1900-1924 Cup Tie Competition
Hoy a las 19:00 horas y en la sede bohemia se efectuará la presentación del libro “1900-1924 Cup Tie Competition”. La misma será presidida por su autor, Osvaldo Gorgazzi, que nos comenta lo siguiente sobre su obra:
El libro 1900-1924 Cup Tie Competition, primer antecedente de la Libertadores de América, cubre el desarrollo de este torneo desde sus inicios hasta el intento de restablecerlo en 1924.
En él se puede encontrar la influencia del rugby en sus comienzos; el primer partido con reemplazos en el fútbol rioplatense; documentos que revelan los inicios de su copa hermana, la Honor Cusenier.
Con su lectura nos introducimos en la tremenda evolución del fútbol rioplatense, los altibajos en las relaciones entre las asociaciones futbolísticas radicadas en Buenos Aires, Montevideo, Rosario, Londres y Ámsterdam. El crecimiento de los actuales clubes Montevideo Wanderers, Nacional y Peñarol, como la intervención del pionero Albion y el desaparecido River Plate oriental. Las ediciones porteñas de 1912 y 1919 y sus repercusiones en Uruguay. El traspaso dirigencial de los residentes británicos a los generalmente llamados criollos.
Son 370 páginas para disfrutar de la etapa fundacional del fútbol en Sudamérica.
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WINAMAX - Tout pour la Daronne (everything for your mama) from Sam Pilling on Vimeo.
-- 2022
CANNES LIONS - SILVER - Film Culture & Context
LE CLUB DES D.A - ROUGE GOLD Production / Montage - Films / Television - Production / Realisation - Production Son / Realisation
LE CLUB DES D.A - BLANC SILVER Direction Artistique - Direction de la Photographie
LE CLUB DES D.A - BLEU BRONZE Production Son / Musique Synchronisee
D&AD AWARDS - SILVER Production Design
D&AD AWARDS - WOOD VFX Practical Effects
CLIOS - BRONZE Editing
CLIOS - BRONZE VFX
ONE SHOW - MERIT - Production Design / VFX / Use of Music
-- 2021
LIA - BRONZE TV & Cinema / BRONZE VFX
SHOTS - BRONZE Production & Styling
EUROBEST - BRONZE VFX
After winning big, a son treats his mama to an epic journey all the way up to first class!
Check out the BTS here: vimeo.com/557477087
Starring: Lucy Parker & Ewens Abid
Agency: TBWA \ Paris
Agency producer: Benoit Duchemin
ECDs: Faustine Claverie & Benjamín Marchal
Creatives: Lucie Vallotton & Vincent Cusenier
Producer: Romain Cavagnac
DOP: Kasper Tuxen
Production Designer: Andy Kelly
Art Director: Eliska Ourednickova
Stylist: Virginie Montel
Casting: Kharmel Cochrane
1st A.D: Petr Nemecek
SFX: Trick SFX
Location: Prague Studios
Plane set: Shoot Aviation
Editor: Ellie Johnson @Tenthree
Colour: Thomas Mangham
VFX: 2D: Carl Norton - 3D: Cat Gabriel @The Mill
VFX Producer: Kirsty Ratcliffe
Production: WANDA
Executive Producer: Olivier Dubocage
Production Coordinator: Chloe Goueilhe
Service Company: Boogie Films
Service EP: Jiri Hersalek
Service Producer: Oldrich Havelka
Production Coordinator: Jan Rehorka
Production Assistant: Anna
Lab: Dejonghe Film Lab
Music: 'If I can Dream' Elvis Presley
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Taormina e il suo mare sono in assoluto una delle mete più ambite di tutta la Sicilia a livello internazionale. Il suo fascino, anche se in modo completamente diverso, può essere paragonato soltanto a Capri, a Positano, a Portofino oppure, al di fuori dei confini italiani, a Saint Tropez. L’antica Tauromenion greca è una vera e propria terrazza del monte Tauro affacciata sul mar Ionio, le cui acque furono solcate per la prima volta dai Greci, nel 735 a.C., e poi dagli altri antichi navigatori del Mediterraneo. Come per il resto della Sicilia, nel corso dei secoli Taormina ha visto sfilare popoli e culture, eserciti e potenti, commercianti e artisti provenienti da tutto il Mediterraneo e l’Europa intera. Dal 212 a.C. Roma, poi i Bizantini e gli Arabi per oltre un secolo; i Normanni e gli Svevi, gli Aragonesi, lo splendore rinascimentale e poi illuminista, fino ai Borboni e all’unità d’Italia. Per le sue bellezze storiche e naturali la fama turistica di Taormina, che sembra davvero sospesa tra rocce e mare, comincia con il Gran Tour settecentesco diventando ben presto meta privilegiata di letterati e intellettuali provenienti da tutta Europa: da Goethe a D.H. Lawrence, da Truman Capote a Jean Cocteau; da Salvatore Quasimodo, Freud ed Einstein ad Anna Achmatova, ad Ava Gardner, a Liz Taylor, a Greta Garbo. Partiamo dunque alla scoperta delle spiagge più belle di Taormina e dintorni, un viaggio che avrà necessariamente come tappa finale la visita delle meraviglie storiche di Taormina, con tutto il suo fascino mondano e al tempo stesso antico e marino. La spiaggia no stress di Mazzeo A nord di Taormina per cominciare si sviluppa una lunghissima baia che da capo dei Greci, dominato dall’imponente torrione cilindrico del castello di Sant’Alessio Siculo giunge alle spalle di Mazzarò, comprendendo le località di Fondaco Parrino, Mazzeo e Spisone. Qui la spiaggia è ghiaiosa, nonché facilmente raggiungibile sia da Letojanni che da Taormina, anche tramite un ottimo servizio di autobus. La spiaggia di Mazzeo, il tratto iniziale, è la spiaggia di solito meno affollata nei dintorni di Taormina ed è quindi ideale per chi evitare i lidi più affollati. Il fondale roccioso mantiene l’acqua trasparente, mentre l’arenile si mantiene ampio e regolare. Le rocce parlanti di Spisone A Spisone la baia tende invece a restringersi. La spiaggia si allunga sotto rocce a strapiombo, mentre dal mare emergono massi che sembrano vivi. Nel tratto finale della baia spuntano scogli e isolotti dai nomi curiosi, come l’isola delle Sirene, che ripara l’omonima e minuscola baia proprio sotto al promontorio roccioso di capo Mazzarò, oppure lo scoglio dello Zio Gennaro, poco più al largo davanti all’isolotto. La baia incantata di Mazzarò Questa spiaggia è la preferita dai taorminesi. Questa minuscola baia stretta tra capo Mazzarò e capo Sant’Andrea si raggiunge da Taormina prendendo la scenografica funicolare o scendendo i gradini della scalinata di via Castelluccio. Mazzarò, che un tempo non era che un piccolo borgo di pescatori, ospita oggi alcuni tra gli hotel più esclusivi e i ristoranti migliori di Taormina. La sua spiaggia è decisamente la più elegante di tutto questo tratto di costa messinese. Il fondale di ghiaia e sassolini è bagnato da acqua turchese e cristallina, in cui si celano grotte e suggestivi anfratti marini, da scoprire durante avventurose immersioni subacquee. Isola Bella: la spiaggia più famosa di tutta la Sicilia La più famosa, e anche la più fotografata, la spiaggia di Isola Bella si trova ai piedi del monte Tauro proprio di fronte a Taormina. Tutelata dal 1998 all’interno della riserva Naturale omonima. Questa baia racchiusa tra capo Taormina e capo Sant’Andrea è divisa al centro, proprio come fosse la punta centrale del tridente di Poseidone, dalla piccola e magnifica isola Bella. Per raggiungere l’isola bisogna scendere circa un centinaio di gradini, al termine dei quali la fatica viene senza dubbio ripagata da questa splendida spiaggia di ghiaia e ciottoli, in parte attrezzata e in parte libera, incorniciata dagli scogli e riparata dai due alti promontori. I fondali sono poco profondi, trasparenti e popolati da numerosi pesci di scogliere. Davanti all’isola si allunga un piccolo istmo di sabbia, raggiungibile con la bassa marea oppure guadando l’acqua, che rappresenta sicuramente il punto più ambito della baia dove distendersi a prendere il sole. Grazie al servizio di alcuni barcaroli è possibile inoltre fare il giro della baia e scoprire la grotta Azzurra di capo Sant’Andrea, all’interno della quale si possono ammirare cangianti giochi di luce che riverberano nell’acqua e sulle pareti di roccia viva. Villagonia: l’abbraccio eterno del mare Superato capo Taormina e la sua celebre grotta della Conchiglia si sviluppa la lunga baia di Villagonia con la sua ghiaia fine, meta ideale sia degli amanti sia della barca a vela, per le correnti e i venti che invitano a solcare dolcemente il mare, che della movida notturna. Qui infatti si trova Lido Panasia, una delle discoteche più frequentate di Taormina. La sabbia dorata di Giardini Naxos Oltre il porticciolo Saia e la sua piccola spiaggia di rocce laviche, situata sotto il profilo della chiesa di Santa Maria Raccomandata, comincia il litorale di sabbia dorata che contraddistingue Giardini Naxos, l’unica tra le spiagge di Taormina a non avere ne’ fondali ghiaiosi ne’ rocce o scogli. Anche qui i fondali sono poco profondi e quindi particolarmente adatti anche ai bambini. Il vivace lungomare di Naxos è inoltre pieno di bar, ristoranti e negozi. La baia di Naxos è chiusa a sud dal suggestivo capo Schisò, con il porto ma soprattutto la sede del parco e museo Archeologico di Naxos. Qui una scultura che riprende le forme della Nike di Samotracia ricorda che lo sbarco dei primi coloni greci sulle coste siciliane. Tra la rigogliosa macchia mediterranea e affascinanti memorie storiche si nasconde infine, proprio sotto al promontorio, un’altra magnifica spiaggia di sabbia fine. I palazzi medievali di Taormina, i resti romani e le mura arabe Taormina però non è soltanto spiagge. Il suo centro storico medievale vanta infatti uno straordinario patrimonio artistico e architettonico, a partire da corso Umberto I, arteria principale della cittadina. Il bellissimo palazzo Corvaia risale al X secolo, eretto originariamente dagli Arabi, e oggi ospita il museo delle Arti e Tradizioni. La splendida villa Comunale e i suoi giardini un tempo erano la residenza di Lady Florence Trevelyan, la nobildonna inglese cugina della regina Vittoria e amante del giardinaggio che trasformò l’isola Bella in un lussureggiante giardino botanico. Lungo le vie si incontrano inoltre numerosi edifici che evocano gli antichi splendori di Taormina. Il trecentesco palazzo Duchi di Santo Stefano, capolavoro assoluto dell’arte gotica siciliana e oggi sede della fondazione dedicata allo scultore messinese Giuseppe Mazzullo (1913-1988); la quattrocentesca casa Cipolla, mirabile esempio di rinascimento siciliano, e casa Cuseni, curiosamente decorata da motivi Arts and Crafts tipicamente anglosassoni. L’odeon romano e la coeva domus di San Pancrazio (I secolo a.C.), e poi i resti dell’antica cinta muraria, eretta dagli Arabi poco prima dell’anno Mille, entro la quale si possono ammirare ancora oggi le imponenti porta Messina e porta Catania. La chiesa di San Giuseppe e il Duomo di Taormina La duecentesca torre dell’Orologio si contende piazza IX Aprile, detta anche Piano di Sant’Agostino, con facciata bianco-rosata della barocca chiesa di San Giuseppe. Al suo interno sono da segnalare le lesene in pietra di Siracusa e di Taormina, che rivestono quasi interamente le pareti della chiesa, magnificamente scolpite con motivi floreali e teste di angeli alate, entro cui sono ospitati 8 dipinti con episodi tratti dalla Vita di Gesù e 12 piccoli affreschi con progetti e personaggi biblici. L’imponente castello Arabo, che domina la città dalla rocca del Tauro, un tempo corrispondeva all’acropoli inferiore di Tauromenion (la superiore si trova nell’odierna e vicina Castelmola). Le simboliche quattro Fontane barocche della città sono invece situate in piazza Duomo, dove appunto si erge la duecentesca chiesa di San Nicola, la chiesa principale di Taormina. La facciata in pietra viva del duomo è impreziosita da tre rosoni rinascimentali in pietra di Siracusa, mentre il portale barocco permette di accedere all’interno, dove è custodito, tra altre opere d’arte, il mirabile Polittico cinquecentesco di Antonello de Saliba, composto di sei tavole inserite in un retablo ligneo (una pala d’altare), che un tempo adornava l’altare dell’ex chiesa di Sant’Agostino. Il teatro Antico di Taormina Il monumento più antico di Taormina è, infine, anche quello più importante, quello che da solo vale la visita dell’intera cittadina. Lo straordinario teatro romano, di origine probabilmente greca e risalente al III secolo a.C. Una terrazza scavata nella roccia che ha come sfondo il mar Ionio e l’Etna e che un tempo poteva ospitare circa 10 mila spettatori. Durante il Medioevo alcune strutture del complesso vengono smantellate e utilizzate come materiale di recupero per altre costruzioni. A partire dagli artisti europei del Settecento, che giunsero qui seguendo l’itinerario del Grand Tour, la bellezza del teatro Antico di Taormina ha lasciato senza parole intere generazioni di fronte alla sua bellezza mozzafiato. Oggi il teatro è il fiore all’occhiello delle attività culturali della città e ogni anno ospita numerosi eventi come la cerimonia di premiazione del David di Donatello, concerti, opere liriche e il Taormina Film Fest. https://ift.tt/3dBaEbg Le spiagge migliori di Taormina e dintorni Taormina e il suo mare sono in assoluto una delle mete più ambite di tutta la Sicilia a livello internazionale. Il suo fascino, anche se in modo completamente diverso, può essere paragonato soltanto a Capri, a Positano, a Portofino oppure, al di fuori dei confini italiani, a Saint Tropez. L’antica Tauromenion greca è una vera e propria terrazza del monte Tauro affacciata sul mar Ionio, le cui acque furono solcate per la prima volta dai Greci, nel 735 a.C., e poi dagli altri antichi navigatori del Mediterraneo. Come per il resto della Sicilia, nel corso dei secoli Taormina ha visto sfilare popoli e culture, eserciti e potenti, commercianti e artisti provenienti da tutto il Mediterraneo e l’Europa intera. Dal 212 a.C. Roma, poi i Bizantini e gli Arabi per oltre un secolo; i Normanni e gli Svevi, gli Aragonesi, lo splendore rinascimentale e poi illuminista, fino ai Borboni e all’unità d’Italia. Per le sue bellezze storiche e naturali la fama turistica di Taormina, che sembra davvero sospesa tra rocce e mare, comincia con il Gran Tour settecentesco diventando ben presto meta privilegiata di letterati e intellettuali provenienti da tutta Europa: da Goethe a D.H. Lawrence, da Truman Capote a Jean Cocteau; da Salvatore Quasimodo, Freud ed Einstein ad Anna Achmatova, ad Ava Gardner, a Liz Taylor, a Greta Garbo. Partiamo dunque alla scoperta delle spiagge più belle di Taormina e dintorni, un viaggio che avrà necessariamente come tappa finale la visita delle meraviglie storiche di Taormina, con tutto il suo fascino mondano e al tempo stesso antico e marino. La spiaggia no stress di Mazzeo A nord di Taormina per cominciare si sviluppa una lunghissima baia che da capo dei Greci, dominato dall’imponente torrione cilindrico del castello di Sant’Alessio Siculo giunge alle spalle di Mazzarò, comprendendo le località di Fondaco Parrino, Mazzeo e Spisone. Qui la spiaggia è ghiaiosa, nonché facilmente raggiungibile sia da Letojanni che da Taormina, anche tramite un ottimo servizio di autobus. La spiaggia di Mazzeo, il tratto iniziale, è la spiaggia di solito meno affollata nei dintorni di Taormina ed è quindi ideale per chi evitare i lidi più affollati. Il fondale roccioso mantiene l’acqua trasparente, mentre l’arenile si mantiene ampio e regolare. Le rocce parlanti di Spisone A Spisone la baia tende invece a restringersi. La spiaggia si allunga sotto rocce a strapiombo, mentre dal mare emergono massi che sembrano vivi. Nel tratto finale della baia spuntano scogli e isolotti dai nomi curiosi, come l’isola delle Sirene, che ripara l’omonima e minuscola baia proprio sotto al promontorio roccioso di capo Mazzarò, oppure lo scoglio dello Zio Gennaro, poco più al largo davanti all’isolotto. La baia incantata di Mazzarò Questa spiaggia è la preferita dai taorminesi. Questa minuscola baia stretta tra capo Mazzarò e capo Sant’Andrea si raggiunge da Taormina prendendo la scenografica funicolare o scendendo i gradini della scalinata di via Castelluccio. Mazzarò, che un tempo non era che un piccolo borgo di pescatori, ospita oggi alcuni tra gli hotel più esclusivi e i ristoranti migliori di Taormina. La sua spiaggia è decisamente la più elegante di tutto questo tratto di costa messinese. Il fondale di ghiaia e sassolini è bagnato da acqua turchese e cristallina, in cui si celano grotte e suggestivi anfratti marini, da scoprire durante avventurose immersioni subacquee. Isola Bella: la spiaggia più famosa di tutta la Sicilia La più famosa, e anche la più fotografata, la spiaggia di Isola Bella si trova ai piedi del monte Tauro proprio di fronte a Taormina. Tutelata dal 1998 all’interno della riserva Naturale omonima. Questa baia racchiusa tra capo Taormina e capo Sant’Andrea è divisa al centro, proprio come fosse la punta centrale del tridente di Poseidone, dalla piccola e magnifica isola Bella. Per raggiungere l’isola bisogna scendere circa un centinaio di gradini, al termine dei quali la fatica viene senza dubbio ripagata da questa splendida spiaggia di ghiaia e ciottoli, in parte attrezzata e in parte libera, incorniciata dagli scogli e riparata dai due alti promontori. I fondali sono poco profondi, trasparenti e popolati da numerosi pesci di scogliere. Davanti all’isola si allunga un piccolo istmo di sabbia, raggiungibile con la bassa marea oppure guadando l’acqua, che rappresenta sicuramente il punto più ambito della baia dove distendersi a prendere il sole. Grazie al servizio di alcuni barcaroli è possibile inoltre fare il giro della baia e scoprire la grotta Azzurra di capo Sant’Andrea, all’interno della quale si possono ammirare cangianti giochi di luce che riverberano nell’acqua e sulle pareti di roccia viva. Villagonia: l’abbraccio eterno del mare Superato capo Taormina e la sua celebre grotta della Conchiglia si sviluppa la lunga baia di Villagonia con la sua ghiaia fine, meta ideale sia degli amanti sia della barca a vela, per le correnti e i venti che invitano a solcare dolcemente il mare, che della movida notturna. Qui infatti si trova Lido Panasia, una delle discoteche più frequentate di Taormina. La sabbia dorata di Giardini Naxos Oltre il porticciolo Saia e la sua piccola spiaggia di rocce laviche, situata sotto il profilo della chiesa di Santa Maria Raccomandata, comincia il litorale di sabbia dorata che contraddistingue Giardini Naxos, l’unica tra le spiagge di Taormina a non avere ne’ fondali ghiaiosi ne’ rocce o scogli. Anche qui i fondali sono poco profondi e quindi particolarmente adatti anche ai bambini. Il vivace lungomare di Naxos è inoltre pieno di bar, ristoranti e negozi. La baia di Naxos è chiusa a sud dal suggestivo capo Schisò, con il porto ma soprattutto la sede del parco e museo Archeologico di Naxos. Qui una scultura che riprende le forme della Nike di Samotracia ricorda che lo sbarco dei primi coloni greci sulle coste siciliane. Tra la rigogliosa macchia mediterranea e affascinanti memorie storiche si nasconde infine, proprio sotto al promontorio, un’altra magnifica spiaggia di sabbia fine. I palazzi medievali di Taormina, i resti romani e le mura arabe Taormina però non è soltanto spiagge. Il suo centro storico medievale vanta infatti uno straordinario patrimonio artistico e architettonico, a partire da corso Umberto I, arteria principale della cittadina. Il bellissimo palazzo Corvaia risale al X secolo, eretto originariamente dagli Arabi, e oggi ospita il museo delle Arti e Tradizioni. La splendida villa Comunale e i suoi giardini un tempo erano la residenza di Lady Florence Trevelyan, la nobildonna inglese cugina della regina Vittoria e amante del giardinaggio che trasformò l’isola Bella in un lussureggiante giardino botanico. Lungo le vie si incontrano inoltre numerosi edifici che evocano gli antichi splendori di Taormina. Il trecentesco palazzo Duchi di Santo Stefano, capolavoro assoluto dell’arte gotica siciliana e oggi sede della fondazione dedicata allo scultore messinese Giuseppe Mazzullo (1913-1988); la quattrocentesca casa Cipolla, mirabile esempio di rinascimento siciliano, e casa Cuseni, curiosamente decorata da motivi Arts and Crafts tipicamente anglosassoni. L’odeon romano e la coeva domus di San Pancrazio (I secolo a.C.), e poi i resti dell’antica cinta muraria, eretta dagli Arabi poco prima dell’anno Mille, entro la quale si possono ammirare ancora oggi le imponenti porta Messina e porta Catania. La chiesa di San Giuseppe e il Duomo di Taormina La duecentesca torre dell’Orologio si contende piazza IX Aprile, detta anche Piano di Sant’Agostino, con facciata bianco-rosata della barocca chiesa di San Giuseppe. Al suo interno sono da segnalare le lesene in pietra di Siracusa e di Taormina, che rivestono quasi interamente le pareti della chiesa, magnificamente scolpite con motivi floreali e teste di angeli alate, entro cui sono ospitati 8 dipinti con episodi tratti dalla Vita di Gesù e 12 piccoli affreschi con progetti e personaggi biblici. L’imponente castello Arabo, che domina la città dalla rocca del Tauro, un tempo corrispondeva all’acropoli inferiore di Tauromenion (la superiore si trova nell’odierna e vicina Castelmola). Le simboliche quattro Fontane barocche della città sono invece situate in piazza Duomo, dove appunto si erge la duecentesca chiesa di San Nicola, la chiesa principale di Taormina. La facciata in pietra viva del duomo è impreziosita da tre rosoni rinascimentali in pietra di Siracusa, mentre il portale barocco permette di accedere all’interno, dove è custodito, tra altre opere d’arte, il mirabile Polittico cinquecentesco di Antonello de Saliba, composto di sei tavole inserite in un retablo ligneo (una pala d’altare), che un tempo adornava l’altare dell’ex chiesa di Sant’Agostino. Il teatro Antico di Taormina Il monumento più antico di Taormina è, infine, anche quello più importante, quello che da solo vale la visita dell’intera cittadina. Lo straordinario teatro romano, di origine probabilmente greca e risalente al III secolo a.C. Una terrazza scavata nella roccia che ha come sfondo il mar Ionio e l’Etna e che un tempo poteva ospitare circa 10 mila spettatori. Durante il Medioevo alcune strutture del complesso vengono smantellate e utilizzate come materiale di recupero per altre costruzioni. A partire dagli artisti europei del Settecento, che giunsero qui seguendo l’itinerario del Grand Tour, la bellezza del teatro Antico di Taormina ha lasciato senza parole intere generazioni di fronte alla sua bellezza mozzafiato. Oggi il teatro è il fiore all’occhiello delle attività culturali della città e ogni anno ospita numerosi eventi come la cerimonia di premiazione del David di Donatello, concerti, opere liriche e il Taormina Film Fest. Taormina è un luogo ricchissimo di stora e bellezze tutte da scoprire, dal Teatro Antico alle meravigliose spiagge di Isola Bella e Giardini Naxos.
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