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#prigione mentale
lunamagicablu · 3 months
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«A chi desidera praticare la meditazione viene spiegato che per prima cosa si deve fare silenzio dentro di sé. Dunque, si chiudono gli occhi per concentrarsi … Ma cosa accade spesso? Tutte le preoccupazioni, le inquietudini e le animosità risalgono immediatamente alla superficie e ben presto diventa impossibile anche solo rimanere immobili e mantenere la giusta postura. Quindi, chi inizia a praticare la meditazione deve sapere in anticipo che si tratta di un esercizio difficile che esige una grande disciplina. Infatti, il silenzio interiore che egli cerca di ottenere è il risultato di un accordo fra i tre piani: fisico, astrale e mentale; e tale accordo lo si può realizzare unicamente cominciando a disciplinare il proprio corpo fisico, il cuore e l’intelletto, al fine di introdurre in essi l’armonia. Armonia … Impregnatevi di questa parola, poiché è la chiave che apre le porte della regione del silenzio: armonia nel piano fisico, armonia nel piano astrale (i sentimenti), armonia nel piano mentale (i pensieri) e armonia anche fra questi tre piani. Il silenzio che riuscirete allora a creare in voi sarà accompagnato da una sensazione di alleggerimento e di liberazione: un peso vi cadrà dalle spalle, alcuni ostacoli si dissolveranno, e la vostra anima, sfuggendo alla sua prigione, si dispiegherà liberamente nello spazio.» (Omraam Mikhael Aivanhov) ************************ «Those who wish to practice meditation are told that the first thing they need to do is silence within themselves. So, you close your eyes to concentrate... But what often happens? All worries, anxieties and animosities immediately rise to the surface and soon it becomes impossible just to remain still and maintain the right posture. Therefore, those who begin to practice meditation must know in advance that it is a difficult exercise that requires great discipline. In fact, the internal silence that he tries to obtain is the result of an agreement between the three planes: physical, astral and mental; and this agreement can only be achieved by beginning to discipline one's physical body, heart and intellect, in order to introduce harmony into them. Harmony…Imbue yourself with this word, since it is the key that opens the doors to the region of silence: harmony in the physical plane, harmony in the astral plane (feelings), harmony in the mental plane (thoughts) and harmony also between these three planes. The silence that you will then be able to create within yourself will be accompanied by a sensation of lightening and liberation: a weight will fall from your shoulders, some obstacles will dissolve, and your soul, escaping its prison, will unfold freely in space.» (Omraam Mikhael Aivanhov) 
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veritanascoste · 5 months
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Geova è uno dei tanti nomi e inganni dei divini impostori assetati di potere e adorazione.
Tutte le religioni nascono con buone intenzioni ma vengono rilevate e distorte per un unico obiettivo: dividere,annullare il principio di ogni custode dello spirito.
Il demiurgo nella sua gerarchia come Geova o Yahvé sono entità egoiste i cui sfoghi di megalomania e crudeltà si possono vedere chiaramente nell'Antico Testamento della sacra Bibbia....che di sacro purtroppo non ha più nulla.
Nel corso dei secoli è stata riscritta, aggiustata e interpretata male...e oggi i vari traduttori ne hanno testimoniato abbastanza per sollevare dubbi e sollecitare i cuori impavidi di vera saggezza, a riscrivere i veri concetti d'amore incondizionato e crescita spirituale per poter aprire la porta allo spirito. Uno spirito chiuso in una gabbia illusoria di nebbia fitta che non permette il risveglio, non accende la coscienza addormentata.
Il demiurgo è allo stesso tempo quella forza mentale che crea il suo mondo illusorio solo grazie alla pura energia pensante della vera creazione originale... le vere essenze divine - che provengono dalla Sorgente.
I figli amati sono solo ostaggi, spiriti infiniti, immortali che sono stati intrappolati nei corpi umani eoni fa, per soddisfare la fame di energia di coloro che sono stati ingannati da un dio genetista che si spaccio' per la Fonte.
La loro predazione è basata sulla paura, il dolore, la sofferenza, la crudeltà, il male e i desideri che il demiurgo e le sue gerarchie provocano, si deve comprendere che, le polarità hanno istinti diversi, c'è chi sfrutta e provoca appunto basse energie vibrazionali e chi invece le fa' elevare perché si nutre di quelle sottili. La guerra è loro e usano noi come pedine.
Finisce un ciclo dove hanno governato gli oscuri e passano la palla ai nordici corrotti che la new age spinge ignorantemente dichiarandoli benevoli.
Richiedono la nostra energia per sopravvivere...e per tanto inganneranno attraverso la quinta dimensione,la nuova trappola soprannominata " il paradiso in terra, la Gerusalemme celeste".
I canalizzatori che riportano messaggi angelici non hanno compreso che sono messaggi ingannatori del basso astrale. Sono parassiti energetici, tanti sono esseri demoniaci e gli egregori mentali.
In altre parole è il demiurgo che come strategia di potere ci ha messo la mente per il controllo, la manipolazione e la predazione energetica.
La cosa più grave è che per mancanza di conoscenza, crediamo che sia la "nostra mente" e che tutti i pensieri siano nostri.
Abbiamo una mente superiore e una mente inferiore.
Così ci sottomettiamo e crediamo che questa realtà di limitazione imposta, accettando il dolore, la limitazione e la sofferenza sia parte obbligatoria della vita, come presunto "apprendimento" per "crescere" ed "evolvere" ciò che non è vero. Lo spirito infinito È per sempre libero senza limiti❗
Solo la connessione con il tuo interiore può farti uscire da questa prigione distruggendo le mura di Alcatraz.
Sarà la forza del tuo cuore, quella scintilla divina o Spirito che è il tuo vero Essere, che determinerà la tua scelta.
Si batterà  in un  duello contro il demiurgo, per poter riottenere il controllo di se stessi. Lui  esercita sulla nostra mente con infinite trappole astutamente pianificate dove ti fa credere di aver trovato, in qualcuno, in qualcosa, nel denaro, nel potere, in una professione o in qualsiasi cosa, la tua forza, volontà e verità.
L'energia del corpo mentale nell'essere umano è il territorio dell' OPPRESSORE : il demiurgo.
Per spegnere il suo potere va fatta presenza della luce non è altro che il tuo spirito  infinito che non  è altri che  il vero portatore di un'essenza pura e indistruttibile.
Non cercare fuori ciò che è solo dentro di te.
Una volta che avrai capito come distruggere il sistema operativo mentale che il demiurgo controlla, potrai dire di aver corretto la matrice. Non potranno agganciarti perché sei solo un  Hacker.
Riflettiamo....... ❤
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animadiicristallo · 4 months
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rinchiusa in una prigione mentale.
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È un cambiamento spirituale che deve avvenire.
La gente ne ha abbastanza di guerre inutili, leadership totalitaria e controllo autoritario.
Le persone si stanno svegliando con ciò che è davvero importante nella vita.
È tempo di reclamare il nostro infinito potere e di aprire le porte della nostra prigione mentale.
Non è una cosa facile da fare, ma è tempo di camminare nella luce della libertà.
-Keanu Reeves
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doandroidsdreams · 5 days
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SE NON DOPO QUANDO? 
Ho riflettuto su ciò che stavo pensando: Ho realizzato che vivo in una prigione. Non è solo una prigione mentale ma anche una prigione fisica. Sono intrappolato in questo tempo, in questo luogo, in questi pensieri, in questo corpo, negli altri.
Non posso uscire dalla prigione, anzi dalle prigioni. Quando mi sembra di averne superata una, se ne presenta un'altra, strati e strati di gabbie che mi impediscono di essere libero.
L’unica cosa che posso fare è cercare di evadere temporaneamente, uscendo dalla prigione con la mia testa. Ma in quel caso finisco in un’ altra prigione, una fatta di “se non dopo quando?”, di “adesso o mai più…”, “mai e per sempre”. Non posso fuggire neanche con la mente. 
Come se fossi una pecora che cerca di uscire dal gregge, ma viene riportata al pascolo dal cane. Non importa quanto possa allontanarsi, finirà sempre per girare in cerchio, per ritornare da dove è venuta.
Tra me e la gabbia c’è una forza gravitazionale, che mi impedisce di uscire dalla sua orbita. Vorrei tanto scappare, vorrei tanto fuggire, ma la sua massa ha deformato così tanto lo spazio-tempo che non posso fare che cadere verso di essa.
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susieporta · 1 month
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"Tu non presti attenzione a te stesso.
La tua mente è sempre con gli oggetti, le persone e le idee, e mai con te stesso.
Mettiti al centro dell’attenzione, diventa consapevole della tua esistenza.
Guarda come funzioni, osserva le motivazioni e i risultati delle tue azioni.
Esamina la prigione che hai costruito intorno a te, per inavvertenza.
Conoscendo ciò che non sei, arrivi a conoscere te stesso.
Hai soltanto bisogno di sbarazzarti della tendenza a definire te stesso.
Per fluire con la vita intendo l’accettazione: accogliere ciò che viene e lasciar andare ciò che va.
Il passato è nella memoria, il futuro nell’immaginazione.
Il desiderio è il ricordo del piacere e la paura è il ricordo del dolore.
Tutti e due rendono irrequieta la mente.
I momenti di piacere non sono altro che intervalli nel flusso del dolore.
Come potrebbe essere felice la mente?
La gioia è gioia solamente se contrapposta al dolore.
Per sua stessa natura, la mente divide e oppone.
Può esserci un’altra mente che unisce e armonizza, che vede il tutto nel particolare e il particolare come interamente collegato al tutto?
La puoi trovare andando oltre la mente che limita, divide e oppone.
La mente crea l’abisso, il cuore lo valica.
Come tutto ciò che è mentale, anche la cosiddetta legge di casualità si contraddice.
Nessuna cosa esistente ha una casualità particolare; l’intero universo contribuisce persino all’esistenza delle cose più minuscole.
Se la gente sapesse che niente può accadere se l’universo non lo fa accadere,
otterrebbe molto di più con minor impiego di energie."
Sri Nisargadatta Maharaj
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gcorvetti · 8 months
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Monotonia.
Sgradevole ripetizione o insistenza di un motivo invariabile. Tedio provocato da una piatta uniformità. Definizioni dall'Oxford language dictionary. Oggi si chiude il mese di Ottobre, tutti amminchiati con halloween e da domani si parte con la trafila del natale, nessuna novità, tutto come da programma degli ultimi 20 anni o forse più, tutto regolare come le lancette dell'orologio che instancabilmente girano sempre allo stesso modo, ma non vi annoiate? Non vi viene il vago presentimento che sia tutto maledettamente ripetitivo? La stabilità che volete è una prigione in cui vi rinchiudete da soli, Huxley docet, credendo che sia la vita reale. Spesso il tubo mi propina video di tizi che parlano del fatto che viviamo in una simulazione, che non guardo figuriamoci, ma non è una cosa stile Matrix dove il nostro corpo è rinchiuso in un baccello e noi crediamo di vivere una realtà virtuale così vera che solo gli eletti possono comprendere che è tutto finto, no non lo è, è la realtà di una vita dentro un recinto mentale dove i passi per raggiungere una felicità ci portano nel loop di una vita scandita da eventi ciclici che di anno in anno sono sempre gli stessi, non vi rendete conto? Il tizio che ho postato l'altro giorno, il disegnatore, è incazzato e posso capirlo perché nell'arte oramai è la stessa cosa, un circolo in cui se fai i tuoi pezzi come dice il sistema forse puoi arrivare ad un 'successo', mentre se pensi con la tua testa e fai quello che ti senti o che la tua visione ti fa fare non arrivi da nessuna parte, internet è una trappola per questo con i suoi standard e le sue faccine sorridenti da perbenisti finti come gli scheletri di plastica di questo periodo. Certo a fare di tutta l'erba una canna ci si sballa di brutto ma poi non resta più niente, parafrasando il detto. Sarà che sono vintage e quindi cresciuto in maniera diversa, ma vedo i miei sogni svanire per via della diversità che sparisce, quella diversità che era alla base della nascita di una miriadi di artisti che davano vita a opere, di qualsiasi arte, diversificate.
Adesso i giovani, diciamo dai millenials in poi quindi i 30enni anno più anno meno, che sono quelli che dovrebbero avere più forza fisica e mentale, sono tutti indirizzati verso una cosa sola, guadagnare e per farlo si inseriscono in uno dei binari prefabbricati di questa monotonia, li vedi tutti sorridenti e ben vestiti, anche quelli che si definiscono alternativi al mainstream sono comunque fighetti mollicci, in realtà recitano una parte quella dei bravi ragazzi/e che pur di guadagnare, che siano soldi o visualizzazioni in un social, si adeguano a questo status moderno, poi magari nei fuori onda o nel loro intimo sono dei pezzi di merda che insultano i loro followers o che trattano male la madre o la partner, ma sono sicuro che non sono come si mostrano in pubblico, certo qualcuno che è riuscito a cancellare il suo core mentale ed è diventato così perbenista da risultare sempre e comunque finto ci sarà. Dico questo perché spesso nella vita reale mi è capitato di prendere merda da personcine a modo, tutti simpatici e con le frasi giuste al momento giusto, una confezione niente male, ma vuota all'interno. Nella musica poi non ne parliamo, non è stato mai un ambiente sano, vorrei vedere tra alcolizzati, tossici e psicopatici (si spesso i musicisti sono così) non si ha mai la certezza di cosa possano fare le persone, almeno una volta era così e ci stava perché l'imprevedibilità era all'ordine del giorno e poteva capitare di tutto in qualsiasi momento. Gli artisti si sono venduti al sistema e non lo combattono più, anzi non hanno più il coraggio di combatterlo perché non gli conviene, sono tutti ristretti nei loro loculi di stile, di tecnica, di foglietti di carta, di apparire 'normali' (irritazione istantanea ogni volta che mi esce sta parola), l'appiattimento di tutta l'arte. Si ovvio ci sono quelli che hanno qualcosa in più, quelli bravi, quelli che creano qualcosa di artistico, che non deve essere per forza critico della società, ma in questo mondo nuovo mancano gli artisti che si ribellano, quelli che fanno quadrato creando un movimento e che vanno contro qualcosa, se lo fai sei fuori dal circolo e rischi anche di morire di fame o di non riuscire a sbarcare il lunario perché vieni esiliato dalla società, ti cancellano. Mi ricorda molto i video degli Outsider che vidi tempo fa, persone che nonostante la loro condizione, spesso mentale, non creavano arte per diventare famosi o ricchi, ma solo per terapia o per proprio piacere, molti di loro sono morti e i parenti scoprendo una quantità di materiale valido lo hanno venduto ai musei o a qualche gallerista che li ha pagati poco e ci ha guadagnato tanto perché ha in mano la chiave che apre determinate casseforti, un pò come i produttori del mainstream che se sei bravo e fai quello che ti dicono, guardate i maneskin, diventi famoso non so ricco, forse a lungo andare, ma quello è un mistero un pò per tutti fino a quando qualcuno non tirerà fuori i numeri, quanto guadagna va, non sapremo mai se i ragazzetti famosi sono anche ricchi. Tutto questo uccide l'arte non solo di adesso ma quella del futuro perché chi ha 13 anni ora e vede la situazione vuole fare anche lui così perché è in quel modo che si guadagnano i soldi. Nella mia vita, aimè, ho sempre pensato che fare un buon lavoro e sfornare qualcosa di valido artisticamente fosse più soddisfacente che prostituirsi, "Tanto se il lavoro è valido in qualche modo rientra qualcosa, no?", forse, resta la soddisfazione personale di restare integro e fedele a me stesso, alla mia arte e al portafoglio vuoto.
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thelostaporia · 6 months
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Quando dici “Io sono così", stai descrivendo la tua prigione mentale.
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Rinchiusa nella mia prigione mentale
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lunamagicablu · 7 months
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Tu non presti attenzione a te stesso. La tua mente è sempre con gli oggetti, le persone e le idee e mai con te stesso. Mettiti al centro dell’attenzione, diventa consapevole della tua esistenza. Guarda come funzioni, osserva le motivazioni e i risultati delle tue azioni. Esamina la prigione che hai costruito intorno a te, per inavvertenza. Conoscendo ciò che non sei, arrivi a conoscere te stesso.
Hai soltanto bisogno di sbarazzarti della tendenza a definire te stesso.
Per fluire con la vita intendo l’accettazione: accogliere ciò che viene e lasciar andare ciò che va. Il passato è nella memoria, il futuro nell’immaginazione.
Il desiderio è il ricordo del piacere e la paura è il ricordo del dolore. Tutti e due rendono irrequieta la mente. I momenti di piacere non sono altro che intervalli nel flusso del dolore. Come potrebbe essere felice la mente? La gioia è gioia solamente se contrapposta al dolore.
Per sua stessa natura, la mente divide e oppone. Può esserci un’altra mente che unisce e armonizza, che vede il tutto nel particolare e il particolare come interamente collegato al tutto? La puoi trovare andando oltre la mente che limita, divide e oppone.
La mente crea l’abisso, il cuore lo valica.
Come tutto ciò che è mentale, anche la cosiddetta legge di casualità si contraddice. Nessuna cosa esistente ha una casualità particolare; l’intero universo contribuisce persino all’esistenza delle cose più minuscole. Se la gente sapesse che niente può accadere se l’universo non lo fa accadere, otterrebbe molto di più con minor impiego di energie.
Tratto da: “Io sono Quello”, di Nisargadatta Maharaj ************************* You don't pay attention to yourself. Your mind is always with objects, people and ideas and never with yourself. Put yourself at the center of attention, become aware of your existence. See how you function, observe the motivations and results of your actions. Examine the prison you have built around you, inadvertently. By knowing what you are not, you come to know yourself.
You just need to get rid of the tendency to define yourself.
By flowing with life I mean acceptance: welcoming what comes and letting go of what goes. The past is in the memory, the future in the imagination.
Desire is the memory of pleasure and fear is the memory of pain. Both make the mind restless. Moments of pleasure are nothing but intervals in the flow of pain. How could the mind be happy? Joy is joy only when contrasted with pain.
By its very nature, the mind divides and opposes. Can there be another mind that unites and harmonizes, that sees the whole in the particular and the particular as entirely connected to the whole? You can find it by going beyond the mind that limits, divides and opposes.
The mind creates the abyss, the heart crosses it.
Like everything mental, the so-called law of randomness also contradicts itself. No existing thing has any particular randomness; the entire universe contributes to the existence of even the tiniest things. If people knew that nothing could happen if the universe didn't make it happen, they would achieve much more with less energy.
Taken from: “I am That”, by Nisargadatta Maharaj
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thelastdinner · 6 months
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"Asciugo il mio corpo dopo la doccia. Paranoico effetto mentale post fumo. I miei occhi mi stanno puntati addosso come revolver carichi senza sicura in mani nervose, per nulla fidate. Sempre pronti a giudicarmi, cercar di entrarmi dentro, per capire cosa non va, qual è il mio problema, le mie colpe. Ho sempre un problema, sempre una colpa, a martellarmi nella testa. Labirinti mentali che non conosco, labirinti che cambiano autonomamente la loro assurda illogica conformazione ogni qual volta riesco anche solo ad avvicinarmi all’uscita. Di labirinti mentali senza alcuna via d’uscita. I miei occhi addosso e l’hascisc in circolo. Analisi pericolose, forsennate. Sensi amplificati, sensi di colpa amplificati, frustrazione amplificata. Fino a esplodere tutto dentro. Revolver. Mani nervose. Proiettili vaganti in un angusto bagno di lisergica ceramica bianca. Trovare una fottuta trincea e restarci rintanato finchè anche l’ultimo sibilo dei proiettili non avrà smesso di trafiggere l’aria in overdose di pensieri. Troppi pensieri. Oggi. Troppi. Ricordi. Affollano la mia mente. E a volte mi penso dentro celle prigione ad aspettare l’esecuzione. A volte mi sento intrappolato dentro sentimenti da condannato. Dentro le stesse umane metriche d’agire e pensare ogni volta prima di morire. Prima dell’esecuzione. A volte mi sento intrappolato dentro me stesso. Ho sempre delle sentenze pronte per condannare me stesso."
Pietro Presti -Liberami dal Male-
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gabbiadicarta · 9 months
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Come mai hai deciso il nome gabbiadicarta?
avevo trovato questa frase in una canzone di mezzosangue, rapper che all'epoca ascoltavo tantissimo e mi piaceva particolarmente, perché gli avevo dato il significato di una sorta di "prigione mentale" che ci creiamo da soli in momenti che sembrano apparentemente difficili e che scopriamo poi con gli anni essere banali, semplici.
non l'ho mai cambiato perché negli anni il mio blog è cresciuto col nome di gabbiadicarta e in parte mi ci sono affezionata.
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*sua moglie Zainab al-Khalidi nel frattempo aveva tentato di chiamare la polizia svedese usando un vecchio telefono perché non ne poteva più degli abusi di suo marito Ibrahim e voleva denunciarlo per ciò che le ha fatto.
Ma Ibrahim sequestra il telefono antico di sua moglie e lo butta nella spazzatura per evitare di essere intercettato e rintracciato dalla polizia svedese e getta sua moglie Zainab in una stanza di isolamento per continuare a segretarla ma non la picchia e non la tocca perché aspetta i suoi gemellini che aveva procreato insieme a lei, da quando Ibrahim è stato gettato in prigione prima a Guantanamo-bay poi ADX Florence mesi fa, la sua mente è peggiorata e la riabilitazione prima del rilascio è funzionata poco su di lui non avendo mai ricevuto una cura mentale.
Sua moglie Zainab lo odia perché la sfrutta,la manipola e la usa in modo misogino ma lei ha dimenticato che è stata venduta da suo fratello Umar al-Khalidi che non gli importava nulla del suo destino con un criminale come Ibrahim.
Ibrahim è attratto dalle donne belle e attrattive ma spesso dopo aver sposato una donna e avuto i figli, cerca un'altra donna attrattiva e bella da ingannare e sfruttare, l'ultima donna attrattiva che ricorda di averla maltrattata e usata solo per il sesso era Kayla Mueller*
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holdlesss · 2 years
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Riflessioni di oggi mi portano a scrivere che a volte l’eccessiva stanchezza mentale che percepisco è dovuta, Mannaggia la puttana, al soffrire di quel tipo d’ansia che piuttosto che mettermi la miccia in culo e farmi produrre mi immobilizza,mi impanica e mi manda in palla il cervello, come a fanculo , offuscato, in prigione, immoto, inabile al ragionamento e al movimento , eclissato dal mondo circonvicino, dunque devo con non poca fatica e ragione, ogni qual volta accade, riprendere potere del mio corpo/mente , in quanto io unica responsabile delle mie azioni e quindi destino e farlo accendere, ‘sto coglione
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animadiicristallo · 1 year
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prigione mentale
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La tana del lupo. “Sei andato nella tana del lupo, che cosa ti aspettavi. Tu hai la fortuna di abitare lontano da lei, per cui per rischiare di incontrarla devi fare abbastanza strada. Pensa averla avuta come vicina di casa, pensa se abitasse in una strada che fai quasi tutti i giorni, sarebbe diverso”.
“Ultimamente sono particolarmente malinconico, la mia proposta probabilmente è nata da questa sensazione, volevo vederla. E poi è successo quello che è successo”.
Tra poco saranno passati due anni e io sono cambiato, sono un altro rispetto a due anni fa. Però c’è un filo che mi connette al passato, non solo al mio passato con lei ma pure al ragazzino che ero per esempio prima della maturità. Rileggendo le mie parole di quel periodo non sono poi cambiato così tanto. Uscito da una relazione, da un cuore spezzato, la mia reazione è sempre stata la stessa. Confusione, disorientamento, rabbia, poi nostalgia, ricordi, voglia di andare avanti. Quel limbo tra una relazione e la prossima c’è sempre stato, quel dolore ogni volta che si ripensa a quello che è stato, quella spinta verso ciò che ci potrebbe essere di nuovo. Quella costante ricerca del passato in occasioni presenti, che poi non è mai come ci si aspetta che sia. E’ come una partita a scacchi una volta che riinizi, sai le regole ma a seconda di come te la giochi ci sono diversi risultati. Ogni persona è un nuovo labirinto da comprendere e curare, richiede tempo e dedizione. Il tutto facendo frutto delle partite e dei labirinti del passato, con la consapevolezza che “perché tutto cambi, nulla deve cambiare”. 
Rivederla risveglia molte sensazioni. Sono peggiorato da quando stavamo insieme, sono più brutto, ho meno capelli, ho un fisico peggiore, ho meno amici, sempre gli stessi, più o meno. Tutto quello che di negativo c’è nel mio presente diventa materia di confronto con la ragazza nuova e sconosciuta che una volta ho amato e che rimane la più importante nella cronologia di relazioni, ad ora. Le insicurezze crescono, le parole si bloccano, il cuore batte a mille e non ci si sente più sé stessi. Non si riesce ad elaborare una risposta logica a queste reazioni. Si sa cosa si dovrebbe fare, ma non si riesce a farlo e così ci si sente arenati. Poi i giorni successivi arrivano flash di quel volto, del fatto che si sia nascosta, che abbia un nuovo gruppo di amici, del fatto che non siamo più nessuno l’uno per l’altra, che le relazioni sono caratterizzate da un’innata labilità. Nulla è per sempre, questo è il messaggio. La sensazione è che nonostante il tuo cuore dica qualcosa, il cervello sa che è una cazzata. Diventi cinico, freddo, distaccato, odi quella stessa persona che un giorno amavi, odi come ti fa sentire, diventi ossessionato da questo pensiero al punto che devi fumare due sigarette di fila per illuderti che possano calmarti, cosa che non accade. Allora brami la novità, brami l’affetto come un animale affamato. Ti schifi sentendo il suo profumo in giro perché non vuoi ammettere a te stesso che sei ancora legato a quella persona, che lo sarai finché non troverai di meglio. Ti odi perché hai una fitta al cuore a rivederla in un contesto in cui non vali più di un ricordo per lei e ti convinci che, logicamente, dovrebbe essere così anche per te. Logicamente. Ma come si fa a essere logici. Pragmatici. 
Fa tutto un po’ schifo, né più né meno di prima, basta solo cercare di evadere la prigione mentale che ci si fabbrica quando si viene travolti da un’onda troppo grande di schifosi pensieri e ricordi. 
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