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#macachi
t-annhauser · 2 months
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Dopo l'oro nella spada a squadre alle Olimpiadi di Saint Louis, lasciai la spada per lo spiedino e mi impiegai presso una rosticceria di Toledo, ma il mio destino non era quello di infilzare polli, sicché abbandonai Toledo e trovai impiego presso un circo di Madrid come lanciatore di coltelli. Col nome di Pablo El Destripador Tímido mi esibivo con la mia assistente Juanita, una graziosa brunetta di Alcántara priva del lobo destro per un incidente occorsole con un precedente datore di lavoro, Ernesto El Bizco Loco, che soffriva di esotropia all'occhio sinistro. Per timore di colpirla, i miei lanci risultavano così distanti dal suo bel corpo formoso che durante gli allenamenti centrai due leoni, una giraffa, tre macachi e accecai Bubu El Perro con dos Ojos, il quale da quel giorno si esibì col nome di Bubu El Perro Pirata. Ma ahimè un giorno centrai a una gamba Armanda La Bruja Maliarda, a cui dal quel momento toccò esibirsi col nome di Armanda El Flamenco de una Sola Pierna, così decisi di spezzare la lama una volta per tutte e appendere l'elsa al chiodo. Ora per riparare a tutti i miei errori sto frequentando un corso di taglio e cucito, il mio animo è mutato e desidero solo aiutare il mio prossimo.
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raffaeleitlodeo · 1 year
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animali Vorrei parlare d’altro, o quasi. I giornali di ieri avevano la fotografia di un soldato israeliano accucciato, con l’arma impugnata e nell’altro braccio un cagnolino maltese bianco, scampato al massacro del kibbutz. Le cronache dicevano di bambini uccisi coi loro animali. La strage degli innocenti è così completa. Chissà quale imbecillità spingeva dei governanti israeliani a chiamare “animali” i tagliagole di Hamas e a minacciare di trattarli “come animali”. Sono stato a Gaza, nella guerra del 2014, per Repubblica, con Fabio Scuto. Il 5 agosto mandai il mio pezzo: “Non comincerò dai bambini: troppo facile. Comincerò da dove comincerebbero i bambini, dallo zoo di Gaza. Si trova in un sobborgo pesantemente bombardato e svuotato di abitanti. Scendiamo fino alle gabbie, aspettandoci di non trovare vivi gli animali. Da giorni nessuno viene fin qui. Le gabbie, sgangherate, ci sono, e ci sono gli animali. Un gibbone, nella prima: si muove lentamente di qua e di là, incerto fra accoglienza e offesa. C’è un odore tremendo di putrefazione, che guida lo sguardo sui cadaveri decomposti di due cuccioli. Le gabbie successive sono dei leoni: una coppia in una, un grosso maschio nell’altra. Erano celebri: lo zoo aveva importato le sue fiere dall’Egitto attraverso i famigerati tunnel. Portare leoni o tigri nei tunnel – e come fare con una giraffa? Ora i leoni devono essere affamati e assetati a morte, però non hanno un atteggiamento aggressivo: al contrario, si drizzano contro la rete come aspettandosi ristoro, o almeno una complicità all’evasione. Nella prossima gabbia c’è una piccola disgraziata arca di Noè, un sovraffollamento – uso il termine carcerario – di animali alla rinfusa: un imponente pellicano, che spinge verso di me il magnifico becco, un coccodrillo morto, lui, con la testa infilata dentro un tubo, e i resti spiaccicati di una cicogna. In un recinto accanto due struzzi mi vengono incontro con dignitosa fiducia. C’è una gabbia di volpi impazzite che corrono in cerchio e si scavalcano frenetiche, una di lupi macilenti. Era famoso, questo zoo raccogliticcio, anche perché un veterinario si era arrangiato a esaudire la passione dei bambini per le zebre dipingendo a strisce nere un paio di asinelli bianchi. L’ultima gabbia contiene una coppia di macachi, e solo quando la femmina penosamente si muove mi accorgo che ha un piccolo aggrappato alla pancia. Incredibile come somigli a un bambino. Non ho cominciato dai bambini, era troppo facile”. - Conversazione con Adriano Sofri, Facebook
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abr · 2 years
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Scimmie delle nevi giapponesi nelle onsen, pozze termali naturali di acqua calda nei pressi di Nagano, Hokkaido.
Notare, solo alcuni dei macachi si immergono al calduccio per ore, gli altri no anche se fa freddo e nevica: si tratta di privilegio dei membri del clan DOMINANTE, maschi femmine piccoli e parenti. Privilegio pianamente accettato e, se del caso, strenuamente affermato con le brutte.
Un esempio di società BENECOMUNISTA NATURALE, dove tutti apparentemente occupano e si mescolano nello stesso territorio ma dove tutto è sottilmente e radicalmente separato secondo gerarchie prestabilite non discutibili.
Non avrete nulla (voi) e saremo felici (noi). Tutto molto ... Sostenibile.
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mchiti · 11 months
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macachi falliti con la bava alla bocca che sperano volino crociati. merdine
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nonsaremodellestar · 2 years
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se c'è una cosa che mi sta facendo completamente saltare i nervi sono gli insulti a olli
okay, d'accordo, ieri purtroppo ne ha sbagliata una clamorosa, ma serve davvero dire "e NoI lO rInNoViAmO pUrE sTo CoGlIoNe StA pIpPa" quando ci ha fatto vincere uno scudetto, ci ha trascinati a vincere fino a poche settimane fa ed è tornato stanco morto da un mondiale che non doveva neanche giocare titolare (a 36 anni fra l'altro?!)
MACACHI MACACHERS
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trafiletti · 1 year
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G20: New Delhi assume uomini-scimmia per spaventare i macachi
Trenta addetti avranno il compito di imitare il verso dei langur per tenerli lontani dai leader e farli scappare verso le periferie, dove verranno attratti anche con del cibo
Fonte: https://www.repubblica.it/esteri/2023/08/31/news/india_uomini_scimmia
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newsnoshonline · 3 months
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Le scimmie di Porto Rico sono diventate più belle dopo l'uragano Maria Un cambiamento inaspettato L’uragano Maria ha causato una devastazione diffusa nei Caraibi, anche per la fauna selvatica. A cinque anni di distanza, alcuni effetti sono ancora evidenti. Un esempio lampante è Cayo Santiago, isola al largo di Porto Rico, trasformata drasticamente dalla tempesta da un’opulenta oasi tropicale a un desolato deserto di sabbia. Conseguenze per le scimmie Questo cambiamento ha creato problemi per i macachi che vivono sull’isola, dipendenti dall’ombra per regolare la temperatura corporea durante il caldo tropicale. La carenza di alberi ha reso tale risorsa molto limitata, causando tensioni tra gli animali noti per la loro aggressività e
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jojobegood1 · 5 months
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Vi portiamo in sala operatoria con Greg, uno dei macachi salvati dalla s...
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🇨🇮⚠️🍀🤞👍🏻👏💐 MERVEILLEUSE ORGANISATION À SOUTENIR SVP
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kappaskulljoke · 11 months
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(post in italiano perchè si, non ho voglia di tradurre in inglese e magari trovo qualche fan italiano di FNAF)
Il mio cinema ha finalmente aperto le prevendite per i biglietti.
FINALMENTE.
La sera di Halloween ho già un impegno quindi mi perdo l'anteprima ma ho intenzione di andarci immediatamente il 2 novembre (da sola? In compagnia? Boh, l'unica persona che ho letteralmente costretto ad accompagnarmi è famosa per tirare pacchi il giorno prima quindi lo scopriremo solo vivendo).
Entro sull'app del cinema ed è disponibile solo una singola sala a un singolo orario perchè giustamente la programmazione parte la settimana prossima, di solito il giovedì.
COME CAZZO FACCIO A PRENOTARE (PRE= quindi PRIMA) SE GLI ORARI MI ESCONO DIRETTAMENTE IL DUE NOVEMBRE CRISTO SANTO
(si ecco, perdonate il mini sclero il pensiero di
trovarmi la sala piena di ragazzini che non stanno zitti e fermi
trovare spoiler su qualsiasi social perchè evidentemente la gente è stata cresciuta da macachi e non hanno alcun rispetto per chi il film deve ancora vederlo
attendere il fatidico "si scusa, non posso venire"
vedere le uniche persone che considero amiche farmi il sorrisino e poi cambiare discorso ogni singola volta che nomino qualcosa inerente a fnaf
E' STRESSANTE OK)
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agrpress-blog · 11 months
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Per festeggiare Halloween, il Bioparco di Roma propone due giornate evento sabato 28 e domenica 29 ottobre. Inoltre, dal 28 al 31 ottobre promozione speciale: per i bambini fino a dieci anni e mascherati è previsto l’ingresso a 10 Euro (invece di 14 Euro). Nel corso fine settimana, dalle ore 11.00 alle 16.00, saranno organizzate varie attività tematiche per tutta la famiglia. Il gioco ‘La strega pasticciona’, per scoprire, in compagnia di una fattucchiera sbadata, perché gli animali si mimetizzano, come comunicano attraverso gli odori, perché i denti di una mucca sono diversi da quelli di una tigre. Il tutto aiutando la strega a preparare pozioni magiche a base ali di pipistrello, cranio di gufo, zampe di rospo e ossa di lupo. Partecipando all’attività educativa ‘Tra dodo, moa e tilacino: il cimitero degli estinti’ si potranno ascoltare racconti su animali affascinanti che hanno popolato la terra come il dodo o il tilacino, detto anche lupo marsupiale, o ancora il moa, enorme uccello simile allo struzzo vissuto in Nuova Zelanda, alto più di due metri e pesante circa 250 kg. Saranno inoltre organizzati laboratori artistico-manuali, il 28 ci sarà quello dedicato alle ‘maschere mostruose’ per costruire la propria maschera di Halloween utilizzando materiali come carta, stoffa, fili colorati, lana e diverse tecniche per assemblarli. Domenica 29 invece bambini potranno partecipare al laboratorio artistico “Trick or treat” (dolcetto o scherzetto) per personalizzare la sacca dei dolci decidendo, con la tecnica degli stencil e dei timbri, quale personaggio mostruoso sarà il protagonista. E poi postazioni di face painting per tutti, adulti e bambini, per trasformarsi in mostriciattoli e animali. Per l’occasione gli animali riceveranno pasti a base di zucca: macachi alle ore 11.00, lemuri alle 11.30, orsi alle 12.30, scimpanzé alle 14.00, ippopotami alle 14.30. Inoltre, all’interno di molti recinti verranno posizionate zucche intagliate e riempite di cibo che verranno proposte agli animali come forma di arricchimento ambientale Solo sabato 28 ottobre sarà organizzata una speciale caccia al tesoro ‘alla ricerca della grande zucca’. I partecipanti, divisi in squadre, si sfideranno in una serie di prove di genere espressivo, sportivo, enigmistico, canoro etc. tra le aree degli animali. Ogni squadra riceverà un kit per realizzare un proprio segno di riconoscimento, inventare un nome e un grido di battaglia. Mappa e regolamento alla mano, i partecipanti dovranno orientarsi con gli indizi, con l’aiuto di giudici mostruosi, e affrontare prove da paura.
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'Uomini scimmia' a Delhi per scacciare i macachi durante il G20
Una trentina di “uomini scimmia”, persone appositamente addestrate ad allontanare i macachi rhesus che hanno invaso New Delhi, è stata dispiegata nella capitale indiana per impedire che creino disagi durante il vertice del G20 in programma per il 9 e 10 settembre. Lo hanno fatto sapere le autorità locali.     Gli “uomini scimmia” imitano le grida delle scimmie langur, nemici naturali dei macachi…
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paolozardi · 1 year
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mchiti · 1 year
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raga sento che benji è il nuovo candidato ad affiancare bare come nemico pubblico dei macachi ogni sbracciata me lo fa pensare sempre di più io gasatissima per questa cosa
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scienza-magia · 1 year
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L'incertezza fa patire dolore pur di sapere in anticipo
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Che cosa siamo disposti a sopportare pur di conoscere il futuro? Persino il dolore fisico. Non sapere che cosa ci aspetta ci disturba a tal punto che siamo disposti a provare dolore fisico pur di guadagnare qualche informazione sul nostro futuro. Non sapere ciò che ci aspetta è una sensazione così insopportabile che siamo disposti persino a subire un po' di dolore fisico pur di abbattere il muro dell'incertezza - anche se l'informazione che avremo non potrà cambiare le cose. Uno studio appena pubblicato su Proceedings of the Royal Society B mostra fino a che punto può spingersi l'uomo pur di provare ad elaborare previsioni sul proprio futuro. Siamo una specie fatta per cercare informazioni, che sembrano avere un valore intrinseco, anche se non portano benefici immediati. Non lasciarci sulle spine... Studi sui macachi dimostrano che i primati sono disposti a sacrificare parte di una loro ricompensa durante compiti di laboratorio pur di sapere quali premi verranno dati loro in seguito, anche quando questa informazione non cambia in alcun modo la quantità totale di gratifiche ricevute.
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Stefan Bode, psicologo dell'Università di Melbourne (Australia), si è chiesto come si comporterebbe l'uomo in situazioni simili. In passato aveva già dimostrato che le persone non si fanno problemi a investire piccole somme di denaro o provare fatica fisica pur di conoscere in anticipo l'esito di alcuni sorteggi predeterminati, anche se questi loro sforzi non possono in alcun modo cambiare l'esito dei sorteggi. Testa o croce? Nel nuovo studio, Bode ha indagato il limite di questa sete di conoscenza: a patto di ottenere informazioni fini a se stesse, cioè prive di conseguenze pratiche, saremmo per esempio disposti a patire dolore fisico? A quanto pare, sì. Lo scienziato ha mostrato ad alcuni partecipanti una serie di immagini di "testa o croce", nelle quali ogni faccia della moneta era stata in precedenza associata a una diversa ricompensa in denaro. I volontari avevano la possibilità di conoscere in anticipo a quale faccia fosse abbinata una certa cifra, a patto di ricevere un piccolo stimolo doloroso (un flash di calore sull'avambraccio). Sapere questa informazione non avrebbe cambiato l'esito del lancio della monetina (affidato al caso) né la ricompensa finale, che sarebbe stata loro corrisposta comunque. Come è andata Quando gli stimoli erano minimamente dolorosi, i partecipanti si sono mostrati disposti a sopportare la scottatura nel 75% dei casi, e questa disponibilità è cresciuta quando in ballo c'erano maggiori quantità di denaro. Quando l'intensità del calore è aumentata, il numero di volontari desiderosi di affrontare la prova è diminuito: in ogni caso in circa la metà delle giocate c'è stato chi era disposto ad accettare anche il massimo livello di dolore. Che bello essere informati! Questo sprezzo del dolore fisico potrebbe derivare - secondo Bode - da una radicata avversione per l'incertezza: del resto, la capacità di cercare informazioni sul mondo esterno è stata, dal punto di vista evolutivo, una delle basi della fortuna della nostra specie. In futuro, Bode si propone di esplorare i limiti del desiderio umano di evitare l'incertezza. Ma intanto lo studio dimostra che il valore dell'informazione non è sempre legato alla sua utilità. E che esso aumenta quando il grado di incertezza è più alto. I grattacieli del futuro Read the full article
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nonsaremodellestar · 1 year
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Mi fanno pisciare i macachi del milantwitter che ridono e scherzano su mbappé via dal psg dimenticandosi completamente alla porta di chi suonerà al khelaifi a breve
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newsnoshonline · 4 months
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Come le stesse cellule cerebrali possono rappresentare sia la percezione che la memoria dei volti La rappresentazione della percezione e della memoria dei volti È stato scoperto che le stesse cellule cerebrali che codificano gli stimoli sensoriali potrebbero essere coinvolte nella rappresentazione dei ricordi a lungo termine, sebbene i meccanismi siano ancora poco chiari. Uno studio sui macachi Un recente studio ha analizzato l’attività neurale delle regioni cerebrali coinvolte nel riconoscimento dei volti nei macachi. È emerso che queste aree del cervello utilizzano un codice neurale distinto per rappresentare volti familiari, rispetto a quello impiegato per la percezione sensoriale.
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