Tumgik
#carolina c critica
quarentenacritica · 4 years
Text
Crítica: Antes Do Anoitecer (2001)
youtube
Sinopse: Após ser educado com a Revolução Cubana e premiado nacionalmente por seu trabalho, o escritor Reynaldo Arenas (Javier Bardem) termina sendo preso e, posteriormente, exilado de seu país-natal. O longa aborda a vida de Reynaldo Arenas, desde sua infância pobre até seu exílio em Nova York, passando pelo horror e preconceito sofrido ainda em Cuba, pelo fato de ser homossexual.
Uma coisa que eu costumo ouvir muito da minha mãe quando não sei por onde começar é que eu comece, sempre, do início. O início é um ponto um tanto confuso para mim em se tratar de Antes Do Anoitecer, filme tão recheado de momentos fortes que todos eles poderiam ser o ponto certo para iniciar a minha crítica. Talvez, a primeira coisa que devesse dizer é que não existe criatividade maior que a do destino, que traçou um caminho tão sofrido para Reinaldo Arenas. Ele era o homem certo no tempo errado sempre, escorregando entre frestas de felicidade e liberdade para cair em abismos de perdição, impostos a ele pela crueldade das circunstâncias.
É de fato real o que se diz no filme: os artistas são antirrevolucionários. Quem cria arte cria beleza, e beleza não é do interesse de quem pretende colonizar mentes. Não é difícil se colocar no lugar do protagonista assistindo esse filme. O roteiro expõe a alma dele de forma clara e aberta. A interpretação delicada de Javier Bardem da nova vida as palavras de Arenas. A fotografia o enquadra de forma tão delicada quanto, a luz permitindo que suas linhas sejam quase femininas. O tratamento de cor tropicaliza a visão, que fica fria quando Reinaldo chega a Nova York. Novos ares, novas mazelas. Quando finalmente se libertou da ditadura, bateu de frente com a epidemia de AIDS dos anos 80, e mais um líder que pouco se importava com a população LGBT: para Ronald Reagan, quantos mais morressem, melhor.
É interessante o recurso utilizado com os figurinos: a passagem de tempo precisa ser explicitada ao espectador por meio de legendas, que não saberia diferenciar as décadas pelas mudanças nas roupas ou penteamos dos personagens. Países tomados por ditaduras acabam ficando congelados no tempo, em um ideal específico de grandeza. Havana congelada no tempo, enquanto os livros de Arenas eram publicados em outros países. Como eu disse, ele era o homem certo no tempo errado; sua presença era inevitável, seu impacto necessário, e sua glória impossível. Sua autobiografia só foi lançada 3 anos depois de sua morte, mostrando que o mundo ainda não estava pronto para ele. Não esteve pronto a tempo.
Por fim, posso dizer que Arenas era um grande mestre do escapismo, e Antes Do Anoitecer permite que o expectador escape junto com ele. Presa à tela do computador por duas horas ininterruptas, fui levada a conhecer a realidade de outra pessoa que, de alguma forma, se relaciona com a minha. Vi um espelho apontado para mim em alguns momentos, e isso dificultou a minha escrita. A liberdade é uma necessidade tão grande quanto ar ou água, e vamos escapar pelas brechas sempre que necessário para respira-la ou bebê-la. Reinaldo me deu algumas dicas de como.
0 notes
fashionbooksmilano · 3 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Brunetta
Moda Critica Storia
A. Nodolini, A.C. Quintavalle, C. Arata, M.N. Truant
Con gli scritti sul costume di Brunetta e i ritratti di S. Bernasconi, G. Borgese, C. Brigidini, C. Cederna, R. Morioni, B. Nerozzi, A. Piaggi, M.Rovera, I. Vercelloni
CSAC dell’Università di Parma, Parma 1981, 267 pagine,  oltre 300 illustrazioni in nero e a colori da disegni di Brunetta Mateldi
euro 90,00
email if you want to buy [email protected]
Il nome di Brunetta, così si è sempre firmata, resta per il pubblico dei suoi ammiratori legato ai bellissimi disegni coi quali, per venticinque anni, ha illustrato la mitica rubrica di Camilla Cederna per l'Espresso: “Il lato debole”. Se Brunetta fosse stata americana, dice la Cederna, sarebbe diventata famosissima e ricchissima. Era un genio. Se questo non è avvenuto, spiega Maria Pezzi, lo si deve probabilmente al suo segno, decisamente troppo ironico per il mondo italiano della moda. Brunetta aveva la capacità sovrana di porre in caricatura i tic del momento. Aveva talento anche per la scrittura e la pittura: sei anni fa la libreria Einaudi ha ospitato una sua mostra e venduto benissimo molti quadri: ritratti e animali, soprattutto gatti. E' difficile, nel momento della sua morte, ripercorrere la lunga carriera di Brunetta, dagli inizi ai successi degli anni '40 e '50, quando lavorava per Bellezza, per Novità, e la chiamava a collaborare Harper's Bazaar. Brunetta compensava la mancanza di alti riconoscimenti disperdendosi in mille lavori. Ha anche fatto la stilista e la pubblicitaria. Dal ristretto mondo della moda uscì quando negli anni '50 l'Europeo la chiamò a illustrare dei pezzi firmati Sofia e Carolina, scritti dalla Cederna ma attribuiti dalla leggenda a Giancarlo Fusco. Alla nascita dell' Espresso fu della partita e per anni raffigurò, ironizzandole con somma eleganza, le figure femminili che si imponevano sul palcoscenico delle vanità. Piccolissima di statura, poco aggraziata, sola coi suoi gatti per la precoce morte del marito, Brunetta non suscitava invidia tra le colleghe. La ammiravano per la meravigliosa facilità con cui, alle sfilate, ritraeva mannequin, modelle e pubblico, imbastendo sul campo una felicissima critica di costume.
09/12/21
twitter: @fashionbooksmi
instagram: fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr: fashionbooksmilano, designbooksmilano
26 notes · View notes
likarotarublogger · 4 years
Text
GABRIELA ROMEO DI ROMA VINCE IL PREMIO DI MODA ‘’INTERNATIONAL FASHION ROMA BY E&R -ORIGINAL FAHION’’
‘’Un connubio  perfetto tra arte, moda, eleganza e fantasia questo è quello che esprime la stilista nei suoi modelli’’
Tumblr media
Dress by Gabriella Romeo - Roma 
Tumblr media
Model: Giulia Ruggeri, dress by Gabriella Romeo.
Tumblr media
Dress by Gabriella Romeo .
Tumblr media
Dress by Gabriella Romeo.
Tumblr media
International Fashion Roma by E&R  ideato dalla stilista internazionale Elena Rodica Rotaru.
Tumblr media
Si è svolta la seconda edizione il 28 Febbraio 2021, a Roma Città eterna, nello studio televisivo  GoldTv – , Via Giacomo Peroni, 131,   Canale digitale Terreste 177  Odeon 24, programma ‘’Faces’ Ideato da Cesare Romano e Giovanni Cipo, prodotto da Camelia Birlan e Cesare Romano Cr65eventi, presentano  dalla giornalista Barbara Castellani e l’attore Giovanni Cipo.
Tumblr media
Una cooperazione internazionale che unisce le culture dei popoli in tutto il suo splendore. Roma e la sola città D’Italia che non abbia memoria esclusivamente municipale; tutta la storia di Roma, dal tempo dei Cesari ai giorni nostri, e la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di la del suo territorio; di una città cioè destinata a essere la capitale di un grande Stato.
Tumblr media
Una  giornata internazionale piena di emozioni  e di  colori multi culturali, i protagonisti più importanti dell’evento e della trasmissione  sono stati i modelli/e  alcuni vestiti con  costumi romani rappresentanti Cesari , gladiatori  e matrone. I vestiti realizzati  dalla ideatrice Elena Rodica Rotaru 
Tumblr media
Esemplari si esibiti per i stilisti  di alta moda che hanno  porta in passerella  le loro creazione per poi sono stati  nominati i vincitori della moda Internazionale il  Premio –INTERNATIONAL FASHION ROMA ‘’ORIGINAL FASHION’’ proseguendo  altri premi importanti della cultura, dell’arte  e  come protagonista il fascino della moda, del design, della bellezza e dei colori in qui la giuria presente nota il loro lavoro  attraverso la creatività.
Tumblr media
L’apertura  dell’evento con il balletto che risveglia la nostra TERRA ,T-shirt e  le gonne colorate di raso e tulle colori  che  significa:
Nero  ‘’Terra’’
Bianco  ‘’la purezza’’,
Rosso  ‘’l’amore’’ ,
Giallo  ‘’ il sole’’,
Verde   ‘’la speranza’’ ,
Blu  ‘’ calma ‘’,
Viola  ‘’spiritualità ’’.
Tumblr media
Attraverso questo ballo  Elena vuole  rappresentare una nuova rinascita ai tempi della pandemia  in qui viviamo oggi  sulla nostro Pianeta.‘’ Il Balletto con Patrick Biondo, Eliana Crecan , Desirè Cecchini, Chiara Lauritano, Michelle  Mastropaolo, Valeria Monfeli , Camilla Laurentis: la direzione artistica e costumi  di Elena Rodica Rotaru insieme con Eliana Crecan, coreografa , musica live di Arianna Seritti.
Tumblr media
La vetrina dell’evento  e dello studio  iniszia con la sfilata Internationale in qui ideatrice esibise le sue creazione storiche   di culture riportate dal tutto il mondo insieme allo stilista dall’Afghnistan stilista Jamali Idrees .
Tumblr media
I modelli/e che hanno incantato i ospiti e telespetatori  nello stesso tempo hanno valorizzati abiti internazionali  sono stati : Patrick Biondi, Swami Castellucci, Eliana Crencan, Elena Brandusa Netea, Giulia Ruggeri, Darius Danciu, Alessia Ciripa, Andrea Ciripa , Francesca Dumitru, Desidè Cecchini , Camilla Laurenti, Michelle Mastropaolo, Valeria Monpeli, Chiara Lauritano, Desire Di Tullio, Gaia Petta, Mattia Migiorini, Shinwari Haroon, Eleonora Mascaro , Elena  Pancello, Anna Rose Piccinini, Miriam Capodiferro, Anna Vabisevic, Kinga, Aurora Darsie, Andreea Duma, Veronica Ricci,Veronica Mastovic, Tiziana Saracino, Lorella Marco  Salone Rodriguez, Angela Kotere, Federica Lalla , Lucrezia Bimbi , Isabella Pascucci, Elena Paciello Menghi Cicatiello.
Tumblr media
Models: Shiwari Haroon e Alessia Ceripa ,dress by- Jamali Idrees 
Tumblr media
Dress by Jamali Idress 
Tumblr media
Dress by Jamali Idress.
Tumblr media
Models: Eliana Crecan ‘’Dubai’’, Andrea Ceripa ‘’Giordania’’ 
dress by Elena Rodica Rotaru 
Tumblr media
Model: Gladiatore- Mattia Migliorini & Desirè Cecchini Italia 
Stilista Rosanna Stega  accompagnata  da  Darius Danciu (Cesare)
Tumblr media
 La prima stilista in gara che ha  presentato la sua creatività è Rosanna Stega della Puglia –  la scenografia di Elena : Modello Patrick Biondo vestito Cesare di Elena  insieme con Valeri Di Maggio vestito Dea Diana ,Dea della caccia che rivoca la storia Greco-Culturale e che gli antichi romani ne hanno fatto la loro cultura ,La Dea Diana, proseguendo la sua sfilata  con i  altri abiti strepitosi che ha  una fantasia speciale alla sua creatività.
Sfila per Rosanna Stega : Brandusa Elena Netea,Desire Di Tulio,Elena Paciello ,Aurora Darise, Dalila Rodriguez, Meghi Cicatiello, Anna Vabi , Salome Rodriguez ,Anna Rose Piccinini, Gaia Petta .
Tumblr media
Model: Elena Brandusa Netea, dress by Rosanna Stega.
Tumblr media
 La stilista Rosanna Stega Vince il premio ‘’ Per la Critica’’
Tumblr media
Model: Valeria Di Maggio dress by Rosanna Stega 
Model: Patrick Biondi, dress by Elena Rodica Rotaru 
Tumblr media
Quadro Moda by Rosanna Stega -Puglia 
La seconda Stilista in gara è della Romania Larisa Liliana Craciun.
Tumblr media
Stilista Liliana Larisa Craciun con i presentatori  Barbara Castellani e Giovanni Cipo 
Tumblr media
  La seconda stilista in gara è della Romania Liliana Larisa Craciun-  ha studiato 5 anni l’accademia del lusso di moda a Roma dopo di che torna nella sua patria e inizia ad realizzare abiti. La  Musica che ha scelto per accompagnare la sfilata è autentica che spezza e al contempo stesso  valorizza le sue creazioni.
Tumblr media
Il suo lavoro si distingue proprio nella sua artigianalità,  in quanto realizzato totalmente a mano.  Si sottolinea che la minuziosità nell’eseguire i ricami a volte richiede anche una tempistica molto lunga , pure 3 anni . Una vera e propria arte che racchiude storie del tempo e di vita contemporanea.
Vince il premio ‘’Storia Della Moda’’
Tumblr media
Dress by Larisa Liliana Craciun -Romania 
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Quadro moda tradizionale della Romania  sono abiti dalla stilista Liliana Larisa Craciun .
il giovane attore/presentatore Giovanni Cipo che ha  indossa una camicia  di lino ricamato a mano dalla stilista Liliana Larisa Craciun.
Prosegue il concorso dei stilisti  Gianpaolo Esse Couture. 
Tumblr media
Stilista Gianpaolo Esse Couture –abiti eleganti,  casuale , dark ,floreali  che spunta diversi modelli creativi e  prevale la sua identità stilistica.
Tumblr media
Dress  by Gianpaolo Esse Couture.
Tumblr media
 Stilista Almaè Design Gioiello  –I vestiti neri semplici valorizza molto l’eleganza dei accessori sia dei metalli o pietre preziose che tutte le donne ama in una maniere tanto  fantastica che lo stesso tempo apprezza.
Tumblr media
La moda  di accessori fa parte della nostra vita : agnelli, colane, braccialetti e orecchini notta la donna elegante dai tempi romani ai tempi di oggi.
Tumblr media
Amaè Design stilista riceve un premio molto importante per il suo lavoro  ‘’Eleganza’’  
Tumblr media
Gioielli by Almaè Design - Make-up by Jonathan Tabacchiera - Hairstyle by Gianni Graziano  
Model: Tiziana Saracino, dress by Dafne Creazioni 
Tumblr media
La gara dei stilisti continua con le Creazione di Dafne in qui lei ha messo in scena abiti realizzati a mano le sue protagoniste accetta di sognare un giro nello studio per poi fare lanciare la sua arte. È de per questo la giuria consegna il premio ‘’ Per il CINEMA ‘’
Tumblr media
Model: Salone Rodriguez, dress by Dafne Creazioni.
Dress by Fabiana Gabellini & Paola Zannoni 
Tumblr media
Fabiana Gabellini – abiti della stilista in esclusivi tratti dalle opere dell’artista Paola Zannoni , testimonianza della sperimentazione, dell’innovazione  stilistica e della grande vitalità creativa di Fabiana Gabellini. Un dialogo con l’arte contemporanea tra antichità e modernità .
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Stilista  Fabiana Gabellini e  presentatrice Barbara Castellani (dress by Dafne Creazioni)
Tumblr media Tumblr media
Stilista Fabiana Gabellini insieme con  la sua testimone Andreea Duma, i presentatori Barbara Castellani e Giovanni Cipo.
Un momento teatrale con l’attore Jano di Gennaro e la modella Giulia Ruggeri
Tumblr media
L’attore/cantante Jano Di Gennaro insieme con modella Giulia Ruggeri hanno interpretato  il monologo ‘’Roma Quanto sei bella ‘’ (Testo/scenografia e costumi di Elena Rodica Rotaru). Hanno vinto il premio ‘’Per la migliore recitazione’’
Tumblr media
Per giudicare gli stilisti ed i protagonisti della bellezza, l’arte  e della moda sono stati presenti tra i ospiti: 
Presidente della giuria - Lucia Barboni fashion blogger , Gaetano Alaimo -giornalista, Arianna Edran Di Lembo -docente designer, Carlo Senes produttore tv,Gianni  Graziano -ELI Hairstyle Milano , Michelle Spanò makeup Roma ,Jonathan Tabacchiera makeup Pescara, 
Maria Luisa Lo Monte Giordano giornalista internazionale, dr Francesco Raponi, Antonio Rossano Ys Magazine, 
Tumblr media Tumblr media
Giuria dell’evento insieme a Barbara Castellani.
L’ospite dell’evento Anfonso Ottomana’’ Parlamento della legalità Internazionale’’. 
Tumblr media
Un’inaspettata sorpresa è stata fatta, alla fine della registrazione del programma , ad Elena Rodica Rotaru da Nicolò Mannino, presidente dal Parlamento Della Legalità Internazionale; il Dr. Alfonso Ottomana ha consegnato una targa-premio all’ideatrice dell’evento con le seguente motivazione;
Tumblr media
Premio a Elena Rodica Rotaru con profonda stima e ammirazione per il suo impegno sociale culturale a favore del linguaggio della bellezza .
Nicolò Mannino presidente del Parlamento Della Legalità Internazionale.
Tumblr media
Targhe-premi sono  state sponsorizzate di Roberto Costantini -4 C premiazioni Guidonia .
Voglio ringraziare molto per l’ospitalità e collaborazione a  Cesare Romano @cr65eventi  e Camelia Birlan,  perché senza  di loro non potevo mai fare la seconda edizione dell’evento,  ai tempi di oggi  molto delicati in qui viviamo sulla pianete, tanti ringraziamenti dalla mia persona con tutto il cuore va anche a Barbara Castellani, Giovanni Cipo, Manolo Ruggeri, Cristina Parrillo, Fiorentina Dumitru, un ringraziamento  speciale alla giuria, ospiti,  cantanti /artisti, stilisti e modelli/e. Ringraziamenti va anche a Pandatariafilm Carolina Modesti  e Sarteavventura Mariana Anca Popa dice l’ideatrice dell’evento Elena Rodica Rotaru 
Tumblr media
Mihaela Bolog- cantante rumena , abito della stilista Liliana Larisa Craciun.
Tumblr media
Nae Leonard- Ambasciadore della musica folclorista rumena.
Tumblr media
Cantante Tosha Rodrigues accompagnata da Patrick Biondi ( Cesare) 
Tumblr media
Cantante/attore Jano Di Gennaro.
Tumblr media Tumblr media
Cantante Calibro 40.
L’evento è stato organizzato dalla stilista  Elena Rodica Rotaru , Camelia Birlan e  Cesare Romanao  a  cura di Cr65eventi , Noi ragazzi fi oggi in tour ,Faces.
Per valorizzare  la bellezza dell’evento ci sono stati  Gianni Graziano ELI Hairsyle Milano e  Jonathan Tabacchiera  make-up artistico di Pescara.  
Puntate registrate andrà in onda ogni sabato alle 21.00  su Odeon24 digitale terreste 177 programma Faces di Cesare Romano e Giovanni Cipo prodotto da Camelia Birlan e Cesare Romano regia Luciano Morelli, assistete regie: 
 Cristina Parrillo, Fiorentina Dumitriu, Anna D’Onofrio ,Beatrice. 
0 notes
Carlos Fuentes, el escritor de las fronteras
Los personajes son, como el vaso en el poema de Gorostiza, forma transparente, molde pasajero del agua verbal que apenas dicha, derramada, se convierte en palabras escritas: nadie sabe cuánto dice, cuánto evoca, cuánto escribe al hablar: una palabra dicha -dicha de la palabra- libera una constelación de palabras, de cifras, de ayuntamientos verbales nuevos y antiguos, latentes, premonitorios u olvidados. Carlos Fuentes 
Tumblr media
Carlos Manuel Fuentes Macías nació el 11 de noviembre de 1928 en Panamá, debido al cargo que desempeñaba su padre, Rafael Fuentes Boettiger, como embajador de México en ese país. Desde muy pequeño comenzó a viajar debido al trabajo de su padre. Vivió en Estados Unidos de los seis a los doce años (1934-1940), de ahí su dominio de la lengua inglesa que le permitió acercarse a los grandes novelistas anglosajones y, de ahí también, como el mismo Carlos Fuentes afirmó en entrevista con José María Marco, su formación:
Tengo un defecto puritano y calvinista, porque soy un mexicano criado en Estados Unidos, en regiones muy protestantes donde el sentido del deber es el del pecado. Si no trabaja uno todos los días, se va al infierno. Yo no puedo estar tranquilo en una hamaca bajo un cocotero. Tengo que cumplir con mi deber, tengo que escribir. Entonces lo hago todos los días, entre siete y una, y ya estoy tranquilo con mi conciencia protestante.
Tumblr media
Llegó a México a los 16 años y cursó la preparatoria en el Centro Universitario México. Se graduó en leyes en la Universidad Nacional Autónoma de México y en economía en el Instituto Altos Estudios Internacionales de Ginebra. En 1972 fue elegido miembro de El Colegio Nacional y fue presentado por el poeta Octavio Paz.
En 1975 aceptó el nombramiento de embajador de México en Francia como homenaje a la memoria de su padre. Durante su gestión, abrió las puertas de la embajada a los refugiados políticos latinoamericanos y a la resistencia española. Para 1977 renunció al puesto de embajador en protesta contra el nombramiento del ex presidente Díaz Ordaz como primer embajador de México en España después de la muerte de Franco.
Tumblr media
Carlos Fuentes es autor de novelas fundamentales de la literatura latinoamericana (Aura, La región más transparente, La muerte de Artemio Cruz); además, formó parte de diversos grupos y generaciones de intelectuales que, vinculados a la Universidad, fundaron algunos de los más importantes movimientos culturales que tuvieron lugar en México durante la segunda mitad del siglo XX.
Es reconocido con los premios más prestigiados, como el Rómulo Gallegos (1977), el Cervantes (1987), el premio Príncipe de Asturias (1994) y la Gran Cruz de la Orden de Isabel la Católica (2009).
La narrativa de Fuentes se encuentra entre la frontera de los vivos y los muertos, México y Estados Unidos. Confronta la realidad con lo fantástico y describe mediante imágenes exóticas la interioridad humana y el contexto social latinoamericano.
Cada personaje de Fuentes, tiene voz propia y eso conducirá, a cada uno de ellos, a vivir su propia experiencia. Además, el escritor, derrumba los planos temporales para presentar vidas distintas simultáneas o momentos distintos de la misma vida. Los personajes carecen de identidad concreta, describe la ausencia de los estereotipos, construyendo personajes más complejos. Los personajes son representaciones de la realidad humana en toda su complejidad, en toda la gama de personalidades. 
La literatura de Fuentes es un reflejo de la personalidad de Fuentes. Los datos biográficos de sus Obras completas lo retratan como una conciencia nacionalista; sin embargo, su búsqueda de identidad de lo mexicano, por la creación de una mitología nacional, refleja asimismo una apertura multicultural. Si Fuentes como persona es:
...más mexicano que cualquiera, más parisién que cualquiera, a la última moda en el vestir y al calce del último manifiesto de la izquierda cardenista y joyceano. Su lucha: acabar con el provincianismo de la cultura y de los mitos nacionales. Con métodos desarrollistas la misma materia del nacionalismo podría presentarse de otro modo: por esencialmente mágico, surrealista y disparatado, México podía estar a la vanguardia del más reciente “ismo” cultural siguiendo a Lawrence, Artaud, Lowry, Breton, etc.
Carlos Fuentes desarrolló una literatura en constante evolución. Su maginación, su sensibilidad y su cultura quedan manifiestas en sus obras en las que se nos revela como un ser en búsqueda, de la que se desprende su necesidad básica de integración: la preocupación por el ser del Hombre y su identificación con y a través del Hombre, de los hombres. 
Tumblr media
Bibliografía:
https://www.ensayistas.org/critica/generales/C-H/mexico/fuentes.htm
https://es.wikipedia.org/wiki/Carlos_Fuentes
http://www.elem.mx/autor/datos/1162
*Carolina Cázares Alvarado*
1 note · View note
Text
Dono do Madero critica combate ao coronavírus e revolta a web
O empresário Junior Durski, dono do restaurante Madero e outros restaurantes, postou um vídeo no Instagram, nesta segunda-feira, 23, criticando as medidas adotadas pelas autoridades brasileiras para combate ao novo coronavírus.
Para o empresário, a decisão de governo com São Paulo e Rio de Janeiro de limitar a circulação de pessoas e exigir o fechamento de comércios não essenciais é mais prejudicial ao Brasil do que a morte de “5 ou 7 mil pessoas”. “Consequências muito maiores do que as pessoas que vão morrer por conta do coronavírus”, disse Durski.
“O Brasil não pode parar dessa maneira, o Brasil não tem essa condição. As consequências serão muito maiores do que as pessoas que vão morrer por conta do coronavírus”, afirmou o dono do Madero.
Quais os cuidados para prevenir o novo coronavírus
Saiba o que fazer se estiver com suspeita de coronavírus
Coronavírus: saiba o que a OMS diz sobre o uso de máscaras
Como se proteger no ambiente de trabalho
Quais os sintomas e tudo o que se sabe até agora sobre o coronavírus
SUS lança app para fazer triagem virtual
Coronavírus: como se proteger no transporte público
Aplicativo avisa se você passou por alguém com coronavírus
 Entenda a diferença entre quarentena e isolamento
“Eu sei que temos que chorar e vamos chorar pelas pessoas que morreram por conta do coronavírus. Vamos isolar os idosos, aqueles com problemas de saúde, mas não podemos por conta de 5 mil pessoas que vão morrer… eu sei que é grave, que é um problema, mas o que é mais grave no Brasil é que ano passado morreram mais de 57 mil pessoas foram assassinadas no Brasil, mais de 6 mil por desnutrição, 5.400 de tuberculose”, acrescentou.
Para o empresário, caso o comércio continue suspenso por algumas semanas, seguindo a quarentena, 400 mil pessoas poderão morrer de fome, “assassinado porque a segurança pública vai às favas” ou de doenças.
“Minha empresa tem condições de passar seis meses parada. Eu não estou preocupado comigo e com os 8 mil empregados, que eu já disse que vou manter o emprego deles, mas estou preocupado com o Brasil, com o pequeno empresário, o vendedor de pipoca, que tem um restaurantinho”, declarou.
View this post on Instagram
É o que teremos em 2021 se não parar este LOCKDOWN INSANO. Vão morrer 300,400, 500 MIL PESSOAS nos próximos 2 anos no Brasil em consequência do dano econômico causado pelo LOCKDOWN. @kethlendurski @maderobrasil @jeronimoburger @rafael_o_mello @gmunaretto @ricardo__fernandes @rvalverde73 @laysadurski @maydurski
A post shared by Junior Durski (@juniordurski) on Mar 23, 2020 at 1:18pm PDT
//www.instagram.com/embed.js
Na web, internautas criticaram as declarações do empresário e responderam; Confira a repercussão:
Este é Junior Durski, dono do Madero.
Ele é contra o isolamento, método eficiente no mundo todo para combater o coronavírus, porque ele irá ganhar menos dinheiro.
Morrerão “cinco ou sete mil” e ele certamente não é uma delas. Que os pobres se sacrifiquem pelo seu lucro, Durski! pic.twitter.com/QfQ9cetZex
— William De Lucca (@delucca) March 23, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
O dono do Madero no instagram: “eu sei que 5 ou 7 mil pessoas vão morrer, mas nós não podemos parar”.
Sua avó pode morrer. Seu pai também.
O que não pode é o dono do Madero ficar sem lucro. Isso é inviável.
— Luide (@luide) March 23, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
Corta já da sua vida aquele sanduíche caro desse restaurante fascista, amiga! Madero não! pic.twitter.com/anQWW3WsY8
— ℓ¡ℓ¡αท ઽ. (@LilianCS1979) March 24, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
Essa é a síntese do liberalismo brasileiro. Essa é uma ótima representação da burguesia brasileira. Esse é o sócio de Luciano Huck. https://t.co/3CW8oap7XW
— Jones Manoel (@_makavelijones) March 24, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
A BURGUESIA REALMENTE FEDE PARTE III
VÉIO DO MADERO continua falando MERDA na internet
Quem segue esses véios????
VÉIO DA HAVAN VÉIO DO MADERO VÉIO DA ACADEMIA
TUDO PELA ECONOMIA… Até umas mortezinhas pic.twitter.com/7IEb9mrqTi
— Rede Marco (@rede_marco) March 23, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
se eu te vir comendo no madero qdo acabar a quarentena, vou dar na sua cara
— Ricardo Rathsam (@RicardoRathsam) March 24, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
É isso que filhos da puta como Junior Durski – dono do Madero querem dizer quando falam que “a economia não pode parar”.
Ele disse que as vidas de MILHARES de trabalhadores devem ser sacrificadas em em nome do lucro de UM empresário.#EatTheRich pic.twitter.com/AFG88QRGbr
— robespierre travesti não-binária & BDSM (@foradronez) March 24, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
A cara da elite brasileira, escancarada. Essa elite, que apoiou o golpe, aprovou a EC 95, a do teto dos investimentos públicos, aprovou as reformas trabalhista e previdenciária, ela tem se ser derrotada. Viva a classe trabalhadora, viva Cuba exportando seus médicos!#Madero pic.twitter.com/orMk3fWI8B
— daniel valença (@danielvalenca1) March 24, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
Dono do Madero, Roberto Justus a mulher escrota falando que não contrata mulher… Tá foda dividir o planeta com essa gente pic.twitter.com/mcGMA9pIfi
— Carolina (@carolcarolinars) March 24, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
“Toda sociedade escolhe seus mortos” (Jean-Paul Sartre)
“A história da burguesia é escrita em letras de sangue” (Karl Marx)
Leiam isso à luz das declarações de Justus, Madero, de Bozo e Paulo Guedes, de tudo o que a mídia e os economistas martelaram nos últimos anos…
— Vinícius dos Santos (@vini_santos13) March 24, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
EU PROMETO QUE DEPOIS QUE SAIR DESSE ISOLAMENTO, EU N U N C A M A I S P I S O N U M A L O J A M A D E R O. Eu nunca mais piso numa loja Madero. Eu nunca mais piso numa loja Madero. Eu nunca mais piso numa loja Madero. Eu nunca mais piso numa loja Madero. Nunca mais!
— Fora Marcela (@thai_martinss) March 24, 2020
https://platform.twitter.com/widgets.js
youtube
Veja também: Roberto Justus indigna web com discurso absurdo sobre coronavírus
Dono do Madero critica combate ao coronavírus e revolta a webpublicado primeiro em como se vestir bem
0 notes
italianaradio · 5 years
Text
Michael C. Hall: 10 cose che non sai sull’attore
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/michael-c-hall-10-cose-che-non-sai-sullattore/
Michael C. Hall: 10 cose che non sai sull’attore
Michael C. Hall: 10 cose che non sai sull’attore
Michael C. Hall: 10 cose che non sai sull’attore
Apprezzato per i suoi ruoli televisivi, Michael C. Hall si è negli anni distinto anche al cinema, dimostrando di saper affrontare diversi ruoli e generi. Grazie al suo talento, maturato con gli anni, si è guadagnato le attenzioni della critica e del pubblico, ma è con il ruolo di Dexter nell’omonima serie che l’attore si è impresso nell’immaginario collettivo, capace con il suo sguardo tanto di inquietare quanto svelare gli aspetti più fragili di sé.
Ecco 10 cose che non sai di Michael C. Hall.
Michael C. Hall e i suoi film
1. Ha recitato in numerosi film al cinema. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 2003, con il film Paycheck. Successivamente recita in Gamer (2009), Peep World (2010), Giovani ribelli – Kill Your Darlings (2013), Cold in July – Freddo a luglio (2016), Christine (2016), The Silent Man (2017), Game Night – Indovina chi muore stasera (2018), The Report (2019), dove recita accanto agli attori Adam Driver e Annette Bening, e All’ombra della luna (2019).
2. È celebre per i ruoli televisivi. L’attore è ben più celebre per i suoi ruoli televisivi, tra cui si annovera il personaggio di David Fisher nella serie Six Feet Under (2001-2005) e di Dexter Morgan nella serie Dexter (2006-2013). L’attore è poi apparso nella serie The Crown nel ruolo del presidente Kennedy, e in Safe (2018-in corso).
3. È noto anche come doppiatore. L’attore si è distinto anche per il suo doppiaggio nella webserie Dexter: Early Cuts (2009-2010),prequel animato della serie dedicata al celebre personaggio, e Marco e Star contro le forze del male, serie animata dove l’attore doppia il perfido Toffee.
4. Ha ricoperto il ruolo di produttore. Per la serie Dexter, a cui è ovviamente legato, Hall ha ricoperto anche il ruolo di produttore esecutivo, svolgendo tale attività per ben 60 episodi tra il 2009 e il 2013.
Michael C. Hall e sua moglie
5. È stato sposato con una sua collega. Nel dicembre del 2008 l’attore sposa l’attrice Jennifer Carpenter, con cui ha condiviso il set di Dexter, dove lei interpretava il ruolo di Debra Morgan. La coppia tuttavia si separa alla fine del 2010, per poi ufficializzare il divorzio nel dicembre del 2011.
6. Si è sposato nuovamente. Nel settembre del 2012 l’attore ha iniziato a frequentare l’editrice Morgan MacGregor, che sposa poi nel febbraio del 2016.
Michael C. Hall e il cancro
7. Ha sconfitto la malattia. Nel gennaio del 2010 l’attore rivela di essere affetto dal linfoma di Hodgkin. Hall si è in seguito sottoposto a lunghi cicli di chemioterapia, senza rinunciare alle apparizioni pubbliche e alla recitazione. Nell’aprile dello stesso anno l’attore conferma poi di aver definitivamente sconfitto la malattia.
Michael C. Hall su Netflix
8. Ha diversi suoi lavori sulla celebre piattaforma. Su Netflix è disponibile la serie Safe, in cui Hall è protagonista nel ruolo di un chirurgo, il quale nel momento in cui sua figlia scompare si rende conto di non sapere nulla di chi gli sta intorno e di non potersi fidare di nessuno. Sempre su Netflix è inoltre presente il film All’ombra della luna, thriller di fantascienza tra i cui protagonisti figura lo stesso Hall.
Michael C. Hall: il suo 2019
9. È protagonista al cinema e in televisione. Il 2019 è un anno ricco per l’attore, che sta lavorando alla seconda stagione della serie Safe ed è apparso anche nei film All’ombra della luna e The Report, riguardante le vicende di alcuni agenti della CIA accusati di torture dopo gli attentati dell’11 settembre 2001.
Michael C. Hall età e altezza
10. Michale C. Hall è nato a Raleigh, in North Carolina, Stat Uniti, il 1 febbraio 1971. L’altezza complessiva dell’attore è di 178 centimetri.
Fonte: IMDb
          Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Michael C. Hall: 10 cose che non sai sull’attore
Apprezzato per i suoi ruoli televisivi, Michael C. Hall si è negli anni distinto anche al cinema, dimostrando di saper affrontare diversi ruoli e generi. Grazie al suo talento, maturato con gli anni, si è guadagnato le attenzioni della critica e del pubblico, ma è con il ruolo di Dexter nell’omonima serie che l’attore si […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Gianmaria Cataldo
0 notes
rodrigoslay · 6 years
Text
Habla dirigenta sindical de Codelco amenazada de muerte tras denunciar a la minera estatal por impago y discriminación de género
Habla dirigenta sindical de Codelco amenazada de muerte tras denunciar a la minera estatal por impago y discriminación de género
“Si su hija no detiene la campaña en redes sociales y en la prensa, vamos a matarla a ella y a su nieto”. Pasaban unos minutos de las 6 de la tarde cuando una voz anónima lanzó la amenaza por teléfono a la señora Robles. Quien hablaba conocía a la perfección detalles de la vida de su hija y de sus tres nietos: el colegio en el que estudian, enfermedades que padecen y horarios de actividades. La mujer avisó rápidamente la madre de los chicos, Carolina Zumarán Robles, y con la ayuda de una vecina llamó a Carabineros para que tomaran constancia de las inesperadas intimidaciones.
Carolina Zumarán es dirigenta sindical en Codelco. Arraigada en Calama, trabaja desde hace nueve años en la minera estatal como asistente de Sustentabilidad.  En 2012 fundó el Sindicato de trabajadores profesionales y administrativos de la Vicepresidencia de Proyectos de Codelco Chile y asumió un cargo directivo que en 2014 le permitió ser elegida como consejera regional de la Federación de Supervisores del Cobre (FESUC).  El pasado 9 de junio, en la nueva convocatoria electoral de la Federación, fue elegida como vicepresidenta del organismo. La elección no es menor ya que por primera vez una mujer ocupa el segundo cargo dentro de la FESUC. Semanas después, a finales de junio, se celebraron elecciones en su sindicato de base, el que ella misma creó hace seis años, pero en esta ocasión perdió la contienda. Desde entonces, la empresa desconoció su representación como dirigente sindical y abrió un litigio con la compañía.
“A finales julio recibí una carta de Codelco en la cual me indicaban que por cada día no trabajado era un día no pagado y además me informaron que podían iniciar acciones legales en mi contra”, explica a El Desconcierto Carolina Zumarán, que desde julio tiene su liquidación mensual en cero. Dice que nadie de Recursos Humanos (RR.HH.) la informó, ni recibió el apoyo de su sindicato de base ni tampoco ha recibido información alguna de parte de la empresa.
Antes de eso, la mujer fue convocada por la empresa a una reunión en la que se le entregaron nuevas funciones en su lugar de trabajo. “Estoy contratada para hacer A y ellos querían que hiciera B y C. Les indiqué que yo cumpliría con lo que establece mi contrato de trabajo, que dice A, pero no llegamos a ningún acuerdo”. Tras dejar constancia en la Dirección del Trabajo, la mujer siguió desempeñando sus tareas sindicales en un horario liberado, un derecho sindical que empezó a ejercer desde que entró a ser parte directiva de la FESUC y que es parte de un acuerdo tácito entre los sindicatos y la cuprífera. “Todos los dirigentes de Codelco están liberados de su trabajo, todos, sin excepción alguna. A mí, en cambio, me querían cambiar el cargo, los turnos e impedirme desarrollar mi cargo como vicepresidenta de la FESUC”, lamenta.
Carolina critica que Codelco no reconoce su calidad de dirigente de la FESUC: “Cuando perdí las elecciones del sindicato yo ya era vicepresidenta de la Federación, tengo el cargo y el foro por 4 años. Perder el cargo en sindicato base no hace que automáticamente pierda el cargo en la Federación”, sostiene.
De hecho, el artículo 274 del Código Laboral establece en su art. 274 que “todos los miembros del directorio de una federación o confederación mantendrán el fuero laboral por el que están amparados al momento de su elección en ella por todo el período que dure su mandato y hasta seis meses después de expirado el mismo, aun cuando no conserven su calidad de dirigentes sindicales de base”.
La sindicalista denuncia que su situación está vinculado a un caso de discriminación de género: “En la historia de la FESUC varios colegas hombres han perdido la calidad de dirigente de base pero han mantenido la calidad de dirigente de federación y jamás les ha cortado la remuneración”, lamenta, y añade que Codelco está vulnerando sus Políticas Corporativas de Diversidad de Género, suscrita en junio de 2017 precisamente por la responsable de Recursos Humanos, Angélica Jofré, a quien Carolina señala como una de las máximas responsables de su situación. Lo contradictorio, para ella, es que la única mujer gerente de RR.HH. en la corporación toma la decisión en contra de otra mujer dirigente sindical.
Por eso, el pasado 6 de noviembre la FESUC, que representa a unos 3.000 trabajadores de Codelco, presentó ante el 2° Juzgado de Letras del Trabajo de Santiago una demanda por incumplimiento de contrato e impago de horas de trabajo sindical, y por discriminación contra la empresa estatal. 
El Desconcierto ha contactado en reiteradas ocasiones con Anélica Jofré, entre martes y este miércoles, para contrastar la versión entregada por Zumarán. Sin embargo, la gerente de RR.HH. sólo atendió la primera llamada excusándose de no poder responder al momento y nunca más contestó el teléfono.
Amedrentar a sindicalistas
En medio de la pelea judicial en contra de Codelco, es cuando la madre de Carolina Zumarán recibe las amenazas por teléfono en contra de su hija y de su nieto mayor. Carolina tiene sospechas, pero no puede demostrarlo: “Estoy convencida que ha sido la empresa, pero no tengo evidencias”, afirma con rotundidad. Por ahora, presentó una denuncia ante la Fiscalía y está estudiando querellarse contra quienes resulten responsables de las intimidaciones y evalúa otras demandas en contra de Codelco. También piensa en llevarse a sus hijos un tiempo fuera de Calama.
“Me siento violentada, vulnerada, amedrentada y discriminada. Son varias emociones juntas, pero estoy dispuesta a dar la pelea porque no soy la única mujer a quien le pasa”, explica. Reconoce que le costó mucho decidirse a denunciar, pero ahora está dispuesta a llegar hasta el final de esta historia. “No me van a amedrentar y no van a conseguir que baje los brazos, independientemente de los mecanismos que ellos usen para esto”, manifiesta.
Las amenazas de muerte en contra de Carolina Zumarán y su hijo no son un caso aislado. En los últimos meses, varios dirigentes sindicales han sufrido amonestaciones y amedrentamientos. En agosto la presidenta del sindicato de Profesionales y Analistas de división Gabriela Mistral, Ana Catalán, fue amenazada de muerte e insultada. También el secretario del sindicato Nº3 División Chuquicamata, Miguel Véliz, sufrió un ataque contra su vehículo personal estacionado al interior de su domicilio.
Zumarán admite que ser mujer y dirigente sindical del rubro de la minería es una experiencia “dura” porque “cuesta bastante entrar y mantenerse”. Mujeres como ella se desempeñan en universos aún muy marcados por los códigos, las formas y los tiempos definidos por hombres. Dice que es un mundo de “egos”, en el que “los hombres tienden a minimizar, a creer que las mujeres no tenemos capacidad, que hay que ser choro, y que nosotras somos más débiles”. En estos espacios las mujeres se convierten en un frente más de lucha dentro de la organización, aunque a menudo las reivindicaciones de género quedan invisibilizadas o minorizadas por las propias dinámicas patriarcales que la mayoría de las entidades siguen arrastrando. Cuenta que en este tiempo no se ha salvado de “discriminaciones, insultos y agresiones verbales”, pero está convencida de que “no podemos ceder estos espacios”, y que las mujeres tienen que estar presente: “Si no, el patriarcado va a seguir gobernándonos”, concluye.
Comparte esto:
Haz clic para compartir en Twitter (Se abre en una ventana nueva)
Haz clic para compartir en Facebook (Se abre en una ventana nueva)
Haz clic para compartir en Google+ (Se abre en una ventana nueva)
Relacionado
Fuente de la noticia Ver Aquí
#ExtraNews: https://www.slaymultimedios.com/habla-dirigenta-sindical-de-codelco-amenazada-de-muerte-tras-denunciar-a-la-minera-estatal-por-impago-y-discriminacion-de-genero/
0 notes
noticias-lacarolina · 7 years
Text
A C T U A L I D A D - La Carolina 👉👉 PP critica la "lamentable politización" del acto en La Carolina (Jaén) del 250 aniversario de las Nuevas Poblaciones
Más información Fuente: europapress.es
0 notes
quarentenacritica · 4 years
Text
Crítica: O Show De Truman (1998)
youtube
Sinopse: Truman Burbank é um pacato vendedor de seguros que leva uma vida simples com sua esposa Meryl Burbank. Porém algumas coisas ao seu redor fazem com que ele passe a estranhar sua cidade, seus supostos amigos e até sua mulher. Após conhecer a misteriosa Lauren, ele fica intrigado e acaba descobrindo que toda sua vida foi monitorada por câmeras e transmitida em rede nacional.
“Nós aceitamos a realidade que nos é apresentada”, diz Christof ao ser entrevistado sobre sua grande criação, “O Show De Truman”. A premissa do filme pode ter sido absurda para a época: lançado em 1998, o filme não tinha como prever que viveríamos em uma sociedade tão rodeada de câmeras e redes sociais, onde detalhamos as nossas vidas para espectadores sem rosto nos mais minuciosos e curados detalhes. Truman era uma sensação entre seus espectadores justamente por não fazer uma curadoria de sua existência: ele apenas existia, sem saber de sua condição de estrela mundial. Com tudo isso estabelecido, vamos ao que interessa: do que de fato se trata esse filme?
O Show De Truman é, primeiramente, uma ótima crítica à Sociedade do Espetáculo. Termo criado por Guy Debord, a sociedade do espetáculo é definida como uma construção focada no consumo e capitalismo e no controle da sociedade pelo poder exercido da imagem sobre a sociedade. Christof, o criador do show, no meio de seu estúdio lunar megalomaníaco, observa o estúdio-cidade de Seahaven, uma pequena utopia onde Truman podia viver sossegado. O filme mostra claramente o envolvimento da sociedade com o programa, assistindo religiosamente por cerca de 10.900 episódios ininterruptos. Todos os produtos exibidos no programa estão disponíveis para consumo, e no mundo todo, pessoas aprendem inglês copiando as frases de Truman. É uma critica ao poder da mídia sobre a sociedade. Nesse ponto, o filme é bem claro quanto a suas intenções.
Tecnicamente, O Show De Truman faz uso de muitas técnicas interessantes para gerar imersão e estranhamento to espectador ao filme. As imagens perfeitamente enquadradas e os ângulos pouco naturais de câmeras escondidas te dão o afastamento necessário para analisar a vida de Truman de forma crítica, mas ainda sim gerar identificação com ele. A direção de arte, figurino e colorimetria não permitem identificar uma época especifica para a pacata Seahaven, que existe em um universo atemporal, e de fácil consumo. As trilhas comoventes, cirurgicamente escolhidas para abrilhantar o filme se transformam em sons irritantes para quem torce pela liberdade do nosso herói.
O Show De Truman consegue ainda desempenhar mais um papel interessante: essa ficção cientifica dramática é, talvez, o coming of age mais sutil que eu já assisti. Truman precisa decidir entre deixar o conforto de Seahaven, criado por Christof com a intenção de tirar o pobre bebê indesejado de uma vida de sofrimento e viver no mundo real, ou seguir debaixo da asa de seu criador, no conforto do abraço de uma figura paterna onipotente. Truman, como todos nós, precisa decidir deixar seu corpo e mente adolescentes para trás, para florecer e se tornar o adulto falho e confuso do mundo real. Em sua procura por Fiji e Sylvia, Truman não procurava nada além de crescer. Em sua última saudação, passando pela porta de saída, Truman dá adeus ao ninho. “Se eu não os ver de novo, bom dia, boa tarde e boa noite.”
0 notes
quarentenacritica · 4 years
Text
Crítica: Cafarnaum (2018)
Por Carolina Coutinho
youtube
Sinopse: Depois de fugir de seus pais negligentes e abusivos e cometer um crime violento, um esperto garoto libanês de 12 anos é condenado a cinco anos de prisão. Como protesto contra a vida que lhe foi imposta, ele processa o casal que o criou.
Existe uma coisa extremamente sincera no trabalho de alguns diretores, mostrando a realidade obscura de seus próprios países para o mundo ver. Cada cultura faz uso de alegorias diferentes: Bong Joon-Ho representou a luta de classes em seu terror/comédia “Parasita”. O japonês Hirokazu Kore-eda nos dá, à melhor moda dramática japonesa, uma história de amor familiar na miséria em “Shoplifters” (muito diferente do Japão polido e ultra tecnológico que estamos acostumados). Quantos filmes brasileiros icônicos não mostram a nossa irrealidade nua e crua? Fernando Meirelles e Kátia Lund te fazem respirar o ar quente em “Cidade de Deus”. Nadine Labaki é uma dessas diretoras, que sem dó nem piedade, dá as cartas para vencer o jogo sem nem te deixar avaliar o seu próprio baralho.
Nadine Labaki divide o roteiro com Georges Khabbaz, e em sua direção de mestre, é cirúrgica ao apresentar os fatos, tirando órgão por órgão de quem assiste. Nadine me roubou o coração vendo a situação das crianças, enfurnadas em um apartamento menor que elas mesmas. O útero quando Sahar é vendida ao menstruar pela primeira vez. Os pulmões vendo o ar sujo que Zain respira nas ruas. Me arrancou os ossos da coluna quando via Zain no tribunal, cada revelação me entortando mais em direção à tela. Me arrancou os seios quando Tigest precisou espremer todo seu leite fora. Nadine só me deixou o estômago, para que eu conseguisse assistir o filme até o final, e ai sim, sabendo do destino de Sahar, ele foi arrancado fora.
O roteiro de Cafarnaum é, sem dúvidas, uma de suas características mais brilhantes. Zain consegue ser aprendiz e ancião ao mesmo tempo, tomando conta dos irmãos e de Yones como se fossem filhos dele, e maravilhado com o senhor vestido de homem barata. Zain repudia as ações dos pais, mas quando Tigest é presa ele se vê obrigado a fazer exatamente as mesmas coisas que acionavam sua sede de justiça. O mundo não é justo, e Zain sente isso em cada célula de seu corpo. Vingar a morte da irmã é apenas a conclusão lógica de uma sucessão de erros, que começa muito antes das escolhas dos pais dele: começa na estrutura da sociedade em que vivem, na segregação, na falta de informação, na concepção cultural do país onde vivem.
Zain me faz lembrar uma música que eu gosto muito, “Toda Forma De Amor”, de Lulu Santos. Me refiro especificamente à primeira estrofe: “Eu não pedi pra nascer/ Eu não não nasci pra perder/ Nem vou sobrar de vítima/ Das circunstâncias.” Muito obrigada mais uma vez, Nadine Labaki. Lavei os olhos e a alma com as minhas lágrimas. Também não quero ser vítima das circunstâncias.
0 notes