Tumgik
#sottan
imberlae · 7 months
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haphazard-trolls · 2 years
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assortment of rough draft trolls
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webtoonscreenshots · 5 months
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I Raised A Black Dragon, by Sottan and Dalseul
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donaruz · 8 months
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So quello che voglio
Un abito bianco per un giorno
E tutte le vestaglie che portava mia nonna per il resto del tempo
Non dovranno mancare le sottane col pizzo
I pranzi della domenica
E le circostanze del cazzo
l'allegria nei giorni di festa
L'odore del suo divano quando si concedeva mezz'ora dal lavoro nei campi per guardare
Il suo telegiornale
Voglio la semplicità di una tavola imbandita di gente amica
Voglio invecchiare
E farlo come cazzo mi pare
Soprattutto intorno a me
voglio gente reale
che ride
Gente che non si offende
Voglio girotondi e ghirlande
A festeggiare tutte le mie cadute
A festeggiare le cadute di tutti
Voglio gente umile
Inutile
Ma che sappia sorridere di se stessa
Della vita
E del dramma in essa
Che sappia ridere di quella volta di quell'altra
Voglio una banda
Di suonatori
Di strumenti
di parola
Ho semplicemente della vita
Ma voglio una banda
E stare lontano da chi mi comanda
E dargliela vinta
Solo se la convenienza è molta
Voglio farmi pregare
Voglio farmi volere
Non so se ne sarò capace
Ma forse l'unico modo
Per farsi amare
Voglio La banalità del cocomero in estate
E delle fave fresche in autunno
Dei fichi a settembre
Delle ciliegie maggio
Voglio che seme che mi ha cresciuto
Mi dia questo coraggio
Voglio sentire l'odore dei pomodori
E nuotare nei chicchi di grano
voglio un inverno in cui non si esce di casa
È un'estate in cui è vietato rientrarci
Se ancora qualcosa di sano è rimasto in me
È lontano da qualsiasi noi
Ed è rinchiuso in un se
Silvia Canonico 🖋
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radtadcocoplue · 9 months
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Reading record:
I Raised a Black Dragon
흑막 용을 키우게 되었다
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I liked the story of this manhwa, it also has a unique and cute artstyle, It makes all the characters look like such cuties to me, however, it is still able to make any spooky scenes a bit unnerving lol (・人・)
One thing I adore about this manhwa is the matching outfits between the mc and Muelle, its absolutely adorable (ღ≧◡≦ღ)
Overall, it was a fun read, and I'm looking forward to any side stories
Status: complete
Authors/artists: Dalseul, Sottan
Chapters I've read to: All 74
Recommended: yes (っ˘ω˘ς )
out of context pics:
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Tutta la mia storia, i miei fatti mi vengono dietro in punta di piedi. Credono che io non me ne accorga. Però se mi giro si nascondono, non ci sono più. Quando cammino, sento la loro presenza e i loro passi poco distanti. Vogliono vedere dove li porto, dove andranno a finire. Hanno caratteri, pesi e colori diversi, a volte si fidano di me, a volte no. Io scivolo nei vicoli, sperando di perderli. Ma li ritrovo in fondo alla strada, con le braccia conserte, che ridono come pazzi. I fatti sono presuntuosi, pesanti, invadenti. Le emozioni sono leggere e indipendenti. Ti ballano intorno e sono pronte a distrarsi al primo colore.
Monica Vitti - Sette Sottane - Un’Autobiografia Involontaria
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libriaco · 9 months
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I giovani d'oggi
[…] i giovanotti d'oggigiorno… a restar sempre nella bambagia e attaccati alle sottane delle mamme vengono su deboli, giallicci, maligni, ipocriti, calìe (*), e non si sa mai quello che covano dentro.
A. Palazzeschi, Sorelle Materassi [1934], Milano, Mondadori, 1986
Riporta il GDLI* Calìa, sf. Le minute particelle di oro o di argento che si staccano durante la lavorazione. 2. Cosa da niente, che non ha nessun valore; anticaglia; cianfrusaglia 3. Figur. Ant. Punto, niente. 4. Figur. Convenzione ridicola; futilità. 5. Figur. Persona malaticcia, piena di acciacchi, che si lamenta continuamente; persona gretta, che dà importanza alle minuzie.
(*) Il Grande Dizionario della Lingua Italiana, opera monumentale, consultabile online grazie alla benemerita Accademia della Crusca.
[Un esempio d'uso: In questi giorni di gran caldo, qui non c'è stata neanche una calìa di vento!]
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bboricha · 1 year
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hii bori ur reaction pics are always so pretty :( can i ask what webtoons you get them frm ? ♡
we stan sottan art ( ´ ▽ ` ).。o♡
i've been using pics from "I Raised a Black Dragon" drawn by 소탄 (sottan)!!
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pettirosso1959 · 1 year
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Adesso la gara dei media mainstream è a chi incute nel cervello degli italiani più sensi di colpa.
Noi, brutti, cattivi, disumani e razzisti, che , non favorendo gli sbarchi a braccia aperte, non essendo propensi a farci invadere da almeno mezzo miliardo di persone tra Africa e vicino oriente, "causiamo" tragedie come quelle di Crotone.
Una specie di lavaggio del cervello di una violenza inaudita , degna degli elettroshock che si praticavano nei nosocomi fino ai primi anni settanta.
Ma io non mi sento né brutto, né cattivo, né disumano, né razzista.
Non ho invitato io i migranti.
Non gli ho detto "venite, che vi offriamo vitto alloggio lavatura e stiratura" come invece fanno ogni giorno il PD, il Corriere , La Stampa, Repubblica, la 7, Rai 3 e compagnia bella.
Al contrario.
Se avessi una mega-radio, se possedessi una Tv satellitare, il mio faccione campeggerebbe mattino pomeriggio sera e notte sul video, raggiungendo quei paesi.
"Statevene nei paesi vostri. E' tutto un bluff. Non vi possiamo ospitare. Non abbiamo case da darvi, lavoro da offrirvi, soldi per mantenervi. La vostra esistenza si ridurrà a un campeggio nelle nostre piazze, a dormite sui cartoni, ad elemosine micragnose ai semafori e fuori ai supermercati".
Ma ancor più , il vero colpevole è LA POLITICA.
Quella politica che, schiava di poteri stranieri e fortissimi, nonostante il cambio di casacca al governo, nonostante la volontà CHIARA della maggioranza del popolo italiano, ancora non agisce.
Ancora non blocca le partenze, ancora non invia messaggi forti, ancora non circonda le nostre coste di navi militari pronte a respingere chiunque, dalle imbarcazioni ai salvagenti.
Niente partenze, niente morti.
E' questa l'unica VERITA' possibile.
Una verità che presuppone un coraggio, una coerenza, una voglia di andare allo scontro con il resto d'Europa e soprattutto l'onestà di non tradire i propri, stessi elettori, che non può appartenere a femminucce impaurite e sottane tremolanti, purtroppo.
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"Ti amo" by Umberto Tozzi
Ti amo In sogno, ti amo In aria, ti amo Se viene testa vuol dire che basta lasciamoci Ti amo Io sono, ti amo In fondo un uomo Che non ha freddo nel cuore e nel letto, comando io
Ma tremo davanti al tuo seno Ti odio e ti amo E una farfalla che muore sbattendo le ali L'amore che a letto si fa Rendimi l'altra metà Oggi ritorno da lei Primo Maggio, su coraggio Io ti amo e chiedo perdono Ricordi chi sono Apri la porta a un guerriero di carta igienica E dammi il tuo vino leggero Che hai fatto quando non c'ero E le lenzuola di lino Dammi il sonno di un bambino Che 'ta' sogna cavalli e si gira E un po' di lavoro Fammi abbracciare una donna che stira cantando E poi fatti un po' prendere in giro Prima di fare l'amore Vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce
Io ti amo e chiedo perdono Ricordi chi sono Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Dammi il tuo vino leggero Che hai fatto quando non c'ero E le lenzuola di lino Dammi il sonno di un bambino Che 'ta' sogna cavalli e si gira E un po' di lavoro Fammi abbracciare una donna che stira cantando E poi fatti un po' prendere in giro Prima di fare l'amore Vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce
Io ti amo, ti amo, ti Amo, ti amo, ti Amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Ti amo, ti amo, ti Amo, ti amo, ti Amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Label CBS, Warner Music
Songwriter(s) GianCarlo Bigazzi, Umberto Tozzi
Producer(s) Giancarlo Bigazzi
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vecchiorovere-blog · 2 years
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"A un certo punto della vita, a mia insaputa, devo aver deciso di dimenticare. Non dimenticare i dolori o gli errori, ma dimenticare fatti, persone, o forse solo confondere tutto". Monica Vitti dal libro "Sette sottane".
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imberlae · 1 year
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haphazard-trolls · 2 years
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clown kids. yeesh.
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webtoonscreenshots · 9 months
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I Raised A Black Dragon, by Sottan and Dalseul
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marfisamailerdaemon · 4 months
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La mia bisessualità immaginaria coglie di sorpresa ogni donna che mi circonda. Io, fin dai tempi antichi innamorata delle immacolate sottane e degli ipocriti reggiseni, con una fame per nulla distratta, ma folle e perversa, guardavo quei corpi sinuosi e morbidi, soffermandomi su quei cambi di colore dei petti femminili che mi facevano bruciare di curiosità, mista a vergogna e senso di pericolo. Quei corpi umani ma così poco umani erano contagiosi, terrificanti. Ero stata forse io allattata a qualcosa di così turgido e tetro? Avevo inalato qualche veleno? Le veline a Striscia la Notizia, le vallette, i giudizi su Miss Italia. L'ultima volta è stata una settimana fa, scorrendo instagram e valutando quelle che tra i miei contatti erano secondo me le più belle. Una volta sola, un bacio irritante su una spiaggia, con l'esemplare rumeno più principesco della scuola. Tornando a casa mi lavai la bocca, come se il sapone potesse cancellare quei miei sguardi ansiosi e desideranti di bambina innocente di fronte alla maestosità della Latteria di Corte. Come una gallina in gabbia, che fa versi maestosi, mi adagiavo dandomi arie di trobairitz di letteratura cortese, trasformando neutri corpi maschili in dame e granduchesse, donne angelicate. Ogni uomo diventava Beatrice, nella tragedia intellettuale di una ragazzina invadente, spaventata. Mi inventavo mondi su mondi in cui contenere pezzi di anime immaginarie per non far nutrire sospetti. Ma era Beatrice anche Irene, sul divano quella notte. E Beatrice era la fanciulla dai rossi capelli, che si trovò faccia a faccia con Madama in un appartamento di Milano. Io senza nessuno dei due, io eterna esclusa, io grande Pierrot nelle luci d'amore del primo giorno. Quando si aprirono le finestre del nuovo giorno, dimenticai che l'esistenza è un gioco carnale di cui non posso comprendere la sostanza, mentre ben potevo capire l'influsso di glutei fruttati sulla mia rigida esperienza. Vidi una coinquilina nuda. Mi voltai. La nudità mi agita. Ostile alle femministe perché vorrei abusare di loro. Gettarmi nel ventre femmineo come un neonato nella sua boccia. Stringermi nuovamente a un cordone, bellezza materna, calore ancestrale, nettare preistorico risucchiato dalla cannuccia del mio cuore. Attento, attonito, impreciso, non fa differenze di genere. ''Sono come la Svizzera, neutro e imparziale'' mi disse una volta qualcuno. Io la parzialità l'ho addentata a morsi, ho morso le immagini delle donne che mi inquietavano, del loro aggirarsi come serpenti, seduttrici sporche eppure madonne celesti. Mi ritiro nel mio mantello, mi rifugio nell'ascolto dei suoni delle stelle. Musicista, potrò mai scrivere di Elisa? O essa è solo tua, oramai, col suo naso importante e la sua età, molto più in là della tua? Agli Uffizi ho evitato Venere come fosse un qualcosa di contaminato. La contaminazione sta nei miei occhi, io sono il mostro, il felino in agguato. Io delle donne temo tutto, soprattutto la bellezza delle loro apparenze, il velo che svela e che nasconde. La luce nei lunghi capelli biondi, i boccoli degli angeli, le bianche schiene avvolte in merletti e catene. Sono il diabolico destino dell'umanità: il folletto schizzinoso che sbatte i denti per il freddo di amori implacabili e suadenti generati dalle donne. Smettete di partorire, smettete di urlare, smettete di domandare di godere. Le donne hanno il privilegio d'avermi attratte ad esse con l'inganno. Io, senza sorelle e senza fratelli, nell'ombra di una tenda coi fiori, nel letto di una cugina, a respirare un respiro non mio, l'unica intimità a me concessa tra le fauci di una donna. Diceva di voler diventare anoressica, me ne spiegava il significato. In tutto questo, Irene sul trono. Da sempre Irene. Cosa dici, Madama, ad Irene, che hai tenuto in ostaggio nella casa dal lampadario acceso? Tutta la notte vi aspettai, e quando lei scese, i suoi occhi avevano impresso il marchio di un discorso che nessuno mai sentirà. Dove finisce Irene, inizia Madama. Dove Madama finisce, tutto in Irene si placa.
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holdenlccaulfield · 1 year
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Sangue "
Un sibilante scortichio di sentenze sudice si scontra sulle soglie, ormai senza spoglie, di nessuno più dimora.
Sputi, calci, stupri, percosse sulle ossa, senza un senso, sdraiati sulla strada, senza più sogni.
Scoperte le sottane di suppliche invane, le mani scavano solchi, asce scure spezzano corpi.
Sordi, nascosti tra i sassi, soggiogati, da silenzi falsi, assaliti da sensazioni passate, scempi di vite spezzate. Il sole sorge, seguito da uno sparo, il rosso del sangue ora lo scopre solo la sera.
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