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#guglielmo poggi
bravagente · 7 months
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la rai ha cambiato collocazione a circeo più volte, cercando di spostarla su raidue per poi decidere last minute di collocarla di nuovo su raiuno e ancora non si capisce con chiarezza se andrà in DUE SERATE (una serie di 6 episodi!) o tre, la prima delle quali programmata contro lo show di zalone. in pratica vuole sabotarlo.
ora, questa non è solamente una miniserie su un fatto di cronaca nera, cosa che comunque la renderebbe meritevole di attenzione visto la gravità del fatto. ma attraverso la sua co-protagonista, il personaggio d'invenzione interpretato da greta scarano che fa da cerniera tra donatella colasanti e tina lagostena bassi, circeo è anche una ricostruzione del movimento femminista in italia tra gli anni '70 e '80. ideatrice e head writer sono donne.
se potete, guardatevi la serie il 14 e il 21 novembre (e il 28, se le serate sono tre) e parlatene sui social. se non potete/volete guardarla in diretta recuperatela su raiplay appena la caricano. è un miracolo che la rai l'abbia coprodotta, non lasciamo che floppi perché sennò il rischio di tornare ancora una volta ai biopic di santi e martiri perché "il pubblico non vuole le cose woke" è concreto.
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paoloferrario · 6 months
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CIRCEO, Regia di Andrea Molaioli, con: Greta Scarano, Ambrosia Caldarelli, Angelo Spagnoletti, Francesca Antonelli, Benedetta Cimatti, Guglielmo Poggi, Pia Lanciotti, Enrico Ianniello, Rai1, novembre 2023
CIRCEO, Regia di Andrea Molaioli, con: Greta Scarano, Ambrosia Caldarelli, Angelo Spagnoletti, Francesca Antonelli, Benedetta Cimatti, Guglielmo Poggi, Pia Lanciotti, Enrico Ianniello, Rai1, novembre 2023
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stranotizie · 7 months
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L'attore protagonista nei panni di Angelo Izzo della fiction che ripercorre la tragedia del massacro del 1975: "Spero che ci facciano portare la serie nelle scuole con proiezioni e dibattiti, soprattutto i giovani uomini dovrebbero vederla" "Leggevo su Twitter ieri sera i commenti di tanta gente che non ce la fa ad affrontare il racconto di quel massacro. Molti telespettatori non sono pronti e c'è ancora da lavorare perché tutti avvertano questa storia come indispensabile e necessaria. Per noi lo è ovviamente ma io credo che lo sia anche per lo spettatore. Bisogna guardare in faccia questo orrore perché non accada mai più". Parla così con l'Adnkronos Guglielmo Poggi, il protagonista maschile della serie 'Circeo', che ha debuttato ieri su Rai1 con 2.614.000 spettatori e il 13.9% di share, dovendosela vedere con due concorrenti non facili, come lo show di Checco Zalone su Canale 5 (3.480.000 spettatori e il 19.2%) e l'incontro di tennis Djokovic-Sinner su Rai2 (2.543.000 spettatori e il 14.6% di share). "La storia del massacro del Circeo - sottolinea il protagonista - non è importante solo perché affronta il tema attualissimo del femminicidio ma perché segnò uno spartiacque fondamentale in Italia, portando all'introduzione dello stupro tra i reati contro la persona e non più contro la morale. Grazie alla forza di Donatella Colasanti e di Tina Lagostena Bassi si è arrivati ad un cambiamento storico per il nostro Paese. Sarebbe molto importante che questa serie venisse vista dai giovani, soprattutto da giovani uomini", dice l'attore che nella serie in onda su Rai1, nel prime time del martedì per altre quattro puntate, interpreta Angelo Izzo, che con Gianni Guido e Andrea Ghira, nel 1975, si macchiò di uno dei delitti più efferati che l'Italia ricordi, sequestrando, stuprando e seviziando per 48 ore due ragazze, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, che morì in seguito alle torture. Il confronto con questo personaggio - che nel 2005 è tornato a rendersi colpevole di un duplice omicidio mentre era fuori dal carcere per un permesso premio ed è considerato l’unico serial killer italiano ancora vivente - non è stato facile per Poggi, 32 anni d'età e 16 di carriera: "Ho studiato molto. La cosa più sfidante per me era riuscire a fare una sintesi tra l'Angelo Izzo adulto nel processo Palaia, su cui abbondava il materiale anche video, e l'Angelo Izzo giovane che invece non avevo visto. Ho cercato di prendere tutto quello che potevo e di rendere la mia versione verosimile, sempre con un unico obiettivo: cercare di restituire nella maniera più onesta possibile il messaggio che volevamo portare forte e chiaro e cioè che questo tipo di violenza rimane e bisogna guardarlo negli occhi perché non si ripeta mai più", ribadisce. Per questo il sogno di Poggi è che si possa portare 'Circeo' anche nelle scuole: "Spero che si decida di portare la serie nelle scuole superiori, magari per gli alunni dell'ultimo anno, con delle proiezioni da un dibattito, da un confronto, così che i ragazzi possano rendersi conto di che totale follia è stata. Io parteciperei volentieri, come credo il resto del cast, e sarebbe un modo per ridare senso all'impegno profuso da Donatella Colasanti nel cercare strenuamente la verità". Quanto al risultato d'ascolto, Poggi aggiunge: "Per quanto avere contro Zalone e Sinner non fosse facile, non potevamo aspettarci che una serie del genere potesse essere digerita serenamente. Ma abbiamo altre quattro puntate e speriamo di crescere", conclude l'attore, attualmente impegnato nella preparazione del nuovo spettacolo teatrale di Umberto Marino, 'Il latte dell'umana tenerezza', che debutterà al Cometa Off di Roma a gennaio. {} #_intcss0{display: none;} #U104218301417iYD { font-weight: bold; font-style: normal; } #U1042183014175BH { font-weight: bold; font-style: normal; } Fonte
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globalhappenings · 3 years
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Bisio, middle-aged anxiety and yellow laughter with Cops 2
Bisio, middle-aged anxiety and yellow laughter with Cops 2
A group of very ramshackle policemen (but in its own way very efficient even if bungling) led by Commissioner Cinardi who has the irresistible face of Claudio Bisio, lots of laughs, surreal situations, cases to be solved, and a pinch of sentiment. The fictional Apulian town is back to Apulia where the Cops 2 series Una Banda di Poliziotti is set, sequel to the successful crime comedy Sky Original…
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momentidicri · 4 years
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Posso chiedere a Guglielmo Poggi di sposarmi?
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app-teatrodipisa · 4 years
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Amarcord ai tempi del Covid-19 — Lucia Viegi
Fino a due mesi fa, a chi mi chiedeva “Come stai?” rispondevo “Felicemente in pensione!”; adesso dovrei rispondere “Felicemente in clausura”…sì, felicemente, perché sto bene, fortunatamente non mi sono ammalata, ho una casa abbastanza grande, con un giardinetto e due balconi e passo molto tempo in mezzo al verde e a prodigiose fioriture (rose, camelie, orchidee, azalee, salvia e rosmarino…) e da qualche giorno inizio a sentire il profumo dei fiori di zagara (un vecchio arancio che sopravvive da diversi anni…).
E il resto del tempo cosa faccio? Cucino, faccio le pulizie, le lavatrici, ma anche leggo, guardo - poca - TV…e mi accingo volentieri ad un Amarcord, guardando vecchie fotografie.
Dopo aver radunato quelle di mia nonna (fine 1800 - anni ’40 del 1900), che, come prima nipote ho avuto in eredità, mi sono dedicata alle mie e me ne è capitata in mano una in cui sono stata fotografata, insieme al mio babbo, nel foyer del Teatro Verdi di Pisa, ad una rappresentazione di Rigoletto, nella stagione 1961-62. Ed ecco sono presa dai ricordi di un tempo gioioso!
Il mio babbo, geometra del Comune di Pisa, ha svolto per qualche anno la funzione di Assistente tecnico al Teatro Verdi; ricordo ancora con emozione quando negli anni ’50-‘60 mi portava a tutte le serate, di lirica, di prosa, di danza, alle operette, e poi mi faceva andare dietro le quinte, nei camerini degli artisti. Lì questi personaggi, che ai miei occhi di bambina prima e poi di adolescente erano irraggiungibili, diventavano “accessibili” e alla mia timidezza rispondevano sempre con un sorriso, un complimento, e una loro foto con dedica…per loro era usuale, ma per me erano un omaggio, poi diventato ricordo, prezioso… Molti di loro sono stati famosi, di molti forse in pochi ricordano il nome…
Quelle foto con dedica sono sempre in una busta, la maggior parte con le date, ma senza titoli; ho cercato di ricostruire qualcosa, sulla base di informazioni di Gino Dell’Ira (I teatri di Pisa) (e qui viene fuori la mia formazione/deformazione di ricercatore universitario, non vogliatemene!!): per la lirica ecco Belen Amparan (probabilmente nella Carmen, 1956), la soprano Clelia Drovandi (Lucia di Lammermoor, 1958), il tenore Gianni Poggi (probabilmente in La Gioconda, 1960/62), il tenore Nicola Filacuridi (probabilmente in Iris di Mascagni, 1961), il tenore Umberto Borsò (prob. Lohengrin, 1963), Luciana Serafini (Minnie) e Gastone Limarilli (Johnson) ne La fanciulla del West, Magda Olivero (Suzel in L’amico Fritz, Iris in Iris di Mascagni), Gian Giacomo Guelfi (probabilmente in Aida, Andrea Chenier, Guglielmo Tell). Poi per la danza Giuliana Barabaschi (in tutù…), nel 1961 (prima ballerina e coreografa alla Scala). Per la prosa Paolo Stoppa, Lina Volonghi, Marisa Merlini, Carlo Dapporto (1957), Lauretta Masiero (1957), Il Quartetto Cetra (1957), Gabriella Pallotta (1958), Rosanna Galli (1958), Virna Lisi (1958), Franca Rame e Dario Fo (1962), Alberto Lionello in “Il diavolo e il buon Dio” di Sartre, il 14 marzo 1964 (era ancora negli abiti di scena e ricordo che mi disse che quella sera aveva recitato con la febbre…).
Quelle esperienze hanno fortemente contribuito alla mia educazione, e mi hanno permesso di rimanere attratta dal Teatro, sia dal luogo che dalle stagioni proposte da quegli anni ad oggi.
E quale migliore soddisfazione per me aver visitato il Teatro anche in altre vesti, in abiti ottocenteschi, in qualità di iscritta alla Società di danza, in diverse occasioni, ballando quadriglie, contraddanze, valzer, mazurke, galop, in un contesto tanto particolare. Nel 1997, nel ridotto, ricostruimmo il Gran Ballo della Favilla (come il primo Ballo al Verdi del 1868); con emozione indossai il mio primo abito da ballo e tra gli spettatori la mia più fervente ammiratrice fu la mia mamma! Tornai più volte, nel marzo del 1999 ed anche l’ultimo dell’anno 1999, nel 2004, e ancora nel 2005, questa volta sul palcoscenico, nello spettacolo di beneficenza “La Traviata”, del Crocchio Goliardi Spensierati (e in questa occasione nei camerini andai io come "attrice”!!!); nel 2011 e nel 2013 nell’ambito delle celebrazioni del 150° e del 152° anniversario dell’Unità d’Italia.
Insomma un “attaccamento” al Teatro non solo come spettatrice, ma anche come “attrice”!
In questo periodo di clausura mi pesa moltissimo aver dovuto rinunciare a frequentare il Teatro, e a sopire le emozioni che sempre provo durante uno spettacolo.
“Tutti nascondono nella memoria il loro luogo ideale, al quale tornano nei momenti oscuri della vita come a un posto affettuoso e consolatore” (Neri Pozza, 1982)
Con la speranza che “tutto vada bene”, un augurio di cuore anche per il nostro Teatro.
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Bibliografia
Dell’Ira Gino, 1987. I teatri di Pisa (1773-1986). Giardini. 402 pagine.
Pozza Neri, 1982.  Frammenti di un discorso interrotto. Neri Pozza editore. 120 pagine.
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persinsala · 6 years
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La Strada / Flautissimo
La Strada / Flautissimo
La Strada, adattamento teatrale dal romanzo di Cormac McCarthy è andato in scena durante il Festival Flautissimo al Vascello il 4 novembre. Sul palcoscenico il giovane talento Guglielmo Poggi, accompagnato da un affascinante utilizzo e montaggio immagini del regista Stefano Cioffi. (more…)
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bravagente · 7 months
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Temeteli, questi pariolini straricchi che tutto possono, che tutto hanno, anche un'anima dannata. Vi è qui una sperequazione evidentissima che il delitto sottolinea: loro hanno avvocati di altissimo grido, loro hanno una magistratura benevola -ottengono sempre la libertà provvisoria. E loro hanno anche le smaccate evasioni fiscali dei loro padri che erano, e sono rimasti, fascisti!
Circeo 1.02
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paoloferrario · 6 months
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CIRCEO, Regia di Andrea Molaioli, con: Greta Scarano, Ambrosia Caldarelli, Angelo Spagnoletti, Francesca Antonelli, Benedetta Cimatti, Guglielmo Poggi, Pia Lanciotti, Enrico Ianniello, Rai1, novembre 2023
Il “massacro del Circeo”, una delle pagine più tristemente note della cronaca nera italiana, raccontato attraverso gli occhi delle donne: le vittime, la sopravvissuta e i loro avvocati Circeo – RaiPlay https://www.raiplay.it/programmi/circeo
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retegenova · 5 years
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Bentornato Presidente!
Cinema: Bentornato Presidente!
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Claudio Bisio si conferma mattatore in un sequel aderente a una realtà solo apparentemente trasfigurata dall’ironia
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(mymonetro: 3,09) Consigliato: Sì Regia di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi.
Con Claudio Bisio, Sarah Felberbaum, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Guglielmo Poggi, Roberta Volponi, Antonio Milo, Antonio Petrocelli, Franco Ravera, Marco Ripoldi,
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Festival Nazionale FERRARA FILM CORTO II edizione Sala Estense, Ferrara sabato 26 e domenica 27 gennaio 2019
FERRARA FILM CORTO II edizione Sala Estense, Ferrara sabato 26 e domenica 27 gennaio 2019
Sabato 26 gennaio. Ore 16.00 - 19.30
FUORI CONCORSO. - DONNE PER LE DONNE (4’34”) di Devid R. Penguti.
IN CONCORSO
Sezione VIDEO CLIP. - LEZIONE A MEMORIA ( 4’20”) di Edo Tagliavini.
- DINOSAURIA ( 7’53”) di Eugenio Squarcia.
Sezione CORTI D’ AUTORE - LA FAIM VA TOUT DROIT (14’54”) di Giulia Canella. Charles ripone le proprie speranze in una relazione immaginaria, sperando di sfuggire al rapporto drammatico che ha con il suo corpo e con il cibo.
- PIANI ( 10’58”) di Mattia Lobosco. Elia sta andando ad affrontare un colloquio di lavoro, ma nel suo percorso incontrerà diversi personaggi che lo faranno riflettere sulla propria vita e sulle proprie ambizioni.
- IL GIORNO DOPO (17’26”) di Andrea Aglier. Un giovane di belle speranze, dopo una notte brava, si risveglia in un appartamento. Ha un appuntamento di lavoro importante, si alza, trova i vestiti, sta per uscire ma ...
- L’ULTIMA NOTA ( 10’36”) di Scuola Cinema Cesena. Un corto presentato dalla Scuola Cinema Cesena diretta dall’attore Gian Paolo Mai.
- THE TIME IS NOW (4’39”) di Isabella Donkersloot. Violenza fra giovani, indifferenza della gente, cyberbashing. Il finale di una storia di violenza non è scritto soltanto dalla vittima e dall'aggressore, ma anche da chi sta intorno.
Sezione DOCUMENTARI.
- UNA DOMENICA DI FINE ESTATE ( 6’00”) di Sebastian Annoscia. Un evento spettacolare tra le colline dei vigneti toscani, dal racconto delle figure emblematiche che rappresentano l’ entusiasmo del borgo. Un anno di allenamenti, preparazioni, sacrifici e paure che si trasformano in intense emozioni in una domenica di fine agosto.
- LA PREGHIERA DI UN MARINAIO (2’58”) di Simone Modugno. Una versione idealizzata con immagini di relitti visitati dall’autore, della Preghiera del Marinaio scritta nel 1901 da Antonio Fogazzaro.
Sezione CORTI D’ AUTORE.
- DENISE (14’59) di Rossella Inglese. Denise è un’adolescente ossessionata dal giudizio degli altri. Consapevole di essere costantemente osservata da una telecamera, si mostra allo spettatore in maniera sfacciata e provocatoria.
- IL SEXY SHOP DELLE RAGAZZE ( 25'10”) di Guglielmo Poggi. Quattro donne imbavagliate nel magazzino di un sexi shop, vestite con corpetti, stivali, paillettes, piume. A salvarle Adolfina un’anziana incuriosita dalle offerte della settimana , che libera le ragazze. Prima dell’arrivo della polizia, tra rabbia, lacrime e risa isteriche, emerge l’identità del colpevole…
- LA GITA ( 14’35”) di Salvatore Allocca. Megalie, figlia di genitori immigrati dal Senegal ma nata e cresciuta in Italia, si trova di fronte al difficile compito di trovare un posto per se stessa nel mondo. Quando le verrà negata l'opportunità di partecipare a una gita scolastica all'estero, quel posto nel mondo le sembrerà irraggiungibile. Ma lo sarà poi davvero?.
- ULTIMO MINUTO ( 8’49”) di Giuseppe Leto. La mancanza del lavoro può portare a decisioni tragiche e irreparabili. La storia di Claudio e Gianni si sviluppa in questo contesto. Ma, all’ultimo minuto…
Sezione CORTI D’ AUTORE. - CI SARA' TEMPO (17’26”) di Simone Ciancotti Petrucci. La storia di un amore difficile, per cui vale la pena lottare. La storia di chi lotta anche contro il tempo, che avanza inesorabile senza aspettare. La storia di chi ha trovato qualcosa di speciale, per cui, forse, vale la pena sognare…
- DIARIO DI BOTTEGA (6’08”) di Manuele Moriconi. Quando la monotonia viene spezzata dalla diversità, scattano le scintille dell'amore. Una favola moderna, di un paese dove tutti avevano la solita faccia, raccontata da una tenera nonnina a sua nipote.
- STAI SERENO ( 5’58”) di Daniele Stocchi. Marco è senza lavoro da troppo tempo ed è ormai in preda allo sconforto. Un giorno decide di chiamare l’unica persona che potrebbe aiutarlo, suo fratello Andrea, trasferitosi da diverso tempo nel nord Italia.
- E' SOLO UN NASTRO CHE GIRA (15’44”) di Gianluca Zonta. Una donna ritrova in un bar di Bologna la compilation che un ragazzo innamorato di lei le aveva regalato venticinque anni prima. Come sarebbe stata la sua vita se avesse fatto un'altra scelta? Spinta dal barista che conosce la provenienza del nastro decide di andarlo a cercare.
Ore 20.30-23,30
FUORI CONCORSO.
- LE FER à CHEVAL (1909) - ( 7’33”) di Camille De Morhlon. Nella noia della campagna, una giovane nobile sogna ricevimenti e incontri da favola. Cupido la accontenta e il destino, tra rapimenti e duelli, farà il suo corso. Le Fer à cheval (1909) è un piccolo e gustoso gioiello ricco di costumi e riprese in esterni, tra boschi e cavalcate. Considerato perduto, il film è stato ritrovato casualmente all’interno di un lotto di pellicole nitrato acquistato dall’Associazione Culturale Hommelette su eBay nella primavera del 2011. Torna così a vivere un altro titolo della sterminata filmografia di Camille de Morlhon, regista francese tra i più prolifici ma al tempo stesso tra i meno studiati dell���epoca. La copia, in edizione italiana, è splendidamente colorata con sistema Pathécolor, che ne esalta i tratti realistici dei paesaggi naturali. Associazione Culturale Hommelette e Fondation Jérôme Seydoux-Pathé hanno avviato una collaborazione e si sono impegnate in un progetto di conservazione e restauro che si è svolto presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nel corso del 2015.
IN CONCORSO.
Sezione CORTI D’ AUTORE.
- E' TUTTO CINEMA (15’43”) di Gianni Aureli. Un film nel film per esplorare la sua dimensione fantastica e iperealistica, al contempo. Una rappresentazione tagliente, ironica ed assolutamente veritiera della finzione filmica, attraverso i suoi protagonisti: dietro e davanti la macchina da presa.
- LA FORMA DELLE NUVOLE (22’10”) di Brunella Audello e Vittorio Dabbene. Cosa succede se all'improvviso non esisti più per nessuno?.
- COME LA PRIMA VOLTA (20’24”) di Emanuela Mascherini. Oscar è un fotografo. Ha sempre cercato di fermare il tempo, i ricordi, i pensieri e c’era riuscito finché la malattia della moglie e il digitale sembrano rapire ogni forma di memoria.
- A TEMPO INDETERMINATO (3’34”) di Stefano Blasi. Italia 2043, al bancone di un bar una mamma festeggia l’assunzione della figlia.
Sezione VIDEO CLIP.
- THE DROP ( 1’44”) di Eugenio Squarcia. In un futuro alla Blade Runner un farmacista vende e distribuisce la conoscenza universale attraverso una goccia di una misteriosa medicina capace di guarire lo spirito, ma non il corpo. Un videoclip promozionale commissionato dalla facoltà di Farmacia di Ferrara
Sezione DOCUMENTARI.
- COMUNICARE LA LIBERTA' (5’29”) di Teo Rinaldi. Uno sguardo libero sull’arte e sulla sua capacità comunicativa
- AQVA VITA MUNDI ( 3’07) di Simone Modugno. Una riflessione sul valore dell'acqua a tutto tondo e sul rapporto dell'uomo e della natura con essa.
Sezione CORTI D’AUTORE.
- INANIMATE (8’39”) di Lucia Bulgheroni. Katherine ha una vita normale, un lavoro normale, un fidanzato normale e un appartamento normale. Tutto nella sua vita sembra normale o almeno è quello che pensa fino al momento in cui tutto comincia a caderle letteralmente a pezzi!.
- PETITE MAGIE ( 12’32”) di Simone Boccalatte. Anna tutti i giorni alla stessa ora si reca alla stesso parco, sulla stessa panchina, finché un giorno non trova davanti a se un artista di strada specializzato in bolle di sapone, l’artista le propone di assistere al suo spettacolo per lei.
- Florindo e Carlotta. LA VITA SEGRETA DELLE CHIOCCIOLE. (15’00”) diRossella Bergo. Florindo è un poeta disabile venuto a ritirare un premio di poesia in un paese dimenticato dal mondo; incontrando continui ostacoli, lotta per tornare a casa. Carlotta è una prostituta che lavora su una delle strade infinite di questi luoghi desolati e vive in una vecchia corte con colleghe, personaggi stravaganti e artisti mancati. 
Il loro incontro cambierà la vita di entrambi.
Domenica 27 gennaio.
Ore 15.30- 19.30
Sezione VIDEO CLIP. - CASTELLI DI SABBIA (4’59”) di Roberta Palmieri.
Sezione CORTI D’AUTORE
- GOODBYE MARILYN (12’41”) di Maria Di Razza. In occasione del suo novantesimo compleanno, Marilyn Monroe riceve la lettera di un giornalista che vorrebbe intervistarla. La grande diva di Hollywood non si concede al pubblico da cinquant’anni, da quando, senza alcuna spiegazione, ha deciso di ritirarsi per sempre dalle scene. Sorprendentemente Marilyn decide di rompere il silenzio e di concedere l’intervista. Il giornalista cercherà di decifrare il mistero di una donna che, all’apice del successo, rinunciò alla fama in nome della propria libertà, diventando un mito.
- LA NONNA (14’56”) di Daniele Balboni. Enrico abita in una grande città italiana con la fidanzata, Emma. Durante la notte un terremoto colpisce duramente la casa in campagna dove abitano i genitori e la nonna inferma nel letto da mesi. Enrico decide di tornare nella sua casa di origine per dare una mano alla famiglia, ma i caratteri conflittuali di padre e figlio si scontrano generando un problema ben più grande di un terremoto. La posta in gioco, è la salute della nonna.
- APRITI CIELO (8’36”) di Alberto Mazzotta. Due sorelle, un pomeriggio d’estate, parole incrociate e piccole incomprensioni.
- IUS MARIS (15’00”) di Vincenzo D’Arpe Yassine, un ragazzo nato e cresciuto a Lecce da genitori marocchini che vive, come tutte le ragazze e tutti i ragazzi di seconda generazione, a cavallo tra due culture, senza il conforto di una reale integrazione. Attraverso il mare e il surf, però, questo processo di integrazione arriverà a compimento Il titolo, Ius maris, gioca con la contrapposizione alla dicitura ius soli, il diritto di cittadinanza negato che invece, in mare, trova la sua realizzazione.
Sezione DOCUMENTARI.
CENT' ANNI DI CORSA (17’37”) di Domenico G. Parrino. La storia di Giuseppe Ottaviani, un atleta di 100 anni. Passo dopo passo a 70 anni scopre di poter manifestare la sua filosofia attraverso l’atletica, la sua risposta personale al senso della vita che trova conferma nell’eterna ciclicità della Natura.
Sezione CORTI D’ AUTORE.
ANITA ( 12’44”) di Federica Cipolla. Una lente d'ingrandimento sulla vita quotidiana di un ragazzo che vede le cose per come vorrebbe che fossero, inventandosi una realtà parallela nella quale tutto segue uno schema. Inaspettatamente e contrariamente a tutte le sue certezze, un incontro casuale minaccia il crollo della fortezza che Matteo si è costruito e dentro cui vive.
- PORNOSCRIVENDO WRITERS FOR SALE (24’47”) di Alba Maria Calicchio. Due sceneggiatori intellettuali e pretenziosi vanno in tilt quando gli viene offerto di scrivere un porno ben pagati.
- ABUSED CHILD ( 5’09”) di James La Motta. Un corto per riflettere ed esortare alla denuncia di abusi sessuali e violenze sulle donne. Attraverso un lungo monologo la protagonista ripercorrerà passo dopo passo la sua vita, sino...
- UN’ALTRA VIA (14’27”) di Davide Arosio Un umile e solitario professore universitario e una delle sue studentesse si innamorano. Travolti dallo scandalo, si trasferiranno in un piccolo paese di montagna, dove li attende un tragico destino. Tratto dall’omonimo fumetto di Lorenzo Palloni.
- FU**K DIFFERENT ( 9’59”) di David Barbieri. Luca, bellissimo ragazzo dell’alta borghesia, durante una grigia serata in discoteca è inaspettatamente attratto da Susy, una ragazza non proprio conforme agli standard di perfezione a cui è abituato. Riuscirà a superare la paura del giudizio dei suoi amici e farsi avanti.
- 83rd STREET (15’84”) di Tancredi Di Paola. La storia svela il mistero della morte di una giovane donna uccisa nella propria casa. e, dopo aver eseguito un cattivo giudizio sul lavoro, un poliziotto alle prime armi deve accettare la sua fede quando è accusato di omicidio.
- IL ROSSO E IL NERO (24’34”) di Nicola Raffaetà. Roberto ha una vita normale, lavora in un bar e convive con Sara, la sua amata compagna. Comunista da sempre, collabora con il partito di sinistra della zona facendo volantinaggio ed altro. Una sera ha un incidente e la sua vita cambia completamente, si risveglia ed è Fascista. Sara e gli amici non sanno cosa fare e cercano in tutte la maniere di farlo rinsavire.
- LA PRIMA VOLTA CHE SONO MORTO NON ME NE SONO NEMMENO ACCORTO. (11’13”) di Michele Vacca e Gregorio Bonavolontà. Oscar Magni è morto. Quello che lo attende nell’aldilà sono interminabili lungaggini burocratiche e un pedante addetto all’accettazione. Viene rimandato indietro, ma il finale non sarà quello sperato…
- L' EDICOLANTE ( 09’55” ) di Alessandro Rocca e Martina Mele. Stanca e annoiata dalla solita routine, la proprietaria di un’edicola passa i giorni a vendere giornali. Quando il negozio davanti a sé apre i battenti, la donna scivola in una sua realtà, ignorando i clienti dell'edicola e osservando con ossessione le microstorie al di là della vetrina del negozio.
Ore 20.30-23.30 CERIMONIA DI PREMIAZIONE Lettura dei corti vincitori da premiare. Proiezione dei corti vincenti o dei trailer. Interviste ai protagonisti o al regista del corto. Consegna dei premi e delle targhe.
Si avvisa che il programma delle proiezioni potrebbe subire variazioni.
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salentipico-blog · 7 years
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Da oggi, giovedì 26 e fino a domenica 29 ottobre, circa 200 relatori tra giornalisti, imprenditori, attivisti, blogger, ricercatori, musicisti, docenti universitari, scrittori, amministratori pubblici, scienziati, artisti, registi, hacker, maker, esperti, giuristi, economisti, architetti, paesaggisti, linguisti, social media manager, designer, innovatori racconteranno le proprie storie durante la quinta edizione del festival “Conversazioni sul futuro”, diretta da Gabriella Morelli. 
Oltre 90 appuntamenti disseminati in 20 location (teatri, centri culturali, librerie, luoghi pubblici, parchi e scuole) su economia, impresa, diritti, inclusione sociale, migrazione, attivismo digitale, lavoro, satira, comunicazione, politica estera, scienza, arte, giornalismo, rigenerazione urbana, editoria, food, education, cambiamenti climatici, sostenibilità, odio on line, bullismo, bibliopatologia, moda e molto altro.
Il Festival accoglierà, inoltre, il Climathon, organizzato da Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e Comune di Lecce, Omofobi del mio stivale, una manifestazione contro l’omofobia e per i diritti civili, Cinema sul Futuro, in collaborazione con Cineclub Universitario, Fondazione Apulia Film Commission e Corso di Laurea DAMS dell’Università del Salento, una serie di incontri dedicati al mondo dell’impresa al Sellalab, l’Officina dei bambini e delle bambine a cura diBoboto, un’intera sezione riservata all’Enogastronomia del futuro, una presentazione della Maker Faire di Roma, un omaggio a Pino Daniele e un dj set di Max Casacci.
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Giovedì 26 ottobre alle 17,30, dopo una breve introduzione, il Festival prenderà il via al Teatro Paisiello con “La verità vi prego sui migranti: il muro sul mediterraneo” con Marco Bertotto (Medici senza frontiere), Marta Serafini (Corriere della Sera), Marina Petrillo (Open Migration), Chris Richmond Nzi (Mygrants), Giacomo Zandonini (Giornalista FreeLance) e Antonio Iovane (Radio Capital). Di fronte a un’Europa inerte, il governo italiano firma un patto con la Guardia costiera libica e il numero di migranti sbarcati in Italia crolla. Ma a quale prezzo? E quali sono le altre rotte battute dai migranti per raggiungere il Continente? A seguire, l’incredibile storia del ballerino siriano palestinese Ahmad Joudeh. La sua voglia di danzare e il suo sogno di diventare un professionista sono stati più forti di tutto, soprattutto delle minacce dei terroristi dell’Isis. Dietro la nuca ha un tatuaggio con la scritta “Dance or die”. Dal 2016, vive, studia e lavora al Dutch National Ballet di Amsterdam. Nel 2017 è riuscito a coronare il suo sogno: incontrare Roberto Bolle e ballare con lui. Dalle 20.30 un incontro ideato e moderato dalla giornalista de Il Fatto Quotidiano Wanda Marra. Si discuterà delle Nuove frontiere del giornalismo. In questi anni si è passati rapidamente dalla carta ai blog, dagli opinionisti agli influencer, dai sondaggi ai sentiment, dall’ironia alle bufale. La prima serata si concluderà dalle 22 con Lirio Abbate e il suo spettacolo su “Carminati e il Caveau dei misteri d’Italia”. In mattinata nel parco della TraxRoad si terrà invece il workshop “Co-progettare soluzioni per lo spazio pubblico e la comunità: una nuova biblioteca sociale all’aperto“ a cura di Paolo Venturi (direttore AICCON), Francesca Battistoni e Guglielmo Apolloni (Social seed) con Antonella Agnoli (assessore alla Cultura del Comune di Lecce).
Grazie alla preziosa collaborazione con Amnesty International Italia e in particolare con Riccardo Noury e Tina Marinari, il festival accoglierà le testimonianze di Paola Deffendi e Claudio Regeni (genitori di Giulio, il ricercatore italiano ucciso a Il Cairo nel gennaio 2016 che saranno a Lecce dopo il collegamento dello scorso anno), Lucia e Rino Rocchelli (sorella e padre del fotografo Andy morto nel 2014 a Sloviansk in Ucraina), Ahmed Said (medico e attivista egiziano), Claudio Guarnieri(hacker, ricercatore di sicurezza informatica, artista, ed attivista per i diritti digitali).
Nei quattro giorni a Lecce ci saranno anche Ilaria Cucchi, il trapiantologo Daniele Antonio  Pinna, il presidente dell’Associazione Nazionale Magristrati Eugenio Albamonte, il designer Riccardo Falcinelli, l’art director Francesco Franchi, l’architetto Marco Rainò, l’attore e regista Daniele Gattano, l’attore e scrittore Fabio Canino, gli scrittori Enrico Remmert, Christian Raimo, Leonardo Colombati e Flavia Piccinni, il bibliopatologo Guido Vitiello, i giornalisti Giuseppe Giulietti, Lirio Abbate, Carlo Bonini, Marco Damilano, Antonio Sofi, Fabio Chiusi, Giampaolo Colletti, Giuliano Foschini, Tiziana Prezzo, Wanda Marra, Francesca Magni, Paul Rose, gli autori Stefano Andreoli (Spinoza) e Adelmo Monachese (Lercio), i registi Alessio Cremonini, Davide Barletti e Alessandro Valenti, il monaco di Plum Village Phap Ban, l’ingegnere elettronico e direttore tecnico di Macnil – Gruppo Zucchetti Mariarita Costanza, l’avvocato Alessandra Ballerini, il produttore discografico Claudio Poggi, il cantante Daniele Sanzone, l’esperto di resilienza e di politiche di adattamento ai cambiamenti climatici Piero Pelizzaro, lo street artist NemO’s, il medico e saggista Silvia Bencivelli, il direttore IIT – CNR e Registro.it Domenico Laforenza, il blogger Hamilton Santià, il vice presidente Italia StartUp Antonio Perdichizzi, il giurista e scrittore Giovanni Ziccardi, il sociologo Giovanni Boccia Artieri, i linguisti Massimo Arcangeli e Vera Gheno, la presidente Associazione italiana malattia di Alzheimer Patrizia Spadin, l’ideatore e direttore scientifico di Rural Hack Alex Giordano, il cuoco contadino Peppe Zullo, il food performer Nick Difino e il gastrofilosofo Donpasta solo per fare qualche nome. Preziosa la collaborazione con docenti e ricercatori dell’Università del Salento e con giornalisti e opinionisti di molte testate e blog pugliesi che modereranno e parteciperanno agli incontri.
«Il Festival è il frutto di un anno di studio, appunti, letture, contatti, suggestioni, scoperte. Dentro ci sono le varie anime del nostro gruppo di lavoro che è composto da molti professionisti, tanti amici sparsi in tutta Italia, ma soprattutto da una squadra di ragazzi e ragazze senza i quali non potremmo organizzare nulla», sottolinea Gabriella Morelli. Nelle prime quattro edizioni, Conversazioni sul futuro (sino al 2014 con il nome di Xoff) ha coinvolto oltre 500 relatori e ha ospitato (sino al 2016) anche la conferenza TedxLecce, che quest’anno, invece, non si terrà. La rassegna si trasforma dunque in Festival, cresce, si amplia e si sviluppa, proponendo sempre più appuntamenti e coinvolgendo sempre più luoghi e scuole della città. «Dopo le cinque edizioni di TedxLecce abbiamo pensato a un nuovo inizio. Quest’anno abbiamo deciso di continuare solo con “Conversazioni sul Futuro”, pensando e costruendo non più una rassegna “collaterale” ma un vero e proprio Festival» prosegue l’organizzatrice. «Negli oltre novanta incontri proveremo a interrogarci su quei temi che riguardano da vicino tutto quello che per noi è racchiuso nella parola futuro. Sono molto orgogliosa di poter ospitare, grazie alla preziosa collaborazione con Amnesty International e con l’avvocato Alessandra Ballerini, le famiglie di Giulio Regeni ed Andy Rocchelli. Le altre storie incredibili sono quelle del medico e attivista egiziano Ahmed Said e del danzatore siriano palestinese Ahmad Joudeh che ha sfidato anche l’Isis pur di ballare. Siamo molto grati al trapiantologo Daniele Antonio Pinna che ha accettato il nostro invito prima di lasciare l’Italia per andare a lavorare all’estero. E poi sono sorpresa dal grande affetto dei relatori che hanno accettato di partecipare al nostro festival proponendo temi, incontri, invitando altri ospiti e costruendo percorsi insieme a noi». Molto proficua la collaborazione con l’Università del Salento (che ospiterà anche i genitori di Giulio Regeni per un incontro con docenti, ricercatori, dottorandi e studenti) e con il Comune di Lecce. «Il Festival quest’anno sarà sempre più nella città, per la città, sulla città, con la città. Discuteremo di biblioteche, partecipazione e resilienza, impatto economico della cultura sul territorio, diritti di cittadinanza, erosione delle coste, agricoltura sostenibile e molto altro. Parteciperanno esperti, cittadini, giornalisti e amministratori pubblici. Proveremo a ragionare anche di soluzioni concrete», conclude Gabriella Morelli.
«Questo festival per me è un motivo di orgoglio, perché dà vita a una qualificata riflessione pubblica nella nostra città», ha sottolineato il sindaco di Lecce Carlo Salvemini durante la conferenza stampa di presentazione. «Inoltre si tratta di un festival organizzato senza chiedere un euro al Comune, che ha messo a disposizione solo alcuni luoghi dover poter svolgere alcune delle iniziative che coinvolgeranno anche spazi privati, scuole e aule universitarie. Un approccio diverso dal solito che traccia una linea verso un nuovo modo di organizzare le cose a Lecce, ponendosi l’obiettivo principale di dare qualcosa alla città in cui si vive e lavora. è molto interessante la mescolanza di temi, linguaggi, toni. Sono felice perché vedo lo sforzo enorme che gli organizzatori e volontari ci mettono. Un vero e proprio cantiere di energie. Un lavoro che credo abbia già fertilizzato il terreno in città e che sicuramente darà altri buoni frutti nei prossimi anni».
Conversazioni sul futuro è organizzato dall’Associazione Diffondere Idee di Valore con la direzione di Gabriella Morelli, in collaborazione con PazLab, Coolclub, Virulentia Film, Officine Cantelmo, ShotAlive, Boboto, Fablab Lecce, Sellalab, Zemove e Amnesty International – Italia  con il patrocinio di Comune di Lecce e Università del Salento e con il sostegno di Banca Popolare Pugliese e Meltin’Pot. Partner Libreria Liberrima, All’Ombra del Barocco, Vestas Hotels & Resorts, Palazzo Rollo, Spinelli Caffè, Maker Faire Roma, Registro. it, Cineclub Universitario, Apulia Film Commission, Cmcc, Rural Hack, Fondo Verri, Officine Culturali Ergot, Dajs, Città del Gusto – Lecce, Slow Food Lecce, FotoScuola Lecce, UpsideMedia, NonInLinea. Un ringraziamento ai produttori di vino Cantele, Candido, Claudio Quarta Vignaiolo, Hiso Telaray – Libera Terra di Puglia, Cantine San Donaci ai birrifici Old476, Malatesta, B94, ai ristoranti La Succursale, Tabisca, La Scarpetta, Il Bacaro, all’Hotel Santa Chiara e ai b&b Fanfulla, Casa dei Mercanti, White Suite, Le due musce, Le campanelle di Isabella, Volevo, Giardino delle Margherite, Palazzo Belli
GLI APPUNTAMENTI SONO TUTTI A INGRESSO LIBERO E GRATUITO MA SOPRATTUTTO INIZIERANNO PUNTUALI. Info e contatti www.conversazionisulfuturo.it
  Al via a Lecce il Festival Conversazioni sul Futuro Da oggi, giovedì 26 e fino a domenica 29 ottobre, circa 200 relatori tra giornalisti, imprenditori, attivisti, blogger, ricercatori, musicisti, docenti universitari, scrittori, amministratori pubblici, scienziati, artisti, registi, hacker, maker, esperti, giuristi, economisti, architetti, paesaggisti, linguisti, social media manager, designer, innovatori racconteranno le proprie storie durante la quinta edizione del festival “Conversazioni sul futuro”, diretta da Gabriella Morelli. 
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ladystylestores · 4 years
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Marta Pozzan Fosters Mental Health With a Little Help From VR – WWD
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The coronavirus pandemic has not only scuppered global economies and the entire fashion industry, it has also left customers in the grip of anxiety and fear.
During the months of lockdown enforced in almost every country, the online world promised to represent a safe haven for people in quarantine to spend their time scrolling down their Instagram feeds, and hopefully find some inspiring and enlivening content.
Marta Pozzan, an Italian influencer who moved to Los Angeles eight years ago to attend an acting class and has stayed there ever since, understood that, as a content creator, her role should and could be to address topics and subjects that felt more intimate and meaningful. Tapping into new means and technologies — including VR — in a quest not only for diversification but also for the spread of positive messages also emerged as a priority.
Counting more than 400,000 followers on Instagram and with a growing audience on TikTok, Pozzan did not necessarily need to make up for lost partnerships during lockdown. Rather, she wanted to engage more with her fans.
“I like to partake in projects that can tell a story. Yes, products can definitely bear a message but that’s not enough and I’m happy when labels endorse talents to spread a [positive] message,” the digital talent said, speaking from her home in L.A.
“I always compare enjoying social media to watching a movie, which I expect will teach me something and the same applies to reading, but also to online platforms,” she noted.
Self-billed as a mental health advocate, as her Instagram’s bio reads, Pozzan hosted a few Instagram Live sessions during quarantine, some in partnership with brands and retailers including BCBG Max Azria, PacSun and Favour Gum, inviting experts to join her and foster the conversation around the anxieties and fears her audience was grappling with.
“I’m a mental health advocate and I’m really interested in a holistic idea of well-being,” she explained.
“We forget quite early, as children, to be self-confident because we’re constantly reminded about what not to do, so we end up internalizing a list of don’ts — don’t be like that, don’t do this. On the contrary, I think you should always listen to your true self and be brave enough to stand up for who you are. This is also very helpful from a professional standpoint,” she contended.
To this end, she combined her message of self-confidence and hope with a penchant for exploring new technologies, including VR, by releasing a short movie called “Turn on the Light.”
Developed by artists-brothers Nick Routledge, best known as Nicky Night Time, and Elliott Routledge, the film features a digitized but still human avatar version of Pozzan, who is seen moving to the beat of electro music.
The creative team involved working remotely from Italy, Australia, the U.K. and the U.S. so that the project — a pilot that has already drawn the attention of potential partner brands for future iterations — came to light.
Pozzan came up with the idea of interspersing the visual movie with quotes taken from David Lynch’s book “Catching the Big Fish,” in which the director explains the inspirations behind his movies. “He’s a guru to me, he runs a meditation school and I’ve been an avid reader of his book,” explained Pozzan, who in the short film is heard repeating a quote from the tome: “Don’t fight the darkness, don’t even worry about the darkness, turn on the light and the darkness goes.”
“We were and are living hard and dark times, but one can find effective resources from within, just by turning on the light … Everybody was really in an upset mood in these past months and my message of positivity struck a chord,” she noted. The movie’s transition from dark to lighter colors echoes the philosophical undercurrent of the project.
Pozzan created an Instagram filter to mark the launch of the movie, which resonated with her younger audience and gave her a new reason to be hopeful for her sector’s ability to survive the aftermath of the pandemic, by leveraging new topics and technologies.
“Staying consistent with the times we’re living in requires opening up one’s horizons and understanding the value of a cultural discourse that is always projected towards the future,” she noted.
Along the same lines, the influencer is planning a series of collaborations, by way of Zoom workshops and webinars, with Girl Powerful, a U.S.-based youth empowerment organization, cofounded by sisters Tedi and Sonya Serge, designed to give tween and teen girls the social and emotional learning tools to build a strong sense of self. Additionally, she was invited by Italian actor and director Guglielmo Poggi to star in his short movie called “Next One” centered on violence against women.
Moving past the glossy and lifestyle or fashion images traditionally offered by influencers is pivotal in establishing a sense of intimacy and community, Pozzan mused.
For example, she has been quite vocal in supporting the Black Lives Matter movement set off by the police killings of George Floyd, Breonna Taylor and Tony McDade, among many others. As a sign of support, she is opening up her Instagram profile to a range of Black and POC friends “to give them a voice and a platform to express,” she explained, comparing the cultural resonance and impact of the protests to the #MeToo movement.
“If a person is not constantly reminded that there’s room for everybody in this world, we risk stumbling into serious issues,” Pozzan said. In her view this should apply to the fashion community, too, which has always marginalized people that didn’t embody a given stereotype.
As nationwide protests about systemic racism in the U.S. and elsewhere were mounting, the digital talent felt inadequate and unarmed.
“I did not know much about systemic racism going on here, because the situation in Italy, my native country, has been — also historically — quite different. I was scared thinking about Black people having to deal with such an everyday sense of fear. I tried to inform myself as much as I could to really understand the reach of this issue.”
Pozzan believes a difference can be made through social media, where a number of voices from different races, sexual orientations and cultural beliefs are all represented. Digital platforms, she said, have the huge potential to bring an inclusive bent into the broader cultural conversation.
“A content creator today should always spread messages of inclusivity because we’re all different and fortunately so,” she concluded.
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gadgetsrevv · 5 years
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Mystery lottery player scoops staggering £193million jackpot in Europe’s biggest EVER win – The Sun
A golden ticket-holder from Italy steals the title as Europe’s biggest ever lottery winner after scooping £193 million in the Superenalotto draw.
The unnamed player chanced fate after the ticket was bought for two euros at a bar in the northern city of Lodi, near Milan.
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The owner of Marino’s bar, Sara Poggi, shows the receipt of the winning ticket that was purchased thereCredit: EPA
The winner successfully guessed six numbers between 1 and 90 to secure victory on Tuesday nights draw with the digits of 7, 32, 41, 59, 75 and 76.
They set the record straight after surpassing Scottish former couple Colin and Chris Weird who broke records in 2011 with their £161 million jackpot win in the Euromillions.
The couple went on to set up a charitable trust after their win and football-fan Colin donated more than £1million to Patrick Thistle so they could set up a youth academy and clear debts.
The Superenalotto prize was so huge because it had rolled over for over a year, with nobody guessing the correct numbers since June 2018.
The World’s five biggest lottery wins
£1.308 billion (Powerball) on January 13 2016 in the US, for which three winning tickets were sold, remains history’s biggest lottery prize
£1.267 billion (Mega Million) a winner from South Carolina took their time to come forward to claim their prize in March 2019 not long before the April deadline
£633.76 million (Powerball draw) from a winner from Wisconsin
£625.76 million (Powerball)  Mavis L. Wanczyk of Chicopee, Massachusetts claimed the jackpot in August 2017
£575.53 million (Powerball)  A lucky pair of winners scooped the jackpot in Iowa and New York in October 2018
The life-changing fortune could buy 304 houses in London or 428 Rolls Royce Phantoms.
The ticket-holder had to choose the numbers at random from a lottery machine at a bar.
Guglielmo Poggi, the bar’s manager, told the Italian media he had ‘no idea’ who bought the ticket.
He added: “There was a constant flow today, people were coming in and asking for a ticket at random.
“And I printed it (the winning ticket), I printed it.”
The record surpasses the previous Superenalotto title from 2010 when 117 million euros was won by a syndicate of 70 winners.
It also beats any Euromillions win, as the jackpot is limited to 190 euros.
Britain’s biggest EuroMillions winner was Colin Weir and his wife Christine, who won £161 million back in 2011.
Eight years later the couple, from Largs, Ayrshire, announced their divorce and both bought separate mansions.
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The receipt for the winning ticket shows the huge some of £193 millionCredit: EPA
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Owners of the bar got together to celebrate after the ticket was sold thereCredit: EPA
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Colin Weir and his wife Christine were the UK’s biggest EuroMillions winner back in 2011, taking home £161 millionCredit: PA:Press Association
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persinsala · 7 years
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The Startup
Pellicola che racconta l’ascesa imprenditoriale del diciottenne Matteo Achilli, The Startup si dimostra un prodotto derivativo, ma scorrevole. Un film nel quale lo spirito d’iniziativa e la strafottenza giovanile permettono di vivere un sogno e guadagnare grazie alle proprie idee. (more…)
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notizieoggi24-blog · 5 years
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Superenalotto, vincita a Lodi con un schedina da due euro
Il super montepremi da oltre 214 milioni di euro è stato vinto a Lodi, con l'estrazione di ieri, con una schedina da due euro creata dal sistema. Non si sa chi abbia vinto, ma il barista ha spiegato che durante la giornata molte persone entravano e chiedevano una schedina. Il Bar Marino di Via Cavour a Lodi è il luogo dove è stata inviata la schedina vincente, oltre 214 milioni di euro, la vincita più alta di sempre. "Ieri molti entravano e chiedevano una schedina - dice il gestore del bar Guglielmo Poggi - continuavo a stampare. La sera tutti mi chiamavano, che emozione", ha spiegato ai cronisti. Alle 21.30 la famiglia che gestisce il bar, con la moglie Marisa e la figlia di 26 anni Sara, è tornata al bar per fare festa. La schedina da 7, 32, 41, 59, 75, 76 è stata creata da una quick play, generata dal sistema. Non è la prima vincita del bar Marino, che negli ultimi anni aveva già inviato una schedina di un 5 da 123 mila euro nel 2015 e 51 mila euro lo scorso anno, sempre con un 5. Read the full article
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