Tumgik
#e non li ho dovuti chiedere e posso vivere così
lesbicastagna · 1 year
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momento mio dio quanto sono fortunata posso studiare ciò che mi interessa posso vivere fuori da casa e mantenere un tenore di vita dignitoso senza lavorare 8 ore al giorno mio dio mio dio
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jules-steps · 6 years
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Vivere per un periodo in Russia è una delle esperienze più rivelatrici per un essere umano, non solo perché scopri una cultura, una tradizione (o forse molte tradizioni), un popolo ma soprattutto scopri la parte più profonda di te. Ma questo è un altro discorso… Ci sono tante università italiane che offrono un periodo di scambio di un minimo di tre mesi sul territorio russo e ovviamente l’alloggio è uno studentato, una residenza universitaria che ti fa respirare la comunità degli anni sovietici. Obščežitie (ru. Общежитие, dall’unione delle parole общие ovvero “comune” e житьё-бытьё ovvero “vita”) è la residenza universitaria, studentato o casa dello studente che dir si voglia, che permette un soggiorno economico e culturalmente stimolante per ogni studente che studia in Russia. Le università russe offrono diversi studentati, ma qui vi parlerò di alcuni offerti dall’Università Statale di Mosca “Lomonosov”, la prestigiosa università tra le più rinomate del mondo. Quello che accomuna tutte le residenze è lo stile sovietico, caratterizzato da molti spazi in comune, da bagni separati (uno con la vasca e l’altro con il water); è la presenza delle guardie 24h e delle signore dell’amministrazione (administrator) che controllano chi entra e chi esce e lo stato delle camere. Le guardie monitorano giorno e notte l’entrata e l’uscita delle persone dalla residenza e all’entrata chiedono il “permesso” (il quale viene rilasciato dalle signore dell’amministrazione il primo giorno di entrata nella residenza) mentre gli ospiti esterni devono essere registrati con il proprio passaporto dall’amministrazione con la firma dal residente, il quale ha la responsabilità dell’ospite.
Quante sono le residenze dell’MSU?
Le residenze sono sparse per la città. Il sito ufficiale ne riporta 7 ma non riporta quello in cui sono collocati alcuni studenti stranieri che arrivano per stage, professori universitari stranieri o famigliari di studenti stranieri (per un periodo). Potremo dire che sono 8. La disposizione delle camere non è uguale a tutte le residenze. Per esempio, la residenza DSŠ (ДСШ) dedicata agli studenti per stage, professori stranieri e famigliari, è di tipo appartamento. Questo significa che potete scegliere se condividere la stanza con qualcuno oppure prendere una singola, ma tutto questo in un appartamento. È considerata di tipo “famigliare”, in quanto possiede appartamenti dentro appartamenti come nei condomini sovietici, ovvero ogni piano ha due appartamenti all’interno dei quali ci sono quattro appartamenti con stanze, cucina, bagni e un balcone. Questa residenza è collocata in centro della città (a 15 min di metro da Piazza Rossa) in un palazzo che non somiglia affatto ad una residenza. Gli appartamenti sono meno rispetto alla residenza principale ma il clima è sicuramente più famigliare e si ha la possibilità di entrare maggiormente in confidenza con le guardie e l’amministrazione, essendo loro in pochi e sempre gli stessi.
Stanza doppia all’8 piano – ДСШ
Panorama del tramonto – dal balcone dell’8 piano (ДСШ)
Al contrario, la residenza dell’edificio principale dell’università (chiamato da tutti “GheZe”, ГЗ, che sta per “edificio principale”) è strutturato a corpus in cui vivono sia studenti russi che stranieri. Somiglia di più ad una vera residenza con corridoi lunghi e tanti piccoli appartamenti in cui si può condividere la stanza oppure essere collocati in una singola. La residenza dell’edificio principale è sicuramente più caratteristica essendo più antica e somigliante ad una piccola città. Infatti, al suo interno vi sono due mense, una libreria, negozi di souvenir e negozi di alimentari che non ci sono in altre residenze in quanto le altre si trovano in città. La residenza dista 10 min a piedi dalla metro e 25 min di metro da Piazza Rossa, tuttavia a pochi minuti di camminata vi è un centro commerciale grande.
  La maestosità del “GheZe” (edificio principale dell’MSU)
Il lato dell’edificio principale
Le stanze singole dentro l’edificio principale sono di questo tipo
Dove scegliere di andare?
In realtà la scelta non dipende dagli studenti o dai professori, ma “dai piani alti” dell’Università i quali decidono dove collocarvi. Probabilmente, dipende dalla facoltà in cui studierete o insegnerete, dai posti disponibili all’interno delle residenze e dalla posizione della facoltà. In centro, vicino alla Piazza Rossa, si trovano le facoltà di Giornalismo, Psicologia e Storia dell’Oriente, mentre al “GheZe” si trovano le facoltà di Chimica, Matematica, Fisica, Giurisprudenza, Economia ed altre. La burocrazia in questi casi nelle università è molto lunga, confusa e dispersiva: spesso bisogna chiedere più volte dove si è stati assegnati, se si può essere collocati vicino alla relativa facoltà, ecc.
E la pulizia?
Molti italiani mi fanno domande sulla pulizia nelle residenze. La risposta è sempre “dipende”. Sicuramente è di vostra competenza, come in qualsiasi casa: vi dovrete comprare ogni strumento necessario per le pulizie. Per quanto riguarda il cambio di lenzuola, esso avviene due volte a settimana e viene segnalato nella bacheca annunci all’entrata. La lavatrice si trova accanto all’administracija (nel caso del DSŠ) oppure ai piani inferiori. L’utilizzo è gratuito in alcuni casi mentre in altri costa pochi centesimi di euro. La questione spinosa riguarda la presenza dei tappeti nell’edificio principale in cui voi non potete far nulla se non passare con l’aspirapolvere (che vi viene prestato su richiesta dall’administracija). Tuttavia, è sempre una questione soggettiva e di fortuna: alcune persone capitano in residenze estremamente pulite e senza tappeti, altri in quelle in cui si deve lavare da cima a fondo, e altri ancora in quelli in cui capita di vedere un amico scarafaggio: nell’ultimo caso siete in compagnia e non c’è via di scampo, in quanto l’unica cosa da fare è comprare prodotti necessari per allontanarli…ma non li sconfiggerete mai.
Gli inquilini chi sono, come sono?
Ecco la domanda spinosa. Di solito gli studenti arrivano in gruppo o in due: questo è il caso migliore per risparmiare dividendo una camera (nel caso del DSŠ si paga 350 rubli a notte, circa 5 euro con il cambio valuta corrente). Se si arriva da soli e si ha fortuna, si può chiede di stare in una doppia altrimenti si paga per una singola. In questo caso è possibile che in appartamento si stia con un gruppo multiculturale oppure con i russi. Le dinamiche a lungo termine che si vengono a creare sono diverse e non categorizzabili in “mi sono trovato male” o “mi sono trovato bene”: ci sono sempre alti e bassi dovuti non solo al proprio stato d’animo, ma anche dovuti alle influenze involontarie di altre persone. Vivere con altre persone, soprattutto estranee al proprio mondo e alla propria cultura, ti cambia e ti insegna anche come gestire varie situazioni e come evitarle. Personalmente, ho condiviso la casa con altre persone da quando avevo 19 anni e posso dire che non si smette mai di imparare e di conoscere se stessi, in primis. Non è stato un grande cambiamento quello di vivere con altre persone, lo è stato per lo più condividere una stanza con un’altra persona (cosa che non avevo mai vissuto prima): in questo caso è stata una novità ma con buona volontà si arriva sempre ad un compromesso. Ci sono situazioni in cui incontri persone insicure e deboli che non solo non hanno mai condiviso una casa con qualcuno, ma non hanno neanche volontariamente scelto di vivere in un posto così lontano e diverso come la Russia. Quello che è certo è che il periodo di vita in uno studentato ti prepara a tutte le grane burocratiche, ti fa capire quanto il mondo sia meravigliosamente ricco e diverso e a comprendere i sorrisi e le facce cupe e discrete di ogni russo.
  Vivere e studiare in Russia: full-immersion nello studentato. Vivere per un periodo in Russia è una delle esperienze più rivelatrici per un essere umano, non solo perché scopri una cultura, una tradizione (o forse…
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