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#massimo giachino
sognareleggiesogna · 3 months
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RECENSIONE: Lontano dalla luce di MASSIMO GIACHINO
Cari Sognatori, Michy ha letto il libro horror di Massimo Giachino pubblicato dalla DELOS DIGITAL EDIZIONI !!! GENERE Horror DATA DI PUBBLICAZIONE 20 giugno 2023 EBOOK / CARTACEO Affiliati Amazon Tre bambine inspiegabilmente scomparse nel nulla. Un torbido segreto celato gelosamente per molti anni e tornato prepotentemente a galla, le cui conseguenze sconvolgeranno un’intera comunità. Un…
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muatyland · 6 months
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Massimo Giachino: "Sento costantemente la necessità di scrivere, di imprimere su carta i miei pensieri e le mie opinioni." #Intervista
Massimo Giachino è nato nel 1979 nelle Langhe, dov’è cresciuto e vive attualmente. Collabora con il sito http://www.ondecritiche.it in veste di recensore cinematografico. Tra le sue opere vanno citate Come in uno specchio, racconto fantasy arrivato primo classificato nell’antologia Hyperborea 6 della Midgard Editrice (2022); Il saggio eremita, favola in rima vincitrice del Premio della Giuria…
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alemicheli76 · 7 months
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"Lontano dalla luce" di Massimo Giachino, Delos Digital. A cura di Alessandra Micheli
So che dovrei essere perturbata dal tono lugubre e gotico del testo. Perché la storia che ci racconta Giachino non è affiato solare. Anzi. E’ fatta di una notte densa e umida che entra dentro le ossa e tiene con il fiato sospeso. Dovrei temere cosa accade in questo paese dove sono i segreti inconfessabili a inchiodarci sulla soglia di un mondo che non vorremmo mai vedere. E’ una storia di…
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gruppomatoutv · 1 year
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12° Memorial Ceccon - Valle d'Aosta
Sessantatre partenti e altrettanti arrivati, questa mattina, nella classica Villair di Quart – Lignan di Saint-Barthélemy, cicloamatoriale di 19 km e 1100 metri di dislivello, 12° memorial Elio Ceccon e gara valida per il Campionato regionale della Montagna Fci, che ha visto transitare primi sul traguardo Giulia Soffiati e Kristian Cabras. Al maschile, fanno subito il vuoto Wladimir Cuaz (Cicli Lucchini) e Kristian Cabras (Sanetti Sport), che guadagnano secondi su secondi man mano che la strada sale; la gara si decide negli ultimissimi metri, con Kristian Cabras (51’38”) che mette tra sé e Wladimir Cuaz (51’43”) una manciata di secondi. Alle loro spalle, sin dai primi chilometri, un’altra a gara a due per un posto sul podio, che va a Thierry Montrosset (Swatt Club) che, con lo stesso crono – 56’42” – precede di mezza ruota Alessandro Ghia (Panaché). Per le posizioni nella ‘Top ten’, un quartetto, che si sgrana ai meno cinque dalla linea d’arrivo: Marco Ranfone (Panaché; 57’18”) precede Christian Vallet (57’23”), che vesta la maglia del sodalizio organizzatore, il Gs Aquile, Denis Donzel (Vc Courmayeur MB; 58’08”) e Francesco Ghia (Orange Bike Team; 59’42”). A chiudere la graduatoria dei migliori dieci, 9° Jacques Tercinod (Gs Aquile; 1h 00’42) e Luca Giachino (Rodman Azimut; 1h 00’42”). Al femminile, grande prestazione di Giulia Soffiati (Swatt Club; già vincitrice della Maratona dles Dolomites), che chiude 19° assoluta, in 1h 03’18”); al 48° posto, seconda di categoria, Joelle Gyppaz (Panaché; 1h 20’09”) e, terza, prima delle Over 30, 50° assoluta, Federica Teppex (Gs Aquile; 1h 21’12”). Premio speciale anche per l’ultimo classificato del 12° memorial Elio Ceccon, 63°, 5° Donne, Marta Sordi (Gs Aquile; 1h 49’57”). Diciotto società a competere per il memorial Ceccon (in realtà 17; il Gs Aquile, organizzatore, ha deciso di non apparire in classifica), e vittoria che è andata al Panaché (950 punti), a precedere il Cicli Lucchini (613) e l’InBike Atelier Boldrini (609). Otto maglie di Campione regionale della Montagna Fci (accorpate le categorie M4 e M5, e M7 e M8), ai tesserati per sodalizi valdostani, con almeno tre atleti sulla linea di partenza. Nell’EliteSport succeso di Alessandro Ghia (Panaché); M1, Wladimir Cuaz (Cicli Lucchini); M2, Christian Vallet (Gs Aquile); M3, Daniele Calandri (Gs Aquile); M4, René Montrosset; M5-M6, Massimo Giangrasso (Gs Aquile); M7, Paolo Castellaro (Gs Aquile); Donne, Joelle Gyppaz (Panaché). I vincitori di categoria. EliteSport, Kristian Cabras; M1, Wladimir Cuaz; M2, Christian Vallet; M3, Luca Giachino; M4, Paolo Trione (Velo Zerbion); M5, Piero Cassius (Rodman Azimut); M6, Massimo Giangrasso; M7, Paolo Castellaro; M8, Mario Pastoret (Gs Aquile); Donne U30, Giulia Soffiati; Donne O30, Federica Teppex.
Si ringrazia per le immagini video: Paolo Castellaro Carlo Inglese
  #memorialceccon #gsaquile #Montagnafci #gruppomatou
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tarditardi · 3 years
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Fashion Food Wine Week Miami di Gigi Les Autres, in occasione della Miami Swim Week
Fashion Food Wine Week Miami prende vita in concomitanza con la Miami Swim Week, la settimana in cui il fashion system internazionale fa tappa in Florida per dare spazio alle nuove tendenze in ambito costumi, moda mare e nuove tendenze.
Ideato da Gigi Les Autres, hair stylist e fashion advisor di livello internazionale, Fashion Food Wine Week Miami è un evento da vivere in mille modi diversi.
E' prima di tutto un momento di formazione professionale di alto livello dedicato a make up artist e hair stylist. Il programma dell'evento comprende infatti due giorni di giorni di Masterclass dedicati a trucco e parrucco per moda, tv e spettacolo. Durante Fashion Food Wine Week Miami si vivrà in prima persona tutto il lavoro dietro le quinte che precede una sfilata. Sempre per quel che riguarda la formazione, è prevista un'altra giornata interessante, divisa tra un servizio fotografico in studio  ed uno in esterna, così da far vivere ai partecipanti le differenze tra i diversi tipi di shooting.
Sarebbe però un peccato non godersi anche le spiagge ed il sole della Florida. Per questo Fashion Food Wine Week Miami prevede diversi momenti liberi, da dedicare magari alle ispirazioni moda che una città come Miami nel bel mezzo della sua fashion week può offrire.
Fashion Food Wine Week Miami culmina in un fashion show previsto per il 10 luglio 2021. La sfilata è una selezione di talenti da vivere in prima persona, come modelle in passerella o professionisti nel backstage. La sfilata sarà anche un momento di casting per The Look of the Year, prestigioso evento moda internazionale nato nel 1983 negli Stati Uniti e dal 2006 di proprietà italiana.
Tra gli abiti in passerella, ci sono quelli firmati Diana Dieppa Couture, un brand amato da superstar come Sofia Vergara e Shakira. Ecco poi La Fascinante, un nuovo brand Made in Italy firmato dall'artista e fashion designer italo-colombiana Lalula Vivenzi.
Alla sfilata di Fashion Food Wine Week Miami è già confermata la presenza di vip e personaggi. Ma è probabilmente troppo presto per parlarne.
Possiamo invece anticipare che subito dopo l'evento in passerella prenderà vita un fashion party che chiude in bellezza Fashion Food Wine Week Miami. Sarà un momento di relax per i partecipanti, ma anche il modo perfetto per i partner dell'evento, che potranno mostrare ad un pubblico selezionato e agli addetti ai lavori del fashion system internazionale tutto ciò che propongono. Ad esempio, la storica azienda piemontese Giachino si occuperà del catering e e presenterà alcuni dei suoi vini.
Sarebbe già abbastanza ma non è tutto: Fashion Food Wine Miami è anche un vero reality show in onda su Fashion Food Wine Channel, nuovo canale presto online e in onda su NCG. Le telecamere riprenderanno tutta la magia che nasce quando persone di talento molto diverse tra loro si trovano ad interagire, in un luogo unico come Miami.
https://fashionfoodwine.co
Chi è Gigi Les Autres (art director dell'evento)
Hair stylist di livello internazionale premiato per ben due volte ai Global Salon Business Awards, gli Oscar mondiali della coiffure (nel 2006 a Barcellona e nel 2008 ad Hollywood), Gigi Les Autres oggi sale anche sul palco da protagonista. Come conduttore, dà vita ad importanti programmi radiofonici e televisivi e nel 2021 ha fondato con Massimo Bianco Fashion Food Wine Channel, un canale televisivo presto in onda e online con il gruppo NCG Television. "Credo da sempre nel talento altrui. Fashion Food Wine nasce appunto per dare opportunità concrete e visibilità a chi se le merita", spiega Gigi Les Autres. "Vengo da un piccolo paese come Boglietto di Costigliole d'Asti, ma oggi lavoro tra Hollywood e Miami. So per esperienza che a volte sogni diventano realtà".
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paoloxl · 4 years
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Qui caddero fucilati dai fascisti i martiri della Resistenza Piemontese. La loro morte salvò la vita e l’onore d’Italia. 1943-1945“.
Queste le parole riportate sulla lapide posta al centro del Sacrario del Martinetto, piccolo poligono di tiro nella IV Circoscrizione del Comune di Torino, scelto dai repubblichini dopo l’8 settembre 1943 come luogo d’esecuzione delle sentenze capitali.
Qui, nel giro di venti mesi, vennero fucilati sessantuno partigiani e resistenti piemontesi.
Lunedì, 31 marzo 1944, la Resistenza piemontese subisce un durissimo colpo: nella mattinata, sulla sagrestia del Duomo, vengono catturati quasi tutti i componenti del Comitato Regionale Militare Piemontese (Crmp): Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano e Giuseppe Perotti.
Il Crmp era stato costituito clandestinamente a Torino nell’ottobre del 1943, come organo del Comitato di Liberazione Nazionale, con il compito di coordinare le azioni delle bande partigiane già esistenti.
Gli otto vengono condotti alle Carceri Nuove, e il 2 aprile, in gran fretta, viene dato il via al processo alla presenza dei massimi vertici fascisti. Già il giorno successivo, e nonostante le trattative intavolate dal Cln, viene pronunciata la sentenza: fucilazione.
All’alba di mercoledì 5 aprile gli otto condannati vengono condotti all’interno del poligono di tiro, ammanettati: ci sono decine di militi della Guardia Nazionale, che li legano alle sedie poste all’estremità del poligono, schiena rivolta al plotone di esecuzione. Passa ancora qualche minuto, il tempo per Padre Carlo Masera, che ne ricorderà il coraggio, di benedirli, quindi viene letta la sentenza, ed infine il plotone spara. Una sola voce, quella di Franco, Quinto, Giulio, Paolo, Errico, Eusebio, Massimo e Giuseppe grida “Viva l’Italia libera!”
Con queste parole, Eusebio Giambone si rivolge alla moglie,qualche ora prima di essere fucilato:
“fra poche ore io certamente non sarò più, ma sta pur certa che sarò calmo e tranquillo di fronte al plotone di esecuzione come lo sono attualmente, (…)come lo fui alla lettura della sentenza, perché sapevo già all’inizio di questo simulacro di processo che la conclusione sarebbe stata la condanna a morte. Sono così tranquilli coloro che ci hanno condannati? Certamente no! Essi credono con le nostre condanne di arrestare il corso della storia. Si sbagliano! Nulla arresterà il trionfo del nostro Ideale,essi pensano forse di arrestare la schiera di innumerevoli combattenti della Libertà con il terrore? Essi si sbagliano!“
 
La grande lapide dedicata “Ai nuovi martiri della libertà” è collocata nel recinto delle fucilazioni, unica parte sopravvissuta del grande poligono di tiro del Martinetto, destinato tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945 a luogo di esecuzione dei condannati a morte dai tribunali speciali e militari istituiti dalla Repubblica sociale, e di fucilazioni per rappresaglia. Il luogo è oggi il sacrario cittadino della resistenza, sede di una commemorazione civica che ogni anno si svolge il 5 aprile, nell’anniversario della fucilazione di otto dei componenti del primo Comitato militare regionale. La lapide venne scoperta con una solenne cerimonia l’8 luglio 1945, con la partecipazione del cardinal Maurilio Fossati, del ministro Giuseppe Romita, del sindaco Giovanni Roveda e del presidente del Cln regionale piemontese Franco Antonicelli che ricordò la decisione del Clnrp, presa ancora nella clandestinità, di costituire il luogo in sacrario: «Il Martinetto». Le generazioni più antiche delle nostre avevano, in tutta Italia, un nome per i loro fremiti di sdegno e di carità: Belfiore. Le generazioni nostre hanno creduto a lungo che l’età dei martirii fosse conclusa per sempre nella nostra storia e nella storia civile del mondo. Invece, col dramma della libertà, si è riaperta la serie dei grandi olocausti e delle solenni testimonianze. E così abbiamo compreso che per la nostra esperienza di uomini tutto va riedificato: l’amore e il dolore, la colpa e il riscatto, l’infamia e la purezza, l’arco di trionfo e il Martinetto. […] Io leggo l’elenco, non ancora forse completo, dei 61 martiri, e vedo, l’uno dopo l’altro, tra il 16 gennaio 1944 e il 15 aprile 1945 succedersi un operaio e un impiegato, un artigiano e un ingegnere, un geometra e un bibliotecario, uno studente e un professore d’Università, un generale e un sottufficiale, un soldato e un partigiano. Ma partigiani tutti; tutti degni di quel nome che da noi va adoperato non come tessera di privilegi ma come titolo di onore, quel nome – e quella realtà – che per noi è la maggiore, la più straordinaria realtà di questa nostra veramente sacra e veramente civile guerra italiana». La lapide riporta i nomi di 59 fucilati, senza date, con incisa accanto l’indicazione della professione, come spesso nelle targhe dedicate ai singoli caduti. Sono invece 61 i nomi riportati nell’Elenco detenuti giustiziati al Martinetto, custodito tra le carte della presidenza del Cln, Giunta consultiva regionale. I nomi sono trascritti in ordine cronologico per data di morte e vi figura al primo posto Ruggero Vitrani, la cui esecuzione è erroneamente datata 16.1.1944, in luogo di 1945; è questo certamente l’elenco a cui Antonicelli fa riferimento nel suo discorso. Nel documento, oltre ai nomi incisi sulla lapide, si trovano anche quelli di Brunone Gambino, Carlo Jori, Aldo Camera, Giustino Bettazzi, e Maurizio Mosso, fucilati per rappresaglia all’attentato di via Sacchi 14; Domenico Binelli e Ferdinando Conti, due dei cinque fucilati per rappresaglia in seguito all’uccisione di Ather Capelli; Dario Musso e Carlo Brero, fucilati il 27 luglio 1944; Aldo Salvatori, fucilato il 22 settembre 1944; Luciano Politi, fucilato il 15 aprile 1945. Alessandro Teagno e Matteo De Bona sono registrati sotto il falso nome usato in missione, rispettivamente Luciano Lupi e Carlo Lari. Non sono compresi i nomi di Secondo Brignolo, Giovanni Bruno, Pedro Ferreira, Paolo Perego, Pietro Enrico, Dario Girardi, Giuseppe Padovan, Remo Pane, Paolo Tripodi. Un altro elenco pubblicato da don Giuseppe Marabotto (1953) Fucilati dalla R.s.i. provenienti dal carcere comprende 93 nomi disposti in ordine cronologico, con data e luogo di fucilazione e l’indicazione dei sacerdoti che fecero assistenza spirituale: per quanto riguarda i caduti del Martinetto, pur con imprecisioni, non si discosta dalla lapide.
Brignolo Secondo meccanico
Bruno Giovanni commerciante
Perotti Giuseppe Paolo generale
Giachino Errico (Erich) geometra
Montano Massimo studente
Biglieri Giulio bibliotecario
Balbis Franco capitano
Giambone Eusebio meccanico
Braccini Paolo professore universitario
Bevilacqua Quinto mosaicista
Perego Paolo meccanico
Enrico Pietro studente
Girardi Dario contadino
Padovan Giuseppe calderaio
Pane Remo meccanico
Tripodi Paolo operaio
Pizzorno Carlo studente universitario
Bocchiotti Giuseppe tipografo
Caramellino Walter impiegato
Armano Oreste studente
Massai Landi Francesco studente
Farinati Gianfranco studente
Valobra Ferruccio impiegato
Gippone Giuseppe maresciallo d’aviazione
Galvagni Aimone sergente maggiore
Mecca Ferroglio Giovanni elettricista
Giardini Mario bersagliere
Cormelli Luigi impiegato
Zucca Claudio verniciatore
Bergamaschi Pompeo muratore
Marconi Vasco tubista
Bianciotto Lorenzo meccanico
Testa Alessandro contadino
Berta Giuseppe meccanico
Attardi Alfredo studente
Amprino Armando meccanico
Dovis Candido manovale
Vitrani Ruggero meccanico
Cipolla Francesco pasticcere
Ferreira Pedro tenente
Duò Almerigo meccanico
Savergnini Luigi impiegato
Barbero Orazio impiegato
Mesi Ulisse impiegato
Moncalero Giovanni verniciatore
Del Col Dino fotografo
Cibrario Bruno disegnatore
Migliavacca Luigi apprendista tornitore
Zumaglino Battista carpentiere
Martino Enrico contadino
Viale Lorenzo ingegnere
Gindro Alfonso meccanico
Meneghini Nello nichelatore
Canepa Giovanni motorista
Fattorelli Rubens meccanico
Teagno Alessandro tenente
De Bona Matteo perito agrario
Simonetti Donato impiegato
Cursot Giuseppe muratore
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padovajazzclub · 4 years
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                                           HALL OF FAME  
 Artisti ospitati dal Jazz Club  rassegne jazz 2009 2010 2011 2012 2013
Venerdì,20 dicembre 2013
FERENC NEMETH "TRIUMPH" 4et
Kenny Werner - piano Gregory Tardy – tenor sax Lionel Loueke - electric bass Ferenc Nemeth - drums
*****
Giovedì,4 dicembre 2013
Simone Graziano "Frontal" 5et
Simone Graziano-piano
David Binney-alto sax
Dan Kinzelman -tenor sax
Gabriele Evangelista-contrabbasso
Stefano Tamborrino -drums
*****
Giovedì,24 ottobre 2013
SILVANIA DOS SANTOS Trio Silvania Dos Santos-vocals Ennio Righetti-guitar,mandolino e cavaquinho Roberto Rossi-drums , percussion
*****
Giovedì,16 ottobre 2013
OFF THE CHARTS 4et
Pietro Tonolo-tenor sax
Andrea Pozza-piano
Lorenzo Conte-double bass
Ferenc Nemeth-drums
*****
Giovedì ,10 ottobre 2013
Alex Schultz-guitars  Raphael Wressnig-hammond Silvio Berger-drums,tamburine
*****
Giovedì,3 ottobre 2013
The Mixtapers  feat. Flavio Sigurtà
Nico Menci-Keyboards
Michele Manzo-basso e chitarra
Brother Martino-drums
Flavio Sigurtà-tromba
*****
Giovedì,8 agosto 2013
Michael Blake-tenor sax  from NEW YORK
Alessandro Lanzoni-piano
Gabriele Evangelista-contrabbasso
Tommaso Cappellato-drums
*****
Giovedì,10 maggio 2013
MICHELA GRENA & THE ONE BEAT BAND
Michela Grena - voce Gianpaolo Rinaldi – pianoforte e tastiere Luca Amatruda - basso Andrea Pivetta - batteria Mirko Cisilino - tromba
*****
Giovedì,28 marzo 2013
Arthur Kell 4et
Loren Stillman - sax contralto
Brad Shepik - chitarra
Arthur Kell - contrabbasso
Tommaso Cappellato -batteria
*****
Giovedì,20 febbraio 2013
Kelvin Sholar Trio
kelvin Sholar-piano
Andrea  Lombardini-bass
Tommaso Cappellato-drums
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Giovedì ,9 febbraio 2013
Glaucorius 4et
Glauco Benedetti-basso tuba
Luca Grani-chitarra
Davide Agnoli-sax contralto
Lorenzo Terminelli-batteria
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Giovedì,7 febbraio 2013
Leroy Emmanuel 5et
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Giovedì,29 novembre 2012
Diodati Neko 4et
*****
Giovedì,22 novembre 2012
Hobby Horse trio
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Giovedì,25 ottobre 2012
Malastrana 4et
Michael Rosen-sax soprano
Stefano Raffaelli-piano
Flavio Zanon-contrabbasso
John B.Arnold-batteria ******
Giovedì,18 ottobre 2012
JELLY ROLLS BAND
Sergio Gonzo- tromba Fiorenzo Martini- tromba Marco Ronzani-sax soprano Bobo Beraldo-sax contralto Marco Bressan-sax tenore Luca Moresco-trombone  Giovanni Carollo-chitarra elettrica Andrea Miotello-chitarra elettrica  Federico Valdemarca-contrabbasso Giulio Faedo-batteria
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Giovedì,11 ottobre 2012
GROOVE ELECTION 5et
*****
Giovedì,4 ottobre 2012
Matteo Raggi,Davide Brillante,Luciano Milanese,Carlo Milanese
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Giovedì,27 settembre 2012
MORROCOY BAND
Ascanio Scano,Giuseppe Bertolino,Pasquale Cosco,Marco Andrighetto
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Giovedì,20 settembre 2012
GIANNI STEFANI 4et
Gianni Stefani-sax tenore
Matteo Alfonso-piano
Nicola Bortolanza-contrabbasso
Luca Lazzari-batteria
*****
Giovedì,3 maggio 2012
MEETING SOUNDS 4et
Claudio Giovagnoli- sax tenore
Simone Graziano-piano
Gabriele Evangelista-contrabbasso
Bernardo Guerra-batteria
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Giovedì,26 aprile 2012
Fabio Giachino trio
Fabio Giachino: pianoforte
Davide Liberti: contrabbasso
Ruben Bellavia: batteria
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Giovedì,19 aprile 2012
Alessia Obino 4et
Alessia Obino-voce
Fabrizio Puglisi-piano
Stefano Senni-contrabbasso
Tommaso Cappellato-batteria
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Giovedì,5 aprile 2012
Gabriele Boggio Ferraris 4et
Alessandro Rossi - batteria
Michele Tacchi contrabbasso
Gabriele Boggio Ferraris-vibrafono
Mirko Mignone-piano
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Giovedì,29 marzo 2012
Raffaele Genovese trio
Raffaele Genovese-piano
Marco Vaggi-contrabbasso
Ferdinando Faraò-batteria
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Lunedì , 26 marzo 2012
Simone Graziano Project  
Chris Speed -tenor sax
David Binney-alto sax
Simone Graziano-piano
Gabriele Evangelista-contrabbasso
Stefano Tamborrino -drums
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Giovedì,22 marzo 2012
Dario Carnovale-piano
Massimo Serafini-contrabbasso
Luca Colussi -batteria
Max Ionata -sax tenore
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Mercoledì,7 marzo 2012
RALPH ALESSI & SIMONE GUIDUCCI  Gramelot Ensemble
Ralph Alessi-tromba Achille Succi-clarinetto Oscar Del Barba-piano
Simone Guiducci-chitarra Giulio Corini-contrabbasso Andrea Ruggeri-batteria
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Giovedì,2 febbraio 2012
Andy Gravish e Mike Campagna 5et  
Andy Gravish -trumpet
Mike Campagna-tenor sax
Alessandro Collina-piano
Marc Peillon-double bass
Rodolfo Cervetto-drums
*****
Giovedì,26 gennaio 2012
DONATELLA VALGONIO 4et
Donatella Valgonio-voce
Stefano Caniato-piano
Peppe Rappa Rosario-contrabbasso
Paolo Mappa-batteria
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Giovedì,15 dicembre 2011
Tommaso Genovesi 4et
Tommaso Genovesi - piano
Nevio Zaninotto - sax tenore
Danilo Gallo – contrabbasso
U.T. Ghandi - batteria
*****
Mercoledì,14 dicembre 2011
Grant Stewart Italian 4et
Grant Stewart - sax tenore from Canada
Alessandro Collina - piano
Giovanni Sanguineti - contrabbasso
Enzo Carpentieri - batteria
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Giovedì,24 novembre 2011
Guglielmo Grillo trio
Guglielmo Grillo-voce e chitarra
Lello Petrarca-piano e basso
Domenico De Marco-batteria
*****
Giovedì,10 novembre 2011
Marco Pacassoni 4et
Marco Pacassoni-vibrafono
Enzo Bocciero-piano
Lorenzo De Angeli-contrabbasso
Matteo Pantaleoni-batteria
*****
Mercoledì,3 novembre 2011
Joel Holmes trio
Joel Holmes-piano
Stefano Senni-contrabbasso
Pietro Valente-batteria
*****
Giovedì,27 ottobre 2011
Danielle Di Majo 5et
Danielle Di Majo-sax contralto
Giancarlo Maurino-sax tenore
Fabio Giachino-piano
Marco Piccirillo-contrabbasso
Emilio Bernè -batteria
*****
Giovedì,20 ottobre 2011
Felice Clemente 4et
Felice Clemente-sax tenore e soprano
Massimo Colombo-piano
Giulio Corini-contrabbasso
Massimo Manzi-batteria
*****
Giovedì,13 ottobre 2011
Pietro Bonelli New Voice trio
Pietro Bonelli-chitarra
Pino Fusco-voce ed effetti
Daniele Petrosillo-basso elettrico
*****
Giovedì,6 ottobre 2011
Francesco Socal " Klezmer " 4et
Francesco Socal-clarinetto e voce
Enzo Moretto-fisarmonica
Giorgio Panagin-contrabbasso
Niccolò Romanin-batteria
*****
Giovedì,29 settembre 2011
Paolo Recchia - sax contralto Nicola Muresu - contrabbasso Nicola Angelucci - Batteria
*****
Mercoledì ,28 settembre 2011
ANDREA LOMBARDINI  & his BROKEN BAND
Andrea Lombardini - Basso Elettrico Fulvio Sigurtà - Tromba Paolo Porta - Sax tenore Federico Casagrande – Chitarra elettrica Marcos Cavaleiro - Batteria *****
Giovedì,22 settembre 2011
Max Amazio-chitarra Ugo Bongianni-piano Andrea Cozzani-basso Angelo Ferrua-batteria
*****
Giovedì,15 settembre 2011
Dario Carnovale trio  Feat.  Fabrizio Bosso
Fabrizio Bosso-tromba
Dario Carnovale-piano
Simone Serafini-contrabbasso
Luca Colussi-batteria
*****
Giovedì,8 settembre 2011
Maria Patti " The Silver Lining" 4et
Maria Patti-voce
Michele Franzini -piano
Attilio Zanchi-contrabbasso
Tommy Bradascio-batteria
*****
Giovedì,18 agosto 2011
Michael Blake-sax tenore Stefano Senni-contrabbasso Tommaso Cappellato-batteria
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Giovedì,23 giugno 2011
HOT BOW  trio
Mattia Martorano-violino
Andrea Boschetti-chitarra acustica
Beppe Pilotto-contrabbasso
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Giovedì,16 giugno 2011
Fabrizio Gaudino 4et
Fabrizio Gaudino-tromba
Danilo Memoli-piano
Luca Pisani-contrabbasso
Oreste Soldano-batteria
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Giovedì,9 giugno 2011
Robert Bonisolo- tenor sax
Marc Abrams-double bass
Enzo Carpentieri-drums
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Lunedì,23 maggio 2011
El Portal 5et
Nolan Lern -tenor sax
Rainier Davies- guitar
Paul Bedal-fender Rhodes
Joe Rehmer-bass
Dion Kerr-drums
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Giovedì,19 maggio 2011
Sara Righetto 4et
Sara Righetto-voce
Roberto Brusca-piano
Rosa Brunello-contrabbasso
Davide Lo Cascio-batteria
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Giovedì,12 maggio 2011
Intersection 4et
Mattia Dalla Pozza-sax contralto
Paolo Garbin-piano
Franco Catalini-contrabbasso
Enrico Smiderle- batteria
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Giovedì,5 maggio 2011
Alessandra Pascali 4et
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Giovedì,28 aprile 2011
Paolo Faga 5et   from Milano
Paolo Faga-tromba
Flavio Nicotera-sax tenore
Mario Zara-piano
Tito Mangialajo-contrabbasso
Giorgio Di Tullio-batteria
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Giovedì,21 aprile 2011
Enrico Dal Bosco 5et
Enrico Dal Bosco-sax contralto
Roberto Soggetti-piano
Massimo Niero-chitarra
Cristian Roque Allende-basso elettrico
Max Chiarella-batteria
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Giovedì,14 aprile 2011
Michele Manzo -Marc Abrams-Tommaso Cappellato
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Giovedì,7 aprile 2011
Psaico Bop 4et
Fabrizio Puglisi-piano
Alessio Alberghini-sax baritono e soprano
Tiziano Zanetti-contrabbasso
Claudio Trotta-batteria
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Mercoledì,6 aprile 2011
Flavio Sigurtà 5et
Flavio Sigurtà-tromba
James Allsopp-sax tenore
Francesco Casagrande-chitarra
Riaan Vofloo-contrabbasso
Timothy Giles-batteria
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Giovedì,31 marzo 2011
Sugar Pie & the Candymen
Giorgia Ciavatta-voce
Jacopo Delfini-chitarra gipsy
Renato Podestà-chitarra semiacustica
Alex Carreri-contrabbasso
Roberto Lupo-batteria
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Giovedì,17 marzo 2011
G.B. Funky & Jazz Orchestra ( 12 elementi)
Gastone Bortoloso -direzione ,arrangiamenti e tromba solista
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Giovedì,10 marzo 2011
Antonello Marafioti-piano Stefano Senni-contrabbasso Tommaso Cappellato-batteria
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Giovedì,3 marzo 2011
Massimo Zemolin -chitarra  Stefano Olivato -armonica Leonardo Di Angilla -pandeiro
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Giovedì,24 febbraio 2011
RAPHAEL WRESSNIG Trio (swinging' the blues) Raphael Wressnig organo Hammond B3 Scott Steen tromba Vincenzo Barattin batteria
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Giovedì,17 febbraio 2011
Alex Sipiagin - Michele Calgaro Duo Alex Sipiagin Tromba Michele Calgaro Chitarra
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Giovedì,10 febbraio 2011
LEYDIS MENDEZ Y CARRETERA CENTRAL (son cubano) Leydis Mendez chitarra e voce Gianluca Nuti chitarra tres e cori "Mr. Top" Tiziano Melchiori bongos e cori Stefano Andreatta basso e flauto Mario Zivas tromba
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Giovedì,3 febbraio 2011
BLUE NAIF Fabio Rossato-Accordeon Mattia Martorano-violino Andrea Boschetti-chitarra acustica Alessandro Turchet-contrabbasso
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Giovedì,27 gennaio 2011
NEW QUARTET Danilo Memoli-piano Gianni Stefani-sax tenore Stefano Senni-contrabbasso Max Chiarella-batteria
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Giovedì,20 gennaio 2011
BOCHO FIGO Quartet Lisandra Hernandez Betaille ”da Cuba” (voce & chitarra) Matteo Pescarolo (sax tenore e soprano, clarinetto, flauto) Daniele Labelli (tastiere) Pasquale Cosco (contrabbasso)
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Giovedì,23 dicembre 2010
Stefano Raffaelli,Fiorenzo Zeni,Romano Todesco,Giorgio Zanier
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Govedì,16 dicembre 2010
Marco Zambon,Angelo Ferlini,Giorgio Panagin,Marco Callegaro
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Giovedì,9 dicembre 2010
Nicola Fazzini,Riccardo Chiarion,Marco Privato,Luca Colussi
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Giovedì,25 novembre 2010
Carlo Porfilio,Marco Bassi,Nicola Di Camillo
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Giovedì,18 novembre 2010
Federico Casagrande,Christophe Panzani,Ferenc Nemeth
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Giovedì,11 novembre 2010
Dario Carnovale,Simone Serafini,Luca Colussi
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Giovedì,4 novembre 2010
Gianni Stefani,Ivan Tibolla,Franco Catalini,Tommaso Cappellato
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Giovedì,21 ottobre 2010
Maria Patti,Luciano Zadro,Attilio Zanchi,Marco Castiglioni
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Giovedì,14 ottobre 2010
Marco Pacassoni ,Giacomo Dominici ,Filippo Lattanzi
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Giovedì,7 ottobre 2010
Max Amazio,Ugo Bongianni,Andrea Cozzani,Angelo Ferrua
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Giovedì,30 settembre 2010
Guido Bombardieri – sax soprano  Roberto Soggetti – piano
Sandro Massazza – contrabbasso  Valerio Abeni – batteria
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Giovedì,23 settembre 2010
Sandro Gibellini-Ares Tavolazzi-Mauro Beggio
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Giovedì,29 luglio 2010
Mimmo Turone,Max Turone,Fiorenzo Ferriani
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Giovedì,22 luglio 2010
TEATRIO'
Marta Facco,Stefano Santangelo,Fabiano Guidi Colombi,Giancarlo Tombesi
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Giovedì,15 luglio 2010
Francesco Geminiani,Marcello Tonolo,Lorenzo Conte,Tommaso Cappellato
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Giovedì,8 luglio 2010
Stefano Raffaelli,Romano Todesco,Fiorenzo Zeni,Giorgio Zanier
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Giovedì,20 maggio 2010
Matteo Raggi 4et
Matteo Raggi -sax tenore
Davide Brillante-chitarra
Mirko Scàrcia-contrabbasso
Stefano De Rosa - batteria
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Giovedì,6 maggio 2010
ALMA SWING
Mattia Martorano-violino
Lino Brotto-chitarra
Andrea Boschetti-chitarra ritmica
Diego Rossato-chitarra ritmica
Beppe Pilotto-contrabbasso
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Giovedì,29 aprile 2010
BALKANICA
Sladjana Bozic-accordeon
Maurizio Scavezzon-contrabbasso
Divide Michieletto-batteria
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Giovedì,22 aprile 2010
Marco Zambon 4et
Marco Zambon-sax tenore
Dario Volpi-chitarra
Otello Savoia-contrabbasso
Marco Callegaro-batteria
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Giovedì,15 aprile 2010
PIETRO BONELLI Group
Pietro Bonelli-chitarra
Mario Zara-piano
Daniele Petrosillo-contrabbasso
Giorgio Di Tullio-batteria
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Giovedì,8 aprile 2010
TEA  FOR FIVE
David minotti- jazz crooner
Alberto Berlese-piano
Giovanni Masiero-sax tenore
Mauro Bonaldo-contrabbasso
Luca Lazzari-batteria
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Giovedì,1 aprile 2010
STEFANO RAFFAELLI Trio
Stefano Raffaelli-piano
Flavio Zanon -contrabbasso
Giorgio Zanier-batteria
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Giovedì,25 marzo 2010
DARIO CARNOVALE trio
Dario Carnovale-piano
Simone Serafini-contrabbasso
Luca Colussi-batteria
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Giovedì,18 marzo 2010
ORIGINAL PERDIDO JAZZ BAND
Giannantonio Bresciani,Saulo Agostini,Federico Benedetti,Rossano Fravezzi ,
Francesco (Chicco) Agostini
Gianni Romano,Maurizo Rozzoni,Piero Delia,Caterina Dal Zen
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Giovedì,11 marzo 2010
MIMMO TURONE Trio
Mimmo Turone-piano
Aron Widmarck-contrabbasso
Vittorio Sicbaldi-batteria
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Giovedì,25 febbraio 2010
Monica Giorgetti 4et
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Giovedì,11 febbraio 2010
Giovanni Perin-vibrafono Giuliano Perin-piano Otello Savoia-contrabbasso
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Giovedì,28 gennaio 2010
Maria Patti trio
Maria Patti-voce
Massimo Colombo-piano
Attilio Zanchi-contrabbasso
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Giovedì,21 gennaio 2010
Mauro Negri Trio
Mauro Negri-clarinetto
Marcello Tonolo- piano
Stefano Senni -contrabbasso
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Giovedì,17 dicembre 2009
Marco Zambon 4et
Marco Zambon-sax tenore
Aaron Widmark-piano
Giorgio Panagin-contrabbasso
Marco Callegaro-batteria
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Giovedì,3 dicembre 2009
FABRIZIO GAUDINO Trio
Fabrizio Gaudino-tromba e flicorno
Oscar Zenari-piano
Luca Pisani-contrabbasso
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Giovedì, 26 novembre 2009
ADOVABADAN JAZZ BAND
Franz Falanga-piano
Michele Uliana-clarinetto
Isaac De Martin-chitarra
Mauro Brunato-banjo
Fabio Sparano-contrabbasso
Paolo Marconati-batteria
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Giovedì, 22 ottobre 2009
ROBERTO RIGHETTO 4et
Roberto Righetto-chitarra
Marco Strano-sax tenore e soprano
Domenico Santaniello-contrabbasso
Marco Campigotto-batteria
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Giovedì,15 ottobre 2009
GIORGIA SALLUSTIO Trio
Giorgia Sallustio-voce
Giuseppe Emmanuele-piano
Guido Bergliaffa
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Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana
Albino Abico
Di anni 24 – operaio fonditore – nato a Milano il 24 novembre 1919 -. Prima dell’8 settembre 1943 svolge propaganda e diffonde stampa antifascista – dopo tale data è uno degli organizzatori del GAP, 113a Brigata Garibaldi, di Baggio (Milano), del quale diventa comandante -. Arrestato il 28 agosto 1944 da militi della "Muti", nella casa di un compagno, in seguito a delazione di un collaborazionista infiltratosi nel gruppo partigiano – tradotto nella sede della "Muti" in Via Rovello a Milano – torturato – sommariamente processato -. Fucilato lo stesso 28 agosto 1944, contro il muro di Via Tibaldi 26 a Milano, con Giovanni Aliffi, Bruno Clapiz e Maurizio Del Sale.
Carissimi, mamma, papà, fratello sorella e compagni tutti,
mi trovo senz’altro a breve distanza dall’esecuzione. Mi sento però calmo e muoio sereno e con l’animo tranquillo. Contento di morire per la nostra causa: il comunismo e per la nostra cara e bella Italia.                                
Il sole risplenderà su noi "domani" perché TUTTI riconosceranno che nulla di male abbiamo fatto noi.                                                                          
Voi siate forti come lo sono io e non disperate.                                        
Voglio che voi siate fieri ed orgogliosi del vostro Albuni che sempre vi ha voluto bene.
Armando Amprino (Armando)
Di anni 20 - meccanico - nato a Coazze (Torino) il 24 maggio 1925 -. Partigiano della Brigata " Lullo Mongada ", Divisione Autononia " Sergio De Vitis ", partecipa agli scontri del maggio 1944 nella Valle di Susa e a numerosi colpi di mano in zona Avigliana (Torino) -. Catturato nel dicembre 1944 da pattuglia RAU (Reparto Arditi Ufficiali), alla Barriera di Milano in Torino - tradotto alle Carceri Nuove di Torino Processato dal Tribunale Co.Gu. (Contro Guerriglia) di Torino Fucilato il 22 dicembre 1944, al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino da plotone di militi della GNR, con Candido Dovis.
Dal Carcere, 22 dicembre 1944
Carissimi genitori, parenti e amici tutti,
devo comunicarvi una brutta notizia. Io e Candido, tutt'e due, siamo stati condannati a morte. Fatevi coraggio, noi siamo innocenti. Ci hanno condannati solo perché siamo partigiani. Io sono sempre vicino a voi.        
Dopo tante vitacce, in montagna, dover morir cosí... Ma, in Paradiso, sarò vicino a mio fratello, con la nonna, e pregherò per tutti voi. Vi sarò sempre vicino, vicino a te, caro papà, vicino a te, mammina.                                
Vado alla morte tranquillo assistito dal Cappellano delle Carceri che, a momenti, deve portarmi la Comunione. Andate poi da lui, vi dirà dove mi avranno seppellito.               Pregate per me. Vi chiedo perdono, se vi ho dato dei dispiaceri.              
Dietro il quadro della Madonna, nella mia stanza, troverete un po' di denaro. Prendetelo e fate dire una Messa per me. la mia roba, datela ai poveri del paese.  Salutatemi il Parroco ed il Teologo, e dite loro che preghino per me. Voi fatevi coraggio. Non mettetevi in pena per me. Sono in Cielo e pregherò per voi. Termino con mandarvi tanti baci e tanti auguri di buon Natale. Io lo passerò in Cielo. Arrivederci in Paradiso.
Vostro figlio Armando
Viva l'Italia! Viva gli Alpini!
Franco Balbis (Francis)
Di anni 32 - uffìciale in Servizio Permanente Effettivo - nato a Torino il 16 ottobre 1911 - Capitano di Artiglieria in Servizio di Stato Maggiore, combattente a Ain El Gazala, El Alamein ed in Croazia, decorato di Medaglia d'Argento, di Medaglia di Bronzo e di Croce di Guerra di 1a Classe - all'indomani dell'8 settembre 1943 entra nel movimento clandestino di Torino - è designato a far parte del 1°Comitato Militare Regionale Piemontese con compiti organizzativi e di collegamento -. Arrestato il 31 marzo I944, da elementi della Federazione dei Fasci Repubblicani di Torino, mentre partecipa ad una riunione del CMRP nella sacrestia di San Giovanni in Torino -. Processato nei giorni 2-3 aprile 1944, insieme ai membri del CMRP, dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato -. Fucilato il 5 aprile 1944 al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino, da plotone di militi della GNR, con Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Bracciní, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano eGiuseppe Perotti -. Medaglia d'Oro e Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Torino, 5 aprile 1944                                                                                  
La Divina Provvidenza non ha concesso che io offrissi all'Italia sui campi d'Africa quella vita che ho dedicato alla Patria il giorno in cui vestii per la prima volta il grigioverde. Iddio mi permette oggi di dare l'olocausto supremo di tutto me stesso all'Italia nostra ed io ne sono lieto, orgoglioso e felice! Possa il mio sangue servire per ricostruire l'unità italiana e per riportare la nostra Terra ad essere onorata e stimata nel mondo intero. Lascio nello strazio e nella tragedia dell'ora presente i miei Genitori, da cui ho imparato come si vive, si combatte e si muore; li raccomando alla bontà di tutti quelli che in terra mi hanno voluto bene. Desidero che vengano annualmente celebrate, in una chiesa delle colline torinesi due messe: una il 4 dicembre anniversario della battaglia di Ain el Gazala; l'altra il 9 novembre, anniversario della battaglia di El Alamein; e siano dedicate e celebrate per tutti i miei Compagni d'armi, che in terra d'Africa hanno dato la vita per la nostra indimenticabile Italia. Prego i miei di non voler portare il lutto per la mia morte; quando si è dato un figlio alla Patria, comunque esso venga offerto, non lo si deve ricordare col segno della sventura. Con la coscienza sicura d'aver sempre voluto servire il mio Paese con lealtà e con onore, mi presento davanti al plotone d'esecuzione col cuore assolutamente tranquillo e a testa alta.                  
Possa il mio grido di "Viva l'Italia libera" sovrastare e smorzare il crepítio dei moschetti che mi daranno la morte; per il bene e per l'avvenire della nostra Patria e della nostra Bandiera, per le quali muoio felice!
Franco Balbis
  Achille Barilatti (Gilberto della Valle)
Di anni 22 - studente in scienze economiche e commerciali - nato a Macerata il 16 settembre 1921 -. Tenente di complemento di Artiglieria, dopo l'8 settembre 1943 raggiunge Vestignano sulle alture maceratesi, dove nei successivi mesi si vanno organizzando formazioni partigiane - dal Gruppo " Patrioti Nicolò " è designato comandante del distaccamento di Montalto -. Catturato all'alba del 22 marzo 1944, nel corso di un rastrellamento effettuato da tedeschi e fascisti nella zona di Montalto - mentre 26 dei suoi sono fucilati immediatamente sul posto e 5 vengono salvati grazie al suo intervento, egli viene trasportato a Muccia (Macerata) ed interrogato da un ufficiale tedesco ed uno fascista -. Fucilato senza processo alle ore 18,25 del 23 marzo I944, contro la cinta del cimitero di Muccía Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Mamma adorata,
quando riceverai la presente sarai già straziata dal dolore. Mamma, muoio fucilato per la mia idea. Non vergognarti di tuo figlio, ma sii fiera di lui. Non piangere Mamma, il mio sangue non si verserà invano e l'Italia sarà di nuovo grande. Da Dita Marasli di Atene potrai avere i particolari sui miei ultimi giorni.                                                              
Addio Mamma, addio Papà, addio Marisa e tutti i miei cari; muoio per l'Italia. Ricordatevi della donna di cui sopra che tanto ho amata. Ci rivedremo nella gloria celeste.
Viva l'Italia libera!
Achille
Mario Bettinzoli (Adriano Grossi)
Di anni 22 - perito industriale - nato a Brescia il 21 novembre 1921 - sottotenente di complemento di Artiglieria - catturato una prima volta nel settembre 1943 per resistenza armata a forze tedesche e condannato a morte, evade dalla cella ove è stato rinchiuso - rientra a Brescia - si unisce a Giacomo Perlasca nella organizzazione delle formazioni di Valle Sabbia - ne diventa il více-comandante ed è comandante della 3' Compagnia preposta alla organizzazione dei campi di lancio -. Arrestato una seconda volta il 18 gennaio I944 acl opera di fascisti, in via Moretto a Brescia, mentre con il comandante Perlasca si reca al Comando Provinciale per riferire sulla situazione della zona -. Processato il 14 febbraio I944 dal Tribunale Militare tedesco di Brescia, quale organizzatore di bande armate -. Fucilato il 24 febbraio I944, presso la Caserma del 30° Reggiinento Artiglieria di Brescia, con Giacomo Perlasca.
Ore 21 del 23.2-1944
Miei carissimi genitori, sorelle, fratello, nonna, zii e cugini,                          
il Signore ha deciso con i suoi imperscrutabili disegni, che io mi staccassi da voi tutti quando avrei potuto essere di aiuto alla famiglia.. Sia fatta la sua volontà santa. Non disperatevi, pregate piuttosto per me affinché Lo raggiunga presto e per voi affinché possiate sopportare il distacco.          
Tutta la vita è una prova, io sono giunto alla fine, ora ci sarà l'esame, purtroppo ho fatto molto poco di buono: ma almeno muoio cristianamente e questo deve essere per voi un grande conforto.                                        
Vi chiedo scusa se mi sono messo sulla pericolosa via che mi ha portato alla morte, senza chiedervi il consenso: ma spero mi perdonerete come il Signore mi ha perdonato qualche minuto fa per mezzo del suo Ministro.    
Domattina prima dell'esecuzione della condanna farò la Santa Comunione e poi. Ricordatemi ai Rev.Salesiani e ai giovani di A.C. affinché preghino per me.  
Ancora vi esorto a rassegnarvi alla volontà di Dio: che il pensiero della mia morte preceduta dai SS. Sacramenti vi sia di conforto per sempre.              
Immagino già le lagrime di tutti quanti quando leggerete questa mia, fate che dalle vostre labbra anziché singhiozzi escano preghiere che mi daranno la salute eterna. Del resto io dall'alto pregherà per voi. Ora, carissimi, vi saluto per l'ultima volta tutti, vi abbraccio con affetto filiale e fraterno; questo abbraccio spirituale è superiore alla morte e ci unisce tutti nel Signore. Pregate!  
Vostro per sempre Mario
Paolo Braccini (Verdi)
Di anni 36 - docente universitario - nato a Canepina (Víterbo) il 16 maggio 1907 -- Incaricato della cattedra di zootecnia generale e speciale all'università di Torino, specializzato nelle ricerche sulla fecondazione artificiale degli animali presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte e della Liguria - nel 1931 allontanato dal corso allievi ufficiali per professione di idee antifasciste - all'indomani dell'8 settembre 1943 abbandona ogni attività privata ed entra nel movimento clandestino di Torino - è designato a far parte del I° Comitato Militare Regionale Piemontese quale rappresentante dei Partito d'Azione - pur essendo braccato dalla polizia fascista, per quattro mesi dirige l'organizzazione delle formazioni GL -. Arrestato il 31 marzo 1944 da elementi della Federazione dei Fasci Repubblicani di Torino, mentre partecipa ad una riunione del CMRP nella sacrestia di San Giovanni in Torino -. Processato nei giorni 2-3 aprile 1944, insieme ai membri del CMRP, dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato -. Fucilato il 5 aprile 1944 al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino, da plotone di militi della GNR, Con Franco Baibís ed altri sei membri del cmrp. - Medaglia d'Oro al Valor Militare.
3 aprile 1944
Gianna, figlia mia adorata,                                                                        
è la prima ed ultima lettera che ti scrivo e scrivo a te per prima, in queste ultime ore, perché so che seguito a vivere in te.                                        
Sarò fucilato all'alba per un ideale, per una fede che tu, mia figlia, un giorno capirai appieno.                                                                                      
Non piangere mai per la mia mancanza, come non ho mai pianto io: il tuo Babbo non morrà mai. Egli ti guarderà, ti proteggerà ugualmente: ti vorrà sempre tutto l'infinito bene che ti vuole ora e che ti ha sempre voluto fin da quando ti sentì vivere nelle viscere di tua Madre. So di non morire, anche perché la tua Mamma sarà per te anche il tuo Babbo: quel tuo Babbo al quale vuoi tanto bene, quel tuo Babbo che vuoi tutto tuo, solo per te e del quale sei tanto gelosa.                                                                            
Riversa su tua Madre tutto il bene che vuoi a lui: ella ti vorrà anche tutto il mio bene, ti curerà anche per me, ti coprirà dei miei baci e delle mie tenerezze. Sapessi quante cose vorrei dirti ma mentre scrivo il mio pensiero corre, galoppa nel tempo futuro che per te sarà, deve essere felice. Ma non importa che io ti dica tutto ora, te lo dirò sempre, di volta in volta, colla bocca di tua Madre nel cui cuore entrerà la mia anima intera, quando lascierà il mio cuore.
Tua Madre resti sempre per te al di sopra di tutto.                                      
Vai sempre a fronte alta per la morte di tuo Padre.
Antonio Brancati
Di anni 23 - studente - nato a Ispica (Ragusa) il 21 dicembre 1920 -. Allievo ufficiale di Fanteria, il 1° marzo 1944 entra a far parte del "Gruppo di Organizzazione" del Comitato Militare di Grosseto, di stanza a Monte Bottigli sopra Grosseto ~. Catturato il 22 Marzo 1944 sul monte Bottigli, nel corso di un rastrellamento di forze tedesche e fasciste che lo sorprendono assieme ad altri dieci compagni nella capanna in cui dormono -. Processato il 22 marzo 1944 nella scuola di Maiano Lavacchio (Grosseto) da tribunale misto tedesco e fascista -. Fucilato lo stesso 22 marzo 1944, a Maiano Lavacchio, con Mario Becucci, Rino Cíattini, Silvano Guidoni, Alfiero Grazi, Corrado Matteini, Emanuele Matteini, Alcide Mignarri, Alvaro Nfinucci, Alfonso Passananti e Attilio Sforzi.
Carissimi genitori,                                                                                    
non so se mi sarà possibile potervi rivedere, per la qual cosa vi scrivo questa lettera. Sono stato condannato a morte per non essermi associato a coloro che vogliono distruggere completamente l'Italia.                              
Vi giuro di non aver commessa nessuna colpa se non quella di aver voluto più bene di costoro all'Italia, nostra amabile e martoriata Patria.                
Voi potete dire questo sempre a voce alta dinanzi a tutti.                          
Se muoio, muoio innocente.                                                                    
Vi prego di perdonarmi se qualche volta vi ho fatto arrabbiare, vi ho disobbedito, ero allora un ragazzo.                                                          
Solo pregate per me il buon Dio. Non prendetevi parecchi pensieri. Fate del bene ai poveri per la salvezza della mia povera anima. Vi ringrazio per quanto avete fatto per me e per la mia educazione. Speriamo che Iddio vi dia giusta ricompensa.  
Baciate per me tutti i fratelli: Felice, Costantino, Luigi, Vincenzo e Alberto e la mia cara fidanzata.
Non affliggetevi e fatevi coraggio, ci sarà chi mi vendicherà.                         Ricompensate e ricordatevi finché vivrete di quei signori Matteini per il bene che mi hanno fatto, per l'amore di madre che hanno avuto nei miei riguardi. Io vi ho sempre pensato in tutti i momenti della giornata.                
Dispiacente tanto se non ci rivedremo su questa terra; ma ci rivedremo lassù, in un luogo più bello, più giusto e più santo.                                  
Ricordatevi sempre di me.
Un forte bacione
Antonio
Sappiate che il vostro Antonio penserà sempre a voi anche dopo morto e che vi guarderà dal cielo.
Giordano Cavestro (Mirko)
Di anni 18 - studente di scuola media - nato a Parma il 30 novembre 1925 -. Nel 1940 dà vita, di sua iniziativa, ad un bollettino antifascista attorno al quale si mobilitano numerosi militanti - dopo l'8 settembre 1943 lo stesso nucleo diventa centro organizzativo e propulsore delle prime attività partigiane nella zona di Parma -. Catturato il 7 aprile 1944 a Montagnana (Parma), nel corso di un rastrellamento operato da tedeschi e fascisti - tradotto nelle carceri di Parma -. Processato il 14 aprile 1944 dal Tribunale Militare di Parma - condannato a morte, quindi graziato condizionalmente e trattenuto come ostaggio -. Fucilato il 4 maggio 1944 nei pressi di Bardi (Parma), in rappresaglia all'uccisione di quattro militi, con Raimondo Pelinghelli, Vito Salmi, Nello Venturini ed Erasmo Venusti.
Parma, 4-5-1944
Cari compagni, ora tocca a noi.                                                                
Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia.                                                                                      
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.                                                                      
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile.                              
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.                    
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.        
Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà.
Bruno Frittaion (Attilio)
Di anni 19 - studente - nato a San Daniele del Friuli (Udine) il 13 ottobre 1925 -. Sino dal 1939 si dedica alla costituzione delle prime cellule comuniste nella zona di San Daniele - studente del III corso di avviamento professionale, dopo l'8 settembre 1943 abbandona la scuola unendosi alle formazioni partigiane operanti nella zona prende parte a tutte le azioni del Battaglione "Písacane", Brigata "Tagliamento", e quindi, con funzioni di vice-commissario di Distaccamento, dei Battaglione "Silvio Pellíco " -. Catturato il 15 dicembre 1944 da elementi delle SS italiane, in seguito a delazione, mentre con il compagno Adriano Carlon si trova nella casa di uno zio a predisporre i mezzi per una imminente azione - tradotto nelle carceri di Udine - più volte torturato -. Processato il 22 gennaio 1945 dal Tribunale Militare Territoriale tedesco di Udine -. Fucilato il 1 febbraio 1945 nei pressi dei cimitero di Tarcento (Udine), con Adriano Carlon, Angelo Lipponi, Cesare Longo, Elio Marcuz, Giannino Putto, Calogero Zaffuto e Pietro Zanier.
31 gennaio 1945
Edda                                                                                                
voglio scriverti queste mie ultime, e poche righe. Edda, purtroppo sono le ultime si, il destino vuole così, spero ti giungano di conforto in tanta triste sventura.  
Edda, mi hanno condannato alla morte, mi uccidono; però uccidono il mio corpo non l'idea che c'è in me. Muoio, muoio senza alcun rimpianto, anzi sono orgoglioso di sacrificare la mia vita per una causa, per una giusta causa e spero che il mio sacrificio non sia vano anzi sia di aiuto nella grande lotta. Di quella causa che fino a oggi ho servito senza nulla chiedere e sempre sperando che un giorno ogni sacrificio abbia il suo ricompenso.   Per me la migliore ricompensa era quella di vedere fiorire l'idea che purtroppo per poco ho servito, ma sempre fedelmente.                          
Edda il destino ci separa, il destino uccide il nostro amore quell'amore che io nutrivo per te e che aspettava quel giorno che ci faceva felici per sempre.  Edda, abbi sempre un ricordo di chi ti ha sempre sinceramente amato. Addio a tutti.
Addio Edda
Franca Lanzone
Di anni 25 - casalinga - nata a Savona il 28 settembre 1919 -. Il 1°ottobre 1943 si unisce alla Brigata "Colombo", Divisione "Gramsci", svolgendovi attività di informatrice e collegatrice e procurando vettovagliamento alle formazioni di montagna -. Arrestata la sera del 21 ottobre 1944, nella propria casa di Savona, da militi delle Brigate Nere - tradotta nella Sede della Federazione Fascista di Savona -. Fucilata il I° novembre 1944, senza processo, da plotone fascista, nel fossato della Fortezza ex Priamar di Savona, con Paola Garelli e altri quattro partigiani.
Caro Mario,                                                                                        
sono le ultime ore della mia vita, ma con questo vado alla morte senza rancore delle ore vissute.                                                                    
Ricordati i tuoi doveri verso di me, ti ricorderò sempre                      
Franca
Cara mamma,  perdonami e coraggio. Dio solo farà ciò che la vita umana non sarà in grado di adempiere. Ti bacio. La tua                          
Franca
Ugo Machieraldo (Mak)
Di anni 35 - ufficiale in Servizio Permanente Effettivo - nato a Cavaglià (Vercelli) il 18 luglio 1909 -. Maggiore di Aeronautica Ruolo Navigante, quattro Medaglie d'Argento al Valor Militare, due proposte di Medaglia d'Argento al Valor Militare - dall'autunno del 1943 si collega all'attività clandestina in Milano - nel 1944 si unisce alle formazioni operanti in Valle d'Aosta, dapprincipio come partigiano semplice, poi come ufficiale di Stato Maggiore della 76' Brigata Garibaldi operante in Valle d'Aosta e nel Canavese -. Catturato la notte tra il 29 e il 30 gennaio I945 in località Lace (Ivrea), in seguito a delazione, da militari tedeschi - incarcerato a Cuorgnè (Torino) -. Processato dal Comando Militare tedesco di Cuorgnè -. Fucilato il 2 febbraio 1945 contro la cinta del cimitero di Ivrea, con Riccio Orla e Piero Ottinetti -. Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Mia cara Mary,
compagna ideale della mia vita, questa sarà l'ultima lettera che tu avrai dal tuo Ugo! Ed io spero che sappia portarti tanto conforto. Il tribunale militare tedesco di Cuorgnè mi ha condannato a morte mediante fucilazione ed io attendo con altri due patrioti (Orla Riccio di Borgofranco e Ottinetti Piero di Ivrea) di passare da un momento all'altro a miglior vita. Sono perfettamente sereno nell'adempiere il mio dovere verso la Patria, che ho sempre servito da soldato senza macchia e senza paura, sino in fondo. So che è col sangue che si fa grande il paese nel quale si è nati, si è vissuti e si è combattuto. Come soldato io sono sempre stato pronto a questo passo ed oggi nel mio animo è grande più che mai la forza che mi sorregge per affrontare con vera dignità l'ultimo mio atto di soldato. Bisogna che tu, come compagna ideale e meravigliosa del tuo Ugo, sappia come lui sopportare da sola con la nostra cara Nena il resto della tua vita che porterà il tuo Ugo nel cuore.  
Vado ora a morire ma non posso neanche finire, ti bacio forte forte con Nena, tuo
Ugo
Rino Mandoli (Sergio Boero)
Di anni 31 - meccanico alla SIAC - nato a Genova il 13 dicembre 1912 -. Dal 1935 membro del Partito Comunista Italiano e diffusore di stampa clandestina - il 25 aprile 1939 arrestato una prima volta - tradotto alle carceri Marassi di Genova, poi a Regina Coeli di Roma - condannato dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato a otto anni di reclusione - deferito al penitenziario di Castelfranco Emilia (Modena) -. Rilasciato dopo il 25 luglio 1943 - dopo l'8 settembre 1943 torna all'attività clandestina - è commissario politico operante nei dintorni di Genoso di una azione di pattuglia nei pressi dei Laghi di Lavagnino, è catturato da reparto fascista -. Tradotto nelle carceri di Alessandria, nei ripetuti interrogatori mantiene il falso nome di Sergio Boero- trasferito alla Questura di Genova, dove è indentificato, e quindi alla 4° Sezione delle carceri Marassi-. Fucilato in seguito all'attentato al Cinema Odeon di Genova, il 19 maggio 1944, nei pressi del Colle del Turchino, con Valerio Bavassano, altri quindici partigiani e quarantadue prigionieri pollitici-. Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Ai miei cari famigliari e agli amici e compagni tutti,                                
vada in questa triste ora il mio piú caro saluto e l'augurio migliore per l'agognato "avvenire". Non piangete e ricordatemi. Questo è il solo premio a cui ambisco.  
Ricordate che l'Italia sarà tanto più grande quanto più sangue il suo popolo verserà serenamente.
Mandoli Rino
Irma Marchiani (Anty)
Di anni 33 - casalinga - nata a Firenze il 6 febbraio 1911 -. Nei primi mesi del 1944 è informatrice e staffetta di gruppi partigiani formatisi sull'Appennino modenese - nella primavera dello stesso anno entra a far parte del Battaglione " Matteotti ", Brigata " Roveda ", Divisione "Modena" - partecipa ai combattimenti di Montefiorino - catturata mentre tenta di far ricoverare in ospedale un partigiano ferito, è seviziata, tradotta nel campo di concentramento di Corticelli (Bologna), condannata a morte, poi alla deportazione in Germania - riesce a fuggire - rientra nella sua formazione di cui è nominata commissario, poi vice-comandante - infermiera, propagandista e combattente, è fra i protagonisti di numerose azioni nel Modenese, fra cui quelle di Monte Penna, Bertoceli e Benedello -. L'11 novembre 1944, mentre con la formazione ridotta senza munizioni tenta di attraversare le linee, è catturata, con la staffetta "Balilla", da pattuglia tedesca in perlustrazione e condotta a Rocca Cometa, poi a Pavullo nel Frignano (Modena) -. Processata il 26 novembre I944, a Pavullo, da ufficiali tedeschi del Comando di Bologna -. Fucilata alle ore 17 dello stesso 26 novembre 1944, da plotone tedesco, nei pressi delle carceri di Pavullo, con Renzo Costi, Domenico Guidani e Gaetano Ruggeri "Balilla") -. Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Sestola, da la "Casa del Tiglio", 1° agosto 1944
Carissimo Piero, mio adorato fratello, la decisione che oggi prendo, ma da tempo cullata, mi detta che io debba scriverti queste righe. Sono certa mi comprenderai perché tu sai benissimo di che volontà io sono, faccio, cioè seguo il mio pensiero, l'ideale che pur un giorno nostro nonno ha sentito, faccio già parte di una Formazione, e ti dirò che il mio comandante ha molta stima e fiducia in me. Spero di essere utile, spero di non deludere i miei superiori. Non ti meraviglia questa mia decisione, vero?                        
Sono certa sarebbe pure la tua, se troppe cose non ti assillassero. Bene, basta uno della famiglia e questa sono io. Quando un giorno ricevetti la risposta a una lettera di Pally che l'invitavo qui, fra l'altro mi rispose "che diritto ho io di sottrarmi al pericolo comune?" t vero, ma io non stavo qui per star calma, ma perché questo paesino piace al mio spirito, al mio cuore. Ora però tutto è triste, gli avvenimenti in corso coprono anche le cose più belle di un velo triste. Nel mio cuore si è fatta l'idea (purtroppo non da troppi sentita) che tutti più o meno è doveroso dare il suo contributo. Questo richiamo è così forte che lo sento tanto profondamente, che dopo aver messo a posto tutte le mie cose parto contenta. "Hai nello sguardo qualcosa che mi dice che saprai comandare", mi ha detto il comandante, "la tua mente dà il massimo affidamento; donne non mi sarei mai sognato di assumere, ma tu sì". Eppure mi aveva veduto solo due volte.                
Saprò fare il mio dovere, se Iddio mi lascierà il dono della vita sarò felice, se diversamente non piangere e non piangete per me.                                
Ti chiedo una cosa sola: non pensarmi come una sorellina cattiva. Sono una creatura d'azione, il mio spirito ha bisogno di spaziare, ma sono tutti ideali alti e belli. Tu sai benissimo, caro fratello, certo sotto la mia espressione calma, quieta forse, si cela un'anima desiderosa di raggiungere qualche cosa, l'immobilità non è fatta per me, se i lunghi anni trascorsi mi immobilizzarono il fisico, ma la volontà non si è mai assopita. Dio ha voluto che fossi più che mai pronta oggi. Pensami, caro Piero, e benedicimi. Ora vi so tutti in pericolo e del resto è un po' dappertutto. Dunque ti saluto e ti bacio tanto tanto e ti abbraccio forte.
Tua sorella  Paggetto
Ringrazia e saluta Gina.
Prigione di Pavullo, 26.11.1944
Mia adorata Pally, sono gli ultimi istanti della mia vita. Pally adorata ti dico a te saluta e bacia tutti quelli che mi ricorderanno. Credimi non ho mai fatto nessuna cosa che potesse offendere il nostro nome. Ho sentito il richiamo della Patria per la quale ho combattuto, ora sono qui... fra poco non sarò più, muoio sicura di aver fatto quanto mi era possibile affinché la libertà trionfasse.
Baci e baci dal tuo e vostro Paggetto
Vorrei essere seppellita a Sestola.
Luigi Mascherpa
Di anni 51 - contrammiraglio - nato a Genova il 16 aprile 1893 Osservatore aeronautico nella prima guerra mondiale - decorato di Medaglia d'argento al Valor Militare -. Comandante nel settembre 1943 della base navale di Lero (Egeo), dopo l'armistizio italiano ne organizza la difesa e assume il comando delle isole dell'Egeo -. Dopo i massicci bombardamenti aerei tedeschi, iniziati su Lero il 26 settembre e l'attacco navale tedesco dei 12 novembre successivo, dirige la difesa dell'isola sino all'esaurimento delle munizioni e alla conseguente resa, avvenuta il 14 novembre 1943 -. Fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in Polonia - nel gennaio 1944 tradotto a Verona nelle carceri Gli Scalzi e, nell'aprile successivo, a Parma nelle carceri San Francesco - semidistrutte quest'ultime in seguito a bombardamento aereo e quindi assalite da partigiani che ne liberano i detenuti politici, rifiuta, con l'ammiraglio Ingo Campioni, di sottrarsi all'imminente processo -. Processato il 22 maggio 1944 dal Tribunale Speciale di Parma -. Fucilato il 24 maggio 1944, al poligono di tiro di Parma, con l'ammiraglio Inigo Campioni Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Frida mia,                                                                                                
sii forte e coraggiosa. Iddio ti proteggerà... Ti abbraccio con tutta l'anima e con te mia Madre, i miei fratelli, la nonna tutti. Prega per me nelle tue preghiere come io dall'alto. dove Dio vorrà mettermi, ti seguirò sempre. Ti lascio un nome intemerato che ha una sola colpa: avere amato la Patria! Addio, Frida mia, perdonami dei dolori - di tutti i dolori - che ti ho dato nella vita. Il Padre Abate De Vincentis mi ha assistito fino all'ultimo - ti dirà di me. Coraggio ancora, Frida mia: Iddio ti farà sopportare tutto... un ultimo bacio terreno dal tuo
Luigi
Aldo Mei
Di anni 32 - sacerdote - nato a Ruota (Lucca) il 5 marzo 1912 -.Vicario Foraneo del Vicariato di Monsagrati (Lucca) - aiuta renitenti alla leva e perseguitati politici - dà ai partigiani assistenza religiosa -. Arrestato il 2 agosto 1944 nella Chiesa di Fiano, ad opera di tedeschi, subito dopo la celebrazione della Messa - tradotto a Lucca, sotto l'imputazione di avere nascosto nella propria abitazione un giornalista ebreo-. Fucilato alle ore 22 del 4 agosto 1944, da plotone tedesco, fuori Porta Elisa di Lucca.
4 agosto 1944
Babbo e Mamma,                                                                                
state tranquilli - sono sereno in quest'ora solenne. In coscienza non ho commesso delitti: solamente ho amato come mi è stato possibile. Condanna a morte - I° per aver protetto e nascosto un giovane di cui volevo salva l'anima, 2° per aver amministrato i sacramenti ai partigiani, e cioè aver fatto il prete. Il terzo motivo non è nobile come i precedenti - aver nascosto la radio.  
Muoio travolto dalla tenebrosa bufera dell'odio io che non ho voluto vivere che per l'amore! << Deus Charitas est>> e Dio non muore. Non muore l'Amore! Muoio pregando per coloro stessi che mi uccidono. Ho già sofferto un poco per loro.....E' l'ora del grande perdono di Dio! Desidero avere misericordia; per questo abbraccio l'intero mondo rovinato dal peccato - in uno spirituale abbraccio di misericordia. Che il Signore accetti il sacrificio di questa piccola insignificante vita in riparazione di tanti peccati - e per la santificazione dei sacerdoti.
Oh! la santificazione dei sacerdoti. Oggi stesso avrei dovuto celebrare Messa per questa intenzione - invece di offrire a Gesù - offro me a Lui, perché faccia tutti santi i suoi ministri, tutti apostoli di carità - e il mio pensiero va anche ai confratelli del Vicariato, che non ho edificato e aiutato come avrei dovuto. Gliene domando umilmente perdono. Mi ricordino tutti al Signore. Sia dato a ciascuno un'offerta di 75 lire per una applicazione di S. Messa a suffragio della povera anima mia.
Almeno 100 Messe che siano celebrate per riparare eventuali omissioni e manchevolezze e a suffragio dell'anima mia.
A Basilio - Beppe e loro mogli e figli carissimi - alla Nonna e Argia - alla zia Annina, Carolina, Livia, Giorgina - Dante, Silvio, Annunziato, ecc., e a tutti i parenti - a tutti i conoscenti, a tutti i Ruotesi, cosa dirò? Quello che ho ripetutamente detto ai figli di adozione, i Fianesi. Conservatevi tutti nella grazia de Signore Gesù Cristo - perché questo solamente conta quando ci si trova davanti al maestoso passo della morte - e così tutti vogliamo rivederci e starsene indissolubilmente congiunti nella gioia vera e perfetta della unione eterna con Dio in cielo.
Non più carta - all'infuori di questa busta - e anche la luce sta per venir meno. Domani festa della Madonna potrò vederne il volto materno? Sono indegno di tanta fortuna. Anime buone pregate voi tutte perché mi sia concessa presto - prestissimo tanta fortuna!
Anche in questo momento sono passati ad insultarmi - << Dimette illis - nesciunt quid faciunt>>. Signore che venga il Vostro regno! Mi si tratta come un traditore - assassino. Non mi pare di aver voluto male a nessuno - ripeto a nessuno - mai che se per caso avessi fatto a qualcuno qualche cosa di male - io qui dalla mia prigione - in ginocchio davanti al Signore - ne domando umilmente perdono.
Al sacerdote che mi avviò al Seminario D. Ugo Sorbi il mio saluto di arrivederci al cielo. Ai carissimi Superiori del Seminario, specialmente a Mons. Malfatti e al Padre Spirituale D. Giannotti - l'invito che mi assistano nel punto più decisivo della mia esistenza - la morte - mentre prego il Signore a ricompensarli centuplicatamente come sa far Lui.
4 agosto - ore 5
Alla donna di servizio Perfetti Agnese. Il Signore vi ricompensi per quanto avete fatto per me e in aiuto al mio ministero. Vi chiedo perdono di non avervi sempre dato esempio di santità sacerdotale. Vi raccomando di diventare Santa...
Vi raccomando la povera Adriana e cose sue - per quella famiglia - perché il Signore salvi tutti io volentieri principalmente muoio....
Alla Biblioteca Parrocchiale che tanto raccomando all'Azione Cattolica lasciò La vita di G. C. di Ricciotti e i due volumi del Messaggio Sociale di Giordani. Le raccomando caldamente l'A.C. specialmente ai cari giovani e alle care giovani - che siano tutti e sempre degni dell'altissimo ideale.
Ringrazio affettuosamente, saluto e Benedico tutti i catechisti per la generosa cooperazione e consolazione prestatami nel mio ministero.
Un pensiero particolare di incoraggiamento e di lode alla Mery. L'Oratorio lo affido al Cuore Sacratissimo di Gesù, fiat voluntas tua.
Il Signore ricompensi tutte le anime buone che nel mio ministero mi sono state di consolazione e di aiuto. Il più largo e generoso perdono a chi in qualche modo mi avesse potuto addolorare. Un pensiero ed una esortazione caldissima a quei poveri fratelli che sono più lontani dalla pratica religiosa. Ho fatto troppo poco in vita per queste pecorelle più sbandate. Ora in morte l'assicuro che anzitutto per essi e perla loro salvezza offro la mia povera vita.
Muoio anzitutto per un motivo di carità. Regina di tutte le virtù Amate Dio in Gesù Cristo, amatevi come fratelli. Muoio vittima dell'odio che tiranneggia e rovina il mondo - muoio perché trionfi la carità cristiana.
Amate la Chiesa - vivete e morite per Lei - è la Vita e la Morte veramente più bella.
Tutto il popolo ricordi e osservi il voto collettivo di vita cristiana. Fuggite tutti il peccato unico vero male che attrista nel tempo e rovina irreparabilmente nella eternità.
Grazie a quanti hanno gentilmente alleviato, con preghiere e con altro la mia prigionia e la mia morte.
Il povero Don Aldo Mei, indegno Parroco di Fiano.
Bruno Parmesan (Venezia)
Di anni 19 - meccanico tornitore - nato a Venezia il 14 aprile 1925 -. Partigiano nel Battaglione "Val Meduna", 4^ Brigata, I Divisione delle Formazioni Osoppo-Friuli -. Catturato nel gennaio 1945 a Meduno (Udine), in seguito a delazione, per opera di militi delle Brigate Nere -. Processato il 2 febbraio 1945 dal Tribunale Militare Territoriale tedesco di Udine -. Fucilato alle ore 6 dell'11 febbraio 1945, contro il muro di cinta del cimitero di Udine, con Gesuino Manca ed altri ventidue partigiani.
Udine, 10 febbraio 1945
Caro Papà e tutti miei cari di famiglia e parenti,                                          
dalla soglia della morte vi scrivo queste mie ultime parole. Il mondo e l'intera umanità mi è stata avversa. Dio mi vuole con sé.                        
Oggi 10 febbraio, il tribunale militare tedesco mi condanna. Strappa le mie carni che tu mi avevi fatto dono, perché hanno sete di sangue.                
Muoio contento perché lassù in cielo rivedrò la mia adorata mamma. Sento che mi chiama, mi vuole vicino come una volta, per consolarmi della mia dura sorte. Non piangete per me, siate forti, ricevete con serenità queste mie parole, come io sentii la mia sentenza.                                            
Ore mi separano dalla morte, ma non ho paura perché non ho fatto del male a nessuno; la mia coscienza è tranquilla.                                          
Papà, fratelli e parenti tutti, siate orgogliosi del vostro Bruno che muore innocente per la sua terra.                                                                    
Vedo le mie care sorelline Ida ed Edda che leggono queste ultime mie parole: le vedo così belle come le vidi l'ultima volta, col loro dolce sorriso. Forse qualche lacrima righerà il loro volto. Dà loro coraggio, tu Guido, che sei il più vecchio.
Quando finirà questa maledetta guerra che tanti lutti ha portato in tutto il mondo, se le possibilità ve lo permetteranno fate che la mia salma riposi accanto a quella della mia cara mamma.
Guido abbi cura della famiglia, questo è il mio ultimo desiderio che ti chiedo sul punto di morte. Auguri a voi tutti miei cari fratelli, un buon destino e molta felicità. Perdonatemi tutti del male che ho fatto. Vi lascio mandandovi i miei più cari baci.
Il vostro per sempre
Bruno
Luigi Pierobon (Dante)
Di anni 22 - laureando alla facoltà di belle lettere di Padova - nato a Cittadella (Padova) il 12 aprile 1922 -. Tra i primi partigiani sui monti di Recoaro terme (Vicenza), alla costituzione della I^ Brigata Garibaldi è designato comandante del I° Battaglione "Stella" operante nel Vicentino - nel marzo e aprile 1944 guida numerosi colpi di mano contro reparti e automezzi fascisti e tedeschi - su di una strada nei pressi di Recoaro, ove all'inizio del 1944 si è insediato il Quartier Generale tedesco in Italia, con quattro dei suoi libera sette compagni che su di un autocarro tedesco vengono condotti alla morte - a Montecchio Maggiore con quaranta dei suoi assale la sede del Ministero della Marina della Repubblica Sociale Italiana, disarma il presidio e fa bottino di armi, munizioni e materiali - è designato comandante della Brigata -. Catturato il 15 agosto 1944, a Padova, in seguito a delazione - tradotto nella Casa di Pena di Padova -. Fucilato il 17 agosto 1944 a Padova, per rappresaglia alla uccisione del colonnello Fronteddu, con Primo Barbiero, Saturno Baudin, Antonio Franzolin, Pasquale Muolo, Cataldo Presicci, Ferruccio Spigolon . mentre contemporaneamente vengono impiccati Flavio Busonera, Ettore Calderoni e Clemente Lampioni -. Medaglia d'Oro al Valor Militare.
A mamma e papà,
Nell'ultimo momento un bacio caro, tanto caro. Ho appena fatto la SS. Comunione. Muoio tranquillo. Il Signore mi accolga fra i suoi in cielo. E' l'unico augurio e più bello che mi faccio. Pregate per me.                    
Saluto tutti i fratelli, Paolo, Giorgio, Fernanda, Giovanni, Alberto, Giuliana, Sandro, lo zio Giovanni, tutti gli zii e le zie. Un bacio a tutti.
Il Padre qui presente, che mi assiste, vi dirà i miei ultimi desideri.
Un bacio caro.
Luigi Pierobon
Giancarlo Puecher Passavalli
Di anni 20 - dottore in legge - nato a Milano il 23 agosto 1923 -. Subito dopo l'8 settembre 1943 diventa l'organizzatore ed il capo dei gruppi partigiani che si vanno formando nella zona di Erba-Pontelambro (Como) - svolge numerose azioni, fra cui rilevante quella al Crotto Rosa di Erba, per il ricupero di materiale militare e di quadrupedi -. Catturato il 12 novembre 1943 a Erba, da militi delle locali Brigate Nere - tradotto nelle carceri San Donnino in Como - più volte torturato -. Processato il 21 dicembre 1943 dal Tribunale Speciale Militare di Erba -. Fucilato lo stesso 21 dicembre 1943, al cimitero nuovo di Erba, da militi delle Brigate Nere -. Medaglia d'Oro al Valor Militare -. E' figlio di Giorgio Puecher Passavalli, deportato al campo di Mauthausen ed ivi deceduto.
Muoio per la mia Patria. Ho sempre fatto il mio dovere di cittadino e di soldato: Spero che il mio esempio serva ai miei fratelli e compagni. Iddio mi ha voluto... Accetto con rassegnazione il suo volere.                            
Non piangetemi, ma ricordatemi a coloro che mi vollero bene e mi stimarono. Viva l'Italia.  Raggiungo con cristiana rassegnazione la mia mamma che santamente mi educò e mi protesse per i vent'anni della mia vita.
L'amavo troppo la mia Patria; non la tradite, e voi tutti giovani d'Italia seguite la mia via e avrete il compenso della vostra lotta ardua nel ricostruire una nuova unità nazionale.  Perdono a coloro che mi giustiziano perché non sanno quello che fanno e non sanno che l'uccidersi tra fratelli non produrrà mai la concordia.            
A te Papà l'imperituro grazie per ciò che sempre mi permettesti di fare e mi concedesti.
Gino e Gianni siano degni continuatori delle gesta eroiche della nostra famiglia e non si sgomentino di fronte alla mia perdita. I martiri convalidano la fede in una Idea. Ho sempre creduto in Dio e perciò accetto la Sua volontà. Baci a tutti.
Giancarlo
Roberto Ricotti
Di anni 22 - meccanico - nato a Milano il 7 giugno 1924 -. Nel settembre 1943 fugge dal campo di concentramento di Bolzano e si porta a Milano dove si dedica all'organizzazione militare dei giovani del proprio rione - nell'agosto 1944 è commissario politico della 124^ Brigata Garibaldi SAP, responsabile del 5° Settore del Fronte della Gioventù -. Arrestato il 20 dicembre 1944 nella propria abitazione di Milano adibita a sede del Comando del Fronte della Gioventù - tradotto nella sede dell'OVRA in Via Fiamma, indi alle carceri San Vittore - più volte seviziato -. Processato il 12 gennaio 1945, dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato per appartenenza a bande armate -. Fucilato il 14 gennaio 1945 al campo sportivo Giurati di Milano, con Roberto Giardino ed altri sette partigiani -. Proposto per la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
S. Vittore 13.1.'45
A te mio dolce amore caro io auguro pace e felicità. Addio amore...
Roberto Ricotti  Condannato a morte
Tu che mi hai dato le uniche ore di felicità della mia povera vita...! a te io dono gli ultimi miei battiti d'amore... Addio Livia, tuo in eterno...        
Roberto
14.1.'45
Parenti cari consolatevi, muoio per una grande idea di giustizia... Il Comunismo!! Coraggio addio! Roberto Ricotti
14.1.'45
Lascio a tutti i compagni, la mia fede, il mio entusiasmo, il mio incitamento. Roberto Ricotti
Vito Salmi (Nino)
Di anni 19 - tornitore - nato a Monteveglio (Bologna) il 15 ottobre 1924 -. Dal Febbraio 1944 partigiano della 142^ Brigata d'Assalto Garibaldi, prende parte ai combattimenti di Montagnana (Parma) -.Catturato a Montagnana nella seconda metà dell'aprile 1944, per opera di fascisti e tedeschi che, guidati da un dlatore a conoscenza della parola d'ordine, lo sorprendevano nel sonno insieme ad una cinquantina di partigiani - tradotto nelle carceri di Parma -. Condannato a morte dal Tribunale Militare di Parma e quindi graziato condizionalmente e trattenuto come ostaggio -. Fucilato il 4 maggio 1944 nei pressi di Bardi (Parma), in rappresaglia all'uccisione di quattro militi, con Giordano Cavestro ed altri tre partigiani.
Caro babbo,
vado alla morte con orgoglio, sii forte come lo sono stato io fino all'ultimo e cerca di vendicarmi. Per lutto porta un garofano rosso. Ricevi gli ultimi bacioni da chi sempre ti ricorda. Tuo figlio
Vito
Saluti a tutti quelli che mi ricordano.
Vendicatemi
Lorenzo Viale
Di anni 27 - ingegnere alla FIAT di Torino - nato a Torino il 25 dicembre 1917 -. Addetto militare della squadra "Diavolo Rosso", poi ufficiale di collegamento dell'organizzazione "Giovane Piemonte" - costretto a lasciare Torino, si unisce alle formazioni operanti nel Canavesano -. Catturato l'8 dicembre 1944 a Torino, nella propria abitazione, in seguito a delazione, per opera di elementi delle Brigate Nere, essendo sceso dalla montagna nel tentativo di salvare alcuni suoi compagni -. Processato l'8 febbraio 1945, dal Tribunale Co:Gu: (Contro Guerriglia) di Torino, perché ritenuto responsabile dell'uccisione del prefetto fascista Manganiello -. Fucilato l'11 febbraio 1945 al Poligono Nazionale del Martinetto in Torino, da plotone di militi della GNR, con Alfonso Gindro ed altri tre partigiani.
Torino, 9 febbraio 1945
Carissimi,
una sorte dura e purtroppo crudele sta per separarmi da voi per sempre. Il mio dolore nel lasciarvi è il pensiero che la vostra vita è spezzata, voi che avete fatti tanti sacrifici per me, li vedete ad un tratto frustrati da un iniquo destino. Coraggio! Non potrò più essere il bastone dei vostri ultimi anni ma dal cielo pregherò perché Iddio vi protegga e vi sorregga nel rimanente cammino terreno. La speranza che ci potremo trovare in una vita migliore mi aiuta a sopportare con calma questi attimi terribili. Bisogna avere pazienza, la giustizia degli uomini, ahimè, troppo severa, ha voluto così. Una cosa sola ci sia di conforto: che ho agito sempre onestamente secondo i santi principi che mi avete inculcato sin da bambino, che ho combattuto lealmente per un ideale che ritengo sarà sempre per voi motivo di orgoglio, la grandezza d'Italia, la mia Patria: che non ho mai ucciso, né fatto uccidere alcuno: che le mie mani sono nette di sangue, di furti e di rapine. Per un ideale ho lottato e per un ideale muoio. Perdonate se ho anteposto la Patria a voi, ma sono certo che saprete sopportare con coraggio e con fierezza questo colpo assai duro.
Dunque, non addio, ma arrivederci in una vita migliore. Ricordatevi sempre di un figlio che vi chiede perdono per tutte le stupidaggini che può aver compiuto, ma che vi ha sempre voluto bene.
Un caro bacio ed abbraccio
Renzo
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LOCRI Domani il concerto del duo di percussionisti Alibrando & Rispoli
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LOCRI Domani il concerto del duo di percussionisti Alibrando & Rispoli
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R. & P.
Locri – Sabato 14 dicembre 2019 alle ore 18,30 presso il Palazzo Nieddu Del Rio di Locri avrà luogo un concerto tenuto dal duo percussioni costituito da Salvatore Alibrando e Antonio Rispoli.
La manifestazione rientra fra gli eventi promossi da AMA Calabria con il sostegno del Fondo Unico dello Spettacolo del MiBAC Direzione Generale dello Spettacolo con il cofinanziamento della Regione Calabria Assessorato alla Cultura nell’ambito del piano di Azione e Coesione 2014/2020 Asse 6.7.1 TRIENNIO 2017/2019 Azione 1° Grandi Festival ed Eventi Internazionali e della Città metropolitana di Reggio Calabria.
Importante sul territorio la collaborazione che AMA Calabria realizza, ormai da anni con l’Accademia di Musica lettere e Arti Senocrito di Gerace.
Salvatore Alibrando, diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria sotto la guida del maestro Antonello Cancelli, inizia gli studi seguito dal maestro Ottavio Gusmini per poi proseguire presso il Conservatorio con i Maestri Fabrizio D’Antonio, Marco Campioni e Antonello Cancelli.Nel contempo si perfeziona con professionisti internazionali come Renaud Muzzolini, percussionista dell’orchestra sinfonica di Radio France, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Andrea Dulbecco, docente di strumenti a percussione presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, Gianni Arfacchia, percussionista del Teatro alla Scala di Milano ed Edoardo Giachino, percussionista dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di “Santa Cecilia” di Roma. Attualmente è allievo del maestro Edoardo Giachino. Ha collaborato con l’Orchestra del Conservatorio “Cilea”, l’orchestra giovanile internazionale dell’estate musicale frenatana, presso Lanciano e l’orchestra della Fondazione Arturo Toscanini di Parma.
Antonio Rispoli, studente presso il Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria sotto la guida del maestro Antonello Cancelli, inizia gli studi presso l’Accademia Senocrito di Locri; ha quindi proseguito presso il Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia sotto la guida del Maestro Vittorino Naso. Negli anni 2015-2016-2017 segue i corsi tenuti dal Maestro Giuseppe Cacciola, percussionista del Teatro alla Scala di Milano, sotto la guida del quale si è esibito in concerto in ensemble di percussioni. Partecipa alle Masterclass dei Maestri: Renaud Muzzolini, percussionista dell’orchestra sinfonica di Radio France, presso l’Accademia Nazionale di “Santa Cecilia”; Giuseppe Cacciola, percussionista del Teatro alla Scala di Milano; Gianni Arfacchia, percussionista del Teatro alla Scala di Milano; Edoardo Giachino, percussionista dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di “Santa Cecilia” di Roma. Attualmente è studente del Maestro Edoardo Giachino. Ha collaborato con l’orchestra del Conservatorio “Cilea” e con l’Orchestra giovanile internazionale dell’estate musicale frentana presso Lanciano.
Il programma di assoluto interesse musicale e di godibile ascolto è interamente dedicato a opere di Johann Sebastian Bach.
Locri, 12 dicembre 2019                   
L’Ufficio Stampa AMA Calabria
LOCRI Domani il concerto del duo di percussionisti Alibrando & Rispoli Lente Locale
LOCRI Domani il concerto del duo di percussionisti Alibrando & Rispoli Lente Locale
R. & P. Locri – Sabato 14 dicembre 2019 alle ore 18,30 presso il Palazzo Nieddu Del Rio di Locri avrà luogo un concerto tenuto dal duo percussioni costituito da Salvatore Alibrando e Antonio Rispoli. La manifestazione rientra fra gli eventi promossi da AMA Calabria con il sostegno del Fondo Unico dello Spettacolo del MiBAC […]
LOCRI Domani il concerto del duo di percussionisti Alibrando & Rispoli Lente Locale
Gianluca Albanese
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tmnotizie · 7 years
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PORTO SAN GIORGIO – Quinto appuntamento con il “Jazz al Castello”. Domani, giovedì 10 agosto in corso Castel San Giorgio (ore 21.30) la rassegna sostenuta dall’Assessorato alla Cultura e Turismo e diretta da Michele Sperandio ospita il Fabio Giachino Trio.
Il gruppo, nato nel 2011, ha registrato tre album: “Blazar” 2015, “Jumble Up” 2014 (Abeat records) e “Introducing Myself” feat Rosario Giuliani 2012 (Musicamdo). Questi ultimi sono stati inseriti entrambi tra i “100 Greatest Jazz Album” rispettivamente del 2012 e 2014 secondo la rivista JazzIt.
Fabio Giachino è risultato primo in tutti i maggiori premi italiani a livello Internazionale e Nazionale: Premio Internazionale Massimo Urbani 2011, Premio Nazionale Chicco Bettinardi 2011, Revelation of the year 2011 (JazzUp Channel) ed è stato in’oltre votato tra i primi 10 pianisti italiani nei “JazzIt Awards” 2014, 2013, 2012 e 2011 secondo il referendum della rivista JazzIt.
Inoltre, numerosi sono i riconoscimenti ottenuti dal trio tra cui il recente inserimento tra i primi 10 gruppi italiani secondo il referendum popolare “JazzIT Awards” 2014 e 2013, il premio speciale come “Best band” al Bucharest International Competition 2014 (EuropaFest) il premio Fara Music Live 2012 come miglior gruppo e miglior nuovo talento (Fabio Giachino), il primo premio al Barga Jazz Contest 2012 (premio speciale “Luca Flores” a Davide Liberti) ed il primo premio al premio Carrarese 2011 indetto dal Padova Porsche Festival.
La musica eseguita da questa formazione (con Fabio Giachino al piano, Davide Liberti al contrabbasso e Ruben Bellavia alla batteria) ha varie sfaccettature e influenze: la matrice è ben radicata nella tradizione jazzistica, ma sono frequenti le contaminazioni e la sperimentazione ritmico-armonica. La band ha inoltre collaborato e accompagnato (come ritmica) numerosi artisti a livello internazionale, tra cui Rosario Giuliani, Tineke Postma, Maurizio Giammarco, Mark Nightingale, Emanuele Cisi, Gavino Murgia, Dave Liebman.
Il 17 agosto l’apprezzata manifestazione si chiuderà con l’Emilia Zamuner quartet.
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muatyland · 7 months
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Recensione "Lontano dalla luce" di Massimo Giachino
Crodio, paesino situato ai piedi delle Alpi del Nord Italia, teatro della drammatica sparizione di tre bambine. Johnny Chad, affermato giornalista, viene inviato sul posto per scrivere un articolo al riguardo, ma in seguito ai primi colloqui con le famiglie colpite da questa tragedia, inizia a sospettare che qualcosa non torni. Un ruolo fondamentale lo avranno anche altri personaggi, che, loro…
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