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#imperfezione umana
pensierodelgiornoblog · 4 months
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Se chiudete la porta a tutti gli errori, anche la verità ne rimarrà fuori.” – Rabindranath Tagore
Il concetto che esprime Tagore è che nel cercare la perfezione e nell’evitare gli errori, si potrebbe anche respingere la verità, perché non si amplia la visione delle cose.
In molte circostanze, tendiamo a cercare la perfezione e a evitare gli errori ad ogni costo, sia nella vita personale che in ambiti più ampi, come la società o la politica.
Rabindranath Tagore ci sta avvertendo delle conseguenze che questa ricerca ossessiva della perfezione può portare.
Gli errori sono una parte integrante dell’esperienza umana ed è impossibile escluderli totalmente dal nostro vissuto. Sappiamo anche che dagli errori emergono le più grandi scoperte e innovazioni. Pertanto, se cerchiamo di eliminare ogni imperfezione, potremmo anche chiudere la porta alla scoperta e alla verità.
In relazione alla società e alla politica, se si tenta di sopprimere gli errori o le opinioni divergenti, potrebbero finire per ostruire anche la ricerca della realtà dei fatti e della giustizia.
Perciò, non dovremmo mai sottovalutare o disprezzare i nostri errori umani e le imperfezioni, perché è attraverso il bilanciamento fra imprecisione e precisione che si approssima alla verità.
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canesenzafissadimora · 4 months
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Non esiste una libertà svincolata dal limite; non esiste vita umana onnipotente, non esiste vita umana senza mancanza. La soppressione della nostra imperfezione nutre il fantasma di ogni antropocentrismo e sospinge la nostra vita e quella del nostro pianeta verso la rovina. I “profeti della smisurata felicità” (Rosmini) sono, in realtà, i protagonisti della distruzione del mondo.
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mancino · 7 months
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"La perfezione non esiste. Non fa parte della natura umana. È l’imperfezione che ci rende unici ed irripetibili. Preziosi. Ogni imperfezione è diversità, è un pregio. Possiamo essere molto di più che perfetti. Possiamo essere sinceri e veri. Unici."
(A.Degas)
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colorfulprincewombat · 7 months
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"La perfezione non esiste. Non fa parte della natura umana. È l’imperfezione che ci rende unici ed irripetibili. Preziosi. Ogni imperfezione è diversità, è un pregio. Possiamo essere molto di più che perfetti. Possiamo essere sinceri e veri. Unici."
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roxan-world · 9 months
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La perfezione non esiste. Non fa parte della natura umana.
E’ l’imperfezione che ci rende unici e irripetibili.
Preziosi!
Perché ogni imperfezione è diversità, è un pregio.
Possiamo essere molto più che perfetti.
Possiamo essere sinceri e veri.
Unici!!!
🖤🖤🖤
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gregor-samsung · 2 months
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«Per me l'unica costante nella vita è la trasformazione. Questa convinzione mi ha portato a respingere l'idea del palestinese descritto solo come un eroe, un idealista straordinario e senza eguali. Il palestinese è umano: sbaglia e agisce correttamente, ama e odia, prega e rinnega la fede, digiuna e interrompe il digiuno, ride e piange; è una miscela di contraddizioni, ed è così perché questa è la natura umana. Quindi, anche il fedayin palestinese può commettere sciocchezze, agire solo per i propri interessi, uccidere un compagno per motivi personali o vendicarsi di un vicino perché vuole appropriarsi della sua casa. È per questa "imperfezione" che i palestinesi dovrebbero fermare la loro lotta? Il resto del mondo deve sostenere l'occupazione israeliana e le sue stragi perché ritiene che i palestinesi non siano in grado di esercitare la libertà e la democrazia? No! Il palestinese cerca la libertà come qualunque altro essere umano in questo mondo e la otterrà se avrà una vera consapevolezza della propria lotta politica, diplomatica, intellettuale, culturale e scientifica.»
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Brano tratto dall'intervista* allo scrittore palestinese Yousri el-Ghul di Reem Ghanayem tradotta e pubblicata in:
ARABPOP - Rivista di arti e letterature arabe contemporanee, N. 6 / Palestina - Primavera 2024, Tamu Edizioni, Napoli.
*L'intervista fu pubblicata originariamente in arabo sul sito rommanmag.com, curato dallo scrittore palestinese Saleem Albeik.
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celestica-1988 · 11 months
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Quei trucchi da zingara, tuttavia, non furono sufficienti e presto corse la voce che era nato un angelo. Nivea sperò che le ingrate tappe della crescita avrebbero conferito a sua figlia qualche imperfezione, ma nulla di ciò accadde, al contrario, a diciotto anni Rosa non era ingrassata e non le erano spuntati foruncoli, ma piuttosto si era accentuata la sua grazia marina. Il tono della sua pelle, dai morbidi riflessi azzurrognoli, e quello dei suoi capelli, la lentezza dei suoi gesti e il suo carattere silenzioso evocavano un'abitatrice dell'acqua. Aveva qualcosa del pesce e se avesse avuto una coda squamosa sarebbe stata sicuramente una sirena, ma le sue gambe la collocavano in un limite impreciso tra la creatura umana e l'essere mitologico. Nonostante tutto la ragazza aveva condotto una vita quasi normale, aveva un fidanzato e un bel giorno si sarebbe sposata, sicché la responsabilità della sua bellezza sarebbe passata ad altre mani.
-La casa degli spiriti, Isabel Allende
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amicidomenicani · 1 year
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Quesito Caro p. Angelo, leggendo la "Salita del Monte Carmelo" di San Giovanni della Croce, mi sono sorti alcuni dubbi circa le modalità di attuazione della mortificazione degli appetiti e del distacco dalle creature. 1. Il santo scrive che vanno mortificati tutti gli appetiti volontari. Con ciò si riferisce a quegli appetiti che portano a peccati ed imperfezioni o a tutti gli appetiti, anche quelli "buoni"? 2. Se vanno mortificati anche gli appetiti "buoni", e per appetiti volontari si intendono quei desideri del corpo cui la volontà partecipa, significa che vanno mortificate anche tutte quelle piccolezze come il tenere una postura del corpo più comoda, il scegliere un alimento più gustoso di un altro ecc.? Mi sembra evidentemente impossibile mortificare in ogni momento tutte queste piccole comodità, assunto naturalmente che non vi debba essere attaccamento disordinato, neppure per gli appetiti buoni, e che la mortificazione di alcune di queste sia comunque meritoria per il suo valore penitenziale. Tutto questo attribuendo ad "imperfezione" il significato classico di azione ordinata ma non perfetta. Non so poi se invece il santo utilizzi questo termine per indicare genericamente la soddisfazione di un qualsiasi appetito dei sensi. La ringrazio per tutto e Le auguro una buona serata Matteo Risposta del sacerdote Caro Matteo,  1. San Giovanni della croce quando parla di purificazione intende parlare non solo delle inclinazioni disordinate ma anche di quelle di per sé buone. Tuttavia c'è il pericolo di travisare non soltanto il pensiero di San Giovanni della croce ma anche quello evangelico, cristiano. 2. San Giovanni della croce è consapevole di questo rischio. Per questo nel numero otto del Prologo scrive: “Prego il lettore di non meravigliarsi se questa dottrina, che tratta della notte oscura attraverso la quale l'anima deve tendere a Dio gli sembrerà un po’ dura a capirsi. Credo che egli avrà questa impressione solo a principio della lettura: andando avanti, comprenderà meglio quanto è stato detto nelle prime pagine perché un punto sarà chiarito dall’altro. Sono inoltre convinto che se egli lo leggerà da capo una seconda volta, vedrai che il contesto è più chiaro e la dottrina più sicura”. 3. Personalmente trovo la chiave di comprensione del pensiero di San Giovanni della croce in quanto egli scrive nel punto tre del primo capitolo: “Per la prima notte passano i principianti allorché Dio comincia ad introdurli nello stato di contemplazione”. 4. Sebbene si parli di purificazioni attive, che partono pertanto dall'iniziativa dell'uomo, non va dimenticato che il grande regista è Dio, il quale sta introducendo una persona nello stato di contemplazione. Che cosa si intende per contemplazione? San Tommaso descrive la contemplazione partendo da un versetto del Salmo 36,9: “Si saziano dell'abbondanza della tua casa: tu li disseti al torrente delle tue delizie”. Nella contemplazione ci si sente saziati dalla presenza del Signore e si avverte un senso di abbondanza, di gioia e di pace che in qualche modo straripa dall’anima e ridonda beneficamente sul corpo. Non solo, ma si è come travolti da un torrente di delizie. Il torrente richiama l’acqua che scorre velocemente saltando da un sasso all’altro. Così nella contemplazione si sente la nostra anima invasa da continui fiotti di amore che vengono dal Signore. Sono come autentici tuffi al cuore che si ripetono senza sosta e talvolta fanno trattenere il respiro. Questo perché nella contemplazione “l’amore dello Spirito Santo fa irruzione nell’anima come un torrente impetuoso, perché la sua volontà è così efficace che nessuno può resistergli; non si trattiene un torrente. Gli uomini spirituali sono inebriati di delizie perché tengono la loro bocca aderente alla sorgente della vita” (Commento al Salmo 36,9). 5. San Tommaso aggiunge che il godimento che si prova nella contemplazione “sorpassa qualsiasi gioia umana” (Ib.) ed è “un cer
to inizio della felicità del cielo, della beatitudine” (“inchoatio quaedam beatitudinis”) (Somma teologica, II-II, 180, 7). Questo godimento fa “ardere dal desiderio di vedere il volto di Dio” (Ib., II-II, 180, 4). 6. Quando una persona comincia a gustare tutto questo comprende che le privazioni, che inizialmente e ad una prima vista sembrano solo privazioni, in realtà non sono altro che la condizione per poter conservare lo stato di unione e di beatitudine interiore. Si comincia a sentirle come un'esigenza dell’anima. Per questo San Giovanni della croce dice di non fermarsi alle prime affermazioni, ma di leggere tutto fino al punto in cui si parla dell'unione trasformante. Solo allora si capirà tutto. Quando si sarà letto tutto, e soprattutto quando si sarà vissuto tutto, allora rileggere da capo le sue affermazioni non stupirà più. Si comprenderà alla perfezione l'orizzonte all'interno del quale sono state scritte. 7. Pertanto il consiglio che mi permetto di darti è questo: cerca di introdurti nell'unione costante con Dio mediante la vita di grazia. Anzi cerca di introdurti in quella contemplazione così ben descritta dal Catechismo della Chiesa Cattolica: la contemplazione “è sguardo di fede fissato su Gesù, ascolto della parola di Dio, silenzioso amore, unione con la preghiera di Gesù e con i misteri della sua vita” (CCC 2724). Vivi ognuno di questi punti e ti sentirai pieno di quella dolcezza del paradiso di cui parla San Tommaso. 8. Puoi farlo benissimo anche nella recita del Santo Rosario che è certamente in maniera molto bella “sguardo di fede fissato su Gesù, ascolto della parola di Dio, silenzioso amore, unione con la preghiera di Gesù e con i misteri della sua vita”. Tutto il resto viene da sé. Le privazioni non saranno sentite come privazioni, ma come esigenza dell'anima per conservarsi inebriata di quella felicità del cielo che sorpassa immensamente ogni godimento pur buono e lecito legato all'attività dei sensi. Ti ringrazio del quesito. Sono convinto che il Signore, per le aspirazioni che ha messo dentro di te che hai soltanto 18 anni, ti voglia portare molto in alto. Te lo auguro con tutto il cuore. Per questo ti assicuro la mia preghiera e ti benedico, padre Angelo
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francescacammisa1 · 2 years
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Per vedere gli uomini quali sono bisogna amarli almeno un po', forse semplicemente rispettarli, e innanzitutto accettarsi nella propria umana imperfezione.
Iréne Némirovsky - Il ballo
Ph Mateusz Chudy 
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Pensieri
vorrei ricominciare tutto dall'inizio…è chiaro, però, che con la mente che mi ritrovo rovinerei sempre e comunque qualcosa. L'ultima occasione è cercare di trasformare tutta la massiccia quantità di carbone grezzo, sporco, rozzo, fastidioso, scuro…in un minuscolo, indecente, sopravvalutato, imperfetto diamante…ma non sarà possibile senza volontà…ed è quella che bisogna cercare prima di tutto, perché è proprio colei che si nasconde nel mare di preoccupazioni
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susieporta · 2 years
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𝗤𝗨𝗘𝗦𝗧𝗢 𝗖𝗔𝗠𝗣𝗢 𝗗'𝗔𝗠𝗢𝗥𝗘
Incontra un altro in un vasto e incondizionato campo d'amore, un campo senza storia, senza alcun riporto dal passato, in cui l'altro è abbracciato esattamente come è, nel suo dolore, nella sua rabbia, nella sua frustrazione, in tutte le sue perfette imperfezioni; in cui non stai più cercando la completezza attraverso l'altro, perché la completezza è il campo stesso e tutto ciò che contiene, e l'altro non può distruggere il campo oggi, o qualsiasi altro giorno.
Perché il campo è l'amore incondizionato stesso, una meditazione senza fine e un balsamo per il cuore stanco, e in questo amore alla fine non ci sono altri, solo il vostro riflesso, brillantemente mascherato.
In questo campo incondizionato centrato nel vostro cuore traboccante potete incontrarvi qui e ora, nella malattia, nella salute, nel dolore e nella bellezza della transitorietà.
E inchinarsi l'uno di fronte all'altro.
Jeff Foster
NULLA sta al di fuori di quel campo d’Amore
Nulla
Neppure la tua umanità
La tua rabbia
Il tuo dolore
La tua difficoltà ad essere come vuoi
Le tue resistenze ed il tuo controllo
La tua splendida imperfezione
Le tue sacre lacrime
E la tua sacra rabbia
Nulla
Neppure l’odio che provi
La difficoltà a perdonare
E l’impossibilità di amare tutti
Nulla
Neppure la tua sensazione di inadeguatezza che lotti invano per nascondere a volte per vergogna
Neppure il tuo sforzo ad essere perfetta ed ogni tuo senso di colpa
In questo vasto spazio dove tutto viene amato ed accolto puoi far cadere ogni maschera ed abito e finalmente concederti il sacrosanto diritto di essere umana/o
Questo è lo Spirito di Astrolive
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pensierodelgiornoblog · 4 months
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"Un atteggiamento sano prevede anche i difetti.” – Albert Camus
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L’umanismo non enfatizza le capacità dell’uomo, ma i suoi limiti, perché è solo tenendo conto dei suoi limiti che l’uomo esiste nella sua piena libertà. È solo sul fondamento di una mancanza irriducibile che la vita umana può generare le sue opere più belle. L’umanismo ci impegna a confrontarci non con il nostro ideale di perfezione, ma con il carattere insuperabile della nostra imperfezione. Non esiste una libertà svincolata dal limite; non esiste vita umana onnipotente, non esiste vita umana senza mancanza. La soppressione della nostra imperfezione nutre il fantasma di ogni antropocentrismo e sospinge la nostra vita e quella del nostro pianeta verso la rovina. I “profeti della smisurata felicità” (Rosmini) sono, in realtà, i protagonisti della distruzione del mondo.
Massimo Recalcati
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x-shimizu-x · 3 years
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Venere era rappresentata nonostante i suoi difetti, erano essi a renderla così fottutamente perfetta. I difetti la rendevano umana e vera.  Forse quello che dobbiamo chiarire è il criterio di imperfezione nell'arte e nella vita, ogni nostro singolo dettaglio è stato creato per renderci un capolavoro
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naivet-e · 3 years
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R, si è rotta.
Certo che mi manchi. Certo che fa male ritrovarmi di nuovo a casa con i miei, con i miei migliori amici lontani da questa città. Certo, soffro, non so ormai da quanti weekend che non esco. E mi sento sola. Mi sento d’improvviso invisibile.  Allora mi rendo conto che davvero se non sono riflessa negli occhi degli altri io non mi vedo.  Allora davvero la serenità è una misura esterna e non interna. Quante volte esci? Quante persone ti contattano? Quanto sei cercata? Come appare da fuori la mia vita? Allora posso essere serena.  C’è questo labilissimo confine in cui si, le relazioni sono tutto ciò che abbiamo e si, la relazione con se stessi è la più importante. E non capisco se io stia sbagliando in questo momento a chiudermi così in questo silenzio fortissimo in cui siamo io e io e nessun altro. Non ho neanche più l’appiglio di sentirmi abbandonata dagli altri perchè, come direi ad un mio paziente, se hai bisogno di aiuto devi chiederlo e non pretenderlo. E allora perchè ho così bisogno di questo silenzio, di attraversarlo, di allontanare tutti.  E’ perchè sono ferita, vero? Perchè quest’anno è stato davvero troppo. Come un ordigno innescato che esplode a poco a poco dentro e si rimane a brandelli di carne. Perchè sono imperfetta. Umana. E’ da sempre che rinnego la mia umanità e imperfezione..  Per questo oggi voglio stare così. Senza chiedermi se sto sbagliando o rallentando la mia crescita personale. Mi sono rotta di tenere tutto  Vorrei, se posso, a volte, una vita sbagliata. una vita triste e penosa E vorrei dirmi che valgo qualcosa anche così, sola, chiusa, sbagliata, non abbastanza, grassa, senza pensieri che salvano, senza una soluzione, senza aver messo apposto nulla, senza direzione, senza salvezza, senza ricominciare.. Che non c’è nessun sistema a punti e io non sto perdendo il punteggio. Che non funziona così la vita. Che non c’è gara con gli altri. Che non sono la prima di niente di un cazzo di niente.  Che posso essere amata anche da ultima.
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roxan-world · 6 months
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La perfezione non esiste.
Non fa parte della natura umana.
È l’imperfezione che ci rende irripetibili. Preziosi.
Perché ogni imperfezione è diversità, è un pregio.
Possiamo esser molto di più che perfetti.
Possiamo esser sinceri e veri. Unici ♡
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