una sola ora, tutto si era rotto e io l'avevo persa per sempre, quella che avevo davanti non era più la ragazza che avevo conosciuto ed imparato ad amare.
In quei mesi l'avevo vista togliermi qualsiasi forma forma di affetto anche nelle parole, oltre che nelle azioni: passò dal non dirmi più dichiarazioni d'amore, al non dirmi più parole dolci, al non darmi neanche più il buongiorno e la buonanotte, al rispondermi a malapena.
Per molto tempo continuai a ripetermi che l'essermi aperto quel giorno confessando le mie paure fu uno sbaglio, perché credevo che fosse stato quello a rompere la magia.
Ma in realtà le cose da tempo non andavano: da tempo non mi sentivo più felice, capito, voluto, rassicurato e amato in quel rapporto, in quel piccolo angolo di paradiso della mia vita che stavo cercando da solo di tenere disperatamente e inutilmente in piedi al meglio delle mie capacità, mentre in realtà cadeva inesorabilmente a pezzi.
La fine era stata già decretata da qualche mese senza che io lo sapessi e, qualsiasi cosa provassi, finiva soltanto per essere un altro elemento di attrito senza che potessi sapere il perché, ormai era troppo tardi, era finita.
Piansi una quantità di lacrime che non sapevo neanche di avere, che non pensavo sarebbe stato possibile per l'emotività fredda che mi contraddistingueva.
Faticavo a dormire e non avevo fame perché lei mi mancava, mi mancava tremendamente e nel mentre cercavo di convincermi che in realtà non era finita e che c'era ancora una possibilità, che era solo un periodo, ma in realtà non era così, era veramente finita.
La persona che avevo amato era morta, sostituita da un'altra persona fredda, egoista, insensibile e distante; distante quanto non l'avessi mai sentita neanche quelle volte che la vedevo con la testa da un'altra parte piena di pensieri; ormai era ad una tale distanza che era impossibile per me raggiungerla, sentivo chiaramente anche che io per lei non ero più nulla.
Le mentii sul restare amici, sapevo chiaramente fin dall'inizio che non sarei mai stato in grado di trattarla unicamente da amica, si era fatta troppa strada nel mio cuore, aveva creato per prima un'intimità mai provata, l'avevo amata troppo per riuscire a non sentire nulla vedendola tra le braccia di qualcun altro.
Ma in quel momento non ero in grado di lasciarla andare, era troppo presto, era diventata una parte troppo integrata nella mia vita, che senza di lei mi sembrava vuota, spenta.
La vidi essere capace di ferirmi, accusarmi e trattarmi come uno qualsiasi e comportarsi come se quel tempo insieme e quell'affetto non fosse mai esistito.
La mia più grande debolezza fu quella di non essere in grado di ferire a mia volta, come autodifesa, la persona che avevo amato, ma cercavo invece un dialogo che lei già da tempo aveva decretato che tra di noi non ci sarebbe più stato.
Ora invece le importava soltanto di non sentire sensi di colpa per quello che aveva fatto, dipingendosi come vittima e affermando che tutto quello che aveva fatto era più che legittimo.
Le chiesi scusa per tante cose, lei per praticamente nulla.
La volevo vedere felice, a lei importava soltanto di essere felice.
Le augurai il meglio per il futuro, la vidi rifiutare anche questo ultimo gesto d'affetto.
Lei trovò immediatamente qualcuno che non vedeva l'ora di stringerla a sé, qualcuno che scoprii la stava aspettando già da un po' di tempo.
La vidi prendere le cose soltanto nostre della nostra relazione e farle con chiunque.
La vidi mentirmi anche su quello che succedeva nella sua vita visto che sapeva che io non facevo più parte della sua quotidianità.
Le vidi fare e dire con lui quello che mi aveva sempre raccontato che non sopportava.
Passarono mesi, ma lei non fece altro che diventare sempre più il fantasma di se stessa, chiusa in un bozzolo di egoismo e distaccamento.
Io non capivo in quale angolo della sua mente si fosse persa invece quella bellissima persona che avevo conosciuto all'inizio, che questa volta sembrava sotterrata definitivamente nel profondo della sua mente tra mille pensieri.
Mi dovetti convincere che non l'avrei mai più rivista quella persona, intrappolata per sempre oltre le barriere che aveva eretto.
Dovetti accettare che quel viso e quel corpo così familiari in realtà adesso appartenevano ad una persona totalmente diversa e che l'immagine che rimaneva nella mia testa era soltanto un'illusione che non combaciava più con la persona sconosciuta che avevo di fronte, ma che tanto assomigliava a quello che era stato il mio amore.
Arrivai ad avere paura di sentire il suono delle sue notifiche personalizzate, perché avrei di nuovo avuto a che fare con questa persona fredda e insensibile con cui ostentavo a voler avere almeno un rapporto verbale come avevo promesso e mi feriva costantemente osservare cosa era diventata e come mi trattava.
Passai dal toglierle le notifiche personalizzate, ad avere il telefono sempre in silenzioso per evitare di sentire l'arrivo di eventuali suoi nuovi messaggi, fino a silenziare soltanto i suoi messaggi, fino ad aver paura a vedere tra le notifiche se ci fosse il suo nome.
Ad un certo punto qualcosa si ruppe dentro me; fu quando un mio amico (che conosceva anche lei) ebbe una crisi molto seria e tutti noi eravamo seriamente preoccupati per la sua incolumità che io le comunicai le mie preoccupazioni e tutto quello che fu in grado di dire fu "mamma mia che esagerato il tuo amico".
Qualcosa in me cambiò da quel messaggio, fu lì che mi resi conto definitivamente che davanti a me avevo un'altra persona, una che non avrei considerato amica neanche se l'avessi conosciuta da zero in quel momento.
Poco dopo ci fu il punto di non ritorno: io le scrissi, lei mi rispose, io non continuai a cercarla e lei non mi cercò più e finì così nel nulla, in un mare di cose non dette.
Non potei far altro che farle questo ultimo regalo, lasciarla andare per sempre come evidentemente tanto desiderava con i fatti, anche se con le parole continuava a sostenere diversamente.
Le lasciai vincere la scommessa che me ne sarei andato prima o poi, come tutti gli altri.
Il mio bagaglio era certamente più pesante a questo punto, nuove ansie e paure mi avrebbero accompagnato verso la prossima relazione: paura all'abbandono, paura di non essere accettati, paura di non essere compresi, paura di non essere voluti, paura di non essere amabili.
Le stesse paure che avevo cercato di aiutarla a superare durante la nostra relazione ora erano mie; si lasciò dietro questa traccia, un amaro lascito per ricordarmi costantemente il suo passaggio nella mia vita.
Dopo di lei non ci fu più nessuna, non trovai più quella connessione, quell'intesa che avevo trovato con lei, così perfetta inizialmente, poiché oltre ad amarla nel corso del tempo era diventata anche un'amica molto importante.
Ad oggi resta il ricordo di una persona che per un piccolo periodo è stata in grado di farmi stare veramente bene, anche se era tutto falso; una relazione che sarebbe potuta essere fantastica se soltanto lei avesse creduto veramente in noi e se quella persona di cui mi ero innamorato fosse ancora qui oggi.
Una relazione dal potenziale smisurato, ma che è stata volontariamente affondata passo dopo passo, mentre c'era invece un folle nella stiva che cercava di riparare le falle nello scafo e non far affondare la nave.
-ifyoureallyknowme scritta da me
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Avete mai detto un "mai"? Io si, ho riempito i migliori pensieri e le migliori conversazioni con quei ridondanti mai di principio, soprattutto in amore.
Sapete ho conosciuto e ho vissuto il vero amore, quello che sa darti vita ma purtroppo, come le più dolci tragedie, può anche lentamente e inesorabilmente ammazzarti quando la sofferenza pervade chi ami...soprattutto quando cammini sul filo del rasoio e ogni giorno rischi di assestare tu la pugnalata finale.
Avete presente Romeo e Giulietta? Quante volte in questi giorni mi sono sentita un pò Giulietta e ho letto la famosa frase "Perché sei proprio tu colui che io amo, un uomo che non posso avere", e quanto la ho compresa, mi sono sentita una ragazzina di dodici anni indifesa che cerca affannosamente di raggiungere ciò che il suo cuore richiede ma se per lei l incapacità di ascolto, per me una grave malattia, hanno permesso solo di assaporarlo un attimo caldo dolce e impetuoso per poi vedercelo strappato senza più rimedio; proprio come Giulietta ho combattuto con delle presenze nella vita del mio amato, incombenti e che hanno impossibilitato tutto, se solo se ne fossero andate o se solo addiritturami avesse ascoltato di più prima che queste arrivassero a dividerci...e proprio come lei ho sperato fino all'ultimo fino a piangerlo, piangerlo ogni giorno perché vivevo la sua morte che certo era "solo" una possibilità ma per me era una certezza se io avessi continuato a ferirlo (cosa inevitabile dato i Capuleti e i Montecchi, quelle presenze, che perseguitandomi mi hanno ridotto a un cumulo di disperazione). Quelle presenze alla fine, non ti hanno portato a farmi del male, almeno amore mio, di questo ti ho liberato ma dio, perché allora avverto una assurda morte nel cuore? Alla fine mi sa che il suicidio ai tuoi occhi lo ho compiuto io (forse facendoti sentire abbandonato, forse facendomi odiare ma se è ciò di cui hai bisogno odiami odiami dal profondo del cuore e dimenticami, io non dimenticherò mai te e cosa siamo stati noi) ma, lasciarti così oramai era la sola strada percorribile per non rischiare che pur non volendo aggravassi il peso di Montecchi e Capuleti, per non rischiare di porre fine non solamente a noi ma anche a te.
"Pastello bianco" oramai sono pianti assicurati...
Sai, amore, sapete voi, mi ripetevo: "non mi sveglierò mai più senza dargli il buongiorno","non lo lascerò mai","non passerò mai più lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato o domenica senza dimostrare quanto lo amo", "non lo feriró mai di mia spontanea volontà", " non vivrò mai senza lui"...e mi crogiavo di questa illusione perché l amore che provo per lui è immenso, perché una volta egoismo e altruismo coincidevano alla perfezione...amare e essere amati come bisognerebbe, in un solo luogo, nell ambito di una sola relazione: e solo l'universo, con quei miliardi di stelle che amavamo guardare e amerei con te, sa quanto ci abbia creduto, quanto ancora il giorno mi svegli convinta sia tutto un interminabile incubo. Purtroppo l'illusioni hanno vita breve però e la realtà ,talvolta puttana, viene a bussare alla tua porta. Quel veleno è davvero veleno, quelle parole, quella distanza, quel terrore di ferirti irrimediabilmente, quel gelido che si irradia per tutto il petto a pensare a te così che ti senti solo e indifeso, quando cazzo quanto sei amato...però da una persona che non può amarti più (quanto è ingiusta la vita), quella scelta di assestarti un ennesimo addio (assestarmi un ennesimo addio) prima che ogni giorno tra noi fosse una battaglia o peggio un cruento gioco macabro a chi irrazionalmente e tra mille crolli ferisce di più ...
I mai si trasformano in non posso, e i sorrisi e i litigi si trasformano in lacrime strazianti (se tutto va bene) o altrimenti un vuoto, un vuoto enorme, che qualsiasi cosa tu possa fare non accenna a sparire.
Non posso amarti
Ma la realtà è che non posso non amarti
Non posso starti accanto e non posso averti con me
Non posso e neanche voglio dimenticarti
Non posso sostenerti e per questo non posso non odiarmi e odiare quella tua malattia
Non posso non provare un profondo rancore diretto talvolta a una persona reale, talvolta a quelle che negli ultimi tempi hanno soppiantato me pur non essendolo
Non posso non odiarti per non aver creduto prima alle mie parole, per non esserti davvero mai completamente affidato a me quando dicevo che avresti trovato affetto, una famiglia, ascolto, presenza e amore. Eppure non ti odio perché so cosa c'è dietro, e il mio amore per quanto immenso non ha potuto lavorare su ciò che su di te ha lavorato una vita, come potevi pensare parlassi sempre per il tuo bene se ciò prima ti è mancato da dove sarebbe dovuto arrivare naturalmente? Però infondo provo una malsana rabbia perché dio ti avrei amato se lo avessi fatto più di tutti messi assieme.
Non posso più stringerti la mano, abbracciarti,viverti ma tutto questo perché no, non posso, non posso, (sento il mio cervello urlarlo e il mio cuore creare un terremoto del più forte magnitudo) rischiare di ferirti, non più.
Non ho potuto che dirti addio..già addio.
Ti amo amore mio. Dimenticami, ti prego non rendere vano il fatto che questa sia stata la sola scelta da farsi perché mi ha massacrata in modi inconcepibili per una flebile speranza.. perché tu non sai cosa c'è ora al posto mio, non sarebbe stato lo stesso perché io non sono la stessa, sono rotta e questo non è ciò di cui hai bisogno...perché assieme ci sgretoleremmo
... ti prego, impara ad apprezzarti anche solo un millesimo di quanto ti amo io
Perché starai anche un disastro, sarà tutto un bordello una confusione, ma anche il cielo notturno lo è e noi lo amiamo lo stesso. E anche ora, anche adesso che non vedi le stelle, io credo in te ma purtroppo dovrai essere tu a cercarle non potrò più indicartele, purtroppo...
Però un attimo, se ti amo e ti ho amato così, c'è solo un motivo, tu. Spero realizzerai anche tu che sia un motivo per continuare a lottare e vivere. Tu. Stupendamente tu.
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d460mm · 2 years
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Piove dentro, lacrime soffocate inondano copiose ogni cosa, mischiandosi con il sangue delle ferite, avvolgono il cuore che pulsa stancamente vinto dall'angoscia nel suo lago di dolore, gli occhi non vedono distratti osservano inermi la foschia creata dalla mente, nessuna parola può chetare il senso di sconfitta, la depressione galoppa tra le macerie dei pensieri, l'unico appiglio resta la luce dell'anima unico barlume che può farti rinascere #Buongiorno #giornatamondialedellapoesia #LinponderabileFragilitáDell'Esistenza In vendita su Amazon shop on line anche in versione Kindle #Parole #Libri #lettura #narrativa #poesia #booklovers #book #books #reading #leggere #Libro #romanzo #emozione #destino #novità #coraggio #amoleggere #leggo #ioleggo #amor #life #amore #frasi #libridaleggere #librichepassione #libriconsigliati #lifestyle https://www.instagram.com/p/CqCmrTSoQvs/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Sai, non avevo mai amato nessuno come te, non che non lo desiderassi, ma non ne ero mai stata in grado. Io, al contrario di tante mie coetanee, vivevo anche e soprattutto bene da sola. Non avevo bisogno del 'Buongiorno' o della 'Buonanotte' per iniziare e concludere al meglio le mie giornate, non davo loro un senso grazie ad un'altra persona e da nessuno dipendeva il mio umore. Si, a volte fantasticavo sulle tipiche cose da innamorati: i baci, le carezze, i brividi, i sussurri, e non nego di aver tentato di ottenerle da un ragazzo. Eppure ad ogni tentativo, sentivo subito le catene addosso ed il desiderio di scappare e di riavere la mia libertà prevaleva sugli scarsi sentimenti che nutrivo per il ragazzo in questione. In altre parole, non ne valeva la pena. Così ho cominciato a pensare che la colpa fosse mia, che il mio cuore fosse troppo freddo ed egoista per ospitare qualcuno, che non avrei mai sperimentato l’amore perché nessuno avrebbe mai fatto breccia nella mia apatia. Me ne feci una ragione e mi disinteressai completamente, preferii l'inverno senza nessuno con me sotto il piumone e l'estate senza nessuno da baciare sott'acqua, piuttosto che essere causa di sofferenza altrui, non era giusto essere amata senza amare a mia volta. Mi proclamai parte di coloro che non credevano l'amore esistesse e fu proprio in quel periodo che inaspettatamente tu mi travolgesti e, ripensandoci ora, non credo che ci sia cosa più vera del dire che quando smetti di cercare qualcosa, quel qualcosa trova te. Non vorrei cadere nella banalità con una serie di frasi fatte, ma quel qualcuno ce l'avevo proprio sotto il naso. Forse proprio perché fino a quel momento non ti avevo mai guardato con occhi diversi da quelli dell'amicizia, ma eri sempre stato parte della mia vita e spettatore dei miei trascorsi, eri il solo a conoscere il modo in cui trattare con me. Ricordo di aver detto “Non starei mai con uno come lui!” Sei consapevole io non sia una tipetta facile e spesso io stessa mi accorgo di essere insopportabile, ma tu resti. Dopo ogni litigata, ogni offesa, tu resti. Persino quando ti mando a al diavolo, all'inferno e nei peggiori posti si possano immaginare, ti urlo di andartene, tu resti. Con te è stato diverso, non mi ero mai sentita così, ti volevo a tal punto che tutto il tempo che passavamo insieme non bastava mai e mi sentivo affamata di te ogni giorno, a tutte le ore mi riempivi i pensieri. Il tuo sorriso, i tuoi gesti, i tuoi modi di fare, il tuo profumo, erano ovunque. Quando durante un bacio ti scansavi per guardarmi e sorridere un attimo dopo, pensavo che intorno a noi il mondo sarebbe potuto sparire e non mi sarebbe importato. Solo tu, al centro di tutto. Le dita, le lingue, i cuori intrecciati. La prima volta che mi hai detto che mi amavi, gli occhi mi si sono gonfiati di lacrime ed ho avuto un buco nella pancia: fu la sensazione più bella e strana della mia vita, non scherzo! Mentre le labbra mi tremavano, nella mia testa ti dissi “Anche io ti amo!” Non mentivo, sapevo già che ti avrei amato , quando mi insegnasti a ripronunciare bene perché tutte le volte che ci provavo, mi si annodava la lingua. Pian piano i miei difetti sono saltati fuori, più brutti che mai, contemporaneamente ai tuoi, che non erano (e non sono!) da meno. Ti ho odiato tante di quelle volte che oramai, ho perso il conto … ma amore ed odio vanno a braccetto ed alla fine di ogni casino, fare la pace è magico. Siamo due caratteri forti l'uno contro l'altro, due testardi, che ogni due per te si scannano. Ma quando si ama non si può fare a meno dell'altro, io non posso fare a meno di te ed ogni volta torno tra le tue braccia, l'incavo tra il tuo collo e la spalla è diventata la mia casa. Mi hai fatta soffrire, arrabbiare, piangere, da te ho sopportato atteggiamenti che con tutti gli altri mi avrebbero portata a chiudere ed andarmene in fretta e furia. Ma a differenza di tutti gli altri, per te ne è sempre valsa la pena.
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paingirlsblog · 3 months
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Sai perché non ti ho risposto più , agli ultimi messaggi ?
Perché sono stanca , di aspettare che mi rispondi dopo le altre ,
Già il giorno prima
Ti avevo scritto al mattino , e tu fino alle 14:42 non mi avevi neanche risposto
Sai ho imparato sempre quei 5 secondi io
Che ci vogliono a rispondere ad una persona che ci interessa.
Ma tu tene sei sempre fottuto.
E mi rispondesti che a lavoro eri stato tanto impegnato, 😞
Ma io quella mattina già dal mattino presto avevo visto che stavi qui su trumbl, chissà a guardare quale ragazza
E già li ti misi alla prova
Poi l'indomani sera ti dissi , che volevo videochiamarti, e tu mi dicesti che stavi cenando, ed io vabbè , ad aspettare the che mi scrivevi , già
Thè che stavi qui, già
Ed io ad aspettarti come una cogliona già una cogliona che non impara mai che è l'ultimo pensiero ,non il primo ma l'ultimo.
Poi mi rispondesti ed io ero incazzata nera , e feci la stessa cosa che avevi fatto tu il giorno prima, feci finta di non vedere i tuoi messaggi, ero troppo incazzata , ma troppo
Poi al mattino ti dissi che ero crollata dal sonno,
Mentre vidi che tutta la notte fino al mattino alle 6:00 eri stato qui😞🥺😞
Poi mi dicesti buongiorno sono crollato ieri sera .
Ecco vedi, quella mattina mi hai spiazzata
Mi hai rotto il cuore dinuovo , l'anima tutta
Ecco vedi la differenza tra il tuo amore , che dici di avere per me', sono le tue bugie , non ti risposi più da lì , non avevo la forza mi sentivo a pezzi , mi sento a pezzi ,ma è solo colpa mia
Ed io sono ancora qui a parlare di tè.
Mentre tu chissà con chi parlavi ,con chi chattavi e nudi ti guardavi , tanto lo so
Ma non imparo mai .😞
Ciao amo' ,ecco mi sta' scendendo qualche lacrima , però tranquillo , non preoccuparti non lo saprai mai , o Bo chissà forse ti dirò tra tanti anni che ti scrivevo qui, così il mio amore lo leggerai , e ti accorgerai del tempo sprecato a non rispondere subito, dato che mi dicevi che ti sfuggivo sempre , ecco perché ti sfuggivo perché in fondo avevo paura di tè , amore mio ,di tè e delle tue bugie, o forse amavo profondamente anche quelle , insieme alle mie lacrime per te.
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2003-vi · 3 months
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Sai, non avevo mai amato nessuno come te, non che non lo desiderassi, ma non ne ero mai stata in grado. Io, al contrario di tante mie coetanee, vivevo anche e soprattutto bene da sola. Non avevo bisogno del ‘Buongiorno’ o della 'Buonanotte’ per iniziare e concludere al meglio le mie giornate, non davo loro un senso grazie ad un'altra persona e da nessuno dipendeva il mio umore. Si, a volte fantasticavo sulle tipiche cose da innamorati: i baci, le carezze, i brividi, i sussurri, e non nego di aver tentato di ottenerle da un ragazzo. Eppure ad ogni tentativo, sentivo subito le catene addosso ed il desiderio di scappare e di riavere la mia libertà prevaleva sui sentimenti che nutrivo per il ragazzo in questione. In altre parole, non ne valeva la pena. Così ho cominciato a pensare che la colpa fosse mia, che il mio cuore fosse troppo freddo ed egoista per ospitare qualcuno, che non avrei mai sperimentato l’amore perché nessuno avrebbe mai fatto breccia nella mia apatia. Me ne feci una ragione e mi disinteressai completamente, preferii l'inverno senza nessuno con me sotto il piumone e l'estate senza nessuno da baciare sott'acqua, piuttosto che essere causa di sofferenza altrui, non era giusto essere amata senza amare a mia volta. Mi proclamai parte di coloro che non credevano l'amore esistesse e fu proprio in quel periodo che inaspettatamente tu mi travolgesti e, ripensandoci ora, non credo che ci sia cosa più vera del dire che quando smetti di cercare qualcosa, quel qualcosa trova te. Non vorrei cadere nella banalità con una serie di frasi fatte, ma quel qualcuno ce l'avevo proprio sotto il naso. Forse proprio perché fino a quel momento non ti avevo mai guardato con occhi diversi da quelli dell'amicizia, ma eri sempre stato parte della mia vita e spettatore dei miei trascorsi, eri il solo a conoscere il modo in cui trattare con me. Sei consapevole io non sia una tipetta facile e spesso io stessa mi accorgo di essere insopportabile, ma tu resti. Dopo ogni litigata, ogni offesa, tu resti. Persino quando ti mando a al diavolo, all'inferno e nei peggiori posti si possano immaginare, ti urlo di andartene, tu resti. Con te è stato diverso, non mi ero mai sentita così, ti volevo a tal punto che tutto il tempo che passavamo insieme non bastava mai e mi sentivo affamata di te ogni giorno, a tutte le ore mi riempivi i pensieri. Il tuo sorriso, i tuoi gesti, i tuoi modi di fare, il tuo profumo, erano ovunque. Quando durante un bacio ti scansavi per guardarmi e sorridere un attimo dopo, pensavo che intorno a noi il mondo sarebbe potuto sparire e non mi sarebbe importato. Solo tu, al centro di tutto. Le dita, le lingue, i cuori intrecciati. La prima volta che mi hai detto che mi amavi, gli occhi mi si sono gonfiati di lacrime ed ho avuto un buco nella pancia: fu la sensazione più bella e strana della mia vita, non scherzo! Mentre le labbra mi tremavano, nella mia testa ti dissi “Anche io ti amo!” Non mentivo, sapevo già che ti avrei amato , quando mi insegnasti a ripronunciare bene perché tutte le volte che ci provavo, mi si annodava la lingua. Pian piano i miei difetti sono saltati fuori, più brutti che mai, contemporaneamente ai tuoi, che non erano (e non sono!) da meno. Ti ho odiato tante di quelle volte che oramai, ho perso il conto … ma amore ed odio vanno a braccetto ed alla fine di ogni casino, fare la pace è magico. Siamo due caratteri forti l'uno contro l'altro, due testardi, che ogni due per te si scannano. Ma quando si ama non si può fare a meno dell'altro, io non posso fare a meno di te ed ogni volta torno tra le tue braccia, l'incavo tra il tuo collo e la spalla è diventata la mia casa. Mi hai fatta soffrire, arrabbiare, piangere, da te ho sopportato atteggiamenti che con tutti gli altri mi avrebbero portata a chiudere ed andarmene in fretta e furia. Ma a differenza di tutti gli altri, per te ne è sempre valsa la pena.
Insieme abbiamo imparato sulla nostra pelle che l'amore non è sempre rose e fiori, ma finché dopo ogni tempesta riusciremo a ritrovarci in un abbraccio, non avrò paura. Finché ti amo, finché mi ami, io non ho paura. So di essere fortunata ad averti, ad aver trovato il mio degno avversario, colui capace di tenermi testa, di non lasciarmi dopo tutti i miei sbalzi d'umore, di capirmi e consolarmi ogni volta ne abbia bisogno. In te è concentrato tutto quello che più amo e più odio e per questo sei la persona giusta per me.
Ancora oggi quando mi accarezzi i capelli sento i brividi lungo la schiena, arrossisco se mi dici “Sei bellissima.” Dopo tutto questo tempo, nonostante tutto, sono ancora perdutamente innamorata di te e capisco che per noi i primi mesi non sono mai finiti. Certo, penso di poter vivere anche da sola, ma tu sei il mio ossigeno, la mia ragione di vita, senza il tuo profumo ad impregnare l'aria e te ad impregnarmi il cuore, tutto avrebbe il gusto del niente. Prima vivevo nel mio mondo, lasciando fuori gli altri, credevo che mi sarei innamorata solo quando avessi lasciato entrare qualcuno, invece è successo quando sei stato tu a spalancare tutte le porte senza chiedere il permesso, piombando con il tuo mondo a capofitto sulla mia vita. Sono felice che tu mi sia capitato e che ogni giorno continui a scegliermi, come io scelgo te.
Ti amo e ti amerò sempre come la prima volta..♥️tu sei la mia casa…♥️🏡
Con affetto
La tua V.♥️
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