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#catechismo femminista
papdenui · 1 year
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«il confine non ci circonda, ma ci attraversa, e che quel che avvertiamo come contraddizione è in realtà uno spazio fecondo di cui non abbiamo ancora compreso il potenziale vitale».
eng :  «the border does not surround us, but crosses us, and that what we perceive as a contradiction is actually a fertile space whose vital potential we have not yet understood».
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queerographies · 2 years
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[God Save the Queer][Michela Murgia]
Si può essere persone femministe e cattoliche nello stesso tempo? Michela Murgia, cattolica, pensa di sì E con "God Save the Queer", un pamphlet audace , colto e popolare, sfida il senso comune, e con lucidità e ironia ci spiega perché.
Come fai a tenere insieme la tua fede cattolica e il tuo femminismo? È una domanda che Michela Murgia si sente rivolgere di continuo. È la stessa che si pongono le persone credenti LGBTIAQ+ e che si pone chiunque debba fare compromessi tra la propria coscienza e i precetti dottrinari, per esempio in merito ad aborto, eutanasia, fecondazione assistita. Per rispondere è necessario capire quali…
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lamilanomagazine · 11 months
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È morta a 51 anni Michela Murgia, scrittrice e voce libera.
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È morta a 51 anni Michela Murgia, scrittrice e voce libera. La scrittrice Michela Murgia è morta a Roma a 51 anni, da tempo malata. Aveva rivelato nei mesi scorsi di essere affetta da un carcinoma renale al quarto stadio, nonostante la malattia aveva scelto di vivere pubblicamente il periodo del suo decorso, continuando a raccontarsi attraverso i suoi canali social ma mettendo “nero su bianco” la malattia come il tema dell’ultimo libro, Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi, uscito per Mondadori in primavera e presentato dall’autrice al Salone del libro di Torino a maggio e ancora nei primi posti delle classifiche di vendita. Michela Murgia nasce a Cabras nel 1972, cresciuta prima con una formazione cattolica, e prima di dedicarsi alla scrittura Michela Murgia svolse diverse attività. Venditrice telefonica, da cui poi sarebbe nato Il mondo deve sapere (2006), romanzo tragicomico sul mondo dei call center, che ha ispirato l'opera teatrale omonima e il film Tutta la vita davanti (2008). Murgia era molto legata alla sua terra tanto che nel 2006 ha pubblicato un blog Il mio Sinis in cui raccontava i luoghi meno noti del paese. Nel 2008 viene pubblicato Viaggio in Sardegna (2008) e un paio di anni dopo Accabadora che ottenne il premio Super Mondello e premio Campiello. Nel 2011 esce Ave Mary, una riflessione “libera” sul ruolo della donna nel contesto cattolico. Esce poi il saggio breve sul femminicidio “L'ho uccisa perché l'amavo. Falso!”. E ancora, Futuro interiore, L'inferno è una buona memoria, il saggio Istruzioni per diventare fascisti, Noi siamo tempesta. Storie senza eroe che hanno cambiato il mondo. Stai zitta, God save the queer. Catechismo femminista e l’ultimo capolavoro Tre ciotole - Rituali per un anno di crisi, un romanzo che si apre sulla diagnosi di cancro, i cui protagonisti attraversando un cambiamento radicale di vita e sono costretti a forme inedite di “sopravvivenza emotiva”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gaiaitaliacom · 2 years
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Michela Murgia a Firenze presenta “God Save the Queer. Catechismo femminista” per La città dei lettori
Un pamphlet audace, popolare e coltissimo che con lucida ironia spiega come sia possibile essere femministe e cattoliche al tempo stesso, appena uscito per Einaudi
di Redazione Cultura Si può essere persone femministe e cattoliche al tempo stesso? Michela Murgia, cattolica, pensa di sì. Da questa riflessione nasce “God Save the Queer. Catechismo femminista” (Einaudi), pamphlet audace, popolare e coltissimo che la scrittrice, blogger, drammaturga, critica letteraria e opinionista presenterà a Firenze lunedì 21 novembre alle 18.30 presso il Saloncino del…
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giancarlonicoli · 6 years
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16 lug 2018 13:11
“IL MATRIMONIO OMOSESSUALE DEVE ESSERE RICONOSCIUTO COME UN SACRAMENTO” – TEOLOGA FEMMINISTA E MONACA BENEDETTINA, TERESA FORCADES TORNA IN CLAUSURA: “IL MOVIMENTO PER L’INDIPENDENZA CATALANA È UUN’OPPORTUNITÀ PER APPROFONDIRE LA DEMOCRAZIE” – “IL SUCCESSO DELL’ESTREMA DESTRA È UNA REAZIONE ALLA DEMOCRAZIA CAPITALISTA. LA CHIESA È INDIETRO SU MORALITÀ SESSUALE E RUOLO DELLE DONNE, ANCHE PERCHÉ…”
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Estratto dell’articolo di Paolo Rodari per “la Repubblica”
«Il processo costituente in Catalogna terminerà il primo settembre. In quel giorno tornerò alla vita normale del monastero, sempre più convinta che il movimento catalano per l' indipendenza dalla Spagna sia un' opportunità per approfondire la democrazia e affrontare alcune questioni fondamentali dell' esclusione e dell' abuso sociale (…)».
Teologa femminista e monaca benedettina, Teresa Forcades due anni fa lasciò la clausura per impegnarsi in politica lottando in favore dell' indipendenza della Catalogna. Fra un mese tornerà in monastero dove continuerà le sue battaglie, ma in altro modo.
Fra le scrittrici più lette in Spagna, impegnata contro la lobby delle industrie farmaceutiche, per i diritti gender e del mondo Lgbt, racconta a Repubblica questi due anni "fuori le mura" e le sfide del futuro(…).
Sull' Italia, ad esempio, Forcades ha le idee precise: «La Lega è un movimento di estrema destra. Tutti i movimenti di estrema destra sono pericolosi per la democrazia perché sono per definizione autoritari, nemici del pluralismo e sospettosi del pensiero critico.
Credo che il diffuso successo dell' attuale autoritarismo di estrema destra in Europa sia una reazione alla frustrazione creata dalla democrazia capitalista: è impossibile avere una democrazia politica senza la democrazia economica (…)».
Per Forcades l' ideale politico sono le Nazioni Unite, «ma non quelle che abbiamo oggi, con il diritto di veto; né l' Unione europea che abbiamo oggi, progettata per favorire i poteri economici»
(…) Nella Chiesa, Forcades è un pungolo sempre attivo. Sono tanti, infatti, i temi sui quali la Chiesa fatica ad avere uno sguardo nuovo. Fra questi l' omosessualità. Il catechismo predica accoglienza, ma nello stesso tempo chiede che le persone omosessuali vivano nella castità.
Dice Forcades: «(…) Credo che il matrimonio omosessuale debba essere riconosciuto come un sacramento perché ciò che costituisce il sacramento del matrimonio è ciò che questo particolare legame umano ha in comune con la vita della Trinità e la vita della Trinità non ha nulla a che fare con la complementarietà di genere o sessuale e niente a che fare con avere figli (…)».
(…) «la Chiesa è davvero indietro (…) riguardo alla moralità sessuale (ad esempio proibendo la contraccezione) e riguardo al ruolo delle donne e credo che questo sia, molto probabilmente, conseguenza del fatto di avere solo maschi celibi che governano la Chiesa».
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lamilanomagazine · 2 years
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Bologna, due serate con Accabadora
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Bologna, due serate con Accabadora. Accabadora, tratto dall’omonimo romanzo di Michela Murgia, vincitore dei premi Campiello e SuperMondello, va in scena al Teatro Arena del Sole di Bologna martedì 13 alle 20.30 e mercoledì 14 dicembre alle 19.00. Un monologo per voce femminile che la regista Veronica Cruciani, Premio Hystrio 2022 per la regia, ha affidato al talento e all’intensità dell’attrice Anna Della Rosa e alla drammaturga Carlotta Corradi per la trasposizione scenica. Una coproduzione Savà srl, TPE – Teatro Piemonte Europa ed Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale. Accabadora, tra i libri più letti di Murgia, è ambientato in un paesino immaginario della Sardegna. Protagonista è Maria che all’età di sei anni viene affidata a Bonaria Urrai come fill’e anima, una forma di adozione concordata tra il genitore naturale e quello adottivo. La donna vive sola, fa la sarta e all’occorrenza è anche "accabadora". La parola, di tradizione sarda, prende la radice dallo spagnolo "acabar" che significa uccidere, finire: Bonaria aiuta quindi le persone in fin di vita ad andarsene. La bambina cresce nell’ammirazione della nuova madre, più colta e attenta della precedente, fino al momento in cui scopre questa attività e fugge nel continente per cambiare vita e dimenticare il passato. Anni dopo Maria è costretta a tornare sul letto di morte di Tzia Bonaria: l’accudimento finale è infatti uno dei compiti che spetta ai "figli d’anima". Lo spettacolo inizia proprio dal ritorno di Maria sull’isola e conduce il pubblico dritto nel mezzo del silenzio fra le due donne, con il peso di un lungo tempo di separazione. In occasione dello spettacolo martedì 13 alle ore 18.30 il teatro ospita Michela Murgia per la presentazione del suo ultimo libro God Save the Queer. Catechismo femminista, in cui la scrittrice, da credente cristiana, affronta il rapporto tra femminismo e fede cattolica, cercando di capire quali aspetti della vita e della fede siano davvero in contraddizione, e soprattutto se certi insegnamenti non siano semplicemente un’eredità storica da ridiscutere ogni giorno alla luce del Vangelo e della propria intelligenza. Partendo dalla rilettura del Credo e attingendo alla propria esperienza personale, Murgia fornisce gli strumenti per affrontare alcune antinomie e mostra come la pratica della soglia, che rigetta l’appartenenza a un unico recinto, cioè la queerness, sia una pratica cristologica. Un appuntamento di ERT in collaborazione con Einaudi editore. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna Prezzi dei biglietti: da 7 € a 25 € esclusa prevendita Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00 Tel. 051 2910910 - [email protected] | bologna.emiliaromagnateatro.com... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, Michela Murgia presenta il suo nuovo libro al Carcano
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Milano, Michela Murgia presenta il suo nuovo libro al Carcano. Domenica 11 dicembre alle ore 16.30 presso il Teatro Carcano di Milano Michela Murgia, scrittrice, blogger e drammaturga, presenta il suo nuovo libro God Save the Queer - Catechismo Femminista (Einaudi Editore, 2022). L'evento è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili. Come fai a tenere insieme la tua fede cattolica e il tuo femminismo? È una domanda che Michela Murgia si sente rivolgere di continuo. È la stessa che si pongono le persone credenti LGBTIAQ+ e che si pone chiunque debba fare compromessi tra la propria coscienza e i precetti dottrinari, per esempio in merito ad aborto, eutanasia, fecondazione assistita. "Vorrei capire, da femminista, se la fede cristiana sia davvero in contraddizione con il nostro desiderio di un mondo inclusivo e non patriarcale, o se invece non si possa mostrare addirittura un’alleata. Da cristiana confido nel fatto che anche la fede abbia bisogno della prospettiva femminista e queer (...)". Partendo dalla rilettura del Credo e attingendo alla propria esperienza personale Michela Murgia fornisce gli strumenti per affrontare alcune di queste antinomie, e mostra come la pratica della soglia, che rigetta l’appartenenza a un unico recinto, cioè la queerness, sia una pratica cristologica. Accettarla come tale significa riconoscere che "il confine non ci circonda, ma ci attraversa, e che quel che avvertiamo come contraddizione è in realtà uno spazio fecondo di cui non abbiamo ancora compreso il potenziale vitale".      ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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