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#oggettistica varia
circolotempolibero · 10 months
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Collezionismo: Torna il 22 e 23 marzo 2024 il Memorial Correale
Weekend di venerdì 22 e sabato 23 marzo 2024 da non perdere a Castellammare di Stabia. Torna il Memorial Correale, quest’anno per la prima volta all’interno dell’Hotel Il Gambero, ampia sala situata nella strada Provinciale per Varano n.135, a pochi passi dalle due uscite della Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Con spostamenti veramente brevi e veloci, la possibilità di visitare le famose aree…
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mariaceciliacamozzi · 6 months
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Indossare un kimono, se non si è giapponesi, è appropriazione culturale?
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Una delle esperienze che spesso viene proposta ad un turista in Giappone, è quella di sottoporsi alla vestizione con i kimono per poi girare per le città a fare foto ricordo. In questo caso generalmente la cosa non è considerata un’appropriazione culturale, dato che è un servizio offerto dai giapponesi agli stranieri. I kimono usati sono sempre originali e fatti indossare nella maniera corretta da persone esperte nel farlo. Quindi il fatto che la cosa sia giusta o sbagliata dipende dalle circostanze in cui avviene e come. C’è una linea sottile che divide l’appropriazione culturale e l’apprezzamento culturale.
In molti luoghi di tutto il mondo, puoi vedere dei kimono venduti o affittati con l’intenzione sbagliata. Ad esempio come vestiti di Carnevale, Halloween o cosplay in generale. Non solo questo può essere considerato irrispettoso nei confronti della cultura giapponese tradizionale, ma suggerisce anche che il kimono per qualcuno che ignora la cultura nipponica è considerato una pagliacciata.
Altro modo offensivo di indossare un kimono è farlo in modo sessualizzato. Metterlo troppo corto, troppo stretto, troppo aperto sul davanti o sulla schiena per le donne, con conseguente atteggiamento sbagliato nel portarlo, lo fa associare inevitabilmente alla professione della Geisha. Che però in realtà non ha nulla a che vedere con il sesso. La Geisha è un’artista dell’intrattenimento, della conversazione, una musicista e una danzatrice. Ma non una prostituta.
La diffusione del kimono fuori dal Giappone
Il kimono è storicamente considerato un indumento quotidiano in Giappone. Non ha un particolare significato religioso o cerimoniale. Fu introdotto nel resto del mondo dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali, i primi occidentali in assoluto che visitarono il Giappone nel 1609. Come dono di benvenuto, venne regalato loro un > kimono di seta dai colori vivaci e splendidamente decorato. Suscitando scalpore e meraviglia in patria quando gli olandesi lo portarono a casa dal primo viaggio.
In seguito la Compagnia delle Indie, facendo avanti e indietro nel paese, iniziò a commissionare varie versioni di kimono agli artigiani giapponesi. Questi aggiungevano a volte della spessa ovatta e maniche adattate ai gusti olandesi del tempo. Ben presto, lo stile innovativo di questi kimono fu replicato anche dai sarti europei in quanto erano uno status symbol per il periodo. Le persone che li indossavano manifestavano una prestigiosa connessione internazionale. Questa ‘moda‘ ha fatto scaturire una vera e propria mania anche per altri beni artistici giapponesi come porcellane, stampe e oggettistica varia. Tutto questo rappresentava la nascita del gusto per l’esotismo, la novità dell’epoca. Da quel momento in poi i kimono in particolare, divennero un importante capo di abbigliamento per le donne europee.
Negli ultimi due secoli poi, gli stilisti di tutto il mondo si sono ispirati al kimono giapponese. Da Christian Dior ad Alexander McQueen, in molti hanno attinto al suo stile con l’idea di esaltarlo, non di appropriarsene. Tuttavia, nel corso degli anni, ci sono stati molti designer e marchi che non hanno fatto lo stesso. La moda occidentale ha iniziato ad incorporare il kimono nelle collezioni. Questo interesse ha anche fatto rifiorire l’industria giapponese del kimono che, dopo l’arrivo dell’abbigliamento occidentale, si sta tutt’ora perdendo. Al giorno d’oggi è difficile vedere dei giapponesi in kimono nella vita di tutti i giorni. Lo usano solo gli anziani e in occasione di ricorrenze nazionali e cerimonie. Oltre alle Geishe, che però si possono scorgere ormai solo a tarda sera nella città di Kyoto.
Come capire quando il kimono è appropriazione culturale
Storicamente, il kimono faceva parte dell’abbigliamento quotidiano in Giappone, non era un capo ‘alla moda’. Tutti lo indossavano, maschi e femmine, ricchi e poveri. Cambiava solo la ricchezza dei decori e dei tessuti. I giapponesi ovviamente sono entusiasti che la loro cultura sia apprezzata in tutto il mondo. Ma prima di indossare un kimono a caso, si dovrebbe considerare il motivo per cui si vuole farlo. E’ perché siamo interessati al Giappone e alle sue tradizioni? Se la risposta è affermativa e siamo incuriositi da questo paese, dalla sua storia e cultura, allora questo è apprezzamento culturale ed indossare un kimono è una cosa positiva.
Se al contrario si indossa un kimono per divertimento o per scherzo ignorando tutto, allora si sta potenzialmente prendendo parte ad una appropriazione culturale. Anche se si acquista un kimono da aziende che ne traggono profitto senza riconoscere o accreditare la cultura giapponese, è lo stesso. I veri kimono sono opere d’arte pregiate e costose. Molti marchi di abbigliamento vendono capi definiti ‘kimono‘ ma che sono in realtà delle vestagliette che non si avvicinano nemmeno agli yukata, ovvero la versione di cotone estiva di un kimono.
I giapponesi quando vedono un occidentale in kimono, solitamente gli fanno dei gran complimenti. Se si è in Giappone e si esprime il desiderio di indossarne uno, saranno disposti ad aiutarci a farlo. E’ molto improbabile che si offendano o si preoccupino per la cosa. Finché c’è rispetto e curiosità, indossare un kimono non è considerato appropriazione culturale. Se invece viene fatto con spregio, come una buffonata e senza interesse per la cultura che c’è dietro, allora è appropriazione culturale. Quindi niente maschere da Geisha a Carnevale se non sapete la differenza tra questa e una Oiran, per fare un esempio.
ENRICA BILLI
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, anche a Natale torna il vintage di East Market
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Milano, anche a Natale torna il vintage di East Market.   Nuovo appuntamento natalizio con East Market, l’evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare. 300 selezionati espositori da tutta Italia tornano con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti. Tante idee regalo per tutte le tasche: dai più ricercati capi d'abbigliamento vintage all'artigianato più raffinato, dai più rari dischi in vinile ai colorati complementi d'arredo. Negli oltre 6000 mq dell’ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate, si possono trovare anche articoli di collezionismo, accessori, mobili, modernariato, usato, pulci, design, scarpe e borse, libri, fumetti, poster, riviste e stampe, elettronica, militaria, giochi e videogiochi, riciclo e riuso, stranezze varie, piatti, porcellane, utensili e molto altro ancora. Shopping e regali ma senza dimenticare l’ambiente. East Market da sempre valorizza la cultura e la consapevolezza del riciclo, coniugando la bellezza estetica dei prodotti e la loro duratura funzionalità, senza quindi contribuire alla sovrapproduzione industriale di massa che inevitabilmente genera spreco e inquinamento. Moda, fai da te, mercato del riciclo che strizzano l'occhio alle nuove tendenze del fashion e della musica, informando e sensibilizzando il pubblico sugli aspetti ecologici del mondo vintage. Tra gli espositori presenti questo mese: Martina Pianaro che si definisce una cacciatrice di meraviglie con pezzi vintage unici dagli Anni '20 agli Anni '90, nel suo stand tanti capi per dare un tocco di originalità a tutti gli outfit. Timidessen, un artista grafico che propone esilaranti composizioni ricamate su t-shirt, stampe firmate e gadget creativi surreali. Celebri brand commerciali diventano illustrazioni uniche per tutti i gusti. Valter Beltramo si occupa principalmente di sedute recuperate dai cinema dai primi del ‘900 fino al 1970, cartelli e insegne pubblicitarie e varia oggettistica in resina. Accompagnano il market le aree food & beverage. East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest'ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un'offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. East Market adotta la politica #plasicfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili. Completano la manifestazione i DJ set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato. Domenica 18 dicembre dalle 10 alle 21. Via Mecenate, 88/A – Milano. Ingresso 5 euro. Tel. +393516559781 Info: https://www.youtube.com/watch?v=y8DcI4BcHjM https://www.facebook.com/eastmarketmilano https://www.instagram.com/eastmarketmilano/ http://www.eastmarketmilano.com  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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emiliano-beltrani · 2 years
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Oggi è l'Immacolata Concezione e, come da tradizione, la Nº1 di Dozza sarà aperta in ORARIO CONTINUATO per voi, pronta a suggerirvi tante idee per festeggiare al meglio il SANTO NATALE! Qualche esempio di cosa potete trovare SOLO alla Nº1 di Dozza! OGGETTISTICA VARIA DUE. #nuovanumerounodozza #nuovanumerouno #numerouno #numerounodozza #nataleadozza #natale #xmas2022 #ideeregalo #solocosebuone #solocosebelle #dozzartgallery #dozza #dozzapiccoloborgoantico #dozzacittàdarte #viadeamicis3537 (presso N.1 - numerouno) https://www.instagram.com/p/Cl5_U7jsd6K/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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a-tarassia · 2 years
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Da un po' di mesi a questa parte la mia vita si suddivide tra mangiare, dormire, lavorare e spostare il gatto da posti in cui non può stare a tutti gli altri infiniti posti in cui potrebbe. Lei, la gatta, ha quella capacità di percepire in ogni momento qual è il posto in cui arreca più fastidio e infilarcisi nel mezzo perfettamente. Essa figlia del demonio sa sempre dove si nasconde il pericolo più avverso e lo stana, rompendo vasi di ceramica, soprammobili, dilaniando piante e facendo crollare intere mensole di oggettistica varia. Il nostro stress col pelo grigio è un accollo a molle che rimbalza per ore e dorme a tratti, dorme? Non le bastano tre piani di casa, lei vuole sempre di più ha un multiverso di curiosità, soprattutto se le fa paura.
È vero che sono agili ed eleganti, ma se schizzano come lampi infuocati a destra e a manca per giorni interi e intere settimane è chiaro che prima o poi qualcosa la spaccano e fidatevi che la spaccano e solo dopo tu ti rendi conto che, di quella cosa, potevi farne a meno.
La vita col gatto è tutto un poterne fare a meno, dell'orchidea, della scatola bella dei tarocchi, del tappeto nuovo, del divano intatto, delle porte chiuse, della tastiera del pc, delle piante nel corridoio, del vasetto turco, del cestino di vimini per le coperte, del profumo in bagno, anche persino del tuo stesso occhio, se hai un gatto capisci che hai troppe cose e impari ad essere minimalista. Il gatto è il futuro della sostenibilità, tutto è inutile, tanto lo distrugge.
Se prendi un gatto fai sicuro di avere in casa solo il giusto necessario per sopravvivere, che sia di gomma e una scatola di cartone che a loro piacciono.
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academybdsm · 4 years
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Lesson 22 👑
"DUNGEON"
"Dungeon" è un termine inglese, il cui significato richiama alle prigioni sotterranee, utilizzato per indicare un ambiente appositamente attrezzato per praticare attività BDSM.
Il "Dungeon" è uno degli scenari più comunemente adottati nell'ambito della pratica BDSM. Possono essere allestiti in uno scantinato oppure in una stanza della propria abitazione opportunamente dedicata.
Ne fanno uso anche i locali che organizzano eventi BDSM e spesso gli organizzatori, per garantire la massima riservatezza ai partecipanti, sono soliti allestire dei dungeon in vecchi edifici o ville suggestive.
Il dungeon è uno degli equipaggiamenti di cui sono dotati i Master e le Mistress professioniste.
Al loro interno vi possono essere strumenti di costrizione e immobilizzazione come la Croce di sant'Andrea, gabbie, dispositivi che consentono di legare con catene e corde e una serie di oggettistica varia come fruste, palette per lo spanking, manette e così via.
È cura del proprietario mantenere pulito e ordinato il dungeon, assicurando la sua idoneità a ospitare l'attività BDSM a cui è destinato. I dungeon possono essere arredati in stile barocco o in altri modi esteticamente molto ricercati, oppure possono rappresentare semplicemente delle camere arredate in modo eccentrico. Nell'ambito di eventi organizzati è opportuno assegnare a una persona esperta la supervisione delle condizioni di sicurezza legate all'attività BDSM. 👑 (Tratto dal web)
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waitthetimeyouneed · 5 years
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Mercato
Mi piace il mercato. È un riverbero di gente e di quotidianità che mi manca troppo spesso. Gente che parla, che ride, che chiede al venditore “ce l’ha di questo colore?”. Mi sento molto più a mio agio che andare per negozi. Mi piacciono i mercatini. Di qualsiasi tipo essi siano. Sono divertenti perché assumono, oltre che colori, anche odori differenti: dall'odore dolce e succoso delle bancherelle della frutta che brillano soprattutto di colori come giallo, rosso e verde, a quello zuccheroso di dolci e torroni, dove la predominanza appartiene al bianco e al marrone. Quello che preferisco in assoluto è l’odore di carta antica dei mercatini dei libri usati, un simpatico color caffè che impreziosisce le pagine. Potrei perdermici per ore e ore e non soltanto per quell'odore di fogli fascicolati insieme e rimasti chiusi per tanto tempo ma semplicemente per quei piccoli mondi, venduti ad un prezzo irrisorio, che giacciono dimenticati sopra dei tavoloni di legno o dentro degli scatoloni dall'aria consumata. Ecco quello è parte del mio mondo. Potrei restare giornate intere a rovistare in ogni angolo alla scoperta di un mondo nuovo pronto ad accogliermi. Potrei perdermici, nello sfogliare con aria rapita le pagine consumante di quei libri che hanno una storia e che contengono una storia. Ai mercatini dell’antiquariato sono entusiasta. Oltre libri, anche tanti piccoli oggetti da collezione come francobolli, monete, tazze e tazzine, oggettistica varia, mobili d’arredamento dal gusto vintage, dischi, vinili, grammofoni, macchine fotografiche, fotografie dal color seppia, vecchie cartoline, antiche lettere, macchine da scrivere, orologi da taschino, bauli e chi ne ha, più ne metta. Ogni oggetto più bello del precedente. Ogni oggetto con una storia nascosta e sarebbe bello poterle scoprire tutte: chissà a chi apparteneva quel vecchio orologio da taschino che se ne stava solo soletto nel cassetto e che ora se ne sta sopra quel bancone? A chi era indirizzata quella misteriosa lettera, a cui il tempo ha consumato le parole che ora sono appena appena distinguibili? E quella foto che rappresenta un ragazzo e una ragazza che ballano? Lei indossa un abito con la gonna a ruota e sorride felice mentre lui la sta facendo roteare. Entrambi hanno un sorriso invidiabile. Magari sono semplicemente oggetti a cui sono legati ricordi di cui la gente se ne vuole sbarazzare. In fondo, ad oggi, che cosa serve quell'orologio da taschino? Magari è stato preso in orologeria, semplicemente. Ma se fosse stato un regalo? Se fosse stato un oggetto tramandato di padre in figlio, della quale tradizione è andata persa e l’oggetto è finito nel dimenticatoio? E quella tazza di porcellana bianca, faceva parte di un servizio, di una collezione? Apparteneva ad una fanciulla che aveva grazia e beltà oppure apparteneva ad una giovane ribelle, con un cappellaccio in testa e i calzoni sostenuti dalle bretelle? E quel cannocchiale? E quel quadernetto dalle pagine spiegazzate? Contiene segreti? Pensieri di una giovane anima dal cuore infranto? Un’amicizia? Una segreta corrispondenza? Le avventure magiche di un futuro scrittore? Una promessa d’amore proibito? Quanti mondi in un mercatino dell’antiquariato, tante storie da scoprire, da assaporare, immaginare, ricercare, da foto da ammirare, tante lettere con cui sognare.
Un microcosmo, ancora inesplorato.
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sinapsinews · 5 years
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9 e 10 novembre 2019: Al via a Castellammare di Stabia la 51° Edizione nazionale di collezionismo
Associazione Circolo ” Tempo Libero “
Iscritta alla FSFI
Federazione fra le Società Filateliche Italiane
Telefono: (+39) 3498125912 (Attilio Maglio)
Pagina Facebook: Associazione Circolo Tempo Libero
Scambi, acquisti, vendita e perizie di materiale da collezionismo
  Weekend di sabato 9 e domenica 10 novembre 2019 da non perdere a Castellammare di Stabia.
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insuperficie · 5 years
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Della regionalità dei questuanti in un giorno di profonda tristezza
Chiedere l’elemosina per strada si sta trasformando in una professione, e come ogni professione ci sono diversi modi di praticarla. A Napoli un ragazzo molto spigliato chiede l’elemosina con piccoli passi di danza, in piedi al centro della strada, usando un “noi” disinvolto e senza insistere mai. La sua appare come una richiesta di classe, in tutti i sensi: «Buongiorno monsieur, una moneta così pranziamo anche noi?». Splendido. A pochi metri un gentile signore con una lunga barda, mediorientale, è in ginocchio sui cartoni e benedice la folla, senza distinguere tra chi dà e chi no. 
Dall’altra parte di Spaccanapoli un venditore di calzini si è buttato a terra, sembra in preda a un attacco di disperazione, piange e urla, maledice tutti, minaccia di non rialzarsi finché qualcuno non gli dà almeno un euro per mangiare una fetta di pizza. La prima volta che lo vidi mi si strinse il cuore, poi ho capito che è una nuova tecnica in voga: i calzini, apparentemente caduti dalla borsa, sono in realtà ordinatamente ammonticchiati accanto a lui. Le sue parole, ascoltate da altri e nello stesso modo due, tre, quattro volte, diventano formule. La disperazione diventa una tecnica, uno spettacolo. 
A Torino dominano i questuanti gentiluomini. Come i due stranieri, forse parenti, che girano per la zona universitaria esprimendosi in modo fin troppo forbito, e tentando di vendere oggettistica varia. A via LaGrange un signore dalla barba ben curata chiede se «Lorsignori avessero un euro. Ohibò, ci si accontenterebbe anche di qualche moneta, nevvero», condendo la frase con un sorriso bonario e un po’ complice. Dalle parti di Piazza Castello una signora con la esse sibilante ferma i passanti e ripete sempre la stessa frase: «Buonasera, sono senza fissa dimora, avrebbe una moneta?». Lo dice con altezzosità, scandendo le parole come una studentessa modello a un’interrogazione. Quando le si dice di no risponde sempre in modo estremamente seccato, pronunciando qualche cattiveria saccente prima di andare via. Ieri l’ho incontrata, purtroppo avevo appena saputo che mio padre ha la leucemia, e non sono riuscito ad essere altrettanto modulato nella risposta. Almeno avrà imparato qualche parola nuova in Napoletano.
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natyanindiasia-blog · 6 years
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Pranoterapia in Camera? 
Nel 1939 Kirlian, tecnico russo che aggiustava macchine fotografiche, scoprì, quasi per caso, la possibilità di fotografare l'Aura delle persone!" Un'invenzione molto utile, certo, per rilevare i campi che circondano vernici e metalli, per esempio. Infatti si pensò, erroneamente, che l'alone visibile intorno ai soggetti fotografati fosse un'espressione dell'anima delle persone. Lo stesso alone, però, apparve, in successivi esperimenti, anche fotografando chiodi, metalli di varia natura e banale oggettistica. Tutto dipendeva da ciò che era fuori, non da elementi emanati dal soggetto.
L'alone colorato era dovuto alla ionizzazione dei gas presenti nell'aria, perciò quest'ultima è la causa degli effetti rilevabili intorno a ciò che viene immortalato nella cosiddetta Camera Kirlian. Eppure c'è ancora gente che spende centinaia di euro per farsi fotografare le mani e dimostrare così di essere pranoterapista!
Tutto perché la notizia che arriva prima condiziona altamente il giudizio e, anche se poi smentita oggettivamente, per molti, rimane buona la prima.
Come se non bastasse, oggi, hanno creato altre bufale computerizzate che, si dice, fotograferebbero l’aura che circonda l’intero corpo delle persone.
Si tratta di ulteriori autentiche truffe naturalmente, ma di questo scriverò in altra occasione.
Parliamo invece dell’effetto cascata.
Se la notizia che arriva per prima, non solo è falsa, ma viene anche condivisa a cascata (cioè a forte getto) ha molte più probabilità di essere creduta anche a distanza di secoli, pur esistendo probanti smentite.
Per dimostrare quanto sia potente l’effetto cascata prodotto da alcune case farmaceutiche, in Olanda (vedi Presa Diretta Rai Tre di sabato 09 marzo 2019) hanno inventato una nuova malattia, la flatulenza, e hanno convinto una grossa percentuale della popolazione olandese che esistesse un istituto specifico per poterla curare.
Piovvero richieste di farmaci a valanga, anche se, in realtà, la flatulenza non è una malattia e sembra proprio che non esistano affatto medicinali per eliminare, ehmm, puzzette, a meno che non si parli di effetto placebo.
Tornando perciò al signor Kirlian, ancora oggi, molte persone credono che il suo macchinario rilevi il prana delle mani. Si scoprì, invece, all’epoca, continuando le sperimentazioni, che si trattava di un rilevatore di colori delle sostanze eteree. Il blu era semplice azoto, l'arancione il neon e il giallo l'ossigeno.
Perciò prendiamo nota: “Ciò che arriva prima ha sempre enormi vantaggi, rispetto a ciò che arriva dopo, anche se quello che arriva prima è solo una bufala e quello che sopraggiunge dopo è verace”.
Tratto dal Corso: “Consapevolizzare i Ciarlatani”.
Un bacioneeeeee!!!!! <3 <3 <3
natyan
https://www.studiogayatri.com
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dailygreenit · 3 years
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Aiutare il pianeta aumentando la produzione green ed eco-friendly
Aiutare il pianeta aumentando la produzione green ed eco-friendly
Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati dall’uso massivo di materiali plastici per realizzare imballaggi, contenitori ad uso alimentare, giocattoli ed oggettistica varia. Lo sviluppo economico ha portato a prediligere, infatti, l’impiego di materiali “usa e getta”, più a buon mercato ma che, a lungo andare, hanno purtroppo contribuito ad aumentare l’inquinamento e il decadimento…
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circolotempolibero · 11 months
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L'11 e 12 novembre torna il Memorial Correale: un appuntamento imperdibile per gli appassionati di collezionismo.
Il prossimo weekend si sabato 11 e domenica 12 novembre 2023, si terrà la 60° edizione del Memorial Correale, la storica manifestazione di collezionismo che ogni anno richiama migliaia di visitatori da tutta Italia. Memorial Correale: un appuntamento imperdibile per gli appassionati di collezionismo.  Quest’anno, per la prima volta, l’evento si svolgerà presso l’Hotel Il Gambero, una…
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lamilanomagazine · 2 years
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Anche a Natale torna il vintage di East Market
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Nuovo appuntamento natalizio con East Market, l’evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare. 300 selezionati espositori da tutta Italia tornano con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti. Tante idee regalo per tutte le tasche: dai più ricercati capi d'abbigliamento vintage all'artigianato più raffinato, dai più rari dischi in vinile ai colorati complementi d'arredo. Negli oltre 6000 MQ dell’ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate, si possono trovare anche articoli di collezionismo, accessori, mobili, modernariato, usato, pulci, design, scarpe e borse, libri, fumetti, poster, riviste e stampe, elettronica, militaria, giochi e videogiochi, riciclo e riuso, stranezze varie, piatti, porcellane, utensili e molto altro ancora. Shopping e regali ma senza dimenticare l’ambiente. East Market da sempre valorizza la cultura e la consapevolezza del riciclo, coniugando la bellezza estetica dei prodotti e la loro duratura funzionalità, senza quindi contribuire alla sovrapproduzione industriale di massa che inevitabilmente genera spreco e inquinamento. Moda, fai da te, mercato del riciclo che strizzano l'occhio alle nuove tendenze del fashion e della musica, informando e sensibilizzando il pubblico sugli aspetti ecologici del mondo vintage.   Tra gli espositori presenti questo mese: Martina Pianaro che si definisce una cacciatrice di meraviglie con pezzi vintage unici dagli Anni '20 agli Anni '90, nel suo stand tanti capi per dare un tocco di originalità a tutti gli outfit. Timidessen, un artista grafico che propone esilaranti composizioni ricamate su t-shirt, stampe firmate e gadget creativi surreali. Celebri brand commerciali diventano illustrazioni uniche per tutti i gusti. Valter Beltramo si occupa principalmente di sedute recuperate dai cinema dai primi del ‘900 fino al 1970, cartelli e insegne pubblicitarie e varia oggettistica in resina.   Accompagnano il market le aree food & beverage. East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest'ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un'offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. East Market adotta la politica #plasicfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili. Completano la manifestazione i DJ set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato.   domenica 18 dicembre   dalle 10 alle 21 Via Mecenate, 88/A – Milano Ingresso Euro 5 Infoline +393516559781... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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emiliano-beltrani · 2 years
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Oggi è l'Immacolata Concezione e, come da tradizione, la Nº1 di Dozza sarà aperta in ORARIO CONTINUATO per voi, pronta a suggerirvi tante idee per festeggiare al meglio il SANTO NATALE! Qualche esempio di cosa potete trovare SOLO alla Nº1 di Dozza! OGGETTISTICA VARIA UNO. #nuovanumerounodozza #nuovanumerouno #numerouno #numerounodozza #nataleadozza #natale #xmas2022 #ideeregalo #solocosebuone #solocosebelle #dozzartgallery #dozza #dozzapiccoloborgoantico #dozzacittàdarte #viadeamicis3537 (presso N.1 - numerouno) https://www.instagram.com/p/Cl5-9qwsf-r/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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personal-reporter · 5 years
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Artigiani al castello e Fiori d'autunno ad Abbiategrasso
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Venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 settembre nel Castello di Abbiategrasso si terrà la quarta edizione della manifestazione Artigiani al Castello e Fiori d'autunno, organizzata da Associazione culturale e artistica Iperbole in collaborazione con Eventi doc di Myriam Vallegra, patrocinato da Regione Lombardia e Comune di Abbiategrasso. La manifestazione è ricca, varia e sempre diversa, creando grandi aspettative e interesse, con novità in termini di piante e fiori proposti e vari prodotti legati alla natura, oltre a un’importante sezione di artigianato artistico di qualità, con oggettistica per la casa, gioielli, accessori moda, abbigliamento. Non mancano anche delle aree del gusto, con prodotti particolari e unici, sempre dedicati alla natura, accompagnate da degustazioni e possibilità di mangiare all'interno del castello alcuni piatti tipici. Artigiani al Castello e Fiori d'Autunno rappresenta anche uno spaccato sui mestieri antichi, sull'artigianato artistico di qualità, con rappresentanti validi da tutta Italia e una partecipazione importante di florovivaisti e aziende agricole e artigiane sul mondo della natura e fiori, che attira artigiani e vivaisti da tante zone d'Italia. All'evento sono presentati antichi mestieri e attività del settore dell'artigianato artistico come sartoria, maglieria, decorazione, oreficeria, pittura, ceramica, lavorazione del legno, oltre alle attività legate alla terra e alla natura, tra cui la produzione di piante e fiori, cosmesi naturale e prodotti enogastronomici di nicchia. Tra le varietà di piante e fiori ci sono rose rifiorenti, piante da frutta, agrumi, piante mediterranee, rampicanti, stagionali e invernali, tillandsie in varietà, cactacee e succulente e varie tipologie di vasi per presentarle in casa, in giardino e sul terrazzo. Tra le novità nel campo dell'artigianato sono da vedere originali sciarpe in fibre naturali e dipinte a mano, abbigliamento e accessori, maglieria e sartoria donna e uomo, oggettistica in legno per la casa e la tavola, decorazione e arte per gli interni e tanto altro. Inoltre ci sono dimostrazioni dal vivo di tecniche di artigianato realizzate da numerosi artigiani e artisti presenti in mostra, come la produzione di sciarpe di seta e la preparazione dal vivo di ottimi biscotti artigianali, la creazione di bijoux in stile vintage. Uno spazio nell'evento è dedicato ai bambini, con la realizzazione di laboratori didattici di disegno, pittura e modellazione, laboratori didattici di cucina, truccabimbi, animazioni, spettacoli, oltre a musica, conferenze, mostre a tema per un fine settimana immersi nell'artigianato, nella cultura, nei fiori, nell'arte, nella natura, in uno splendido contesto artistico e architettonico. Durante la manifestazione si tengono anche le visite guidate alle sale del Castello a cura della Proloco di Abbiategrasso domenica pomeriggio, dalle 15 alle 17.30. Per più info si può telefonare al numero 3298989533, scrivere a [email protected] e consultare il sito www.associazioneiperbole.it   Read the full article
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paoloxl · 7 years
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Forza Nuova fa parlare di sé annunciando ora e luogo dell’appuntamento del 28 ottobre che Minniti dice di voler vietare. Che cosa sappiamo di questo partitino fascista di Ercole Olmi Parlando di sé amano adoperare immagini suggestive, ad esempio inventando di sana pianta «quel legame tra militanza e borgate, fatto di sezioni, passeggiate per la sicurezza, solidarietà nazionale, picchetti anti sfratto e lotta a rom e clandestini, che stanno segnando la nuova rivolta romana» che in realtà è solo rivendicazione di uno squadrismo vecchio stile fatto di minacce, spedizioni punitive, razzismo. Le cronache nere e giudiziarie – esistono in rete diversi dossier – sono piene da un paio di decenni delle gesta di energumeni e dirigenti di questo partitino che ora si fa strada nelle prime pagine per l’ardire a una nuova marcia su Roma. Dai sospetti per l’attentato al manifesto del ’99, al coinvolgimento nel 2008 di suoi simpatizzanti nel processo per l’omicidio di Nicola Tomassoli a Verona, fino al recentissimo arresto del loro responsabile nazionale per le politiche sociali, Castellino, arrestato con altri complici negli scontri con la polizia, alla periferia di Roma, per impedire la legittima assegnazione di una casa popolare a una famiglia di origini straniere. E proprio ieri, un dossier dell’Espresso ha tirato in ballo Forza nuova e la Lega scrivendo delle indagini sui foreign fighters fascisti in Ucraina, su entrambi i fronti: «A livelli più alti, l’indagine sui reclutatori italiani permette di documentare una serie di contatti internazionali tra il regime di Putin, i neonazisti europei e i neofascisti italiani. Nel marzo 2015, ad esempio, dieci movimenti europei di estrema destra vengono invitati a San Pietroburgo al “Forum internazionale conservatore russo”, patrocinato dal Cremlino. Il vertice è organizzato dal fondatore del partito Rodina, che riunisce l’ala nera dei sostenitori di Putin. Tra gli ospiti ci sono tutti i capi dei movimenti neonazisti inglesi, tedeschi, svedesi, bulgari, accanto ai comandanti militari di due brigate rossobrune, quelle con la svastica, dei filorussi che stanno facendo la guerra in Ucraina. Come per esempio il leader del famigerato battaglione Rusich, un giovanissimo comandante ritratto sul web come uno spietato guerrigliero. Per l’Italia sono presenti Roberto Fiore, leader di Forza Nuova; Luca Bertoni, un fedelissimo di Salvini che rappresenta l’associazione leghista Lombardia-Russia; e Irina Osipova, un’italo-russa già candidata alle comunali a Roma con Fratelli d’Italia. Ai tavoli ufficiali si discute di un memorandum per la formazione di un coordinamento delle «forze conservatrici». Ma a ricevere gli ospiti è l’ex governatore del Donbass, che fu il primo ad annunciare la creazione di brigate internazionali di combattenti filorussi, che comprende “anche italiani”». Minniti, il post-comunista più apprezzato dai fratelli d’Italia, ha detto che non gliela consentirà ma Fn ha lanciato anche ora e luogo dell’appuntamento: all’Eur, di fronte al Palalottomatica, si raccomanda a “tutte le sezioni forzanoviste di giungere alle ore 14″. “Il concentramento  è fissato nello stesso luogo alle ore 15; il corteo partirà alle ore 16″. Di Forza Nuova, Popoff s’è occupata spesso. Molti osservatori ritengono che una delle strategie del partito di estrema destra, il fratello del leader Fiore è un prestigioso avvocato del foro di Roma, sia quella di trascinare in tribunale i giornalisti che si occupano delle sue gesta per alzare una cortina di intimidazione e, almeno limitare i danni di una esposizione mediatica quantomeno imbarazzante per chi vede suoi militanti e simpatizzanti al centro di vicende gravi in numerose città d’Italia. A Lucca, Bari, Palermo, Bologna, Verona – solo per citare alcuni esempi – si sono celebrati processi in cui quei personaggi sono stati condannati. Forza nuova è stata la prima organizzazione italiana ad avere stabili relazioni con Alba dorata e alcuni suoi membri o simpatizzanti sarebbero in prima linea nella guerra ucraina come risulta da varie fonti di stampa, Popoff compreso), una sentenza della quinta sezione penale della Corte di cassazione ha stabilito che non è reato definire fascista la formazione capitanata da Fiore. La sentenza, emessa l’8 giugno 2010, riguarda la querela per diffamazione intentata da Forza nuova nei confronti di un cittadino di Trieste, che il 13 novembre 2000 aveva definito, in tre lettere al quotidiano Il Piccolo, gli aderenti all’organizzazione di Roberto Fiore “nazifascisti” e “neofascisti”. La sentenza, nell’assolvere il querelato, chiarisce bene come «l’identificazione fascismo/nazismo, nel quadro delle scelte di razzismo, non è frutto di errore storico, ne è manifestazione di critica realizzata sulla base di una falsità» e che «i verdetti della storia non si cancellano con successive disinformazioni, amnesie, sottovalutazioni», concludendo che è «pienamente giustificato l’uso delle espressioni». “Forza Nuova” nasce nel 1997 dopo un breve passaggio all’interno del “MSI – Fiamma Tricolore” (quelli che non avevano sopportato la svolta di Alleanza nazionale). Roberto Fiore fu tra i promotori alla fine degli anni ‘70 di “Terza Posizione” e Massimo Morsello era cresciuto con altri terroristi condannati anche per la strage di Bologna. Fiore e Morsello scappano a Londra nel 1980 inseguiti da mandati di cattura nell’ambito delle indagini sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980. Saranno condannati per associazione sovversiva, rapina e banda armata. Le autorità inglesi si rifiuteranno sempre di concedere l’estradizione in Italia nonostante l’ingresso clandestino e la falsificazione dei documenti.  Una “protezione” che secondo un’inchiesta del quotidiano “The Guardian” andrebbe fatta risalire ad un rapporto di collaborazione di Fiore e Morsello con i sevizi segreti inglesi. Rientrati in Italia nel 1999 per prescrizione della condanna fondano “Forza Nuova” sulla base di un programma di pochi punti. Al primo posto in assoluto l’”abrogazione delle leggi abortiste”, la “difesa della famiglia e la crescita demografica”. Per questo fece scalpore, il 23 agosto, l’invito rivolto a Fiore di partecipare a un dibattito sull’aborto all’interno del tradizionale meeting di Comunione e Liberazione. Il 22 dicembre dello stesso anno Andrea Insabato,  fa scoppiare una bomba nella sede de il manifesto. Forza Nuova smentisce legami con l’attentatore, ma per la prima volta il movimento conquista le prime pagine di tutti i giornali. Tra gli altri punti, il “blocco dell’immigrazione e avvio di un umano rimpatrio”, il “ripristino del concordato Stato-Chiesa del 1929″, l’”abrogazione delle leggi liberticide Mancino e Scelba”, la “formazione di Corporazioni per la difesa dei lavoratori e della comunità nazionale”. E’ evidente la ricerca, da un lato, di un’interlocuzione privilegiata con i settori dell’integralismo cattolico italiano e, dall’altro, l’utilizzo di temi “facili” per la conquista di un proprio spazio sul versante dell’intolleranza razzista e xenofoba, fino al limite della “riscoperta” di una politica “colonialista” vecchio stampo, assegnando “ai popoli europei” il ruolo fondamentale “nella ricostruzione del moribondo continente europeo”.  In alcune città Fn è alleata con Berlusconi, addirittura con la Lega, e in altre li contrasta. E quando si incontra con Casapound è atmosfera da derby. Nella simbologia “Forza Nuova” cerca di “piegare” i segni tradizionali della destra radicale in chiave “cristiana”. La “croce celtica”, in origine simbolo nazista e pagano raffigurante la ruota del carro del “Dio-sole” viene qui riproposta come la “croce di Costantino” (così come nella leggenda l’imperatore la “vide” prima della battaglia di Ponte Milvio). D’altro canto ripetuti ed espliciti sono i riferimenti al mito di Codreanu , un antisemita, eroe della destra radicale europea, fondatore negli anni ‘30 del movimento fascista rumeno, e alla sua “Guardia di Ferro”, un’organizzazione di cristiani fanatici da cui “Forza Nuova” ha ricavato anche il proprio modello organizzativo, le famose “CUIBURI” (nidi), piccole cellule di 3-4 elementi, già utilizzate al tempo di “Terza posizione”. Va detto che all’epoca fu insinuato che Fiore e Morsello fossero scappati a Londra con la cassa di “Terza Posizione”, i frutti di diverse rapine e di una molteplicità di attività illegali. Con quei soldi avrebbero dato vita a diverse società e ad un giro di affari stimato in diverse decine di miliardi di lire l’anno. Noi non abbiamo riscontri. Ma le attività esistono. Al centro di questo “piccolo impero” la “Meeting Point” un’agenzia di viaggi e al tempo stesso società di servizi per concerti musicali, collocamento di mano d’opera in esercizi commerciali. Dopo aver rilevato palazzi destinati alla demolizione e averli ristrutturati trasformandoli in ostelli, si parla di1300 monolocali, la “Meeting Point” ha aperto filiali in diversi paese europei (Francia e Spagna). In Italia offriva pacchetti viaggio-soggiorno-lavoro a Londra, stanze piccole e sporche, salari da fame, intimidazioni da parte di bande di skinheads utilizzate come “servizio d’ordine”. Sempre a partire da Londra (insieme a ristoranti, un’etichetta discografica, scuole di lingue) è stata anche successivamente aperta una catena di negozi, i “Charity Shop”, specializzati nella vendita di abiti usati e oggettistica varia, soprattutto di tipo religioso, gestita da associazioni come la “Trust of St. Michael the Arcangel” o la “St. George Educational Trust” (Ente per la promozione degli insegnamenti della Chiesa Cattolica) di cui lo steso Fiore è amministratore insieme a Colin Todd, una delle figure più note del neonazimo inglese, esponente di “Third Position”. Nel nostro paese l’attività commerciale si sta espandendo in diverse direzioni, dai prodotti agricoli (verdura, pasta, riso) raccolti in Italia e venduti sui mercati inglesi con il marchio “compra Italiano”, alla rete dei negozi di abbigliamento skin britannico (già funzionanti a Roma e Latina) contraddistinti dall’insegna “The cross and the circle point”. Probabilmente sono questi soldi che hanno permesso a ”Forza Nuova” l’apertura in tre anni di sedi in almeno 30 città e attrarre anche gruppi più antichi del movimento skinheads. Un’altra caratteristica di “Forza Nuova” è il peso e l’importanza data ai rapporti internazionali prima con il “Front National” francese di Le Pen e altre sigle simili. Fiore e Morsello hanno acquistato anche un vecchio borgo a Los Pedriches, non lontano da Valencia da trasformare in riferimento stabile per la rete internazionale. E’ Fn la sigla più “internazionalista” di questo settore della destra: nel 2016 un’organizzazione presieduta da Roberto Fiore, Alliance for Peace and Freedom (AFP), una sorta di piccola internazionale nera, compariva in una lista di movimenti e fondazioni che, a giudizio degli uffici di Bruxelles, hanno i requisiti minimi per ricevere fondi dell’Eurocamera. Si trattava di un finanziamento da 600mila euro. Eppure per accedere ai fondi il Parlamento certifica che i destinatari “osservino i principi fondamentali dell’Ue, come la democrazia, il rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali dello stato di diritto”. Da popoffquotidiano.it
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