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#i contrabbandieri
curiositasmundi · 6 days
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Un’inchiesta condotta in Tunisia del quotidiano britannico The Guardian denuncia stupri e torture compiuti della Guardia nazionale tunisina a danno dei migranti. La stessa Guardia nazionale finanziata direttamente dall’Unione europea con l’intento di frenare le partenze verso le coste italiane. Abusi di cui l’Ue sarebbe al corrente, scrivono gli autori, decidendo però di chiudere gli occhi e vantare piuttosto la riduzione degli sbarchi come fa il governo italiano. “Secondo Yasmine, che ha creato un’organizzazione sanitaria a Sfax, negli ultimi 18 mesi centinaia di donne migranti sub-sahariane sono state violentate dalle forze di sicurezza tunisine”, si legge nell’articolo che riporta le testimonianze di donne stuprate in pieno giorno: “Veniamo violentate in gran numero; la guardia nazionale ci porta via tutto”. Così, dopo i raid e le deportazioni per abbandonare i migranti in zone desertiche ai confini con Algeria e Libia, già costate vite umane, il controverso accordo siglato l’anno scorso tra Tunisi e Ue con la benedizione di Giorgia Meloni presenta nuovamente il conto in termini di diritti violati. E tuttavia continua a incassare entusiasmi, come quello che il premier britannico Keir Starmerha manifestato a Meloni durante la sua visita a Roma. Del resto, sulle deportazioni in aree desertiche di confine la commissaria europea agli Affari interni Ylva Johansson ha già negato ogni corresponsabilità perché “l’Ue non sponsorizza le espulsioni”, né vede “effetti negativi dei finanziamenti Ue sul fronte dei diritti fondamentali”. Potrà mai ammettere corresponsabilità di fronte a stupri e torture? Più importante è il fatto che quanto emerge da inchieste come quella del Guardian confermi una situazione in netto peggioramento. Una cosa nota anche al governo italiano, come ricordano le ordinanze di alcuni nostri tribunali, che tuttavia conferma la Tunisia nella lista dei Paesi d’origine considerati sicuri al fine di trattenimenti dei richiedenti e degli eventuali rimpatri.
Secondo il Guardian, una parte consistente degli oltre 100 milioni già stanziati grazie al memorandum Ue-Tunisia sarebbe andata proprio alla Guardia nazionale, quelli che dovrebbero combattere i trafficanti. Ma lo stesso quotidiano ha già sostenuto “che gli ufficiali della Guardia Nazionale siano in combutta con i contrabbandieri per organizzare i viaggi in barca dei migranti”. Un’evoluzione già vista in Libia, dove i soldi dell’Italia e dell’Europa sono finiti in mano alle milizie che controllano il territorio, i ministeri, la guardia costiera libica e i famigerati centri di detenzione dove i migranti subiscono torture ed estorsioni prima di finire imbarcati, ripresi e imprigionati un’altra volta.
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Tra le testimonianze, anche quelle di chi, in mare, aveva davanti a sé i fari delle motovedette della guardia costiera italiana. Ma è finito lo stesso a bordo di quelle della guardia tunisina che, una volta riportato a terra lo ha ammanettato, caricato sugli autobus e deportato nel mezzo del nulla. “Il 28enne di Conakry, in Guinea, era a bordo di una delle quattro imbarcazioni intercettate al largo di Sfax nella notte del 6 febbraio 2024. Gli occupanti – circa 150 tra uomini, donne e bambini – sono stati portati a terra a Sfax, ammanettati e fatti salire su autobus“, racconta l’articolo. “Verso le 2 del mattino sono arrivati in una base della Guardia Nazionale vicino al confine con l’Algeria. Poco dopo, racconta Moussa, le forze di sicurezza tunisine hanno iniziato a violentare sistematicamente le donne. In seguito Moussa racconta che alcune riuscivano a malapena a camminare”. Ancora: ““C’era una donna incinta e l’hanno picchiata fino a quando il sangue ha iniziato a uscire dalle sue gambe. È svenuta”, sussurra Moussa al piano superiore di un caffè di Sfax. I media stranieri non sono benvenuti in città. Il suo racconto è confermato dalle organizzazioni di Sfax che lavorano con i migranti sub-sahariani”. Secondo l’organizzazione sanitaria di Sfax che cura le ferite delle donne vittime di violenza, “nove su dieci” delle donne africane migranti arrestate nei dintorni di Sfax hanno subito violenze sessuali o “torture” da parte delle forze di sicurezza”. Quanto ai pestaggi, sarebbero quotidiani, senza risparmiare vecchi e bambini. Come ha dichiarato alla firma del memorandum, l’Ue intende anche migliorare il codice di condotta per la polizia tunisina, un’ambizione che include la formazione sui diritti umani. “I trafficanti di Sfax, tuttavia, raccontano al Guardian di una corruzione diffusa e sistematica tra loro e la guardia nazionale”. ““La guardia nazionale organizza le imbarcazioni del Mediterraneo. Le guardano entrare in acqua, poi prendono la barca e il motore e li rivendono a noi”, dice Youssef. Spesso, dice, la scarsità di motori da 2.000 sterline a Sfax fa sì che la guardia nazionale sia l’unico venditore. “I contrabbandieri chiamano la polizia per avere motori di ricambio. Un contrabbandiere potrebbe comprare lo stesso motore quattro volte dalla guardia nazionale””.
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poesiauncazzo · 1 year
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Delitto con espatrio
questo desiderio di piangere che è anche un po' desiderio latente di morte morte altrui ma soltanto immaginata morte propria ma soltanto inscenata morte apparente morte senza morte annullamento vacanza assenza latitanza senza estradizione coma placido, sparizione cambio d'identità invisibilità fuga. fuggire: e non frignare. dolersi senza ostentare occhi asciutti in terre straniere non esser visti, non farsi vedere. anonimi forestieri figli di N.N. clandestini in trasparenza perenne ignoti, non figli di madre ignota né mai più bambini contrabbandieri verso il mare o giardinieri in North Dakota purché oltre i confini attraverso la dogana essa sì, puttana.
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crazy-so-na-sega · 2 years
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il bevitore scientifico
Solo l'induzione aumenta la conoscenza oltre il contenuto delle premesse. Tuttavia i logici prima di John Stuart Mill si concentrarono tutti sulla deduzione. Mill inaugurò la logica induttiva formulando regole per trovare relazioni causali. Il metodo della differenza dice che X è la causa se l'effetto scompare quando X è eliminato. Se si sottrae alcol a una birra, non ci si ubriaca. Così l'alcol è causa dell'ebrezza. Il metodo di Mill delle variazioni concomitanti inferisce le cause della correlazione. Più alcol si beve, più ci si ubriaca, così l'ebrezza è causata dall'alcol. Il metodo dei residui dice che la causa è il fattore che resta quando si sottrae a un fenomeno la parte che si sa essere l'effetto di antecedenti. Per esempio un fisiologo con la nausea vedrà un'ottima opportunità di pesare il contenuto del suo stomaco vomitando, e si peserà prima e dopo l'emesi.
Sir Walter Raleigh applicò il metodo dei residui quando scommise con la regina Elisabetta. Egli affermava di poter pesare il fumo della sua pipa. Stuzzicata nella sua regale curiosità, Elisabetta accettò la scommessa. Raleigh prima pesò il tabacco, poi fumò la pipa. Alla fine pesò la cenere che restava, calcolando che il fumo era pari alla differenza fra il tabacco consumato e il tabacco originale. La regina la prese sportivamente. Gli pagò la scommessa e si complimentò con lui dicendo: "Ho visto molti uomini trasformare l'oro in fumo, ma voi siete il primo ad aver trasformato il fumo in oro".
Se Elisabetta avesse consultato Robert Boyle, avrebbe dubitato che Raleigh riuscisse davvero a pesare il fumo. Boyle aveva bruciato lo stagno e scoperto che il suo peso aumentava (di circa il 25 per cento), per cui o vi si aggiungeva qualcosa durante la combustione o la parte sottratta aveva peso negativo (leggerezza, l'avrebbero definita i chimici successivi). Il tabacco in effetti pesa di meno dopo che è stato bruciato, ma forse si aggiungeva qualcosa alla cenere o forse l'aria aggiungeva qualcosa al fumo. Leonardo da Vinci capì che il fumo è una faccenda complicata. Distinse tra il fumo nero delle particelle carbonizzate e il fumo "bianco" delle polveri in sospensione nell'acqua. I primi chimici condussero le loro misurazioni con contenitori scoperti. Non si resero conto che, per il metodo dei residui, occorre un ambiente chiuso. I biologi reimpararono la lezione da Louis Pasteur.
Si può sperare di evitare queste complicazioni ricorrendo al più semplice dei metodi di Mill, il metodo della concordanza. Si cerca un fattore comune a tutte le cause dell'effetto. La vigilia di Natale del 1926, sessanta persone si presentarono in condizioni disperate in un ospedale di New York. L'elemento comune era l'alcol denaturato. I chimici delle istituzioni statali denaturavano l'alcol che veniva usato per scopi industriali e i contrabbandieri assoldavano dei chimici per rinaturarlo. Il tira e molla tra denaturazione e rinaturazione raggiunse vette di inedita raffinatezza chimica. Quell'anno, i chimici alle dipendenze dello stato passarono in vantaggio. Quando, nel 1947, vinse il premio Nobel, al banchetto Sir Edward Victor Appleton pronunciò un discorso durante il quale sottolineò che il metodo della concordanza dipendeva dalla descrizione delle cause:
"Signori e signore, non dovreste...sopravvalutare i metodi scientifici, come apprenderete dalla storia di un uomo che avviò un'indagine per scoprire perché la gente si ubriaca. Credo che questo racconto possa interessarvi, qui in Svezia. Una sera quest'uomo offrì ad alcuni amici una bevanda composta da una certa quantità di whisky e una certa quantità di acqua di selz e, a tempo debito, osservò i risultati. La sera dopo diede agli stessi amici un'altra bevanda, composta da brandy e acqua di selz nelle stesse proporzioni del whisky con selz della sera prima. Procedette così per altri due giorni, offrendo rum e soda, poi gin e soda. I risultati furono sempre gli stessi. Applicò il metodo scientifico e, usando il suo senso di logica, trasse l'unica possibile conclusione: la causa dell'intossicazione doveva essere il fattore comune, cioè l'acqua di selz!"
Il discorso divertì il pubblico svedese molto più di quanto Appleton si fosse aspettato. Forse la storia guadagnava qualcosa, in traduzione? Solo in seguito il fisico britannico seppe che il principe ereditario di Svezia beveva solo acqua di selz.
-Roy Sorensen -La stanza delle meraviglie filosofiche
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Aspè, che non posso andare a dormire senza lanciare questo nel vuoto: non posso essere l’unica che ritrova un po’ le stesse vibes in queste canzoni
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legendary-ai-stories · 2 months
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Intrighi di Tenebra: La Svolta Inaspettata del Contrabbando di Organi
Sospiri di vento gelido raschiavano il legno grezzo dell’edificio, un nascosto covo di contrabbandieri insinceri. “Capo, ho i ‘prodotto'”, disse temerario Domenico, il suo frugale trench catturando luci inafferrabili mentre estraeva una piccola chiavetta di legno dall’interno della casacca. Il capo, una figura colossale e bruna come il cielo sopra loro, emise un monosillabo, l’oscurità nel suo…
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Sui migranti Von der Leyen chiede accordo tra Stati: sia Ue a decidere chi entra, non i trafficanti
“I nostri cittadini, giustamente, si aspettano che sia l’Europa a decidere chi può venire da noi e in quali circostanze, e non i trafficanti e i contrabbandieri”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa alle giornate di studio del Ppe sulle priorità delle elezioni europee 2024. “Esorto con forza gli Stati membri a trovare un accordo sulla…
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pinknachowitch · 1 year
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#italianspy #rogerbrowne #helgaliné #rosalbaneri\
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cerentari · 1 year
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Mai 'na gioia 398
Pedalando sulla terra desolata, ho visto un manifesto che annunciava un evento legato per l’appunto alla Terra Desolata di Rilke, non ho neppure guardato dove e quando perché ne ho abbastanza della nostra: a un mese dall’alluvione stanno ancora pompando acqua e fanga dalle cantine. Il problema è storico, Castello è terra d’antico brigantaggio e contrabbando e fin dal Seicento i contrabbandieri…
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non-e-per-sempre · 1 year
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hyperfixation song of the week:
Cosi mi manchi a fare - Calcutta
that song reminds me so much of another song and it does sound similar to Thai - I contrabbandieri
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NAUFRAGI (Erri De Luca) Nei canali di Otranto e Sicilia, migratori senz’ali, contadini di Africa e di oriente affogano nel cavo delle onde. Un viaggio su dieci s’impiglia sul fondo, il pacco dei semi si sparge nel solco scavato dall’ancora e non dall’aratro. La terraferma Italia è terrachiusa. Li lasciamo annegare per negare. NATALE (Erri De Luca) Nascerà in una stiva tra viaggiatori clandestini. Lo scalderà il vapore della sala macchine. Lo cullerà il rollio del mare di traverso. Sua madre imbarcata per tentare uno scampo o una fortuna, suo padre l'angelo di un'ora, molte paternità bastano a questo. In terraferma l'avrebbero deposto nel cassonetto di nettezza urbana. Staccheranno coi denti la corda d'ombelico. Lo getteranno al mare, alla misericordia. Possiamo dargli solo i mesi di grembo, dicono le madri. Lo possiamo aspettare, abbracciare no. Nascere è solo un fiato di aria guasta. Non c'è mondo per lui. Niente della sua vita è una parabola. Nessun martello di falegname gli batterà le ore dell'infanzia, poi i chiodi nella carne. Io non mi chiamo Maria, ma questi figli miei che non hanno portato manco un vestito e un nome i marinai li chiamano Gesù. Perchè nascono in viaggio, senza arrivo. Nasce nelle stive dei clandestini, resta meno di un'ora di dicembre. Dura di più il percorso dei Magi e dei contrabbandieri. Nasce in mezzo a una strage di bambini. Nasce per tradizione, per necessità, con la stessa pazienza anniversaria. Però non sopravvive più, non vuole. Perchè vivere ha già vissuto, e dire ha detto. Non può togliere o aggiungere una spina ai rovi nelle tempie. Sta con quelli che vivono il tempo di nascere. Va con quelli che durano un'ora. #ravenna #booklovers #instabook #igersravenna #instaravenna #ig_books #consiglidilettura #librerieaperte #poesia #errideluca (presso Libreria ScattiSparsi Ravenna) https://www.instagram.com/p/CoodPRqIH1O/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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scienza-magia · 2 years
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Un po' di storia del proibizionismo negli USA
Astemi per legge, vietare la vendita di alcolici fu un esperimento fallimentare. Il 5 dicembre 1933 gli Stati Uniti brindavano alla fine del Proibizionismo. Per più di 15 anni fu vietata la vendita di alcol: una legge che non ridusse la piaga dell'alcolismo, ma arricchì i contrabbandieri e favorì la corruzione. Alle ore 17.27 del 5 dicembre 1933 gli Usa brindavano alla fine del Proibizionismo. Per quasi un quindici anni negli Stati Uniti fu vietata la vendita di alcol. Una decisione che non limitò il consumo, ma favorì gangster e corrotti. Ripercorriamo le tappe che portarono all'entrata in vigore del Proibizionismo attraverso l'articolo "Astemi per legge" di Gian Domenico Iachini, tratto dagli archivi di Focus Storia. Il 5 dicembre 1933 negli Stati Uniti si festeggiava con un brindisi molto speciale: dal momento che il "nobile esperimento", come lo aveva definito una consistente parte del Paese, era miseramente fallito, migliaia di americani potevano alzare finalmente i calici (e soprattutto gustarne  il contenuto) alla luce del sole, inneggiando alla fine della detestata (e deleteria) politica del proibizionismo. Entrato in vigore il 17 gennaio 1920, anche se  il presidente Thomas Woodrow Wilson non era d'accordo, il divieto di produrre, vendere e trasportare (ma non di consumare) alcolici entrò nella Costituzione. Per oltre un decennio il divieto di bere ebbe lo stesso status riservato alla libertà di espressione o all'abolizione della schiavitù. Agenti federali scoprono e smantellano un laboratorio clandestino per la produzione di birra, a Washington D.C., l’11 dicembre 1922. Everett Collection / Shutterstock I giornali salutarono con ottimismo l'imminente scomparsa dell'alcol dalla vita sociale, e il corrispondente di una testata inglese si rallegrò per la chiusura di migliaia di squallidi locali e la coincidente apertura di ben più salutari  gelaterie e pasticcerie (l'epidemia di obesità era ancora lontana). In realtà quelle gelaterie non erano un segno di repentino cambiamento di abitudini, come riteneva l'ingenuo giornalista, ma delle nuove "coperture", le facciate dietro le quali prese subito piede lo spaccio clandestino di alcolici. La piaga dell'alcolismo. Del resto, l'abitudine ad alzare un po' troppo il  gomito era diffusa tra gli americani da parecchio tempo. Già in epoca coloniale l'alcol aveva assunto un peso persino nel dibattito politico, come ricorda lo studioso Peter Thompson nel suo Rum, Punch & Revolution. Non solo era un elemento naturalmente presente nella vita quotidiana, ma quasi tutti bevevano, uomini e donne, e senza tante distinzioni d'età. In molte città la campana delle 11 del mattino e poi delle 4 del pomeriggio segnava il cosiddetto grog time, la "pausa alcolica" dei lavoratori. Ma insieme agli appassionati bevitori erano cresciuti in maniera esponenziale anche gli oppositori, ovvero coloro che ritenevano che l'alcol fosse talmente nocivo per la popolazione che doveva essere proibito (i cosiddetti dry, cioè "asciutti"). Alla metà dell'800 i progressi fatti dai sostenitori del proibizionismo erano però andati perduti con la Guerra civile e la diffusa abitudine al bere tra i militari. Luoghi di perdizione. Le città in espansione diventarono i principali campi di battaglia per gli interessi dei wet ("umidi"),  gli antiproibizionisti, anche perché le loro strade brulicavano di  locali per la vendita, i saloon, bollati dai benpensanti come i "club del povero". Nel 1890, New York contava circa 7.500 locali di questo tipo, mentre a livello nazionale le stime registravano una crescita da 100mila a 300mila saloon tra il 1870 e il 1900. Il loro radicamento, agli occhi dei sostenitori della riforma, era la forza più distruttiva presente nella vita americana e dal 1895 la combattiva Anti-Saloon League si impegnò nel portare la campagna nella vita politica nazionale. Nomi eccellenti come John D. Rockefeller e Henry Ford  vi aderirono, versando enormi somme di denaro. Tolleranza zero. I proibizionisti predominavano nelle regioni agricole, dove le diverse Chiese, in particolare la battista e la metodista, sostenevano organismi come il Partito proibizionista, fondato nel 1869, e l'Unione delle donne cristiane per  la temperanza, nata nel 1874. Nel combattere la corruzione urbana in generale, le donne – che ancora non avevano conquistato il diritto di voto – affiancarono anche un'altra battaglia: quella per il suffragio universale, che a cavallo tra Ottocento e Novecento raggiunse la sua massima intensità. Nel frattempo per i proibizionisti arrivavano i primi successi dalle zone rurali: lo Stato dell'Iowa e i due Dakota si schierarono con il Maine, il New Hampshire, il Vermont e il  Kansas, che erano già dry. Anche altrove si adottarono norme  restrittive, ma era difficile farle rispettare, al punto tale che il consumo pro capite genera le di alcol tra il 1860 e il 1900 quasi triplicò. Con l'inizio del  XX secolo il movimento in favore della temperanza formalmente registrava nuovi progressi al Sud e all'Ovest, ma le città rimanevano le roccaforti wet, e per farle capitolare prese forza l'idea che fosse necessaria una modifica costituzionale. Economia di guerra. La Prima guerra mondiale offrì l'occasione per raggiungere un obiettivo solo pochi anni prima impensabile. Più che dalla crescente minaccia degli automobilisti ubriachi, infatti, i proibizionisti furono favoriti dal bisogno di conservare i cereali per le esigenze di guerra, che spinse il Congresso a  vietare l'uso di prodotti alimentari per la distillazione. Si aggiunse anche il sentimento patriottico, visto che birrerie e distillerie erano di proprietà soprattutto di cittadini di origine tedesca. Alla fine solo il Connecticut e il Rhode Island non approvarono il 18° Emendamento, che entrò in vigore a un anno dalla ratifica dei singoli Stati con il Volstead Act, dal nome del deputato repubblicano promotore della legge. La legge ebbe anche un "effetto collaterale" a favore delle donne: il riconoscimento del loro ruolo nei  movimenti per la temperanza, insieme ai servizi resi al Paese durante la guerra, favorirono le battaglie per il suffragio universale. E anche la conquista dell'emendamento costituzionale nell'agosto del 1920, che sanciva il diritto di voto alle donne. Effetto paradosso. "L'era della mente chiara e della vita pulita", come aveva salutato il proibizionismo con entusiasmo la Lega antialcolica, paradossalmente si rivelò il periodo della storia americana in cui si bevve di più. Come dirà Groucho Marx in una battuta: "Sono stato astemio fino al proibizionismo". «La nuova legge», scrive Kenneth Allsop nel libro L'impero dei gangster (Odoya 2012), «trasformò milioni di americani fino ad allora non dediti all'alcol in intossicati ribelli, fabbricanti di birra a domicilio, fautori della fiaschetta piatta da portarsi nella tasca posteriore dei pantaloni». La sera precedente l'entrata in vigore, mentre molti facevano le ultime scorte, a Chicago una banda armata rapinava un carico di whisky, inaugurando l'era dei gangster e il dilagare di una delinquenza senza precedenti, poi celebrata da tanto cinema e letteratura. Milioni di americani avrebbero continuato a bere pagando molto più di prima per un prodotto spesso di pessima qualità, che tra  l'altro sarà causa di gravi malattie e migliaia di decessi. Il gusto del proibito. Una volta entrata in vigore la legge, in alcuni Stati fioccarono condanne ad anni di galera per distillazione o consumo recidivo, mentre in altri, grazie anche al fascino del proibito, l'alcol divenne addirittura di moda, in particolare nelle città più tolleranti o storicamente contrarie alla legge. La pasticceria divenne una delle tante facciate dietro le quali si vendevano alcolici, così come accadeva per caffè e ristoranti di vario tipo. Già noto negli Stati dry, lo speakeasy fu il bar clandestino dei ruggenti Anni '20, dove uomini e donne di diversa estrazione sociale passavano la serata a bere ascoltando musica jazz, correndo magari il rischio di pestare i piedi al gangster sbagliato. In uno speakeasy si entrava solo dopo un rapido esame fatto dall'uomo allo spioncino di un'entrata clandestina, in genere sul retro di un bar o di un ristorante. A New York, dove c'erano 15mila bar, aprirono 32mila speakeasy. Nella sola Chicago, nel 1930 la polizia federale ne aveva individuati almeno 10mila. Mentre i sostenitori della legge si erano affrettati a dichiarare la piaga del bicchiere prossima alla fine, in un anno  le entrate dei trafficanti di alcol erano arrivate ai quattro miliardi di dollari.
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Distributori di birra a Cleveland, in Ohio, nel 1933, prima della legalizzazione dell’alcol. © Everett Collection / Shutterstock Chi si arricchì? Il contrabbando fece ricchi e potenti i gangster, che con le loro bande si lasciarono dietro lunghissime scie di sangue e violenza, oltre che un preoccupante livello di corruzione nella politica locale, nella magistratura e nelle forze di polizia. Chicago divenne in breve tempo nota come la città di Al Capone, per  quanto secondo più di uno storico in definitiva erano i politici a  sfruttare la criminalità organizzata. Nei primi anni Trenta, il proibizionismo aveva dimostrato tutto il suo fallimento con costi sociali altissimi, tra i quali le mancate entrate in tasse per miliardi di dollari nel pieno della più pesante crisi economica nella storia del Paese. Più birra per tutti. Il presidente Herbert Hoover lo elogiò come un "grande esperimento sociale ed economico", ma quando nel 1932 si ripresentò alle elezioni il favore popolare andò al programma democratico di Franklin Delano Roosevelt, a sostegno del New Deal e dell'abrogazione del 18° Emendamento, con il motto: "Una nuova era, e una birra per ciascuno". Il proibizionismo morì ufficialmente con festeggiamenti durati fino all'alba, il 5 dicembre 1933: come scrisse quel giorno il Tribune di Chicago, si tornava finalmente a bere "liquori legalmente autorizzati dopo un intervallo di 14 anni, 5 mesi e 5 giorni di assassinii al mitra, corruzione e bevande avvelenate". La scienza della sbronza e di come farsela passare     Read the full article
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thatsweeird · 3 years
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for my mental health i seriously need s5 to be about elia
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nyttvera · 4 years
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#👀: a thrilling saga 
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skamamoroma · 4 years
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“For bookings and collaborations contact Luchino” 😂
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Libia: raid con droni su Zuara, nell'ovest
TRIPOLI – Nuovi attacchi aerei con droni hanno colpito siti di presunti contrabbandieri nella Libia occidentale nell’ambito di un’importante operazione militare anti-contrabbandieri avviata lo scorso 25 maggio. “I raid di oggi hanno colpito siti a Zuara”, a 120 chilometri dalla capitale Tripoli, vicino al confine con la Tunisia, ha riferito il canale Libya al-Ahrar, pubblicando immagini di dense…
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lust-for-life12 · 4 years
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Skam Italia’s characters having an original song on Spotify is the biggest flex of the century tbh
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