#ingegneria della sicurezza
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Prosegue il ciclo di seminari sull’importanza del rischio come opportunità a cura dello scrittore e docente universitario Ing. Gianluca Giagni
Continua il ciclo di seminari dal titolo “TRASFORMARE IL RISCHIO IN OPPORTUNITÀ: DAL CANTIERE AI LUOGHI DI LAVORO” tenuti dall’Ingegner Gianluca Giagni e liberamente ispirati ai contenuti dal suo ultimo libro “Sine cura. Trasformare il rischio in opportunità” (Editore VivereIn), attualmente in fase di ristampa. Docente universitario, oltre che membro del Gruppo di Lavoro Sicurezza del Consiglio…
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Fiat 500 D: la versione Sprint della Cinquecento d'epoca

Dal 1960 la Fiat 500 D ha fatto la storia. Un auto che ha segnato un'epoca e continua anche oggi a vivere nei cuori degli appassionati.
La Fiat Nuova 500 D, conosciuta affettuosamente come "Cinquino", rappresenta un capitolo fondamentale nella storia automobilistica italiana. La sua introduzione nel 1960 segnò una svolta per la Fiat, grazie a prestazioni e finiture migliorate rispetto ai modelli precedenti. Questo articolo esplora la storia, il design, e le specifiche tecniche della Fiat 500 D, un'autovettura che ha lasciato un'impronta indelebile nel cuore degli italiani e degli appassionati di auto d'epoca.

La Nascita di un Simbolo: La 500 D
Nel 1960, il Salone di Torino fu testimone del lancio della nuova Cinquecento D. Questo modello, evoluzione della Nuova 500 lanciata nel 1957, si distingueva per il suo motore più potente e le rifiniture di qualità superiore. Con un bicilindrico da 499,5 cm³ e 17,5 CV, la 500 D sfiorava i 100 km/h, un notevole incremento rispetto alla versione originale.

Un Design Funzionale
La Fiat 500 D ereditava la linea della Nuova 500 con alcune modifiche estetiche significative, tra cui un tettuccio apribile più corto e la parte posteriore del padiglione in lamiera. Il suo design compatto non era solo un simbolo di modernità, ma rispondeva anche alle esigenze di mobilità in un'epoca di grandi cambiamenti sociali e urbanistici in Italia.

Motore e Prestazioni: Un Salto di Qualità
La Cinquecento D si distingueva per le sue prestazioni migliorate, grazie al motore derivato dalla precedente versione Sport. Con una velocità massima di circa 102 km/h, la 500 D garantiva un'esperienza di guida più dinamica, ideale per le nascenti autostrade italiane. Le modifiche apportate al motore e ai rapporti del cambio rappresentavano un progresso tecnico significativo per l'epoca.

Economia e Accessibilità: Il Prezzo della 500 D
Nonostante le sue caratteristiche avanzate, la Fiat 500 D era venduta a un prezzo competitivo, fissato a 450.000 lire. Questa politica di prezzo accessibile contribuì notevolmente al suo successo commerciale, rendendola una scelta popolare tra gli automobilisti italiani.

Innovazioni e Aggiornamenti: Evoluzione Continua
La 500 D vide una serie di aggiornamenti nel corso degli anni, tra cui modifiche ai deflettori, al serbatoio, e miglioramenti all'interior design come l'introduzione di un portacenere e di alette parasole imbottite. Queste innovazioni rispecchiavano le mutevoli esigenze e aspettative degli automobilisti italiani.
Colori e Stile: L'estetica della Cinquecento D
La gamma colori della Cinquecento 500 D era vasta e variava nel tempo, offrendo una scelta quasi ventennale di tinte. Dai classici avorio, blu scuro, e verde chiaro, a tonalità più vivaci come il rosso e il celeste, la Cinquecento D si presentava in una varietà di colori che rifletteva la sua personalità vivace e versatile.
La Fiat Cinquecento D nelle Città Italiane: Un Fenomeno Urbano
La Fiat 500 D divenne un elemento caratteristico delle città italiane durante gli anni del boom economico. La sua dimensione compatta e la maneggevolezza la resero l'auto ideale per gli spazi urbani, testimoniata dalla sua presenza onnipresente nelle fotografie d'epoca.
L'Eredità della D
La Cinquecento D non fu solo un'auto: divenne un simbolo di un'era, un'icona di design e ingegneria. La sua evoluzione continuò con l'introduzione della versione F nel 1965, che incorporò ulteriori miglioramenti in termini di sicurezza e design. L'ingegner Dante Giacosa, padre della 500, continuò a guidare queste innovazioni, assicurando alla 500 un posto nella storia dell'automobilismo. Con oltre 640.000 esemplari prodotti, la 500 D rimane una delle auto più amate e ricordate, un simbolo di un'epoca di cambiamento e progresso.
E voi?
Avete storie o aneddoti particolari che legano voi o la vostra famiglia a questo iconico modello? Condividete con noi le vostre esperienze personali e ciò che la Fiat 500 D significa per voi! Read the full article
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Fuardo e la benzina solida
L'uomo che inventò la benzina solida.
Se non fosse perchè tutto vero la storia sembrerebbe una fantasia neanche particolarmente riuscita.
La benzina solida nasce dalla mente di Gaetano Fuardo nato a Piazza Armerina nel 1878, brillante studente resta orfano in giovane età, continuò gli studi grazie a un lascito di uno zio e a borse di studio acquisite per meriti.
Si laureò a Milano in ingegneria chimica. Sposò Gerli Clelia Anna che morì a causa di un tumore pochi anni dopo, la morte improvvisa della moglie che aveva sposato nonostante gli ostacoli che aveva frapposto la di lei famiglia che lo riteneva un cacciatore di dote, lo destabilizzarono definitivamente.
Si gettò forsennatamente negli studi, aveva avuto da sempre l'idea di realizzare benzina solida e questo divenne il suo unico scopo nella vita.
Durante la prima guerra mondiale fu ufficiale di fanteria.
Vedere aerei esplodere a causa del carburante liquido lo spinse ancora di più nella strada di trovare un metodo per la solidificazione della benzina.
Fuardo cerca la formula per portare la benzina dallo stato liquido a quello solido, trasformandola in una sostanza gelatinosa es pugnosa.
Con un semplice apparecchio, sempre inventato da Fuardo, la si può facilmente riportare allo stato liquido e usarla come carburante.
Non diventa solubile e, anzi,può galleggiare come sughero senza inquinare le acque. Non ha bisogno di petroliere per essere trasportata.
Non prende fuoco, può essere stoccata in casse come pacchetti di zucchero.
In Italia non trovava grande credito ma all'estero si cominciò a valutare l'importanza di una tale invenzione.
Nel 1920 emigrò in Francia dove un'industria si era offerta di permettergli di continuare gli studi sulla sua trovata.
Alla fine degli anni trenta è in Inghilterra, gli venne offerto un contratto per la cessione esclusiva del suo brevetto non accettò e preferì ritornare in Italia.
Fece quindi domanda per lasciare l'Inghilterra ma il permesso non gli fu accordato per motivi di sicurezza nazionale .
Pertanto il Servizio Informazioni Militare italiano organizzò il rapimento dello scienziato. Fuardo fu prelevato di sera e portato nei Paesi Bassi.
Mussolini praticamente lo consegnò come regalo a Hitler che gli costruì uno stabilimento apposito nella regione della Vestfalia per la produzione della benzina solida.
Nel 1944 escono le prime tonnellate del prodotto, Hitler lo chiamava almeno due volte al giorno per sollecitare i progressi, pochi giorni l'effettiva messa in funzione della fabbrica, i servizi segreti inglesi (forse su segnalazione dello stesso Fuardo) individuarono la struttura e la fecero saltare in aria, le carte e i progetti finirono invece negli Stati Uniti che iniziarono a costruire 2 strutture copie della fabbrica nazista, chiuse poi nel 1952 a causa delle pressioni della lobby del petrolio.
Ma era chiaro che l'invenzione del siciliano funzionasse, furono allora nel 52 i servizi segreti francesi a contattare il piazzese che stipula un contratto per la fornitura di un grosso quantitativo di benzina solida col governo transalpino.
La Francia, era impegnata nella Guerra d'Indocina necessitava di rifornire le proprie truppe assediate di benzina .
I primi duecento metri cubi vennero trasportati per via aerea in Indocina, dal dicembre '53 al marzo '54, per rifornire dal cielo il presidio francese di Dien Bien Phu nel Tonchino. è un successo strabiliante. La benzina funziona e regge benissimo alla prova del fuoco.
Il governo francese però pretestuosamente disdice il contratto con Fuardo accusandolo di ritardi nelle forniture (gli eredi riceveranno un lauto rimborso a sanare le false accuse).
Nel 53 subisce un attentato che lo porta in fin di vita, gli vengono rubati borsa con i documenti segreti della benzina solida, viene lasciato a terra con un femore rotto.
La situazione psicologica di Fuardo diviene grave, teme attentati in ogni angolo, le sue carte sono sparite e inoltre non ha più di che sostenersi.
Finirà di vivere povero e paranoico nel 1962 a 84 anni in un ospizio della Ciociaria (ma verrà tumulato a Piazza Armerina), quando raccontava di Hitler, di Churchill e di Mussolini che se lo contendevano lo prendevano per folle.
La benzina solida invece finisce nel dimenticatoio vuoi per la forte opposizione delle lobby petrolifere che come già citato imposero la fine delle produzioni americane, vuoi pure per le modifiche di produzione che avrebbe imposto, a cui il sistema petrolifero è refrattario, pare che comunque in formula 1 qualcuno della Ferrari alla fine degli anni 80 abbia ripescato l'idea del Fuardo utilizzandola proficuamente, ma di questo non abbiamo certezza.
Probabilmente se avesse presentato la sua invenzione in un luogo diverso dall'ottusa Italia fascista e se avesse avuto una mentalità più “imprenditoriale” la storia degli ultimi 100 anni sarebbe stata diversa.
Fonti : Il giallo della benzina solida di Salvatore Cosentino ; repubblica. It :- un libro ricostruisce la storia dell' inventore di piazza armerina che brevettò il carburante solido di Tano Gullo; rainews. It; wikipedia. com
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Dal reddito di base alla finanza on-chain: OFUYC interpreta le nuove opportunità crypto dietro la politica UBI della Corea del Sud
Nel maggio 2025, il nuovo presidente sudcoreano Lee Jae-myung ha rilanciato la visione di un reddito di base universale (UBI), inquadrandolo nel concetto di “società di base” e tentando di attenuare l’impatto dei cambiamenti nella struttura occupazionale tramite una redistribuzione dei dividendi tecnologici. La piattaforma di scambio OFUYC ritiene che questa politica non sia solo una riforma del welfare sociale, ma preannunci un cambiamento profondo nell’architettura finanziaria globale. Con lo sviluppo rapido delle piattaforme di scambio di criptovalute, se l’UBI venisse ampiamente adottato a livello politico, avrebbe inevitabilmente un impatto sostanziale sul trading crypto, sulla compliance operativa e sulle tendenze di mercato globali.
Il percorso dal “pagamento in contanti” al “pagamento on-chain” è già stato progressivamente convalidato — sia dal progetto di valuta digitale nigeriano, sia dalla pratica argentina di pagare salari in USDT. La tecnologia blockchain sta diventando l’infrastruttura sottostante per una nuova generazione di meccanismi fiscali pubblici. OFUYC sottolinea che, con l’accettazione crescente del concetto di “governance on-chain” in diversi Paesi, esperimenti come quello di Lee Jae-myung, guidati da una logica tecnologica applicata alle politiche sociali, stanno fornendo nuovi modelli di politica monetaria al mercato globale e costringendo le piattaforme crypto a ripensare il loro ruolo nell’“infrastruttura sociale della spesa” del futuro.
L’UBI non è ingegneria sociale, ma l’ingresso a un cambio di paradigma finanziario
Il reddito di base universale proposto da Lee Jae-myung, apparentemente una politica di redistribuzione del welfare, rappresenta in realtà una nuova logica di circolazione monetaria. Secondo la ricerca di OFUYC, questa misura assomiglia a un meccanismo di “airdrop nazionale continuo” che in un contesto di ciclicità economica immette nel sistema fattori monetari controllabili e distribuiti. L’UBI trasforma la spesa fiscale direttamente nel “diritto di coniare moneta” per l’individuo, anziché realizzarsi tramite intermediari, rispecchiando la logica di DeFi che incentiva direttamente gli utenti on-chain. Se in futuro l’UBI verrà ulteriormente on-chain, l’effetto non sarà solo un aumento dell’efficienza distributiva, ma anche una ristrutturazione dei modelli sottostanti di comportamento patrimoniale degli utenti nel mercato.
OFUYC osserva che queste politiche possono ridurre in modo fondamentale il rischio sistemico nelle oscillazioni di mercato. Se il reddito base diventa un afflusso strutturale on-chain, non dipenderà più solo da salari o ritorni di capitale, ma si trasformerà in un “asset base on-chain persistente”. Ciò abiliterà gli utenti a partecipare più attivamente alla gestione del rischio e al trading di copertura nei derivati finanziari, aumentando la resilienza e la liquidità complessive del mercato. Parallelamente, la logica on-chain dell’UBI potrebbe favorire la diffusione di wallet crypto regolamentati e sistemi di identificazione digitale, diventando un volano per l’ecosistema finanziario centrato sul “diritto minimo alla vita on-chain”. Per OFUYC questa rappresenta un’opportunità per un aggiornamento strutturale dell’esperienza utente e della sicurezza nelle transazioni.
Dalla zona pilota all’autostrada finanziaria: come OFUYC costruisce un doppio motore tecnologico e regolamentare
L’espansione dell’UBI dipenderà inevitabilmente dall’interazione tra tecnologia e istituzioni. OFUYC osserva che, come nei programmi pilota attuati da Lee Jae-myung a Seongnam e nella provincia di Gyeonggi tramite finanza locale e sistemi digitali integrati, per una diffusione su scala nazionale saranno fondamentali infrastrutture come gestione on-chain degli account, smart contract, verifica identitaria e trasparenza degli asset. Le piattaforme di scambio crypto con capacità modulari adeguate potrebbero diventare i naturali partner e fornitori di servizi per questi pagamenti “di tipo governativo”.
OFUYC, già titolare delle certificazioni statunitensi FinCEN MSB e SEC Regulation D, sta implementando sistemi wallet conformi e verificabili in numerosi mercati emergenti, impiegando tecnologie di zero-knowledge proof per coniugare protezione dell’identità e legittimità delle transazioni. Il suo motore di AI per il controllo rischi è in grado di identificare fonti e utilizzi dei flussi finanziari degli utenti, fornendo strumenti di tracciamento altamente interpretabili per un potenziale sistema di monitoraggio dei fondi UBI. OFUYC ritiene che, nella futura governance sociale on-chain, il modello a “erogazione-fatturazione-feedback di governance” in tre fasi diventerà uno standard, con le piattaforme compliant chiamate a svolgere un ruolo cruciale come intermediari esecutivi.
Da “network di pagamento” a “fondamento sociale”: la nuova missione di OFUYC
OFUYC interpreta l’UBI non solo come un salto concettuale politico, ma come una naturale risposta all’evoluzione fintech. Nell’era in cui AI e automazione sostituiscono su larga scala il lavoro umano, la domanda su come il valore umano si preservi tramite forme monetarie è un problema strutturale del mercato. Le piattaforme non saranno più semplici intermediari di scambio, ma si trasformeranno progressivamente in infrastrutture di circolazione dei diritti degli utenti, distribuzione di dividendi sociali e gestione on-chain del credito.
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JZMOR lancia un programma educativo contro le truffe, aggiungendo un ulteriore livello di sicurezza ai tuoi asset
Con l’espansione rapida del mercato degli asset digitali, anche le truffe stanno diventando sempre più sofisticate: da finti operatori di assistenza clienti a progetti fraudolenti, praticamente ogni investitore può diventare un bersaglio. Per affrontare questa sfida concreta, la piattaforma JZMOR ha lanciato un programma educativo contro le truffe, offrendo una formazione sistematica sulla prevenzione delle frodi e insegnamenti basati su casi reali. La piattaforma non si limita a rafforzare la capacità degli utenti di riconoscere i pericoli, ma costruisce anche una protezione multilivello tramite strumenti intelligenti. In questo confronto tra tecnologia e frode, JZMOR sceglie di stare dalla parte dell’utente, creando una linea di difesa con responsabilità e innovazione tecnologica.
Le truffe digitali non sono più semplici tentativi di phishing con link sospetti, ma si sono evolute in trappole sociali altamente realistiche e ben strutturate. Nel campo degli asset digitali, le insidie più comuni non derivano da falle tecniche, ma da attacchi di “ingegneria sociale” che sfruttano la fiducia e le abitudini operative degli utenti.
Il tratto comune di queste situazioni è: la truffa non ti chiede più direttamente di cedere il denaro, ma ti induce a “fare tutto da solo” per trasferire i tuoi asset. È proprio questa manipolazione a livello mentale che deve essere il fulcro centrale dell’educazione contro le truffe. JZMOR è ben consapevole dell’aumento di questi rischi e, oltre alla struttura tecnica della piattaforma, ha avviato la costruzione di un intero sistema di conoscenze per l’utente. Non si tratta di semplici pop-up di avviso o annunci impersonali, ma di insegnamenti concreti basati su esempi reali, dialoghi e linguaggio esplicativo, per mostrare come “riconoscere le persone” e “riconoscere i meccanismi delle truffe”.
L’educazione contro le truffe promossa da JZMOR non si limita a dire agli utenti di “fare attenzione”, ma si fonda sull’analisi dettagliata dei discorsi utilizzati dai truffatori e sulla presentazione di dialoghi reali, per insegnare all’utente a percepire il “senso di pericolo” fin dal primo istante.
Oltre al modulo educativo, JZMOR ha attivato un sistema di allerta in tempo reale contro le truffe, che integra meccanismi di riconoscimento tramite intelligenza artificiale, sistemi di controllo comportamentale e database di blacklist provenienti da più fonti. Quando l’utente compie operazioni ad alto rischio – ad esempio clic su link esterni sconosciuti o tentativi di trasferimento verso indirizzi segnalati – il sistema mostra un “avviso di rischio elevato” e guida l’utente alla verifica dell’identità e alla revisione logica dell’azione. Questo sistema funziona come un freno che interviene prima che l’utente agisca d’istinto.
JZMOR non è semplicemente un canale di scambio, ma costruisce un ambiente ecologico sicuro e basato sulla fiducia. Dalla homepage della piattaforma, alla logica di accesso al servizio clienti, fino ai meccanismi di verifica dell’identità nelle community, ogni punto di contatto è dotato di sistemi di riconoscimento del rischio. Persino nel processo KYC, si effettua una modellazione predittiva della probabilità che l’utente venga esposto a truffe, in base al comportamento registrato, riducendo così alla radice la possibilità di cadere in trappola. JZMOR sa bene che senza la fiducia degli utenti, ogni tecnologia e funzione non ha valore. Per questo la piattaforma è disposta a investire più risorse e tecnologie per aggiornare costantemente il proprio sistema di prevenzione, accompagnando l’utente nel diventare un “esperto nel riconoscere le truffe”.
Quando si parla di prevenzione delle truffe, JZMOR non è mai superficiale. Educare, avvisare, proteggere: questi tre passaggi costituiscono la linea difensiva completa della piattaforma. In un’epoca in cui è sempre più difficile distinguere tra vero e falso, JZMOR non si limita a offrire scambi, ma offre sicurezza. Scegliere JZMOR significa scegliere tranquillità.
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Matera, seminario sulla mitigazione dei rischi naturali
Lunedì 12 maggio 2025 alle 15.00, nella sede Unibas di Matera, l’evento formativo organizzato dagli Ordini degli Ingegneri delle province lucane e dal Dipartimento di Ingegneria dell’ateneo regionale.
Proseguono gli incontri formativi organizzati dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Matera. Questo pomeriggio, con inizio alle 15.00, l’Aula Magna dell’Università della Basilicata ospiterà il seminario sul tema “La mitigazione dei rischi naturali nei programmi di ricerca nazionali ed europei”. L’evento è conseguenza dell’Accordo di Programma stipulato tra i due Ordini provinciali degli ingegneri di Potenza e Matera con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi di Basilicata. L’iniziativa didattica propone lo studio dei risultati della ricerca applicata all’analisi delle infrastrutture sensibili esistenti, nonché le prescrizioni da osservare durante la progettazione delle nuove infrastrutture strategiche in ambito nazionale ed europeo.
“Nel prossimo futuro assisteremo a un cambio di paradigma e di approccio culturale nella progettazione e gestione delle infrastrutture, che dovrebbe portare alla qualificazione dei gestori delle stesse, dopo avere garantito quella dei progettisti e degli esecutori dei lavori.” – racconta il presidente uscente dell’Ordine degli Ingegneri di Matera, Giuseppe Sicolo – “L’applicazione delle procedure riprenderà le raccomandazioni espresse dal “Report Draghi” alla Commissione Europea, che si pone l’obiettivo di garantire la massima sicurezza nella vita utile delle infrastrutture, oltre che la loro resilienza”.
Il programma dell’incontro, la cui partecipazione garantisce il conseguimento di tre crediti formativi professionali, prevede i saluti del presidente Sicolo, seguiti dalle relazioni del Prof. Angelo Masi e della Prof.ssa Aurelia Sole, entrambi docenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Basilicata; seguirà un dibattito finale.
All’appuntamento, com’è tradizione consolidata, sono stati invitati anche gli Architetti della Provincia di Matera; sarà presente, inoltre, il Soggetto attuatore delle opere di mitigazione del Rischio Idrogeologico della Regione Basilicata.
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accolse nobile dopo il disastro del dirigibile ital
Accolse Nobile dopo il disastro del dirigibile Italia
Introduzione
Il 24 maggio 1928, il dirigibile Italia, comandato da Umberto Nobile, precipitò al Polo Nord, causando uno dei più grandi disastri aeronautici della storia. Il disastro del dirigibile Italia fu un evento traumatico che scosse l'opinione pubblica internazionale e portò a una risposta di soccorso senza precedenti. In questo articolo, esploreremo il contesto storico del disastro, il ruolo della Tenda Rossa nel soccorso delle vittime e la storia di Umberto Nobile, il comandante del dirigibile.
Il contesto storico
Gli anni '20 del XX secolo furono un periodo di grande entusiasmo per l'aviazione. La tecnologia stava avanzando rapidamente e gli esploratori aeronautici stavano spingendo i limiti della conoscenza umana. Il Polo Nord era uno degli ultimi grandi misteri della Terra e molti esploratori ambivano a raggiungerlo.
Il disastro del dirigibile Italia
Il 15 aprile 1928, il dirigibile Italia partì da Milano diretto al Polo Nord. A bordo c'erano 16 persone, tra cui Umberto Nobile, il comandante del dirigibile. Il viaggio fu lungo e difficile, ma il 24 maggio, il dirigibile raggiunse finalmente il Polo Nord. Tuttavia, durante il viaggio di ritorno, il dirigibile incontrò una tempesta di neve e ghiaccio che lo costrinse a precipitare.
La Tenda Rossa
La Tenda Rossa fu un campo di soccorso istituito sul ghiaccio del Polo Nord per assistere le vittime del disastro del dirigibile Italia. La tenda fu montata da un team di soccorritori guidati da Italo Marchioni e divenne un simbolo di speranza per le vittime del disastro.
Cos'è la Tenda Rossa
La Tenda Rossa era un campo di soccorso temporaneo istituito sul ghiaccio del Polo Nord. La tenda era equipaggiata con attrezzature mediche e di soccorso e fu utilizzata come base per le operazioni di soccorso.
Il ruolo della Tenda Rossa nel disastro del dirigibile Italia
La Tenda Rossa giocò un ruolo fondamentale nel soccorso delle vittime del disastro del dirigibile Italia. Il campo di soccorso fu utilizzato come base per le operazioni di soccorso e fornì assistenza medica e di soccorso alle vittime del disastro.
Umberto Nobile e la sua storia
Umberto Nobile fu un esploratore aeronautico italiano che comandò il dirigibile Italia durante il disastro del 1928. Nobile era un uomo coraggioso e determinato che aveva già guidato una spedizione al Polo Nord nel 1926.
La vita di Umberto Nobile
Umberto Nobile nacque a Lauro, in Italia, nel 1885. Studiò ingegneria aeronautica e si unì all'esercito italiano come pilota. Nel 1926, guidò una spedizione al Polo Nord e nel 1928 comandò il dirigibile Italia durante il disastro.
Il ruolo di Nobile nel disastro del dirigibile Italia
Umberto Nobile giocò un ruolo fondamentale nel disastro del dirigibile Italia. Come comandante del dirigibile, Nobile fu responsabile della sicurezza dell'equipaggio e dei passeggeri. Tuttavia, durante il disastro, Nobile si trovò di fronte a una situazione impossibile e dovette prendere decisioni difficili per salvare la vita delle persone a bordo.
La risposta internazionale al disastro
Il disastro del dirigibile Italia scosse l'opinione pubblica internazionale e portò a una risposta di soccorso senza precedenti. Gli Stati Uniti, l'Italia e la Norvegia inviarono team di soccorritori al Polo Nord per assistere le vittime del disastro.
La reazione della comunità internazionale
La comunità internazionale reagì con shock e orrore al disastro del dirigibile Italia. I giornali di tutto il mondo pubblicarono articoli sulla tragedia e le persone cominciarono a raccogliere fondi per aiutare le vittime.
Le operazioni di soccorso
Le operazioni di soccorso furono condotte da un team di soccorritori guidati da Italo Marchioni. Il team utilizzò la Tenda Rossa come base per le operazioni di soccorso e fornì assistenza medica e di soccorso alle vittime del disastro.
Conclusioni
Il disastro del dirigibile Italia fu un evento traumatico che scosse l'opinione pubblica internazionale. La Tenda Rossa giocò un ruolo fondamentale nel soccorso delle vittime del disastro e Umberto Nobile fu un eroe che si sacrificò per salvare la vita delle persone a bordo.
Il significato del disastro del dirigibile Italia
Il disastro del dirigibile Italia fu un evento importante nella storia dell'aviazione. La tragedia portò a una maggiore consapevolezza dei rischi dell'aviazione e condusse a miglioramenti nella sicurezza aerea.
L'eredità della Tenda Rossa
La Tenda Rossa è ancora oggi un simbolo di speranza e di soccorso. La tenda fu utilizzata come base per le operazioni di soccorso durante il disastro del dirigibile Italia e fornì assistenza medica e di soccorso alle vittime.
FAQ
Cosa fu il disastro del dirigibile Italia? Il disastro del dirigibile Italia fu un evento traumatico che si verificò il 24 maggio 1928, quando il dirigibile Italia, comandato da Umberto Nobile, precipitò al Polo Nord.
Chi fu Umberto Nobile? Umberto Nobile fu un esploratore aeronautico italiano che comandò il dirigibile Italia durante il disastro del 1928.
Cosa fu la Tenda Rossa? La Tenda Rossa fu un campo di soccorso temporaneo istituito sul ghiaccio del Polo Nord per assistere le vittime del disastro del dirigibile Italia.
Come si svolsero le operazioni di soccorso? Le operazioni di soccorso furono condotte da un team di soccorritori guidati da Italo Marchioni, che utilizzò la Tenda Rossa come base per le operazioni di soccorso.
Qual è l'eredità del disastro del dirigibile Italia? Il disastro del dirigibile Italia fu un evento importante nella storia dell'aviazione e portò a una maggiore consapevolezza dei rischi dell'aviazione e a miglioramenti nella sicurezza aerea.
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Cos'è un sollevatore a due colonne e quali sono i suoi vantaggi?
Nel mondo della riparazione e manutenzione automobilistica, efficienza e sicurezza vengono prima di tutto. I sollevatori a due colonne, noti anche come ponti a due colonne, sono attrezzature fondamentali per officine e garage. Ergonomici, questi sollevatori consentono un facile accesso al telaio di un veicolo per riparazioni, manutenzione e ispezioni. Scopriamo perché i sollevatori a due colonne sono un must per qualsiasi garage professionale e cosa li rende così popolari.
Cos'è un sollevatore a due colonne?
Un sollevatore a due colonne è un paranco per veicoli supportato da due colonne verticali collegate da bracci e una traversa. Possono essere idraulici o elettrici. Un sollevatore a due colonne solleva i veicoli da terra, offrendo ai meccanici uno spazio di lavoro libero sotto il veicolo. I sollevatori a due colonne sono noti per essere compatti e affidabili, quindi sono perfetti per officine e garage più piccoli che potrebbero non avere molto spazio.
I bracci del sollevatore potrebbero essere regolati per fornire spazio per sostenere la carrozzeria del veicolo. Può ospitare quasi tutti i tipi di veicoli: berline, SUV e furgoni commerciali leggeri.
Vantaggi dell'utilizzo di un sollevatore a due colonne
Risparmio di spazio
Altri tipi di sollevatori utilizzerebbero più spazio a pavimento rispetto ai sollevatori a due colonne. Essendo strutturati verticalmente, anche gli spazi del garage potrebbero essere massimizzati senza perdere funzionalità
Versatilità
I ponti a due colonne possono ospitare veicoli di diverse dimensioni e pesi, quindi sono adatti per qualsiasi lavoro automobilistico, come cambi dell'olio, riparazioni dei freni e installazioni di sistemi di scarico.
Maggiore sicurezza
I meccanismi di bloccaggio avanzati e la costruzione robusta garantiscono la stabilità del veicolo e la sicurezza del meccanico durante l'utilizzo del sollevatore.
Facile accessibilità
Lo spazio di lavoro aperto sotto il veicolo consente un facile accesso ai componenti critici, riducendo lo sforzo e migliorando l'efficienza del lavoro.
Applicazioni nelle officine automobilistiche
Che tu gestisca un piccolo garage o un grande centro di assistenza, un ponte a due colonne è sempre un'aggiunta produttiva.
Manutenzione ordinaria
Controllo dei componenti del sottoscocca
Operazioni di riparazione che richiedono tempo prolungato sotto il veicolo
Perché scegliere i sollevatori a due colonne EMGS?
EMGS ha ponti a due colonne progettati per affidabilità, durata e sicurezza. Con tecnologia high-tech e ingegneria robusta, i sollevatori EMGS sono progettati per offrire prestazioni di alto livello, dando al meccanico tranquillità e fiducia nei suoi strumenti.

Il passo verso il miglioramento dell'efficienza e della sicurezza nella tua officina è l'investimento in un sollevatore a due colonne di qualità. Dai un'occhiata alle varietà di ponti a due colonne EMGS per aggiornare le tue capacità di servizio in base alle esigenze del nuovo settore automobilistico odierno.
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Venduti per milioni i dati personali in Cina

In Cina fiorisce il mercato nero dei dati personali. In Cina scoppia il mercato nero dei dati sensibili che oltre a costringere le aziende a raccogliere informazioni sui propri utenti, il governo cinese sta puntando anche sui dipendenti delle imprese e degli organi statali, portandoli a ottenere dati privati e rivenderli a criminali. Oltre quindi alla raccolta centralizzata di dati operata dalle aziende tecnologiche, esiste un mercato nero parallelo che incentiva dipendenti e funzionari pubblici a vendere informazioni sensibili a cybercriminali e aziende, generando guadagni che possono raggiungere i 70.000 yuan al giorno (più di 9.000 euro). In un approfondimento sul tema, Jessica Lyons di The Register spiega che questi “lavoratori in nero” non raccolgono solo i dati degli utenti normali, ma anche di alti funzionari del Partito Comunista Cinese e hacker ricercati dall’FBI, per scopi di monitoraggio e spionaggio. “Mentre la ricerca occidentale sul crimine informatico si concentra in modo particolare sui criminali del mondo anglofono e russo, esiste anche un’ampia comunità di criminali informatici di lingua cinese che si dedicano a truffe, crimini informatici di basso livello e con motivazioni finanziarie” ha affermato Kyla Cardona, ricercatrice di sicurezza di SpyCloud. Dietro questa operazione massiva ci sono dei broker di dati che agiscono come intermediari, reclutando persone con annunci espliciti. Alcuni di questi broker affermano di avere “contratti ufficiali” con le principali aziende di telecomunicazioni cinesi per accedere alle abitudini di navigazione degli utenti e rivenderle. A comprare queste informazioni non sono solo i cybercriminali, ma anche business legittimi che li sfruttano per aumentare le vendite. La Cina pullula di database di dati personali I dati raccolti finiscono nei cosiddetti “database di ingegneria sociale” o SGK (Shegong Ku). Questi database contengono nomi, indirizzi di residenza, date di nascite, numeri di telefono, email, informazioni bancarie e sanitarie, dettagli sulle proprietà dell’utente e anche foto e scansioni per il riconoscimento visivo. Tutte queste informazioni vengono pubblicizzate e vendute, o in alcuni casi addirittura fornite gratuitamente. È possibile inoltre effettuare ricerche generiche per pochi dollari (da 1 a 5 per ricerca), oppure sottoscrivere un abbonamento premium per accedere a informazioni dettagliate su un’azienda, spesso pubblicate da un insider. Lyons riporta che uno dei database più grandi, ora non più accessibile, conteneva informazioni di più di 3 milioni di utenti. Attualmente il database più grande ancora attivo ha 317.000 abbonati, molto superiore alla media di 90.000 per mese. “Se non riesci a trovare qualcosa su uno di questi, probabilmente lo trovi in un altro o in un canale cinese di leak. È una parte importante dell’intero ecosistema del cybercrime che in Occidente non è presente” ha affermato Cardona. In occasione della Cyberwarcon, Cardona e Aurora Johnson, un’altra ricercatrice di SpyCloud, hanno mostrato quanto è semplice accedere alle informazioni contenute nei database e soprattutto quanti dettagli si possono ottenere. Le due hanno ottenuto accesso ai dati di membri di alto livello del Partito e informazioni quali l’ID WeChat personale, gli hobby, lo stato civile, lo stipendio e il codice IMEI che identifica univocamente un dispositivo mobile. Accedere a tutte queste informazioni significa però anche riuscire a tracciare le attività dei cybercriminali e individuarli più facilmente. Cardona e Johnson hanno presentato come caso di studio quello relativo a Fu Qiand (alias StandNY), hacker accusato di attacchi informatici a livello globale. Accedendo ai dati contenuti negli SGK, i ricercatori hanno ottenuto numerosi dettagli personali dell’hacker, inclusi account violati, indirizzi IP e numeri di telefono. Il mercato nero dei dati personali in Cina è una minaccia non indifferente: sfruttando i meccanismi di sorveglianza di stato per fini illeciti, è un pericolo per tutti, dai cittadini comuni ai funzionari di alto rango. Questo fenomeno non ha conseguenze solo all’interno del Paese, ma alimenta un sistema cybercriminale che ha implicazioni globali. Se per i ricercatori occidentali queste dinamiche offrono nuove opportunità per tracciare le attività criminali, sollevano anche preoccupazioni crescenti sulla sicurezza dei dati e la privacy. Read the full article
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Gustavo Commodari condivide i 5 migliori strumenti per gli ingegneri
Il settore dell'ingegneria continua ad evolversi con l'avvento di nuove tecnologie e strumenti che migliorano l'efficienza, la precisione e la creatività. Gustavo Commodari, esperto di ingegneria e innovazione, evidenzia cinque dei migliori strumenti che gli ingegneri dovrebbero utilizzare oggi per semplificare il proprio lavoro e aumentare la produttività.
1. Autocad
AutoCAD rimane un punto fermo nel mondo dell'ingegneria, in particolare per quelli dell'ingegneria civile, meccanica e architettonica. Questo potente software di disegno consente agli ingegneri di creare progetti e modelli 2D e 3D dettagliati. Secondo Commodari, la precisione e la versatilità di AutoCAD lo rendono uno strumento indispensabile per gli ingegneri che lavorano su progetti complessi, dalla progettazione degli edifici ai layout di produzione.
2.MATLAB
MATLAB è ampiamente utilizzato per analisi numeriche, simulazioni e sviluppo di algoritmi. Gli ingegneri di vari settori si affidano a questo software per attività quali analisi dei dati, simulazione di modelli e ottimizzazione. Commodari sottolinea che le potenti funzionalità di MATLAB lo rendono prezioso per gli ingegneri che devono eseguire calcoli complessi e testare modelli in tempo reale, migliorando la velocità e la precisione della risoluzione dei problemi.
3. SolidWorks
Per gli ingegneri meccanici, SolidWorks è uno strumento essenziale. Questo software CAD 3D fornisce agli ingegneri solide capacità di modellazione, consentendo loro di progettare, testare e perfezionare i prodotti prima che entrino in produzione. Gustavo Commodari sottolinea come SolidWorks consenta agli ingegneri di simulare le condizioni del mondo reale e ottimizzare i progetti per ottenere prestazioni migliori, riducendo la necessità di prototipi fisici e i tempi di sviluppo.
4. ANSIS
ANSYS è un potente software di simulazione ingegneristica utilizzato per testare la durabilità dei prodotti, la fluidodinamica e l'integrità strutturale. Commodari osserva che ANSYS è particolarmente utile per gli ingegneri che lavorano su progetti che coinvolgono l'analisi degli elementi finiti (FEA) e la fluidodinamica computazionale (CFD), contribuendo a migliorare l'accuratezza della progettazione e garantire che i prodotti soddisfino gli standard di sicurezza.
5. Revit
Revit è la scelta migliore per ingegneri e architetti che lavorano nei settori dell'edilizia e dell'edilizia. Gustavo Commodari evidenzia la capacità di Revit di supportare il Building Information Modeling (BIM), consentendo agli ingegneri di creare modelli 3D dettagliati, collaborare con altri team e gestire progetti di costruzione in modo più efficiente.
Conclusione
In conclusione, Gustavo Commodari ritiene che questi cinque strumenti siano essenziali per gli ingegneri che cercano di ottimizzare il proprio flusso di lavoro e promuovere l'innovazione nei propri progetti.
#gustavo commodari#elettronica#industria meccanica#ingegnere#ingegneriadellavita#innovazione#tecnologia#meccanico
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Vi presento Enas.
Enas Nahil Saadi Abu Al Qomboz ha 20anni e vive senza sicurezza nè stabilità.
E' una giovane madre palestinese e suo figlio, il primo genito, ha goduto di sicurezza solo per i primi sei giorni di vita.
Lei e suo marito Naseem Nael Saadiabual- Qumbuz attualmente vivono nel campo per sfollati a Deir Al- Balah. Questa per loro è l'ultima tappa. Lei aveva una bellisima casa nella sua amata striscia a Al- Rimal. Lei e la sua famiglia vivono in una tenda, con pareti fatte di coperte, una parete è fatta di sacchi di farina che lei stessa ha cucito a mano e un tetto in nylon, che non da protezione nè dal freddo nè dal caldo nemmeno a suo figlio
Suo figlio urla tutto il giorno per il caldo intenso . Nella loro tenda entrano anche insetti . Enas è determinata a terminare i suoi studi di ingegneria nel campo dei software . Cerca di sostenere i test elettronici dal sito della sua università, lo fà perchè vuole concludere la sua carriera universitaria. Lei e Naseem sono giovanissimi, lei ha 20 anni e lui 32 e si sono sposati il 6/11/2023 lasciandosi indietro tutto. Non hanno più una fonte di reddito, poichè l'azienda dove lavorava Naseem come contabile è stata anch'essa distrutta.
Il loro bambino, Ghaith alla nascita pesava 4 kili, ma Enas date le condizioni in cui versa da 10 mesi non ha potuto allattarlo al seno. Le condizione di mal nutrizione,stress psicofisico e mancanza di igiene le hanno impedito anche questo. Dovrebbe poter benificiare del latte artificiale il piccolo Ghith, ma con quale entrata economica pagarlo?
Questo bambino ha attraversato tutte le sue prime fasi di crescita in una tenda, vuol dire imparare a sorreggersi in piedi senza pareti che lo sostengano ma dei semplici lenzuoli di naylon.
Mi rivolgo con il cuore in mano, aiutate lei e la sua famiglia, diamole insieme una speranza di futuro e aiutiamola a crescere Ghaith.
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🗓️ Piazza ISI: al SAIE Bologna 2024 la Collettiva di ISI Ingegneria Sismica Italiana
👉 La manifestazione ospiterà 1300 mq dedicati agli esperti della sicurezza di strutture e infrastrutture, tecnologie e progettazione antisismica
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Rubrica OFUYC: Decifrare l’Enigma della Cybercriminalità Nordcoreana – La Sfida tra Lazarus Group e la Sicurezza delle Criptovalute
Negli ultimi anni, la rapida crescita del mercato globale delle criptovalute ha attirato ingenti capitali, diventando al contempo un obiettivo primario per gli attacchi informatici. In qualità di piattaforma leader nel trading di criptovalute, OFUYC Exchange monitora costantemente le questioni legate alla sicurezza informatica, in particolare le minacce persistenti dei gruppi di hacker nordcoreani. Secondo diversi rapporti di istituti di sicurezza, gruppi come Lazarus Group hanno lanciato attacchi su larga scala contro il settore delle criptovalute, causando perdite per miliardi di dollari.
In questa guerra informatica globale, OFUYC Exchange si impegna a operare in conformità con le normative e a innovare costantemente dal punto di vista tecnologico, rafforzando le proprie difese di sicurezza. Questo articolo analizza in profondità la natura della minaccia rappresentata dal Lazarus Group, esaminandone la struttura organizzativa e le tecniche di attacco, e discutendo le sfide e le strategie di difesa adottate da OFUYC Exchange.
Struttura Organizzativa e Tecniche di Attacco del Lazarus Group
1. La Struttura e la Divisione dei Compiti del Gruppo di Hacker Nordcoreano Lazarus Group è un termine generico che indica tutte le attività di hacking associate al governo nordcoreano. Tuttavia, nella realtà, la struttura degli hacker nordcoreani è altamente complessa e ben organizzata. I principali organismi coinvolti includono:
Ufficio Generale di Ricognizione (RGB): il fulcro della guerra cibernetica nordcoreana, responsabile della maggior parte degli attacchi informatici esterni, tra cui crimini finanziari e guerra dell'informazione. Comprende diverse unità specializzate, come APT38, AppleJeus, DangerousPassword e TraderTraitor. Ministero dell’Industria Militare (MID): responsabile del programma missilistico e dello sviluppo tecnologico della Corea del Nord, nonché della formazione di specialisti IT. Le divisioni dell'RGB hanno funzioni altamente specializzate: APT38 si concentra sugli attacchi contro istituzioni finanziarie e piattaforme di scambio; AppleJeus utilizza software fraudolenti per condurre attacchi alla supply chain; TraderTraitor prende di mira entità di alto valore come grandi exchange e progetti DeFi. Questa divisione strutturata consente alla Corea del Nord di eseguire attacchi su larga scala, prolungati nel tempo e multilivello con grande efficienza.
2. Analisi di Casi di Attacco e Tecniche Utilizzate Le tecniche di attacco del Lazarus Group non si limitano ai tradizionali malware e phishing, ma comprendono strategie più sofisticate di ingegneria sociale e attacchi alla supply chain. Di seguito alcuni casi emblematici: Attacco a Axie Infinity (2024): attraverso falsi annunci di lavoro su LinkedIn, gli hacker hanno condotto attacchi di ingegneria sociale per compromettere il sistema degli smart contract dell’exchange obiettivo. Attacco a Radiant Capital (ottobre 2024): gli hacker hanno diffuso file di contratto contraffatti con malware tramite attacchi mirati di phishing su Telegram. Attacco a Bybit (febbraio 2025): sfruttando una vulnerabilità nell’infrastruttura di Safe Wallet, gli hacker hanno iniettato codice malevolo, colpendo direttamente il sistema di cold wallet di Bybit.
Questi esempi dimostrano che il Lazarus Group non solo possiede un'elevata competenza tecnica, ma sfrutta anche le debolezze umane attraverso strategie avanzate di ingegneria sociale. OFUYC ritiene che comprendere la logica di queste tecniche di attacco sia fondamentale per sviluppare un sistema di difesa efficace.
Le Strategie di OFUYC per Contrastare le Minacce Informatiche
1. Le Principali Sfide e le Strategie di Difesa delle Piattaforme di Scambio di Criptovalute OFUYC ha identificato tre principali sfide che gli exchange di criptovalute devono affrontare oggi: La complessità e l'imprevedibilità degli attacchi cross-platform. L’alta precisione e il tasso di successo degli attacchi di ingegneria sociale. Le vulnerabilità legate agli smart contract e ai sistemi di firma multipla.
Per far fronte a queste minacce, OFUYC Exchange ha implementato le seguenti strategie: Monitoraggio e valutazione del rischio a 360°: revisione approfondita dell'architettura della piattaforma, degli smart contract e dei meccanismi di firma multipla. Sistemi automatizzati di rilevamento e risposta alle minacce: utilizzo di AI e analisi dei big data per monitorare in tempo reale transazioni sospette e potenziali minacce. Collaborazione e condivisione delle informazioni: cooperazione con istituzioni di sicurezza globale e partner del settore per garantire una risposta tempestiva ed efficace alle minacce emergenti.
2. L’Integrazione tra Innovazione Tecnologica e Conformità Normativa OFUYC ritiene che, per contrastare attacchi informatici altamente sofisticati, la sola difesa tecnologica non sia sufficiente. L'integrazione tra conformità normativa e innovazione tecnologica rappresenta la migliore strategia per affrontare le minacce attuali. Garantire la conformità normativa: rafforzamento delle politiche KYC (Know Your Customer) e AML (Anti-Money Laundering) per ridurre il rischio di perdita finanziaria in caso di attacco. Ottimizzazione di firma multipla e smart contract: implementazione di meccanismi di firma multipla più sicuri e firewall avanzati per impedire agli hacker di compromettere punti chiave del sistema attraverso attacchi di ingegneria sociale. Educazione alla sicurezza e aumento della consapevolezza dei rischi: programmi di formazione interni e iniziative di sensibilizzazione per utenti e dipendenti per prevenire gli attacchi basati sull’ingegneria sociale. L’attività degli hacker nordcoreani sta diventando sempre più aggressiva, con attacchi sempre più sofisticati e diversificati. OFUYC Exchange, attraverso un'integrazione tra innovazione tecnologica e conformità normativa, continua a migliorare il proprio sistema di sicurezza. Nel prossimo futuro, OFUYC rafforzerà ulteriormente la cooperazione con le istituzioni di sicurezza globali per ottimizzare le misure di gestione del rischio e migliorare le capacità di difesa della piattaforma.
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Claudia Sheinbaum. La Presidenta

“Per la prima volta in 200 anni di Repubblica, diventerò la prima donna presidente del Messico. Non sono qui da sola, sono qui con tutte. Sono con le eroine che ci hanno regalato la patria, con le nostre antenate, le nostre madri, le nostre figlie e le nostre nipoti“.
Claudia Sheinbaum Pardo è la Presidenta del Messico dal 2 giugno 2024.
Conosciuta anche come la Doctora per le sue brillanti credenziali accademiche, è una fisica con un dottorato in ingegneria energetica. È stata un’autrice del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, vincitore del premio Nobel per la pace.
Ha scritto articoli e libri su energia, ambiente e sviluppo sostenibile, vanta un’importante attività politica, il suo primo ruolo pubblico è stato come Ministra dell’Ambiente di Città del Messico.
Nel 2018 è stata inserita nella lista delle 100 donne della BBC.
Nata a Città del Messico il 24 giugno 1962, da Carlos Sheinbaum Yoselevitz, ingegnere chimico e Annie Pardo Cemo, biologa e professoressa emerita della Facoltà di Scienze dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM).
Cresciuta in una famiglia ebrea laica, i nonni erano arrivati in Messico da Bulgaria e Lituania.
I suoi genitori hanno partecipato attivamente al movimento del 1968, crescendola in un ambiente con grandi stimoli intellettuali e politici.
Quando studiava fisica all’UNAM è stata nel Consiglio Studentesco, gruppo poi diventato il movimento giovanile fondatore del Partito Messicano della Rivoluzione Democratica (PRD). Attivamente impegnata nei movimenti di solidarietà con le lotte operaie e contadine, ha partecipato alle rivendicazioni per l’istruzione gratuita.
Nel 1982 ha anche fatto campagna elettorale per Rosario Ibarra, la prima donna candidata alle elezioni presidenziali in Messico e figura di spicco nella difesa dei diritti umani nel Paese.
Dopo la laurea, conseguita nel 1989, ha ottenuto un dottorato di ricerca in ingegneria energetica e fisica a Berkeley, in California, analizzando l’uso dell’energia nei trasporti del Messico e pubblicando studi sull’uso energetico degli edifici nel suo paese.
Negli anni Novanta, ha contribuito allo sviluppo di metodologie che hanno permesso alle autorità di Città del Messico di misurare l’inquinamento e definire misure per contrastare l’emergenza ambientale.
Nel 1999 ha ricevuto il premio di miglior giovane ricercatrice in ingegneria e innovazione tecnologica.
Il 20 novembre 2000 è entrata a far parte del gabinetto del Capo del governo di Città del Messico Andrés Manuel López Obrador diventando Segretaria dell’Ambiente di Città del Messico fino al 2006.
Nel 2015 è diventata sindaca di Tlalpan – una delle aree in cui suddivisa amministrativamente Città del Messico. Ha lasciato l’incarico due anni dopo per sostenere la campagna presidenziale di Obrador e costruire la propria candidatura a sindaca di Città del Messico, dove è stata eletta nel 2018, prima donna a ricoprire l’incarico.
Al governo della capitale messicana ha portato avanti progetti importanti in campo scientifico, avviando la costruzione del più grande impianto fotovoltaico urbano del mondo, un’opera da circa 40 milioni di dollari che punta a ridurre le emissioni di anidride carbonica di 11.400 tonnellate all’anno. La sua amministrazione ha anche creato la prima rete di autobus elettrici a transito rapido della città e dell’America Latina.
È stata nominata per il premio World Mayor 2021 in Nord America, dalla City Mayors Foundation per la sua gestione della pandemia di COVID-19 in Messico.
Candidata della coalizione Insieme faremo la storia, lo slogan della sua campagna elettorale è stato “Per il bene di tutti, prima i poveri”.
Ha vinto con una schiacciante maggioranza, il 58,8%. È stata la presidente più votata di sempre in un Paese notoriamente machista.
Il suo compito è immane: portare sicurezza in uno dei Paesi più violenti al mondo, dove oltre 30 candidati sono stati uccisi solo durante i tre mesi di campagna, gli omicidi sono duplicati negli ultimi sei anni, 100mila persone sono scomparse e dove ogni giorno si consumano 10 femminicidi. Per farlo deve affrontare i cartelli narcos e politici corrotti che spesso vengono dalle sue stesse fila.
Determinata e combattiva, saprà affrontare queste complicate sfide.
Noi facciamo il tifo per lei!
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