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#horror spagnolo
thegoregoregirls · 1 year
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Cerdita (Piggy)
Regia – Carlota Pereda (2022) Torniamo a parlare di horror spagnolo, sempre foriero di grandi soddisfazioni, e cominciamo subito col dire che, nella mia top 20 di fine anno, che sarà enunciata (insieme a quella di Marika) nell’episodio speciale di Nuovi Incubi, rischio di avere la bellezza di due film provenienti dalla Spagna. Il primo è diretto da un colosso del cinema del terrore europeo…
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dog-teeth · 1 year
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Hai ritornato all'Italia? Come va?
no 😭😭😭 sono partito a giugno, ora vivo a New York. parlo spesso con persone italiane al lavoro, mi rattrista sempre perché mi manca molto l'italia! voglio practicare l'italino, ma non ho tempo o amici con cui parlare, anche perchè molto bisogno di practicare lo spagnolo - ne so molto di più spagnolo è ovviamente molte più persone parlano spagnolo qui.
it was the right move for me to move here to finish my degree, but GOD i miss how beautiful italy was. breaks my Heart living in the industrial insanity of america. vabbè. [through tears] tutto bene.....
anyways its going well tho. taking a year off from school which kinda sucks but also is really nice now im just working in the city and doing fun stuff generally vibing aside from The Horrors.
grazie per avermelo chiesto!
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abatelunare · 11 months
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Bestia che fenomeni
Fenomenas. Indagini occulte è un gradevole horror spagnolo. Da quanto ho capito, si ispira a un gruppo di persone specializzate in indagini di fenomeni occulti o presunti tali. A me sembra che la pellicola sia divisa in due parti. La prima riguarda la fase investigativa. La regia è misurata. C’è spazio per una discreta dose di umorismo e per qualche salto sulla sedia. La seconda vede la manifestazione della Miinaccia. La narrazione si anima, però il film imbocca la direzione dell’horror spettacolare: assistiamo alle solite inverosimiglianze e al tripudio di effetti speciali che però non sfociano mai nel truculento. Nonostante l’evidente sproporzione fra le due parti, ci si diverte e ci si spaventa. Bravi gli attori che danno vita a personaggi simpatici capaci di affrontare i pericoli con più d’un sorriso. Non è un capolavoro, ma se lo si guarda non si commette peccato. Almeno in base ai miei canoni morali.
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circusfans-italia · 7 months
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PRODUCTORES DE SONRISAS DEI FRATELLI GONZALEZ PREMIO NACIONAL DE CIRCO 2023
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PRODUCTORES DE SONRISAS DEI FRATELLI GONZALEZ RICEVE IL PREMIO NACIONAL DE CIRCO 2023 La giuria del Premio Nacionale de Circo 2023 ha assegnato il premio 2023 a Productores de Sonrisas, società di proprietà dei fratelli Manuel e Rafael González Villanueva, che è stata premiata “per la sua ricerca della diversità e dell'eccellenza del circo in tendoni di grande formato , con una produzione di spettacoli molto attenta e uno spirito innovativo, come si è potuto vedere nelle produzioni del 2022, Rock Circus e Circlássica”. La giuria ha inoltre sottolineato il loro “percorso professionale e il ruolo unificante che stanno sviluppando nelle diverse tendenze e modi di fare circo”.
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Provenienti da una dinastia dedita al circo (il padre, Rafael e lo zio, José Mª González, erano rispettivamente produttore e direttore del Gran Circo Mundial), la loro esperienza e il rispetto per quest'arte si uniscono al loro impegno per l'innovazione per adattarlo ai nuovi tempi e alle nuove generazioni. Il loro scopo è quello di raggiungere un pubblico di tutte le età e condizioni con spettacoli di qualità, per i quali dispongono di professionisti e tecnici, nonché artisti circensi delle migliori scuole della Mongolia, Cina, Russia, ecc.
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Tra i traguardi principali di Productos de Sonrisas figurano le otto edizioni di Navidades en el Price, a cui hanno partecipato più di 650.000 spettatori, e le edizioni di Circo sul Ghiaccio, Magic Circus e Circlássica, nonché le produzioni del Circo de Los Horrores, rivolto principalmente ad un pubblico giovane.
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Negli ultimi anni hanno vinto questo riconoscimento: la Famiglia Popey (2009), Hermanos Álvarez (2010), la Asociación de Malabaristas di Madrid (2011), Feria Circo Trapezi nel 2012, il clown Jaume Mateu Bullich («Tortell Poltrona») nel 2013, María Mercedes Ochoa («Merche Ochoa») nel 2014, la Unión de Profesionales y Amigos de las Artes Circenses (UPAAC) nel 2015, il clown e regista Miguel Ángel Moreno (Bolo) nel 2016, Rolabola Circo nel 2017, l'antipodista Consuelo Reyes nel 2018, l'Asociación Ateneu Nou Barris nel 2019, i clown Los Excéntricos nel 2020, Manolo Alcántara nel 2021 e la donna clown Pepa Plana nel 2022.
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Il Premio Nazionale del Circo premia l'opera meritoria di una persona o ente nel campo del circo, preferibilmente dimostrata attraverso un'opera o uno spettacolo reso pubblico o rappresentato nel corso dell'anno ed è assegnato da Ministero della Cultura spagnolo.   Congratulazioni a questi giovani imprenditori dello spettacolo e del circo che stanno contribuendo a rinnovare il linguaggio del circo in Spagna, con rispetto e attenzione alla qualità. PRODUCTORES DE SONRISAS DEI FRATELLI GONZALEZ RICEVE IL PREMIO NACIONAL DE CIRCO 2023 Visita le nostre sezioni ARCHIVIO STORICO  TOURNEE' Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto Read the full article
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pionchan-blog-blog · 1 year
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Madre e nonna crescono figlio come ragazza
Bellissima ragazza è in realtà un ragazzo che è stato cresciuto sin da piccolo dalla madre e dalla nonna, che odiavano gli uomini, come fosse una ragazza. Con l’arrivo dell’adolescenza la “ragazza” di rende conto di cosa gli sia stato fatto e inizia a uccidere . Horror anni ‘70 probabilmente francese o spagnolo o coproduzione italiana.
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vocenarrante · 1 year
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"The others" merita una menzione di rispetto in questa rassegna di thriller. Questo film del regista cileno naturalizzato spagnolo Alejandro Amenabar viene classificato come "horror", ma non ci sono né mostri, né giovani studentesse massacrate. Eppure i brividi li mette, eccome! Arrivano con la bruma che avvolge l'isola della Manica dove la storia è ambientata, s'insinuano piano piano dentro lo spettatore attraverso i misteri taciuti, le presenze misteriose, la bellezza diafana di Nicole Kidman. Tutto è intriso di malinconia, ma anche di poesia. Si tratta di una storia di fantasmi, liberamente ispirata a quel meraviglioso romanzo breve che è "Il giro di vite" di Henry James, da cui era stato tratto nel 1971 il film "Improvvisamente un uomo nella notte" con Marlon Brando, meno pregevole di "The others", ma più aderente all'opera letteraria. In questa pellicola l'atmosfera gotica, l'ambiguità dei personaggi, la normalità inquietante fanno davvero accapponare la pelle. E il finale a sorpresa è di quelli che, a posteriori, ti fanno esclamare: "Ma certo! Come ho fatto a non averlo capito prima?" — view on Instagram https://ift.tt/FLa1jKt
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lamilanomagazine · 1 year
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Mondiali di calcio, terza giornata: i risultati dei gironi E ed F
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Mondiali di calcio, terza giornata: i risultati dei gironi E ed F. Croazia-Belgio 0-0: all’Ahmad bin Ali Stadium finisce in parità 0-0 e il Belgio viene clamorosamente eliminato, mentre la Croazia passa come seconda. Da segnalare la partita horror di Lukaku che si divora 4 gol incredibili di cui un paio a porta vuota. Canada-Marocco 1-2: all’Al Thumama Stadium il Marocco vince e si qualifica agli ottavi come prima del girone eliminando il Canada. Ad aprire le marcature è Ziyech al quarto minuto per i marocchini che sfrutta un errore di Borjan per freddarlo dal limite dell’area con un pallonetto vellutato. Al ventitreesimo raddoppia En-Nesyri che controlla il lancio chirurgico di Hakimi e con un colpo da biliardo supera il portiere canadese. Il Canada riapre la partita al quarantesimo con l’autogol di Aguerd che se la butta in porta sul cross di Adekugbe, ma non basta. Costa Rica-Germania 2-4: all’Al Bayt Stadium la Germania di Flick vince una partita pazza, ma entrambe le squadre non passano il turno. Al decimo minuto sblocca la partita Gnaby con un colpo di testa sul cross morbido di Raum. Al cinquantottesimo pareggia la Costa Rica con Tejeda che, dopo una bella azione corale dei suoi, si avventa sulla respinta di Neuer e insacca. Al settantesimo la Costa Rica ribalta il risultato con Vargas che sugli sviluppi di una punizione, sul campanile di Oviedo, tocca di sinistro e batte Neuer. La Germania non ci sta e due minuti più tardi pareggia con Havertz con un destro felpato su assist di Fullkrug. All’ottantacinquesimo minuto è ancora Havertz a segnare e a riportare in avanti i suoi: cross dalla destra di Gnabry con Havertz che sbuca da dietro e di piatto infila Navas. All’ottantanovesimo si iscrive ai marcatori anche Fullkrug che spinge in porta il pallone sull’appoggio di petto di Sané per il definitivo 4-2, che non basta ai tedeschi. Giappone-Spagna 2-1: al Khalifa International Stadium la squadra di Luis Enrique cade contro i giapponesi che si qualificano primi del girone. Morata apre la partita all’undicesimo con un colpo di testa sul cross dalla destra di Azpilicueta e batte Gonda. Al quarantottesimo pareggia i conti Doan che approfitta dell’errore spagnolo in fase di impostazione per calciare dal limite e battere Unai Simon. Tre minuti più tardi i giapponesi passano in vantaggio con Tanaka che da due passi non sbaglia sul suggerimento di Mitoma per il definitivo 2-1.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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briciolacreation · 1 year
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➡️ questa è un post un po' speciale. Lui da ma in cambio chiede poco . @i_racconti_di_antonio 📚 Storie dall'Europa Nera: Storie da un tempo che potrebbe essere stato ➡️ Europa Nera - storie da un tempo che potrebbe essere stato. Racconti horror, weird, ucronici, ambientati in un mondo dove lo sbarco in Normandia è fallito, il controllo nazista sulla vecchia Europa è sempre più forte e il mondo è diviso in tre blocchi: a est l'Unione Sovietica e i paesi comunisti, a ovest gli Stati Uniti e le poche democrazie liberali rimaste, al centro il dominio del Reich, con sempre più paesi pronti a unirsi sotto il simbolo della svastica. In questo volume sono raccolti tutti i racconti della "prima stagione" della serie, precedentemente pubblicati solo in formato ebook, più cinque inediti che vi condurranno dalle campagne fiorentine alla misteriosa Unione Sovietica, dalle montagne del Tibet all'antica città di Orvieto. Dicono di "Storie dall'Europa Nera" "...[gli autori] hanno gettato le basi per un affresco narrativo che lascia ben sperare per le prossime uscite. Avvincente, inquietante, sorprendente: un universo che non è il nostro, ma che forse ci somiglia più di quanto noi stessi non siamo disposti ad ammettere. Provare per credere." (Rob.Arezzo - Amazon) "Una prospettiva davvero affascinante sull'ultimo e più buio capitolo della storia umana. Dalla tenebra, si sa, prima o poi germogliano i mostri e questi racconti offrono loro un terreno assai fertile. Un'opera intrigante che davvero induce a bramare i prossimi sviluppi." (Andrea Botarelli - Amazon) "...se amate l'ucronia e l'horror, fatevi un favore: date un'occhiata a questi racconti. Non ve ne pentirete." (Gianni Spagnolo - Amazon) #weird #bookblogger https://www.instagram.com/p/ClBfWPfIjq9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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firewalker · 3 years
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Di specie estinte e di come riportarle in vita. Oppure no.
Sono un grande appassionato di audiolibri, mi permettono di conoscere un’opera sfruttando momenti che normalmente non potrei dedicare alla lettura. Giorni fa cercavo qualcosa dai toni cupi, volevo un horror, ma Audible è colpevolmente povera di questo tipo di narrazione. Decido di sfogliare il catalogo cliccando sulle voci dei lettori, trovo Daniele Crasti, che ho conosciuto per Nevernight chronicles, un ciclo fantasy che consiglio a chiunque. Ricordo che mi piacque la sua interpretazione delle avventure di Mia Corvere e del suo gatto fatto d’ombra, Messer Cortese, così decido di vedere se ha letto qualcos’altro di interessante. Ed ecco che mi spunta davanti questo:
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La malinconia del mammut.
Conosco Massimo Sandal da anni, anche se solo virtualmente, è un biologo, ha due dottorati di ricerca e oggi fa il divulgatore scientifico dalla Germania. Trovato questo libro, ho deciso che l’horror poteva aspettare, avevo scelto. Lo stile è semplice, Massimo riesce a spiegare anche robe complicate con la dovuta precisione senza appesantire il discorso né essere troppo complicato, ma... man mano che mi addentravo nel libro, ho avuto l’impressione di aver comunque scelto un libro horror. L’argomento è l’estinzione: il prima di noi, il durante noi, il dopo noi. Un racconto terrificante, culminato in un epilogo senza via d’uscita per il nostro pianeta, capace di sconvolgermi come solo il miglior Stephen King ha potuto farlo. Con la differenza che qui, purtroppo, è tutto vero.
Mi ha anche fatto pensare. In un punto racconta l’ipotetica scena della morte dell’ultimo dodo sulla Terra, ripresa dalle parole del naturalista David Quammen (David Quammen, The Song of the Dodo, Simon & Schuster, New York 1996, p. 275.). Mi ha commosso, ma poi mi ha fatto pensare ad altre parti del libro. Massimo dice che abbiamo una sorta di sciovinismo tassonomico (i vertebrati valgono più degli altri esseri viventi) e che risulta difficile pensare all’estinzione come qualcosa di così importante, generalmente (già è difficile immaginare la morte, figuriamoci quanto sia difficile immaginare un processo che dura migliaia di anni e riguarda specie lontanissime da noi). Ed è vero: io non ero commosso perché quel dodo era l’ultimo della sua specie, lo ero perché era morto male, nel racconto di Quammen. E questo fatto, queste impostazioni mentali, sono un fatto naturale per la mente umana.
Siamo all’interno di una nuova estinzione di massa cominciata con la nascita dell’uomo e non ce ne rendiamo nemmeno conto, e chi se ne rende conto non ha alcun potere per cambiare le cose o far capire la questione a chi potrebbe avere un minimo di quel potere. Anche se, ovviamente... ma ha poi importanza la preservazione delle specie? Chiedetelo a Massimo, perché il libro parla pure di questo.
Vorrei possedere questo libro in italiano, in latino, in greco antico, in gaelico, in inglese, in tedesco, in cinese, in russo, in giapponese, in coreano, in swahili, in spagnolo, in polacco, in rumeno, in greco moderno, in esperanto per riempirci un’intera libreria (non in francese, non mi piace il francese). Spero venga tradotto e diffuso ai quattro angoli del globo, perché questo Horror vacui deve essere conosciuto da tutti.
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sciatu · 4 years
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GLI ASSEDI DI TROINA
Il primo assedio fu verso il 1063. Il Gran Conte Ruggero I proveniente da Rometta e sulla via dei monti che collegava Messina a Palermo, aveva liberato facilmente Troina dagli arabi ed era stato accolto dalla locale popolazione bizantina con grande onore.  Ruggero era da poco sposato e quindi lasciò la sua prima moglie a Troina con una dozzina di cavalieri e si diresse verso Nicosia per assediarla e depredare i dintorni. I bizantini fecero due conti. Per prima cosa gli arabi avevano riconosciuto loro ampia indipendenza cosa che Ruggero forse non avrebbe fatto. Secondariamente i Normanni erano a favore del papa di Roma mentre loro erano di religione ortodossa, quindi i liberatori erano al pari degli arabi: miscredenti. La moglie di Ruggero con pochi cavaliere pareva essere una facile preda e con poca fatica potevano avere un grande risultato. Assalirono quindi il castello dove i Normanni risiedevano con l’obbiettivo di catturare facilmente Giuditta D’Evreux, sposa di Ruggero. Fecero male i conti. I normanni erano pochi ma erano macchine da guerra. L’assalto al castello finì in una stage di paesani con i dodici cavalieri normanni barricati nel castello a difendere strenuamente la loro signora. Venuta la notte i paesani si rifugiarono nella parte alta del paese sicuri della vendetta di Ruggero. Quest’ultimo arrivo con i suoi uomini e diede l’assalto alle posizioni bizantine. Nel frattempo però erano arrivati  cinquemila arabi a dare manforte ai bizantini. Ruggero dovette a sua volta ritirarsi nel castello per difendersi dagli arabi e dai paesani. Fu un momento tragico per i normanni chiusi nel paese dove non potevano usare la cavalleria che era la loro arma più importante. Ruggero però aveva affrontato momenti peggiori, quindi attese l’alba ed attaccò risolutamente il campo arabo riportando una grande vittoria. Amari, grande storico siciliano ( e forse non molto imparziale) sottolineò che gli arabi, per combattere il freddo avevano abusato di vino e quindi non erano nelle condizioni migliori per difendersi. Fatto stà che sconfitti gli arabi, Ruggero si rivolse contro i bizantini passandone a fil di spada la maggior parte. Questo episodio fu molto importante per Ruggero che non era solo un soldato preparato e coraggioso, ma aveva anche quella che un giornalista di oggi chiamerebbe “una visione politica”: capì che conquistare la Sicilia voleva dire dover comandare due popoli che non avrebbero esitato a combatterlo. Per questo motivo incominciò a favorire l’arrivo non solo di nobili normanni e inglesi, ma anche di contadini dal nord europa. Questo fenomeno di ripopolamento con un popolo fedele raggiunse l’apice  una volta sposata Adelaisa del Vasto signora del Monferrato che fu seguita da una grande schiera di sudditi lombardi, piemontesi e provenzali che andarono ad occupare città chiave come Sperlinga, Piazza Armerina e Sanfratello, diventando il nucleo Gallico della cultura siciliana.
Il secondo assedio avvenne durante la seconda guerra mondiale. I tedeschi e gli italiani si erano fortificati a Troina in un prologo di quello che poi sarebbe stata la battaglia di Montecassino. Un  fotografo, un giovane Robert Capa,  seguiva tra le file americane, il loro avanzare nella conquista delle case di Troina. Gli alleati, vista la difficoltà a conquistare il borgo, decidono quindi di fare quello che avrebbero fatto a Montecassino ed incominciano a bombardare dalla terra e dal cielo il piccolo paese. Fu una strage di donne, bambini, vecchi e soldati. Robert Capa fotografò l’orrore dell’assedio e la distruzione che la guerra portò. Una sua fotografia diventa un famosa come quella del miliziano spagnolo ucciso durante il suo reportage della guerra di Spagna. E’ la foto di un soldato americano che ascolta un vecchio siciliano senza scarpe, che con il suo bastone gli indica una direzione lontana.
Ora Troina è uno dei borghi più belli d’Italia. Finite sono le lotte ed i morti sui monti Nebrodi dove i boschi e la quiete sono ormai dominati dalla lontana e imponente, unica signora della Sicilia: l’Etna
The first siege was around 1063. The Grand Conte Ruggero I coming from Rometta and on the way in the mountains that connected Messina to Palermo, had easily freed Troina from the Arabs and had been welcomed by the local Byzantine population. Ruggero was recently married and therefore left his first wife in Troina with a dozen knights and went to Nicosia to besiege the town and plunder the surroundings. The Byzantines thinked about the situation. First, the Arabs had recognized them a broad independence, and Ruggero perhaps would not have done. Secondly the Normans were in favor of the pope of Rome while they were for the Orthodox religion, therefore the liberators were on a par with the Arabs: unbelievers. Ruggero's wife with a few knights seemed to be an easy prey and with little effort they could have a great result. They then attacked the castle where the Normans resided with the aim of easily capturing Giuditta D’Evreux, the bride of Roger. The made a big mistacke. The Normans were few but they were war machines. The assault on the castle ended in a stage of villagers with the twelve Norman knights barricaded in the castle to strenuously defend their lady. When the night came, the villagers took refuge in the upper part of the town, sure of Roger's revenge. The latter arrived with his men and stormed the Byzantine positions. In the meantime, however, five thousand Arabs had come to support the Byzantines. Roger in turn had to retire to the castle to defend himself from the Arabs and the villagers. It was a tragic moment for the Normans closed in the country where they could not use cavalry which was their most important weapon. Ruggero, however, had faced worse moments, so he waited for the dawn and resolutely attacked the Arab camp reporting a great victory. Mr. Amari, a great Sicilian historian (and perhaps not very impartial) stressed that the Arabs, to fight the cold, had abused wine and therefore were not in the best conditions to defend themselves. As soon as the Arabs were defeated, Roger turned against the Byzantines, passing most of them by the sword. This episode was very important for Ruggero who was not only a prepared and courageous soldier, but he also had what a journalist today would call "a political vision": he understood that conquering Sicily meant having to command two peoples who would not hesitate to fight him . For this reason he began to favor the arrival not only of Norman and English nobles, but also of peasants from northern Europe. This phenomenon of repopulation with a faithful people reached its peak once Adelaisa del Vasto was married with Ruggero and she was followed by a large group of Lombard, Piedmontese and Provencal people who went to occupy key cities such as Sperlinga, Piazza Armerina and Sanfratello, becoming the Gallic nucleus of Sicilian culture.
The second siege occurred during the Second World War. The Germans and Italians had fortified themselves in Troina in a prologue of what would later be the battle of Montecassino. A photographer, a young Robert Capa, followed their progress in the conquest of the houses of Troina in the American ranks. The allies, given the difficulty in conquering the village, therefore decided to do what they would have done in Montecassino and began to bomb the small town from the earth and the sky. It was a massacre of women, children, old people and soldiers. Robert Capa photographed the horror of the siege and the destruction that the war brought. One of his photographs becomes as famous as that of the Spanish militiaman killed during the Capa’s report of the Spanish war. It is a photo of an American soldier who listens to an old Sicilian without shoes, who with his cane indicates a distant direction.
Now Troina is one of the most beautiful villages in Italy. The struggles and deaths on the Nebrodi mountains are over where the woods and the quiet are now dominated by the distant and imposing, only lady of Sicily: Etna
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thegoregoregirls · 6 months
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Hermana Muerte
Regia – Paco Plaza (2023) Il caso ha voluto farmi vedere, nel giro di una settimana tre film con suore protagoniste, tutti e tre ambientati in una scuola femminile e, per diversi motivi, tutti con qualche collegamento con lo sguardo, gli occhi e l’atto di vedere. Di Eerie, l’horror filippino, ne abbiamo parlato nell’ultimo episodio di Paura & Delirio, The Nun II lo abbiamo analizzato venerdì, e…
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lilsadcactus · 5 years
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Ho guardato Veronica ieri notte e stavo per morire gli unici horror che mi fanno effetto sono quelli in Spagnolo
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newsintheshell · 6 years
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Gli ospiti del Lucca Comics & Games 2018
Quando e dove trovare i principali ospiti di quest’anno. 
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Mancano ormai pochi giorni all’edizione di quest’anno del Lucca Comics & Games, l’evento che più di ogni altro catalizza l’attenzione di tutti gli appassionati di fumetti, videogiochi e animazione. Fra eventi, stand, mostre e quant’altro, ecco gli artisti per i quali varrà la pena farsi una lunga coda.
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Junji Ito nasce nella prefettura di Gifu nel 1963. Il suo debutto, avvenuto nel 1986 fra le pagine della rivista “Monthly Halloween” dell'editore Asahi Sonorama, gli vale la menzione d’onore alla prima edizione del Premio Umezz. Tra le sue opere più conosciute troviamo “Tomie”, Uzumaki”, “Gyo” (dalla quale è stato tratto un film animato da ufotable), “Kubitsuri kikyu”, “Nagai yume”, “Amigara dansou no kai”, “Shibito no koiwazurai”, “Ito Junji no neko nikki - Yon & Mu.” Attualmente sta lavorando a “Ningen shikkaku” (Lo squalificato), basato sull'omonimo romanzo di Osamu Dazai. La scorso inverno è andata in onda la serie animata “Junji Ito Collection”, rodotta da Studio Deen e disponibile, sottotitolata in italiano, su Crunchyroll. 
Il maestro dell’orrore sarà ospite a Lucca Comics & Games in collaborazione con Star Comics.
EVENTI
Masters Of Horror, parte 1 
(31 ottobre, ore 16:00 - Vie del Centro Storico)
La Villa Diodati del terzo millennio: Junji Ito, Dave McKean, Alberto Dal Lago e il regista Ruggero Deodato (accompagnato dall'artista spagnolo Miguel Angel Martin), saranno protagonisti di Masters of Horror, evento speciale di Lucca 2018 per celebrare all'insegna della creatività e dell'eccellenza il bicentenario della pubblicazione di Frankenstein. Un incontro al crepuscolo della notte di Halloween in cui artisti straordinari potranno ispirarsi a vicenda, creando nuovi contenuti nella splendida cornice di Lucca.
Star Comics presenta: Alla corte del re del terrore
(2 novembre, ore 12:00 - Caffetteria Palazzo Ducale)
Il maestro Junji Ito si confronta e si racconta assieme ai suoi editori italiani, per la prima volta riuniti in un unico evento e con un moderatore d'eccezione: Dario Moccia.
Ito Junji
(3 novembre, ore 17:00 - Showcase Sala Tobino)
L’autore di capolavori come Uzumaki, Gyo e Lo squalificato – considerato il maggior esponente del fumetto horror giapponese contemporaneo – ci trasporta nel suo affascinante e contorto universo creativo fatto di corpi e incubi, con un’esibizione dal vivo della sua arte.
Masters Of Horror, parte 2
(4 novembre, ore 11:00 - Teatro del Giglio)
Il grande pubblico incontrerà gli artisti e le opere realizzate durante la prima parte.
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Leiji Matsumoto (pseudonimo di Akira Matsumoto) ha debuttato nel 1954 ancora liceale, vincendo a un concorso il primo premio per il suo lavoro “Le avventure di un’ape” (“Mitsubachi no Bouken”). Inizia a lavorare sugli shoujo manga, pubblicati su riviste femminili con cui attira l’attenzione del grande pubblico. Passa in seguito a serie per ragazzi, specializzandosi in quelle di fantascienza che lo hanno reso celebre, caratterizzate dal suo tratto più attento alle suggestioni che al realismo. Tra i suoi capolavori vanno segnalati i pluripremiati “Otoko Oidon”, “Galaxy Express 999”, “La corazzata Yamato”. Nel 1979 esce la versione anime di “Galaxy Express 999”, campione d’incassi di quell’anno al botteghino. Ma il sensei è conosciuto e apprezzato nel mondo, soprattutto in Italia e Francia oltre che in Giappone, per la saga di “Capitan Harlock”.
Ha ricevuto tutti i principali premi e onorificenze nel mondo, tra cui la Purple Medal of Honour in Giappone e l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia. Tra le sue varie attività odierne, è professore di Contenuti Multimediali alla Takarazuka University e visiting professor alla Sangro University di Kyoto.
EVENTI
Leiji Matsumoto incontra il pubblico
(1 novembre, ore 16:30 - Teatro del Giglio)
Il Sensei Leiji Matsumoto riceve dalla mani del Sindaco di Lucca Alessandro Tambellini la Medaglia della Città Di Lucca. Seguirà intervista sulla carriera dell'Artista. Ingresso possibile solo tramite biglietto speciale, ritirabile gratuitamente fino a esaurimento presso la biglietteria del Teatro del Giglio dalla mattina dell'evento, per i possessori di biglietto e braccialetto della manifestazione validi per il giorno stesso.
Incontro con Gianni Giuliano
(2 novembre, ore 10:30 - Baluardo S. Donato)
Incontro con Gianni Giuliano, doppiatore di Capitan Harlock presso area Music stand Radioanimati
Showcase Leiji Matsumoto
(2 novembre, ore 14:00 - Teatro del Giglio)
Una performance fuori dal comune. Il Maestro Matsumoto realizzerà dal vivo alcuni dei suoi più iconici personaggi, accompagnato da un quartetto d'archi che suonerà le melodie tratte dagli anime del Sensei. A seguire il Maestro imprimerà le sue mani per la Walk Of Fame di Lucca Comics & Games. Ingresso possibile solo tramite biglietto speciale, ritirabile gratuitamente fino a esaurimento presso la biglietteria del Teatro del Giglio dalla mattina dell'evento, per i possessori di biglietto e braccialetto della manifestazione validi per il giorno stesso.
Leiji Matsumoto incontra il pubblico
(2 novembre, ore 18:00 - Chiesa S. Francesco)
Il Sensi Matsumoto incontra il pubblico in un evento speciale. Ingresso possibile solo tramite biglietto speciale, ritirabile gratuitamente fino a esaurimento presso il Desk di Chiesa di San Francesco dalla mattina dell'evento, per i possessori di biglietto e braccialetto della manifestazione validi per il giorno stesso.
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Mikio Ikemoto esordisce con “Cosmos”, una breve storia pubblicata nel 1997 e nel 1999 sulla rivista settimanale Shonen Jump della Shueisha. Dopo aver lavorato a “Naruto” come assistente di Masashi Kishimoto, nel 2016 sempre su Shonen Jump dà vita a “Boruto”, uno spin-off dell'opera di Kishimoto sceneggiato da Ukyo Kodachi, del quale è in onda l’anime, sottotitolato in italiano, su Crunchyroll.
L’artista sarà ospite a Lucca Comics & Games in collaborazione con Panini Comics.
EVENTI
Mikio Ikemoto
(2 novembre, ore 11:00 - Showcase Sala Tobino)  
Live performance di Mikio Ikemoto.
Planet Manga presenta: Mikio Ikemoto, come nasce una stella nel firmamento di Shonen Jump!
(3 novembre, ore 13:00 - Sala Robinson Chiesa di S. Giovanni)
Incontro con il disegnatore di “Boruto” Mikio Ikemoto, l’editor di “Boruto” Hikaru Taguchi e l’Editor in Chief di Weekly Shonen Jump (già editor di “Naruto”) Hiroyuki Nakano.
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Shintaro Kago, classe ’69, è un fumettista giapponese creatore del sottogenere “ero guro” definito “fashionable paranoia”. Artista affermato a livello internazionale, le sue opere sono pubblicate ed esposte in tutto il mondo nelle più prestigiose gallerie underground. Tra le sue più importanti collaborazioni ha curato copertina e illustrazioni interne dell'LP del celebre gruppo musicale Flying Lotus. A Lucca Comics & Games 2014 ha vinto il prestigioso premio Gran Guinigi come miglior fumetto breve. Dal 2015 ha iniziato a pubblicare i suoi nuovi lavori in esclusiva per Hollow Press e in occasione di Lucca Comics & Games 2018 torna ancora come ospite per presentare il quarto ed ultimo volume della sua nuova serie “Day of the Flying Head”.
L’autore sarà ospite a Lucca Comics & Games in collaborazione con Hollow Press.
EVENTI
Shintaro Kago : quando destrutturare è tutto
(3 novembre, ore 11:00 - Sala Pro - Agorà)
Una rara occasione per osservare un mangaka innovativo come Shintaro Kago all'opera. Ammissione previa presentazione di curriculum vitae e selezione. Per informazioni, clicca qui.
Edizioni 001 presenta: I corti di Shintaro Kago
(3 novembre, ore 13:30 - Auditorium San Girolamo)
Shintaro Kago, maestro del manga, ha diretto molti cortometraggi dove il suo stile bizzarro ed estremamente riconoscibile è ancora più potente.
Nell’ambito euromanga saranno invece ospiti di Mangasenpai due autori (per l’elenco completo vi rimandiamo al calendario degli incontri diffuso dall’editore):
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Se il 2017 è stato l’anno dell’arrivo di “Radiant” in Italia, il 2018, con oltre 30.000 copie vendute finora nel nostro paese “Radiant” rappresenta una delle maggiori realtà del fumetto italiano, grazie anche ad una distribuzione capillare che ha portato il titolo nella rete Mondadori, oltreché nelle fumetterie italiane. 
Tony Valente, colpito dall’incredibile successo di pubblico riscosso alla scorsa Lucca, torna anche quest’anno allo stand Mangasenpai per festeggiare con tutti i lettori di “Radiant” (e ai curiosi che ancora non lo conoscono!) l’incredibile successo del suo fumetto nel mondo, di recente diventato anche un anime in Giappone, realizzato dallo studio Lerche, attualmente in simulcast per l’Italia su Crunchyroll. Proprio per questo, in Francia è stata pubblicata una speciale collector edition in occasione del traguardo del decimo volumetto, mentre in Italia abbiamo voluto omaggiare questo bravissimo autore con una variant cover del mitico volume 1, ormai giunto al traguardo delle 10.000 copie. E non è tutto qui, a Lucca infatti saranno disponibili tutti i numeri della serie regolare e verrà anche presentato in anteprima il 7° volume, che andrà in distribuzione solo a novembre.
Mangasenpai è orgogliosissima di avere nuovamente ospite tutti i giorni in Fiera a Lucca Comics & Games Tony Valente.
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Dalla Germania la bravissima Marika Herzog. La talentosa autrice, già pubblicata dalla casa editrice nei due volumi raccolta "Comic2Byte”, vede infatti a Lucca la pubblicazione del suo recente lavoro edito da Egmont Manga in Germania “Whispering Blue”, uno stupendo volume unico in genere boy’s love, dall’approccio delicato e gentile, incentrato sul tema dell’accettazione. Marika Herzog, in arte Chasm, sarà presente allo stand per tutti i giorni della Fiera.
Per concludere, potete consultare l’intera e corposa lista di ospiti nazionali e internazionali che saranno presenti alla kermese lucchese nella sezione apposita del sito ufficiale. 
SilenziO)))
[FONTE]
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pionchan-blog-blog · 1 year
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Film Horror visto in spagnolo da YouTube anni fa'
Una comitiva di amici va in una casa per le vacanze vicino ad un lago (il laghetto è praticamente sotto casa, c’è anche una piccola cascata), in breve, vengono tutti uccisi fino all’ ultimo da un fantasma di una donna. Si vede all’inizio del film che lei era una pazza che ha annegato i suoi figli, e durante il film si capisce che il marito l’ha uccisa per questo è ha nascosto il cadavere nella…
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edsitalia · 3 years
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EDS6 VENTO D'ESTATE
RITMO NEL SANGUE
Ho conosciuto Ombretta a Sa Caleta, una delle spiagge più suggestive di Ibiza. Era il 1998. Lì la terra crea una specie di connubio porno con il mare e il rosso della pietra cola a picco nei verdi delle acque, che sfoggiano una quantità di sfumature illegale. L’ho incrociata in un angolo di spiaggia in cui tutte le tinte possibili si danno appuntamento per esplodere in un arcobaleno mediterraneo, saranno state le tre. Il bar smerciava bevande ghiacciate e ghiaccioli multiformi e lei ha comprato una granita che, in un colpo di coraggio, le ho offerto io.
“Grazieah.” Ha sussurrato con una voce inaspettatamente italiana e perfino un po’ zarra, tipo la Gerini in Viaggi di Nozze. Masticava una gomma che prima di baciarmi a fondo mi ha sputato in mano, un’altra sottile citazione da film. Che notevole accozzaglia di big bubble, ho pensato, mentre le prendevo la chiappa destra tra le dita, un raro connubio di tonicità e morbidezza.
Abbiamo passato due settimane a nasconderci dietro ogni caseggiato utile ai nostri reciproci scopi, per imprimere l’impronta del nostro mescolarci contro mura straniere, sperando di non essere visti. L’abbiamo fatto in un angolo cieco dietro al castello di Eivissa, circondati da una tifoseria di falene da fare invidia ai falò salentini. L’ho sbattuta a fondo contro le mura bianco latte della chiesa di Sant Charles, accanto ad un antico frantoio romano che in un altro contesto avrei magari pure visitato. Invece nel buio non si vedeva un cazzo, ma mi è comunque piaciuto molto. L’ho presa per i capelli in un anfratto oscuro di Cala Comte, mentre la luna gravida di mistero si specchiava in un mare liscio come seta e dio quanto le è garbato. “Romanticoah che seih.” Ha mormorato: mai che alzasse la voce una volta, che femmina.
Il letto invece l’abbiamo sempre skippato, io dividevo la stanza con un tizio di Genova che non ho mai più rivisto e lei con due sue amiche bresciane più interessate a fumarsi l’intero Marocco che altro. Stavano sempre a casa, ste disperate, con gli occhi fuori dalle orbite e una pentola di acqua lì lì per bollire, in caso di fame chimica. Lei le chiamava le ciavatte. “Vanno in coppia e non escono mai”, diceva, e porco cane se aveva ragione.
Poi una sera, dopo l’ennesimo hamburger + patatine a portar via in riva al mare, Ombretta si è alzata in piedi in piedi e mi ha intimato: “Andiamoah al Pacha.”
Io quei posti non li avevo mai frequentati, preferendo altre forme di distrazione. E poi suonavo la chitarra, avventurarmi in discoteca mi pareva una bestemmia. Invece, come un salame risposi di sì. Perché non sapevo dirle di no, mi ero trasformato in una specie di ameba rincoglionita incapace di un’opinione propria. Ombretta mi piaceva, cristo, fin troppo per essere una semplice storia estiva.
La coda per entrare aveva del fantascientifico. Passammo una delle due ore di attesa a limonare duro contro il muro, l’altra a fantasticare sulla prossima vacanza insieme, “Potremmoh adare a Barcellonah.” Diceva lei, e io annuivo impotente, c’aveva certi occhi blu che assomigliavano a due zirconi, brillavano di una vita antica, cangiante, un dedalo di possibilità. Le aveva tutte dentro lei le migliori alternative di futuro, e io gliele volevo scippare, per quello la possedevo in continuazione: per significare qualcosa. Stavo conciato male, a 27 anni non sapevo ancora che volevo fare della mia vita e sarei finito a vendere polizze assicurative come un imbecille inutile della Milano Bene se non fosse stato per quella sera.
Una volta dentro Massi, il mio compagno di stanza, ci offrì da bere, poi ballammo Restless di Neja al rallentatore e dopo non ricordo nulla fino a quando andai al cesso.
Mi ci portò Ombretta, diceva che vedermi così senza freni la arrapava. “Forzah, vienih. Prendimi al bagnoh.”
Ok, prendiamola, mi dissi, mentre ci chiudevo la porta dietro le spalle. Le afferrai i capelli con forza e mi misi in posizione, aveva un culo del tutto identico all’idea di pesca che si può fare un uomo adulto di città. Lo violai, con suo sommo piacere. Le sue carni erano velluto e il suo sangue mi pulsava in fondo al cervello ogni volta che la sfioravo, volevo appartenerle quindi premevo ma non bastava, non sapevo come fare per tatuarmela sul corpo, bermela viva, nutrirmene a morsi.
In pista suonavano King of My Castle e il beat ci solleticava i vestiti arrotolati alle ginocchia perfino lì, dietro due porte di cui una chiusa a chiave. Le strattonai i capelli più forte, mentre lei spalancava le gambe al massimo per accogliermi tutto: assomigliava ad un ragno violino. Dio quanto mi piaceva. Presi a scuoterle la coda di cavallo a ritmo di musica. Lì per lì mi venne naturale. Chissà che ci avevano messo nel drink, quei coglioni dei miei compagni di appartamento. Mi sentivo da dio, mannaggia a loro, e non era normale.
Il mio prof delle medie diceva che avevo il beat nel sangue. Come abbia fatto a desumerlo da due noticine in croce soffiate in un flauto dolce poi non me lo sono mai spiegato. Mentre mi sfrecciava in mente questo pensiero Ombretta allungò un braccio all’indietro e parve quasi confermare. Che ritmo. Bum Bum Bum, sbattevo la sua testa accanto alla tazza e lei stringeva forte le gambe, il paradiso. Bum. Bum. Bum.
Ricordo che ad un certo punto le sollevai il mento per chiederle se andava tutto bene ma aveva gli occhi chiusi, quindi la rimisi in posizione e ripresi. Evidentemente le piaceva parecchio perché pareva essersi rilassata di brutto. Bum, bum. Bum. Avrei dovuto studiare percussioni, mi dissi a quel punto, e proprio allora la testa di Ombretta mi scivolò dalle dita e piovve - letteralmente piovve – contro la tazza. Stunf, un colpo sordo da film horror.
Il sangue iniziò a spandersi attorno al suo orecchio come una macchia di caffè da una moka rotta, lentamente ma secondo uno schema spaventosamente razionale, che in quel momento mi sfuggiva.
Quando arrivarono le forze dell’ordine le aspettavo con le braccia conserte. Le manette, vi prego, mettetemi in manette continuavo a ripetermi in silenzio, sperando che in qualche modo mi capissero.
Credevo di averla uccisa io.
“Che le avete dato?” Chiese il capitano della polizia, con un forte accento spagnolo. “Que puta mierda le avete dato?” Ripetè, afferrandomi le guance con la mano piena.
“Io non, io. Io non so.” Volevo morire. Ombretta non c’era più, mi era morta addosso. Ombretta, con i capelli castani profumati di cocco e il rossetto sempre impiastricciato, Ombretta, la mia Ombretta. Con i piedi piccoli e lo smalto rovinato sull’alluce. Non esisteva più.
“Lei cosa?”
“Io l’ho uccisa.” Dissi meccanicamente, come se a pronunciarlo fosse qualcun altro. La mia voce non mi apparteneva più, che cazzo mi avevano messo nel drink?
Inaspettatamente però, il gendarme sorrise bonario e in quel momento mi chiesi se non si trattasse di una stupida candid camera di TeleBerlusconi. Non c’era nulla da ridere. “Io l’ho uccisa, io, capisce? Sono stato io, cristo, io. Con queste mani. Scopavamo e poi…”
“E poi ha avuto un’overdose, coglione.” Rispose il capitano, alzando le spalle. “Solo che siccome sei fatto anche tu non lo hai capito da solo.”
Subito dopo si voltò verso gli altri poliziotti, ognuno preso da una faccenda diversa. “Llévense el cuerpo, nos vemos en la estación de policía.” Disse, poi mi passò una mano sulla spalla. “Vai a casa, hombre. Con la prossima andrà meglio.” Mormorò infine, cacciandomi via con un gesto secco.
“Hai il ritmo nel sangue.” Esclamava ogni giovedì il mio professore delle medie. Io soffiavo in un tubo e lui si complimentava puntualmente con me. “Hai il ritmo nel sangue.” Quando lo diceva sorrideva sempre. Magari scherzava. Eppure: non sapeva quanto aveva ragione.
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gamingpark · 3 years
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Horror Tales: The Wine uscirà il 30 luglio su Nintendo Switch
Horror Tales: The Wine uscirà il 30 luglio su Nintendo Switch
Vi portiamo la conferma di un nuovo titolo per Nintendo Switch. I dettagli sono stati offerti oggi dai responsabili. Stiamo parlando di Horror Tales: The Wine. Come abbiamo appreso, il titolo di Carlos Coronado sarà disponibile il prossimo 30 luglio nell’eShop della console in giapponese, spagnolo, russo, cinese e inglese. Ecco la sua premessa e il trailer: Esplora la capitale abbandonata di un…
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