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eugeniogiaccone · 4 years
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#skipper #prodiere #bow #yachts #regata #regatta #sailing #sail #sailinglife #sailboat #mare #mer #voilesdesainttropez #raceyacht #maritmeart #artmaritime #peinture #painting https://www.instagram.com/p/B_f3Cy9ga_H/?igshid=amtcc0j7oc0i
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pedropoetaperaria · 7 years
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Intrighi internazionali (la barca batte bandiera inglese...) #maremma #puntaala #prodiere #alberi #primavera2017
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lobstertribe · 5 years
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“STRASBOURG” A sculpture by James Prodier. It is one of a set of eight sculptures representing a city in France, occupying the corners of the Place de la Concorde, the largest square in Paris. A study done from a photo, a Virtual Sketchwalk. Drawn with a Pilot Kaküno fountain pen and deATREMENTIS black ink in a 5.5” x 8.5” IKEA sketchbook. #lobstartstudios #dessinateur #artist #dessin #sketch #drawing #stuff #quicksketch #RanDOODLINGdom #quicksketch #forpractice #croquisrapide #croquisrapidement #croquis #stuff #sliceoflife #szkic #pilotpen #pilotkakuno #paris #parisarchitecture #placedelaconcorde #blackandwhite #monumentsofparis #strasbourg (at Place de la Concorde) https://www.instagram.com/p/ByM2YTuHHHy/?igshid=dxanlulyqffw
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alkmaarcentraal · 7 years
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Beloning voor gouden tip ingooien winkelruit Prodier
Beloning voor gouden tip ingooien winkelruit Prodier In de nacht van vrijdag op zaterdag is het raam van die...
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https://www.alkmaarcentraal.nl/nieuws/51716888-beloning-voor-gouden-tip-ingooien-winkelruit-prodier
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tmnotizie · 7 years
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SAN BENEDETTO – Dopo l’emozionante incontro avvenuto tra il Presidente del Coni Marche Fabio Luna e “le donne della Vela” il 26 novembre scorso, che ha celebrato e gratificato l’attività velistica marchigiana femminile e i risultati di grande soddisfazione ottenuti da atlete e presidentesse di club, si è svolta ad Ancona la cerimonia delle “Stelle del Vento nelle Marche”, tradizionale gala organizzato dalla FIV Marche. Oltre agli ospiti d’onore Francesco Ettorre, presidente FIV e Fabio Luna, presidente CONI Marche, erano presenti all’evento tenutosi presso la sede regionale del CONI campioni e campionesse della Vela.
Nel suo discorso introduttivo il Presidente del Comitato X Zona FIV Vincenzo Graciotti ha ringraziato gli atleti, i giudici, i 36 club e i marinai che hanno dato lustro e partecipazione alla Vela nell’anno 2017. Sono stati premiati per l’occasione i velisti di punta della regione che hanno portato risultati di pregio e tra questi diversi sono stati i riconoscimenti ottenuti dai velisti della Lega Navale Italiana di San Benedetto del Tronto, quest’ anno al suo sessantesimo anniversario dalla fondazione.
Ad iniziare dalla più piccola, la tenace e fortissima dodicenne Rebecca Orsetti che si è distinta portando a casa ottimi risultati nella classe O’Pen Bic, tra i quali il primo posto femminile Under 14 all’ Eurochallenge di Rimini. Martina Croce, anche lei atleta della classe O’Pen Bic, tra le altre soddisfazioni sportive ha ottenuto una splendida terza posizione nel ranking nazionale della categoria Under 17. Entrambe sono allenate da Romolo Emiliani della Lega Navale Italiana di San Benedetto del Tronto, premiato anch’egli con il riconoscimento di “Allenatore dell’Anno”.
Grandi soddisfazioni anche dai nostri atleti master nei Campionati Interzonali IX e X Zona: nella classe UACC (A Classic) Giulio Domizi (LNI SBT) lascia indietro la concorrenza e si impone nella classifica portando a casa il primo posto. L’ Interzonale della classe MATTIA ESSE Sport è vinto dall’equipaggio composto dal  timoniere Dario Luca Tedaldi (LNI SBT) e dal prodiere Bruno Croce (CN Alba Adriatica, papà di Martina Croce), mentre al secondo posto si classifica l’equipaggio del timoniere Pietro Bovara e del prodiere Gino Sulpizi (entrambi LNI SBT).
La Lega Navale Italiana di San Benedetto del Tronto ha espresso, infine, gratitudine e rispetto per Pietro Bovara, autentico lupo di mare, da anni punto di riferimento per la realtà velistica locale sempre pronto a condividere con i più giovani preziosi insegnamenti e a mettersi in gioco solcando i campi di regata sul Mattia Esse “Catapietro”.
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nicolablasi-blog · 7 years
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2 versioni di un naufragio
racconto 1° naufrago
il sole tramontava dietro i monti e sulla riva del lago Daniele scrutava l'orizzonte per vedere se riusciva a vedere le sue ciabattine perse nel naufragio del poseidon 470 .
Con questa triste immagine si conclude una giornata che, effettivamente non era nata sotto i migliori auspici.
Alle ore 15.00 non ero nelle migliori condizioni...sonno o cecagna persistente dovuta ad una sveglia avvenuta alle 5.15 del mattino....Daniele, che veniva da una mattinata in spiaggia con due amiche!?! ciondolava ed esprimeva concetti poco chiari o non li esprimeva affatto....
il vento era nullo , il sole batteva fra le nuvole...e decidendo di armare comunque la barca tiriamo fuori una frase che mai fu piu' profetica 'Dai ,al massimo ci facciamo un bagno al largo'.
Il vento comincia a salire ...usciamo evitando figure di merda anche se la spiaggia era pressochè vuota, e via...anzi le scotte erano messe male sia la randa che il fiocco ...il timone era tutto su che voleva dire uno sforzo sovrumano per governarlo.....Insomma l'abbiamo armata di schifo. Prua al vento e le operazioni seppur in maniera maldestra..soprattutto io con il timone , riusciamo ad eseguirle. Il vento era sempre piu insistente ma continuiamo verso trevignano....un gusto indescrivibile....barca stabile veloce ..le vele reggevano e tra onde e schizzi vari siamo quasi subito fradici. La barca piu di una volta si inclina paurosamente...ma non cè motivo di pensare di non recuperare la situazione....trevignano si avvicina ed inizio con il primo 'pronti alla virata?' 'no aspetta' 'troppo veloci' 'troppo inclinati' pronti alla virata ..no pronti? pront? al quindicesimo pronti alla virata..viriamo e rigiriamo la barca verso vigna di valle.
Daniele era da mezz'ora ormai che tentava di salire sul bordo della barca in piedi ....
l'esito non era dei piu' esaltanti ma lui si incaponiva e ci provava...mantenere l'andatura all'andata era molto difficile ma al ritorno lo vedo li in piedi sul bordo tutto indietro..non so se era piu una posizione plastica da foto o fosse realmente utile alla barca...pero' facevamo un bell'effetto per chi c'avesse visto da fuori...La traversata continuava ...le raffiche continuavano e gli schizzi d'acqua mi centravano gli occhi che poi con il vento  ..diciamo che andavo tranquillamente alla cieca.
poi li...ha inizio quel pasticciaccio brutto de vigna di valle...
Daniele e' stabilmente in piedi a prendere le onde in faccia....io penso a quando virare...e' risaputo ormai che ci metto una quindicina di minuti per mettere in pratica il mio pensiero...nel mentre penso e rifletto...sento una voce...'sto fuori...sto fuori ahrg' ...da questo punto in poi vado per flashback.
flashback numero 1   Daniele in acqua legato all'albero trascinato dalla barca alla quale  sbatteva ripetutamente con gli stinchi ma non credo sentisse dolore ...
flashback numero 2   La barca si inclina paurosamente nel lato opposto per motivi a me inspiegabili...
flashback numero 3   Le vele toccano l'acqua ed io che penso 'e'finita' e piombo in acqua
flashback numero 4   le ciabattine di Daniele in acqua insieme prendono il largo per un ultimo viaggio
flashback numero 5   Daniele ingurgita acqua e tossisce
flashback numero 6   La barca si gira a 180° ...penso 'stavolta e' veramente finita' guardo        se c'è qualcuno in soccorso o altre vele all'orizzonte....niente
flashback numero 7   io e daniele aggrappati alla chiglia per riportare la barca in asse...o  forse solo per attaccarsi a qualcosa
flashback numero 8   Ricordo di aver pensato 'se affonda emigro in sudamerica'
flashback numero 9   al terzo o quarto tentativo giriamo la barca ...(miracolo insperato)
risaliamo sulla barca infreddoliti ..io con molta fatica ...non so ancora come siamo riusciti a 'ribaltare la situazione' fatto sta che ci mettiamo con il vento in poppa in un andatura tranquilla per riprenderci....manca il trapezio di mio cugino che solo dopo sono venuto a sapere che era cucito a mano ed era uno degli ultimi in circolazione(forse me l'ha detto per farmi sentire maggiormente in colpa).......i guantini e le ciabattine di Daniele. Arriviamo al rimessaggio come reduci dopo una battaglia...l'ultimo smacco e' una ragazzetta che ci dice di ammainare le vele altrimenti non riuscivamo a mettere il 470 nel carrello. Impresso nella mia mente per sempre!!
##########Racconto naufrago n°2
Anguillara-Vigna di valle 3 giu 2006
h. 15.00 Io e nicola ci incontriamo al circolo il brigantino, fa molto caldo le bandiere sembrano degli stracci bagnati,
anche gli alberi con le foglie tonde molto leggere sono immobili. Dopo un paio di riflessioni sul vento (due giorni di tremenda tramontana che ci hanno regalato tra l'altro una bella luce e visibilità) decidiamo di 'armare' lo stesso il 470 di nikolakis, alle brutte, ci diciamo, ci facciamo il bagno a largo.
Dopo un paio di intoppi, c'abbiamo sonno e il caldo ci fa torpore il 470 è armato e... sorpresa! Le bandierine si muovono leggermente.
Vento da ponente (il tipico per bracciano, penso io, ponentino termico). Contenti di avere un pò di mobilità velica ci organizziamo per evitare la figura di merda iniziale fronte spiaggia in partenza.
Le operazioni procedono abbastanza lineari, partiamo anche rapidamente. Ci si accorge subito che ho montato (mea culpa) il circuito della scotta randa al contrario sull'ultimo rimando, ok poco male, ci mettiamo contro vento e cerchiamo di rimediare.
Ricominciamo a navigare, la velocità è interessante, mi accorgo di aver fatto lo stesso errore su un rimando del fiocco, ci mettiamo controvento e sistemiamo la scotta. adesso si procede a gonfie vele, il vento ha rinforzato e gira lievemente ma costantemente verso nord. Proviamo qualche manovra, dobbiamo imparare ad andare meglio d'altra parte.
Abbiamo il timone troppo alto, rimediamo con la solita manovra controvento. Indosso il trapezio. Il vento rinforza l'obiettivo odierno diventa l'uso del trapezio e la compensazione fuori bordo. Nicola sempre al timone io prodiere-
Andiamo veramente veloci ora, avrei la curiosità di sapere a quanti nodi, siamo diretti come treni verso trevignano e intanto faccio qualche tentativo di puntare i piedi fuoribordo che evidenziano quanto posso essere 'legato'.
Data la velocità che abbiamo è diventato un problema anche fare una semplice virata, ma se non la facciamo a trevignano si devono cominciare a scansare, tra il 'pronti alla virata' e 'virata' passano 16 minuti- Viriamo abbastanza puliti-
Si capisce subito che questo bordo è quello 'buono' il vento spinge meglio e di più da questa parte. Dopo qualche altro tentativo riesco ad andare fuori bordo, nicola è costretto a tenere la randa larga dal vento che c'è, i miei 80kg fuori bordo non vengono quasi sentiti dalla barca, passiamo attimi di pura velocità ed euforia, io sono contentissimo di essere fuori bordo, fino a poco prima sentivo freddo per gli schizzi, vedo nicola alla mia sinistra al timone un metro più in basso di me, in pratica sto volando sull'acqua.
Succede verso i capannoni di vigna di valle che sento mancare bruscamente la pressione sulle vele, dico a nicola :" sto fuori!! Stoffuori!!! Stopplunnnf". Ora sono trascinato appeso con il trapezio all'albero completamente fuori bordo e senza nessuna presa sulla barca, che per una serie di fattori tra cui principalmente il mio peso e la pressione dell'acqua sul mio corpo straorza, si piega ormai irrimediabilmente mi viene sopra.....
h 17.00 circa, di fronte ai capannoni di vigna di valle, in mezzo al lago-
Situazione, sono a mollo, il 470 ha la 'coperta' perpendicolare sull'acqua, che è fredda ma non me ne accorgo, ha un bel colore limpido e ci sono delle onde niente male per un lago. Guardo in alto e vedo la figura di nicola in una posizione impossibile per la fisica terrestre, un centesimo di secondo dopo
nicola cade a 10 cm dalla mia faccia, vedo una meteora blurossa inabissarsi di fronte a me, mi viene in mente la scena del titanic
in cui le persone volano giù prima che la nave affondi. Tutti gli oggettini che avevamo messo dentro volano dappertutto
Siamo tutti  e due in acqua ora. La barca per un momento è sembrata imbizzarrita. Ormai è a 90°. Non ho capito bene come, mi ritrovo ora dalla  parte della deriva e nicola dall'altra parte, gli chiedo urlando (il rumore di fondo è tremendo tra vento, scuotimenti vari, le onde  che sbattono sul fondo della barca) se la scotta della randa è libera. E' libera!! Mi urla.
Sono dalla parte della deriva, è alta rispetto a me che sono in acqua, ne saggio, stranamente, la consistenza per vedere se regge.
Mi regge, mi ci aggrappo aggressivo, come una scimmia. Sembra funzionare la barca ha un accenno di raddrizzamento, si raddrizza  quasi, ma riprende vita, si muove, ci sfugge, fa un paio di metri in avanti, si ripiazza a 90° sull'acqua e compie una rotazione  orizzontale su se stessa.
Riprendiamo posizione vicino alla deriva, sembra che la barca si stia muovendo ancora, ho la sensazione che l'albero stia andando  giù, salto come una pulce d'acqua cercando di scongiurare il pericolo di un 180°, pronuncio una frase che si rileverà altamente  ansiogena per nicola: "..no.. 180°... no..".
Nicola non proferisce parola, il suo è sempre un volto imperturbato, ma vedo i suoi occhi guizzare per scorgere un gommone di  salvezza nei paraggi. La barca sta ruotando con l'albero in giù a 180°, non è bastato il tentativo di fermare il processo che è  stato lento ma inesorabile.
Ok ora la barca è a 180° vedo il trapezio del cugino di nicola, che non era assicurato alla barca, fare il bagno placidamente a una  decina di metri da noi, penso che la barca anche se in una posizione non consona alla navigazione cammina un bel pò grazie al vento  e alle onde, infatti ci allontaniamo sensibilmente dal trapezio perduto. Sono indeciso di avvertire nicola per mandarlo a prendere  il trapezio, decido di non dire nulla per una serie di motivi, tra cui il timore di una rispostaccia (tipo:'che cazzo me ne frega a  me ora del trapezio!') e la (limitata) pericolosità di allontarsi e non riuscire a recuperare verso la barca con tutti i cazzi che  abbiamo addosso e non ultimo il pensiero 'lo avrà sicuramente visto e ignorato'.
La barca ora sembra una tartaruga bianca con un pugnale infilato sulla schiena, non so come riesco ad arrivare alla deriva e a  puntare i piedi sul bordo immerso, il nostro respiro è affannato. Portarla da 180° a 90° risulta poi abbastanza agevole (al primo  tentativo) e con un ritorno positivissimo sul morale della ciurma. Ora è a 90°.
Da 90° alla posizione corretta invece risulta un pò più complicato perchè appena solleviamo un pò l'albero questo prende vento e  ritorna giù, il vento non sembra affatto un 'ponentino', bisognerebbe riuscire ad agguantare il bordo superiore appena possibile, ma  questo rimane sempre molto alto.
I tentativi ci fiaccano, per la prima volta ho il timore di non farcela a causa della stanchezza (pregressa e attuale). Ascolto i  nostri respiri affannati tipo  Blair Witch Project. In tutto questo non ho più visto le mie infradito 'green tea' a cui sono (ero)  molto affezionato (regalatemi circa un anno fa da luca), coltivo la segreta speranza che siano rimaste miracolosamente catturate  dalla barca. Ci dividiamo i compiti, nicola si avventa sulla deriva e io vado verso la prua di modo che possa riuscire a prendere il  bordo della barca il prima possibile, l'azione combinata ha pieno successo!
Trionfalmente la barca si raddrizza. Con pieno orgoglio e fierezza l'albero sta dalla parte giusta del lago, in cui siamo ancora immersi, mi sento pienamente soddisfatto, mi viene in mente il film 'la maledizione della prima luna' a causa  della vita propria che sembrano avere le barche in genere.
Ultimo sforzo per risalire a bordo, tutto quello che c'era prima in barca non c'è più. Faccio la rassegna mentale delle cose che  c'erano. Ciaspole green tea (dx e sx), trapezio cucito a mano su misura di inestimabile valore appartenente al cugino di nicola,  guantini da barca, muta (la muta c'è ancora era legata all'albero).
Torniamo a terra dopo qualche bordo di avvicinamento in cui ci facciamo un bel venti minuti di risate di scarico nervoso.
Applicando il principio valevole per le cadute in moto (risalirci immediatamente, il prima possibile per sconfiggere la paura)
mi riattacco al trapezio. Nicola mi fà :"fermo! Ndò vai!!??" Riacquisto lucidità e mi seggo tranquillo, in effetti non avremmo la  piena energia per recuperare un'altra scuffia.
In sede di commenti, davanti alla meritatissima peroni, Nicola mi dice (forse con velata critica) che è stata la sua prima scuffia e  che non gli era mai successo neanche quando aveva 14 anni.
Questa mattina al risveglio mi son detto "Cazzo anche per me!" non ci avevo pensato ieri.
Insegnamenti della giornata Controllare sempre l'armo della barca prima di uscire, non ci si può permettere di essere superficiali specialmente se ci si sente  sicuri.
In barca fa sempre freddo. Portarsi una sacca per contenere gli oggettini e assicurare la sacca alla barca. Cercare di ragionare anche in condizioni 'scomode'.
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eugeniogiaccone · 4 years
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Il prodiere
E’ il membro dell'equipaggio di un'imbarcazione a vela che controlla la parte a prua dell'albero, inoltre issa o ammaina le vele di prua, come il fiocco, la genoa o lo spinnaker. Inoltre, è colui che è impiegato nella risoluzione dei problemi legati a una drizza o ad una scotta incattivita (incastrata).
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“Prodiere” Acrilico su tela- acrylic on canvas, 2020, 70x70cm
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SAIL 2018 - VINCONO GLI AUSTRIACI AL PRIMO CAMPIONATO’EUROPEO DEL TRIMARANO WETA - 2018
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9 maggio 2018 - CAMPIONE DEL GARDA – Tra russi e francesi  sono sbucati gli austriaci Brauer, padre e figlio, che dopo 7 prove, hanno agguantato questa prima Coppa Europa della classe del trimarano Weta. Maria Rudolf Brauer e suo figlio Nicolas sono i vincitori di quello che, di fatto, è il primo Campionato Europeo dell' interessante multi scafo. 3-1-7-2-1-2-2 i piazzamenti parziali per il team del lago Zell am See, piccolo bacino a sud di Salisburgo.   In classifica precedono il francese Christian Chapelin, terzo il russo Pavel Savenko con il prodiere Savechenko. La classifica vede "insieme" equipaggi in doppio e in singolo, il tutto compensato da una sorta di handicap, questo per poter permettere a chiunque di navigare con il Weta, multi scafo che si candida come categoria per le Paralimpiadi di Parigi 2014, quando la vela tornerà nel programma. Al limite della perfezione il lavoro del Comitato di Regata, guidato da Giorgino Battinelli, e della macchina organizzativa di Univela Sailing, base logistica e accogliente location anche alberghiera. Il trimarano Weta, il “ragno” nella lingua della Nuova Zelanda, ha mostrato tutta la sua duttilità dando vita a varie prove sulle boe e una interessante long distance con i passaggi lungo le isolette dell’alto Benaco, prima su tutte il celebre Trimelone, che cent’anni fa, in occasione della prima Guerra Mondiale, ospitò per qualche tempo i “Futuristi” guidati dai loro grandi capi: Boccioni, Erba e Tommaso Filippo Marinetti. Rimanendo in questa zona e sull'onda, anzi sul vento, della cultura internazionale  la Limonaia del "Prà" (Il Prato) di Tignale, tanto cara a David Herbert Lawrence, farà da scenografia alla regata dei doppi giovanili di 420, Rs Feva, Rs 500 e 29Er in programma già nel prossimo week end (13 maggio). In palio ci sarà il Trofeo Comune di Tignale che collaborerà con gli organizzatori del Circolo Vela Gargnano. Dal 18 al 21 maggio Univela e Campione riproporranno un evento di valenza internazionale, la "4° Nations Cup"  per il doppio 420, grazie al patrocinio e al contributo di  Regione Lombardia.
FROM http://www.navigamus.info/2018/05/tra-russi-e-francesi-vincono-gli.html
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eugeniogiaccone · 3 years
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#ambientazione #art #arti #artmaritime #maritimeart #skipper #prodiere #n1 #mare #vela #barcheavela #sailing #sail #sea #mer https://www.instagram.com/p/COo79uXrIZL/?igshid=ugwnpaud4ivm
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eugeniogiaccone · 4 years
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Dal 3 ottobre al 2 novembre in mostra a Noli presso la CM Art Eventi, ospite della Dott.ssa @curciomarcella . #noli #liguria #esposizione #dipinti #barcheavela #vela #mare #Sailing #sail #marcellacurcio #regata #regatta #prodiere #jclass (presso Noli, Italy) https://www.instagram.com/p/CF7sRq2gGn0/?igshid=dnaad0de3c4x
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eugeniogiaccone · 4 years
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Dal 3 ottobre al 2 novembre in mostra a Noli presso la CM Art Eventi, ospite della Dott.ssa @curciomarcella . #noli #liguria #esposizione #dipinti #barcheavela #vela #mare #Sailing #sail #marcellacurcio #regata #regatta #prodiere #jclass (presso Noli, Italy) https://www.instagram.com/p/CF7sRq2gGn0/?igshid=dnaad0de3c4x
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eugeniogiaccone · 4 years
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#mostradarte #concorsodipittura #selvino #arte #art #pittura #esposizione #expo #prodiere #sottolapioggia (presso Selvino) https://www.instagram.com/p/CD8lYLYA_l6/?igshid=16md1zoi3p312
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SAIL 2017 - CAT FORMULA 18 - Arco 2017 di Fantasia-Recalcati
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16 settembre 2017 - Eccoci qua con il resoconto della medaglia di legno. Qualcuno dice “piuttosto quinto pur di non scrivere il resoconto”, io dico meglio quarti ed il resoconto che è un piacere!   E un piacere è anche regatare sul Garda, tradizione mai saltata in oltre 20 anni di regate tra HC16 e F18. Negli ultimi due anni, la regata sul Garda sta prendendo la forma di una regata internazionale con equipaggi Tedeschi, Austriaci e Francesi… tutto fa brodo per avere regate sempre numerose.
Noi arriviamo un giorno prima e abbiamo il tempo per bagnare gli scafi il giovedì sera in compagnia di qualche sparuto equipaggio.   Il venerdì salutiamo tutti gli amici sul fantastico prato verde del Circolo Vela Arco che ormai da un paio di anni ospita con successo la nostra nazionale.
Tutto è pronto e per non essere di meno alla puntualità dei tedeschi entriamo in acqua in perfetto orario per la partenza delle 13… girovaghiamo insieme ai tedeschi per un’ora alla ricerca della barca giuria che esce solo quando termina la regata di un’altra classe che si trovava in sovrapposizione con il nostro campo… bastava forse la bandiera di intelligenza a terra? Piccolo inconveniente, nulla di grave.
Si parte con una Ora che ci ricorda di essere sul Garda, con punte oltre i 20 nodi ma, a differenza della solita Ora, il campo non era scontato. Gli amici e compagni di merenda ai Mondiali, Christian e Iccio, si dimostrano subito irreverenti e piazzano tre primi… bum, bum, bum… e a casa. Vincenzo, equipaggiato con il suo vecchio amico di merende della campagna olimpica Giorgio (bentornato!), chiude al secondo posto dimostrando di saper far correre a dovere il Nacra ricevuto in prestito da Villani (almeno non fa le radici J!). Terzo posto per i gemelli Viganò che, se regatassero un po’ di più, metterebbero tutti in scia senza problemi. Batman/Cioni e noi, un po’ arruginiti, quarti e quinti a pari punti. I primi cinque in classifica posti sono italiani, 8 italiani nei primi 15, con Rigatti/Pinter, Manacorda/Porretti e Gavassini/Salina che dimostrano di trovarsi a proprio agio nel ventone. Mazzucchi e Lisignoli, dotati di un prototipo di DeckSweeper, sono meno fortunati per la rottura della drizza del fiocco che li costringe al ritiro nelle prime due prove. Torneranno per portarsi a casa un terzo nella terza prova.Si capisce subito che il primo posto finale si allontana e che sarà una lotta per il secondo e terzo posto per il podio, anche con l’obiettivo di togliere qualche primo ai Campioni d’Italia per non correre il rischio che Iccio si annoi.
Il secondo giorno è stata una sveltina con Ora standard che ci ha fatto completare tre prove in trenta minuti ciascuna. Vincenzo e Giorgio e Elia e Jacopo riescono nell’intento di non far annoiare Iccio piazzando ciascuno un primo rispettivamente nella quinta e sesta prova.   La regata si chiude qui visto che la domenica l’Ora non si fa vedere, complice il Peler che ha smesso tardi di soffiare, e noi che non ne abbiamo approfittato scendendo in acqua prima per regatare con il Peler.
Vincono strameritatamente Christian e Iccio che confermano una striscia di risultati da veri campioni.   Il CVA si conferma un ottimo circolo dove organizzare questa manifestazione ormai diventata internazionale, grazie al grande prato verde e all’ospitalità con pasta party al rientro e cena. Purtroppo, quest’anno qualcosa non ha funzionato relativamente all’aiuto di qualcuno per entrare e uscire dall’acqua (ma ce la siamo cavata) e con la quota di iscrizione che, ammettendo anche una colpa anche nostra nel ritardo nel mandare le pre-iscrizioni, sono risultate particolarmente salate per molti di noi.
Da segnalare:
La striscia di risultati di Christian da quando regata con Iccio a partire da Puntala (3,3,3,1,2,1,3,dnf,dnf,dnf,1,2,1,2,1,2,2,6,2,1,1,1,1,1,1,1,1,3,1,1,1,1,2,2)!
Il compleanno di Christian con tanto di cocktail a gogo… grazie vecio!
l’indefesso Annibale che con una costola rotta ha deciso comunque di farsi 800km e ritorno per provarci. Ha dovuto purtroppo cedere al dolore già nella prima prova… questa è passione!
l’assiduo Adriano che è sempre disponibile a saltare in barca con qualcuno… questa è passione!
Il mitico Monti che pur di regatare precetta il suo direttore commerciale che non è mai salito in barca… e lo porta al Garda con oltre 20 nodi… questa è passione!… e anche (com)passione per il prodiere J!
I ragazzi francesi che hanno preso una multa di 3500€ e sequestro dei mezzi al rientro… questa è sfiga!… o no?
Ci vediamo a Calambrone o prima per chi viene alla DucD’Albe che quest’anno è anche Campionato Francese.ITA 969 – Fantasia/Recalcati(www.formula18.it)
FROM http://www.navigamus.info/2017/09/cat-formula-18-arco-2017-di-fantasia.html
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SAIL 2017 - FRANCESCO FALCETELLI RIPORTA LA PASSIONE DEL 470 TRA I VELISTI DELLE MARCHE - 2017
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Numana, 9 maggio 2017 - Francecso Falcetelli, 26 enne atleta della classe olimpica 470, originario di Ancona, futuro ingegnere aerospaziale, annuncia il suo ritorno nel mondo delle competizioni veliche di alto livello, inseguendo un altro sogno olimpico.  Dopo aver militato dal 2011 al 2016 nel prestigioso Circolo Canottieri Aniene di Roma, a due anni dall'ultima uscita in mare, il giovane velista dorico tornerà in acqua nella stagione agonistica 2017 come portacolori di un club del suo territorio, lo Yacht Club Riviera del Conero di Numana.   La nuova avventura di Falcetelli parte con un nuovo prodiere: ora tocca a Matteo Morellina, suo concittadino, classe 1987, ingegnere nella vita di tutti i giorni, Morellina ha alle spalle un buon trascorso velico tra Laser, Finn e regate One Design. "Da oggi inizia un nuovo capitolo della mia carriera velica - la dichiarazione di Falcetelli - un percorso che mi vedrà più presente e soprattutto più attivo nel territorio”. Con un bronzo conquistato ai Giochi del Mediterraneo proprio nel 470, un argento ai mondiali 420 e diverse vittorie in regate nazionali e territoriali, Falcetelli è ritenuto dai tecnici un atleta promettente che, tornando in attività all’inizio del quadriennio, potrà fare la sua parte nel percorso di qualificazione per Tokio 2020: “Sono stato due anni a riposo e, nonostante la grande curiosità di misurarmi con la flotta italiana, sono consapevole di dover lavorare sodo per ritornare competitivo gradualmente. Lavoreremo sin da ora con la massima concentrazione per preparare questa stagione forti del sostegno del club, che ci ha messo a disposizione una buona barca, e stimolati dalla varietà delle condizioni meteo-marine del campo di regata numanese, che per me è da sempre una delle palestre più formative in Adriatico". Il programma agonistico del binomio marchigiano prevede la partecipazione a tutte le tappe del campionato zonale oltre alla regata nazionale master di Pesaro (7 luglio 2017) e allaregata nazionale di Riva del Garda in programma dal 2 al 3 agosto, evento-test del lavoro svolto in questo primo anno. Grande la soddisfazione di Vincenzo Graciotti, presidente del Comitato X Zona FIV, che sottolinea l'importanza della vela in doppio per la diffusione dei valori dello sport:"Veleggiare in doppio significa sviluppar un legame e un'intesa profondi tra due atleti che scelgono di condividere tutti gli aspetti della preparazione e della gara, dalle delusioni alla ricerca degli sponsor, dalla pianificazione ai successi. Attualmente le derive doppie sono poco presenti nei circoli della nostra zona, pertanto il progetto di Falcetelli e Morellina diventa importante a livello locale perché può riportare in auge il 420 e il 470 tra i giovani velisti della regione. Con grande riconoscenza saluto anche il ritorno a bordo di Alessandro Smerchinich e Mauro Bravi, che faranno da sparring partner a Falcetelli-Morellina, allargando la flotta dei 470 nella X Zona”.
FROM http://www.navigamus.info/2017/05/francesco-falcetelli-riporta-la.html
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SAIL 2017 - Match Race di Meteorsharing - 2017 - Vince Avas Unlimited, a Team Gargantua con nonno, figlio e nipote il premio 'Father & Son' - 2017
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VENEZIA, 20 marzo 2017 -  Si è conclusa domenica 19 marzo a Venezia la due giorni dedicata al match race organizzata da Meteorsharing - l'associazione sportiva presieduta da Alberto Tuchtan - svolta all'interno del Marina Sant'Elena che ha visto la presenza di undici equipaggi provenienti da tutto il Nord Italia."Sono molto soddisfatto della riuscita di questo evento - commenta con il sorriso sulle labbra al termine della premiazione Alberto Tuchtan - sia per la quantità di team che hanno partecipato sia per il livello tecnico dei partecipanti. Oltre ai nostri coach Enrico Zennaro e Federica Salvà devo sottolineare la presenza di Giorgio Zorzi, fresco campione europeo e presidente della classe Ufo 22 e di Luca Tosi, il più giovane velista italiano ad aver portato a termine una traversata oceanica in solitario all'età di 23 anni. Positiva anche l'idea di realizzare una classifica dedicata gli equipaggi composti da padri e figli, con ben otto equipaggi che vi hanno preso parte. Devo ringraziare Lucia Mauro, figura fondamentale che da sempre mi supporta nell'organizzazione di questi eventi così come i nostri partner Publiscoop, Be Board per l'abbigliamento offerto a tutti i partecipanti, Santero per il vino 958 ed Amarelli". Ad avere la meglio, al termine dei quarantuno voli portati a termine, è stato l'equipaggio di Avas Unlimited, che sconfigge in finale il Team Gargantua con a bordo ben tre generazioni della famiglia Coltro: nonno Gianni, i figli Filippo e Marino la nipotina Celeste. È proprio il Team Gargantua ad aggiudicarsi la speciale classifica 'Father&Son' riservata agli equipaggi composti da padri e figli e voluta dagli organizzatori per la concomitanza dell'evento con la festa del papà. Sul podio anche il team Publiscoop con a bordo Tuchtan padre e figlio, insieme al prodiere Amos Bonfanti che nella finale per il terzo e quarto posto sono riusciti ad avere  la meglio su Laguna Trasporti con Piero e Luca Tosi coadiuvati a prua da Filippo Brazzolotto. "Grazie alla formula match race, l'interesse dei team e dei supporter accorsi è stato altissimo. Riuscire a rendere alla portata di tutti questa esperienza ha senz'altro lasciato un'ottimo ricordo a chi vi ha partecipato. Con Enrico Zennaro abbiamo cercato di insegnare le basi del match race, spiegando regole e tattiche che normalmente vengono usati negli scontri. Soddisfatti i partecipanti e soddisfatti gli organizzatori!" ha dichiarato Federica Salvà. "Ancora una volta la formula di regatare all'interno delle darsene si è rivelata vincente in quanto il cambio barche/equipaggi e' potuto avvenire in tempi molto rapidi e ciò ci ha permesso di disputare 41 prove in due giorni: un vero record. Anche dal punto di vista didattico la scelta si è dimostrata azzeccata in quanto sono state tantissime le domande che ci sono state fatte dai concorrenti mentre guardavano le regate degli altri team quindi sono contento di aver dato il mio contributo" è stato il commento di Enrico Zennaro. Il team Meteorsharing - Calmonte è già al lavoro per organizzare i prossimi eventi che si svolgeranno nel corso della stagione.
FROM http://www.navigamus.info/2017/03/match-race-di-meteorsharing-vince-avas.html
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SAIL 2017 - Boston: quinto anno di scambio per due allievi della Scuola Vela Mascalzone Latino - 2017
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Napoli, 8 luglio 2017 - È con grande piacere che la Scuola Vela Mascalzone Latino annuncia per il quinto anno consecutivo la partenza di due allievi e un istruttore alla volta di Boston (USA), una città che, grazie alla presenza di circoli altrettanto destinati a scopi sociali, si è gemellata alla perfezione con il progetto di Vincenzo Onorato, ormai prossimo al settimo anno di attività nella sua sede definitiva di Napoli. I ragazzi coinvolti nel programma PIB (Professionisti Italiani a Boston) Summer Event 2017 sono Giuseppe Masecchia e Alessio Garau, 16 e 15 anni, che saranno accompagnati dall'istruttore Salvatore Ercolano. Si tratta di due promettenti allievi, validi velisti ma dall’opposto profilo scolastico, che, con questa occasione, vengono premiati per l’impegno e la serietà dimostrata alla Scuola Vela. È ancora una volta infatti un’opportunità che viene offerta loro per conoscere il “nuovo mondo”, visitando una delle città culturalmente più fertili di attività universitarie e sportive ai massimi livelli, fra cui ben figurano il MIT Sailing Pavillon (legato appunto all’omonima sede accademica), il Courageous Sailing Center e il Community Boating Center. Un’occasione dalla quale si può tornare non solo più ricchi di esperienza e conoscenza, ma anche ben più “carichi” e motivati sopratutto dopo aver visto una comunità pulsante di giovani istruiti e in grado di realizzarsi velocemente grazie alla dinamicità della società americana. Per conoscerli meglio: Giuseppe vive ad Afragola e frequenta la Scuola Vela Mascalzone Latino dal 2013. Oggi si sta formando come prodiere a prua del 420; non ne vuole sapere di studiare, ma è volenteroso e ha una gran voglia di imparare e fare cose manuali. È un ragazzo agile con grandi qualità motorie: vederlo all'opera in barca o sul suo skateboard lascia tutti meravigliati.   Alessio è il suo timoniere. Un ragazzo posato, di grande intelligenza ma estremamente pigro. Non ama il latino, ma è molto bravo in matematica; passerebbe ore a giocare ai videogame. Due adolescenti contrastanti ma che ben funzionano assieme in barca, per i quali lo scambio culturale a Boston sarà una grande opportunità per conoscere nuove realtà, capire cosa è importante per il loro futuro e, forse, riflettere su quale strada prendere negli studi. Nel fitto programma che gli è stato riservato anche quest'anno, oltre alle regate nei principali club della città, è prevista la visita al museo delle scienze, all'acquario, alle principali università di Boston ma anche una gita fuori porta a Cape Cod e una giornata in classe in una scuola internazionale di inglese, tutto in compagnia degli amici del PIB. La partenza è programmata per domenica 9 luglio, mentre il rientro avverrà giovedì 20 luglio. In mezzo a queste esperienze, tre momenti di regata: martedì 11 luglio dalle 17.30 al MIT Sailing center, giovedì 13 luglio dalle 17.30 al Courageous Sailing Center e Venerdì alle 9.00 al Community Boating, con la classica cerimonia di premiazione finale al Consolato Generale d’Italia a Boston. Anche nel 2017 a supportare la spedizione dei Mascalzoni a Boston sono state le ditte locali Danforth Dental, FLS International School - Saraceni Family e Logo Mix. A ospitarli, come negli anni precedenti, gli amici Frank Facella, un dentista, e Giovanni Abbadessa, ricercatore medico e co-fondatore del PIB. La loro accoglienza è inoltre garantita da altri membri del PIB, e dalla famiglia Saraceni per quanto riguarda l’organizzazione e accompagnamento a diverse visite e attività.
FROM http://www.navigamus.info/2017/07/boston-quinto-anno-di-scambio-per-due.html
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