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#luce che filtra
incazzatanera · 6 months
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Komorebi (木漏れ日); è la luce che filtra tra le foglie degli alberi, un momento breve, ma inteso, che esprime uno stato d'animo, una sensazione che è sfuggente, come i raggi di sole che filtrano tra le foglie degli alberi di un bosco.
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ma-pi-ma · 11 months
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L'autunno conosce
i segreti delle altre stagioni,
li occulta nelle sue fosche mattine d'ottobre,
li cela nella luce fioca che filtra tra i rami
quando le schermaglie del sole
arrossiscono gli ultimi melograni...
Monia Pin
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umi-no-onnanoko · 11 months
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Non ho mai realizzato foto di questo tipo, e mai avrei pensato di farlo da sola, forse non ho nemmeno usato la tecnica giusta per realizzare la foto, ma non so racconta qualcosa penso e per questo mi piace abbastanza come primo tentativo, in più c'era una bella luce che filtrava e filtra dalla finestra e mi ha dato questa ispirazione per tentare la foto. (Sì lo so ho gli occhi gonfi sorry 🤣)
Non sarà l'occhio più bello del mondo, ma penso che racconti una storia ed abbia un suo perché, mi sembrava uno spreco non tenerla qui, affinché mi ispirasse e potessi riguardarla per cogliere altre sfumature, magari ci capisco qualcosa in più chissà.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko / 25.10.23)
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theargonautsproject · 4 months
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Nome: Luminectra Aquilis
Descrizione:
La Luminectra Aquilis è una creatura maestosa che abita le profondità inesplorate del pianeta Acquilis.
Questo essere, simile nella forma a una balenottera terrestre, sfoggia un corpo allungato e flessuoso che può raggiungere lunghezze impressionanti fino a 30 metri.
La sua pelle, di un blu profondo e ricoperta da sottili strisce argenteo-luminose, è tanto liscia quanto resistente, adattata per navigare con grazia attraverso le correnti acquee più tumultuose.
Una delle caratteristiche più affascinanti della Luminectra Aquilis è la sua capacità di rilasciare, tramite trasudazione, migliaia di minuscole particelle bioluminescenti quando si sente minacciata.
Questo spettacolo di luce, che varia nei toni del blu e del verde, non solo serve come meccanismo di difesa per disorientare i predatori, ma è anche uno spettacolo mozzafiato per qualsiasi osservatore fortunato.
Le particelle bioluminescenti, una volta rilasciate, rimangono sospese nell'acqua per diversi minuti, creando un'aura incantata attorno alla creatura.La dieta della Luminectra Aquilis è principalmente composta da piccoli organismi acquatici e plancton, che filtra attraverso le sue enormi fauci in un processo simile a quello delle balenottere del nostro pianeta.
Nonostante le sue dimensioni imponenti, questa creatura si muove con una grazia sorprendente, ondeggiando lentamente attraverso gli abissi scuri del suo mondo acquatico.Il comportamento sociale della Luminectra Aquilis rimane in gran parte un mistero, sebbene siano stati osservati gruppi, o "pod", che sembrano comunicare attraverso complessi modelli di bioluminescenza. Questa comunicazione luminosa, unita alla loro natura pacifica, fa della Luminectra Aquilis uno degli esseri più affascinanti e misteriosi del pianeta Acquilis.
Restate connessi 🚀
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privateclubcultura · 7 months
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Il vento a folate sulle tapparelle a dare quel rumore particolare lasciando poi alla pioggia la base della melodia del mattino. Il vento, la sua voce, la stanza buia rischiarata dalla luce che filtra dalle fessure. La luce improvvisa della cucina e poi l'odore del caffè!
RelaxBeach© (Tutti i Diritti  Riservati.) 03/03/2024
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greenbor · 3 months
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Ti penso
nell'oscurità della stanza
mentre fuori il cielo piange,
niente luna in cielo stanotte...
una flebile luce
arriva dalla lampada esterna
che filtra attraverso i balconi semichiusi
ad illuminare il buio
della mia camera...
calde lacrime scendono
dai miei occhi
rigando le mie guance,
soffre il cuore...
tu non ci sei accanto a me,
la tua mancanza è tangibile...
quanto dolore
ci può essere
dentro un cuore che ama,
e poi quella paura...
di averti perso...
...perso per sempre...
M.C.©
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lamiaprigione · 1 year
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Il blog è diventato tutta una questione di immagini perché non ho più l’energia di mettermi lì a pensare cosa scrivere. A maggio ho fatto 10 anni su questa piattaforma, a quel tempo invocavo che Manuela provasse la mia di anima e in cambio mi desse parole per ridimensionare il bianco della pagina. Per un po’ ci riuscì, ma poi realizzai che quella tristezza post-adolescenziale non ha nulla di attrattivo. Posso essere scrittore anche senza scrivere, no? Ora che sei madre, spero tu abbia letto L’avversario, non dico Viaggio al termine della notte, ma almeno avrai qualcosa da insegnare a tua figlia (auguro a Carrère di rimanere vivo abbastanza per scrivere un romanzo su Dominique P. perché anche quello sarebbe scritto per ognuno di noi, per me, per te, nonostante io non abbia più un indirizzo a cui spedirlo). Del resto, come Aleksej, tu volevi soltanto essere felice, e avresti fatto di tutto per ottenere quella felicità. L’hai fatto. Io, invece, dovevo ancora realizzare che una goccia sommata a un’altra goccia non fanno due gocce, ma una goccia più grande. Così sparii per anni dal mondo, non avevo abbastanza forza per vivere, ci tornai con la sensibilità e l’empatia a brandelli. Rimango sempre stupito di come i miei colleghi, a contatto come me quotidianamente con persone, non sappiano in realtà minimamente capirle, entrare dentro la loro testa. Se potessi avere Henry Miller come collega, non ci sarebbe neanche bisogno di scrivere, lo farebbe lui al posto mio. Non importa. Mi è sufficiente la luce delle 18:00 che filtra dalla finestra; un divano bianco; un pavimento in legno; un giardino fiorito. Desideri e bisogni ritorneranno sempre più semplici. I nostri figli giocheranno insieme, potranno essere ciò che noi non siamo mai stati: fratello e sorella. Eppure, se ricordi, l’avevo tanto desiderato sulla panchina di quella stazione. Al test per l’assunzione uscì: sensibilità interpersonale 92/100.
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lanymphedaphne · 1 year
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Giorno 171 - Giorno 177
leggere the lehman trilogy di stefano massini
un podcast su speaker che tratta mitologia greca in un modo molto bello
le persone che spontaneamente e senza alcun fine sentono di doverti comunicare delle cose belle su di te
la fortuna di combinare brioches calde, appena sfornate, a colazione
la luce che filtra dalle tapparelle abbassate nel pomeriggio
il po che scorre e brilla al mattino presto con l'aria fresca
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3nding · 1 year
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Proposta di analisi narrativa dello Spot Esselunga con la bimba, la pesca e una serie di elementi e sentimenti colpevolizzanti che, secondo me, associare a un brand non è mai un buon affare, altrimenti ti trovi gente che piange e si sbatte davanti alle pesche e non solo per il prezzo.
SCENA 1: Corsie di supermercato semi vuoto, roba da 4 del pomeriggio: bimba scompare con ansia materna. La supervisione della genitrice era forse rapita da un rapido calcolo sul genere "comm' cazz' facimm' 'a campa' stu mese?". Non è dato sapere. Quello che sappiamo è che la mamma si perde la bimba e chiede ad altre madri se l'hanno vista ma queste se ne fregano. Paura. Timore. Law&Order SVU. Chiaro riferimento allo spot Barilla anni 80, quello del gattino, a sua volta citazionissima cinematografica dal capolavoro dell'espressionismo tedesco "M. il mostro di Dusseldorf" di Fritz Lang, anno 1931.
SCENA 2:Banco di pesche che io non ho visto così belle nemmeno quando era stagione, figuriamoci adesso, sono sicuramente importate. Comunque, dove sta il prezzo? La bambina lo sta chiaramente cercando quando viene raggiunta dalla madre che non le dice "mannaggia a chitebbiv", no, ma tenta di fare un ragionamento filosofico induttivo, chiedendo un mozzicato: "Emma! Ma ti sembra che si scappa via così? Vuoi una pesca? Va bene, prendiamo la pesca". La bambina è in realtà una maestra zen perché nun se ne fuje, ma resta a prendersi la cazziata, molto blanda, che arriva in questo momento: non lo fare più! Direbbe Eduardo De Filippo: non lo facciamo più! Ma questa è una pubblicità dell'Esselunga e dunque. Dunque, perché la bambina mette le mani nella frutta senza utilizzare l'apposito guanto e bustina? Dove sta l'addetto? Possibile che rompano le scatole solamente a me quando mi succede di andare di fretta? Non è solo una questione igienica, che pure esiste perché è 'na criatura e chissà quanta roba ha toccato, ma - se vi fidate di me - potrebbe essere un GRANDE INDIZIO*.
SCENA 3: Qua mi scoccio di fare la disamina, fatela voi grazie: la bimba e la mamma tornano verso casa, la bimba è disinteressata quando la mamma chiede della scuola (non lo siamo stati tutti?) e la mamma pare un po' naive a tenerle il finestrino aperto davanti la faccia, attraverso il quale la bimba forse si prende la bronchite, di sicuro guarda il bimbo che va sul monopattino con entrambi i genitori se non sbaglio, chiaro riferimento al fatto che quando il criaturo si fa male devono essere almeno due gli adulti presenti per potersi dare reciprocamente la colpa. POSSIBILE SPIN-OFF DELLO SPOT: mamma e papà del bambino scunucchiato vanno al supermercato a comprare i cerotti, ma passando davanti al banco dei preservativi fanno pace e ne acquistano una bella scorta.
SCENA 4-5: Poi la bambina mostra le funzioni multitasking dell'infanzia AI producendosi contemporaneamente in cinque azioni diverse, che sono comunque mentitrici e qua lo spot dovrebbe valicare la soglia dell'incredulità, quel patto tacito tra il narratore della storia e chi ascolta la storia. La bimba, infatti, guarda i cartoni alla tv giocando con un cuofano di giocattoli sparsi sul tappeto mentre parla con la mamma e poi la mamma fa il solletico e poi fanno una coreografia di TikTok nella luce del sole che arancio filtra dalle tende bianche da rivista di arredamento tipo AD, Domus, Elle Décor. Tutto bellissimo ma una domanda: dove sta il cellulare con i cartoni animati di COCOMELON E MASHA E ORSO e la bambina che allucca e si sbatte quando la madre dice no, Emma, vir' 'e te movere ca' mo vene pateto a te piglia'?
SCENA 6: Il padre ovviamente arriva e ovviamente lui non ha dovuto fare prima la spesa, anzi appare molto più rilassato, del resto è lui a vestire una bella camicia color cielo, la mamma se ne stava smortissima in una camiciola beige con dei segni orizzontali tipo quelli che fanno i carcerati sul muro in certi film, per contare il tempo che passa. Vi faccio anche notare che la bimba ha per tutto il tempo una maglietta azzurrina, come a dire: a parte che io e papà tifiamo Napoli (tiè)(ah, no, quella è un'altra pubblicità) secondo voi a chi appartengo?
TURNING POINT: la funzione della pesca. Nell'analizzare la favola di magia russa, Vladimir Propp - tizio che ai più non dirà niente, ma se beccate uno studente di semiotica ve ne parla per 4 ore (tipo me) - è stato in grado di estrarne una tipologia, più o meno fissa, di struttura narrativa. C'è quasi sempre una vacca (che scappa, fugge, scompare, va recuperata), c'è quasi sempre un uomo, che mi pare si chiami quasi sempre Ivan. Nella quattordicesima funzione narrativa rintracciata da Propp nella struttura della favola (sono 31 e immaginate a studiarle tutte) c'è il cosiddetto oggetto magico. Gli stivali del gatto con gli stivali, la zucca di Cenerentola, e così via, fino ad arrivare a questo spot con la pesca di Emma. Alla pesca, Emma attribuisce non solo un significato, ma un potere: quello di accomodare le cose tra i suoi genitori. Scopriamo adesso, infatti, il perché di ogni cosa.
WTF MOMENT: tra la mamma e il papà di Emma, la cosa sentimentale non è andata a buon fine e, pur avendo raggiunto un accordo che pare partecipativo alla vita della piccola, la piccola ovviamente ne risente. Ma. In qualche modo e per qualche ragione a noi taciuta, e che pure suggerisce, la piccola parrebbe recepire una rigidità dalla parte materna ad accomodare le cose, al punto di attribuire alla pesca la stessa valenza simbolica del rametto di ulivo che ci scambiamo la Domenica delle Palme. Emma mente al padre dicendo che la pesca - che tanto allarme ha causato nella prima scena al genitore 1 - viene proprio da quest'ultima. Il papà, con fare un po' cazzone, un po' ci crede, un po' vorrebbe crederci, ma come tutti gli uomini che non devono chiedere mai pecchè già sanno ca nun hanno niente, lancia un melanconico sguardo al balconcino vuoto. La mamma non c'è più. Sta chiagnenn' lacrime amare? È sull'orlo del melt down, del burn out, o sta semplicemente facendosi una doccia, finalmente? Chissà. Lui, uomo scosso dai rimorsi che nemmeno Tonio Krogër, guarda la finestra come farebbe Eduardo De Crescenzo in Ancora (fortunatamente non fa lo sbaglio di tirare sassi o prendere a calci la tua porta chiusa, chiuuusaaa) e se ne va.
PLOT TWIST POSSIBILE E PIÙ TOLLERABILE DI QUESTA MELASSA SPARSA in un paese in cui divorzi, separazioni e fine rapporto amoroso tra due adulti, spesso vedono un adulto, spesso di sesso maschile, non prenderla proprio benissimo e agire in modi che non discuterò qui. Il punto 2, come vi dicevo, si chiude con un GRANDE INDIZIO*. Eccolo: il padre è allergico alla pesca, la cui peluria gli può procurare uno shock anafilattico.
SIPARIO, grazie per l'attenzione, fa piacere se vi siete fatti una risata, io le pesche comunque solo al mercatino e solo di stagione.
Raffaella R. Ferrè - fb
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pataguja61 · 2 years
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Nell' ombra dei pensieri
affido alla notte luminosa
una melodia silente.
Consegno le chiavi del sogno
alle tepide coltri avvolte nel corpo che
stanco, stanco e provato finalmente riposa.
Dalla strada non arriva alcun suono
solo il respiro scandisce le ore
Filtra una piccola luce che illumina la stanza in penombra
Ai piedi del letto anche il cane sonnecchia e aspetta paziente le luci dell' alba
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tulipanico · 2 years
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Eleonora mi piace prima di tutto perché ha la stessa luce negli occhi di Nicholas, quando vicendevolmente parlano l'una dell'altro. Abbiamo discusso a lungo, bevendo una birra ghiacciata, più dell'aria contro le finestre, e mangiando patatine fritte. Lei le intingeva in un sacco di salsa mentre parlavo di Torino, io giocavo con gli anelli mentre mi raccontava di quei suoi colloqui. Abbiamo parlato, più di tutto il resto, d'amore.
Mi ascoltava con gli occhi grandi mentre le dicevo che per me l'amore si può trovare ovunque, perchè poi fondamentalmente l'amore che proviamo è nostro, ha a che fare solo con noi. Se amiamo, che quell'amore sia rivolto ad uno sconosciuto per strada, ad un filo d'erba, ad una mosca che vola o a nostro figlio poco importa. Il punto è che quell'amore illumina noi, apre il nostro sguardo. All'altro noi doniamo tempo, attenzione, accortezza, tenerezza. Ma l'amore, quello è solo nostro, è un paio d'occhiali dorato poggiato sulla punta del naso, che filtra la nostra visione, rende tutto più caldo. Allora le ho parlato della fotografia, di come sia un mezzo per aiutarmi a guardare in quel modo, ad indirizzare lo sguardo. Di come la scrittura mi abbia permesso, prima della macchina fotografica, di fare lo stesso.
Mi fa sempre paura quando mi definiscono artista. Il punto è che poi, quando parlo d'amore in questo modo, finisco sempre a pensare a te.
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ma-chi1993 · 8 months
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💬 and 🖊 (Germany) I just adore how you write him (and posso resistere dal fare tante domande)
💬 (condivido un pezzettino di una fraita che sto scrivendo, mi piace particolarmente come è venuto questo paragrafo)
Il tramonto dipinge il cielo di rosa e la luce che filtra dalle finestre di Notre Dame rende la cattedrale un luogo quasi paradisiaco. Francia fa finta di pregare, in ginocchio vicino a Veneziano, e nel frattempo lo osserva. E' ormai un giovane uomo anche se sul volto si mantengono dei tratti femminei, segno di una bellezza androgina; i capelli rossi sono brillanti e setosi, e delle lievi lentiggini cospargano le guance rosee e il naso; le labbra sono carnose e rosse per il freddo e perché continua a mordicchiarle, per chissà quale motivo. Sotto la luce di Notre Dame, in ginocchio a pregare devoto davanti al crocifisso. Italia Veneziano è comparabile ad una apparizione angelica, e Francia si sente molto un peccatore che ha appena avuto la fortuna di assistere ad una tale divina apparizione. Senza rendersene conto si lecca le labbra. L'amore eleva a Dio, perciò amare un angelo sceso in terra a ricordargli che è solo un misero peccatore non può che essere un atto supremo di devozione al Signore. Sedurre un angelo, tuttavia, potrebbe aprire per lui le porta della redenzione così come quelle dell'inferno.
🖊 Germany
Ah, Germany. Idk why but he's definetly the easiest to write for me. We are pretty similar on many aspects, so I guess that's why. I find him fascinating to write: dude is young, surrounded by nations that have centuries of experiences and life over him, which i think it can explain the competitiveness he has shown in some occasions and his fixation to be at his best. If you know the time period of when he was born it's easy to imagine how the people around him sold him a future of glory as soon as he could stand on his feet - and we all know how it all ended. The struggle that comes from being told, all your life, that your future is bright only to being brought down to reality by the cruelty of history and humans, it opens so many possibilities to explore in fiction.
Of course an history like his makes it hard to dedicate time to cultivate any kind of relationship with others, hence his awkwardness and shyness. He is a romantic at heart but was never taught to express his emotions properly - Prussia, bless his heart, probably tried but he is even more emotionally constipated than his little brother - so I guess he finds himself fantasizing a lot about love, but hell will break loose before he does the first move - he will remain awkward in a stable relationship for this exact reason. Add an education were he was taught to always be at his best, and you have someone that is terrified of doing something wrong to his beloved because of his inexperience - he would need a lot of reassurance because of this.
Shipping aside, I think the friendship between Veneziano and Germany works so well it's because Veneziano can see a lot of his old self in Germany: young, naive, constantly being about his glorious future; but Veneziano is old, really old, and knows that this is mostly bullshit that humans try to sold to nations to make them follow their orders. I can imagine how bad he must feel in watching his friend being manipulated like that and not being able to do anything about it, to shield him in any way. He can also compensate his character well, giving the reassurance he needs - romantic or not, it's a well put together relationship.
So, in conclusion, it's really funny to go into Germany's head, lol. He is a complex character, but not at the point that it might be confusing to handle him
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skamandrio · 8 months
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木漏れ日 KOMOREBI
la luce che filtra tra le foglie degli alberi, parola creata appositamente per esprimere un concetto.
vocabolo meraviglioso che non si limita al suo significato.
è un termine composto da tre parole:
木 ki (albero), 漏れ more (perdere, gocciolare) e 日 hi (sole, giorno).
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rikscuro · 6 months
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Komorebi (木漏れ日) è la luce che filtra tra le foglie degli alberi, un momento breve, ma intenso, che esprime uno stato d’animo, una sensazione che è sfuggente, come i raggi di sole che filtrano tra le foglie degli alberi di un bosco. Una sensazione magica, ma allo stesso tempo anche malinconica, che ci ricorda l’impermanenza e la mutevolezza costante di tutte le cose. [video tratto dal film "Perfect Days" di Wim Wenders]
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greenbor · 7 months
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La mia notte… che non vorrei più… La mia notte è come un grande cuore che pulsa. Sono le tre e trenta del mattino. La mia notte è senza luna. La mia notte ha grandi occhi che guardano fissi una luce grigia che filtra dalle finestre. La mia notte piange e il cuscino diventa umido e freddo. La mia notte è lunga e sembra tesa verso una fine incerta. La mia notte mi precipita nella tua assenza. Ti cerco, cerco il tuo corpo immenso vicino al mio, il tuo respiro, il tuo odore. La mia notte mi risponde: vuoto; la mia notte mi dà freddo e solitudine. Cerco un punto di contatto: la tua pelle. Dove sei? Dove sei? Mi giro da tutte le parti, il cuscino umido, la mia guancia vi si appiccica, i capelli bagnati contro le tempie. Non è possibile che tu non sia qui. La mia mente vaga, i miei pensieri vanno, vengono e si affollano, il mio corpo non può comprendere. Il mio corpo ti vorrebbe. Il mio corpo, quest'area mutilata, vorrebbe per un attimo dimenticarsi nel tuo calore (Frida Khalo)
testo scelto da https://www.tumblr.com/maripersempre-21
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ninfahell · 1 year
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Mi piace questa luce che filtra dalla finestra della camera da letto
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