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#luca-vialli
ivanscudieri-blog · 2 years
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La scomparsa di Gianluca Vialli, il ricordo di Luca Cirillo: un calciatore ed un uomo Moderno
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nonsaremodellestar · 1 year
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💙.
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dinonfissatoaffetto · 2 years
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"Ridere spesso, aiutare gli altri. Questo è il segreto della felicità".
Ciao Luca Vialli. 🙏
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calciopics · 2 years
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Luca Vialli, uno di noi
"Ciao Luca, siamo sicuri che stasera sei qui da qualche parte, in mezzo a noi. Siamo venuti qui in tanti per farti sapere che non ti dimenticheremo mai e non smetteremo mai di volerti bene, così com'è stato fin dal primo girono. Sei stato per noi una guida, in campo e fuori, compagno di spogliatoio, di vittorie, capitano, amico. Nessuno potrà mai scordare la tua sottile ironia, la tua classe, il tuo carisma, la tua tenacia. Nessuno potrà mai scordare le emozioni che ci hai regalato con le tue giocate e i tuoi gol. Ci mancheranno tanto i tuoi sorrisi. Ora siamo qui, tutti insieme, allo stadio, pronti ad abbracciarti, così come siamo stati sempre pronti ad esultare a ogni tua prodezza. Ciao capitano, fai buon viaggio. Ti vogliamo bene". 
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"La maggior parte delle persone pensa che io sia italiano. In realtà sono inglese tanto quanto l’English breakfast. Mio papà mi ha chiamato Gianluca perchè Vialli era il suo giocatore preferito. Quindi sono un ammiratore di Gianluca dalla nascita. Più divento grande e più realizzo che grande privilegio è avere questo nome. Non ti ho mai incontrato ma ho sempre parlato di te. Sei un assoluto gentiluomo. Riposa in pace Gianluca Vialli"
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C’è già chi ti immagina tra Paolo e Vuja, felici di riabbracciarti ma altrettanto stupiti di rivederti così presto. Sì, presto Luca. Troppo presto. Dicono che non si sia mai pronti per salutare un compagno di viaggio e, purtroppo, è davvero così. Il tuo compagno di viaggio – come avevi deciso di chiamarlo – ti ha fatto scendere dal treno a 58 anni, strappando infame il tuo biglietto per nuovi orizzonti e traguardi. Un biglietto per la vita che, in fondo, valeva un po’ per tutti i tifosi blucerchiati.
Di strada insieme ne abbiamo fatta parecchia, crescendo e cercando, vincendo e sognando. Sei arrivato ragazzino, ti salutiamo uomo. Ti ricorderemo ragazzo e centravanti implacabile, perché gli eroi son tutti giovani e belli e tu, da quell’estate 1984, sei stato il nostro eroe. Forte e bellissimo, con quel 9 stampato sulla schiena e il tricolore cucito sul cuore. Condottiero della Sampdoria più grande, in coppia là davanti con il tuo gemello Bobby Gol. In tre parole: uno di noi.
Una percezione rimasta tale dopo aver salutato in lacrime Genova e la Sud. Proprio così: pur alzando trofei in giro per l’Europa con colori, tute e abiti differenti, Gianluca Vialli era sampdoriano e i sampdoriani erano con Gianluca Vialli. Con te, nella vittoria e nella sconfitta, nella salute e nella malattia. A Berna come a Göteborg, a Marassi il 19 maggio 1991 come a Wembley un anno e un giorno più tardi. O come ancora a Wembley ma nel luglio 2021: c’eravamo tutti in quell’abbraccio al Mancio, in quel pianto a dirotto che non dimenticheremo mai.
Non dimenticheremo i tuoi 141 goals, le tue rovesciate, le tue maglie in cashmire, il tuo orecchino, i tuoi capelli biondo platino, il tuo bomber degli Ultras. Ci hai dato tanto, ti abbiamo dato tanto: sì, è stato amore, reciproco, infinito. Un amore che non morirà, oggi, con te. Continueremo ad amarti e adorarti perché – lo sai bene del resto – tu sei meglio di Pelé. E perché, nonostante tutto, la nostra bella stagione è destinata a non finire mai. Continuerà a brillare in quel cielo cerchiato di blu su cui tu, Luca, hai firmato per sempre. «Per chi?». «Per noi!».
Alla moglie Cathryn, alle figlie Olivia e Sofia e a tutta la famiglia Vialli le più sentite condoglianze da parte della società.
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“Ci sono notizie che ti raggiungono anche quando non vorresti mai. Notizie tristi, grigie e fredde come certe mattine d’inverno che dentro ti lasciano dolore e smarrimento. Gianluca Vialli se n’è andato oggi, 6 gennaio, a 58 anni, lasciandoci tutti più soli. Con noi resterà però per sempre quel suo sorriso sornione, da eterno ragazzo. Lo stesso che ha illuminato lo Zini in quel pomeriggio di 4 mesi fa quando, un po’ a sorpresa, Luca si è presentato per l’ultima volta nel suo stadio. Era il 4 settembre e la Cremo affrontava il Sassuolo. L’amore tra Vialli e la maglia grigiorossa è antico e senza fine: profondo come gli amori che si coltivano per un’intera vita. Gianluca è entrato a far parte del vivaio grigiorosso quando ancora era giovanissimo e il suo talento l’ha portato a bruciare le tappe. Era il 10 maggio 1981 quando fece il suo esordio in prima squadra, al Tardini, contro il Parma: campionato di Serie C1, allenatore della Cremo, Guido Vincenzi. Quella partita finì 0-0 e Vialli, non ancora 17enne, talento acerbo della formazione Allievi guidata da Mondonico, subentrò a Bresolin al minuto 81. Quell’istante fissa l’inizio della carriera leggendaria dell’attaccante.
Gianluca Vialli contende ad Antonio Cabrini il titolo di miglior prodotto del settore giovanile grigiorosso. Nato a Cremona il 9 luglio 1964, Vialli cresce calcisticamente dividendosi fra l’oratorio di Cristo Re e quello di Grumello Cremonese, anche se il cortile di casa, in via Enrico Toti nel Villaggio Po, assume il ruolo di palestra stabile, con continue sfide con il fratello Maffo e i due Paloschi. Il maestro Cistriani intuisce le sue potenzialità e lo porta ancora bambino a Pizzighettone e, da lì, presto alla Cremonese. Compie la classica trafila nel vivaio grigiorosso guidato da Pierino Donati, coadiuvato da veri e propri maestri come Babo Nolli, Cesini e Guido Settembrino. Il suo mèntore è però Emiliano Mondonico e, quando nel maggio 1981 Guidone Vincenzi lo fa esordire in prima squadra, gioca ancora insieme a Frittoli e Galbagini, nella squadra Allievi di “Mondo”. Diventerà un cardine di quella Cremonese che, dopo la favolosa salvezza del 1982 e la meravigliosa esperienza culminata con gli sfortunati spareggi di Roma ’83, riporterà la serie A allo Zini dopo oltre mezzo secolo. In campo è svelto e vispo, molto veloce e imprevedibile, piedi buoni e dribbling secco: insomma, non gli manca niente per fare strada nel calcio anche perché testa e determinazione sono quelle giuste, quelle del campione. Con la Cremo mette a segno 23 gol in 107 presenze e, dopo la promozione, passa alla Sampdoria mentre Alviero Chiorri intraprende il percorso contrario.
L’esordio in serie A (16 settembre 1984) è proprio contro la Cremonese a Marassi e ancora lì, dopo 8 stagioni e 85 reti, disputa la sua ultima partita in blucerchiato (24 maggio 1992) proprio nel giorno in cui il “Magico” dà l’addio al calcio. Con la Samp di Mantovani, Boskov e Mancini conquista uno storico scudetto, tre Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, e una Coppa delle Coppe. Passa poi alla Juventus (38 reti in 102 presenze) e con i bianconeri incrementa in suo palmares vincendo un altro scudetto, una seconda Coppa Italia e un’altra Supercoppa nazionale, più una Coppa Uefa e una Champions League. Anche i numeri del suo curriculum in azzurro sono eloquenti: 11 gol in 21 presenze in Under 21 (le prime convocazioni ancora quando giocava nella Cremonese), 59 maglie della Nazionale maggiore con 16 reti e il terzo posto a Italia ’90. Nel 1996 vola al Chelsea e, con 21 gol in tre stagioni, completa la sua bacheca di trionfi vincendo una Coppa d’Inghilterra e una Coppa di Lega, un’altra Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea. Prima da player-manager poi da allenatore, con i Blues conquista una seconda Coppa d’Inghilterra e un Charity Shield (la Supercoppa Inglese), prima terminare la sua esperienza da allenatore al Watford. Il resto è storia dei nostri giorni e profonda tristezza. Con la consolante consapevolezza che Gianluca Vialli sarà sempre con noi.
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yotobi · 5 days
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Vialli. Parte il suo cross—e che gol! E che gol proprio di Schillaci! Gol di Totò Schillaci sul gran cross di Luca Vialli!
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The Italian commentator just mentioned Luca Vialli.
He died last year after a long fight with cancer at 59. I remember how happy he was last euro when Italy won Euros. I honestly think we won for him. And my heart breaks all over again.
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chiesovic · 2 years
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io sto qui come una scema con gli occhi secchi che si stanno arrossando ma senza che mi venga una lacrima perché è veramente troppo troppo triste da realizzare, mentre nella testa continua a rimbalzarmi "oioioi oioioi, luca vialli segna per noi" come una di quelle canzoncine fastidiose che non riesci a toglierti. tra un po' magari mi vado a rivedere il video "Gianluca Vialli: Juventus-Real Madrid:backstage"
una giornata veramente triste. ma credo che sia una conferma (se ce n'era bisogno) di tutte le maniere in cui gianluca ha toccato le nostre vite. dicono che il dolore sia affetto che non sa più dove andare – se davvero è così, allora gianluca se lo merita tutto il nostro dolore. forza <3
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drogba-prospect · 2 months
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Music Video: Lil Bibby - "Gambino Freestyle" prod. Luca Vialli | Shot by...
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PIEDI FELICI
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fuckthevar · 3 months
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non tanto tempo fa, mentre guardavo il docufilm su Lippi, vidi Luca #Vialli intervenire da remoto e quella circostanza mi commosse in maniera indicibile e, devo dire, insolita: oggi il capitano che l’ha alzata avrebbe girato la boa dei 60 anni, onoriamolo tutti
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giancarlonicoli · 3 months
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1 lug 2024 18:48
“IL CALCIO ITALIANO RIVIVE DA TEMPO IN LOOP GLI STESSI DISASTRI” - PAOLO CONDO’: “IL PRESIDENTE FEDERALE GRAVINA LI AFFRONTA SENZA NEMMENO LASCIAR BALENARE UN GESTO FORTE, COL DISTACCO DI CHI SA DI NON AVERE UN'ALTERNATIVA. SE LOTITO E I SUOI ALLEATI, I CLUB MEDIO-PICCOLI, RIUSCISSERO A DEFENESTRARLO, COME DA LUNGA GUERRA, IL TRAVASO DI POTERE A FAVORE DELLE SOCIETÀ AVVERREBBE A SCAPITO DELLA NAZIONALE, GIÀ DANNEGGIATA PER ANNI DALL'INVASIONE DI STRANIERI A BASSO COSTO FISCALE. LA VERITÀ È CHE IN QUESTI ANNI È MANCATA UNA CAPACITÀ NEGOZIALE, SOFFOCATA DAI TROPPI PERSONALISMI” -
GLI ERRORI DEL PRESIDENTE E L'UMILTÀ CHE MANCA AL CT
Estratto dell’articolo di Paolo Condò per “la Repubblica”
Ascoltando ieri Gabriele Gravina la sensazione da giorno della marmotta è stata potente: il calcio italiano rivive da tempo in loop gli stessi disastri […] e il presidente federale li affronta senza nemmeno lasciar balenare un gesto forte, col distacco di chi sa di non avere un'alternativa. Se Claudio Lotito e i suoi alleati, i club medio-piccoli, riuscissero a defenestrarlo, come da lunga guerra un tempo sotterranea e oggi palese, il travaso di potere a favore delle società avverrebbe infatti a scapito della Nazionale, già danneggiata per anni dall'invasione di stranieri a basso costo fiscale.
Solo per questo Gravina […] sembra insostituibile, sempre che si creda in un sistema fondato sull'equilibrio tra i due interessi. E chi valuta che questo sistema sia giunto al punto di rottura, e che il calcio delle rappresentative debba finire divorato da quello dei club, dovrebbe spiegare perché questo sia un problema soltanto in Italia, mentre la Spagna […] riesce a esprimere contemporaneamente il Real Madrid e una nazionale competitiva e divertente.
La verità è che in questi anni è mancata una capacità negoziale, soffocata dai troppi personalismi: le società hanno ragione nel sottolineare che il peso della Lega di A in consiglio federale (12%) è risibile. Gravina è stato bravo a reggere il timone nella tempesta del Covid […] ma si sarebbe dovuto giocare quel credito riformando la governance in armonia con i club, nella cui assemblea i grandi avrebbero dovuto risolvere […] la questione delle 18 squadre non per arrogante diktat, ma aprendo a qualche forma di compensazione per chi vedrebbe accentuata l'altalena tra A e B.
E come il sindacato dei giocatori ha poi fatto presente, le date liberate andrebbero utilizzate per le nazionali e/o per riposare, non per altri tornei con i quali la Fifa sfoga la sua gelosia per l'Uefa. Se la big picture politica aiuta a spiegare il ripetersi dei fallimenti, non assolve certo la gestione tecnica di Luciano Spalletti, che ieri ha presentato non tanto gli alibi quanto le circostanze attenuanti di questo naufragio. […] vogliamo immaginare che questa esperienza possa avere insegnato molto a Spalletti delle differenze tra il mestiere di allenatore e quello di commissario tecnico […]
L'insopportabile pesantezza che ha caricato sulle spalle di giocatori già psicologicamente fragili […] ha finito per schiantarli: troppe lezioni di vita, troppi richiami ai tifosi, troppo giogo addosso lì dove l'ultimo bel risultato era chiaramente dovuto a una leggerezza cui Luca Vialli seppe e volle aggiungere con la sua terribile vicenda personale quella nota drammatica […] che finì di ispirare l'Italia di Mancini. Spalletti è un uomo complesso che ti arriva col tempo e la quotidianità, è la goccia che scava la pietra come dimostra una carriera in cui è sempre andato in crescendo, fino al capolavoro di Napoli.
La pervicacia con la quale ha proposto il povero Di Lorenzo nasce dal fatto che era l'unico che lo capiva compiutamente […] Non è stata soltanto l'eliminazione con la Svizzera, andando a memoria la peggiore prestazione azzurra degli ultimi 25 anni. È stato l'intero Europeo nel quale "gli eroi e i giganti" sono andati sotto quattro volte su quattro, nel quale la Spagna ci ha risparmiato una goleada, nel quale il miracolo di Zaccagni al 98' ci ha evitato […] l'uscita ai gironi.
Nel quale gli azzurri sabato hanno atteso il fischio finale di Marciniak come una liberazione, perché non vedevano l'ora di uscire da quell'incubo. Di tornare a casa. E quindi resti pure Spalletti, non arretriamo di un metro nella considerazione delle sue qualità da allenatore: ma ci aggiunga l'umiltà e il senso della misura che ogni bravo ct deve usare visto il poco tempo a disposizione. […]
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uominiedonneblog · 9 months
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Fedez ricordo commosso di Gianluca Vialli a My Name is Luca che gli te...
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nonsaremodellestar · 1 year
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Ho smesso di piangere per Zlatan cinque minuti fa, datemi tregua😭
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Verso il sold out l'evento in ricordo di Vialli a Genova
Va verso il sold out ‘My name is Luca’, il primo evento ufficiale in un teatro italiano per ricordare Gianluca Vialli organizzato proprio a Genova, dove il campione vinse il primo scudetto nella storia della Sampdoria nella stagione 1990-1991.     “Ancora una volta Genova e la Liguria hanno risposto presente a un’iniziativa che non vuole solo celebrare la memoria di una grande campione come…
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noisynutcrusade · 9 months
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Massimo Mauro: “A year without my friend Luca. Before leaving us he spoke to me about the afterlife”
TURIN. «Massimo it's late, you have to go and catch the plane».«Luca, I'll stay a little longer». “No, go.”“Okay, I'll spend Christmas at home with the kids and I'll come back to see you.” «No, Massimo. You and I will never see each other again.”London, 23 December 2022. Luca Vialli's life is fading away at the Royal Marsden Hospital as he dies on the evening of 5 January. We will know the next…
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vanbasten · 2 years
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celermente buttandomi dal balcone dopo questo segmento per luca vialli a supertele
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blondhairblacksoul · 2 years
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Mancini reveals Vialli won 2026 World Cup
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Italy coach Roberto Mancini has revealed that Gianluca Vialli ordered him to win the 2026 World Cup before his death.
Vialli passed away last week at the age of 58 after battling pancreatic cancer for more than two years.
Mancini revealed: “I traveled to  สมัครสล็อตไม่ผ่านเอเย่นต์  meet Luca in London in December. I'm pretty scared.”
“He woke up. we laugh together Jokes together, we called Lombardo [former team-mate].”
"He told me, 'I'm fine, don't worry.' He was the one who tried to get my feelings back."
“Gianluca told me that. We have to win the World Cup in 2026 and he will be there with us.”
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