Non volevo rispondere, non ero più capace nemmeno di mentire "dammi un whisky e cola, carico" risposi
"io te lo preparo, ma come stai?"
"no" risposi, e aspettai il mio bicchiere in santa pace.
Più tardi, quella sera, ho pensato che avrei voluto un altra occasione, un altro "come stai" a cui rispondere. L'illusione ha avuto poco tempo, mi resi conto in fretta che a un altro "come stai" probabilmente me ne sarei andata.
Ho iniziato a scrivere dopo la seconda birra con whiskey ammaliato dal riflesso delle luci al neon e delle stronzate dette dalla gente che mi circonda, che rievoca vecchi eventi passati come la maturità del liceo oramai superata da 10 anni. Preferire non aver mai parlato con questi tizi qualche anno fa, per fortuna mia se ne sono andati, magari per il barista no. Ma chi cazzo se ne frega del resto? Da solo senza puttana si sopravvive così. Oramai le poesie non servono per scopare, sono troppo difficili per la maggior parte delle menti femminili. Amano il banale e il momentaneo. L’effimero. La merda che viviamo. Non si spingono oltre al perché del mondo, e quando le conosco questo genere di donne che potrebbero interessarmi si decidono di scopare uomini mediocri senza cervello. Ma lo accetto, devo farlo per la debolezza dell’essere umano. Quanto vorrei godere ora di un orgasmo sia fisico che mentale come scrissi in qualche pensiero prima.
Donne bellissime accompagnate da uomini discutibili, mediocri nel vestire e nel parlare. Li sento. Potrei batterli con una citazione colta, ma se queste donne preferiscono uscire con loro o dare corda vuol dire che non sono quella figa intellettuale che cerco. E pensare che tutto questo sta nascendo mentre leggevo Bukowski e ho visto una lampadina al neon riflessa sullo schermo del mio telefono. Purtroppo non mi sono portato dietro il libro altrimenti avrei preferito il profumo della carta alla sterilità dell’elettricità. Sterilità, parliamone… non ho mai visto una donna negarsi ad un vibratore. Diciamo che quando fa comodo la modernità piace, assai. Forse dovrei provare anche io?
La birra con il whiskey, la seconda, non l’ho finita ma mi sento già “partito” nel mondo della lettura e della scrittura che sembra che non abbia voglia di finirla. Mi mancavano queste serate dove la mente vaga così velocemente che le dita difficilmente stanno dietro. Bevo
Alcol
Umilio ogni giorno la mia esistenza
Umilio il mio essere
Sottomesso alla vita.
Sottomesso alla realtà.
Vivo la morte ogni giorno.
Vomito nel lavandino e scommetto sulle partite.
Perdo. Vinco.
Godo l’attimo.
Il negroni, l’amaro e la puttana mi accompagnano nella serata.
Cadono bicchieri.
Si rompono vetri come le nostre convinzioni.
Siamo ubriachi di vita,
Siamo ubriachi di morte.
Siamo ubriachi e veri.
Voglio morire con il cazzo dritto dentro una prostitua di basso profilo.
Anni fa avevo cominciato a fare un riassunto delle linee guida per l'alimentazione italiana, ma non l'avevo mai finito. Ho deciso di riprendere e stavolta ci ho aggiunto anche il video: oggi parliamo di alcol
Le mie paranoie si abbassano o sembrano più lecite. I ricordi forse aumentano ma sono vissuti con distacco. Dicono che si beve per perdere il controllo ma io bevo per mantenerlo. Dicono che le persone ubriache sono sincere, che nemmeno sanno quel che dicono; eppure a me non capita. Magari più affettuoso, con meno equilibrio, con una risata in più, certo. Ma so benissimo, in qualsiasi momento, cosa non dire. Come non so mai cosa dire.