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#greatermanchester
andrewseto · 5 months
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Seeing Remains was a group painting show at Oceans Apart gallery in Salford during Autumn 2023
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Michael Bisping.
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benbohendo08 · 2 years
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🖤 Baxter: The Model 🖤 . . . #dog #doggo #instadog #instadoggo #cutedog #cute #instacute #baxter #stockport #manchester #greatermanchester #dogstagram #bordercollie #goldenretriever #crossbreed #doglife #dogmodel #dogs_of_instagram #doglove #doginstagram #dogsofinstagram #dogwalk #doggy #dogphotography (at Vernon Park) https://www.instagram.com/p/CiGHSYcDvl_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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#Repost @davidsteedenart • • • • • • Ashton-under-Lyne Sketching in a corner of Town Hall Market Place, Ashton-under-Lyne with a view towards the Old Fire Station #watercolour #watercolor #penandwatercoloursketch #penandwash #penandwashdrawing #lineandwash #urbansketching #urbansketches #urbansketchers #penandwashsketching #sketching #lineandwashurbansketching #ashtonfirestation #ashtonmarket #ashtonunderlyne #tameside #greatermanchester #enpleinair #hairbyjodie #christmasinashton #zytangbrushes @zytang_art #Ukrainewillwin #lanternlighter https://www.instagram.com/p/ClyFLL_o-_g/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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muad-dib-uk · 2 years
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#mreggs #tameside #hyde #graffiti #graffitiart #urbanart #urbangraffiti #noddy #selectivecolour #selectivecolor #selectivecolourphotography #streetphotography #streetphotographer #greatermanchester #streetlife #cityliving #troubleintoytown
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stairrenovation · 28 days
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A clamped oak & glass staircase renovation in Stockport paired with prefinished natural oak installed by Abbott-Wade.
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coffeenuts · 5 months
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northwestmovers · 1 year
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Happy Mother’s Day to all you wonderful mums 🤩🥳💙💙 #mothersday #movers #greatermanchester #movingcompany #mumsofinstagram #wiganbusiness (at Greater Manchester) https://www.instagram.com/p/Cp-IVigoggh/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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manchesterradio · 1 year
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Open Mic Every Wednesday‼️ @lionsdenmcr @gnwmanchester with @farrowandfriendspromotions & @districtrecordsmcr @venus_and_the_stars featured act. Sign up from 6.30pm ✨️ 🍺Free drink for acts 🎙Record live through desk 🥁In house drummer 🍻Student deals . . . #igersmcr #manchesterlife #bestofmcr #wearemcr #mcr #manchester #mcrstreets #manchestergram #manchesterphotography #deansgatemews #mcr_follow #thisismcr #manchestereveningnews #mcr_collective #mcruk #greatermanchester #visitmanchester #manchesterphotographer #bestofmanchester #wearemcr #manchesterstreets #openmicmmanchester #grassrootsmusic #lionsdenmanchester #freegig #gnwmanchester #deansgatemanchester #castlefield (at Lions Den Manchester) https://www.instagram.com/p/Cn2SskDNjIP/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Open Mic Every Wednesday‼️ @lionsdenmcr @gnwmanchester with @farrowandfriendspromotions & @districtrecordsmcr @venus_and_the_stars featured act. Sign up from 6.30pm ✨️ 🍺Free drink for acts 🎙Record live through desk 🥁In house drummer 🍻Student deals . . . #igersmcr #manchesterlife #bestofmcr #wearemcr #mcr #manchester #mcrstreets #manchestergram #manchesterphotography #deansgatemews #mcr_follow #thisismcr #manchestereveningnews #mcr_collective #mcruk #greatermanchester #visitmanchester #manchesterphotographer #bestofmanchester #wearemcr #manchesterstreets #openmicmmanchester #grassrootsmusic #lionsdenmanchester #freegig #gnwmanchester #deansgatemanchester #castlefield (at Lions Den Manchester) https://www.instagram.com/p/Cn2Skp6tS7OG7omXtKjWM8Qvwk4yEDbNaux6Eo0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ufficiosinistri · 1 year
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      Take that look from off your face
Da sei anni, ormai, faccio la vita del pendolare. Vado al lavoro in macchina. Potrei guidare lungo la strada ormai ad occhi chiusi, in qualsiasi condizione atmosferica e ad ogni ora. Ho iniziato dopo pochi giorni dalla firma del contratto a percorrere una scorciatoia poco frequentata, che attraversa diversi paesini prima di sbucare sulla circonvallazione principale della città dove mi eco ogni mattina. La strada è molto stretta, in alcuni tratti, ma mi sento comunque a casa, non ho mai avvertito disagio: il tempo che passo a guidare è diventato un prolungamento del dormiveglia o delle carezze che si fa dare il mio gatto ogni volta che faccio colazione, rischiando di farmi rovesciare tutto il caffè. Quando incrocio un’altra macchina, se ho spazio a destra, accosto e la faccio passare oltre, e il suo conducente di solito mi saluta o fa i lampeggianti per ringraziarmi. Io, correttamente, faccio lo stesso quando sono gli altri, a cedermi il passaggio. È una regola non scritta di noi pendolari, come ce ne sono in tutto il mondo, valida per tutti i lavoratori del mondo. Incontro da anni le stesse macchine, con gli stessi guidatori, negli stessi orari. Se uno di loro dovesse, per puro caso, cambiare automobile, sono sicuro che mi troverei spaesato. Due Cinquecento bianche, una Golf grigia, il furgoncino delle macchinette del caffè, una Sandero scura. Il fossato sulla mia destra, qualche albero abbattuto, le risaie perdita d’occhio, gli Ibis che ormai hanno preso il posto degli aironi, i gheppi aggrappati ai sottili fili neri tra i pali del telefono.
Mi fermo spesso, sulla via del ritorno, in un mini market sulla strada, in uno dei paesi che incontro. Può capitare, alle volte, che non abbia fretta di tornare a casa. Di sera, per forza di cose, questo negozietto diventa il fulcro della vita sociale del luogo, attirando su di sé le attenzioni di coloro che, dopo una giornata passata in casa o nei campi, si avventurano per le strade del centro abitato.  È l’unico segno di vita nel raggio di chilometri. Ci compro le cose dell’ultimo momento, cercando di restare nel budget settimanale che mi prepongo ogni lunedì. Se finisce il dentifricio, se a casa non ho più carta da cucina, se manca la sabbia del gatto, se ho voglia di una birra dopo cena, se è finito l’idraulico liquido, se mi dimentico il latte. Le cose vanno in questo modo da sei anni ormai, senza mai cambiare, come in un iniziale rapporto tra uomo e animale selvatico, quando due mammiferi iniziano a conoscersi ed abituarsi l’uno alla stabile idea dell’altro. La commessa del banco gastronomia e la titolare del negozio non sanno il mio nome, a meno che non l’abbiano scoperto leggendolo sulla mia carta di credito, mentre io conosco quello della titolare avendolo appreso dagli scontrini. Il rumore del frigorifero all’ingresso, l’odore di formaggio che serpeggia tra gli scaffali, il profumo dei detersivi ammassati sugli scaffali, la cassa seminascosta alla fine delle corsie dei dolciumi.
Durante le giornate di nebbia, i clienti si assiepano fuori dal mini market, davanti alla sua vetrina, a guardare le macchine che arrivano dal nulla della campagna. Ci sono sette chilometri tra quel paese e il centro abitato più vicino. Si vedono arrivare come gli alpinisti di una cordata a pochi passi dal campo base, in fila indiana,  arrancando emozionati. Sbucano dall’oscurità avanzando piano, come a voler scongiurare una tragedia. Gli abitanti del posto percepiscono questi gruppetti come un segno tangibile dell’esistenza dell’umanità, delle città, degli uffici, del presente. Sono piccole e momentanee iniezioni di fiducia. “Sino a qui, tutto bene”, sembrano pensare. Le macchine sfilano piano davanti a loro e al negozietto, i presenti all’evento si scrutano l’un l’altro.
Mi fermai lì persino una Vigilia di Natale, la strada era ghiacciata e avevo i vetri lerci di sale e fango. La nebbia che saliva dal ghiaccio dei campi non si scrostava dall’auto. Scesi e c’era già il gruppetto di persone, indefesso, a guardarmi durante la manovra. Il cappuccio alzato, il passo indeciso una volta giù dall’auto, li salutai alzando il guanto destro col quale mi ero difeso, sino a quel momento, dal volante gelato. Loro, stupiti, mi risposero, forse spinti da un qualsivoglia spirito Natalizio. Entrai nel mini market e comprai del deodorante. Pagai, uscii e loro erano ancora lì, a controllare i miei movimenti prima di risalire in macchina e rimettermi in cammino verso casa.
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Da sei anni, la storia si ripete perpetuamente durante ogni stagione, ma diventa più corroborante in inverno, nei giorni di nebbia, quando cioè sentiamo più necessaria la vicinanza coi nostri simili.
Sei anni fa, nello stesso periodo, un ragazzo nato a Stockport iniziò ufficialmente la sua carriera al Manchester City. L’allenatore della prima squadra, un certo Josep Guardiola, lo notò tra le fila delle selezioni giovanili e lo convocò, senza pensarci due volte, a sedici anni, per una partita di Champions League. Contro il Celtic Glasgow, per giunta. La seconda apparizione degna di nota di questo neonato trequartista sarà per strada, assieme a degli amici, ovviamente durante una partita tutti-contro-di-lui, raccontata da un video uscito però solamente poco tempo fa. Lui a torso nudo, dinoccolato e infantile, sfida in dribbling e giravolte un branco di coetanei incappucciati e vestiti di scuro, tra le case della città in cui sono nati, nella cosiddetta Greater Manchester, che mi immagino un po’ come una Cinisello Balsamo nelle Midlands. Non si riesce a capire in che stagione siamo. Lui è nudo, gli altri coperti sino alla fronte. Nemici, ma anche amici di sempre. Sembra un videogame. Phil Foden e la sua truppa, come il gruppetto di automobili che si vedono arrivare dopo aver superato quella terra di nessuno, sono gli stessi, tangibili, segnali di vita in una landa arida. La pianura da una parte, una qualunque carriera calcistica dall’altra. Il terreno brullo e congelato che lascia man mano, lentamente, spazio ai primi caseggiati, nei bruciano di vita corpi con una storia, un fatalismo a cui credere, bugie da raccontare anche in età adulta. La voglia, arrogante, di giocare a pallone, contrapposta ad un rituale moderno fatto di contratti, allenamenti e diete. Foden e la sua volontà rivoluzionaria di affrontare il mondo del calcio lo escludono di diritto dalla tristezza europea fondata sull’incomunicabilità. Le sue gesta, importanti o di poco conto che siano, sono coltellate ad ogni suo movimento. Non diventerà mai un campione, non vincerà mai un Mondiale, nemmeno tingendosi i capelli alla Gascoigne. Ce lo ritroveremo in panchina nei prossimi anni, magari in Serie A o in qualche campionato esotico, a guadagnare uno stipendio immeritato, al limite del parossismo, e a far parlare più i tabloid che le statistiche. Potrà venire insultato per la sua spiccata eccentricità oppure preso in giro per il suo puerile egocentrismo, ma non sarà mai un giocatore normale, uno yesman come tanti che si allena, gioca e, qualche volta, vince. Questo, probabilmente, è e sarà sempre il tratto più rivoluzionario di Phil Foden. In una famiglia di tifosi reds, lui rimane da subito allucinato dai citizens, così tanto voler ardentemente rivivere la storia di Jimmy Grimble, un ragazzino come lui nato nella Greater Manchester che sogna di diventare un calciatore del Manchester City.
Vi sono persone che, una volta finito di guardare un film, che sia al cinema o sul divano, rimangono fisse con gli occhi sullo schermo sino al termine dei titoli di coda, attendendo la fine della solita canzone finale. Altri, invece, come a voler dimenticare al più presto ciò a cui hanno appena assistito, si alzano nervosamente, aggirandosi per la stanza o cercando il cappotto per uscire dalla sala, senza guardare in faccia più nessuno e senza parlare.
Ci troveremo, si spera tra molti anni, a riguardare il film sulla carriera da calciatore di Phil Foden, e saremo tra i secondi, perché ci comportiamo inconsciamente come lui, in fondo: cerchiamo qualcos’altro, senza esser stati capaci di godere sino in fondo del presente. È lecito pensare che anche Phil abbia sempre guardato sino alla fine dei titoli di coda la pellicola cinematografica dedicata a Jimmy Grimble, ma noi siamo dei rivoluzionari e la pensiamo diversamente. O per lo meno, la sogniamo diversamente.
Due mammiferi, dopo la prima annusata, iniziano a rispettarsi, alla faccia delle storie sull’amore incondizionato e sulla mancanza di secondi fini. Fermarsi a fare acquisti dell’ultim’ora in un negozio di paese è un’azione utilitaristica, che non ammette sorrisi.
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essentialise · 1 year
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Welcome to Bolton! #bolton #bornandbred #northwestuk #greatermanchester #lancashirebusiness #greatermanchesterbusiness #speakingskills #publicspeakers #universityspeaker #uclan #studententrepreneurs https://www.instagram.com/p/ClVh_jzDS2x/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ukpathfinders · 2 years
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Who doesn’t love a quick parachute game #bobcats #pathfinders_uk #swinton #salford #cityofsalford #greatermanchester https://www.instagram.com/p/CgSCUeotNQD/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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#BREAKING: #GreaterManchester Police have #arrested four boys in #Rochdale on suspicion of rape
BREAKING: Greater Manchester Police have arrested four boys in Rochdale on suspicion of rape Latest: https://t.co/PAiZ4D1jU3 📺 Sky 501, Virgin 602, Freeview 233 and YouTube pic.twitter.com/mlTpo6HddI — Sky News (@SkyNews) February 11, 2024 Source: X
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king-beard · 4 months
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#wernethlowcountrypark #greatermanchester #hyde #epicview #countrywalk
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muad-dib-uk · 2 years
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#publicspaces #publicparks #tameside #greatermanchester #blackandwhiteportrait #blackandwhite #blackandwhitephotography #blackandwhitephotographer #phonephotography #phonephotographer #bnwcity #bnw_photography #bnw_greatshots (at Hyde Park) https://www.instagram.com/p/ChDX1w2NNoE/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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