Tumgik
#maschere viso
fashionluxuryinfo · 2 months
Text
Tumblr media
PISTERZI ITALIAN GROOMING ART UN APPROCCIO SOSTENIBILE PER IL LUXURY BEAUTY Pisterzi Italian Grooming Art stabilisce e implementa una nuova relazione tra i suoi prodotti e le priorità della sostenibilità del futuro creando prodotti per la cura della pelle e per la rasatura alto di gamma che consentano ai nostri clienti di ripensare gli impatti della loro routine di bellezza quotidiana . Attraverso i prodotti garantiamo un’esperienza che privilegia il benessere dei nostri clienti incoraggiandoli a prendersi cura del mondo che li circonda. https://www.fashionluxury.info/it/
0 notes
salute-green · 7 months
Text
Maschere Viso Fai da Te: Risparmia, Personalizza e Coccola la Tua Pelle in Modo Naturale!
Le maschere viso hand made sono un modo semplice e divertente per prendersi cura della propria pelle in modo naturale. Con ingredienti facilmente reperibili in casa, è possibile creare trattamenti personalizzati per ogni tipo di pelle e necessità. Perché scegliere le maschere viso fai da te? Naturali e sicure: Evitiamo conservanti e ingredienti chimici aggressivi, optando per la purezza degli…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
ciclossigenasi · 7 days
Text
Tumblr media Tumblr media
Stasera ho una festa.
Sono andata dalla parrucchiera, mi sono fatta lisciare i capelli ché da sola è diventato difficile, mi aiuta a sentirmi molto più carina.
Sono tornata a casa, ho ristruttutato il viso: sopracciglia, baffetti, quei cerotti che ti levano i punti neri, le maschere carine per il contorno occhi, la crema idratante.
Tutto questo mentre cercavo di pensare di stare tranquilla, che tutto passerà. Devo respirare, va tutto bene. Devo solo accettare che c'è una parte di me che vuole amore, attenzioni, cura e che va bene ed è naturale desiderarlo, ricercarlo. È naturale voler essere amati ed aver bisogno di amare.
Mi sento molto carina oggi
#.
38 notes · View notes
ninfettin · 8 months
Text
da una parte mi manda le foto delle corde, dall'altra mi prende le maschere viso in tessuto della garnier
20 notes · View notes
tiaspettoaltrove · 5 months
Text
Le ragazze italiane sono, quasi tutte e quasi sempre, annoiate.
Non impazzisco per monumenti e robe storiche, ma ammetto che il Colosseo la sua figura la fa sempre. Simbolo imponente, di un’epoca per fortuna passata. Stamattina camminavo al Circo Massimo, e mi sono imbattuto in una rievocazione storica dell’antica Roma. Ovvero centinaia di persone vestite come i combattenti dell’epoca, che marciavano e urlavano in coro. Lo chiamerò cosplay per sminuirne il valore artistico e culturale, e per evidenziarne l’inaccuratezza storica. Ma il punto non è nemmeno questo: perché dovrei glorificare una civiltà che ha messo Gesù Cristo sulla croce? Egli, col Suo sacrificio, ha dimostrato la sconfitta del mondo. E nello specifico, in quel tempo, la crudeltà di quell’impero romano tanto osannato anche ai giorni nostri. Tuttavia, rimanendo indifferente all’atmosfera di giubilo per una Storia che fu, ho deciso comunque di buttare un occhio a quella sorta di sfilata. Non tanto per curiosità in senso stretto, quanto per aver notato delle graziose donzelle (ben vestite e piacevoli da guardare), in quel marasma generale che a tratti sembrava più una rievocazione fascista, che romana (e in effetti dei tratti in comune ci sarebbero pure). Numericamente irrilevanti, ma qualche creatura degna di nota, nella folla l’ho trovata. Mi ha colpito ancora di più, in realtà, un’altra situazione. Ero nel pubblico accanto a un ragazzo, accompagnato dalla sua compagna, una bella biondina. Egli snocciolava date ed eventi, e lei neanche a dirlo palesemente si annoiava. O quantomeno, questo è quello che vedevo io. Guardava altrove, indice del fatto che probabilmente non avrebbe voluto essere lì. E dopo un po’ si è direttamente allontanata per parlare al telefono (probabilmente per chiamare l’amante). Era lì contro la sua volontà? Onestamente non sembrava. Il ragazzo appariva tranquillissimo. Sicuramente ingenuo, non cattivo. Espressioni del viso rilassate, tono di voce basso, non mi sembrava proprio il tipo che avrebbe “costretto” la sua metà a recarsi lì con lui. Secondo me era semplicemente un appassionato di Storia, magari mezzo “secchione”, che invece di godersi la sua bella biondina stava lì a guardare questi soldati molto convinti di ciò che facevano. Un altro aspetto lo devo rilevare, però, perché non vale solo in questo caso: le ragazze italiane le vedo, quasi sempre e quasi tutte, annoiate. Quindi mi chiedo: cosa volete davvero dalla vita? E cosa vi aspettate? Siete così perché siete viziate, e “troppo” libere? Oppure (e probabilmente mi rispondereste così) siete annoiate perché vi annoia chi vi circonda? Be’, in quest’ultimo caso bisogna rinunciare a ciò che non fa stare bene. Perché la vita è una, e va vissuta nel modo giusto solo con chi riteniamo che meriti di stare con noi. E anche qualora l’alternativa fosse la solitudine, ben venga. Ma restare con uno, solo magari per qualche vantaggio materiale, non lo trovo particolarmente edificante. Bisogna prendere coraggio ed agire onestamente. Farsi travolgere autenticamente, senza maschere.
10 notes · View notes
francesca-70 · 2 years
Text
"Sfacciata!" mi hanno chiamata,
perché cammino con l'anima libera,
il cuore scalzo e le ali aperte.
Senza volerlo,
hanno fatto il più bel complimento al mio viso,
scoperto
senza maschere.
Tumblr media
A. L. Márquez
62 notes · View notes
luluemarlene · 10 months
Text
Tumblr media
DANIELE
Questa sera Corso Moncalieri è popolato da un centinaio di auto che corrono verso le proprie autorimesse dopo una piacevole giornata soleggiata.
Mi muovo faticosamente in mezzo al traffico, disturbato dall'ennesima occasione persa di arrivare puntuale al luogo dell'appuntamento. Mi accompagna fin dalla partenza una inaspettata erezione.
Non ho mai visto prima
d'ora Marlene, credo che l'erezione arrivi direttamente dal mio inconscio.
Finalmente arrivo nel luogo prestabilito. Sento il mio nome vibrare nell'aria, vedo una donna poco distante.
E' lei, riconosco quella frangetta distinta che avevo già visto nelle sue fotografie. Ci scambiamo i soliti inutili baci di rito. I suoi occhi ed il suo sguardo sono pietrificanti, hanno una profondità difficile da descrivere.
Ci sentivamo da alcune settimane. Marlene non era convinta di volermi incontrare, avevo già tentato di approcciarla mesi addietro, ma non c'era stato verso.
Qualcosa però mi spingeva incessantemente verso di lei, qualcosa di intimo. Questa volta sono riuscito a trovare una piccola breccia fra le maglie della sua armatura.
Seduti ad un tavolino nella terrazza di un bar lasciamo che le nostre menti si intreccino. Sento una piacevole sensazione di accoglienza. Posso lasciar cadere la mia maschera ed abbandonarmi a lei, ai suoi occhi. I nostri visi sono a poca distanza l'uno dall'altro, provo una sensazione di totale abbandono, ha catturato il mio sguardo, non riesco e non voglio uscire da questa bellezza. E' l'infinito.
Marlene si avvicina al mio viso e mi bacia. Ciò che sento in questo momento è simile a quella sensazione che precede un orgasmo.
Ci allontaniamo e in pochi secondi siamo avvinghiati l'un l'altro. - sono senza mutandine.
Non mente. Apriamo la porta posteriore dell'auto, Marlene si stende sul sedile.
Indossa una lunga gonna e stivali di pelle nera. Non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi e quasi non mi accorgo che si sta masturbando. Avvicino la lingua alle labbra della sua fica e mi abbandono a lei, ai suoi umori. - voglio succhiarlo.
Slaccia i miei pantaloni e ingloba il mio cazzo fra le sue labbra. Lo succhia con foga, senza risparmiarne un solo
lembo di pelle.
Sono tremendamente eccitato, il mio cazzo era duro ormai da ore.
- mi hai sborrato direttamente in gola! Non riesco a ribattere immediatamente alla sua affermazione, rimango in silenzio per alcuni
secondi.
- scusami, avrei dovuto avvisarti. - non è necessario, avrei solo voluto un pò di sborra sulla mia pelle.
Nel frattempo ha ripreso a masturbarsi. Ho ancora voglia di lei, cerco il suo corpo.
Alzando lo sguardo mi rendo conto di essere nel bel mezzo di un parcheggio di corso Casale, praticamente in centro.
La mia mente era su di una spiaggia deserta.
Decido che è il momento di richiudere la patta dei miei pantaloni. Ci salutiamo dolcemente.
Marlene è un fiore raro.
Uno di quei fiori che non devono essere raccolti, nascosti nei meandri di una foresta umida, che si schiudono quando la mente si abbandona all'irrazionalità e le maschere svaniscono.
6 notes · View notes
Text
5.
Ho le gambe magre. La pancia in dentro. Le guance scavate. Ho gli occhi scuri. Le ciglia lunghe. Il viso pallido. Respiro il fumo da una sigaretta che non finisce mai e tingo l'aria di grigio scuro. Il vento scompiglia i miei capelli ed il sole riscalda le mie mani. Aspetto, sempre in attesa di niente. Ho promesso di scriverti, di aggiornarti su quel che sto diventando, ma non posso. Rovino il tuo lavoro, la tua opera d'arte. Mi hai creata modificando ogni parte di me a tuo piacimento, ma non sono io e tu non capiresti. Sarà passato un anno o forse due e continuo a piedi la via verso me stessa che ho smarrito.
Amore, caro amore mio.
Ti penso. Ogni tanto i tuoi tratti nella mia mente prendono forma, ma poi li scordo. I tuoi capelli ribelli. Gli occhi stanchi. I sbadigli mentre mi perdevo nei miei lunghi monologhi, prima parlando del mio passato per perdermi in qualche futuro non mio.
Aiutami. Davanti a me una folla inesistente, ma esistente solo in testa mia. Mi inumidisco le labbra screpolate e mi smarrisco in sguardi estranei.
Cerco. Cerco fino a vomitare sangue. Ho il collo pieno di lividi lasciati da qualche carnefice a me ignoto. Non mi ricordo mai, l'unica cosa che memorizzo è l'intensità dei loro respiri che vorrei smorzare. Un colpo netto al petto, il cuore strappato dal petto poi mordo. Il sapore del sangue riscalda il mio palato e come al solito mi sono morsa le guance. Disastro, ma tu ammiravi il disastro che sono. Ogni volta che aprivo la porta blu in fondo al corridoio tu mi aspettavi, ma ti trovavi davanti qualcosa di impreciso, indefinito, sconosciuto al tuo sguardo.
Poi capivi, ma solo poi.
Ero io.
Ogni volta la stessa creatura, ma in vesti diverse dall'ultima volta. Mi nascondevo sotto maschere diverse. Oggi labbra dipinte di rosso e abiti neri e dopo una settimana ti trovavi davanti una bambina con i fiocchi tra i capelli ricci e con un vestito verde smeraldo. Ho buttato quel vestito come ho tentato di buttare me stessa e quel che finalmente ero diventata. Mi spaventava. Capisci? Certo che non capisci. Tu non mi hai mai capita come d'altronde non mi sono mai capita nemmeno io. Il mio marchio erano le scarpe alte e gli occhi rossi. Non sono mai stata lucida o sincera con te. Ho preferito le bugie.
Tu mi chiedevi come stavo ed io dicevo bene. Tu mi chiedevi di raccontarti di me, di dirti come era andata la mia settimana ed io ti raccontavo di qualcuno che non ero io, che non mi toccava in nessuna maniera.
L'ultima volta mi hai fatta piangere. Le lacrime scorrevano e la mia voce tremava, però ero tranquilla. Era una cosa fuori di me, estranea a ciò che ero io. Lasciavo le lacrime bagnarmi il viso con un sorriso stampato in faccia come se fosse una cosa divertente. Tu mi guardavi impaurita, spaventata.
A volte per strada, a testa alta incontro gente felice, ci parlo, tocco tutto ciò di buono in loro e lo trasformo in odio, attendo il loro macabro, penoso suicidio in una stazione di servizio alle 3 del mattino o nella propria camera un giorno qualunque.
Attendo.
Tu sai fermarmi.
Tu sai porre fine a tutto ciò di male c'è in me, ma non farlo, non togliere la mia unica arma, il mio unico scudo contro questo mondo mio strano e confuso.
Amore, caro amore mio.
Parlo con loro.
Ancora.
Ascolto le loro voci che rimbombano nella mia testa come colpi di campana, ed anche oggi ho fatto le 4 del mattino. Mi strappo gli occhi e il dolce buio è la mia casa. Io so muovermi, io so distruggerti.
Ed ora svegliami che sto sognando che è un altro incubo che solo tu puoi fermare.
Fammi male e fammi aprire gli occhi.
Spezza tutto.  
2 notes · View notes
fashionluxuryinfo · 5 months
Text
Tumblr media
Parola d’ordine: detersione. I consigli di Aroma-Zone per una skincare efficace.
Il brand francese per la bellezza naturale, la cura della pelle e il benessere suggerisce come ottenere una pelle pulita, luminosa e nutrita grazie alla corretta detersione quotidiana del viso.
Una delle fasi più cruciali nella beauty routine quotidiana, eppure spesso trascurata, è la detersione del viso. Questo è il primo step necessario per far splendere la pelle, favorendo il rinnovamento cellulare ed eliminando impurità, trucco e residui di polveri sottili, e prepararla così al meglio per la successiva applicazione di qualsiasi cosmetico.
0 notes
soldan56 · 1 year
Text
“Tornando a B., gli manca l’organo della vita intellettuale, etica, estetica. In compenso ha un apparato percettivo e motorio adatto alla caccia: animale monstre, del genere caimano o squalo, diversamente dai quali allarga le ganasce nel riso, scherza, parla come le fontane buttano acqua, suona, balla; e l’ascendente ilare moltiplica le prede. Laurea tardiva in legge, imprese edili, bilanci opachi, girandole societarie, affari via via più grossi. Viene su a coups de main. Uno è l’acquisto della principesca villa d’Arcore dall’unica erede Casati Stampa: costa poco, quasi niente; mediava la compravendita un avvocato, già protutore dell’alienante, sulla cui testa peseranno condanne penali perché gli compra favori giudiziari (così sedici anni dopo, diventa editore dominante, padrone della Mondadori); e lì, a Villa San Martino, s’insedia uno pseudostalliere, boss mafioso, restandovi due anni. Sta a pennello nella P2. Sinora era storia d’ordinario affarismo. Quando la Consulta schiude l’etere ai privati abolendo il monopolio statale, irrompe e divora i concorrenti. L’arma è una gestione stregonesca: soap-opere, vaudeville sguaiato, lotterie, giochi, un allegro mondo finto dove la fortuna sta dietro l’angolo; niente che affatichi i neuroni, lasciamoli dormire (la Rai manda in onda Omero, Flaubert, Tolstoj o simili barbose pappolate); così cattura l’audience e rastrella pubblicità. La Corte postulava dei limiti. Come non detto, e quando dei pretori tentano d’imporli, gli presta man forte Bettino Craxi, presidente del Consiglio dettando scandalosi decreti. L’operazione costa un occhio ma ne valeva due. Giulio Andreotti vara una legge Mammì che lo consacra duopolista: cinque ministri democristiani tentavano d’impedire l’abuso dimettendosi, impassibile, li sostituisce d’un colpo. La cadente Repubblica era corrotta nelle midolla: gliele mangiavano consorterie fameliche, quindi odiose agl’imprenditori; un’inchiesta penale innesca la spirale; e finiscono travolte. Nel vuoto entra lui, fingendosi uomo nuovo in polemica col professionismo politico parassitario del quale è figlio: gl’ignari lo vedono liberal-liberista, pragmatico, semplificatore; accorrono dei chierici delusi dal vecchio establishment. Vari segni destano sospetti: ad esempio, l’inno, talmente volgare da non attecchire; quel sorriso digrignato ha l’aspetto fisso delle maschere; l’Ego gli cade da ogni parte. Vinta la partita elettorale, figura male al governo, com’era prevedibile. Gli mancano qualità organiche: la cura degl’interessi altrui in prospettive lunghe implica distacco dall’Io; lui vi sta avviluppato, un pitone nelle spire; era affarista da preda, tale rimane, insofferente d’ogni regola. Non è il suo mestiere: dura solo sei mesi ma disponendo d’un ordigno formidabile, l’adopera senza scrupoli, sul presupposto che lo spettatore medio, frollato al punto giusto, abbia l’età mentale d’undici anni, e dipenda solo dallo stregone abbassarla ancora; dopo sedici mesi d’interregno, raccoglie più voti del cartello avversario, perdendo nei Collegi uninominali. Sul campo è l’antipode del capitalista weberiano. Imprenditore? No, impresario d’una lobectomia collettiva e scorridore d’affari: pratica ridendo menzogna sistematica, fraudolenta quando occorre, arte del corrompere, plagio spietato; predatore-barzellettiere dai riflessi infallibili, non patisce fisime inibitorie né perde tempo in fatiche mentali; nel suo genere combina mirabilia. Qui viene utile la scienza del viso: il catalogo medievale degl’indizi include soprannomi e mala physiognomia; le icone berlusconiane, meticolosamente curate dagli addetti, dicono tutto”. Così , su #Berlusconi, Franco Cordero (quanto ci manca oggi), ricordato e riproposto da Duccio Facchini e @altreconomia
via @tomasomontanari
11 notes · View notes
katyeildomani · 7 months
Text
Tumblr media
Nessun viso
Solo maschere
5 notes · View notes
principessa-6 · 1 year
Text
Tumblr media
Senza volerlo mi hanno fatto il più bel complimento, mi hanno chiamata, "SFACCIATA"...
Perché cammino con l'anima libera, il cuore scalzo e le ali aperte, con il viso scoperto, senza maschere... 🤍 💜 🤍
9 notes · View notes
deeonisia · 11 months
Text
Stavo ascoltando un podcast che parlava di halloween mentre, con una candela accesa, mi stavo lavando e la signora del piano di sopra si è messa a zampettare per tutta casa e io, da sotto, sentivo questi passi che si allontanavano e si avvicinavano e la mia mente ha cominciato a fare pensieri strani tipo "e se ci fosse qualcuno in casa?" O "e se sbucasse una testa dalla porta del bagno?" E siccome ero dentro la vasca mi sentivo anche più vulnerabile e poi manco a dire che potevo distrarmi per non pensarci. Ero anche da sola perché il mio ragazzo è uscito e avevo pensato di godermela, mi ero organizzata per farmi un bagno rilassante con le candele e i podcast e le maschere al viso e ai capelli ed è finita per essere una roba che volevo finire il prima possibile per infilarmi sotto le coperte. Quasi trent'anni eh 🥲
2 notes · View notes
stosempredimerda · 1 year
Text
Non ho maschere sul viso il mio viso è triste
2 notes · View notes
Text
Tumblr media
Chissà se un giorno butteremo le maschere
che portiamo sul volto senza saperlo.
Per questo è tanto difficile identificare
gli uomini che incontriamo.
Forse fra i tanti, fra i milioni c'è
quello in cui viso e maschera coincidono
e lui solo potrebbe dirci la parola
che attendiamo da sempre. Ma è probabile
che egli stesso non sappia il suo privilegio.
Chi l'ha saputo, se uno ne fu mai,
pagò il suo dono con balbuzie o peggio.
Non valeva la pena di trovarlo. Il suo nome
fu sempre impronunciabile per cause
non solo di fonetica. La scienza
ha ben altro da fare o da non fare.
Eugenio Montale
4 notes · View notes
ilbeautyblogdianna · 2 years
Text
𝐈𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐬𝐭𝐞𝐩 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐤𝐞 𝐮𝐩: 𝐥𝐚 𝐒𝐤𝐢𝐧𝐜𝐚𝐫𝐞!
Tumblr media
La skincare... quel momento davvero speciale dove ci prendiamo cura di noi e ci regaliamo una coccola quotidiana. In realtà la skincare è davvero fondamentale se vogliamo avere una pelle "da star".. Perfetta, senza troppe discromie e soprattutto PULITA! Abbiamo bisogno di una buona base per il nostro amato maquillage che solo una corretta skincare ci può dare. Oggi analizzerò, step by step, i tipi di pelle più comuni e come prendercene cura.
PELLE NORMALE: Beata/o chi ha la pelle normale! Questo tipo di pelle non ha bisogno di troppe considerazioni, se non una semplice pulizia molto soft giornaliera e ogni tot anche delle maschere ma attenzione! MAI alterare il PH!
PELLE MISTA: Questo tipo di pelle si presenta oleosa sulla zona t e secca sulle guance (è la mia skin type). Questo genere di pelle ha bisogno di una detersione delicata e della multimasking, ovvero possiamo utilizzare due maschere differenti nello stesso momento. Per esempio, possiamo utilizzare sia una maschera idratante, sia una maschera purificante purché la pelle ritrovi il suo equilibrio e la sua opacità.
PELLE GRASSA: La pelle grassa espelle quantità eccessive di sebo su tutto il viso e questo comporta l'aumento di impurità. Questo tipo di pelle ha bisogno di una corretta esfoliazione! Per questa skin type abbiamo bisogno di prodotti che riducono l'eccesso di sebo, che opacizzi e soprattutto che riduca drasticamente la possibilità di formare impurità. Le maschere adatte a questo tipo di pelle sono quelle in argilla.
PELLE SECCA: Se dall'altra parte abbiamo visto l'eccesso di sebo, qui invece vediamo l'esatto opposto. La pelle secca è molto soggetta ad arrossamenti e screpolature nelle stagioni fredde. Abbiamo bisogno di evitare tutto ciò con una buona dose di idratazione, di nutrirla in profondità!
PELLE DELICATA: Infine abbiamo la pelle delicata. Richiede maggiore cura e attenzione per prevenire irritazioni. Non solo dobbiamo prenderci cura di lei con prodotti molto mirati, ma dobbiamo anche bere molta acqua perchè spesso e volentieri la pelle si secca anche a causa della mancanza di liquidi. Fate molta attenzione quando inizia il freddo e cercate di bere molta acqua!
Oggi vi ho parlato a grandi linee delle skin type più comuni. Settimana prossima vi porterò una lista di prodotti da utilizzare secondo la tipologia di pelle!
Tumblr media
8 notes · View notes