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#lorenzo campeggio
fideidefenswhore · 3 months
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Cromwell, as was his nature, gave polite assurances of assistance [which were] relayed to Rome. Writing on 14 January 1535, and giving a new twist to the familiar term, Campeggio begged Cromwell never to desist from 'the protection of me and my affairs'. Although his opinion in the marriage case differed from 'some', he insisted that he always had and always would be the king's loyal and faithful servant. He also asked Cromwell to take a favourable opportunity to intercede for him with the king. Campeggio mistook Cromwell's courtesy for cooperation. On the very day he had written to Cromwell from Rome, Chapuys wrote to Charles V from London that the king had just given away the bishoprics of Campeggio [...] and that sermons and public ridicule against papal authority continued daily as much as ever. Cromwell's campaign to enforce the reformation was fully in motion. By a kind of perverse aptness of the sort the king could appreciate, Salisbury was given to Cranmer's 'old acquainted friend', Nicholas Shaxton, the heretical almoner of the, for the moment, triumphant Queen Anne. In each step of the formal procedure of the institution which followed, the fact of Campeggio's deprivation had prominent mention.
The Cardinal Protectors of England: Rome and the Tudors, by William E. Wilkie
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katharinepar · 3 years
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In April of 1528, Pope Clement issued a papal bull giving Cardinal Wolsey the authority to handle the King’s Great Matter in England. He also dispatched the aging and ailing Cardinal Lorenzo Campeggio to England to look into the claims. However, the Pope had instructed the Cardinal to delay any decision as long as he could so as not to offend the Queen’s nephew, the Emperor. Campeggio’s journey took many months. A Legatine Court was finally convened in June of 1529 to hear the arguments regarding Henry VIII and Catherine of Aragon’s annulment.
Both the King and Queen were in attendance on that day in June 21. Although the chronicles make it difficult to know the exact sequence of events, it appears that Henry made his arguments first. It was then Catherine’s turn to speak. She threw herself onto her knees before the king to speak directly with Henry, while George Cavendish (Wolsey’s gentleman-usher and then biographer) recorded the compelling testimony she made. Once Catherine had finished speaking, “she rose up, making low courtesy to the king, and so departed from thence.” As she turned and left, she ignored the calls to return to court.
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corallorosso · 4 years
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Argentario, Grosseto. Un uomo di 40 anni dall’accento romano vede in spiaggia un ragazzo di 18, africano, che prende il sole insieme alla comunità di Terni presso cui è ospite. “Sei negro, vai via dalla spiaggia!” urla l’uomo, la pelle quasi interamente coperta da tatuaggi inneggianti a Mussolini e al fascismo. Ma non si ferma lì. Visibilmente ubriaco - come riporta “Il Tirreno” - si avvicina al ragazzo, lo prende per il collo, lo insulta, lo strattona. Ma, non appena un testimone chiama il 112, fa quello che fanno tutti i fascisti da quando esistono: se la dà a gambe, scappa via di corsa, come un vigliacchetto qualsiasi. I carabinieri lo troveranno poco dopo, rintanato in un campeggio poco distante. Risultato? Denunciato per lesioni gravi con l’aggravante della discriminazione razziale. Un perfetto esempio di fascista: violento, razzista, ignorantissimo. E vigliacco fino al midollo. Tutto i suoi nonni. lorenzo Tosa
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melendugnonet · 2 years
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Al Campeggio San Lorenzo, formazione per gli accompagnatori del treno della Memoria
Al Campeggio San Lorenzo, formazione per gli accompagnatori del treno della Memoria
Il 5 e il 6 agosto, prende avvio al Campeggio San Lorenzo una due giorni di formazione per gli educatori e le educatrici del progetto Treno della Memoria. (more…)
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tarditardi · 4 years
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LE CRONACHE DEL DISCO COVID BY CORRIERE DELLA SERA Dal Corriere della Sera, un tempo noto per essere un giornale equilibrato. Sono 35 anni che lo leggo e sto smettendo di farlo. Il titolo in prima pagina "Allarme contagi in discoteca" (con le discoteche già chiuse, con un campeggio con più 61 casi, più del Billionaire) L'articolo più letto la lettera anonima di una figlia che avrebbe contagiato il papà che sta male perché contagiata in disco in Sardegna. La telenovela Briatore che chiama la giornalista del Corriere e ancora non le dice se è positivo o no. La realtà I luoghi principali del contagio Covid sono famiglia e lavoro lo dice una recente indagine dell'Istituto Superiore di Sanità, che cita anche bar & ristoranti (e non le discoteche. Ovviamente questo studio è passato quasi sotto silenzio sui media) E infatti: 200 contagiati in un allevamento di polli in Veneto Quasi 4 volte i contagi al Billionaire (ma il Corriere lo scrive solo a pagina 4 e sul sito nella cronaca del Veneto, non "spinge" Perché oggi i contagiati sono più giovani? Perché a marzo, aprile e maggio i giovani asintomatici in Italia non erano sottoposti a tampone. Quindi erano già contagiati, come oggi, ma solo oggi ce ne accorgiamo. Infatti in Germania, dove si sono fatti più tamponi a tutti, l'età media dei contagiati NON si è abbassata (l'ho sentito ieri in servizio finalmente ben fatto di SkyTg24. Me lo sono rivisto tre volte commosso, perché è raro trovare approfondimenti veri sul tema Covid-19) #Alladisco #Covid-19 #briatore #billionaire #corrieredellasera (presso Lorenzo Tiezzi Comunicazione PR) https://www.instagram.com/p/CEWHbhuo06B/?igshid=kj8oxd6nlw96
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sangha-scaramuccia · 5 years
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(fotografie di Marco)
6 -14 luglio - Guillestre, Monte Pelosa e San Lorenzo ma… senza stelle!
Per l’estate 2019, le settimane di arrampicata proposte dalla scuola di montagna di Scaramuccia, sono molte. Bello sarebbe partecipare a tutte (Val Pennavaire, Sardegna, Guillestre, Ferentillo, Dolomiti) ma lavorando le ferie sono poche, la pensione è sempre più lontana e … bisogna operare delle scelte.
Mai avrei rinunciato alla settimana in Francia, nelle Alte Alpi Provenzali, con pernottamento e mezza pensione presso l’Ostello Cap Verb di Guillestre, vicino al parco regionale del Queyras, alla confluenza dei fiumi Guil e Durance che energicamente scorrono nelle due valli, accanto a numerosi villaggi fatati e profumati dai fiori di lavanda.
Con Donatella e Silvia partiamo sabato 6, per goderci un giorno di vacanza in più, peraltro Alvise e Laura, con Fabian e Lena, sono lì da una settimana e per domenica ci hanno proposto di fare quattro passi a Nevache.
Nonostante i numerosi “lavori in corso” e un paio di distrazioni, il lungo viaggio scorre ed arriviamo giuste in tempo per ottimizzare la situazione delle stanze riservate al nostro gruppo, conquistandone due con balcone in comune (dopo uno scambio di frasi in un improbabile francese con il gentile gestore Alain) dove trascorreremo gradevolmente le nostre notti.
I “quattro passi” preannunciati per la domenica si rivelano essere una bella scarpinata nella giornata più calda della settimana, con arrivo al Rifugio Buffère e rientro passando per la strada più lunga e ulteriori salite e discese alterante. Insomma, proprio “i quattro passi”! Alla fine, però, ci conquistiamo un’ottima birra artigianale e profumatissima in un piccolo giardino di una locanda, nel grazioso paesino di Nevache.
Tornati all’Ostello nel tardo pomeriggio, ci ritroviamo con il resto del gruppo, appena arrivato.
La formazione finale è la seguente: Donatella, Lea, Silvia Teresa e la sottoscritta nella stanza delle donne, il Maestro Gigi Mario, Doc, Marco e Maurizio, in quella degli uomini. Alvise e Laura, con Fabian e Lena dormiranno nel camper, in campeggio. In totale siamo 11 adulti, due bambini e il cane Bia.
Le giornate scorrono velocemente e sono vivacemente piene. Posso riassumerle così: sveglia verso le 7:00, meditazione, yoga e tai-chi, colazione; 9:00 partenza per la falesia con sosta all’Intermarche’ per il panino; arrampicata; 13:00 laghetto, pranzo e bagno; 14:00 arrampicata; 18:00 birretta&c.; 19:30 cena, chiacchiere, tisana e … ammazzatisana; 22:00 chiacchiere sul balcone e nanna….. (dico solo che ho portato un libro del quale ho letto forse 15 pagine).
Lena e Fabian sono stati bravissimi e anche quest’anno hanno preparato caffè e mazzetti di lavanda.
Abbiamo arrampicato tanto in posti noti e nuovi, con giorgetti a gogò fra mattina e pomeriggio.
Tra le falesie note, siamo piacevolmente tornati (e spero torneremo ancora) a Mont Dauphin - Fort, settore alto (sempre bello ma un po’ affollato) dove il Maestro si scalda su un 6b+ mascherato da 6a, Rues Des Masques (che quest’anno ho capito meglio), Rocher Baron (bella falesia un po’ marmorea dove abbiamo preso le uniche gocce d’acqua della settimana) e Gorge de la Biaysse (bellissime vie di placca).
Con piacere abbiamo scoperto la falesia bassa di Mont Dauphin, dove siamo stati due volte (Rez de Chaussee e Raph), le placche di granito di Ailefroid e la bella falesia di Beauregard.
Dopo cinque giorni, trascorsi simpaticamente insieme, tante risate, chiacchiere e tantissima arrampicata, il venerdì mattina, rientrando verso l’Italia, ci fermiamo alla falesia di Pamplinet, dove la caduta di qualche sasso (non proprio piccino) forse lascia poca voglia di tornare.
Siamo vicini a Nevache e ne approfittiamo per salutarci con la profumata birra e un brindisi.
Viaggio di ritorno con lavori in corso e interminabili file di Tir… ma come è possibile, nel terzo millennio, prediligere il trasporto su ruote, con tutto l’inquinamento e il traffico che comporta?…bha!
Nonostante l’arrivo a Collescipoli ad ore piccole (con Silvia approfittiamo dell’ospitalità di Donatella per il we), sabato mattina riusciamo a raggiungere Kiyoka che con Lea, Gloria e Fabrizio hanno in programma una passeggiata al Monte Pelosa (e dove sennò), con i cani Teo e Cibi
Il tempo è fresco ed è piacevole camminare. Saliamo e scendiamo velocemente. Cibi, che non è mai stato “fuori zona”, non conoscendo le mucche ha tentato un approccio un po’ aggressivo, rischiando una cornata. Fortunatamente, dopo un po’ di strilli, Kiyoka e Lea sono riuscite ad allontanarlo e una parte del percorso l’ha fatta al guinzaglio. Tornati a valle ci salutiamo al bar, con l’immancabile birretta.
Arriviate a casa abbastanza presto, ne approfittiamo per fare un riposino ma … si dorme così bene che alle 19:00 ci sveglia la telefonata di Maurizio, che sta rientrando da Roma per cenare con noi a Scheggino, in Val Nerina, per il compleanno di Dona, ed è già arrivato ad Orte. Presto!
La bella serata trascorsa ci ha fatto arrivare a casa dopo la mezzanotte e come si dice: di sera leoni e …. Domenica arriviamo un po’ in ritardo il Maestro con Lea, Marco, Simona, Sandro, Gloria, Fabrizio, Peppe, Maurizio, Filippo, Gianfranco, Vittorio e Federico hanno già cominciato ad arrampicare.
Nonostante sia un sito che mi piace molto, sarà il sonno, sarà il caldo, la stanchezza accumulata, “le scarpe da risuolare” o…. il vino di ieri sera, ma oggi alla falesia di San Lorenzo non brillo come le stelle!!!
Grazie a tutti.
Danila
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fideidefenswhore · 1 year
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In February 1529, Campeggio was to say that Henry's love was 'something amazing, and in fact he sees nothing and thinks nothing but Anne. He cannot stay away from her for an hour; it is really quite pitiable, and on it depends his life, and indeed the destruction or survival of this kingdom.' Surely Campeggio had got to the heart of the matter, for without the intensity of that love [...] it is difficult to see how Henry could have sustained the campaign for the five and half years that were needed, or that he would have jeopradized so much in order to do so.
The King’s Cardinal (2002), Peter Gwyn
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Catherine of Aragon’s Speech at Blackfriars – June 1529
Catherine of Aragon’s Speech at Blackfriars – June 1529
Source: http://mametupa.tumblr.com/post/109287720559
In researching history, I find there are some really dramatic occasions. Catherine of Aragon’s speech at the Legatine Court of Blackfriars on June 21, 1529 is one of those moments. King Henry VIII was hell bent on marrying Anne Boleynand was in search of any means available to extricate himself from his marriage to Catherine of Aragon.…
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irpinia-world · 4 years
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Torella e la notte di San Lorenzo
Torella e la notte di San Lorenzo #irpiniaworld #irpinia #discoverirpinia #torelladeilombardi #discovertorelladeilombardi #avellino #campania #discovercampania #italia #italy #discoveritaly
fonte Instagram @raffaeleciminera
Ogni anno il 10 agosto in concomitanza con la notte di San Lorenzo, il Forum dei Giovani organizza una notte di campeggio sotto le stelle all’insegna del divertimento e della condivisione. Forse è uno di quegli eventi dove davvero tutti i ragazzi di Torella partecipano attivamente e dove non esiste differenza d’età.
In cosa consiste?
La notte di San…
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retegenova · 5 years
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Due argenti per la rappresentativa regionale a Candia
Due argenti per la rappresentativa regionale a Candia
FIC Liguria: Due argenti per la rappresentativa regionale a Candia
Si chiude con due argenti e un sesto posto l’avventura della rappresentativa regionale FIC Liguria a Candia. Le medaglie portano la firma dell’otto Cadetti con Matteo Pansieri  e Pietro Campeggio (Can. Santo Stefano al Mare),  Christian Sella e Lorenzo Reasso (Can. Sampierdarenesi), Gabriele Schiavi (Rowing Club Genovese), Filippo…
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tarditardi · 6 years
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SUI GIOVANI CLUBBER CI SCATARRO SU... ma si continua a ballare dappertutto Con Aryfashion e con i Soul Clap (cronache dalla crisi della nightlife italiana, 12 ottobre 2018) . . ( nb il titolo è una citazione da Manuel Agnelli degli Afterhours che scatarrava sui giovani d'oggi... ) . Leggi tutto l'articolo cliccando qui: goo.gl/DhxHdv . "Ai ragazzini non frega quasi nulla dei club e della musica da club", . Mi ha scritto un dj durante un piacevole scambio di idee tra addetti ai lavori attempati come il sottoscritto che ha 46 anni e ha iniziato ad andare in disco 32 anni fa (Disco Antella - Firenze, la domenica pomeriggio). . Io non sono mica d'accordo, che i ragazzi abbiano meno voglia di star in giro di notte, di ballare, di bere con gli amici, di esagerare (in senso sano), di fare sesso, di ridere con gli amici... Questo era e sarà sempre il clubbing. . Credo che il clubbing cambi sempre e che il pubblico sia re. La discoteca come fenomeno è un po' in crisi perché non si sta rinnovando abbastanza. . Ma oggi, 2018, non si balla solo in disco. Ieri si. Nameless Festival nel 2019 avrà il doppio della Superficie. Da 40.000 a 80.000 metri quadri, con campeggio, navette, etc. La musica fa ancora ballare il mondo, ancora con live act pop dance come TheGiornalisti o Cosmo, che non sono dj. In difficoltà sono i dj italiani "medi", con i loro mash up, i loro free download, i loro "remix" (che poi sono bootleg... . Le disco sono oggi più contenitori e veicolatori di contenuti che creatori, sono più contenitori che club. Accade per i grandi elettronici (infatti questo concetto l'ho sentito esporre a Giordano Vecchi del Bolgia di Bergamo), accade per i club 'commerciali', che infatti hanno successo quando ospitano format 'easy' & ben organizzati come Vida Loca, un 'musical' notturno da ballare che intrattiene. Vida Loca è pop, musicalmente NON può essere innovativo (anche se c'è uno show che levati, il live sorprende e l'hip hop di Tommy Luciani è eccellente)... . . CONTINUA A LEGGERE TUTTO L'ARTICOLO di Lorenzo Tiezzi SU ALLADISCOTECA.COM: goo.gl/DhxHdv (presso DUDE CLUB) https://www.instagram.com/p/Bo0u9gvnz1D/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=17ckv04ld18gy
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italian-malmostoso · 6 years
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«Stava trascorrendo la notte di San Lorenzo sulla spiaggia di Torre dell’Orso a Melendugno con un gruppo di amici. Poi si è allontanata addentrandosi da sola nella vicina pineta ed è stata aggredita da due uomini che l’hanno violentata. La ragazza, una turista torinese di 15 anni, si è risvegliata la mattina dopo dentro una tenda da campeggio nella pineta, mentre gli amici e la famiglia la stavano cercando. Ha denunciato l’accaduto ai carabinieri fornendo la descrizione dei presunti aggressori e i militari ne hanno bloccato uno, un richiedente asilo del Gambia di 22 anni, che è stato denunciato per violenza sessuale. Si cerca ora il presunto complice. Il giovane bloccato ha negato l’accaduto e si è reso disponibile anche al prelievo di campioni biologici.
Sull’accaduto sono in corso accertamenti e gli investigatori hanno raccolto le testimonianza degli amici della giovane e delle persone che si trovavano nella zona e si attendono ora gli esiti degli esami compiuti. La ragazza è stata portata per gli accertamenti e le cure del caso nell’ospedale di Scorrano, ed ora è stata riaffidata alla famiglia. Le sue condizioni fisiche sono buone.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la studentessa stava trascorrendo le vacanze a casa dei nonni mentre i genitori erano in Piemonte. La notte tra il 10 e l’11 agosto scorsi, era uscita con gli amici per guardare dalla spiaggia le stelle cadenti. La spiaggia di Torre dell’Orso è una delle principali mete turistiche salentine ed è molto frequentata anche di notte. Nella pineta retrostante spesso si accampano turisti di passaggio (il campeggio non è autorizzato e solo due settimane fa le forze dell’ordine avevano sgomberato l’area) ma anche immigrati che lavorano nella zona come ambulanti.
Secondo quanto lei stessa ha raccontato agli investigatori, la giovane aveva bevuto alcolici e per questo, dopo l’aggressione, si è addormentata nella tenda. A mezzanotte, non vedendola rientrare, la famiglia ha chiesto l’intervento dei carabinieri e anche gli amici si sono messi alla ricerca. Sono stati loro a ritrovarla verso le 5 del mattino nella tenda, ancora sotto choc e frastornata. Insieme hanno poi chiamato i carabinieri denunciando l’accaduto. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Lecce.»
Poco importa che I reati commessi dagli sbarcati richiedenti asilo sono inferiori, uguali, maggiori di quelli perpetrati dai cittadini italiani. Quel che importa veramente, e voglio vedere con che giravolte linguistiche la cosa verrà smentita, è che se la prima categoria non fosse presente sul suolo nazionale, quei reati non sarebbero semplicemente stati commessi. Punto.
P.s.: a meno che non ci siano dei dubbi sulla versione, effettivamente un po’ controversa, della ragazzina, denunciare a piede libero e non sbattere in galera gli stupratori equivale ad un invito a reiterare il reato, Nè più, nè meno.
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viaggiatori · 7 years
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Il Canada è stato eletto come destinazione del 2017 da Lonely Planet, ma non ne ero a conoscenza prima di prenotare il volo. L’ho scoperto in seguito. Il 2017 è stato anche il 150° anno di indipendenza di questa bellissima, immensa e sterminata nazione. E per l’occasione, i parchi nazionali erano ad ingresso gratuito. Anche l’est del Canada ne ha qualcuno, tra i quali l’Algonquin. Purtroppo era fuori rotta rispetto al nostro itinerario di viaggio, ma abbiamo trovato una validissima alternativa nel Parco delle Thousend Islands, un parco nazionale esplorabile in barca sul confine tra Usa e Canada.
Ci troviamo ancora a Montreal e partiamo per le Thousend Islands il giorno dopo aver esplorato la città. Affitto al momento una macchina tramite l’autonoleggio Avis, che mi costa 85 dollari canadesi, 55€ al cambio, per 24 ore – il vecchio adagio del “prenota prima” non sempre vale. Al momento della conferma, non mi addebitano il servizio di drop off in un’altra sede, il navigatore, il seggiolone per bambino e mi danno pure un upgrade se accetto la non pulizia dell’auto – due briciole e una carta me le tolgo da solo -, un po’ perchè gli sto simpatico, un po’ perchè la signora si trova da sola a gestire clienti alterati e quindi preferisce evitare di farmi vedere le scenate. Accetto di buon grado e partiamo.
La 1000 Islands Tower
Le Thousend islands si trovano a metà strada tra Montreal e Toronto, e occupano una superficie di 85 chilometri circa lungo tutto il san Lorenzo. In particolare, i limiti estremi del parco sono le cittadine di Brockville e Kingston. Sebbene il nome del parco indichi solo Mille Isole, le isole che lo compongono sono in realtà milleottocento circa. Molte di esse sono abitate, altre sono adibite a campeggio, altre a deposito per le barche, mentre alcune sono disabitate.
Sembra un mix tra le Maldive e Venezia, dove ci si muove con la barca ma il paesaggio ha un che di esotico con isolette verdi circondate dal blu del fiume e del cielo. Il parco è situato a cavallo tra il Canada e gli USA, quindi nel caso decidiate di mettere piede in una di queste isole durante una crociera sul fiume e questa si trovasse oltre confine, il vostro temporaneo sbarco sarà soggetto alla disponibilità del vostro passaporto. Non è necessario avere anche l’ESTA o l’eTA (a seconda di dove scendete) ma il passaporto si. In caso lo abbiate dimenticato, sarete obbligati a rimanere in barca.
Le Thousend Island non sono un parco recintato o soggetto ad un biglietto d’ingresso, ma sono semplicemente un parco naturale, il cui accesso è consentito e praticabile tramite una mini crociera di un paio d’ore, non potete fare diversamente.
  La prima tappa della nostra giornata è Hill Island. L’isola, una tra le più grandi del parco, ospita la 1000 Island Tower, una torre di 130 metri da cui potete godere di una magnifica vista sulle isole sottostanti, sull’Ontario e sullo Stato di New York, una vista a perdita d’occhio. Prima di accedere a Hill Island, bisogna pagare un pedaggio di 3 dollari canadesi. Il pedaggio non è dovuto tanto al fatto di accedere all’isola, ma è una sorta di tassa per un’eventuale uscita dal paese: proseguendo oltre la torre, si arriva al confine con gli Stati Uniti ed è uno dei pochi varchi d’accesso verso il vicino statunitense.
Da Montreal questo è il terzo accesso verso gli USA, in 200 km di strada. La torre ha un “Gift Shop” al pianterreno, dove potete pagare anche il biglietto – 10 dollari gli adulti, 5 dollari i bambini dai 6 ai 12 anni – per salire fino al primo di dei tre livelli. Il primo livello della torre è al chiuso, protetto da un vetro, il secondo, accessibile tramite delle scale, ha una rete a protezione, il terzo è praticamente libero, con un muro alto circa un metro e mezzo che vi separa dal vuoto sottostante. Devo ammettere che vedere le isole e due Stati è veramente qualcosa di affascinante. La torre è aperta tutti i giorni e chiude alle 17.00, ma in alcune giornate stabilite rimane aperta per poter ammirare il sole tramontare e chiude alle 19.00.
  Una minicrociera sul San Lorenzo tra le isole.
Terminata la visita alle isole dall’alto, è tempo di andare a scoprire le Thousend Islands da vicino. La mia idea era quella di andare a Gananoque, ma su suggerimento della signora che lavora al gift shop ci viene detto di andare a Ivy Lea, da dove partono le crociere per le zone più belle del parco. Però siamo incuriositi dalla Thousend Island Parkway, la strada che costeggia il San Lorenzo e arriva fino a cinque chilometri prima di Brockville. Decidiamo di percorrerla e di passare in mezzo alla natura e alle case costruite in questa strada poco trafficata, una vera e propria oasi di pace lontano dal traffico.
Arrivati a Brockville, ci troviamo di fronte una cittadina davvero carina, con case costruite in mattoni rossi. Ci mettiamo subito alla ricerca di una crociera. Fortuna vuole che in un’ora sia in partenza una barca che ci porterà tra le isole. Inganniamo l’attesa andando ad esplorare il Brockville Railway Tunnel, il primo tunnel ferroviario canadese.
Si trova proprio a pochi passi dalle barche. Completato nel 1860 e lungo circa 500 metri, fu utilizzato per collegare la città alla capitale Ottawa. Oggi è considerato un patrimonio ed è visitabile a piedi. E’ molto umido e l’acqua cade costantemente dal soffitto, quindi è consigliabile una giacca. Il tunnel è illuminato da luci colorate e rallegrato dalla musica degli altoparlanti. Un fascio di luci percorre tutto il tunnel da un estremo all’altro simulando il treno come nel video.
https://nonsoloturisti.it/wp-content/uploads/2018/02/VID_20170909_144736-1.mp4
  Una volta saliti a bordo, la piccola barca da ottanta posti ci porta attraverso le isole. La parte più bella del parco è quella che si trova più a sud, verso Ivy Lea -quella suggeritaci dalla commessa-, ma nemmeno questa è male. La riva canadese è alta circa una ventina di metri e gran parte dei milionari canadesi, quelli che vivono a Ottawa e dintorni, hanno costruito le loro ville in questa parte di Canada. Il mare si trova troppo lontano e l’idea di rilassarsi e fare il bagno sul San Lorenzo ha stuzzicato più di qualche riccone. Così le ville che sorgono su questo tratto di fiume godono di una magnifica vista e sono dotate per la maggior parte di un trampolino o uno scivolo. Durante il nostro tour, constatiamo di persona sia la bellezza delle dimore sia la possibilità di tuffarsi in acqua da parte di alcuni ragazzi.
Andare in giro per le Thousend Island con la barca permette di ammirare la vita locale di questa particolare area. Alcune isole, in particolare quelle disabitate, sono utilizzate come luogo di campeggio. Altre isole sono state convertite in depositi di imbarcazioni: sono stati costruiti dei depositi e le barche dei proprietari sono depositati qui durante l’inverno. In altre isole invece sono state costruite delle case e le stesse isole sono proprietà privata, dove la gente vive circondata soltanto dal fiume e si sposta in barca. E mentre proseguiamo lungo il fiume, c’è chi va in canoa, chi pesca dalla barca, chi va in barca a vela, chi si tuffa dal pontile.
Una vera chicca queste Thousend Islands, un parco che ripaga in pieno la mancata visita che avrei voluto fare all’Algonquin. Ripartiamo da Brockville al tramonto, il viaggio di poco più di due ore ci porterà a casa a Montreal, dove prepareremo i bagagli e il giorno dopo partiremo per la capitale economica del Canada, Toronto.
Il mio viaggio in Canada: una giornata al parco delle Thousend Islands Il Canada è stato eletto come destinazione del 2017 da Lonely Planet, ma non ne ero a conoscenza prima di prenotare il volo.
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allnews24 · 7 years
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Gli operatori turistici «Destinare risorse per la promozione»
ALGHERO. «Siamo solo noi». La citazione musicale, quasi sicuramente involontaria, è di Lorenzo Carboni. In transito da Utrecht a Stoccarda, il rappresentante della proprietà del campeggio villaggio “Torre del Porticciolo” non nasconde la propria amarezza e la propria perplessità. Nello scorso weekend lui e altri dello staff sono stati in giro per l’Europa, hanno partecipato insieme ai…
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paoloxl · 7 years
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Una ipotesi di autostrada, prevista da 40 anni e mai realizzata, torna prepotentemente alla ribalta per risaputi interessi privati, legati agli alti profitti che la concessione della A4 Brescia Padova produce, e che potrebbero essere messi in discussione dalle direttive europee in materia di gare di appalti. Proprio tramite la realizzazione di quest’ opera, la A31 Valdastico Nord, i titolari della concessione della A4, “gallina dalle uova d’oro”, potranno continuare ad accumulare ricchezza aggirando le normative europee. Per convincere l’opinione pubblica e gli amministratori che questa opera è di primaria importanza, il mantra che sentiamo continuamente recitare è quello dello sviluppo economico che porterà nella Valle dell’Astico, territorio di splendida bellezza e di pregiate caratteristiche naturalistiche, purtroppo economicamente depresso e non ancora fatto oggetto di una seria programmazione territoriale sostenibile ed ecocompatibile. La politica di convincimento alla bontà dell’ennesima grande mala opera si basa sull’assunto, tipico di un modello di sviluppo ormai tramontato e basato sul saccheggio dei territori, che come metodo, prima si fanno le grandi strade e infrastrutture, attorno alle quali si creerà poi spontaneamente un volano di attività economiche ad uso degli utenti che viaggeranno su quel nastro di asfalto. E così, via con la costruzione di centri commerciali e capannoni: quelle cose che da anni hanno contribuito a determinare un ormai insostenibile consumo di territorio.  La Valle dell’Astico si è interrogata su questo modello di sviluppo, si è chiesta da tempo se quest’opera inutile ma soprattutto dannosa, impedisca uno sviluppo economico e una modalità di vita che gli abitanti dei luoghi, con passione ed orgoglio, definiscono di vera sostenibilità, in armonia con l’ambiente in cui si inserisce e sviluppa. Ora, che siamo in fase di stanziamento dei fondi regionali per iniziative di sviluppo economico in queste valli, come saranno investiti? all’ombra dei piloni o fuori dalle gallerie della Valdastico Nord? sarà ancora possibile parlare di sostenibilità vera, in questo territorio? CONOSCERE, CAPIRE, DIFENDERE LA VALLE 2-3 SETTEMBRE 2017 a Forni di Valdastico due giorni di camminate, cena e dibattito SABATO 2 settembre  9.00-15.00 trekking guidato (possibilità campeggio) 20.00 cena GRAND GOURMET (su prenotazione, al 3281334258); A seguire, concerto jazz con i BJC's Jazzmen DOMENICA 3 settembre  15.00 ASSEMBLEA DIBATTITO Le grandi opere portano sviluppo?con Erasmo Venosi, Tiziana Occhino, Lanfranco Tarabini 16.00 TAVOLA ROTONDA Quale sviluppo sostenibile per il territorio della Val d'Astico?Amministratori e operatori del territorio INFO Lorenzo 392 146 8221
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    La Montagnola Senese
una delle aree più belle per appassionati di
trekking, mountain bike, escursionismo e tanto altro
    Castello di Montarrenti a Montagnola
    Fortunati sono gli abitanti nelle vicinanze di Siena o Monteriggioni, hanno una delle più vaste aree verdi della zona, con la possibilità di svolgere molteplici attività, da quelle sportive a quelle artistico-culturali, da quelle naturalistiche a quelle esplorative, la Montagnola Senese è considerata un Sito di interesse Comunitario, SIC, per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali.
Ma questa bellissima e interessante zona, è anche per chi ama fare un po’ di campeggio, infatti nelle vicinanze si trova il Campeggio LaMontagnola e tutti quelli che vogliono passare un po’ di tempo a esplorare questa area naturale, è un ottimo campo base.  
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  Perché è così interessante e ricca la Montagnola Senese
  Poche zone vantano la versatilità a diversi campi d’interesse come questa.
Nonostante la Montagnola Senese, sia stata popolata fin dall’epoca del neolitico, documentato dal ritrovamento nella grotta, detta del Chiostraccio, di uno scheletro di “Homo sapiens“, completo ed in ottimo stato di conservazione, risalente a 15.000 anni fa, considerato l’uomo più antico della Toscana ed uno dei più antichi d’Italia e dalle popolazioni etrusche, anch’esse documentate dal ritrovamento di due necropoli etrusche, una a Toiano ed una a Rosia, Area Archeologica Attrezzata di Malignano, con ingresso libero e ad una sepoltura con corredi funebri nella Grotta dei Salami, visita su richiesta perché proprietà privata, ha conservato tutta la sua naturalità e diversità di habitat, dando rifugio a molte specie animali alcune anche in via d’estinzione.
  Castello di Celsa alla Montagnola Senese
  Un territorio attraversato dalla via Francigena e di conseguenza ricco di castelli, pievi ed eremi, in zona per gli amanti della speleologia, sono localizzate oltre 70 grotte e l’antico Lago di Santa Colomba, prosciugato un paio di secoli fa, grazie ad una galleria di oltre 2 chilometri, ancora funzionante e percorribile a piedi.
Il sito dove avviene l’estrazione del marmo giallo di Siena,usato per la Cattedrale e di una particolare pietra da costruzione, la “pietra da torre“, inoltre qui è la culla dell’allevamento dell’antica razza suina della cinta senese.  
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  Flora e fauna della Montagnola Senese
    La Montagnola è ricoperta da un esteso bosco, dove Leccio e Quercia, sono le essenze principali, mentre il Cerro, la Rovella e i Castagneti da frutto sono presenti in maniera minore e in fase di emergenza vegetazionale.
Il bosco oltre a dar modo alla specie suina della cinta senese, una delle poche razze autoctone a essere sopravvissuta, dopo l’arrivo di quelle più redditizie danesi e inglesi, a pascolare liberamente e cibarsi di ghiande, è rifugio di rapaci, come il Gheppio, il Biancone, lo Sparviero, di pipistrelli minacciati d’estinzione, di cui le grotte carsiche della zona sono rifugio.
E’ inoltre possibile vedere due specie d’insetti, che vivono esclusivamente alla Montagnola, il Leptotyphlus senensis ed il Troglorhynchus latirostris, due coleotteri somiglianti alle coccinelle.
  Area di Pian del Lago con l’Obelisco del Granduca
    Il Lago scomparso
    Non è dovuto a un mistero ma da opera umana, nell’area pianeggiante chiamata “Pian del Lago”, una depressione, causata dal crollo di alcune caverne sotterranee, unica in tutta la Toscana, era fino all’epoca del Granducato di Toscana, fine 1500, occupato da un grande lago, che in quel periodo venne svuotato per bonificare la zona e le cui acque stagnavano, poiché non trovavano uno sbocco,creando conseguentemente danno alle campagne.
Venne svuotato facendo defluire le acque, tramite una galleria lunga 2173 metri, oggi segnata come sentiero CAI e percorribile in circa un’ora, chiamata “Galleria del Granduca”, attrezzati di stivali e torcia, partendo fra i poderi Casalino ed Osteriaccia e il termine sul torrente Rigo, all’Obelisco del Granduca, dove è stata attrezzata un’area pic-nic.
Un gentiluomo senese, Francesco Bindi Sergardi, proprietario di molti terreni nella zona, diede inizio all’impresa di bonifica dell’area di Pian del Lago, per risolvere il problema delle acque che si impaludavano, rendendo insalubre tutta la zona, la malaria arrivò a minacciare Siena.
Ma a causa di tale dispendio di risorse economiche,restò privo di mezzi e solo con l’intervento di Leopoldo I, l’area poté essere bonificata completamente e resa fertile, il lago era molto esteso e profondo non più di 3 metri, vi si praticava una ricca pesca e una ricca caccia e dopo che la galleria fu attivata, esso si prosciugò in due giorni e ancora oggi assolve il suo compito.  
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  I siti e l’architettura
    Come già detto, lungo tutta l’estensione della Montagnola Senese, si trova una straordinaria concentrazione di borghi e torrioni, ville rinascimentali, eremi e castelli, case contadine, pievi e romitori, cappelle e tabernacoli, pozzi e fontane, e persino antichi bagni termali, tutti con caratteristiche architettoniche particolari, da visitare per la loro genuinità e semplicità.
I loro nomi richiamano le loro vecchie funzioni, Fungaia, Marronetone,dove si trova secondo il Corpo Forestale, il Castagno più vecchio della Toscana, potrebbe avere 1.000 anni, Poggio ai Legni e Cetinale, per le risorse forestali.
Mentre per le attività estrattive, si trovano Marmoraia e Ferriera, Bagnaia, Caldana e Piscialembita, per la ricchezza d’acqua, anche termale.
Le antiche dimore signorili sono Palazz’Albero, Palazzo al Piano, Palazzone e Palazzaccio, mentre l’antico luogo di sosta lungo la via Francigena è Osteriaccia.
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Uno dei piccoli borghi della Montagnola Senese
Villa Cetinale a Montagnola Senese
Poggio al Fumo, per i vapori che d’inverno escono dalle grotte, dove la temperatura è più alta di quella esterna e Bosco al Lupo che evoca ricordi e paure di un passato non lontano.
Nei pressi di Ancaiano, nel comune di Sovicille, si trova la bella Villa di Cetinale, della quale si può visitare il giardino.
Costruita alla fine del ‘600 dalla potente famiglia Chigi in onore di Fabio, diventato Papa col nome di Alessandro VII, il suo “giardino degli agrumi“, è considerato uno dei più belli d’Italia, in quanto la tradizione rinascimentale è arricchita da significati religiosi, è’ formato da aiuole a prato o con fioriture stagionali, delimitate da siepi di bosso sagomate a forma di pavone, il tutto arricchito da statue e da un viale erboso di cipressi che crea una lunga prospettiva sulla collina boscosa su cui sorge l’Eremo della Scala, costruito qualche anno dopo.
  Abbadia a Isola a Montagnola
    Escursionismo e trekking
    La Montagnola Senese è percorsa da 20 sentieri numerati, del CAI per un totale di 35 ore di percorrenza.
Tra i percorsi di particolare interesse di “Camminare la Montagnola” abbiamo:
la Grande Traversata, circa 12,5 chilometri, per 4 ore e 30 di camminata, un itinerario di interesse ambientale, naturalistico e storico che consente di traversare la parte centrale della Montagnola.
Inizio da Castel Petraia e sale fino al Castellare, passando per Montauto e Casa Giubileo, si ripercorre parte del tragitto dell’Anello Storia e Memoria, si arriva a Fungaia e alla Villa di S. Colomba, per poi proseguire alla volta dell’Eremo di S. Leonardo al Lago e alla Piramide, al termine della Galleria del Granduca.
  Chiesa di san Lorenzo Colle Ciupi di Montagtnola
l’Anello di Fungaia,12,5 chilometri e  4 ore e 30 di camminata, di fronte il Pian del Lago, con inizio a Fungaia e transitando per Il Caggio, il castello medievale de La Chiocciola e Riciano raggiunge Colle Ciupi, piccolo borgo immerso nel verde, con la piccola chiesa a S. Lorenzo.
Un breve tratto di andata e ritorno, si sale fino al Castellare, per ridiscendere a Fungaia.
 l’Anello Storia e Memoria, il più intenso dal punto di vista escursionistico, 15 chilometri e 4 ore di camminata, partendo da Abbadia a Isola e proseguendo per Castel Petraio, le tracce lasciate dalla storia più remota si intensificano, a partire dal periodo etrusco fino all’epoca moderna, l’uomo ha lasciato le sue tracce in maniera intensa, modificando i tratti del paesaggio e trasformando gli antichi insediamenti fortificati in poderi.
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Lungo le antiche impronte di castelli come Montauto, S. Giovanni, Castellare si affiancano alle testimonianze legate alla memoria recente della guerra partigiana che ha attraversato questi luoghi, segnandoli con un feroce eccidio partigiano a Casa Giubileo.
Deviando per il segnavia CAI 100, si possono ripercorrere le tappe di questo evento, attraverso locandine informative e giungere brevemente ad Abbadia a Isola.
Gli itinerari ed i percorsi per mountain bike “Pedalare sulla Francigena” propongono i tracciati della Gran Fondo Castello di Monteriggioni, composto in prevalenza di strade bianche e pochi tratti di asfalto. I tracciati sono tre, di diversa difficoltà.
per concludere una gita o un soggiorno alla Montagnola Senese, accontenta tutti i gusti, dagli appassionati di botanica, di zoologia, di geologia o speleologia, dei cercatori di funghi e di minerali, ed anche degli esperti di architettura, di arte medievale e di archeologia.
    Montagnola Senese trekking mountain bike e tanto altro La Montagnola Senese una delle aree più belle per appassionati di trekking, mountain bike, escursionismo e tanto altro…
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