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Anguillara, Melasecche: "Finanziate le opere per la messa in sicurezza idraulica" Il finanziamento di tutte le opere sul fiume Tevere per la messa in sicurezza idraulica dell’abitato di Ponte San Giovanni e, nel comprensorio del lag...
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ictadmin · 2 years
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Cosa è una elettropompa e come funziona?
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L'elettropompa è uno strumento importante, utile in diversi aspetti della nostra vita quotidiana, soprattutto per il comfort della nostra abitazione. Vediamo assieme come.
Lo spostamento dei fluidi
Una pompa è uno strumento progettato per lo spostamento dei liquidi, va da sè che si tratta di uno strumento di primaria importanza per la nostra vita quotidiana. Una pompa idraulica è composta da un dispositivo chiuso con un condotto di aspirazione e uno di mandata; uno strumento in grado di spostare liquidi sia orizzontalmente che verticalmente e i valori che ne determinano le prestazioni sono la portata e la prevalenza.
La portata è la misura della quantità di liquido che la pompa è in grado di spostare; è una misura espressa in unità volumetrica per unità di tempo e il suo valore è in litri al minuto o metri cubi all'ora.
La prevalenza di una pompa è il livello massimo che è in gradi di far superare al liquido; questo quantitativo è espresso in metri.
Le pompe idrauliche si differenziano anche, le une dalle altre, per la forza motrice che alimenta il loro cuore meccanico.
I vantaggi di una elettropompa
Le tecnologie moderne hanno portato all'utilizzo dell'energia elettrica come principale fonte di alimentazione per questi strumenti. Le elettropompe moderne sono un aiuto per differenti settori: dall'agricoltura, all'industria petrolifera, a quella meccanica, queste pompe in grado di spostare grandi quantità d'acqua sono davvero indispensabili.
Le principali funzioni di questo tipo di strumenti sono di recuperare acqua dai pozzi, di permettere la circolazione dei liquidi nelle tubazioni, di permettere il ricircolo e la pulizia dell'acqua, la desalinizzazione dell'acqua e la sua circolazione dalle case alle differenti abitazioni.
Una elettropompa è uno strumento utile sia nel campo industriale che in quello domestico, come le pompe elettroniche per il sollevamento acqua impiegate nei condomini o nelle abitazioni.
Le diverse tipologie di elettropompa
Esistono differenti tipi di elettropompa, ognuna di loro adatta ad un differente tipo di utilizzo, di seguito andremo ad elencare i principali modelli esistenti e le loro funzioni. Innanzitutto le elettropompe possono essere sommerse o di superfice, a seconda che siano immerse nel liquido da prelevare o lo attingano tramite il condotto di aspirazione. Quindi abbiamo:
La pompa centrifuga
Questo tipo particolare di elettropompa è utilizzata per conferire all'acqua una maggiore pressione. Si utilizza per portare o prelevare l'acqua dai serbatoi e per l'alimentazione di un'autoclave, per gli impianti di lavaggio a pressione e per il riempimento di vasche e piscine. La pompa centrifuga serve anche per l'irrigazione e per tutte quelle esigenze legate allo spostamento in piano o alla pressurizzazione. Di solito si installa ad una altezza simile a quella del punto di prelievo e dei punti di erogazione.
La pompa sommersa
Usata generalmente per l'estrazione e il pompaggio dal sottosuolo. Questo strumento consente di conferire pressione in uscita in modo da alimentare una colonna d’acqua in senso verticale. È dotata di un motore a tenuta stagna che permette la loro installazione in un liquido, anche a profondità notevoli, ad esempio elettropompe sommerse possono essere installate nei pozzi a un'altezza inferiore rispetto a quella del ponto di erogazione.
La pompa autoadescante
Le elettropompe denominate "autoadescanti" uniscono le funzioni di pompe centrifughe e sommerse, questo perchè la loro funzione è di estrarre i liquidi dal sottosuolo e conferirgli pressione in uscita. Generalmente sono installate in prossimità di un pozzo e alimentano una colonna d'acqua in senso verticale.
La pompa sommergibile
Questo modello si usa per l'estrazione e il pompaggio di liquido dalle vasche o dalle piscine. Sono anche utilizzate frequentemente per ripulire gli ambienti allagati dall'acqua o per svuotare i pozzi neri. Una pompa sommergibile è a tenuta stagna come una pompa sommersa e agisce in modo simile: immergendola nel liquido da pompare. Può essere predisposta sia per l'aspirazione delle acque chiare che per le acque sporche o luride.
Conclusioni sul funzionamento dell'elettropompa
Come anticipato, ogni elettropompa è caratterizzata da una finalità ben precisa, quindi, quando procediamo a sceglierne una, oltre ai valori di portata e prevalenza, pensiamo a cosa potrà servirci.
Un altro aspetto da considerare nella scelta è la rumorosità della pompa, legata al numero delle giranti. Maggiore è il loro numero, minore è la velocità a cui devono girare e, di conseguenza, minore sarà il rumore prodotto. I materiali di costruzione sono anche importanti: acciaio inox per i giranti e ghisa per il corpo della pompa.
Per le varie necessità sia domestiche che industriali, è sempre bene rivolgersi ad una azienda specializzata nella movimentazione acqua che possa prestarvi la propria esperienza.
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innoia · 2 years
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Archeologia domestica #trombaio #distratto #coso #ilcosonellacosa #rust #calcare #suono #idraulica #spinta #innoia (presso Le Bagnese) https://www.instagram.com/p/Cj6cJnjDmwVbqWTKN--mxTXD1QXw78uh5OzeJo0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ilmiotastolibero · 1 year
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Rischi, soluzioni e impatto delle modifiche ai corsi d'acqua
Questo articolo analizza i rischi associati alle modifiche ai corsi d'acqua e propone soluzioni come la delocalizzazione, l'aumento della sezione idraulica e il dragaggio.
Esplorando gli effetti delle modifiche umane sui corsi d’acqua: rischi, soluzioni e conseguenze disastrose di una gestione inadeguata I corsi d’acqua sono soggetti a modifiche umane che possono comportare rischi significativi per l’ambiente e le comunità. L’alterazione dei corsi d’acqua, come il restringimento e la canalizzazione, può aumentare il pericolo di inondazioni disastrose. Per…
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ilpianistasultetto · 2 months
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Le vecchie generazioni avevano un pregio, sapevano stare un passo indietro. Erano generazioni sagge e consapevoli dei propri limiti, generazioni semianalfabete che sapevano riconoscere chi poteva dargli una mano per comprendere meglio le cose: il medico, il prete, il maestro. Oggi no, oggi è tutto diverso. Oggi siamo in una societa' dove l'analfabetismo di ritorno esplode alla massima potenza ma tutti si sentono medici, chirurghi, insegnanti, ingegneri, allenatori di calcio, specialisti di genetica, fisica, idraulica e virologia. Ormai il must e' "l'ho visto su google". Rimane complicato capire dove va l' acca, dove la e con l'accento; di punteggiatura neanche a parlarne e non va meglio con il soggetto o con il congiuntivo. Unica cosa certa è che tutti sanno tutto di covid-19, scie chimiche e che ogni cosa detta dagli scienziati e'una boiata pazzesca.
@ilpianistasultetto
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finestradifronte · 3 days
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SULL' ALLUVIONE...POST LUNGO. Ma doveroso, quindi... buona lettura.
L'ennesima alluvione in Emilia Romagna, con quantitativi di acqua caduta con picchi perfino superiori al disastro del 2023, riportano alla luce le solite questioni sulla pulizia dei fiumi. Al netto dell'evento eccezionale ecco quindi molte risposte.
MANUTENZIONE. La manutenzione, che è sacrosanta, va bene per far fronte ad eventi moderati. Quello in atto è tutto tranne che moderato. Se non si analizza il problema partendo da questo fatto, sarà difficile trarre qualche ragionamento serio. Evidentemente il sistema di scolo delle acque, con fiumi ristretti nel tempo, i cui tratti arginati sono stati costruiti molto tempo fa, non sono più sufficienti a far defluire questi carichi idraulici. C’è poco da fare, con questo assetto territoriale, la questione è diventata ingestibile, soprattutto nei confronti dell’attuale e futuro regime di precipitazioni piovose.
PULIZIA FIUMI. E sulla pulizia dei fiumi quindi?
Questo concetto precotto, che ogni volta viene ripetuto fino allo sfinimento, trae la sua origine in una distorsione storica, ovvero che “una volta” si facesse manutenzione. In realtà non è così, ma molto semplicemente “una volta” i fiumi godevano di maggior rispetto da parte dell’uomo, come il territorio ad essi circostante.
Dal secondo dopoguerra in poi, i fiumi sono stati visti come cave a cielo aperto per inerti, sabbie e ghiaie, e aree di scolo in cui far transitare il più velocemente possibile le acque dai rilievi al mare.
Questo ha fatto si che, soprattutto relativo alle gigantesche estrazioni di sedimenti in alveo, i fiumi iniziassero un processo di incisione dell’alveo stesso, attraverso il fenomeno di erosione che si manifesta sia in maniera regressiva, ovvero a monte di dove io ho estratto i sedimenti, che progressiva, a valle del punto di estrazione.
I fiumi sono andati incontro quindi ad un processo di canalizzazione innaturale che ha portato numerosissimi problemi con sé, tra cui: aumento della velocità della corrente, aumento dell’incisione, minor espansione e, soprattutto, minor ricarica delle falde acquifere. Perché le falde acquifere più ricche nel sottosuolo sono rappresentate dalle conoidi alluvionali dei fiumi le quali si alimentano attraverso il contatto idraulico diretto con il fiume sovrastante. Se noi trasformiamo il fiume in un canale che cerca la massima velocità, la ricarica del sottosuolo per infiltrazione è ridotta al minimo. Avrete capito che questa problematica è strettamente correlata con le problematiche di siccità degli ultimi anni.
FIUMI DI PIANURA.
I nostri fiumi sono notoriamente detti pensili, in quanto l’alveo del fiume è in quota più alto delle campagne circostanti. L’uomo per difendersi ha iniziato a costruire argini, iniziando una lotta infinita, ovvero si alza il fiume ed io alzo l’argine.
Gli argini sono manufatti vecchi che soffrono per tanti fattori: qualità ed epoca costruttiva, lunghi periodi siccitosi, manutenzione, tane di animali… Quasi mai però leggo, o sento, qualcuno che si soffermi sul parametro più importante: la sezione idraulica. I fiumi/torrenti sono ridotti a canali sopraelevati in pianura estremamente stretti, e questa è un’eredità pesantissima che ci portiamo dal passato. Su questi argini è necessaria la manutenzione, in quanto questi abbiamo e al momento come difesa passiva abbiamo loro.
Abbiamo però soprattutto sezioni idrauliche ridotte all’osso, argini enormi costruiti in più riprese, e al piede dell’argine manufatti come case ed aree industriali. Se avviene una piena devo quindi pensare in primis alla pulizia? Eh, direi di no in quanto come ha mostrato il Lamone (anche nell’evento maggio 2023), le sezioni di questi “fiumi” non sono in grado di fare defluire forti colmi di piena.
La pulizia risolve tutto? Bisogna definire cosa si intende per pulizia: l’unica pulizia fluviale che ha senso è la rimozione del legname secco in quanto quello viene subito preso in carico dalle piene e potrebbe creare sbarramenti in sezioni critiche come, ad esempio, ostruire la luce di un ponte. Il resto, sono leggende metropolitane.
Gli alberi “vivi” rappresentano una difesa idraulica passiva, in quanto sono in grado di far rallentare la corrente idraulica. Pensate che dove non ci sono, vengono impiantate delle opere di ingegneria con la stessa funzione degli alberi, detti pennelli.
Il cavare sedimento “a mo’ di pulizia” è quanto di più sciocco si possa fare, come dimostrato sopra: aumento velocità, erosione e il sano trasporto solido dei fiumi. Si sano, perché i fiumi portano a mare quel sedimento fondamentale per il mantenimento dei nostri litorali: i fiumi portano sedimento, le correnti marine lo distribuiscono lungo costa e così si sono sempre mantenute le nostre coste. Almeno fino a 70 anni fa, perché poi le pesanti estrazioni di sedimento in alveo hanno rotto questo equilibrio dei fiumi, ed infatti noi emiliano-romagnoli paghiamo una ditta tedesca che, ogni anno, draga la sabbia a 40-60 m dalle coste dell’Adriatico per fare il ripascimento delle nostre spiagge. Geniale no? Ma l’abbiamo cercata noi.
Le sezioni dei fiumi, quindi, appaiono sempre più insufficienti, in primis perché noi le abbiamo ristrette all’osso, ed in seconda battuta perché il territorio, fortemente cementato e antropizzato è andato incontro all’impermeabilizzazione. Questa strana parola racchiude in realtà uno degli aspetti più critici. Se io ho, ad esempio, un’area di 1 km quadrato a terreno naturale, questa assorbirà le precipitazioni in funzione ovviamente delle litologie di cui è composta, ovvero terreni più permeabili e terreni meno permeabili.
Se di quel km quadrato metà lo perdo perché ho cementato, asfaltato, rendendo di fatto impermeabile metà della mia area pilota, dove andrà l’acqua che piove? Non verrà mai assorbita e finirà velocemente nelle reti scolanti, quindi nei canali ed infine nei fiumi.
Si, quei fiumi che già li abbiamo ristretti e poi caliamo giù l’asso come surplus idrico da gestire. E le precipitazioni intense, concentrate, degli eventi estremi mettono la ciliegina sulla torta.
Quindi quando sentite dire da qualcuno “bisognerebbe dare spazio, o meglio, ridare lo spazio che abbiamo tolto ai fiumi e qualcosina di più ..” non è un pazzo, non è un “verde”, non è un “ambientalista”.
E’ uno che ha capito come funzionano i fiumi.
La pulizia radicale non risolve uno stupro al territorio che si è perpetrato per 60 anni.
Soluzioni possibili? Quando si dice “dare spazio ai fiumi” in molti criticano, storcono il naso, perché non hanno idea delle soluzioni proposte. Nessuno dice di lasciare, soprattutto in pianura, i fiumi al naturale come migliaia di anni fa. Bisgogna concentrarsi su aree di intervento dove qualcosa è effettivamente possibile applicare: devono essere interventi organici e mai interventi spot o puntuali, quelli non servono a nulla.
Il sistema va "allargato" in maniera da far riprendere di norma certe aree golenali ai fiumi. Inoltre, ci sono le fasce tampone dei fiumi, perse grazie all'incisione, che sono importantissime in in ottica di ricarica idrogeologica e per la biodiversità. Si deve fare in modo di ripristinare i canali abbandonati dalle nostre opere siano ripresi dai corsi d'acqua che tornano a situazione multicanale e non a canale singolo modello "canale scolante" come li vediamo ora.
In alcuni casi sono stati progettati anche gli arretramenti di argine e/o eliminazione degli stessi. Se riusciamo a fare questo in maniera organica la sezione si allarga e tutto ne trae beneficio. In alcune aree si dovrà giocoforza andare in contro ad espropri, non lo nego, ma i nostri errori di pianificazione li stiamo pagando a caro prezzo.
In aree critiche dobbiamo prevedere e realizzare aree di laminazione, come casse di espansione e/o aree appositamente allagabili.
Se non capiamo questo concetto sarà sempre peggio: la cementificazione e il cambiamento climatico comportano un notevole surplus idrico che i fiumi, ristretti fino all'osso, non riusciranno mai a smaltire.
Testo di Giulio Torri, geologo
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lady--vixen · 2 months
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La lavastoviglie consegnata ma non installata, aggiornamenti?
la ringrazio per la domanda
riassunto della giornata: arriva la lavastoviglie portata a braccia da due possenti corrieri (tecnici?) degni dei migliori video di pornhub. e sulla bonazzitudine dei due corrieri chiudiamo la parte positiva della vicenda.
vado a illustrare il seguito
i due giovini avrebbero dovuto installare la nuova, MA... dopo aver smontato la vecchia lavastoviglie, mi dicono che la mia prolunga di scarico non è compatibile e loro non hanno prolunghe "quindi ora portiamo via la vecchia e tante care cose, ciao ciao! avrai un rimborso per l'installazione, cccciaaaoooo" e scappano come ladri, ohibò resto lì come un'idiota e, dato che ho già i vestiti addosso, esco e vado al primo brico: non hanno i tubi di scarico per lavastoviglie. ah! vado a un secondo brico: niente da fare (immaginate l'escursione termica tra parcheggi di catrame sciolto e interni di brico... e fu così che il mio barbatrucco del capezzolo unico si rivelò in tutta la sua tremenda poesia) cerco un negozio di idraulica, lo trovo, trovo la prolunga del tubo, torno a casa e...
ORRORE!!!
scopro che i due non erano scappati come ladri, bensì come due stronzi che mi hanno rotto il rubinetto dell'acqua!!! seguono madonne accaldatissime (io mi ero già tolta i vestiti, ero già felice per il cazzo di tubo, NO! ho dovuto cambiare anche il rubinetto con uno nuovo (che mio padre in cantina trovò). insomma, i vestiti ho dovuto rimetterli
cambia il rubinetto, installa la cazzo di lavastoviglie e...
MESSAGGIO DI ERRORE: SCARICO OSTRUITO
ma ostruito da che cosa, dio del cielo!? rismonta tutto, acqua in giro, tutto da pulire e non c'era ostruito proprio un bel cazzo niente
ora, comunque, funziona
come ho fatto? le ho parlato e le ho dato un bacino
ah, sono le 21.30 e oggi non ho fatto nemmeno colazione tra sta menata e una ricerca di assoluto sollazzo per vedere di far combaciare cose che...
vabbè, questa è un'altra storia
magari ora mi faccio uno yogurt
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turuin · 2 months
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Credo ci siano poche cose, in casa, considerabili come una nemesi da un uomo - dove per nemesi intendo: questo oggetto è mio nemico e mi ha sfidato con la sua arroganza, dunque è mio compito ristabilire la corretta gerarchia tra me, essere pensante, ed esso, oggetto inanimato.
Ma sicuramente tra queste ci sono i rubinetti, i lavelli, i tubi, tutto ciò che è idraulica.
Oggi ho deciso di far cambiare gli pneumatici all'auto, perché era ora e perché avevo decisamente bisogno di allontanarmi da casa per qualche ora. Alla fine mi hanno cambiato anche le pastiglie dei freni anteriori. Detto ciò ci sono volute tre ore: tre ore durante le quali mi sono trovato nella zona industriale di Ancona a piedi, con un caldo torrido, a vagare da un posto all'altro su strade che sono state progettate solo per le ruote (ci avete fatto mai caso come nelle zone industriali non esistano, o siano rarissimi, dei percorsi pedonali? Sono posti in cui una persona che cammina può veramente sentirsi come un avventuriero in terre pericolose).
Tra le mete del pomeriggio, il fantastico e immenso Leroy Merlin, dove ho comprato tre o quattro cazzate e dove ho riflettuto che, a casa, il lavello della cucina soffriva ancora di un aeratore intasato e talmente incrostato di calcare da essersi fuso con l'erogatore.
Sbrigata la faccenda dell'auto e tornato a casa ho pensato che oggi sarebbe stato un buon giorno per mori un buon giorno per sistemare definitivamente questo aeratore. Avevo già ordinato una chiave di smontaggio in metallo tempo fa (quelle in plastica se l'è mangiate) e avevo ottenuto come unico risultato quello di distruggere i dentini dell'aeratore, di fatto bloccandolo per sempre.
Ma non oggi.
Oggi, armato di pinza a morsa, cacciavite, chiave di smontaggio, coltelli, bestemmie e desiderio di rivalsa ho fatto a pezzi quell'aeratore di merda direttamente dentro l'erogatore, e ho passato due ore circa a rimuovere ogni singolo pezzetto di plastica incrostata dalle filettature fin quando non son riuscito ad avvitarci un adattatore che ha trasformato il cache di merda in una filettatura esterna.
Tale guerra ha causato un semi allagamento del lavello della cucina e aree limitrofe e mi ha inzuppato i vestiti; mi ha semi sfasciato il polpastrello del pollice e però ha segnato, se non altro, un momento di ristabilimento dell'ordine naturale delle cose: tu, lavello, ti piegherai alla mia volontà. E così è stato.
Ora sono stanco morto, i bimbi sono a letto, coniuge è fuori e dovrei fare la lavastoviglie e togliere le scorie della guerra condotta dal lavello. Non so se ce la farò, ma almeno posso mettere un'altra piccola tacca sul cartellino di "uomo che sistema i problemi idraulici in casa".
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levysoft · 4 months
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Torino, lo sai qual'è la soluzione migliore per i vostri problemi domestici? Facile, siamo proprio noi, Servizi Urgenti Torino 24h!
Servizi 24 Ore su 24 a Torino. Nessuna Emergenza è Troppo Grande per Noi!
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Ed è qui che entra in gioco Servizi Urgenti Torino 24h. In quanto affidabile fornitore di servizi di emergenza 24 ore su 24 a Torino, offrono una vasta gamma di assistenza urgente per garantire la sicurezza e il benessere dei residenti della città. In questo articolo, approfondiremo i vari servizi offerti da Servizi Urgenti Torino 24h, l'importanza della disponibilità 24 ore su 24 e il team dedicato di professionisti dietro alle loro operazioni.
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Sapere che l'aiuto è a una chiamata di distanza, a prescindere dall'ora, può portare una grande pace mentale ai clienti. Servizi Urgenti Torino 24h comprende l'importanza di questa rassicurazione, motivo per cui danno priorità alla disponibilità 24 ore su 24. Che sia nel cuore della notte o durante una festività, puoi fidarti che il loro team sarà lì per supportarti durante le emergenze.
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In situazioni urgenti, il tempo è essenziale. Ecco perché Servizi Urgenti Torino 24h è dedicato a fornire tempi di risposta rapidi ed efficienti. Come fanno? Beh, utilizzano tecnologie avanzate di comunicazione per garantire che il loro team sia sempre connesso e pronto a rispondere.
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Conclusione
Accettiamo tutti i metodi di pagamento per garantire la massima comodità. Vi invitiamo a visitare il nostro sito web all'indirizzo https://www.serviziurgentitorino.it/  per ulteriori dettagli sui nostri servizi e per conoscere meglio il nostro team. In caso di emergenza, non esitate a chiamarci al 800134967 e saremo felici di assistervi.
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gcorvetti · 1 year
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Nuovo lavoro.
L'ultima volta che ho lavorato in un ristorante come cuoco risale 3-4 anni fa, agosto 2019-giugno 2020 con lock down compreso, quindi era un pò che non mi spaccavo le gambe a stare in piedi, fortuna che è part time. In questo nuovo posto che è pseudo italiano fa cagare un pò tutto, piatti mai ne visti ne sentiti e la pizza, che è la cosa più venduta di 'sto posto, fa cagare, l'ho voluta provare; allora l'impasto non è male, ho visto di peggio, solo che mettono una vagonata di cose sopra e non scendo in particolari se no qualche pizzaiolo può suicidarsi, ma la cosa più pesante è il formaggio, molto grasso e ne mettono a riempire tutto, cioè gli ingredienti sotto non si vedono da quanto formaggio c'è, che rende sta pizza pesante da digerire, per dire che ho preso una margherita piccola che non c'è nel menù perché è troppo semplice e ne ho mangiato la metà, ho detto tutto. L'impasto è modellato con una pressa idraulica, la cottura è fatta in un forno automatico si introduce la pizza con la teglia da una parte e in 7 minuti esce dall'altra facendo scorrere la pizza su delle cinghie di metallo, mai vista na cosa del genere; le tipe che fanno le pizze non sanno neanche cosa sia una pizza, sono tipo macchine e non importa se sei brava a fare la pizza non serve, tanto che c'è una che anni fa lavorava come lavapiatti in un ristorante dove ho fatto 2 anni tra tavoli e bancone. Per i piatti alla carta, il mio settore, si va da paste che neanche il demonio mangerebbe all'hamburger che oramai è una moda qua in città, fino a filetti di carne e salmone, diciamo che più o meno sono mangiabili, sicuramente meglio della pizza, io non sono un perfezionista che ogni piatto dev'essere come ricetta comanda ecc ecc, ma fare una pasta col pollo e i funghi, con la double cream che qua mettono ovunque è un omicidio della nostra cucina, soprattutto perché si spacciano per ristorante italiano, si chiama Taverna quindi si può ben capire. La cosa però più assurda è che piace, anche parecchio, sarà per la posizione, la piazza centrale, ma diciamo che si lavora parecchio, abbiamo in linea d'aria a circa 200 metri un ristorante italiano con pizza fatta come si deve da pizzaioli, c'è anche l'ex amichetto che in quanto a pizza ne sa, su forno a legna, in cucina c'è il proprietario sto negriero stacanovista maschilista e anche fascista, ma i piatti sono come tradizione comanda; questo per dire che la differenza si vede ad occhio ma qua (vi ricordo che vivo a Tartu in Estonia) le persone non mangiano per gusto o per passione ma soltanto per riempire la pancia e più il piatto è pieno più sono contenti, anche se quello che c'è nel piatto è di pessima qualità, non importa, basta che riempie tanto ma tanto ma tanto.
Che dire di più che me ne fotto tanto è per un paio di mesi e poi si vedrà, ma una cosa che ho notato è che ogni singola persona che lavora in quel posto, quindi dalle lavapiatti al mio collega cuoco, appena hanno anche 10-15 secondi subito prendono il telefono e vanno o su un social o su una messaggistica, io il mio lo lascio nello zaino tanto non ho social solo messaggistica e non messaggio con nessuno oramai, solo Dr Spock ok. Questa cosa è terribile secondo me, sempre stando che ognuno fa quel che vuole, ma se stai in un momento di stress lavorativo e hai quei 20 secondi di micro pausa, magari un paio di minuti per una sigaretta, non prendere il telefono fai un attimo rilassare il cervello, dagli aria, va bè cazzi loro.
Ora ho 3 gg di riposo e mi dedico alle mie cose :D
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Il robot della Japan Rail West
La compagnia ferroviaria giapponese Japan Rail West sta utilizzando un ‘robottone’ per riparare linee elettriche.
L’azienda produttrice di questo Wall-E in versione gigante si chiama HTML0. Il suo scopo è quello di portare la robotica al servizio degli umani ad un nuovo livello. Questo grande robot abbastanza umanoide è stato creato per compiere lavori di manutenzione, in punti pericolosi o difficili da raggiungere dai tecnici.
La compagnia ferroviaria giapponese Japan Rail West utilizza un ‘robottone‘ per riparare le sue linee elettriche ad altezze particolarmente complicate.
Questo dispositivo, dispone di un braccio dotato di gru idraulica e riesce a sollevare dei pesi fino a 10 metri di altezza.
Chi lo controlla, da remoto, attraverso un visore e dei sensori per mani e braccia, riesce a muoverlo in perfetta sincronia, come un videogioco.
Per il momento, questo robot è l’unico prototipo esistente. Ma entro il 2024 ne saranno perfezionati molti altri simili in Giappone, da applicare in vari settori, soprattutt0 in edilizia e manutenzioni di impianti.
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t-annhauser · 1 year
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Fra Striano e San Valentino Torio
Una delle mie migliori performance, appena terminato il periplo dello sterminator Vesevo, fra Striano e San Valentino Torio, adeguatamente aggrappato all'apposito sostegno e favorito da una miracolosa e pressoché totale assenza di rollio, centravo con risolutezza il bersaglio, bull's eye, senza colare su tazza e affreschi parietali. Sull'onda dell'entusiasmo eseguivo lavori approfonditi di pulizia e insaponatemi con cura le mani andavo a pigiare il pulsantino dell'acqua senza però ottenere apprezzabili risultati. Vinto un primo moto di sorpresa realizzavo che mi trovavo chiuso nel bagno di un Frecciarossa, fra Striano e San Valentino Torio, senz'acqua e con le mani irrimediabilmente insaponate: pensa velocemente, come farebbe McGyver? Non avendo con me graffette o puntine da disegno con le quali approntare una pompa idraulica di fortuna, decidevo di insistere sul malefico marchingegno percuotendolo ad oltranza con la prima falange del dito mignolo fino al cacamento del maledetto, merdoso, rivoletto d'acqua: e acqua fu, ma calda e brodosa come urina, richiamata da insondabili profondità meccaniche, che faceva quasi senso a toccarla. Mi saliva un odio proletario per tutti i manager della PA che erano andati in bagno prima di me esaurendo le scorte destinate alla gente del popolo. È buona prassi su tutti i convogli di Trenitalia, prima di farsi prendere dall'entusiasmo alla vista di un dispenser integro di sapone liquido, testare la diponibilità di acqua non potabile o al limite portare con sé, oltre al rotolo di carta igienica di emergenza, anche una bottiglietta d'acqua d'emergenza e/o succo di frutta di emergenza per l'eventuale espletazione delle funzioni igieniche e corporali. Grazie per aver viaggiato con Trenitalia, il personale vi augura un buon proseguimento, good journey e salùtam' a mmammeta.
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bucciadiarancia · 2 years
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Quest'anno ho letto trentaquattro libri: tre saggi (il primo è sui manicomi femminili in Italia nel periodo fascista; poi l'analisi de L'Iliade di Simone Weil, la ricostruzione di Westerman della letteratura "idraulica" del periodo stalinista), due raccolte di poesie (Anna Achmatova, Farrokhzad Forugh), quattro memorie (il veganesimo di Margherita Hack, i diari di Rozanov, la prigionia di Hamson Knut, la versione della storia della prima moglie del Marchese von Sacher-Masoch). Il genere più ricorrente è quello delle raccolte di racconti (Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata, i Racconti dell'età del Jazz di Fitzgerald, Disastri di Charms, Compagno di sbronze di Bukowski, Orientamento di Daniel Orozco, Pesca alla trota in America, Perle di Mia Couto, dei racconti di Zamjatin, Sepolto vivo di Hedayat). Ho letto quattro libri per ragazzi: Favole al telefono di Gianni Rodari, La figlia del capitano, Piccole donne crescono, Enola Holmes. Tra i titoli più celebri ho recuperato I tre moschettieri di Dumas, Persuasione, La venere in Pelliccia. Ho letto un giallo (La camera azzurra di Simenon). Nessuna di queste letture è stata in una lingua straniera né è rientrata nelle mie letture preferite di sempre, per quanto io abbia apprezzato Giovanissimi di Forgione, La figlia oscura di Elena Ferrante, La sonata a Kreutzer e il su citato Disastri di Charms (quattro stelline). "Perché il bambino cuoce nella polenta" mi ha fatto versare una lacrimuccia.
Ho comprato ed ho ricevuto un regalo un discreto numero di libri, non ho tenuto il conto.
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alessandro54-plus · 5 days
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Venerdì, 20 settembre 2024 Alluvione Emilia-Romagna, meteo migliora ma situazione resta critica articolo: https://www.adnkronos.com/cronaca/maltempo-emilia-romagna-alluvione-ultime-notizie-oggi_Qlkpj7lEVcOz2IkEyVB9v Due dispersi a Bagnacavallo, migliaia gli sfollati. Treni tornano regolari sull’Alta velocità, ancora sospesi in zona Ravenna. Ancora allerta rossa per criticità idraulica e…
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vtricambi · 6 days
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