“L’acqua non oppone resistenza. L’acqua scorre. Quando immergi una mano nell’acqua senti solo una carezza. L’acqua non è un muro, non può fermarti. Va dove vuole andare e niente le si può opporre. L’acqua è paziente. L’acqua che gocciola consuma una pietra. Ricordatelo, bambina mia. Ricordati che per metà tu sei acqua. Se non puoi superare un ostacolo, giragli intorno. Come fa l’acqua.”
Non hai niente da rimproverarti. Niente di cui pentirti. Non hai niente da ascoltare da chi ti dice come avrebbe fatto se fosse stato al tuo posto. Tu, sei il tuo posto.
Che gli altri rimangano al loro, di posto.
E sei un posto bellissimo.
Non sei una tappa, sei la destinazione finale. Non sei il mezzo, ma il fine.
Non sei un messaggio senza risposta.
Non sminuirti, non accontentarti, non fare di qualcuno la tua priorità assoluta.
Costruisciti una casa in cui tornare quando tutto finisce. Una casa tua, di interessi, passioni, segreti, sogni. Tu sei i tuoi libri, il tuo profumo preferito, la felpa che usi sempre quando l’estate piano piano finisce e la sera rinfresca un po’. Sei la miglior canzone del mondo, quella scritta per te, quella che ascoltavi sempre in macchina da piccola nel tragitto per arrivare dai nonni in campagna. Non sei un periodo di attesa, non sei un’alternativa, né un rumore di vestiti rimessi in fretta e furia dopo aver fatto sesso. Non avere fretta, sei tutto il tempo che ti occorre. Tu sei i tuoi capelli, lisci, ricci, ribelli, mossi, neri, biondi, raccolti, sciolti, senza senso per nessuno ma per qualcuno ti assicuro di sì. Tu sei tutti i tuoi pianti sdraiata sul letto fissando quei poster vecchi sulle pareti della tua camera che da domani hai deciso che li toglierai.
Tu non sei una spiaggia che possono raggiungere tutti, tu sei il mare.
Non sei un punto interrogativo, sei la risposta.
Ricordatelo sempre.
(Tommaso Fusari)