Tumgik
#guia soncini
monicadeola · 1 year
Text
Il coniuge imbarazzante è peggio della madre o del figlio imbarazzanti, perché loro non te li sei scelti: ma cosa mi dice di te il fatto che tu abbia sposato un cretino, una che non si sa vestire, uno che usa lo stuzzicadenti, una con una dialettica da seconda media, uno col marsupio, una mitomane, uno che pretende di scegliere il vino senza capire niente di vini – eccetera?
Ho un’amica con cui faccio questa discussione da anni: la persona con cui ti accoppi è parte dei parametri con cui valutarti? Lei dice di sì, ma secondo me lo dice solo perché ha uno dei pochi mariti fighi in circolazione, ed è come tutti convinta d’essere misura del mondo e che quindi sia normale che la gente con delle qualità si accoppi con altra gente con delle qualità.
Io dico di no: le ragioni per cui t’incastri in una coppia con qualcuno sono misteriose e perlopiù nevrotiche, l’idea che si possano pianificare gli accoppiamenti in base alle caratteristiche è una semplificazione da Tinder. Gente favolosa sta con gente orrenda quasi sempre, per motivi che spesso neanche sanno loro due, figuriamoci se li possiamo conoscere noialtri osservatori.
– Guia Soncini
6 notes · View notes
queerographies · 2 years
Text
[Tutti i nomi di Ercole][Walter Siti]
Ospite fissa della letteratura di Walter Siti, l’ossessione disegna attorno alle sue storie un grande campo magnetico: il corpo.
Ospite fissa della letteratura di Walter Siti, l’ossessione disegna attorno alle sue storie un grande campo magnetico: il corpo. Con le sue provocazioni, i suoi deliri di onnipotenza ma anche con il suo sapersi fare mito, il corpo è il protagonista di questa antologia che raccoglie i più bei racconti firmati dall’autore negli ultimi vent’anni. Tra le pagine si alternano fisici enormi, statuari,…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
toscanoirriverente · 2 years
Quote
(...) mi torna in mente quello psichiatra che mi spiegò che l’identità di genere è il modo in cui si incanala il malessere adolescenziale che una volta diventava anoressia o eroina. Mi pare una spiegazione sensata; c’è però il piccolo problema che se digiunavi o ti facevi le pere i tuoi cercavano di farti smettere: facevano i genitori. Gli adulti di oggi fanno i coetanei dei figli, che figata il rave, che figata che vuoi riempirti di ormoni, che figata che possiamo evitare le responsabilità insieme. E che stronzo il prof che ti dà i voti bassi impedendoti di diventare medico senza sapere la differenza tra una vena e un’arteria.
Guia Soncini, Fisime gratis - Zerocalcare e Ricolfi hanno capito che se la sinistra cavilla sulle puttanate poi governa la destra
1 note · View note
ilfascinodelvago · 1 year
Text
Non sappiamo più tenere registri diversi, variare la confidenza tra il compagno di classe cui dare del tu e la maestra cui dare del lei, distinguere: tra le polemiche da un quarto d’ora e le ragioni per cui invece bisognerebbe dar l’assalto alla Bastiglia.
Guia Soncini, Questi sono i 50
61 notes · View notes
autolesionistra · 1 year
Text
Analizzeremo quindi nella maniera speditiva e superficiale che ci è propria alcune dinamiche degli ultimi giorni legate alla segreteria del PD, con particolare attenzione alla direzione prevalente degli schiaffoni arrivati a EllySchlein (spoiler alert: non c’è una direzione prevalente, arrivano a 360°).
Partiamo dall’inizio (circa). I cinque stelle indicono una manifestazione “Basta vite precarie” a tema (in teoria) lavoro, quello su cui si fonda la ns. pregiata repubblica democratica. Per il PD non è che ci fosse modo di uscirne bene in nessun caso, né a disertarla né ad andarci, la segreteria segue quindi un complicato processo decisionale riassunto da questa infografica:
Tumblr media
La linea adottata ricalca più o meno alla lettera le direttive del manuale Manovre Evasive per Feste Sgradite™, ovvero dire di non poter venire per impegni pregressi salvo poi appalesarsi a sorpresa, schiacciare un paio di cinque a persone strategiche e poi andarsene rapidi come un F14 guidato da Tomcrùis.
Su questa dinamica da festa-delle-medie è montato un paglione insensato.
Dalle dimissioni un filo pretestuose di Alessio D’Amato alle esternazioni di Pina Picierno, l’idea di base è che ci sia un qualche nesso fra quello che ha detto Grillo sui passamontagna e la (temporanea) presenza della segretaria PD. Vagamente più sensate per l’ala centrista (almeno a livello di consecutio) le critiche sulle posizioni di Moni Ovadia visto che quello che ha detto domenica lo ripete da un pezzo ed erano uscite un filo più prevedibili. Ma anche lì, i cinquestelle avran chiamato Ovadia ma il PD ad un convegno chiamò pure Guia Soncini, io non starei a fare a gara a chi si piglia l’ospite che le spara peggio.
Comunque, la nobile arte della pugnalata nella schiena al momento opportuno non è che a Roma non sia di casa, e in generale che la componente centrista del PD preferisca far detonare il proprio partito al minimo rischio di slittata a sinistra non è una novità. Certo, potrebbero ricambiare la cortesia per tutti gli anni in cui la frangia a sinistra ha ceduto spazi (e segreterie) al centro senza dire beo, ma non tutti sono così beneducati. La cosa che mi ha colpito è che mentre internamente piovevano critiche sulla Schlein per un suo (presunto) antiatlantismo, contemporaneamente da movimenti a sinistra del PD arrivavano critiche... al suo atlantismo.
E a memoria mia nella storia dei segretari del PD anche infilandoci satelliti come Epifani, Martina e Orfini non c’è mai stata una persona che abbia preso questa costante compilation di schiaffazzi (cit) da dentro e da fuori. Non è che abbia molto da dire sul tema se non che in queste dinamiche c’è un po’ la quintessenza del PD: l’autodistruzione come stile di vita e le difficoltà croniche sul concetto di rappresentanza, anche al proprio interno.
16 notes · View notes
rideretremando · 9 months
Text
"Per il ceto medio complessato è complicato l’equilibrio tra le cose da farsi per non venire espulsi dalla società civile – andare alle mostre o alla Scala – e l’assoluto, totale, bovino disinteresse dei figli per tutto ciò che è consumo culturale. Abbiamo avuto tutti quindici anni e siamo stati tutti disinteressati (a parte qualche disadattato) al turismo semicolto, ma erano anni in cui ai minorenni venivano – orrore e raccapriccio – imposte cose. Non è che se a Ravenna ti portavano a vedere i mosaici dovevano attirarti col miraggio dell’autoscatto. Ci andavi perché ci andavi, perché l’avevano deciso i grandi, perché sì. Tutte formule che oggi farebbero accorrere il Telefono azzurro e la Protezione civile."
Guia Soncini
5 notes · View notes
Text
E, sempre in generale, cercate di applicare sull’internet una regola che non sarebbe stato male se v’avessero insegnato da piccini ad applicare anche nella vita: rompere i coglioni il meno possibile.
Guia Soncini
7 notes · View notes
pollicinor · 1 year
Text
Non mancavano le distrazioni. Ma leggere era una di esse. Non perché eravamo più colti: perché il telefono era attaccato al muro, e serviva per telefonare. Se avessi avuto un telefono che faceva le foto, non avrei mai letto un romanzo. Se avessero avuto telefoni con le foto e i giochini e i fatti degli altri dentro, le servette di quando i romanzi erano considerati cose da servette non avrebbero mai letto Dickens e Balzac. È un’ovvietà così ovvia che mi vergogno a rimarcarla, eppure mi pare non se ne tenga conto, nei discorsi sul degrado contemporaneo e sui giovani di oggi scemi come sono sempre stati i giovani ma anche scemi in un modo nuovo e anabolizzato.
Dall'articolo "Saggio breve sull’Italia | Storia dell’educazione nazionale, dal Tuca Tuca a TikTok" di Guia Soncini
5 notes · View notes
verita-lapalissiana · 3 months
Text
quando scoppierà la rivoluzione proletaria, guia soncini verrà appesa a piazzale loreto
0 notes
alonewolfr · 6 months
Text
Tumblr media
All’estremo limite del vero c’è che l’amore con l’amore si paga.
|| Guia Soncini
1 note · View note
nipresa · 1 year
Text
Concita De Gregorio ha subaffittato la sua rubrica a Guia Soncini?
1 note · View note
monicadeola · 4 months
Text
Una volta, nel remoto passato in cui a un certo punto si diventava adulti, superavamo con la maggiore età il terrore che gli altri parlassero male di noi. Diventare grandi significava che, invece di restare a morire di sonno a una cena perché se te ne vai per prima poi chi resta farà commenti perfidi sul tuo culone, andavi a dormire certa che chi ti aveva sorriso fino a un attimo prima avrebbe detto di te cose turpi. Diventare grandi significava sapere che quel che dicono di te riguarda loro, mica te.
Adesso è pieno di gente dell’età dei datteri che s’illude di poter aver il controllo di ciò che si dice di lei in un’epoca che non è quella delle lettere di Choderlos de Laclos, ma delle chat, degli screenshot, degli inoltri, del tantissimo tempo liberatoci dagli elettrodomestici. Se avessi dovuto lavare i panni al fiume forse non mi sarei messa a fotografare pagine del tuo libro per dire alle amiche quanto sei analfabeta, ma ora invece.
0 notes
infosannio · 1 year
Text
Quant’è facile prendersela con Filippo Facci, unica testa ottenibile dall’opposizione
Il capro espiatorio della settimana è l’autore di una battuta brutta, uno che è così d’altri tempi da meravigliarsi se ci s’indigna per la frase fotografata senza, ma guarda un po’, approfondire l’intero articolo (Guia Soncini – linkiesta.it) – Apro il file che Pages chiama «Untitled 222» e che a un certo punto salverò chiamandolo «Filippo Facci» dopo due giorni in cui ripasso le due liste:…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
primavereautunni · 4 years
Quote
Che sentirsi turbati (la parola è microaggressione, inventata per dare un tono d'oggettivo sopruso a fastidi soggettivi) dalla lettura di Shakespeare (o dall'ascolto di Prince) non sia un cosa dalla quale io, società, devo proteggere te, ventenne, ma una cosa che cresci proprio quando impari ad affrontare è abbastanza ovvio a chiunque non ambisca trascorrere la vita digitando cancelletti offesi. Che tenerti al riparo da qualunque sussulto, pure quello di leggere un libro in cui non ti rispecchi, non sia un favore che ti faccio, ma il modo in cui faccio di te un adulto inetto, pare chiarissimo da qui, assai meno da lì (con "lì" possiamo intendere l'America ma anche la gioventù attuale).
Guia Soncini, L’era della suscettibilità, Marsilio 2021.
5 notes · View notes
abatelunare · 3 years
Quote
Certe volte le cose le capisci subito, ma ci vogliono interi cicli vitali per capire d'averle capite.
Guia Soncini, I mariti delle altre
68 notes · View notes
abr · 3 years
Quote
al mattino il marito della Ferragni ci ha spiegato quanto siamo scemi a scrivere di lui e di sua moglie come avessero il dovere di capirci qualcosa: mica sono politici, loro; e al pomeriggio ha organizzato una diretta Instagram, con ospiti Alessandro Zan, Giuseppe Civati, e Marco Cappato (che in confronto al resto dei convenuti pareva Churchill). La moglie era a Cannes, e in diretta scriveva nei commenti, lasciava bandierine arcobaleno o compitava solleciti «ciao amore». (...) I presenti, consapevoli d’aver davanti uno con gli strumenti culturali d’un ripetente di seconda media, col quale è tuttavia bene essere ossequiosi per non alienarsi i dodici milioni e fischia di follower (trentamila che seguono la diretta, e dodici milioni che senz’altro la recupereranno successivamente), fanno dei giri di parole per non dirgli di ripresentarsi quando avrà studiato.(...) Il marito della Ferragni dice che è scandaloso il voto segreto, l’elettore ha diritto di sapere, e Civati aspetta mezz’ora prima di illustrargli il concetto di libertà di coscienza con parole così semplici che secondo me sta pensando «Ti faccio un disegnino». (...) Il personal branding ti vuole sostenitore di buone cause, mica informato sulle stesse: se non è Zeitgeist questo (mi permetto di dire «Zeitgeist» perché ho meno pubblico della famiglia Ferragni: quando ti rivolgi alla nicchia a volte puoi osare persino un quadrisillabo bisdrucciolo). (...) È la diretta del vale tutto, è evidente quando Zan dice «bisogna aiutare questi bambini nel loro percorso di transizione», e lì non c’è non dico uno psichiatra ma anche solo uno che abbia letto mezzo testo sul tema e sappia che la maggior parte delle disforie infantili si risolve senza alcun bisogno di transizione. (...) Meno male che Cappato c’è, e prova a spiegare che la testa della gente non si cambia a botte di codice penale (...).  Poco dopo arriva Civati e dice «se una cosa è giusta e la fanno altri paesi europei», ed evidentemente i suoi genitori non gli hanno mai spiegato che a loro non importava di cosa facessero gli altri bambini, gli è rimasta la smania di emulare gli altri. (...) Il marito della Ferragni dice che viviamo in «uno scenario distopico», e invoca «l’opportunità di essere un pochino al passo coi tempi, di non essere anacronistici», e non sta ipotizzando un paese in cui i gay possano adottare o i paralitici possano trovar liberi i marciapiedi (ci sarebbe anche l’abilismo, nella Zan, ma va meno di moda parlarne). Sta parlando solo di darci il permesso di dirci maschi seppur con molte tette, ovvero di tutelare l’identità di genere, quella cosa che lui crede sia «maschile, femminile». Va tutto bene. «Siamo ai primi di luglio e già il pensiero è entrato in moratoria. Drammi non se ne vedono, se mai disfunzioni», scriveva cinquanta estati fa Montale, che persino a casa Ferragni avranno avuto nei testi delle medie. (...) Intanto, sotto, passano i commenti del paese reale che sta guardando la diretta che ci renderà un paese migliore: «Ciao Fede mi saluti?».
Guia Soncini percula la diretta instagram di FEDEZ.  Manca solo un NON DATE DA MANGIARE AGLI ANIMALI.  
Frega un cazzo dei due ripetenti braccia rubate ai lavori che nessuno vuol più fare, questo  è un autogol dell’intellighentsia sinistra ossequiosa dei due influencer. Ricorda tantissimo il povero Bersani davanti al Sinedrio delle scimmie m5s ai tempi delle sue elezioni perdenti. E’ la conferma ma che dico dell’arretramento, della EVAPORAZIONE CULTURALE DEL SINISTRISMO.
 via https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-mi-viene-mente-berlusconi-sua-saggia-convinzione-che-276047.htm
Un solo PS non da ridere sul cane bastardo che si permette di dire: «bisogna aiutare questi bambini nel loro percorso di transizione». Il vero TARGET di codesti sono I VOSTRI BAMBINI. DA SEMPRE. 
33 notes · View notes