Tumgik
#c'è scritto marti/nico
useless-rambling · 3 years
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non so se accetti prompt, ma mi è venuta un'idea e se ti piace, hai tempo etc vorrei condividerla con te (magari ti scappa pure la voglia di scriverci qualcosa 😉). tutto è nato da gif di martino nella gay street.
manuel che accompagna simone nella gay street e in un locale c'è pure il nostro guru preferito, filippo. (nello sfondo se vuoi ci mettiamo anche nico e marti felici nella loro bolla). filippo conosce già simone (contatti dell'università? bo, è il mio au ma manco io so di che parlo) e usa la stessa strategia usata alla festa di federica con silvia, cioè ballare con simo per fare ingelosire manuel. ovviamente funziona. happy ending che può anche contemplare elia che sbuca fuori e scopriamo che si è davvero messo insieme a filippo (parte 2 dell'altra fic che hai scritto?👀)
a volte mi sorprendo delle vie che percorre il mio cervello
Oddio, non penso di essere in grado di scrivere fanfiction come si deve, di solito mi limito a fare un elenco puntato degli headcanon che mi vengono in mente e collegarli tra loro lol però l'idea di quei due disastri ambulanti che bazzicano per la gay street assieme ai pischelli di skam ita mi piace assai. Non garantisco niente sulla riuscita, ma provo comunque a scriverci qualcosa. Grazie per l'idea!
(P.s. l'altro ask sembra sparito dalla circolazione perciò approfitto di questo per augurare buone feste anche te! ✨)
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doblondoro · 4 years
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192 Marti and Nico? If you want 💙
Why do you assume it's my fault we got sent back in time?
...
Tutto accade per una ragione stigrancazzi, pensa Martino, mentre Niccolò gli lancia un paio di pantaloni e una camicia dall'enorme armadio di legno della camera di servizio, improvvisamente senza più graffi e macchie sulle ante.
"Mettiti questi, erano di mio nonno, ti dovrebbero andare bene"
"Perché non..."
"Perché c'abbiamo solo le felpe col cappuccio e i pantaloni della tuta che abbiamo addosso, Marti, e quello dell'edicola già mi ha guardato malissimo! Cerchiamo di limita' i danni finché non capiamo che fa', eh!"
L'edicola.
Niccolò era sceso a comprare un quotidiano qualunque dopo che si erano svegliati e avevano trovato la casa completamente cambiata.
Invecchiata e rinnovata allo stesso tempo, i mobili vecchi erano diventati "nuovi" e quelli nuovi erano spariti.
Nemmeno il tempo di chiedersi che cazzo di scherzo potessero avergli combinato i loro amici, che Niccolò aveva strabuzzato gli occhi alla vista di un vasetto di ceramica multicolorato con un coperchietto rotondo sul tavolo della cucina.
Ricordo della Sicilia c'era scritto in un angolo.
"Ohi, Ni, che c'è? Perché..."
"Non è uno scherzo. Marti..."
"Senti, ci deve..."
"Quel souvenir l'ha portato mio nonno a mia nonna quando..."
"Ni, l'avranno tirato fuori da qualche parte, mi sembra la cosa meno..."
"L'ho fatto cadere quando avevo sette o otto anni, Marti. È andato in mille pezzi"
Okay, Martino, calmati
Martino aveva inspirato profondamente.
Niccolò aveva continuato a guardare il vasetto, sembrava in stato catatonico.
Martino aveva allungato la mano e gli aveva afferrato l'avambraccio, trascinandolo verso la sedia più vicina, dove si era seduto e l'aveva preso in braccio.
"Okay, cerchiamo di non farci prendere dal..."
"Hai... non lo so, ti è successo qualcosa? Hai espresso qualche desiderio, fatto qualche sogno?" l'aveva interrotto Niccolò, riprendendosi.
"Cosa? No! Ma poi cosa..."
"Scendo a vedere se ci capisco qualcosa"
Niccolò si era alzato ed era andato alla finestra.
"L'edicola c'è! L'hanno tolta quando ero piccolo, ma ora c'è! Vado a comprare un giornale per capire..."
"Ni, aspetta! E poi..."
Ma Niccolò era tornato verso il tavolo, aveva alzato il coperchio del vasetto e aveva afferrato qualche moneta e banconota all'interno.
"Lo sapevo. Nonna ci teneva sempre qualche soldo qui dentro"
"Okay, okay, però..."
Niccolò gli si era avvicinato e gli aveva posato sulle labbra un bacio a stampo dolce e veloce.
"Torno subito, è meglio che tu resti qui" ed aveva preso la porta quasi di corsa.
"Ni..."
"Ci metto un secondo!" aveva urlato già sul pianerottolo.
Martino si era sentito attanagliare lo stomaco dall'ansia mentre andava verso la finestra.
Dopo pochi secondi aveva visto Niccolò attraversare la strada e dirigersi verso una vecchia ma è davvero vecchia? edicola, scambiare qualche parola con l'uomo all'interno del chiosco, prendere un giornale, infilarsi il resto in tasca e fare il tragitto inverso.
Nel giro di poco più di un minuto era di nuovo in casa. Aveva un'espressione indecifrabile.
"Allora?" aveva chiesto Martino.
Niccolò gli aveva allungato la copia del Messaggero.
Martino guardò solo la data.
22 Maggio 1960.
E adesso si stava infilando un paio di improbabili pantaloni marroni e una camicia azzurrina okay questa può andare non capendo quale cazzo potesse essere la prossima mossa.
Anche Niccolò aveva scovato qualcosa più o meno della sua taglia. Pantaloni grigi, camicia verde chiaro.
Stava bene.
Ti pareva che qualcosa potesse stargli male, pensò Martino.
"Allora, sul serio, Marti, concentrati. Che ti è successo di strano negli ultimi tempi?"
"... mh, fammi pensa'... Ah, sì, mi so' svegliato sessant'anni indietro nel tempo! È abbastanza strano???"
Niccolò alzò gli occhi al cielo, ma stava sorridendo.
"Dai, scemo! Sul serio, pensa a..."
"Ni, perché ce devo pensa' solo io?"
Niccolò sgranò gli occhi.
"Beh, è evidente..."
"È evidente cosa, scusa??? Perché dai per scontato che sia per colpa mia che siamo tornati indietro nel tempo???"
Niccolò sbatté le palpebre con un'aria tenera e innocente.
E anche vagamente irritante, secondo Martino.
"Siamo nel 1960, Marti..."
"Quindi?"
"Beh... hai presente quando ti dico che sembri un sessantenne?"
"Veramente in genere mi dai del settantenne, comunque sì..." rispose Martino alzando gli occhi al cielo.
"Vabbé, si vede che l'universo ti ha abbuonato diec'anni, che ne so!"
"Che stai a di???"
"Si, voglio dire... Probabilmente... non lo so... nell'ordine delle cose... la linea temporale... qualcuno... o qualcosa... ha fatto un errore e sta cercando di rimediare e... e di riportarti all'epoca a cui appartieni... "
"Ni! 'sta cosa NON HA NESSUN SENSO, ti rendi conto???"
"Invece svegliarsi nel 1960 sì?" rispose Niccolò con un sorriso, alzando le sopracciglia.
Martino si sentì girare la testa e si afflosciò lentamente a terra, mettendosi seduto sul pavimento.
Niccolò si precipitò accanto a lui.
"Ehi, Marti"
"Ni... che facciamo? Davvero, non..."
Niccolò sorrise. Nonostante tutto Martino si sentì rassicurato.
"Non lo so. Ma un modo lo troviamo. Te lo giuro"
Martino sorrise.
"Sì?"
"Sì. E comunque..."
"Cosa?"
"Buon compleanno, Bambi"
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poisonapple83 · 4 years
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Se dovessi fare una top 3 personaggi di skam Italia chi sceglieresti? Chi sono secondo te quelli più sfaccettati e scritti meglio?
Non è facile per me scegliere perché sono scritti tutti molto bene e tutti presentano tante sfaccettature, posso dirti quelli che io trovo più interessanti e che mi hanno emozionato di più ma non riesco a limitarmi a 3 😆 Martino credo sia quello che conosco meglio, perché gli è stato dato tanto spazio non solo nella sua stagione, ma anche nella s1 e nella s4 (perfino nella s3!), e Besse ci ha mostrato vari lati del suo carattere. È un personaggio stupendo e mi ha sempre smosso un sacco di emozioni, sia positive sia negative, e raramente mi è successo di entrare così in empatia con il protagonista di una fiction. Poi ovviamente c'è Nico, che si porta dietro una tematica che trovo interessantissima, forse per me la più interessante di tutto Skam perché rappresentata pochissimo e spesso in maniera tragica/criminale (la malattia mentale che porta al suicidio o alla criminalità), ma che allo stesso tempo è TANTO altro oltre al suo disturbo e quindi è un personaggio bello e complesso, sui cui ci sarebbe ancora tantissimo da scoprire. Giovanni è un esempio raro di healthy masculinity e di amicizia incondizionata e il protagonista insieme a Marti della scena che ad ora considero la più bella di tutto Skamit (il coming out davanti a Fifa), quindi rientra decisamente fra i miei preferiti e il secondo, dopo Nico, su cui vorrei una stagione. Tra le ragazze Sana mi ha sempre colpito tantissimo e con la sua stagione, oltre a emozionarmi, mi ha arricchito culturalmente e umanamente. Credo sia il personaggio femminile meglio scritto e sviluppato di Skamit. Infine non riesco a non includere anche Silvia in questo elenco, ho sempre avuto un debole per lei, la trovo il personaggio forse più vero, realistico e genuino di Skamit, ed è rappresentativa di un certo tipo di donna molto comune che in genere in tv o viene stereotipata nell'ochetta ingenuotta o viene messa in secondo piano perché una protagonista femminile non può essere interessante se non è fortissima, combattiva, arguta e badass. Grazie cari autori, ma esistono anche le donne come Silvia e non hanno meno valore delle altre.
Mi fermo perché sennò li nomino tutti, ognuno di loro è speciale e avrà sempre un posto nel mio cuoricino, vorrei che avessero tutti la possibilità di raccontarsi nella loro stagione ma so che rimarrà solo un sogno 😔
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Flashfic: Insegnami la vita, Niccolò
Dal titolo già potete cogliere la profondità e serietà di questa storia.
Martedì dovevo fare una lezione ai miei studenti e guarda caso il tema era “Music Festivals”... Potevo forse non approfittarne, immaginandomi Nico come insegnante di Martino ;) ?
*************
Ah-ha!
Adesso la capisce, la spossante insistenza di sua madre nel convincerlo ad andare a lezione al suo posto.
Sicuramente, anche il timore di disturbare i compagni - chiedendo appunti e registrazioni - avrà giocato la sua parte… ma questo non può essere un caso.
E con 'questo' intende l'insegnante fregno. Ma fregno-fregno, come direbbe Luchì. Tanta roba, per citare Federica.
Avrà un paio di anni in più di lui e, a quanto pare, sta facendo qui il tirocinio per l'università.
Ha un finto accento british che solitamente a Marti farebbe venire l'orticaria, ma che in bocca Niccolò lo rende soltanto più adorabile. Come se ce ne fosse bisogno. Perché no, non poteva essere bello e stronzo. O di quelli che un po' se la tirano - o così pare - finché non li conosci meglio. Alla Edoardo Incanti, insomma.
No. È bello come il sole e buono come il pane.
Ha un entusiasmo sconfinato per la musica per l'inglese, e Martino sarebbe volentieri ad ascoltarlo per ore.
Peccato tocchi a lui parlare, ora.
Cioè, ha già monopolizzato gran parte della lezione punzecchiando Nico - e a chiedersi quanto (risposta: 'na cifra) renderebbe meglio se potesse se lo potesse fare in italiano - per cui si sente un po' in colpa ad essere pure quello che espone il lavoro di gruppo…
Ma hanno così insistito, gli altri!
Dicono che gran parte delle idee per il festival che hanno creato vengono da lui. Perciò è giusto che sia Marti ad avere l'occasione di fare bella figura con Niccolò, no?
Borbotta che non capisce di cosa stiano parlando, chiedendosi che diavolo vada in giro di lui sua madre e se davvero il suo colpo di fulmine per sto tizio sia così evidente.
"As glad as I am to keep listening to the sound of your lovely voice, Marti I'd rather hear someone else from your group… " Viene subito interrotto. Resta così ipnotizzato dal sorriso di Niccolò, che alla fine gli è andata pure bene che il compito di esporre sia andato a Ludovica.
Che s'è offerta volontaria, pur non avendo aperto bocca fino a quel momento!
La sua voce è poco più di un sussurro, e tiene gli occhi fissi sul pavimento. Niccolò, tuttavia, è chiaramente molto orgoglioso che abbia voluto esporsi così. Tutti la ascoltano rapiti, e c'è un senso di cameratismo tra queste mura che  a Marti ricorda un po' gli anni delle superiori con i Contrabbandieri.
Adesso gli è chiaro perché mamma ci sia rimasta tanto male, a non poter frequentare per un paio di settimane.
Sarà l'influenza di un certo insegnante?
È un vero peccato che questa sia l'ultima volta che lo vedrà. Perché insomma, a malapena lo conosce quindi non è che puoi invitarlo fuori per un caffè… che poi si protrarrà fino a diventare una chiacchierata davanti ad un buon piatto di pasta... una colazione insieme… No, no. 
Manteniamo un minimo di contegno. Di dignità.
"Ehi Marti, te la cavi piuttosto bene ma se mai t'interessasse migliorare la tua già ragguardevole dimestichezza con l'inglese…" Viene fermato poco prima di uscire, con una mano sulla spalla. Non se la laverà mai più. Ci tatuerà sopra la data in cui un semidio l'ha sfiorato.
Cazzo, la situazione è grave. Si sta trasformando in Silvietta.
Non esattamente professionale prendere gli studenti per il culo, comunque, ma Niccolò non sembra importare. Anzi. Si diverte!
Ehhh… lo vedi che alla fine un po' stronzetto lo è?
"Che c'è, ti stai offrendo di darmi lezioni private?" Che non sa nemmeno se può permettersi ma sulle quali già mettere la firma. Roba da manuale. Il manuale su come essere dei sottoni assurdi su tizi incontrati giusto un'ora fa, scritto di suo pugno. Un bestseller.
"Esatto.  Ti andrebbe di discuterne davanti a un caffè?" 
E già lì sente, gli echi delle prese per il culo che gli toccheranno.
Non perderanno occasione di ricordargli che avrebbe potuto benissimo chiedere ad Eleonora, quelli.
"Sì, perché no? Offri tu, però…" Ecco, rendiamogli subito chiaro quanto Martino sia pulciaro.
"Allora ti porto in un posto davvero fichissimo. Spaziale. Preparati a rimanere sbalordito, caro mio." 
Ah, su questo Martino non ha alcun dubbio.
Quest'uomo sembra nato per meravigliarlo.
E questo è solo l'inizio.
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free-as-abird · 5 years
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Ho scritto questa cosina velocemente sulle note del cellulare e scusate gli errori madornali. Amo i contrabbandieri come se fossero i miei figli. 😭
Pronto Soccorso
La sala d'attesa del pronto soccorso puzza di disinfettante e di malattia e Giovanni odia ogni secondo passato seduto su quella sedia scomoda che gli procura fitte fastidiose alla schiena. Ha il naso rotto e una mano scorticata. Non riesce a respirare bene e la testa gli pulsa terribilmente. Luca ritorna dalle macchinette con un paio di bottigliette d'acqua. Ha lo sguardo crucciato, mentre fissa lui e gli altri con apprensione. Un po' gli dispiace vederlo così. Luchino, che aveva tanti progetti per la serata si ritrova a badare i suoi amici.
"Stanno arrivando i miei." Dice, "se vi va potete rimanere a dormire da me."
Martino, che è in silenzio da ore ormai, scuote lentamente il capo. "Non c'è bisogno." Risponde. Ha l'occhio coperto dal ghiaccio istantaneo, ma Giovanni può già intravedere quanto si stia facendo viola. La rabbia sembra pervaderlo nuovamente e stringe la mano martoriata in un pugno, finché non sente il dolore riaffiorare. Lo rifarebbe. Altre cento, mille volte se è necessario. E al momento non gli importa quanto sia sbagliato o quanto la violenza non sia la soluzione, perché sa nel profondo che è così, ma vedere Martino lottare ogni giorno per vivere la sua vita gli fa rabbia. Non dovrebbe essere così. Dovrebbe essere più semplice eppure non lo è e Giovanni ama Martino come se fosse sangue del suo sangue, un fratello, più che un amico. E allora sa, che combatterà altri fascisti di merda se è necessario, che non gli importa del suo naso e della sua mano, vuole solo vedere Marti felice. Probabilmente, Martino lo sgriderà una volta ripreso, così come ha fatto Luca per tutto il tragitto verso il pronto soccorso, e gli ripeterà che non giusto farsi prendere a botte per lui. E forse è vero, ma sa che in fondo c'è un po' di ipocrisia, perché farebbe la stessa cosa per Giovanni. Probabilmente finendo peggio di come sta adesso, ma sa che per quando sia sbagliato, in ogni circostanza, si guarderanno sempre le spalle a vicenda.
"Luchí, mi vai a prendere una merendina? C'ho na fame." Domanda Elia che ha la spalla lussata e un taglio al labbro.
"Siamo qua a soffrire come cani e tu pensi a mangiare?!" Esclama Martino
"Che voi aó, combattere i cattivi me mette appetito."
E forse non è il momento di ridere, ma tutti e quattro si lasciano andare, disturbando il silenzio della sala d'aspetto.
Martino, smorzata la tensione, rilascia un sospiro e Giovanni lo sente rilassarsi al suo fianco.
"Grazie regà." Sussurra. "Vi voglio bene." E sa quanto sia complicato per lui dire quelle cose e anche se fa male, gli sorride, dandogli una pacca sulla coscia, almeno finché Luchino non decide di lanciarsi in una abbraccio di gruppo.
È così che li trova Niccolò, che ha il cuore in gola per l'apprensione e il fiatone, come se avesse corso chilometri per raggiungerli.
Giovanni nota subito lo sguardo di Martino appena vede Nico, così pieno d'amore e adorazione ed è proprio per quello sguardo che Giovanni non smetterà mai di combattere per lui, perché sia libero di continuare a guardare il ragazzo che ama, senza paura di essere giudicato.
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Clip 8.5 - Tu non sei di Milano
D: Eccoci qua! E questa è la casa.
N: È stupenda!
M: È fighissima!
D: Allora, di là c'è la cucina. La camera. E qua c'è un piccolo banco bar, alquanto sfornito.
N: Okay.
D: Gli alcolici ve li dovete comprare. E queste sono le chiavi
N: Grazie.
D: Sennò me le scordo.
N: E i grattacieli?
D: Ve li faccio vedere.
M: Che figata!
N: Che figo!
D: È la prima volta a Milano?
M: Io sì.
N: Io no, ci sono stato due volte. Ma soprattutto questa è casa tua?
D: Magari. No, io faccio solo l'accoglienza per un'agenzia.
N: E di chi è?
D: Credo di due designer, se non sbaglio. Dico, "credo", perché questi io non li ho mai visti. Non ci sono mai. E...ve le ho fatte vedere le tende? Come si chiudono?
N: Tu non sei di Milano?
D: No. Sono sicula però vivo a Milano da dieci anni.
N: Ti capisco. Io adoro Milano. Verrò sicuramente a vivere qua.
M: Ah sì?
N: Sì. E quando dico "qua" intendo proprio in questa casa, voi non lo sapete ma sto già in trattativa con i due designer. Te ci verresti?
M: Sì, certo.
N: Lui è il mio fidanzato. Non è un gran fico?
D: Sì. Sì, siete molto belli insieme.
N: Aspetta però a Milano non si dice fico, si dice figo.
D: Figo, esatto.
N: Non è figo il mio tipo?
D: Devo andare ad aprire casa a dei russi e sono in ritardissimo, quindi devo andare. Vi ho fatto vedere tutto, le chiavi ce le avete, le tende lo capirete da soli e quindi, niente, divertitevi.
N: Ciao figa!
M: Ciao. Ciao.
D: Ciao.
M: Ciao.
M: Eravamo là prima. Stai morendo di freddo.
N: 'Na cifra!
N: Ecco! Che c'è scritto secondo te?
M: How...
N: No, no, quella è una emme, c'è scritto Marti, Nico.
M: Ma non è vero.
N: Leggi. Marti. Nico.
N: Te lo mangi il tentacolo di piovra?
M: No.
N: E allora è mio.
M: Buono?
N: È buonissimo. Però sono meglio gli uramaki. Perché non hai preso gli uramaki? Eh?
M: Perché non so neanche cosa siano.
N: Vabbè comunque, ho preso una grande decisione. Al nostro matrimonio si mangeranno solamente uramaki. Uramaki! Con..tabasco.
M: Ah sì? E quando hai deciso che ci sposiamo scusa?
N: Ma ovvio che sì! Sarà un matrimonio pazzesco. Tutti quanti in costume da bagno, in piscina, con i vassoi di sushi galleggianti. Anzi no, tutti completamente nudi. Sì. Zero vestiti.
M: Però tu parli parli però qua non è ancora arrivata nessuna proposta.
N: Ma come no? Te l'ho fatta la settimana scorsa.
M: Ma quando?
N: Nel mio programma radio. E il fatto che tu me lo stia chiedendo è la prova che nessuno ascolta questa cazzo di radio.
M: Ma non ci credo che l'hai fatto veramente.
N: Fai bene, perché la vera proposta te la farò la notte di Natale.
M: Ah sì?
N: Verrò davanti alla tua porta e senza dirti una parola ti mostrerò dei cartelli. Tipo...mi passi quei fogli là?
M: Certamente.
N: Grazie.
M: Prego.
N: Non sbirciare.
M: Chiudo gli occhi.
N: Stai sbirciando?
M: No. Metto le mani davanti, guarda.
N: Ho quasi finito, eh? Okay, adesso puoi guardare. Sei pronto?
M: Vai.
N: In realtà ne manca un altro fondamentale che dice " Di' a tua mamma che ci sono gli zampognari."
M: Gli zampognari?
N: Sì, non hai visto Love Actually?
M: No.
N: Vabbè, meglio. Perché poi alla fine quello che fa la proposta si prende solo un bacio, poi la tipa torna dal marito, che nel tuo caso sarebbe tua madre, quindi insomma, a meno che tu non voglia sposare tua madre forse è meglio che trovo un altro modo per chiedertelo. Agli uramaki!
N: Non c'è più nessuno. Siamo rimasti solo io e te.
M: Davvero?
N: Sì. Solo io e te. Solo io e te.
M: Che stai facendo? Ma non hai sonno?
N: No. Se ci sei tu nel letto, nudo così, no.
M: Dai, dormiamo un po'.
N: Sì, però prima voglio bere un cocktail. Cazzo siamo nella capitale mondiale dei cocktail, voglio un cocktail. Un MiTo. Lo conosci il MiTo? Milano-Torino, uno spettacolo.
M: Che dici?
Ni! Nico! Nico, che cazzo fai? Ma dove cazzo va nudo questo?
Ma che cazzo fai?
Nico!
Nico!
Ni!
Nico!
Nico, che cazzo fai?
Maddalena?
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mentalcurls · 6 years
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4.4 Halloween
Sto riguardando la clip di ieri sera e facendo un po' di analisi, under the cut perchè sarà lunga:
conversazione tra le ragazze perfettamente a tema per Halloween
il fastidio di Niccolo ovviamente non è davvero diretto al genere di conversazione un po' disgustosa, però mi fa sempre un certo che sentire che un ragazzo riprende a una ragazza perchè parla di argomenti “taboo” e non accettabili come trucco/vestiti ecc.
"No, Nico?" disperato tentativo di Mad per includere i ragazzi nella conversazione, quanto emotional labor le fanno fare
Emma che dimostra interesse genuino = solidarietà femminile, probabilmente inconscia
Il “Vero, vero" di Niccolo fintissimo mi ha fatto rotolare
"Eddai, levati la maschera, non si capisce niente" ragazzi!!! Emma involontariamente sta dicendo a Martino di mettere le sue carte in tavola, di parlare chiaro e smettere di nascondersi dietro di lei, che "non si capisce niente": lei non capisce cosa sta combinando lui con la loro "relazione", Nico non capisce i suoi segnali un po' goffi e confusi, Marti stesso non si capisce granché
Prima cosa che Marti fa dopo essersi tolto la maschera è interessarsi a Niccolo, con l'implicita domanda sul perchè se lui e Mad sono coetanei lei è all'uni e lui al liceo
"Nico, cosa ci eravamo detti?" frase 100% da mamma che tenta di ragionare con bimbo di 5 anni e "Se smettessi di rompermi i coglioni alemno per una sera?" tipica risposta scorbutica da ragazzino di 15 = litigone
abbiamo bypassato il livello fratelli qui, siamo dritti in rapporto tra caregiver e care receiver (questa osservazione è molto influenzata dagli spoiler che non sono riuscita ad evitare sulla relazione tra Nico e Mad)
anche qui, quanto emotional labor richiede Nico a Maddalena
almeno per una sera" quindi è un litigio ricorrente, Niccolò sei proprio sicuro che tu e Maddalena non scopate da mesi perché siete praticamente parenti e non perchè faticate a sopportarvi?
all'improvviso fa freddino, no, Marti e Emma?
Emma che accompagna Mad in bagno e top female solidarity
in effetti se una mia amica avesse un ragazzo che la tratta come Niccolò tratta Mad io per prima lo prenderei a borsettate con una pochette borchiata e piena di sassi
colgo il momento per sottolineare quanto figa sia Martina Gatti e quanto bello sia il suo look da Mercoledi, we have been #blessed
che peccato che non vedremo Eva e Sana alla festa, volevo vedere i loro costumi e vederle interagire un po'... I miss the girls
Chissà se a Marti ha scritto Eva o Sana
che cazzata è questa dei bicchieri? che metafora vuoi istituire, Nico?
Martino è piuttosto unimpressed dai potenti mezzi di Nico, almeno il motorino tesoro, per non parlare del fatto che tecnicamente potresti benissimo avere la patente
però Marti si sente in colpa a lasciare li le fanciulle CON IL, CONTO DA PAGARE E FA BENE PORCO GIUDA Nico mortacci tua
i sampietrini che sembrano fluttuare come onde del mare, la gioia delle strade italiane
quanta illegalità per una bici sola: fanale davanti spento e fanale dietro coperto dal lenzuolo di Martino
Marti che spalanca le braccia da dietro in bici e subito beccheggiano come una nave nel mare in tempesta
Martino, A ZOZZONE, non si buttano per terra le cose di plastica, soprattutto non quando hai dietro una vista come San Pietro di notte, non solo è littering, è anche deturpamento di bellezza nazionale, vergognati
a parte tutto però, sia Nico che Marti hanno completamente cambiato espressioni e atteggiamento rispetto al bar
Martino, io se fossi in te e fossi con Dracula che mi porta in un luogo deserto mi preoccuperei giusto un pochino
M: “Che ingegnere!”
N: "Cazzo s'è incastrata", “Cazzo s'è incastrata di nuovo” che ingegnere indeed
"Dove sei? Mi sto cagando addosso” viva il coraggio Marti
Niccolò che ricorre agli scherzi idioti da asilo pur di toccare Martino (v. il concetto perfettamente espresso da Barbara Kruger You construct intricate rituals which allow you to touch of the skin of other men)
Niccolo che intensifica la farsa da bad boy, prima con il discorso della bocciatura, poi scappando e mollando lì le ragazze senza avvertire, poi ancora entrando illegalmente nell'edificio delle piscine e facendo credere che è una cosa che fa spesso, infine comportandosi da gradasso, facendo rumore contro le cisterne e urlando al custode
solo che c'è sempre un elemento fuori posto: il brindisi fintamente allegro al bar, la bici, la catena che si incastra mentre tenta di sollevare la saracinesca, “Renato” che non è sordomuto, il fatto che poi confessa di non frequentare la piscina da 10 anni (e a 9 anni dubito che ci sia entrato abusivamente)
il momento di silenzio in cui Nico e Marti si guardano in silenzio prima che Nico gli dica “Spogliati” con quel tono di voce un po’ breathless.... e infatti Marti non ha proprio tanto capito perché glielo sta chiedendo
IL CIUFFETTO (intanto chi cazzo lo chiama ciuffetto, e poi reitero di v. Barbara Krueger un paio di punti più su)
quel minuto passato sott'acqua è servito a Nico per finire di formulare il suo piano malefico®️
il modo in cui si sfottono e si istigano a vicenda mi fa sciogliere
Nico che fa il solletico a Marti is such an iconic scene (v. Barbara Kruger anche qui)
Marti che prende la mano a Nico per fermarlo
Martino vede il viso di Niccolò che gli viene vicino e non si scosta, ma dopo che lo bacia si scosta subito
in questo momento tu sai che Niccolò Fares ha le budella attorcigliate perché l’ha baciato e Marti si è scostato ffffuck, almeno sta sorridendo e non se l’è presa, scherzaci su, rovescia la frittata e contestualizzalo nel gioco
E POI COSA FA QUELL’ICON DI MIO FIGLIO MARTINO RAMETTA? Sta al gioco e fa finta di nulla, propone la rivincita della gara di apnea come nulla fosse e mette la regola di non poter essere toccato
non vuole essere toccato merda merda merda Niccolò sei sempre il solito deficiente, continua a sorridere-
e intanto Marti lo guarda dritto negli occhi a metà tra sfida e determinazione, poi sono sott'acqua e SI STA AVVICINANDO, collisione in tre-due-uno, be still my beating heart MARTINO RAMETTA MI STA BACIANDO e poi Nico lo affera e se lo tiene stretto finchè ha fiato
riemergono, un’occhiata giusto per controllare che l’altro non stesse scherzando, ma c’è fuoco e fame nei suoi occhi, e subito si riattaccano
Marti cerca la scaletta per stare a galla, ha le ginocchia come polenta appena fatta, figurati se riesce a nuotare, ma intanto sorride, sorride-
“Che cazzo state a fa’? Venite qua! A zozzi!” iconic
e qui Nico si sputtana, ben sapendo che Marti lo riempirà di maledizioni perché deve scappare scalzo e bagnato in novembre per mezza Roma sui potenti mezzi con cui sono arrivati, ma conscio di avere ottimi metodi per zittirlo
VOGLIO LE FIC CAZZO voglio la corsa fino alla bici in cui Marti rischia di perdersi in mezzo alle cisterne e Nico deve prenderselo per mano, voglio la fuga in bici senza scarpe, voglio Nico e Marti che si fermano da qualche parte a strizzarsi i vestiti e c'è un albero/lampione/pilastro contro cui uno spinge l'altro e riprendono a limonare, li voglio sotto casa di Nico a "salutarsi" e che non riescono più a staccarsi, voglio il sorriso da un orecchio all'altro, con i crampi alle guance, di Martino
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doblondoro · 4 years
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Secondo te Nico e marti come hanno vissuto quei quasi due anni insieme? Cosa hanno fatto? Perché nella quarta stagione ho avuto l'impressione che nonostante la convivenza non si siano mai conosciuti a fondo. Mi sono sembrati nella stessa fase della seconda
Credo che in realtà non abbiamo modo di dirlo, perché giustamente non erano main e il focus su di loro c'è stato solo in relazione al drama che si intrecciava con la storia di Sana.
Io ho l'idea che siano per certi versi sempre nella fase luna di miele (e vorrei che per loro non finisse mai del tutto ❤️) ma credo anche che in un anno e mezzo di cose debbano averne affrontate.
Sicuramente dei momenti difficili di Niccolò, l'inizio per lui dell'Università, la decisione di andare a convivere. Mi riesce difficile pensare che solo perché Niccolò non ha raccontato a Martino di Luai questo significhi che la loro storia non sia progredita.
Li abbiamo visti molto complici all'inizio, poi rischiare di perdere tutto per l'incapacità di entrambi di forzare il loro modo di essere, poi ritrovarsi, secondo me con delle basi molto solide per costruire un futuro insieme.
In quell'anno e mezzo li immagino molto felici, motivati, sicuramente ancora un po' bambini, nonostante stessero facendo dei passi da adulti.
Un po' come li immagino adesso, perché come ho già scritto secondo me nessun percorso si interrompe mai, e ogni giorno sono un po' più forti.
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doblondoro · 4 years
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Martino è stato insopportabile nella s4 (mi ha ricordato un po' com'era nella s1) però ci sono momenti in cui è davvero troppo adorabile e non riesco a non amarlo. A volte fa delle cose quasi infantili, tipo quando si tocca il labbro inferiore quando è a disagio, o la matita sul nasino o l'abbraccio a Luchino quando ha scordato il suo compleanno che davvero mi fanno sciogliere. O quando Nico dice "c'è scritto marti Nico" e lui "non è vero" con quella vocina. È proprio "piccolo" a volte 💙
Onestamente io l'ho trovato adorabile anche nella quarta ❤️
Intendiamoci, ha fatto delle cose che non gli passo, però sono sempre riuscita a empatizzare e lo trovo assolutamente umano, reale, l'adolescente fastidioso e irragionevole che cazzieresti tutto il tempo ma che ti fa sorridere, commuovere e tira fuori il tuo istinto di protezione più profondo.
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poisonapple83 · 6 years
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Leggendo i post delle persone che sono state all'incontro col cast di skam sabato scorso (a proposito GRAZIE per aver condiviso con tutti noi la vostra esperienza) ho avuto la conferma di quanto la scena del coming out di Marti con Gio sia "effettivamente" la chiave di volta di tutta la stagione e quanto lavoro c'è stato dietro per renderla il capolavoro che è. Io adoro alla follia la storia d'amore fra Martino e Niccolò, ormai ci ho scritto sopra fiumi di parole, ma se devo scegliere quale è per me la clip più bella e significativa della s2 non avrei dubbi ed è proprio il momento in cui Marti finalmente si apre col suo migliore amico. La reazione di Giovanni è una delle scene più belle che ho mai visto in video, la naturalezza con cui apprende la notizia e la spontaneità con cui si comporta con Marti, le sue domande riguardo il loro rapporto, il suo apprezzamento per la bellezza di Niccolò, la preoccupazione quando Martino gli confida che Nico si sta comportando in maniera strana, e soprattutto il modo in cui Giovanni tocca Martino, facendogli capire COI FATTI che tra loro non è cambiato niente, tutto questo mi fa piangere ancora ogni volta che rivedo questa clip. Ludobesse ci ha mostrato in 5 minuti come dovrebbe essere ogni rapporto umano per essere definito tale, cosa vogliono dire accettazione, rispetto, amore. Chapeau.
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