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#chiaramente un popolo inferiore
justaholeinmysoul · 9 months
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Why do Americans keep wild animals inside their flats and call em pets
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stelashe · 2 years
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Ameri*ans are funny for romanticising alcohol and drinking like sponges when they don't even have an health care for the aftermath
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dragonfartart · 5 years
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blogitalianissimo · 5 years
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Ok ho l’askbox in fiamme, mi scuso per la mia scarsa presenza, ma è estate, sto a fa’ ‘a colla -cit-, e le uniche volte che accendo il pc è per giocare e controllare velocemente i social. 
Riassunto di quello che è successo in queste settimane:
E allora Bibbiano?
Americani bendati
Il ministro degli interni che fa il dj al Papete Beach
Memino di un giovane Alberto Angela che dice “chiaramente un popolo inferiore”
Quel che ho da dire è che: sta andando a fuoco la Siberia, perciò è questione di pochi anni e ci estingueremo tutti. 
Passate buone vacanze.
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hackingmonuments · 5 years
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Il Nilo di Napoli
di Marco Izzolino
«Fanno così: misurano il livello del Nilo da certe tacche graduate sulla piramide, e se è alto, basso o medio, sanno se seguirà abbondanza o carestia. Più gonfia il Nilo, e più promette; quand’esso si ritrae, il seminatore sparge sul limo e sulla melma la semente, e in breve tempo si ha il raccolto». Antonio a Cesare in W. Shakespeare, "Antonio e Cleopatra", a. II, s. VII
Molte cose sono state già scritte e dette nel corso dei secoli sulla scultura del Nilo presente a Napoli nel “Largo del Corpo di Napoli”, tuttavia vorrei qui proporre una mia personale rilettura del monumento sulla base di alcune evidenze che sono ancora presenti e visibili sul “corpo” del dio fluviale.
La scultura ci ricorda che durante il periodo romano della città, probabilmente dal I secolo a.C., una colonia di egiziani si insediò ai margini del nucleo centrale
di Neapolis in un’area, denominata Regio Nilensis, che si presentava molto simile nella struttura a quella del delta del Nilo. Nel XIV secolo Bartolomeo Caracciolo nella Breve informacione tracta de diverse croniche che fay a vuy nostro signore lo vostro fidelissimo vassallo Bartholomeo Caraczolo dicto Carrafa cavaliere de Napoli ancora scrive: «El sexto segio si è quello de Nido lo quale stane ad presso la porta Ventosa socto la quale per la habundancia dell’acqua et delle padule corno è dicto de sopra paria che fosse lo Nilo lo quale è uno grande fyume de Egipto». Lungo l’attuale via Nilo si narra scorresse un torrente, chiamato Taglina, che raccoglieva tutte le acque della collina sovrastante e che si divideva in più rivoli, proprio a formare un piccolo delta, per poi terminare in mare dove si trova oggi la sede dell’Università su Corso Umberto I.
La scultura del Nilo, datata all’incirca al II secolo dopo Cristo, fu probabilmente commissionata da quella folta colonia di egiziani che popolavano la Napoli greco-romana - e che Svetonio ci narra si ingrandì di molto durante l’impero di Nerone, in particolare di mercanti provenienti da Alessandria - per celebrare la divinità fluviale della loro terra d’origine.
È arduo ricostruire la cronologia delle varie parti che costituiscono il monumento per il grado di consunzione complessivo dovuto al dilavamento provocato dagli agenti atmosferici e, recentemente, all’inquinamento ambientale. Le parti più antiche sono la figura del Nilo, ad eccezione della testa e del braccio destro, il corpo della sfinge ad esclusione della testa, quello del coccodrillo ad esclusione della coda ed i resti dei bambini che gli sono più vicini.
Si sa che la scultura subì un primo restauro nel 1657 (erroneamente indicato nel 1667 nella lapide posta sul basamento) e un successivo intervento di consolidamento del 1734 caldeggiato, tra gli altri, da Ferdinando Sanfelice. L’intervento seicentesco fu commissionato al poco noto scultore Bartolomeo Mori, attivo nella chiesa napoletana dei Santi Apostoli. Mori realizzò ex novo la testa e il braccio destro della figura ispirandosi probabilmente alla allora molto celebre scultura del Nilo di epoca adrianea conservata oggi ai Musei Vaticani. Ulteriori restauri furono apportati dallo scultore Angelo Viva tra la fine del XVIII secolo e i primi anni del XIX secolo alle parti integrate da Mori.
La scultura ai Vaticani è circondata da 16 putti che, nei confronti della figura del dio, appaiono molto piccoli rispetto alle corrette proporzioni umane. Nel VII libro della Naturalis Historia Plinio il vecchio afferma trattarsi di una replica romana di un originale scultoreo alessandrino, realizzato in basalto nero, e collocato da Vespasiano nel Tempio della Pace a Roma, i cui i putti avrebbero rappresentato i 16 cubiti di crescita ideale delle acque del Nilo durante la stagione delle inondazioni.
Anche la scultura napoletana era circondata di putti; da Bartolomeo Caracciolo (già citato) sappiamo che nel Trecento vi erano «cinco infantini (…): tre ne stanno da parte dericta et duy de la sinistra» e dalla Historia generale del Reame di Napoli di Placido Troyli (1752) sappiamo che il Nilo era circondato da «molti fantolini, che li scherzano attorno»; oggi ne sono chiaramente visibili solo due sopra la sfinge; due presenti in passato nella parte frontale sappiamo che furono trafugati insieme alla testa della sfinge alla fine degli anni cinquanta; la base di un altro fanciulllo e chiaramente visibile vicino al corpo del coccodrillo. Date le vicissitudini che ha subito il monumento sarebbe difficile oggi stabilire da quanti putti fosse circondato il dio in origine. Vorrei tuttavia soffermarmi su queste figure poiché la loro interpretazione è molto importante per comprendere appieno la complessità del monumento.
Le figurette di fanciulli che si trovano, a partire dall'età ellenistica e per tutto il periodo romano (presenti anche in molte medaglie e monete), attorno al Nilo nelle rappresentazioni figurate erano chiamate pécheis (cubiti in latino, gomiti in italiano). Si possono citare come riferimenti bibliografici il Rhetorum praecepto di Luciano di Samosata, e le Eikones  di Filostrato il vecchio, il quale - detto per inciso - descriveva le immagini dipinte in una ipotetica villa nei pressi di Napoli. I pécheis personificherebbero dunque il livello ideale (sedici in età greco-romana), misurato in cubiti (circa 50 cm), cui il Nilo doveva salire nelle periodiche inondazioni. Non si conosce l'origine di tale rappresentazione, che non appare in età faraonica; tra le ipotesi (Anna Maria Roveri) c’è la derivazione dal vocabolo col quale si indicava il neonato in egiziano: s-n-mḥ = individuo di un cubito. Secondo Bernard Matthieu, invece, un suggerimento di ordine più propriamente figurativo potrebbe essere venuto dalle scene di caccia e pesca sul Nilo, frequentissime nell'arte egiziana, in cui servi cacciatori e pescatori erano raffigurati in proporzioni minori rispetto ai padroni, fino a perdere ogni rapporto coi pesci, gli uccelli e le piante. Una scultura in marmo del Museo Greco-romano di Alessandria rappresenta una divinità maschile seduta - probabilmente il Nilo - con a lato le figure di due fanciulli piccolissimi intenti a scalare, uno sulle spalle dell'altro, una roccia. In questa vi è un'iscrizione che allude ai πήχεις.
Va chiarito che né Luciano («Se mai vedesti il Nilo come molti lo dipingono seduto sovra un coccodrillo o un ippopotamo, e certi puttini»), né Filostrato («Intorno al Nilo, giuocano i Cùbiti [Πήχεις], fanciulli di statura uguale al loro nome. Il Nilo li ama: tra l’altro, anche perché annunciano agli Egiziani la quantità delle sue tracimazioni») citano il numero dei fanciulli attorno alla personificazione del fiume; in molte monete tolemaiche e romane essi appaiono anche solo nel numero di due o tre, probabilmente a sintetizzare una consuetudine iconografica. È possibile quindi che il Nilo napoletano potesse anche non essere circondato da 16 putti, come l’esemplare romano citato anche da Plinio, ma da un numero inferiore di figure. Inoltre, nella scultura di Napoli i fanciulli hanno una dimensione più realistica in rapporto al corpo adulto della divinità fluviale, rispetto all’equivalente monumento vaticano.
Angelo Di Costanzo, nobile napoletano che fu storico e poeta con lo pseudonimo di Marco Antonio Terminio, riporta nella Apologia di tre Seggi illustri di Napoli (1581) che la statua, dopo il crollo dell’Impero Romano cadde nell’oblio, fino a quando non fu ritrovata acefala verso la metà del XII secolo, quando l’edificio del seggio fu costruito nell’area dell’attuale largo, e venne collocata all’angolo esterno dell’edificio. La mancanza della testa e la presenza dei due putti all’altezza del petto, interpretati come neonati intenti ad essere allattati, fece interpretare dal popolo napoletano la scultura come una immagine femminile, simboleggiante la città che allatta i propri figli. Sempre nella Breve informacione del Caracciolo leggiamo: «Alo quale luoco de Nido se dice che vi fosse una ymagine de marmore co una dompna yscolpita che nutrica cinco infantini suoy figlyoli», mentre nel 1553, un secolo prima del restauro, Benedetto di Falco scrive nella sua Descrittione dei luoghi antiqui di Napoli e del suo amenissimo distretto: «La terza strada è quella del Nido, dovendosi dire del Nilo detta dalla statua di marmo con una imagine d’una gran donna con molte poppe che lattaia molti fanciulli, nuovamente ritrovata nel Seggio, cauandosi la terra per ammattonar la strada». Interpretata dunque come una donna il monumento venne volgarmente chiamato “o cuorp’e Napule” (il corpo di Napoli). Già nel Trecento e fino al primo restauro erano dunque presenti i putti attorno alla scultura e già allora erano posti in una posizione che appariva come una scena di allattamento.
C’è tuttavia un altro particolare nella scultura napoletana che desta molta curiosità e cioè il fatto che la figura maschile abbia un ventre pronunciato, la qual cosa non è presente nella scultura ai musei Vaticani, né in altre raffigurazioni simili di divinità fluviali. Questo dettaglio, apparentemente di poco conto, ha secondo me un valore iconografico che fino ad ora è stato sottovalutato.
Quel ventre generoso ricorda l’iconografia di Hāpi, l'incarnazione della fecondità dell'inondazione del fiume Nilo. Gli antichi egizi non avevano un dio che personificasse il fiume stesso, veneravano piuttosto un nume tutelare dal quale dipendesse la fecondità della terra con l’acqua. Già da epoche molto arcaiche gli Egizi sapevano che la loro sopravvivenza era legata alle piene del Nilo per cui questo fenomeno fu in un certo senso divinizzato molto precocemente già dall'Antico Regno. Nella loro lingua, il Nilo è chiamato Iteru-aa, che significa letteralmente grande fiume; esso svolgeva un ruolo così significativo nella vita politica, sociale e spirituale che gli Egizi crearono questo nume dedito al controllo delle inondazioni annuali. Tale divinità fu dunque chiamata Hāpi (H῾pr, o H῾pj), nome col quale si designava spesso il fiume stesso, e sia lui che il faraone erano ritenuti i controllori delle inondazioni del fiume.
Questa divinità fluviale veniva raffigurata sempre con addome pronunciato (simbolo di abbondanza), con la barba e mammelle pendule in segno di fertilità, e per questi aspetti spesso veniva visto come una divinità androgina ed ermafrodita. Si trattava dunque di una divinità maschile che nelle processioni si alternava a figure femminili ed era opulenta perché simboleggiava la prosperità. Era una divinità creatasi da sola e che donava a piene mani l'abbondanza e con essa anche la gioia e l'allegria. Il ventre della scultura del Nilo di Napoli ricorda proprio la forma del ventre di Hāpi così come appare nelle antiche raffigurazioni egiziane.
È possibile - ma questo rimane solo nel caso delle ipotesi in mancanza di parti originali - che la scultura napoletana rappresentasse una versione grecizzata non tanto del fiume Nilo, quanto del suo spirito, della sua essenza dinamica, quel nume tutelare Hāpi: un perfetto connubio tra la figura originaria della divinità fluviale egiziana, di natura ermafrodita, con la statuaria greco-romana più incline a rappresentare la fertilità come una caratteristica tipicamente maschile.
La scultura del Nilo napoletana, dunque, per quanto molto vicina alla rappresentazioni fluviali del mondo magnogreco e poi romano, poteva contenere dettagli in grado di rappresentare il connubio tra l'acqua che è uomo e la terra fertile che è donna e che unitamente gli davano l'attributo "di padre e di madre" come recita il Papiro di Berlino: «L'immagine di Hāpi che per metà è uomo e per l'altra metà è donna».
Vorrei ora ritornare al possibile significato dei putti che circondavano la figura del Nilo. Ho scoperto una interessante ipotesi su queste figure di fanciulli avanzata da Melchiorre Cesarotti, scrittore, poeta e linguista di primo Ottocento, a nota dei propri commenti critici ai versi dell’Iliade nella traduzione di Vincenzo Monti, per la prestigiosa edizione veneziana del 1836 facente parte della collana Parnaso Straniero, edita da Giuseppe Antonelli. La nota all’inizio del Libro Terzo del testo di Omero (nella traduzione di Monti):
Poiché sotto i lor duci ambo schierati
gli eserciti si fur, mosse il troiano
come stormo d'augei, forte gridando
e schiamazzando, col romor che mena
lo squadron delle gru, quando del verno
fuggendo i nembi l'oceàn sorvola
con acuti clangori, e guerra e morte
porta al popol pigmeo.
fa riferimento all’antico mito della lotta dei pigmei con le gru. Si tratta del mito della Geranomachia raccontato per la prima volta in questi versi da Omero, poi
da Ecateo da Mileto nel primo libro delle Genealogie, da Aristotele nell’ottavo libro della Historia Animalis, da Giovenale nella terza Satira e da Oppiano nel primo libro della Halieutica; nelle arti figurative è rappresentato già verso il 570 a.C. sul piede del cratere François (Firenze, Museo Archeologico), su altri vasi a figure nere della metà circa del VI sec. a.C. ed inoltre se ne conoscono molte versioni su mosaici romani. Nella nota Cesarotti fa l’interessante ipotesi che l’iconografia greco-romana del fiume Nilo circondato di fanciulli indicanti i cubiti di crescita del fiume abbia un origine comune a quella del mito della Geranomachia, determinata da una interpretazione greca del linguaggio allegorico egizio:
«Ora a questa locuzione allegorica degli Egizii noi dobbiamo la favola de' Pigmei. Conciosiachè usando i sacerdoti dì Egitto di mentovar nei loro libri i fanciulli cubitali, che in greco si direbbero pechiei o pigmei, e d'usar anche coi forestieri lo stesso linguaggio simbolico, e collocando i detti fanciulli alle fonti del Nilo, i Greci prendendo questa locuzione in senso letterale ed istorico, immaginarono esservi nell'Etiopia un intero popolo non mai veduto da alcuno d'uomini dell'altezza d'un cubito, detti da questo Pigmei (...). È facile scorgere che nel linguaggio allegorico degli Egizii, da cui questa tradizione ebbe origine, il combattimento de’ Pigmei colle gru non dinotava altra cosa che il decrescimento del Nilo nel tempo in cui questi uccelli abbandonano i climi del Nord per passare al mezzo giorno, cioè a dire il mese di Novembre, sull'avvicinar dell'inverno. (...)
(Le gru fanno la guerra a! Pigmei, e questi cedono dopo una vana resistenza, è una frase allegorica corrispondente a quest’altra : all'apparir delle gru, i cubiti del Nilo vanno decrescendo e a poco a poco spariscono)».
Del resto si conoscono molte versioni, conservate in musei di tutto il mondo, delle cosiddette “Lastre Campana” - rilievi di terracotta, anticamente dipinti, utilizzati come rivestimenti per la decorazione di edifici pubblici e privati, a partire dal secondo quarto del I secolo a.C. fino al II d.C. - che rappresentano scene nilotiche; sullo sfondo di molte di esse appare rappresentata l’area della sorgente del Nilo: si riconoscono capanne di paglia spesso circondate di gru, a volte si vede la figura sdraiata del Nilo con un putto al suo fianco, ed altre volte piccoli uomini accanto alle gru o vicino alle capanne, che non sono affatto dissimili dai putti.
Avanzo a questo punto un ipotesi. Sappiamo da studi di egittologi che sovente nelle processioni egiziane Hāpi era accompagnato da una moltitudine di geni, figure ermafrodite rappresentanti i vari nomo (i distretti in cui era suddiviso il territorio degli Egizi) e personificazione degli spiriti delle acque, tutti recanti prodotti locali, che era aperta dal sovrano, per recare al fiume le sacre offerte. Da queste raffigurazioni che accompagnavano Hāpi, che avevano dimensioni inferiori rispetto a quelle del nume tutelare delle piene, avrebbero potuto prendere origine in periodo alessandrino due tradizioni iconografiche: quella delle personificazioni dei cubiti di crescita del fiume come fanciulli e quella degli uomini di piccole dimensioni che popolavano la mitica foce del Nilo dove si trovava la grotta in cui risiedeva Hāpi. Entrambe avrebbero avuto come comune denominatore l’idea di rappresentare l’origine del sacro fiume da cui scaturivano le piene. Le processioni per l’arrivo della piena non si sono mai interrotte né alla fine del periodo faraonico, né nel periodo romano. Si conoscono infatti due raffigurazioni pavimentali a mosaico romane di processioni nelle quali il dio Nilo viene condotto in festa: una è a Leptis Magna ed è datata II secolo d.C., nella cosiddetta Villa del Nilo, dove la figura del dio in sella ad un ippopotamo è trainata con un festone da quattordici figure di fanciulli ed è preceduta da due figure di donne suonatrici; l’altra è a Sefforis in Galilea, nella cosiddetta Casa della festa del Nilo, datata V secolo d.C., dove il dio appare ancora in sella ad un ippopotamo preceduto da cinque putti, di cui due stanno incidendo su un nilometro (la colonna che misurava le piene) il numero 17 [cubiti].
Il mosaico della Casa della festa del Nilo di Sefforis, appare molto interessante per il discorso che si sta conducendo sull’immagine del Nilo anche per la presenza di altre figure significative. Le immagini del mosaico sono disposte su tre livelli sovrastanti attraversati in diagonale - dalla destra in alto verso la sinistra in basso - da un rivolo d’acqua che fuoriesce dal vaso che si trova sotto il braccio della figura del dio Nilo. Nel registro inferiore vi è una sorta di celebrazione della floridezza del contesto naturale del fiume: l’acqua consente la crescita delle piante, che attirano gli animali erbivori e che a loro volta divengono cibo per le fiere carnivore. Nel registro intermedio due cacciatori a cavallo si dirigono verso la città di Alessandria ad annunciare la buona novella dell’arrivo della piena del Nilo: la città è rappresentata dalla porta turrita - al di sopra della quale appare il nome della città - dal famoso faro affianco alla torre di destra e dalla Colonna di Pompeo. Nel registro superiore il dio Nilo appare nell’estremità destra; al centro della scena vi è il nilometro, rappresentato come una colonna su cui uno dei 5 putti sopra descritti, poggiandosi sulle spalle di un altro incide il numero 17; tale colonna divide la scena in due metà perfettamente simmetriche, alla cui estremità sinistra vi è un’altra figura distesa che fa da pendant a quella del  dio Nilo: l’iscrizione in greco sopra di essa AIGY[PYOS] indica si tratti della personificazione dell’Egitto. Questa figura è stata sempre genericamente interpretata come una figura femminile, perché presenta un prospero seno; tuttavia essa mostra caratteristiche del volto decisamente androgine: sopracciglia molto folte ed una ombreggiatura della zona mandibolare, che fa pensare ad una barba puberale. Purtroppo questa figura è pesantemente danneggiata all’altezza del ventre e del bacino, dunque non si riescono ad avere altri indizi, tuttavia la mia ipotesi è che si tratti di un ermafrodito, cioè di una personificazione di una terra che, come l’immagine dell’antico nume Hāpi, contiene in sé l’immagine dell'acqua che è uomo e della terra fertile che è donna e che unitamente gli danno l'attributo di padre e madre terra.
Mi piace pensare che sia esistito un modello iconografico - magari proprio ad Alessandria - a cui si è ispirato il mosaicista di Sefforis nel comporre la personificazione dell’Egitto, che conteneva degli attributi per così dire “arcaici”, cioè associabili alla antica immagine di Hāpi, e che è stato all’origine delle prime raffigurazioni del dio Nilo. Una immagine che non era più quella di Hāpi, ma non era ancora quella del dio Nilo, e che tuttavia era in grado di condensare segni significanti di un territorio, che tutti coloro che, nati sulle sponde del Nilo e stabilitisi in altri luoghi del mediterraneo, avrebbero potuto riconoscere come simboli di appartenenza. Un modello iconografico, ad esempio, cui potrebbe essere derivata la statua di Napoli. Non va dimenticato infatti che il Nilo partenopeo non era un opera di spoglio di monumenti egiziani, né un’acquisto di ricchi patrizi romani per assecondare la moda “nilotica del tempo, ma una statua che fu commissionato da e per gli Alessandrini di Neapolis, la cui maggiore esigenza era probabilmente quella di ricordare il proprio luogo d’origine. Si badi, non voglio con questo affermare che la scultura napoletana non rappresenti il Nilo, ma ritengo tuttavia che si tratti di una figura di ermafrodito e che realmente allattava alcuni dei putti di cui era circondata. Semmai un giorno si ritrovasse la sua testa originaria, non mi sorprenderebbe se raffigurasse quella di un giovane androgino piuttosto che di un vecchio barbuto. Considero il Nilo partenopeo una sorta di “anello mancante”: una scultura - probabilmente la copia di fine I secolo d.C o inizio II - che ci mostra l’esistenza di un modello iconografico ibrido che ha mascherato dietro l’aspetto e la struttura del linguaggio figurativo greco dei significati che sono rimasti quiescienti per tutto il periodo romano e poi bizantino.
Brian Campbell in Rivers and the Power of Ancient Rome (University of North Carolina press, Chapel Hill 2012) afferma che: «la rappresentazione del Nilo fu direttamente creata dai Greci e non corrispose in alcun modo significativo con la religione del periodo faraonico. I Romani rilevarono questa tradizione, sebbene vi siano numerose variazioni» (p. 153). Napoli fu un luogo perfetto affinché questa forma di rappresentazione greca di contenuti egiziani, potesse diffondersi e poi evolvere attraverso la cultura romana e poi bizantina. Il gruppo di Alessandrini di Neapolis, estremamente variegato per ceto, cultura e fascia d’età si integrò e si armonizzo con il tessuto sociale della città greco-romana e ben fu accettato dai napoletani. Questi “Nilesi”, portarono certamente dall’Egitto tradizioni ermetiche e religiose da antichi tramandi iniziatici, come l’ancestrale ritualità dedicata ad Iside ed a Osiride. Culti praticati ma custoditi da ristrette caste sacerdotali che officiavano per i soli adepti. Alessandria rappresentava con la sua immensa storia uno dei fulcri di queste tradizioni misteriche. In queste cerchie ristrette si custodiva la primigenia forma di alchimia che aveva visto la sua genesi nell’antico Egitto. Secondo alcuni studiosi, nella Neapolis si verificò una vera e propria fusione tra il sapere greco ed i misteri egizi, tra la tradizione Pitagorica magnogreca e quella Egizio-Alessandrina e si custodì nel tempo. La scultura del Nilo costituisce la perfetta immagine di questo connubio di culture.
In un passo del Timeo Platone (22 a-b) narra di un viaggio di Solone in Egitto. Nel dialogo uno dei personaggi rievoca la permanenza del saggio ateniese a Sais, un distretto egizio nel Delta del Nilo, durante la quale ebbe modo di ascoltare le testimonianze dei sacerdoti del luogo. Solone, discorrendo con uno di questi anziani religiosi, si potè rendere conto di non essere egli stesso, né alcun greco, informato di fatti antichi tanto quanto gli Egizi (Timeo 22 a). Uno dei sacerdoti, rivolgendosi a Solone, gli dice - curiosamente - che tutti i Greci sono come bambini, giovani nell’anima, privi di opinioni antiche che provengono da una primitiva tradizione (Timeo 22 b). Il racconto poi prosegue ricordando l’importanza del Nilo per la terra circostante e facendo menzione di fatti precedenti a quelli che i Greci considerano i più antichi in assoluto. Il sacerdote mostra infatti di essere a conoscenza di altri diluvi anteriori all’unico noto ai Greci. L’ammirazione con la quale Solone ascolta il suo interlocutore appare come il segno dell’atteggiamento dei Greci nei confronti degli Egizi, depositari di un sapere remotissimo.
Ancora Platone nel Fedro (274 c-d) racconta di quando il dio Theuth, che viveva presso Naucrati, città del Delta del Nilo si recò un giorno dal faraone di Tebe egizia per mostrargli le sue invenzioni: i numeri, il calcolo, la geometria, l’astronomia, il giochi degli scacchi e dei dadi ed anche la scrittura. Platone dunque attribuisce a Theuth, divinità identificata con l’Ermes dei Greci, il primato in molte arti e conoscenze utili agli uomini.
Mi piace pensare che la scultura del Nilo di Napoli possa nascondere anche un’altro tipo di significato più profondo, quella di una cultura (un dio) che proviene dall’Egitto e che simbolicamente nutre (allatta) i greci bambini con i “veri doni del Nilo”: i segreti di un’antica conoscenza.
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sciscianonotizie · 6 years
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berna282 · 5 years
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SECONDO LA BIBBIA,CHE COS’E’ LA MORTE?
QUANDO NASCONDI IL TUO VOLTO,SI SENTONO SMARRITI. SE TOGLI IL LORO SPIRITO,MUOIANO E TORNANO ALLA POLVERE. ( SALMO 104: 29)
IL SUO SPIRITO SE NE ESCE,E LUI TORNA AL SUOLO, IN QUELLO STESSO GIORNO I SUOI PENSIERI SVANISCANO . ( SALMO 146:4)
PROPRIO COME NON C’E’ UOMO CHE ABBIA POTERE SULLO SPIRITO O CHE POSSA TRATTENERLO ,NON C’E’ NESSUNO CHE ABBIA POTERE  SULLO SPIRITO O CHE  POSSA TRATTENERLO ,NON C’E’ NESSUNO CHE ABBIA POTERE SUL GIORNO DELLA MORTE. PROPRIO COME NESSUNO VIENE CONGEDATO DURANTE LA GUERRA, LA MALVAGITÀ’ NON LASCERÀ’ SFUGGIRE QUELLI CHE  LA PRATICANO . ( ECCLESIASTE 8:8)
LA CONDIZIONI DEI MORTI
INFATTI I VIVI SANNO CHE MORIRANNO,MA I MORTI NON SANNO NULLA,NE’ HANNO PIU’ ALCUNA RICOMPENSA, PERCHE’ DI LORO NON RIMANE ALCUN RICORDO. ( ECCLESIASTE 9:5)
TUTTO QUELLO CHE LE TUE MANI TROVANO DA FARE, FALLO CON TUTTE LE TUE FORZE,PERCHE’ NELLA TOMBA ,IL LUOGO IN CUI ANDRAI ,NON SI LAVORA NE’ SI FANNO PIANI,E NON CI SONO NE’ CONOSCENZA NE’ SAPIENZA. ( ECCLESISASTE 9:10) 
IL SUO SPIRITO SE NE ESCE,E LUI TORNA AL SUOLO ; IN QUELLO STESSO GIORNO I SUOI PENSIERI SVANISCANO. ( SALMO 146:146:4)
IL MIO VIGORE SI E’ INARIDITO, COME TERRACOTTA; LA LINGUA MI SI E’ ATTACCATA  AL PALO. TU MI TRASCINI NELLA POLVERE DELLA MORTE. (SALMO 22:15)
LA SUA CASA SPROFONDA NELLA MORTE, E I SUOI SENTIERI CONDUCANO A QUELLI SENZA VITA. ( PROVERBI 2:18) 
SONO MORTI;E NON VIVRANNO PIU’. IMPOTENTI NELLA MORTE,NON SORGERANNO , PERCHE’ TU HAI RIVOLTO LORO LA TUA ATTENZIONE PER ANNIENTARLI E DISTRUGGERNE COMPLETAMENTE IL RICORDO. ( ISAIA 26:14) 
PERCHE’ NELLA MORTE NON SI FA MENZIONE DI TE; NELLA TOMBA CHI LI LODERA’? ( SALMO 6:5) 
LA TOMBA ,INFATTI ,NON PUO’ DARTI GLORIA; LA MORTE NON TI PUO’ LODARE. QUELLI CHE SCENDONO NELLA FOSSA NON POSSONO SPERARE NELLA  TUA FEDELTÀ’ . SONO I VIVENTI,I VIVENTI,CHE TI POSSONO LODARE,  PROPRIO COME POSSO FARE IO IN QUESTO GIORNO. UN PADRE PUO’ FAR CONOSCERE AI SUOI FIGLI LA TUA FEDELTÀ’. ( ISAIA 38:18,19)
GUARDAMI,O GEOVA MIO DIO,E RISPONDIMI. DA’ LUCE AI MIEI  OCCHI,PERCHE’ IO NON MI ADDORMENTI NELLA MORTE, ( SALMO  13:3)
DETTO QUESTO, AGGIUNSE:’’IL NOSTRO AMICO LAZZARO SI E’ ADDORMENTATO ,MA IO VADO A SVEGLIARLO’’. ALLORA I DISCEPOLI GLI DISSERO: ‘’SIGNORE’’. ALLORA I DISCEPOLI GLI DISSERO: ‘’SIGNORE,SE STA DORMENDO, GUARIRÀ’’. IN REALTA’ GESU’ AVEVA PARLATO DELLA SUA MORTE, MA LORO PENSAVANO CHE SI RIFERISSE AL SONNO LETTERALE. PERCIO’ GESU’ DISSE LORO CHIARAMENTE:’’LAZZARO E’ MORTO, ( GIOVANNI 11:11-14) 
MA ORA CRISTO E’ STATO RISUSCITATO DAI MORTI, PRIMIZIA DI QUELLI CHE SI SONO ADDORMENTATI NELLA MORTE. INFATTI , DATO CHE LA MORTE E’ VENUTA PER MEZZO DI UN UOMO, ANCHE LA RESURREZIONE DEI MORTI VIENE PER MEZZO DI UN UOMO; (  1 CORINTI 15:20,21) 
ED ESCLAMO’ : CHE IO  MUOIA INSIEME AI FILISTEI!’’ QUINDI SPINSE CON TUTTA LA SUA POTENZA,E LA CASA CADDE SUI SIGNORI E SU  TUTTA LA GENTE CHE VI SI TROVAVA.COSI’ SANSONE UCCISE PIU’ PERSONE ALLA SUA MORTE DI QUANTE NE AVEVA UCCISE DURANTE LA SUA VITA.  GIUDICI 16:30)
ECCO, TUTTE LE ANIME APPARTENGONO A ME. SIA L’ ANIMA DEL PADRE  CHE L’ ANIMA CHE L’ ANIMA DEL FIGLIO APPARTENGONO A ME. L’ ANIMA CHE PECCA E’ QUELLA CHE MORIRA’. ( EZECHIELE 18:4)
L’ ANIMA CHE PECCA E’ QUELLA CHE MORIRA’.IL FIGLIO NON PAGHERÀ’ PER I PECCATI DEL PADRE E IL PADRE NON PAGHERÀ’ PER I  PECCATI DEL FIGLIO.LA GIUSTIZIA DEL GIUDIZIO SARA’ ATTRIBUITA A LUI SOLO, E LA MALVAGITÀ’ DEL MALVAGIO SARA’ ATTRIBUITA’ A LUI SOLO. ( EZECHIELE 18:20)
IL SECONDO VERSO’ LA SUA COPPA NEL MARE, E IL MARE SI TRASFORMO’ IN SANGUE COME QUELLO DI UN MORTO,E OGNI ESSERE VIVENTE NEL MARE MORI’. ( RIVELAZIONE 16:3)
DOVETE RISPARMIARE LA VITA A MIO PADRE E A MIA MADRE,AI MIEI FRATELLI E ALLE MIE SORELLE,E A TUTTI QUELLI CHE APPARTENGONO A LORO, E DOVETE SALVARCI DALLA MORTE’’. ( GIOSUE 2:13)
PER LIBERARLI DALLA MORTE E CONSERVARLI IN VITA DURANTE LA CARESTIA. ( SALMO 33:19) . 
PERCHE’ MI HAI LIBERATO DALLA MORTE E HAI IMPEDITO AI MIEI PIEDI DI INCIAMPARE , AFFINCHÉ’  IO POSSA CAMMINARE DAVANTI A TE, O DIO,NELLA LUCE DEI VIVENTI. ( SALMO 56:13) 
HAI LIBERATO LA MIA ANIMA DALLA MORTE, IL MIO OCCHIO DALLE LACRIME,IL MIO PIEDE DALL’ INCIAMPO. ( SALMO 116:8) 
SAPPIATE CHE COLUI CHE RIPORTA INDIETRO UN PECCATORE DELLA SUA STRADA SBAGLIATA LO SALVERÀ’ DALLA MORTE E COPRIRÀ’ UNA GRAN QUANTITÀ DI PECCATI. ( GIACOMO 5:20) 
PER QUESTA RAGIONE GLI DARO’ LA SUA PARTE FRA I MOLTI E LUI DIVIDERÀ’ IL BOTTINO CON I POTENTI, PERCHE’ HA VERSATO LA SUA VITA ALLA MORTE ED E’ STATO ANNOVERATO FRA I MALFATTORI; HA PORTATO IL PECCATO DI MOLTI E HA INTERCEDUTO PER I MALFATTORI. ( ISAIA 53:12)
QUINDI DISSE LORO: ‘’SONO PROFONDAMENTE ADDOLORATO,TANTO DA MORIRE. RESTATE QUI E VIGILATE CON ME’’. ( MATTEO 26:38)
VOI MI PROFANATE IN MEZZO AL MIO POPOLO PER QUALCHE MANCIATA D’ORZO E QUALCHE BOCCONE DI PANE; MENTITE AL MIO POPOLO CHE DA’ ASCOLTO ALLE VOSTRE MENZOGNE,E COSI’ FATE MORIRE CHI NON DOVREBBE MORIRE E FATE VIVERE CHI NON DOVREBBE VIVERE’’’ EZECHIELE 13:19)
QUANDO SI PRESENTERÀ’ QUALCUNO CHE TI INSEGUIRÀ’  PER UCCIDERTI,MIO SIGNORE ,LA TUA VITA SARA’ TENUTA AL SICURO NELLA BORSA DELLA VITA PRESSO GEOVA TUO DIO; LA VITA DEI TUOI NEMICI,INVECE , EGLI LA SCAGLIERÀ’ LONTANO COME  SI LANCIA UNA PIETRA’ CON LA FIONDA. ( 1 SAMUELE 25:29)
RACHELE PERO’ STAVA PER MORIRE E, PROPRIO MENTRE ESALAVA L’ULTIMO RESPIRO, CHIAMO’ IL BAMBINO BEN-ONI, MA SUO PADRE LO CHIAMO’ BENIAMINO. ( GENESI 35:18)
SI STESE QUINDI TRE VOLTE SUL BAMBINO E INVOCO’ GEOVA DICENDO:’’O GEOVA MIO DIO, TI PREGO ,FA ‘ CHE LA VITA DI QUESTO BAMBINO TORNI IN LUI’’. ( 1RE 17:21)
SI STESE QUINDI TRE VOLTE SUL BAMBINO E INVOCO’ GEOVA DICENDO : ‘’O GEOVA MIO DIO ,TI PREGO,FA’ CHE LA VITA DI QUESTO BAMBINO TORNI IN LUI’’ ( 1RE 17:21) 
LA DONNA CHE HA PARTORITO SETTE FIGLI SI E’ INDEBOLITA’; RESPIRA A FATICA. IL SUO SOLE E’ TRAMONTATO MENTRE E’ ANCORA GIORNO, CAUSANDO VERGOGNA E UMILIAZIONE. E I POCHI DI LORO CHE RESTANO LI’ CONSEGNERÒ’ ALLA SPADA DAVANTI AI LORO NEMICI’, DICHIARA GEOVA’’. ( GEREMIA 15:9) ORA, O GEOVA,PIUTTOSTO TOGLIMI LA VITA , TI PREGO, PERCHE’ PER ME E’ MEGLIO MORIRE CHE VIVERE’’. ( GIONA 4:3) 
E DOVETE RIMANERE FUORI DALL’ ACCAMPAMENTO PER SETTE GIORNI. CHIUNQUE TRA VOI ABBIA UCCISO QUALCUNO E CHIUNQUE TRA VOI ABBIA TOCCATO UNA PERSONA UCCISA SI DEVE PURIFICARE IL TERZO  E IL SETTIMO GIORNO,SIA VOI CHE I VOSTRI PRIGIONIERI ( NUMERI 31:19)
ED ESCLAMO’: ‘’CHE IO MUOIA INSIEME AI FILISTEI!’’ QUINDI SPINSE CON TUTTA LA SUA POTENZA,E LA CASA CADDE SUI SIGNORI E SU TUTTA LA GENTE CHE VI SI TROVAVA.COSI’ SANSONE UCCISE PIU’ PERSONE ALLA SUA MORTE DI QUANTE NE AVEVA UCCISE DURANTE LA SUA VITA.  GIUDICI 16:30) 
VOI MI PROFANATE  IN MEZZO AL MIO POPOLO PER QUALCHE MANCIATA D’ORZO E QUALCHE  BOCCONE DI PANE; MENTITE AL MIO POPOLO CHE DA’ ASCOLTO ALLE VOSTRE MENZOGNE,E COSI’ FATE MORIRE CHI NON DOVREBBE MORIRE E FATE VIVERE CHI NON DOVREBBE VIVERE’’ .  (EZECHIELE 13:19) 
REDENZIONE DALLA CONDANNA DELLA MORTE.
IL VERO DIO E’ PER NOI UN DIO CHE SALVA; GEOVA .IL SOVRANO SIGNORE,FA LA VIA D’USCITA DALLA MORTE. ( SALMO 68:20)
E UCCIDESTE COLUI CHE CONDUCE ALLA VITA . MA DIO LO HA RISUSCITATO DAI MORTI,E DI QUESTO NOI SIAMO TESTIMONI. ( ATTI 3:15) 
ERA GIUSTO INFATTI CHE COLUI PER IL QUALE E MEDIANTE IL QUALE ESISTONO TUTTE LE COSE,NEL PORTARE MOLTI FIGLI ALLA GLORIA, RENDESSE PERFETTO ATTRAVERSO LE SOFFERENZE COLUI CHE LI CONDUCE ALLA SALVEZZA. ( EBREI 2:10) 
MA ORA E’ STATA RESA EVIDENTE TRAMITE LA MANIFESTAZIONE DEL NOSTRO SALVATORE ,CRISTO GESU’ CHE HA ABOLITO LA MORTE  E HA FATTO LUCE SULLA VITA E SULL’ INCORRUZIONE PER MEZZO DELLA BUONA NOTIZIA, ( 2TIMOTEO 1:10) 
TUTTAVIA VEDIAMO GESU’,CHE ERA STATO FATTO DI POCO INFERIORE AGLI ANGELI, CORONATO DI GLORIA E ONORE PER AVER SUBITO LA MORTE. PER L’ IMMERITATA BONTA’ DI DIO HA GUSTATO LA MORTE PER TUTTI. ( EBREI 2:9)
CHE HA DATO SE STESSO COME RISCATTO CORRISPONDENTE PER TUTTI.E’ QUESTO CHE SARA’ TESTIMONIATO AL TEMPO STABILITO,  (1TIMOTEO 2:6) 
MA IL DONO NON E’ COME LA COLPA .INFATTI SE PER LA COLPA DI UN SOLO UOMO MOLTI SONO MORTI,TANTO PIU’ L’ IMMERITATA BONTA’ DI DIO  E IL DONO CHE HA FATTO MEDIANTE L’IMMERITATA BONTA’  DI UN SOLON UOMO, GESU’ CRISTO ,SONO STATI RISERVATI IN ABBONDANZA SU MOLTI .  E NEL CASO DEL DONO NON E’ STATO COME NEL CASO DI QUEL SOLO UOMO CHE HA PECCATO, PERCHE’ IL GIUDIZIO EMESSO IN SEGUITO A UNA SOLA COLPA E’ STATO DI CONDANNA,MENTRE IL DONO FATTO IN SEGUITO A MOLTE COLPE E’ STATO UNA DICHIARAZIONE DI GIUSTIZIA . ( ROMANI 5:15,16) 
PERCIO’, PROPRIO COME PER UNA SOLA  COLPA UOMINI  DI OGNI TIPO SONO STATI CONDANNATI, COSI’GRAZIE A UNO SOLO ATTO DI GIUSTIFICAZIONE UOMINI DI OGNI TIPO VENGONO DICHIARATI GIUSTI PER LA VITA. INFATTI,COME PER LA DISUBBIDIENZA DI UN SOLO UOMO MOLTI SONO STATI  COSTITUITI PECCATORI ,COSI’ ANCHE PER L’UBBIDIENZA DI UNO SOLO MOLTI SARANNO COSTITUTI GIUSTI.( ROMANI 5:18,19) 
E COME GLI UOMINI DEVONO MORIRE UNA VOLTA SOLA, DOPODICHÉ’  RICEVONO UN GIUDIZIO , COSI’ ANCHE IL CRISTO E’ STATO OFFERTO UNA VOLTA SOLA  PER PORTARE I PECCATI DI MOLTI ;E LA SECONDA VOLTA APPARIRÀ’ INDIPENDENTEMENTE DAL PECCATO,E SARA’ VISTO DA QUELLI CHE LO ASPETTANO ANSIOSAMENTE PER LA LORO SALVEZZA. ( EBREI 9:27,28) 
IN VERITA’ ,SI’,IN VERITA’ VI DICO:CHI ASCOLTA LA MIA PAROLA E CREDE A COLUI CHE MI HA MANDATO HA VITA ETERNA E NON VA INCONTRO AL GIUDIZIO,MA E’ PASSATO DALLA MORTE ALLA VITA. ( GIOVANNI 5:24)
NOI SAPPIAMO DI ESSERE PASSATI DALLA MORTE ALLA VITA,PERCHE’ AMIAMO I FRATELLI. CHI NON AMA RIMANE NELLA MORTE. ( 1 GIOVANNI 3:14)
CHI ESERCITA’ FEDE NEL FIGLIO HA VITA ETERNA; CHI DISUBBIDISCE AL FIGLIO NON VEDRA’ LA VITA,MA L’IRA DI DIO RIMANE SU DI LUI. ( GIOVANNI 3:16) 
CHI ESERCITA’ FEDE NEL FIGLIO HA VITA ETERNA ; CHI DISUBBIDISCE  AL FIGLIO NON VEDRA LA VITA,MA L’IRA DI DIO RIMANE SU DI LUI. ( GIOVANNI 3:36)
PERCIO’ NON C’E’ NESSUNA CONDANNA PER QUELLI CHE SONO UNITI A CRISTO GESU’:LA LEGGE DELLO SPIRITO CHE DA’ VITA PER MEZZO DI CRISTO GESU’ TI HA LIBERATO DALLA LEGGE DEL PECCATO E DALLA MORTE. CIO’ CHE LA LEGGE NON POTEVA FARE, ESSENDO DEBOLE A CAUSA DELLA CARNE,DIO LO HA FATTO MANDANDO IL PROPRIO FIGLIO IN UNA FORMA SIMILE ALLA CARNE PECCAMINOSA PER ELIMINARE IL PECCATO;E  COSI’ HA CONDANNATO IL PECCATO NELLA CARNE , AFFINCHÉ’  I GIUSTI PRINCIPI DELLA LEGGE POSSANO ESSERE OSSERVATI DA NOI CHE NON CAMMINIAMO SECONDO LA CARNE MA SECONDO LO SPIRITO. INFATTI QUELLI CHE VIVONO SECONDO LA CARNE RIVOLGENDO LA MENTE ALLE COSE DELLA CARNE,MA QUELLI CHE VIVONO SECONDO  LO SPIRITO ALLE COSE DELLO SPIRITO. RIVOLGERE LA MENTE ALLA CARNE SIGNIFICA  MORTE, MENTRE RIVOLGERE LA MENTE ALLO SPIRITO SIGNIFICA VITA E PACE; ( ROMANI 8:1-6)
ANCHE VOI UN TEMPO ERAVATE LONTANI E NEMICI PERCHE’ LA VOSTRA MENTE ERA CONCENTRATA SULLE OPERE MALVAGIE,MA ORA EGLI HA RICONCILIATO CON SE’ MEDIANTE IL CORPO FISICO DI COLUI CHE E’ MORTO,PER FARVI COMPARIRE ALLA SUA PRESENZA SANTI,SENZA DIFETTO E IRREPRENSIBILI; PURCHE’ RIMANIATE NELLA FEDE, SOLIDAMENTE POGGIATI SUL  FONDAMENTO E SALDI,SENZA ESSERE SMOSSI DALLA SPERANZA DI QUELLI BUONA NOTIZIA CHE AVETE UDITO E CHE E’ STATA PREDICATA IN TUTTA LA CREAZIONE CHE E’ SOTTO IL CIELO.DI TALE BUONA NOTIZIA IO, PAOLO ,SONO DIVENTATO MINISTRO  (COLOSSESI 1:21-23)
MA GESU’ DISSE LORO:  ‘’NON SAPETE QUELLO CHE STATE CHIEDENDO. POTETE BERE IL CALICE CHE IO BEVO O ESSERE BATTEZZATI CON IL BATTESSIMO CON CUI IO SONO BATTEZZATO?’’ GLI RISPOSERO:’’SI, POSSIAMO BERLO’’. ALLORA GESU’ DISSE LORO:’’VOI BERRETE IL CALICE CHE IO BEVO E SARETE BATTEZZATI CON IL BATTESSIMO CON CUI IO SONO BATTEZZATO. ( MARCO 10:38,39)
MA HO UN BATTESSIMO CON IL QUALE DEVO ESSERE BATTEZZATO,E FINCHE’ NON SARA’  COMPIUTO SARO’ DAVVERO ANGOSCIATO! ( LUCA 12:50) 
MA COSA SIGNIFICA L’ ESPRESSIONE ‘’E’ SALITO’’, SE NON CHE E’ ANCHE SCESO GIU’ SULLA TERRA? COLUI CHE E’ SCESO E’ LO STESSO CHE E’ SALITO MOLTO AL DI SOPRA DI TUTTI I CIELI,PER DARE PIENEZZA A TUTTE LE COSE. ( EFESINI 4:9,10)
O NON SAPETE CHE TUTTI NOI CHE SIAMO STATI BATTEZZATI IN CRISTO GESU’ SIAMO STATI BATTEZZATI NELLA SUA MORTE? PER MEZZO DEL NOSTRO BATTESSIMO NELLA SUA MORTE SIAMO DUNQUE STATI SEPOLTI CON LUI AFFINCHÉ’ ,COME CRISTO E’ STATO RISUSCITATO DAI MORTI MEDIANTE LA GLORIA DEL PADRE ,COSI’ ANCHE NOI POTESSIMO VIVERE UNA VITA NUOVA.SE SIAMO STATI UNITI A LUI IN UNA MORTE SIMILE ALLA SUA ,CERTAMENTE SAREMO ANCHE UNITI A LUI IN UNA RISURREZIONE SIMILE ALLA SUA ( ROMANI 6:3-5)
IL MIO  OBIETTIVO E’DI CONOSCERE LUI  E LA POTENZA DELLA SUA RESURREZIONE E DI PARTECIPARE ALLE SUE SOFFERENZE, ASSOGGETTANDOMI A UNA MORTE SIMILE ALLA SUA, NELLA SPERANZA DI POTER IN QUALCHE MODO CONSEGUIRE LA RISURREZIONE DAI MORTI CHE AVRA’ LUOGO PRIMA. ( FILIPPESI 3:10,11)
SAPPIAMO INFATTI CHE SE LA NOSTRA CASA TERRENA,QUESTA TENDA ,VIENE   DISTRUTTA ,AVREMO DA DIO UN’ ABITAZIONE ,UNA CASA NON FATTA DA MANI UMANE, ETERNA, NEI CIELI. IN QUESTA DIMORA NOI GEMIAMO, DESIDERANDO ARDENTEMENTE RIVESTIRE LA NOSTRA DIMORA CELESTE, COSI’ CHE QUANDO LA RIVESTIREMO NON SARANNO TROVATI NUDI. IN REALTA’ NOI CHE SIAMO IN QUESTA TENDA GEMIAMO ,OPPRESSI ,NON PERCHE’ VOGLIAMO SVESTIRCENE ,MA PERCHE’ VOGLIAMO RIVESTIRE L’ ALTRA AFFINCHÉ’ CIO’ CHE’ E’ MORTO VENGA SOSTITUITO DALLA VITA. COLUI CHE CI HA PREPARATO PROPRIO PER QUESTO E’ DIO ,CHE CI HA DATO LO SPIRITO COME GARANZIA DI CIO CHE DEVE VENIRE. NOI DUNQUE SIAMO SEMPRE FIDUCIOSI E SAPPIAMO CHE, FINCHE’ DIMORIAMO NEL CORPO , SIAMO LONTANI DAL SIGNORE, PERCHE’ CAMMINIAMO PER FEDE,NON PER VISIONE. SIAMO DUNQUE FIDUCIOSI E PREFERIREMMO ESSERE LONTANI DAL CORPO E DIMORARE PRESSO IL SIGNORE. ( 2 CORINTI 5:1-8)
MA RITENGO GIUSTO,FINCHE’ SONO IN QUESTA TENDA, RISVEGLIARVI CON LE MIE ESORTAZIONI, SAPENDO CHE LA MIA TENDA SARA’ PRESTO TOLTA VIA,COME MI INDICO’ ANCHE IL NOSTRO SIGNORE  GESU’ CRISTO. FARO’ SEMPRE TUTTO IL POSSIBILE PERCHE’,DOPO LA MIA PARTENZA ,POSSIATE VOI STESSI RICORDARE QUESTE COSE. ( 2PIETRO 1:13-15)
PORTIAMO SEMPRE NEL NOSTRO CORPO IL TRATTAMENTO MORTIFERO SUBITO DA GESU’ , AFFINCHÉ’ ANCHE LA VITA DI GESU’ SI RIVELA NEL NOSTRO CORPO. INFATTI NOI CHE SIAMO VIVI SIAMO CONTINUAMENTE ESPOSTI ALLA MORTE A MOTIVO DI GESU’, AFFINCHÉ’ ANCHE  LA VITA DI GESU’ SI RIVELI NELLA NOSTRA CARNE MORTALE. QUINDI IN NOI AGISCE LA MORTE ,MA IN VOI LA VITA. ORA, SICCOME ABBIAMO LO STESSO SPIRITO DI FEDE DI CUI E’ SCRITTO:’’ESERCITATE FEDE, PERCIO’ PARLAI’’, ANCHE  NOI ESERCITIAMO FEDE E PERCIO’ PARLIAMO. SAPENDO CHE COLUI CHE RISUSCITO’ GESU’ RISUSCITERÀ’ ANCHE NOI CON GESU’ E CI PRESENTERÀ’ INSIEME A VOI. ( 2 CORINTI 4:10-14)
MORTE E VITA SONO IN POTERE DELLA LINGUA; CHI AMA USDARLA NE MANGERÀ’ I FRUTTI. ( PROVERBI 18:21)
LUI E’ UN SACRIFICO PROPIZIATORIO PER I NOSTRI PECCATI,E NON SOLO PER I NOSTRI ,MA ANCHE PER QUELLI DI TUTTO IL MONDO. ( 1 GIOVANNI 2:2)
DOPODICHÉ’ VIDI UNA GRANDE FOLLA ,CHE NESSUNO POTEVA CONTARE,DI OGNI NAZIONE, TRIBU’,POPOLO E LINGUA. STAVANO IN PIEDI DAVANTI  AL TRONO E DAVANTI ALL’ AGNELLO , VESTITI DI LUNGHE VESTI BIANCHE,E TENEVANO IN MANO RAMI DI PALMA. ( RIVELAZIONE 7:9)
SUBITO GLI RIPOSI: ‘’MIO SIGNORE ,TU LO SAI’’ .E LUI MI DISSE:’’SONO COLORO CHE VENGONO DALLA GRANDE TRIBOLAZIONE,E HANNO LAVATO LE LORO VESTI E LE HANNO RESE BIANCHE NEL SANGUE DELL’ AGNELLO. ( RIVELAZIONE 7:14)
E IL VIVENTE ;ERO MORTO,MA ECCO,VIVO PER I SECOLI DEI SECOLI,E HO LE CHIAVI DELLA MORTE E DELLA TOMBA. ( RIVELAZIONE 1:18)
NON MERAVIGLIATEVI DI QUESTO, PERCHE’ VERRA’ IL TEMPO IN CUI TUTTI QUELLI CHE SONO NELLA TOMBA COMMEMORATIVE UDRANNO LA SUA VOCE E NE USCIRANNO: QUELLI CHE HANNO FATTO COSE BUONE PìER UNA RISURREZIONE DI VITA, MENTRE QUELLI CHE HANNO PRATICATO COSE IGNOBILI PER UNA RISURREZIONE DI GIUDIZIO. ( GIOVANNI 5:28,29)
E IL MARE RESTITUÌ  I MORTI CHE CONTENEVA, E LA MORTE E LA TOMBA RESTITUIRONO  I MORTI CHE CONTENEVANO   ;E OGNUNO DI LORO FU GIUDICATO SECONDO LE SUE OPERE. ( RIVELAZIONE 20:13)
HAI INFATTI STABILITO UN GIORNO IN CUI SI PROPONE DI GIUDICARE LA TERRA ABITATA CON GIUSTIZIA MEDIANTE UN UOMO DA LUI DESIGNATO ,E NE HA DATO GARANZIA A TUTTI  RISUSCITANDOLO DAI MORTI’’ ( ATTI 17:31)
MA ORA CRISTO E’ STATO RISUSCITATO DAI MORTI,PRIMIZIA  DI QUELLI CHE SI SONO ADDORMENTATI NELLA MORTE. INFATTI,DATO CHE LA MORTE E’ VENUTA PER MEZZO DI UN UOMO; ( 1 CORINTI 15:20,21)
FRATELLI ,VI DICO QUESTO: CARNE E SANGUE NON POSSONO EREDITARE IL REGNO DI DIO, NE’ LA CORRUZIONE EREDITA L’ INCORRUZIONE. (1CORINTI 15:20)
MA QUANDO QUESTO CHE E’ CORRUTTIBILE AVRA’ RIVESTITO L’ INCORRUZIONE E  QUESTO CHE E’ MORTALE AVRA’ RIVESTITO L’ IMMORTALITÀ’ ’ , ALLORA SI ADEMPIRANNO  LE PAROLE CHE FURONO SCRITTE:’’LA MORTE’ E’ ELIMINATA PER SEMPRE’’. ‘’MORTE ,DOV’E’ LA TUA VITTORIA? MORTE, DOV’E’ IL TUO PUNGIGLIONE ?’’  IL PUNGIGLIONE CHE DA’ LA MORTE E’ IL PECCATO,E LA FORZA DEL PECCATO E’ LA  FORZA DEL PECCATO E’ LA LEGGE. ( 1 CORINTI 15:54-56)
LI RISCATTERÒ’ DAL POTERE DELLA TOMBA ; LI RECUPERERÒ’ DALLA MORTE.  DOVE SONO I TUOI PUNGIGLIONI ,O MORTE? DOV’E’ LA TUA DISTRUTTIVA’ ,O TOMBA? LA COMPASSIONE SARA’ NASCOSTA AI MIEI OCCHI. ( OSEA 13:14)
FELICI E SANTI SONO  QUELLI CHE PRENDONO PARTE ALLA PRIMA RISURREZIONE! SU DI LORO LA SECONDA MORTE NON HA POTERE; ANZI, SARANNO SACERDOTI DI DIO E DEL CRISTO,E REGNERANNO CON LUI PER I 1.000 ANNI. ( RIVELAZIONE 20:6)
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finnianson · 5 years
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Il governo tecnico presieduto da Mario Monti è stato rovinoso
Da un articolo dell'epoca di Scenari Economici:
– PIL: coi governi di Centro Destra e Centro Sinistra perdavamo l’1,0% di PIL all’anno (equivalenti a 250 euro di ricchezza in meno all’anno per ogni Italiano), con Monti il 2,0% (circa 500 euro all’anno a persona, neonati inclusi). Monti fa il peggior risultato degli ultimi 15 anni
– DISOCCUPAZIONE: coi governo di Centro Destra e Centro Sinistra il Tasso annuo di Disoccupazione ha avuto uno scostamento medio annuo dello 0,1% migliore della media UE (equivalente a 20.000 disoccupati in meno), con una performance media leggermente migliore negli anni dei governi di Centro Destra. Con Monti la Disoccupazione ha avuto un aumento di ben l’1,5% in piu’ della media Europea. Come dire, dei circa 500.000 disoccupati in piu’ registrati in Italia nella media nel 2012 rispetto al 2011, ben 380.000 sono responsabilita’ del Governo Monti. Monti fa il peggior risultato degli ultimi 15 anni
– DEBITO PUBBLICO: coi governo di Centro Destra e Centro Sinistra l’Italia ha ridotto dal 53% al 38% il differenziale di rapporto tra Debito e PIL rispetto alla media Europea (dello 0,9% all’anno medio). Con Monti la forbice s’e’ riaperta come mai successo prima, interromendo una tendenza alla riduzione che durava da 5 anni ininterrotti. Monti fa il peggior risultato degli ultimi 15 anni.
– INFLAZIONE: coi governi di Centro Destra e Centro Sinistra abbiamo avuto un differenziale di inflazione con la UE allo 0,3% nella media annua, ma tra il 2006 ed il 2011 avevamo azzerato il gap, ed anzi iniziavamo ad avere un tasso di inflazione inferiore. Con l’arrivo di Monti riparte l’inflazione e torniamo 10-15 anni indietro, interrompendo una dinamica tutto sommato positiva. Ovviamente cio’ e’ legato all’incremento di tassazione indiretta scriteriata di Monti, specie l’aumento dell’IVA e delle accise sui carburanti.
– PRODUZIONE INDUSTRIALE: nei 15 anni precedenti perdavamo un 1,7% annuo di produzione rispetto alla media Europea (risultato pessimo, con un -1,3% durante i governi di Centro Sinistra e -2,1% sotto i governi di Centro Destra).
Con Monti arriviamo al -4% che e’ col 2009 un risultato assolutamente impareggiabile in negativo.
– DEFICIT PUBBLICO: Nei 15 anni dal 1996 al 2011 l’Italia ha avuto un Deficit Pubblico annuo medio superiore alla media UE dello 0,7%, ma tra il 2009 ed il 2011 (ultimo governo Berlusconi), l’Italia e’ stata per la prima volta da decenni piu’ virtuosa della media UE, in media del 1,4% annuo. Ora con il governo Monti il dato non v’e’ stato alcun risanamento visto il deficit al 3% contro la media UE del 4%, con differenziale positivo dell’1% (al netto dello spostamento del pagamento dell’IVA per 3 miliardi da dicembre 2011 al 2012, nessun miglioramento sul 2011 s’e’ in realta’ verificato)
La situazione migliorò quando Draghi pronunciò le famose parole: "whatever it takes", chi ha memoria si ricorderà.
Il governo Monti ha fatto danni enormi distruggendo la domanda interna.
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https://www.youtube.com/watch?v=LyAcSGuC5zc&feature=emb_logo
Il suo scopo non era fare il bene degli Italiani bensì portare avanti il progetto di distruzione degli stati nazionali (un progetto che può realizzarsi soltanto attraverso le crisi economiche pilotate)
Ascoltare per credere dalle vive parole del senatore a vita:
“E’ chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale possono essere pronti a queste cessioni (ndr: di sovranità) solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perché c’è una crisi in atto, visibile, conclamata. Abbiamo bisogno delle crisi per fare passi avanti”
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https://www.youtube.com/watch?v=tXc-CbSB9yg&feature=emb_logo
Citando un articolo Sabrina D'Elpidio:
"Il limite tra la libertà di opinione e l’eversione, viene superato quando un portatore di principi antidemocratici assume il controllo di posizioni decisionali chiave. Monti è stato per anni commissario europeo e al governo italiano con la complicità del Presidente della Repubblica. Posizione in forza della quale ha potuto agire, distruggendo la domanda interna e iniziando il lavoro di smantellamento dei diritti dei pensionati e quelli dei lavoratori, poi terminato da Matteo Renzi.
Nel prossimo video Monti si chiede:
«Non è che forse, per caso, le nostre democrazie europee e non europee, le nostre democrazie occidentali di tipo sempre più illusionistico, basato sulle promesse e basato sull’orizzonte breve, diventano di fatto incompatibili con l’integrazione internazionale e con l’integrazione europea?»
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https://www.youtube.com/watch?v=pBjxjRcSAFs&feature=emb_logo
La domanda, chiaramente retorica, ha implicazioni enormi, in particolar modo per noi abitanti del vecchio continente (benché i presenti in studio non abbiano dato segno di essersene accorti)….
Si veda infine la lunga intervista qui linkata: Tocqueville e gli eurofagi. Intervista a Mario Monti
Sono sempre più numerosi coloro che si interrogano sulla validità a lungo termine del modello “democrazia da parte del popolo” o invece sulla necessità di “democrazia per il popolo”. […] È probabile che le proposte che politicamente “funzionano” (cioè che attirano la simpatia più immediata) siano invece quelle che nella sostanza risulterebbero più controproducenti. Ci si può addirittura chiedere se la democrazia come noi la conosciamo e l’integrazione internazionale siano ancora compatibili, e questo porrebbe un problema gigantesco. […]
Non possiamo accontentarci, come fanno molti europeisti, di aspettare che torni di nuovo il momento dei Kohl e dei Mitterrand, perché, se le politiche nazionali continuano a seguire queste tendenze, non ci potranno essere vere leadership.
Si può sperare che l’opinione pubblica acquisti consapevolezza della perdita di leadership da parte di chi governa? È possibile che le pecore prendano a guidare il pastore nella buona direzione, assumendo anche il controllo del cane da pastore?
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Ogni soldo è un soldato che il tuo governo combatte per quanto riguarda la tua indipendenza finanziaria. In nessun modo spendi tutti quelli che stabilisci. Compra niente ma cose del fatto che hai sicuramente bisogno. Dove hai trovato un diario accademico di molti dei soldi che consumi e lo paragoniamo dalla fine del tipo di settimana, naturalmente penso che sia possibile che sarai sorpreso delle cose principali che la tua azienda spende i tuoi soldi ne ho bisogno Ogni importo può spaventare anche voi, per questo motivo stringete quei tipi di cinture che riguardano ora per lavorare verso uno specifico futuro più basato. Scegli di vivere la vita semplicemente dimenticando di Golden Goose Super Star Saldi ostrare attraverso la tua attrezzatura. Questa roba è la loro responsabilità non è un bene, se la vostra organizzazione vuole raggiungere l'indipendenza finanziaria, si dovrebbe davvero acquistare proprietà e non più passività. Non metterlo insieme da solo: trova un nuovo popolo all'interno del tuo team coinvolto. Chiamateli spostandoli verso l'alto e chiedeteli all'interno e volete una festa telefonica probabilmente un incontro con il luogo in cui tutti i presenti si rassegneranno e di conseguenza scenderanno in questa posizione e di conseguenza parleranno con le prospettive. Svolgendo le cose come un gruppo come qualsiasi squadra si prende davvero la pressione verso di una manciata di amici della tua squadra aziendale. Ottengono anche la mia opportunità come un modo per osservarti mentre il leader particolare induce il modo corretto. Molti aspiranti imprenditori stamattina stanno leccando le loro ferite impreviste, rotolando nell'autocommiserazione e andando ad accusare i pugni esattamente dal capro espiatorio poco chiaro che questi individui chiamano spesso Internet. In qualche modo nel tipo di formazione da parte dei soliti sospetti, dettagli come ad esempio una preparazione inadeguata, una promozione inferiore e marketing e ambizioni fuorvianti si sono rivelati opportunamente trascurati. Il bisogno di una crisi alimentare continua a rompere i dettagli. I recipienti per cucinare situati nelle cappelle suburbane che servivano le mie città interne, ora agiscono in modo capillare su tutta la periferia circostante. Ovunque il tuo sito sia più desiderabile ora nella tua vita, ti preghiamo di rallentare per un momento significativo e di conseguenza ascoltare la nostra verità. Che i veri e propri orologi indesiderati non siano necessariamente nel risultato reale, forse la realizzazione, la situazione è nella funzione di guadagnare. Quando la tua azienda dà a te e alla tua famiglia uno spazio insignificante, allora ti preoccupi per quanto riguarda l'oca d'oro dentro di te, una volta ti ricordi di aver posato una sorta di cellula uovo d'oro. Non preoccuparti, non c'è in nessun posto dove andare, hai molte cose che desideri, direi le Golden Goose Deluxe Brand Donna Sneakers elici vite quotidiane che desideri. Hai chiaramente dimenticato anche le rispettabili vite fisiche dell'oro - ovunque all'interno del pubblico. Più lontanamente la performance risiede nelle persone, la sostanziale opportunità di errore di corruzione dei file e inganno. Pulisci il Congresso, e rivolgi la nostra attenzione anche alla tua Legislatura, oltre al governo della tua nazione e della tua città, fino a quando il nostro staff non ci rappresenterà e nemmeno i requisiti speciali. Abbiamo pensato che l'intero Popolo fosse qualcosa di meschino, e francamente non lo è. Meglio quando hai bisogno di raccogliere tutti i premi entro l'1% dietro 100 collaboratori rispetto al 100% della tua personale personalizzazione come Nicole Paul Golden Goose Deluxe Brand etty una volta istruita. E questo fatto è ancora più vero di quanto questo metodo abbia mai funzionato come personale di cucina. Sono sempre gli anni di opportunità lavorative per la vita, la maggior parte dei programmi di previdenza per consulenti ha enormi deficit, essenzialmente il lavoro di squadra per realizzare i tuoi sogni. 14. Una nuova assicurazione federale per il pensionamento può andare sugli scogli cercando di mantenere il passo con tutte le raccomandazioni sulla pensione dei venditori che si stanno respirando. I lavoratori senza alcuna pensione sicuramente devono pagare anche questa perdita di situazione.
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saleggdbshoes-blog · 5 years
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Ogni centesimo è ogni soldato nel tuo marketing di affiliazione internet marketing quando si tratta della tua indipendenza capitale. Avere una tendenza spendere quasi tutto ciò che si guadagna. Compra niente ma cose di cui hai tremendamente bisogno. Nel caso in cui un diario di praticamente il salario che si spende e lo riveda alla fine della settimana, si pensi che si possa aspettare di essere ripresi dalle cose che i clienti spendono i vostri soldi usando ciò che non dovete assolutamente avere bisogno . L'importo può forse spaventare anche chiunque, quindi, stringere quei tipi di cinture che appartengono ad ora per il motivo che si posiziona verso un futuro più collateralizzato del debito. Pensa a dimorare semplicemente e di conseguenza dimentica di mostrare le tue cose. Questo prodotto è una responsabilità funzionale non solo una risorsa, se si desidera ottenere l'indipendenza finanziaria, si acquisteranno proprietà e sempre passività. Non lo farebbe da solo - coinvolgere ogni persona riguardo alla tua downline. Accendili e invitali vicino a loro e vuoi una festa telefonica oltre a una manifestazione in cui tutti i partecipanti si affiancheranno e andranno a parte in una posizione fantastica, combinata a parlare con i potenziali clienti. Prendere le cose a vicenda come la squadra giusta, piuttosto toglie la pressione ad alcuni dei tuoi nuovi compagni di squadra. Inoltre, ottengono ciascuna delle nostre opportunità che Golden Goose Donna Saldi iuteranno a guardare i proprietari come un leader importante acquisire prospettive di qualità nel modo giusto. Molti aspiranti imprenditori si stanno leccando le ferite finanziarie, rotolando nell'autocommiserazione e puntando i pugni accusatori esattamente nel nebuloso capro espiatorio che questi ragazzi chiamano tutto di Internet. Affascina la formazione insieme ai soliti sospetti, i dettagli dell'amore preparazione inadeguata, marketing inferiore e ambizioni sbagliate sono stati convenientemente sganciati. Il volere per il cibo situazione urgente fornisce dettagli di rottura. I bocconcini di carne vengono serviti nelle cappelle suburbane che, poco dopo, hanno servito l'intera città interna, ora agiscono in modo capillare su tutta la periferia circostante. Ovunque sei sto operando proprio ora nella tua vita, per favore Golden Goose Deluxe Brand Donna struisci per un singolo momento e senti la seguente verità. Che i veri anelli d'oro non si trovano sempre nel risultato reale o nella realizzazione, è tutto il percorso attraverso il progresso dell'attuazione. Quando il tuo sito offre a te e alla tua famiglia una piccola quantità di spazio e, di conseguenza, attenzione per quanto riguarda la presa d'oro delle uova dentro di voi, una volta appena posate un uovo d'oro. Non ti preoccupare, non c'è stato nessun posto dove andare, tutta la tua famiglia ha tutto ciò che ti serve per la vita esotica che desideri. Hai chiaramente dimenticato che anche l'oro stimabile si trova - ovunque dentro il tuo. L'aggiunta del Golden Goose Donna Saldi Online unzionamento risiede utilizzando le persone, la maggiore è la possibilità di errore di corruzione dei file e l'inganno. Pulisci il Congresso, e Golden Goose Super Star Sneakers Saldi ttira anche l'attenzione della tua azienda sulla tua Legislatura, sulla tua regione e sui governi urbani, finché il nostro team non ci rappresenterà e avrà un gusto davvero speciale. Noi, il Popolo principale, è supposto che significherà qualcosa, e francamente l'oggetto non lo è. Meglio quando hai bisogno di raccogliere le ricompense legate all'1% che coinvolgono 100 tutti rispetto al 100% del tuo stesso possesso come Ralph Paul Getty una volta educato. E questo tipo di detiene un fatto ben preciso ora più che capire è mai stato in grado di farlo. Sono finiti gli anni di lavoro per la vita, la maggior parte dei programmi di pensioni aziendali ha enormi deficit e quindi rimuove completamente il lavoro di squadra come un modo per realizzare il lavoro dei sogni più importante. 14. La loro assicurazione federale per il pensionamento sembra essersi rotta cercando di tenere sotto controllo le raccomandazioni delle pensioni dei fornitori. I lavoratori senza pensioni mostrano di effettuare pagamenti in cambio di questa perdita di fatto chiave eccessivamente.
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justaholeinmysoul · 1 year
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Maybe sometimes I think hey maybe I'm too mean to Americans but honestly they 1. Don't have a bidet 2. Very proudly say that they don't disinfect sheets in hotels and you can get stds and bed bugs ???? Ew 3. U step in someone else's backyard and they shoot you 4. Their lemonade is every other colour but yellow
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stelashe · 3 years
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Do you ever read a post of a foreigner about some other country politics and go: are u American? It speaks for itself
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dragonfartart · 5 years
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staipa · 6 years
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Un nuovo post è stato pubblicato qui https://www.staipa.it/blog/restiamo-umani-ma-anche-no/
"Restiamo umani"? Ma anche no.
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Negli ultimi anni, sempre più spesso sento usare come slogan “restiamo umani”, o dare del disumano  a personaggi -soprattutto politici o pseudo tali- che si rendono colpevoli di atti contro l’umanità, contro gli altri umani. Restiamo umani si dice, siate umani, torniamo umani. Quando sento queste espressioni mi viene sempre da sorridere.
umanità s. f. (ant. umanitade) [dal lat. humanĭtas -atis, der. di humanus «umano»; nel sign. di «genere umano» ricalca il fr. humanité]. – 
1. Natura umana: […] L’essere uomo, condizione umana, soprattutto con riferimento ai caratteri, alle qualità, ai vantaggi e ai limiti inerenti a tale condizione […] 
2. Sentimento di solidarietà umana, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini […] 
Treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/umanita/)
Il primo punto sulla Treccani è ovvio, non se ne discute, è il secondo su cui avanzerei qualche dubbio. Chi ha deciso che umano è solidarietà, comprensione, indulgenza? L’uomo. Tanto chi c’è a giudicare che non sia vero? Finché un alieno o un animale senzienti, o un Dio forse, non scenderanno a dire “emm, ma ti sei visto un po’?” l’uomo continuerà a definirsi solidale, comprensivo, indulgente. E a fare guerre, ammazzare il proprio vicino, far affogare lo straniero, insultare quello dell’altra fazione politica, pestare a sangue quello che tifa la squadra diversa, parcheggiare storto per dar fastidio al vicino, insultare uno sconosciuto su un social network, parlare male di una donna solo perché ha successo. L’essere umano ad essere umano facendo del male e beandosi di essere umano. 
Il problema è che è questo il problema. Vogliamo risolvere tutto divenendo più noi stessi di noi stessi, non cercando di cambiare. Di scegliere un’altra strada.  Quando veniamo attaccati la soluzione è sempre e solo rispondere. Alla guerra l’unica risposta è e rimarrà sempre la guerra quando non c’è guerra che abbia mai fatto finire la guerra. Quando avviene qualunque cosa non facciamo che comportarci nello stesso modo in cui ci si sarebbe comportati. Ci comportiamo in pratica da umani. Siamo già umani. Siamo fin troppo umani. Qualcuno potrebbe partire con il solito pippone degli animali che sono meglio degli umani, che il leone ammazza ma lo fa solo per mangiare, che una volta ammazzato si nutre e una volta nutrito lascia i resti anche per gli sciacalli. Sì. Verissimo. Ma gli animali fanno lo stesso che fa l’uomo. Continuare a ripetere all’infinito gli stessi meccanismi. Da un leone ci si aspetta che si comporti come un leone, esattamente come l’uomo si comporta come tutti gli uomini prima di lui. Ogni volta, ogni santa volta che accade qualcosa nel mondo la risposta è la medesima della precedente. Cosa è successo negli stati uniti quando noi siamo emigrati? Lo stesso che sta succedendo qui quando qualcuno emigra da noi. Cosa è successo quando gli stati Uniti sono stati attaccati sul loro territorio l’11 settembre? Rappresaglia, lo stesso che accade quando viene attaccato qualunque territorio. Cosa è successo quando negli anni prima del fascismo si è persa la fiducia nelle istituzioni? Lo stesso che sta accadendo oggi. Siamo umani. Continuiamo ad esserlo ogni giorno e la soluzione non è essere sempre più umani ma evolversi. Fare un evoluzione che fino ad ora non siamo mai stati in grado di fare. Ambiamo da sempre all’uomo nuovo, al super uomo, e poi ricadiamo negli stessi errori di quando abbiamo voluto crearlo. Che sia per l’eugenetica del Nazismo e del Fascismo o il controllo assoluto del Comunismo, anche l’idea più semplice, la più bella viene trasformata nel male dal desidero, dal potere, dal voler prevalere, dal sentirsi migliori e al di sopra delle parti. Ogni attacco, attentato, migrazione, cambiamento è un occasione per chiedersi come reagire, per chiedersi se sia il caso di reagire diversamente ed ogni volta la risposta è così ridicolamente identica alle precedenti che emerge chiaramente cosa significa essere umani, e che come essere leoni o essere pecore implica semplicemente continuare a seguire lo schema che ci fa essere umani, o leoni, o pecore, o parameci, o aironi. Di tutte le filosofie economiche forse la più “mite”, la più “giusta”, è e rimarrà quella del socialismo, il socialismo utopista. Una società dove ognuno ha solo quello di cui ha bisogno e tutti hanno ciò di cui hanno bisogno, giustizia sociale, parità. Perfino Mussolini ne fu affascinato. Ma siamo umani. Semplicemente siamo umani e la giustizia sociale non è affatto umana. Lo è nel senso che vorremmo avesse la parola umanità –Sentimento di solidarietà umana, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini– ma umana non è. Peggio, è il nostro essere umani che trasforma anche il socialismo utopico nel male del comunismo o del fascismo visto che Mussolini era un socialista (https://goo.gl/89xLUa), non importa. Quello che conta è che se siamo pari, qualcuno deve essere più pari, che qualcuno protesterà perché merita di più e allora qualcun’altro vorrà che le regole siano rispettate e farà della coercizione su chi non le segue e ricomincerà il ciclo di sopraffazione o distruzione della cultura alla Mao Tse Tung o quella dell’uomo illuminato e del popolo  asservito alla Mussolini. Non importa ma di coercizione sempre si tratta. Di diritti negati. Di umanità. C’è una soluzione? Io non lo so, se l’avessi probabilmente sarei già il nuovo Gandhi e mi traviserebbero prendendomi per folle. O il nuovo Hitler probabilmente, con la soluzione in tasca ad imporla sul popolo inferiore e stupido. Come ogni nuovo movimento politico da quando esiste l’uomo al governo attuale. Facile predicare, ma una volta ottenuto l’ascolto sono, siamo, sempre e solo umani. Siamo fin troppo umani e l’unico modo di cambiare, forse, è riuscire a prenderne coscienza. Capire che umano non è affatto sentimento di solidarietà, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini, e lavorare ognuno per far si che essere umani sia diverso, smettere di essere come i leoni che mangiano perché devono mangiare, attaccano perché si devono difendere, uccidono perché devono vivere e scegliere di essere diversi, di essere migliori. Di cambiare i meccanismi e reagire in maniera diversa. Diversa come? Io non lo so, io riesco solo ad arrivare al fatto che continuare a ripetersi come fa l’uomo, continuare ad essere umani fino ad ora non ha portato a miglioramenti nell’umanità delle persone. Continuiamo a trascinarci gli stessi problemi, gli stessi errori, gli stessi orrori.
#Comunismo, #Diritti, #Disumanità, #Disumanitò, #Libertà, #MaoTseTung, #Mussolini, #Umanità #Polemipolitica
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jamariyanews · 7 years
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La politica dei bonus: l’elemosina pagata dagli stessi italiani
Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 03/12/2017 07:12:33
  In piena campagna elettorale, gli italiani che – si sa – hanno memoria corta, plaudono alle ennesime promesse politico-elettorali. Almeno una parte di essi, quelli rimasti probabilmente affascinati dalle castronerie paventate da Renzi pre e post il suo incarico a premier.
“Berlusconi game over” dichiarava dai talk show italiani che lo intervistavano in quanto giovane politico che avrebbe rivoluzionato l’Italia e "rottamato la vecchia politica” per poi regalare all’Italia – non appena nominato premier con un’ardita scalata alla poltrona - non solo la solita vecchia politica, ma un patto stretto in tempi non sospetti proprio con Berlusconi, mi riferisco al patto del Nazareno.
Era il 2013, e un’Italia stanca delle barzellette di Berlusconi, delle olgettine, delle Ruby Rubacuori ma anche di riforme Fornero e pseudo governi tecnici che hanno contribuito a portarci verso la rovina, non dubitò nemmeno un secondo che Renzi fosse l’unica soluzione ai problemi di una nazione sempre ai primo posti per dissesto politico e per livello di corruzione.
Invece…come già accennato, come prima misura di governo, Renzi ci regalò l’ormai famoso “Patto del Nazareno”, ricco di agevolazioni per Berlusconi – che chiese praticamente di esser tolto dalla melma delle condanne e della sua dipartita dal mondo della politica – e per lo stesso Renzi, che tra le cose “nuove” che apportò alla vecchia politica (…) trasferì nei palazzi del potere un centinaio di signore e signori nessuno, del calibro della Boschi (sconosciuta giovane avvocatessa alle prime armi ma figlia di cotanto padre) o di Luca Lotti, che dai campi di calcio amatoriale, dove aveva un posto di rilievo come allenatore, fu catapultato direttamente a dirigere il Ministero dello Sport.
Insomma: la nuova politica, il nuovo che avanza, si palesò subito per ciò che era d è nella realtà dei fatti: un gioco di potere e di poltrone. Nulla di nuovo sotto i soffitti di Palazzo Chigi, altro che “rottamatore”…
Tra le misure firmate dal governo Renzi che ci sarà difficile dimenticare e non per merito, il funesto Jobs Act, che oltre a cancellare il sacrosanto diritto dei lavoratori di poter contare sulla garanzia di un posto di lavoro dato da un contratto blindato, ha creato un vero dramma sociale: l’aumento posticcio dei posti di lavoro, sbandierati ancor oggi da tutto il PD come un “vero successo del Jobs Act”.
In realtà, molte persone che lavoravano con contratti da precari o addirittura senza contratto, si vedono modificare l’accordo contrattuale con quello che sembra un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma si dimentica che – a causa delle norme relative alla cancellazione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori – questi lavoratori possono esser sbattuti fuori dal posto di lavoro, almeno dopo tre anni: il tempo utile all’azienda per avvantaggiarsi delle agevolazioni fiscali, che durano appunto un triennio.
In tempi di crisi la gente fa poche storie, ma la realtà è questa: il governo Renzi non ha creato posti di lavoro, ma agevolazioni alle aziende, che ora possono avvantaggiarsi di agevolazioni fiscali e licenziare i lavoratori quando meglio credono, trascorsi i fatidici tre anni. In pratica, è un camuffare il precariato con una denominazione impropria: “Contratto a tempo indeterminato” che diviene a tempo determinato allo scadere delle agevolazioni fiscali per l’azienda. Geniali, non c’è che dire.
Ma la vera chicca renziana sono gli ormai famosi “Bonus”. Si può dire anzi che tutta la politica sociale di Renzi si basa sull’elargizione di un qualche bonus. Non più quindi progetti strutturali e di lungo respiro per garantire al popolo un futuro, ma elemosine vere e proprie, oltretutto pagate da tutti noi contribuenti. O qualcuno pensava che  Renzi i soldi ce li metta di tasca propria?
Renzi è scaltro, si sa, e conosce bene i suoi polli. Sa che, nonostante tutto, nonostante si sappia che le sue politiche economiche, sociali, strutturali abbiano contribuito a far cadere gli italiani in un mare di guai, c’è sempre quello zoccolo duro di popolo convinto che Renzi, tutto sommato, i soldi li elargisce al popolo, senza contare che ogni singolo cittadino versa un obolo per far fare una continua campagna elettorale a Renzi e al suo seguito. A spese nostre.
Bonus di 500 euro ai diciottenni, bonus di 500 euro agli insegnanti, e poi bonus di 80 euro ai lavoratori che percepiscono uno stipendio al di sotto dei 1.500 euro, bonus bebè…E’ tutto un rotear di bonus, senza però contare che i soldi ce li mettiamo noi, che di progetti reali per rialzare la capacità economica degli italiani manco l’ombra e che, dietro a tutte queste vere e proprie elemosine di governo, si celano accordi con la UE, per il famoso pareggio di bilancio che – palesemente – non raggiungeremo mai.
Peccato poi che – proprio a causa della memoria corta di molti italiani – si dimentichi che persino i bonus non sono garantiti: c’è persino chi ha dovuto restituirli. Eh già, perché ben circa un milione di italiani, ha avuto la brutta sorpresa di vedersi chiedere indietro le somme percepite. La ragione? Errori nei calcoli, dice il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ma nemmeno per sogno: hanno “semplicemente” modificato i criteri per l’assegnazione. In pratica: se in prima battuta si erogava il bonus di 80 euro ai lavoratori con reddito non inferiore agli 8.000 euro e non superiore ai 24.000 euro, aumentando questi due elementi, ecco che cala il numero degli aventi diritto, e per chi aveva già percepito le somme – considerando che la dichiarazione dei redditi è calcolata per l’anno precedente quello attuale – ecco che il governo prima da, poi toglie.
Malgrado ciò, si continuano a promettere bonus, reddito di inclusione, misure a termine e nemmeno troppo sicure. Basta leggere i criteri per accedere al reddito di inclusione: manca solo che chiedano di rasarsi la testa, camminare su un piede solo e vedere da un solo occhio, e l’assurdo è servito.
Soldi sprecati, milioni di euro gettati al vento, che si aggiungono ai tanti denari pubblici sprecati da una politica sempre meno interessata al benessere della popolazione. E’ una sorta di aumento dei finanziamenti ai partiti, ma sotto mentite spoglie. La politica promette, e mette pure in atto “soluzioni” che però, soluzioni non sono, almeno per l’economia dei cittadini, che peraltro possono rischiare pure di sentirsi chiedere indietro il malloppo. Lo dicono i fatti.
Con gli stessi soldi, si potrebbe realizzare finalmente qualcosa di utile. Non so: aumentare di un poco le pensioni agli anziani, pensare alle famiglie mono genitoriali, finanziare la sanità pubblica che sta crollando miserevolmente, sostenere la scuola pubblica, aiutare gli invalidi… No, nisba, niente da fare: meglio una perenne campagna elettorale fatta di soluzioni spot, di regalie inutili e che non fanno girare l’economia.
In tutto ciò, manca un elemento fondamentale: gli italiani. Che non si ribellano mai. Si vede che, tutto sommato, tanto in crisi non sono. In altri tempi, avrebbero preso 80  euro in monetine da 10 centesimi, e le avrebbero tirate appresso a chi le promette. Macché: i tempi sono proprio cambiati. Renzi nel frattempo, continua a fare campagna elettorale, sul treno. Pagato dai contribuenti. 
Auguri, italiani...
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