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#cucina salutare
sarmarc · 1 day
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CHE CAVOLO DI SPAGHETTI
INGREDIENTI: 2 persone 160 gr di Spaghetti integrali o Kamut 1 Burratina o Stracciatella 1 cespo di Cavolo nero 50 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato 30 gr di Noci Aglio Olio Sale Peperoncino DIFFICOLTA’: facile TEMPO: 25 min CALORIE a porzione:380 KCal 1. Mettete su l’acqua per la pasta. Nel frattempo lavate bene il cavolo nero sotto l’acqua corrente. Togliete il gambo centrale e…
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twistedwhitesnow · 28 days
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Scopri Ricette Dietetiche e Salutari per un'Alimentazione Sana su "A Tavola con il Nutrizionista"
Cucinare può essere un'arte, una passione, ma soprattutto un modo per prendersi cura della propria salute. Nel vasto mondo dell’alimentazione, trovare il giusto equilibrio tra gusto e salute può sembrare una sfida. Ma non temete, il sito A Tavola con il Nutrizionista è qui per guidarvi nel percorso verso un’alimentazione sana con un'infinità di ricette dietetiche e salutari.
Se il vostro obiettivo è mantenere una dieta equilibrata senza rinunciare al sapore, le ricette dietetiche presenti sul blog di "A Tavola con il Nutrizionista" sono una fonte inesauribile di ispirazione. Da piatti veloci e leggeri a opzioni più elaborate, ogni ricetta è studiata per apportare tutti i nutrienti necessari, mantenendo un occhio di riguardo per il gusto.
Oltre alla varietà, un aspetto fondamentale di queste ricette salutari è la facilità di preparazione. Anche i meno esperti in cucina possono creare piatti deliziosi e nutritivi seguendo le guide dettagliate e i consigli presenti in ogni post. Il blog non è solo una raccolta di ricette, ma anche una risorsa educativa che insegna a cucinare in modo consapevole, considerando l'importanza degli ingredienti e il loro impatto sulla nostra salute.
Ma "A Tavola con il Nutrizionista" non si limita a fornire solo ricette. Il sito è un vero e proprio viaggio nell'alimentazione sana, con articoli che spaziano da consigli nutrizionali a suggerimenti per uno stile di vita equilibrato. Se siete interessati a comprendere meglio come gli alimenti influenzino il vostro benessere, troverete risposte chiare e basate su evidenze scientifiche.
Inoltre, il blog offre un'esperienza personalizzata, consentendo di scegliere ricette in base alle proprie esigenze dietetiche o preferenze gustative. Che siate alla ricerca di un piano alimentare per perdere peso, mantenere un regime alimentare specifico, o semplicemente per mangiare in modo più salutare, "A Tavola con il Nutrizionista" ha qualcosa da offrire a tutti.
In conclusione, visitare la pagina del blog A Tavola con il Nutrizionista significa immergersi in un mondo di ricette dietetiche, ricette salutari e consigli per un'alimentazione sana. Che siate appassionati di cucina, in cerca di ispirazione o semplicemente desiderosi di migliorare la vostra dieta, questo sito sarà una risorsa inestimabile nella vostra cucina.
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ideeperscrittori · 1 month
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IL MIO DIFFICILE RAPPORTO CON LA TAC
Domani devo fare una TAC con mezzo di contrasto per il solito motivo: il simpatico Linfoma Non Hodgkin che ha deciso di entrare nella mia vita. E ho rispettato una tradizione. Ogni volta che devo svolgere questo esame, il mio coefficiente di imbecillità supera il livello di guardia.
L'altra volta ho dimenticato la borsa con i documenti sanitari alla fermata dell'autobus, ma il destino è stato misericordioso perché poi l'ho ritrovata. Stavolta ho fatto un'altra boiata, per fortuna senza conseguenze.
Ma andiamo con ordine.
Alcune settimane fa ho avuto la visita oncoematologica e mi hanno prescritto un'immensa quantità di esami, tra cui questa TAC.
Purtroppo i medici non me l'hanno prenotata nell'ospedale che mi ha preso in carico. Hanno detto: "Eh, a differenza di un esame tipicamente rivolto ai pazienti oncologici come la PET, la TAC non possiamo prenotarla noi, perché riguarda una platea molto più vasta. Devi pensarci da solo". Mi aspettavo che aggiungessero: "Niente di personale, amico". Ma so bene che non è colpa dei medici. La colpa è del sistema.
Insomma: l'ospedale mi ha preso in carico, ma non per la TAC. E sapete come funziona? Quando prenoti tu un esame con la ricetta, molte cose possono andare storte. Diventa un'avventura, un'impresa, qualcosa di rocambolesco. La tua missione è chiara: ottenere una data col Sistema Sanitario Nazionale in tempi possibilmente inferiori a un'era geologica.
Abito in provincia di Milano, ma ho fatto una ricerca estesa a tutta la Lombardia, perché ovviamente a Milano e provincia non c'era nulla. E mi è capitato un incredibile colpo di fortuna. Una data fantastica: 20 agosto in provincia di Bergamo, a mezz'ora di auto da casa mia. Forse si è trattato di una congiunzione astrale. Forse si è liberato un posto per una disdetta.
E veniamo alla boiata.
L'altra volta, prima della TAC, avevo fatto le analisi del sangue per misurare il livello di creatinina. Senza il valore della creatinina, ti rimandano indietro.
Questa incombenza è sempre indicata nei fogli riguardanti la preparazione in vista della TAC.
Stavolta li ho letti? Ma certo che no. Il motivo: "Li leggo il giorno prima, tanto sono le solite cose: stare a digiuno, eccetera".
Stamattina mi sono detto: "Tanto per scrupolo, controlliamo un po' quei fogli". E la terribile verità si è manifestata.
Leggerissimo attacco di disperazione: "Vuoi vedere che mi sono giocato qualcosa che somiglia alla vittoria della lotteria?".
A parte quel mirabile 20 agosto, ricordo date improponibili in province lontanissime. Qualcosa tipo: gennaio 2025.
In teoria, nel caso di date assurde, la TAC si può fare privatamente e chiedere un rimborso. Almeno credo. Ma questo significa altre menate, altri fastidi, altra burocrazia. Niente è paragonabile alla possibilità di risolvere tutto in 24 ore presentandosi a un appuntamento già fissato.
Beffa del destino: l'esame della creatinina è nell'elenco dei mille esami ematochimici raccomandati per il giorno prima della prossima visita ematologica. Forse l'esame è uscito dalla mia mente per questo. Nel mio cervello era programmato per il 28 agosto.
Ero sull'orlo delle lacrime.
Poi mi è venuta in mente un'opzione che in un primo momento avevo escluso.
Mi sono messo a riflettere: "Ho dormito poco questa notte, ma non ho mangiato nulla. Nemmeno un tozzo di pane o un cracker".
A volte in casa ci sono schifezze che sgranocchio di notte per l'ansia. È un'abitudine poco salutare, non prendete esempio da me.
Stavolta no. Armadio della cucina privo di snack. Frigo vuoto. Stomaco vuoto.
Sapete cosa significa?
Ho capito di poter fare l'esame della creatinina oggi.
Dubbio: "Ma otterrò il risultato in tempo?".
Mentre ci pensavo, sono uscito di casa. Non avevo alternative.
Ho fatto una corsa a perdifiato verso il laboratorio di analisi più vicino, perché non ho la macchina.
C'è un laboratorio nel paese in cui abito.
Altro dubbio: "Ma sarà aperto?".
Sono giunto a destinazione e ho scoperto che ha riaperto proprio oggi, dopo la chiusura estiva. Un po' di fortuna ogni tanto ci vuole.
Ho fatto la fila e ho spiegato la situazione.
La signora dell'accettazione è stata gentilissima: "Lei è ancora in tempo: ho prescritto l'urgenza. Risultati entro oggi". Io mi sono esibito in ringraziamenti sperticati e iperbolici: "Mi avete salvato la vita!". E la signora dell'accettazione: "Che bello, ogni tanto salviamo vite".
Quindi alla fine è andato tutto bene. Ho fatto l'esame della creatinina. Ho già avuto il risultato. Domani potrò fare la TAC.
E ora stiamo a vedere.
[L'Ideota]
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animatormentata · 6 months
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Comunque non per vantarmi ma da quando ho iniziato a cucinare in modo salutare mi vengono fuori dei piatti stratosferici che mi fanno questionare veramente sul mio talento in cucina
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Ieri sera si è fatto piuttosto tardi come del resto anche sabato. Un figlio è via da sabato con gli scout e rientrerà stasera, l'altro è ritornato dalla discoteca alle tre e mezza e ancora dorme. Stamattina moglie è rimasta a letto, si è appena svegliata. È passata a salutare in cucina, indossando solo una felpa e con le chiappe al vento, ha preso il caffè, una pacca sul culo e si è diretta verso la doccia. Comincio a preparare degli spaghetti con le acciughe. O forse vado in doccia.
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fantasticazioni · 1 year
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Per un ragazzino degli anni Settanta non esistevano genitori-elicottero: affrontavi il mondo piú o meno per conto tuo, un’esplorazione priva del supporto dell’autorità paterna o materna. A posteriori, i miei genitori, al pari di quelli degli amici con cui sono cresciuto, mostravano un’incredibile disinvoltura, molto diversi dai genitori di oggi che documentano ogni mossa dei figli su Facebook e li mettono in posa su Instagram e li esortano a non frequentare posti pericolosi e chiedono solo positività mentre evidentemente cercano di proteggerli da ogni cosa. Se crescevi negli anni Settanta, la tua infanzia non era assolutamente cosí. Il mondo non ruotava ancora attorno ai bambini. Ricordo lunghi periodi, all’epoca, in cui mi capitava di non vedere mai mio padre se non nelle occasionali colazioni durante la settimana oppure a cena la domenica, visto che dal lunedí al venerdí se ne andava al lavoro nella sua società immobiliare a downtown prima che io e le mie sorelle ci svegliassimo, per non tornare a casa a Sherman Oaks se non quando noi avevamo finito di cenare e ce ne stavamo a contemplare i nostri compiti davanti alla tv ciascuno nella sua cameretta. A cinque, sei e sette anni, andavamo a scuola da soli (oggi i genitori vengono arrestati se permettono ai figli una cosa del genere) e facevamo giochi molto fisici incentrati su guerre e mostri e spie nelle strade del quartiere e fin su nei canyon che tagliano in due le colline di Sherman Oaks e Studio City ed Encino. Tornavamo a casa da scuola a piedi da soli, raccattavamo qualcosa da mangiare in una cucina vuota e poi percorrevamo in bicicletta un po’ di strade per raggiungere la casa di un’altra famiglia e anche lí sembrava che vi abitassero solo ragazzini. Se ci succedeva di avvistare o addirittura salutare la madre di qualcuno, la successiva conversazione durava un attimo e non vedevamo l’ora di scollarci, di starcene di nuovo tra noi, di scoprire il mondo per conto nostro, lontano da quei genitori che in pratica non esistevano. Bret Easton Ellis, Bianco, Einaudi
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memebankers · 9 months
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La Rivoluzione in Cucina: Come Funziona la Friggitrice ad Aria secondo "A Tavola col Nutrizionista"
In un'epoca in cui la salute e la convenienza sono al centro dell'attenzione in cucina, la friggitrice ad aria si è rivelata una vera e propria rivoluzione. Ma "come funziona la friggitrice ad aria" e quali sono i suoi benefici? "A Tavola col Nutrizionista" ci offre uno sguardo approfondito su questo moderno elettrodomestico, combinando conoscenze tecniche e consigli nutrizionali. Visitando A Tavola col Nutrizionista, potrai scoprire come la friggitrice ad aria possa trasformare il modo in cui prepari i tuoi pasti, mantenendo al contempo un occhio di riguardo per la salute.
La friggitrice ad aria funziona mediante la circolazione di aria calda attorno al cibo, cuocendolo in modo uniforme e rendendolo croccante, proprio come se fosse stato fritto nel modo tradizionale. La differenza fondamentale, tuttavia, sta nell'uso minimo o nullo di olio, il che rende la friggitrice ad aria una scelta più salutare rispetto alla frittura tradizionale.
Dal punto di vista nutrizionale, questo metodo di cottura ha numerosi vantaggi. Riducendo l'uso di olio, si abbassano significativamente le calorie e i grassi nel piatto finito. Questo è particolarmente importante per chi è attento alla propria dieta, cerca di perdere peso o semplicemente vuole mantenere uno stile di vita sano. Inoltre, cuocendo gli alimenti in modo così efficiente, la friggitrice ad aria preserva meglio le sostanze nutritive che si perdono spesso nelle cotture ad alte temperature.
"A Tavola col Nutrizionista" esplora anche le diverse possibilità culinarie offerte dalla friggitrice ad aria. Non è solo ideale per cucinare patatine fritte o pollo, ma può essere utilizzata per una vasta gamma di alimenti, compresi verdure, pesce e persino alcuni tipi di dolci. La versatilità di questo elettrodomestico la rende un'aggiunta preziosa in qualsiasi cucina.
Inoltre, il sito offre una prospettiva professionale su come la friggitrice ad aria si inserisce in un regime alimentare equilibrato. La cucina sana non riguarda solo la scelta degli ingredienti giusti, ma anche il modo in cui questi vengono cucinati. Con la friggitrice ad aria, è possibile preparare piatti gustosi e salutari, senza sacrificare il sapore o la qualità.
Visita A Tavola col Nutrizionista per approfondire il tuo sapere sulla friggitrice ad aria e per scoprire come incorporarla nel tuo stile di vita per una cucina più sana e pratica. Il sito non solo ti guida attraverso i benefici e le funzionalità di questo innovativo apparecchio, ma ti fornisce anche consigli e ricette per sfruttarlo al meglio.
In conclusione, la friggitrice ad aria rappresenta un passo avanti significativo nella cucina moderna, offrendo una soluzione semplice e salutare per chiunque desideri cucinare piatti deliziosi senza rinunciare al proprio benessere. Con l'aiuto di "A Tavola col Nutrizionista", puoi esplorare nuove frontiere culinarie e abbracciare uno stile di vita più sano e soddisfacente.
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legendary-scholar · 10 months
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Esplora l'Arte della Nutrizione con "A Tavola col Nutrizionista": Ricette Salutari e Consigli Alimentari
Sei alla ricerca di ispirazione per creare pasti sani e deliziosi? "A Tavola col Nutrizionista" è il tuo compagno ideale in questo viaggio culinario. Visita A Tavola col Nutrizionista e scopri un mondo di ricette dietetiche gustose e consigli nutrizionali per una vita più sana e bilanciata.
Il nostro sito è dedicato a chi ama il cibo e desidera mantenere uno stile di vita salutare. Troverai una vasta gamma di ricette, da quelle semplici e veloci per la vita quotidiana a opzioni più elaborate per occasioni speciali. Ogni ricetta è accompagnata da consigli nutrizionali professionali, assicurando che ogni pasto sia non solo delizioso ma anche benefico per la tua salute.
Inoltre, "A Tavola col Nutrizionista" offre articoli informativi sulla nutrizione, suggerimenti per un'alimentazione equilibrata, e strategie per affrontare le sfide comuni legate alla dieta e al benessere. Che tu sia un esperto di cucina o un principiante, troverai qualcosa per arricchire la tua tavola e il tuo benessere.
Scopri di più visitando il nostro sito e lasciati ispirare per trasformare i tuoi pasti quotidiani in un'esperienza gustosa e salutare.
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sarmarc · 2 months
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CREMA ALLA BARBABIETOLA
INGREDIENTI: 4 persone 100 gr di Barbabietola Rossa 100 gr di Anacardi naturali 100 gr di Robiola di capra 100 gr di Latte (io ho usato quello vegetale di soia o cocco) Olio Sale Limone biologico  DIFFICOLTA’: facile TEMPO: 25 min CALORIE a porzione:270 KCal 1. Prendete un frullatore e frullate la barbabietola con gli anacardi, il filo d’olio, il latte di cocco, una presa di sale e la…
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grafess · 10 months
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Non lo so che ho ma non voglio andarmene da qui, non voglio lasciare casa. Voglio stare vicino a mia madre, sento che ha bisogno di me. Non voglio dormire sola, voglio starle accanto, voglio che mi stia accanto, voglio dormire qui nel mio letto, voglio svegliarmi qui nella mia stanza. Voglio poter preparare per pranzo, aspettare mio padre che torna da lavoro, chiamare mia madre, che puntualmente ritarda. Vorrei poter chiamare nonna, aprirle la porta, toglierle la giacca, accompagnarla in cucina per salutare mio padre, per sentire sempre la solita battuta, quella che si può fare ad una suocera che viene a pranzo, la domenica mattina.
Mi manca terribilmente tutto questo, mi mancano le mie abitudini, mi mancano queste piccole cose. E ora che sei andata via nonna, io ho paura che con te se ne sia andato anche tutto questo.
E ho paura, ho paura che senza di te la mia vita diventi triste e vuota
Perché c'eri tu a ricordarmi che fossi speciale,
C'eri tu a ricordarmi che avevo delle scadenze da rispettare,
C'eri tu a consolarmi o a festeggiare con me i traguardi.
C'eri tu, e ora che non ci sei più
Mi chiedo che fine farà tutto questo..
se diventerà solo un deserto
di sorrisi tristi
e sbiaditi ricordi felici
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paolochermaz · 2 years
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E con oggi, per il 2022 da George’s è tutto, vado a dedicarmi alla cucina, pochi veri amici e tanta cura ai fornelli per accogliere come si deve il nuovo anno e salutare un 2022 ricco di soddisfazioni personali e professionali ✌🏻. Buon Anno Nuovo a tutti 🥂💫 . #mylifestyle #positivevibes #gentlemanstyle #dappergentleman #happynewyear (presso George's Roma) https://www.instagram.com/p/CmzG253qKjp/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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danilacobain · 2 years
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Ossigeno - 17
17. Gelosie 
Aveva ancora un po' del suo profumo addosso quando rientrò a casa. Si tolse i vestiti e si infilò a letto. Non sapeva di preciso cosa lo avesse spinto ad andarsene subito dopo averla baciata, quando l'unica cosa che desiderava era poterla baciare per sempre. Era stato... incredibile. Una sensazione stupenda. Percepire il suo desiderio lo aveva fatto impazzire, la voleva tutta ma non voleva affrettare le cose, non voleva spaventarla. Il giorno dopo, però, l'avrebbe chiamata e le avrebbe chiesto se volesse concedergli l'onore di accompagnarla alla festa di compleanno organizzata da Pippo. Con mille immagini che gli ronzavano in testa su come immaginava la serata, Zlatan si abbracciò al cuscino e si addormentò, più felice che mai.
Sveva era seduta nella sua cucina a fare colazione quando il suo cellulare cominciò a squillare. Con il cuore a mille lesse il nome sul display, sperando che fosse Zlatan ma era suo fratello. La invitò a pranzo da lui ma Sveva declinò l'invito: il pomeriggio successivo sarebbero partiti per la Grecia e aveva ancora tante cose da preparare. Anche Zlatan sarebbe andato con loro. Ora come doveva comportarsi con lui? Non poteva nascondere il desiderio che aveva di baciarlo ancora. Quella sera si sarebbero rivisti ed era ansiosa di capire cosa aveva significato per lui quel bacio. Non l'aveva chiamata. E questo poteva già significare che per lui era stato un bacio senza senso. Oppure non era stato come si aspettava. Magari non gli era piaciuto, non aveva provato nulla. Trascorse tutta la mattinata a preparare la valigia e il pomeriggio a fare shopping, ma solo quando rientrò a casa si rese conto che il suo cellulare era spento. Quando lo accese, vi trovò un messaggio.
Zlatan era stato tutta la giornata a telefono col suo procuratore Mino per parlare del suo imminente trasferimento a Parigi. Questa situazione lo innervosiva parecchio, ma se era costretto ad andare via avrebbe cercato di strappare al PSG un contratto coi fiocchi. Aveva provato a chiamare Sveva nel pomeriggio ma aveva trovato il cellulare staccato, così aveva pensato di passare a casa sua. Ma Mino, nell'ultima telefonata, gli aveva detto che stava per arrivare a Milano e che avrebbero cenato insieme. Decise allora di mandarle un sms. 'Ciao Sveva, ho provato a chiamarti oggi per chiederti se ti andava di venire con me al Garden Flower ma non sono riuscito a rintracciarti. Purtroppo ho avuto un imprevisto e verrò più tardi... spero di trovarti lì. Un bacio.' Si preparò e andò all'appuntamento con il suo procuratore.
Sveva rilesse il messaggio tre volte. L'aveva chiamata e voleva andare con lei alla festa... Felicissima e impaziente andò a prepararsi per la serata. Indossò un abitino nero con le spalline di pizzo, tacchi alti e trucco leggero.
Al Garden Flower c'era già molta gente quando arrivò lei. Andò a salutare la festeggiata e a farle gli auguri, scambiò quattro chiacchiere con dei conoscenti e si fermò al bancone a prendere da bere. «Ciao Sveva!» Una voce femminile richiamò la sua attenzione. Si voltò e vide Serena accanto a lei che sorrideva. «Ehi, ciao Serena. Come stai?» «Molto bene, grazie. Che vestito fantastico che hai! Sei uno schianto.» Sveva sorrise. «Grazie! Anche tu stai molto bene. E Stephan?» «Non ne ho idea. Sai, io e lui non stiamo più insieme.» «Oh. Non lo sapevo, mi dispiace.» «Non dispiacerti, non era il ragazzo giusto per me. Io ho bisogno di uno più...» Serena ad un tratto fissò il suo sguardo su qualcuno alle spalle di Sveva. «Più uomo» disse, squadrando quel qualcuno dalla testa ai piedi e divorandolo con lo sguardo. Sveva, incuriosita, si voltò a guardare. Zlatan. Era appena entrato e stava facendo gli auguri alla festeggiata. Anche Sveva si incantò a guardarlo: aveva una camicia bianca con le maniche arrotolate e un jeans scuro. I capelli erano tenuti fermi da un elastico dietro la nuca ed era uno spettacolo magnifico quando rideva. Si girò nuovamente verso Serena, alzando un sopracciglio. «Zlatan?» «Sì... è così bello e forte... e sexy.» «Non credi che, ehm, sia troppo grande per te?» «No, è perfetto. Se ti dico una cosa, prometti di non dirla a nessuno?» Sveva aveva un nodo allo stomaco. «Certo.» La ragazza si fece più vicina. «Quando eravamo a casa sua mi ha fatto capire che se fossi stata single avrei avuto una possibilità con lui.» Cosa? Sveva strinse forte il bicchiere che aveva in mano. Era vero? O questa ragazzina si stava inventando tutto? «Sei sicura? Non è che magari hai frainteso?» «A giudicare dal modo in cui mi ha baciata... sono più che sicura.» Sveva sbiancò. Accennò un sorriso. «Ma è successo in Svezia?» «Sì sì. Oh, eccolo che arriva. Mi raccomando, non una parola con nessuno!» Sveva aveva una gran voglia di tirargli uno schiaffo. Si sentiva delusa e amareggiata, ma si costrinse a ragionare sulla situazione. Per prima cosa, tra lei e Zlatan non c'era assolutamente niente, né ora né tantomeno quando lui aveva baciato Serena. Okay, si erano baciati la sera prima ed era stato un bacio meraviglioso, ma non poteva e non doveva incazzarsi per il bacio con Serena. D'altronde, Serena era bellissima e lei sapeva meglio di chiunque altro che anche l'uomo più innamorato del mondo poteva avere una sbandata. E Zlatan non era impegnato né innamorato. La gelosia la stava divorando dentro ma si stampò un sorriso a trentadue denti in faccia e si girò verso Zlatan. «Ciao ragazze» si avvicinò a Sveva e le diede un bacio sulla guancia. «Sei qui da molto?» «Un'oretta.» «Sono stato a cena con il mio procuratore. Sai, per il trasferimento a Parigi.» «Ci sono novità?» Zlatan fece un sospiro. «Sì.» Serena si avvicinò a Zlatan e lo prese per mano. «Potresti venire un attimo con me?» gli chiese. Lui guardò Sveva. «Torno subito.» Sveva gli sorrise e lo vide allontanarsi con Serena, fino a quando non scomparvero oltre la porta. La tentazione di seguirli era forte, ma quando si mosse prese la direzione opposta ed andò in giardino. Pessima idea. Fu travolta all'istante dai ricordi della sera precedente, delle labbra di Zlatan sulle sue e dei suoi occhi che la guardavano con ardore. Cielo, si stava infatuando della persona sbagliata.
Zlatan si ritrovò a seguire Serena in un vicolo buio. Era impaziente di raggiungere Sveva all'interno così si ritrovò a sbuffare. «Si può sapere dove stiamo andando?» Lei si girò a guardarlo a gli lanciò uno sguardo provocante. «Cerco solo un posto dove possiamo stare tranquilli.» «Cosa devi dirmi?» Serena si fermò e lo spinse contro un muro. «Ho lasciato Stephan, ora sono tutta tua.» Zlatan rise nervosamente. «Serena, io non ti ho mai chiesto di lasciare Stephan.» Lei intanto gli stava passando le mani sui pettorali, cercò di fermarle le mani ma lei scese giù a toccargli l'uccello, che reagì all'istante. Zlatan rimase immobile mentre lei lo accarezzava, alzava lo sguardo verso di lui e gli diceva: «Scopami, Zlatan.» E lui lo avrebbe fatto, perché lei era una ragazza sfacciata e provocante e meritava una bella lezione. Lo avrebbe fatto perché era un uomo e lei lo stava provocando. Lo avrebbe fatto, certo, se non avesse avuto Sveva in testa. Per una frazione di secondo pensò a lei e al loro bacio. Magari il sesso con Serena sarebbe stato fantastico, ma preferiva di gran lunga fare l'amore con Sveva. Anche se avesse dovuto aspettare una vita intera. In quel momento si accorse di provare qualcosa di più profondo per lei. Bloccò le mani di Serena. «Ferma.» «Zlatan, ti prego...» «Ti do un consiglio: smettila di giocare in questo modo con gli uomini, finirai per farti male» le lasciò le mani e si avviò verso il locale.
Una volta dentro, la vide subito. Era in piedi in un angolo della sala e stava parlando con Mark. L'immagine di loro due insieme, sotto il suo portico, gli fece ribollire il sangue nelle vene. Sveva stava ridendo. Chissà cosa gli aveva detto quel coglione per farla ridere così. Era bellissima. Dio, era stupenda. Sarebbe potuto rimanere ore intere a guardarla sorridere. Non andò subito da lei, si fermò con i suoi compagni di squadra per la maggior parte del tempo. Non voleva sembrarle troppo opprimente e non era più sicuro che lei gradisse la sua compagnia.
Si erano guardati per gran parte della serata e lei non gli aveva mai sorriso. Si avvicinò, Sveva stava ancora parlando con Mark e Zlatan aveva troppa voglia di stare un po' con lei. «Ehi.» «Oh, Zlatan» disse Mark, sorridendo. «Che... che fate?» Sveva si alzò. «Io stavo andando via, sono un po' stanca.» Zlatan rimase a fissarla. Ora era lei che stava scappando. «Vuoi un passaggio?» le chiese Mark. Lei guardò un secondo Zlatan. «Sì, grazie.» «Bè, buonanotte allora» disse Zlatan. «Buonanotte» rispose lei, poi si avviò a salutare gli altri. Zlatan strinse i pugni mentre la guardava allontanarsi con quell'idiota. Forse si era sbagliato su Sveva. Forse era solo una stronza e per lei quel bacio non aveva significato nulla.
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situazionespinoza · 2 years
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ho letto Killing Stalking
Alla fine della mia ultima serata al Factory, si è affacciata in cucina una mia collega. Si tratta di una delle più piccoline nel locale, ha poco più di 20 anni: C. Sono stata io a farle il training da cameriera durante il suo primo giorno di lavoro.
Domenica 5 marzo questa mia collega non era di turno, ma a quanto pare ha deciso di sacrificare la sua domenica sera libera per venirmi a salutare. Ho molto apprezzato, mi sono quasi commossa e il mio dolorante cuoricino ha avuto un balzo di speranza per il destino del genere umano.
Mentre eravamo sedute al banco, in compagnia di uno dei titolari e di altri nostri colleghi, C. e la sua amica E. hanno iniziato a illuminare noi nati al tramonto degli anni '90 sulla letteratura asiatica di stampo omoerotico.
Penso che mezzo popolo di Tumblr conosca fin troppo bene questo tipo di letteratura senza capo ne coda, prodotta da donne per donne, in cui un ragazzino emaciato e timido si sottomette alle angherie e all'amore di un Adone tutto muscoli e tossicità.
Più di dieci anni fa, quando ancora ero una piccola adolescentella brufolosa e vittima inerme del mio cervello traumatizzato, anche io ero appassionata di questo genere di intrattenimento innocente. Ci scoprivo il sesso, non lo nego. Mi piaceva vedere uomini che vestivano il ruolo del genere femminile, con i singhiozzi sempre pronti e le lacrime a rigare il volto.
Poi sono cresciuta, gli uomini li ho conosciuti davvero e la mia memoria ha archiviato questo capitolo della scoperta dell'amore carnale sublimato.
Ascoltando C. ed E. descrivere le trame delle più recenti uscite di questa letteratura mi sono sorpresa a trovarmi turbata e incuriosita. Le loro bocche snocciolavano episodi di violenze inenarrabili, pugni in faccia, stupri, spade laser, tutti incastrati nelle stesse caratterizzazioni di quasi vent'anni fa.
Solo che quando io avevo quindici anni questi racconti avevano sì della violenza, ma roba tranquilla. Sì, c'era sempre il molestatore di turno nella famiglia del ragazzino sottomesso. Sì, c'era il rapporto complicato con il padre per l'adone bello e impossibile. Però era... più easy.
Poi hanno nominato Killing Stalking e là il mio radar si è attivato inesorabilmente.
Dopo aver cercato di ricordarne il titolo per settantadue ore, ho trovato questa mirabile opera coreana sul fantastico World Wide Web. Sessanta e più capitoli di splatter, ossa fracassate, visioni, scantinati, corpi fatti a pezzi, gite al luna park e commoventi virtuosismi stilistici per descrivere l'amore pazzo tra un tipo di 28 anni che ne dimostra 11 e un altro tipo di 20 anni che ne dimostra 30.
E già qua è tutto dire.
Il mio occhio da lettrice attenta non ha potuto fare a meno di notare i buchi di trama grandi come fori di Edamer e il mio umorismo non ha resistito di fronte a dialoghi di alta fattura come "fuck me as my husband" o "so wet, do you think i'm candy to suck on?".
Allo stesso tempo, il mio occhio da vecchia adoratrice del genere è rimasto particolarmente turbato dalle scene di copula efferata in cui sto povero 28enne si trova prima mezzo impiccato e poi... vabbè, non c'è bisogno che lo scriva, avete capito.
Dopo aver consumato in tre giorni questi fatidici 60 capitoli di delirio masochista, ho cercato una spiegazione al perché alle donne piacciono così tanto queste narrazioni. Perché, nonostante io abbia 26 anni, vedere determinate immagini ha attivato i miei sensi da ragazzina alla scoperta del proibito?
Il saggio Internet fornisce varie spiegazioni:
Gusto del proibito,
Escapismo dai ruoli di genere,
Senso di comunità con altre lettrici o scrittrici appassionate del genere,
Esercizio di empatia.
Però nessuna di queste opzioni mi soddisfa.
Sì, l'omoerotismo è tabù. L'amore tra due uomini anche di più. Il sesso tra due uomini non ne parliamo, specie per le donne, quindi capisco il gusto del proibito.
Sì, se a scopare sono due uomini e io che ne leggo sono donna sto effettivamente alienando il mio ruolo di genere. Creo una sospensione limbica per cui non posso sentirmi oggettivata perché in quelle immagini non ci sono corpi simili al mio.
Sì, se vedo uno che piange perché viene picchiato provo empatia e mi dispiaccio.
Ma perché tutte queste nobili ragioni si scontrano con il gusto macabro di vedere un ragazzino violentato ripetutamente dal proprio amante?
Ci sto pensando da due giorni e il mio piccolo cervello macina supposizioni su supposizioni. Quella che mi convince di più, per ora, è la teoria dell'esorcizzare.
Vedere un personaggio di genere maschile subire quel tipo di violenze che la società mi ha insegnato a temere in quanto donna, osservare lo stupro perpetuato su qualcuno che non mi somiglia e con cui non posso fisicamente identificarmi, banalmente mi permette di guardare.
Se con il mostro ci finisci faccia a faccia, hai una paura folle e ti pietrifichi. Se invece il mostro lo guardi da lontano, se il mostro sta facendo del male a qualcuno di cui non sai niente e che non è come te, forse ti fermi a guardarlo un po' più a lungo. E così impari a conoscerlo.
Questo potrebbe dare una risposta anche alla domanda: perché, da che ho memoria, in questo genere di letteratura i personaggi bottom sono sempre:
magri
emaciati
timidi
inconsapevoli
ingenui
frignoni?
Nello stereotipo queste sono le caratteristiche che da millenni sentiamo attribuire a noi donne. Il sesso debole. Non si toccano neanche con un fiore.
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southbendtrees · 14 days
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Piante da Interno: Come Creare il Tuo Angolo Verde in Casa
Le piante da interno rappresentano un modo semplice e naturale per abbellire la tua casa e creare un ambiente rilassante e accogliente. Sempre più persone scelgono di decorare i loro spazi abitativi con piante interne, non solo per la loro estetica, ma anche per i benefici che offrono in termini di qualità dell'aria e benessere generale.
In questo articolo, esploreremo i vantaggi di avere piante in casa, come scegliere quelle giuste per il tuo spazio e alcuni consigli pratici per prendertene cura. Se sei alla ricerca di ispirazione per arredare i tuoi interni o vuoi conoscere le piante più adatte a te, sei nel posto giusto.
Perché Scegliere le Piante da Interno?
Le piante interno non sono solo belle da vedere, ma portano numerosi benefici. Ecco alcuni motivi per cui dovresti considerare di aggiungere piante al tuo spazio abitativo:
Migliorano la qualità dell'aria: Molte piante da interno, come l'aloe vera, il ficus e la sansevieria, hanno la capacità di purificare l'aria eliminando le tossine. Questo è particolarmente utile nelle case moderne, dove la ventilazione può essere limitata.
Riduzione dello stress: Studi scientifici hanno dimostrato che la presenza di piante può ridurre i livelli di stress e migliorare l'umore. Il semplice atto di prendersi cura di una pianta può avere un effetto calmante e rilassante.
Aumento dell'umidità: Le piante rilasciano umidità nell'aria, il che può essere utile durante i mesi invernali quando il riscaldamento tende a seccare l'aria in casa. Questo aiuta a mantenere un ambiente più confortevole e salutare.
Estetica e decorazione: Le piante sono un elemento decorativo versatile. Possono aggiungere colore, texture e vita a qualsiasi stanza, dal soggiorno alla cucina, fino al bagno.
Quali Piante da Interno Scegliere?
Se ti stai chiedendo quali piante siano le migliori per i tuoi interni, ecco alcune delle opzioni più popolari e facili da gestire:
Monstera Deliciosa: Con le sue foglie grandi e tagliate, la Monstera è perfetta per chi vuole creare un'atmosfera tropicale. Questa pianta cresce bene in ambienti luminosi ma con luce indiretta e richiede annaffiature regolari senza eccessi.
Ficus Benjamina: Il ficus è una delle piante più apprezzate per interni. Cresce bene in ambienti luminosi e ha un aspetto elegante e raffinato. Richiede cure moderate, tra cui annaffiature regolari e un'esposizione alla luce non troppo diretta.
Orchidee: Le orchidea sono perfette per chi desidera aggiungere un tocco di colore e eleganza. Sono disponibili in diverse varietà e colori, e anche se richiedono qualche attenzione in più rispetto ad altre piante, il loro fascino vale sicuramente lo sforzo.
Sansevieria: Nota anche come "lingua di suocera", questa pianta è estremamente resistente e facile da curare. È ideale per chi ha poco tempo o poca esperienza con le piante, poiché può sopravvivere in condizioni di scarsa luce e richiede poche annaffiature.
Felci: Le felci aggiungono un tocco di verde lussureggiante e naturale a qualsiasi ambiente. Preferiscono ambienti umidi e freschi, il che le rende perfette per il bagno o la cucina.
Consigli per la Cura delle Piante da Interno
Avere piante da interno richiede una certa attenzione, ma seguendo alcuni semplici consigli puoi garantire che le tue piante rimangano sane e belle.
Annaffiature regolari: Una delle principali cause di morte delle piante da interno è l'eccesso di acqua. La maggior parte delle piante preferisce che il terreno si asciughi leggermente tra un'annaffiatura e l'altra. Usa un annaffiatoio con un beccuccio sottile per evitare di bagnare troppo il terreno.
Luce: Ogni pianta ha esigenze diverse in termini di luce. Alcune, come le piante grasse, amano il sole diretto, mentre altre, come le felci, preferiscono la luce indiretta. Assicurati di posizionare le piante nella zona più adatta della casa.
Umidità: Molte piante, soprattutto quelle tropicali come le orchidee e le felci, preferiscono un ambiente umido. Se l'aria in casa è secca, soprattutto in inverno, considera l'uso di un umidificatore o spruzza acqua sulle foglie con un nebulizzatore.
Potatura: Rimuovere foglie secche o ingiallite aiuta la pianta a concentrarsi sulla crescita di nuove foglie. Alcune piante, come il ficus, beneficiano anche di una potatura regolare per mantenere la forma.
Concimazione: Le piante da interno beneficiano di fertilizzanti specifici. In primavera e in estate, aggiungere un fertilizzante liquido all'acqua una volta al mese può stimolare la crescita e mantenere le piante rigogliose.
Dove Acquistare Piante da Interno Online?
Acquistare piante da interno online è una soluzione comoda e pratica, soprattutto se stai cercando una vasta scelta di piante di qualità. Il nostro negozio online offre una selezione curata di piante interni, dalle più comuni come la sansevieria, alle più eleganti come le orchidee. Ogni pianta viene scelta con cura e consegnata direttamente a casa tua, con spedizioni rapide e sicure in tutta Italia.
Se sei alla ricerca di piante che aggiungano un tocco di freschezza ai tuoi interni o vuoi creare un piccolo giardino indoor, possiamo offrirti soluzioni per ogni tipo di spazio e necessità. Inoltre, offriamo consigli personalizzati per aiutarti a scegliere le piante più adatte al tuo stile di vita e al tuo ambiente.
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scontomio · 1 month
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