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#startup italiane di successo
aresdifesa · 5 months
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Grande successo per l'edizione 2024 di LarioSpace 512 partecipanti, 29 speaker di alto livello, 31 espositori e 108 aziende e startup rappresentate. Sono questi i numeri di “LarioSpace 2024”, seconda edizione dell’evento sulle innovazioni e le tecnologie italiane nel settore della New Space Economy, che si è appena svolto presso il Centro spaziale del Lario, la struttura per le telecomunicazioni satellitari di Telespazio a Gera Lario, vicino al lago di Como. All’evento sono intervenuti numerosi professionisti del settore spaziale, tra cui anche l’astronauta Paolo Nespoli, manager di società specializzate, ricercatori, divulgatori scientifici, studenti e appassionati. Il programma delle due giornate ha visto una serie di talk, workshop
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notizieitaliane · 5 months
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Benvenuti nel Cuore dell'Innovazione: Esplora il Mondo delle Aziende Italiane
Benvenuti nel nostro blog dedicato alle ultime novità e agli sviluppi delle aziende italiane.
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Qui, ci immergiamo nel cuore pulsante dell'innovazione e della crescita economica del Bel Paese, esplorando storie di successo, sfide e le strategie che stanno modellando il futuro del panorama imprenditoriale italiano.
Introduzione
Nell'era della globalizzazione e del cambiamento tecnologico, le aziende italiane stanno dimostrando una resilienza e una capacità di innovazione notevoli.
Questo blog nasce con l'obiettivo di raccontare le dinamiche, i successi e le sfide delle imprese che operano in Italia, offrendo un punto di vista privilegiato su come stanno evolvendo e su cosa significa fare impresa in Italia oggi.
Il Panorama Imprenditoriale Italiano
L'Italia, con la sua economia diversificata, ospita una vasta gamma di settori, dall'automotive alla moda, dall'agroalimentare alla robotica. Le aziende italiane, note per il loro design innovativo e la qualità senza tempo, stanno ora abbracciando nuove tecnologie per rimanere competitive a livello globale.
L'introduzione dell'intelligenza artificiale, della robotica avanzata e delle soluzioni di economia circolare sta trasformando il modo di fare business, rendendo le imprese più sostenibili e efficienti.
Inoltre, l'attenzione verso l'internazionalizzazione ha visto molte aziende italiane espandersi oltre i confini nazionali, stabilendo presenze significative in mercati esteri.
Questa evoluzione viene guidata non solo dalle grandi corporazioni, ma anche dalle piccole e medie imprese (PMI) che rappresentano la spina dorsale dell'economia italiana.
Storie di Successo e Innovazione
Uno degli aspetti più affascinanti del tessuto imprenditoriale italiano è la capacità di innovare mantenendo le radici nella tradizione.
Aziende storiche nel settore del lusso, come Gucci e Prada, continuano a reinventarsi attraverso l'uso di materiali sostenibili e tecniche di produzione all'avanguardia, rimanendo al passo con le richieste di un mercato sempre più consapevole dell'ambiente.
Parallelamente, startup innovative come Energica Motor Company, pioniera nella produzione di motociclette elettriche, stanno mettendo in mostra il potenziale delle energie rinnovabili e delle tecnologie clean.
Queste imprese non solo contribuiscono significativamente alla riduzione delle emissioni di carbonio, ma stanno anche ridefinendo settori interi, creando nuove opportunità di lavoro e promuovendo lo sviluppo sostenibile.
Le storie di queste aziende e di molte altre saranno un punto fermo del nostro blog, offrendo ispirazione e spunti di riflessione su come l'innovazione possa essere guidata dal rispetto per la tradizione e dall'ambizione verso il futuro.
Sfide e Prospettive Future
Nonostante le numerose storie di successo, le aziende italiane affrontano anche sfide significative. La burocrazia, la pressione fiscale e la necessità di adeguamento alle normative internazionali sono solo alcuni degli ostacoli che complicano il percorso delle imprese.
Tuttavia, l'adattabilità e la creatività dimostrate permettono di guardare al futuro con ottimismo.
Attraverso questo blog, esploreremo come le aziende stiano affrontando queste sfide e quali strategie stiano adottando per garantire la loro crescita e sostenibilità a lungo termine.
Conclusione
Invitiamo tutti gli appassionati di business, tecnologia e innovazione a seguirci regolarmente per scoprire di più sul dinamico mondo delle aziende italiane.
Sarà nostro impegno fornire aggiornamenti continui, interviste esclusive e approfondimenti dettagliati per offrirvi una finestra sempre aperta sull'imprenditorialità italiana.
Unitevi a noi in questo viaggio entusiasmante attraverso storie di determinazione, creatività e successo. Benvenuti a bordo!
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agrpress-blog · 7 months
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Hi!Network, l'acclamato community meetup e networking per aziende innovative, startup e giovani imprenditori, fa il suo ritorno nella Capitale. Organizzato da Hi!Founders Srl, la community di riferimento per le startup in Italia, l'evento promette un'esperienza unica di networking, arricchita da relatori autorevoli e interviste a startup. Hi!Network si propone come un'occasione imperdibile per l'incontro, il confronto e lo scambio di idee nel panorama dell'innovazione e delle startup in Italia. Dopo 14 edizioni di successo in varie città italiane, l'evento fa tappa a Roma con il patrocinio di Roma Capitale e l'adesione di Assessori e istituzioni come la Consulta Roma Smart City e InnovUp. L'iniziativa, supportata da partner come Prolaw, SCAI Comunicazione, Bugnion Spa e Blu Coach, si distingue per il suo mix di elementi, tra cui momenti formativi con relatori di spicco, brevi pillole di conoscenza sul mondo delle startup e un panel sullo scenario degli investimenti nel 2024, moderato dall'Avv. Giulietta Minucci. La serata prevede anche una sessione di interviste e stress test per le startup partecipanti, condotta da esperti come Nicola Mei, Co-Founder & CEO di Hi!Founders, e Gianmarco Carnovale. Queste interviste offriranno una panoramica dettagliata dei modelli di business delle startup e forniranno risposte a domande impegnative, il tutto davanti a un pubblico di potenziali investitori e imprenditori. La location, Cieloterra in via di Portonaccio 23, ospiterà l'evento giovedì 29 febbraio dalle 18:00 in poi. La serata sarà all'insegna del networking, con relatori attentamente selezionati per favorire la contaminazione cross-settoriale, il tutto accompagnato da un rinfresco di benvenuto e finger food di qualità. Hi!Network Roma 2024 si presenta come un'opportunità unica per connettersi con le startup locali, imparare dalle esperienze di successo e partecipare a un networking di alto livello.
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Nuovo importante round di investimento per Zakeke
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Zakeke è nata per aiutare i marchi a scalare ed incrementare le conversioni con tecnologie e strumenti innovativi. Zakeke ha chiuso con successo un round di investimento SAFE (Simple Agreement for Future Equity) di 2 milioni di euro, guidato dallo Fondo di Private Equity Berrier Capital. L’obiettivo, si legge in un comunicato aziendale, è “proseguire il percorso di crescita aziendale e consolidare il posizionamento di leader nel mercato globale del Visual Commerce”. Negli stessi giorni Zakeke ha vinto il Premio di miglior servizio innovativo al  White Label World Expo. Cosa fa Zakeke Co-fondata da Angelo Coletta e Alvise Biffi nel 2017 a Milano, è una piattaforma cloud-base di Visual AI-Commerce. La suite di tool di Zakeke si integra perfettamente con qualsiasi piattaforma e-commerce o back-end, migliorando l’esperienza d’acquisto e aumentando le conversioni, semplificando e automatizzando al contempo le operazioni e i flussi di lavoro interni. Con oltre 8.000 clienti in tutto il mondo in più di 400 settori e oltre 130 paesi, Zakeke è una soluzione versatile per brand di qualsiasi dimensione e settore. Cos’è un finanziamento SAFE Il finanziamento SAFE (Simple Agreement for Future Equity), già ampiamente diffuso nella Silicon Valley, consente alle startup di ottenere capitali rapidamente, offrendo agli investitori diritti su futuri equity senza stabilire una valutazione immediata, semplificando e velocizzando il processo di finanziamento. Data la limitata diffusione di questa tipologia di investimento in Italia,l’impiego di un accordo SAFE per un’operazione di questo tipo segna un traguardo significativo nel panorama attuale degli investimenti del nostro Paese. L’ingresso di Berrier Capital: cosa significa  Il nuovo round di investimento vede come Lead Investor Berrier Capital. Fondata nel 2005, Berrier Capital è un’importante società di investimento focalizzata su PMI italiane non quotate e con progetti di sviluppo globali. Concentrandosi su società con un fatturato compreso tra 5 e 60 milioni di euro, il Fondo vanta un approccio basato su una rigorosa selezione delle operazioni di investimento e un accurato processo di due diligence. Con 7 società in portafoglio che spaziano in diversi settori, Berrier Capital si dimostra sempre più attiva nel promuovere nuovi progetti con forte potenziale di crescita, confermandosi un punto di riferimento per le PMI con piani di sviluppo sostenibili e con percorsi di internazionalizzazione. Ponendo particolare attenzione alla diversificazione del portafoglio, Berrier Capital individua ogni anno le proprie operazioni di investimento in modo estremamente selettivo, assicurandosi che ogni progetto soddisfi rigidi e ambiziosi standard in seguito ad un rigoroso processo di due diligence. A guidare l’operazione è Alberto Craici, Equity e Founding Partner di Berrier Capital. “Stiamo investendo sempre più spesso in aziende italiane caratterizzate da una forte predilezione per l’innovazione, un modello di business scalabile, manager con comprovata esperienza, presenza globale nella nicchia di mercato di riferimento ed elevata propensione all’export, oltre che con una growth strategy convincente. Sono felice di poter dire che Zakeke, con il suo potenziale dirompente, soddisfa pienamente i nostri criteri di investimento”, afferma Craici. Nel CDA di Zakeke arriva Stefano Venturi, presidente di Cefriel Il nuovo round di investimento porta con sé un’altra importante novità per Zakeke: Stefano Venturi, attuale Presidente di Cefriel ed ex CEO di HP Enterprise Italy e Cisco Italia, entra a far parte del Consiglio di Amministrazione. Il suo ingresso in azienda conferma l’elevato potenziale di crescita di Zakeke, comprovato da risultati e metriche aziendali in costante miglioramento, tra cui il raggiungimento di oltre 8.000 clienti a livello globale e il significativo tasso di crescita del 98% nell’ultimo anno. “Sono lieto di portare la mia esperienza trentennale come CEO in realtà enterprise del mercato USA all’interno di una startup italiana con presenza globale, che considera l’America uno dei suoi mercati di riferimento. Sono certo che il connubio di competenze e innovazione possa consentire a Zakeke di raggiungere ambiziosi traguardi, favorendo una crescita costante e significativa.”, così Stefano Venturi commenta il nuovo incarico all’interno del CDA di Zakeke. Angelo Coletta, CEO & Founder di Zakeke, commenta: “Sono estremamente soddisfatto di aver assicurato nuovi capitali a Zakeke in questo round di investimento SAFE, uno strumento prezioso per aziende come la nostra, ma purtroppo ancora poco utilizzato in Italia. Inoltre, sono onorato ed entusiasta di avere a bordo un professionista come Stefano Venturi che, con la sua personalità di spicco e la sua profonda esperienza, potrà fornire un contributo significativo a Zakeke, assistendoci nel nostro costante percorso di crescita.” Con la chiusura di questo round di investimento, Zakeke continua il suo percorso di crescita globale, con sfide e progetti sempre più ambiziosi per i prossimi mesi. L’azienda si pone l’obiettivo di diventare il punto di riferimento a livello globale nell’ambito del Visual Commerce, rispondendo efficacemente ad esigenze di vario tipo grazie ad un’offerta sempre più completa, caratterizzata da una vasta gamma di soluzioni all’interno di un’unica piattaforma omnicomprensiva e di facile utilizzo. Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Bologna Game Farm: terza edizione per il bando del progetto di sviluppo del comparto videoludico in Emilia-Romagna
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Bologna Game Farm: terza edizione per il bando del progetto di sviluppo del comparto videoludico in Emilia-Romagna. È online il bando per partecipare alla terza edizione di Bologna Game Farm, il progetto per lo sviluppo di prototipi di videogiochi e piani per lo sviluppo e la commercializzazione del prodotto promosso da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna. Bologna Game Farm è coordinato dal Comune di Bologna e realizzato con Art-ER nell’ambito delle azioni di sostegno alle industrie culturali e creative, in collaborazione con IncredBOL! e con il supporto tecnico di IIDEA - Italian Interactive Digital Entertainment Association. Dopo il successo delle due precedenti edizioni, il bando mette nuovamente a disposizione contributi per un massimo di 30 mila euro ciascuno a fondo perduto, riconosciuti nella misura percentuale pari all’ 80% della spesa ammissibile e un percorso di accelerazione su misura, per sviluppare progetti di videogiochi e definire un’adeguata strategia di commercializzazione a cura dei professionisti di IIDEA. La sede dell’acceleratore continuerà ad essere presso le Serre di Art-ER, spazio suggestivo e funzionale dedicato a startup innovative e hub dell’ecosistema regionale a supporto della creazione d’impresa. La terza edizione di BGF viene annunciata in concomitanza con First Playable, il principale evento business di riferimento per il settore dei videogiochi in Italia, organizzato da IIDEA e Toscana Film Commission in collaborazione con Agenzia ICE, che quest’anno si tiene a Firenze oggi, giovedì 6 e domani venerdì 7 luglio. Durante l’evento i 4 team vincitori della seconda edizione presentano per la prima volta i loro prototipi di videogiochi agli oltre 45 publisher e investitori internazionali provenienti da tutto il mondo presenti alle due giornate di incontri presso l’innovation hub di Nana Bianca. In particolare i 4 team porteranno all’attenzione dei potenziali partner le 4 vertical slice – demo giocabili che spiegano le linee base del gioco – realizzate durante l’intenso percorso di accelerazione terminato a maggio. I progetti sono: Farafter di Giant Cog Studio, Monster Chef di Studio Pizza, The First Hand di Non Studio, Ryoko di Kodama Studio. La partecipazione dei team vincitori della seconda edizione di Bologna Game Farm a First Playable è motivo di grande orgoglio per tutte le figure coinvolte in questo progetto per lo sviluppo del settore videoludico nella Regione Emilia-Romagna. Bologna Game Farm segue i ragazzi nel loro percorso di crescita anche una volta terminato il programma di accelerazione (a marzo ha accompagnato 3 dei 4 Team vincitori della prima edizione alla Game Developer Conference 2023, a San Francisco, dove sono stati ospiti della collettiva italiana organizzata da IIDEA e Agenzia ICE) supportandoli e creando occasioni di incontro in fiere di settore con i professionisti della gaming industry. Da qui a fine anno sono previsti altri appuntamenti in agenda. L’obiettivo di BGF è favorire il rafforzamento delle capacità manageriali e imprenditoriali del settore dei videogiochi in Emilia-Romagna, incrementare la consapevolezza dell'importanza del comparto per la crescita economica del sistema produttivo regionale e sviluppare relazioni tra il settore videoludico e l’ecosistema regionale dell’innovazione favorendo l’incrocio con altri settori. Lo scopo finale mira a dare vita a realtà giovani indipendenti ed autonome che consentano di trattenere i migliori talenti sul territorio, innescando un processo virtuoso che può fare da leva anche per attirare l’interesse da parte di aziende estere, in un mercato estremamente competitivo e in continua evoluzione.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 2 years
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Tecnologia e innovazione in italia
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L'Italia è stata a lungo un punto di riferimento in termini di design, moda e arte. Tuttavia, negli ultimi anni, il paese sta emergendo come una delle capitali europee dell'innovazione e della tecnologia. Molte delle aziende italiane leader del settore tecnologico si concentrano su prodotti ad alta tecnologia e soluzioni innovative, con un forte focus sulla qualità. Molte di queste aziende hanno creato prodotti e servizi di successo che sono riconosciuti a livello globale. Tra le aziende italiane di tecnologia più famose c'è Leonardo S.p.A., che è una delle più grandi aziende di difesa e sicurezza del mondo. L'azienda è stata fondata nel 1948 e produce una vasta gamma di prodotti, tra cui aerei, elicotteri, sistemi di sicurezza elettronica, droni, satelliti e molto altro ancora. Leonardo S.p.A. è un esempio di come le aziende italiane siano in grado di competere a livello globale e di creare soluzioni innovative che rispondono alle esigenze dei clienti in tutto il mondo. Un'altra azienda italiana di successo è Datalogic, che è specializzata nella produzione di scanner e lettori di codici a barre. L'azienda ha sede a Bologna ed è presente in oltre 120 paesi in tutto il mondo. Datalogic ha sviluppato una vasta gamma di prodotti per l'identificazione automatica, tra cui scanner, lettori di codici a barre e RFID. Inoltre, l'Italia è sede di importanti istituzioni di ricerca, tra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il CNR è il principale organismo di ricerca del paese e svolge attività di ricerca in vari campi, tra cui l'informatica, la biotecnologia e la fisica. L'INFN, invece, si concentra sulla fisica delle particelle e sulla ricerca nel campo dell'energia nucleare. In Italia, ci sono anche diverse startup di successo che stanno guadagnando popolarità a livello internazionale. Ad esempio, Musement è una startup italiana che ha creato una piattaforma per la prenotazione di attività turistiche e culturali in tutto il mondo. La piattaforma consente agli utenti di prenotare esperienze uniche e personalizzate in diverse città in tutto il mondo. Inoltre, l'Italia ha una forte presenza nell'industria della moda e del design, e sta sviluppando tecnologie innovative in questi settori. Ad esempio, l'azienda italiana Hevolus ha sviluppato una tecnologia di stampa 3D che consente di creare vestiti personalizzati in modo rapido e conveniente. L'azienda sta lavorando per rivoluzionare l'industria della moda, offrendo soluzioni personalizzate e sostenibili. In sintesi, l'Italia sta emergendo come una delle capitali europee dell'innovazione e della tecnologia. Molti dei leader dell'industria tecnologica del paese si concentrano su prodotti ad alta tecnologia e soluzioni innovative, con un forte focus sulla qualità. L'Italia ospita anche importanti istituzioni di ricerca e una crescente comunità di startup di successo che stanno guadagnando popolarità a livello internazionale. In conclusione, l'Italia sta emergendo come una nazione sempre più innovativa e tecnologicamente avanzata. Gli investimenti in ricerca e sviluppo stanno portando alla creazione di nuove tecnologie e soluzioni innovative in molti settori, dall'energia pulita alla robotica, dall'intelligenza artificiale alla biotecnologia. Inoltre, la crescente comunità di startup italiane sta ottenendo successi notevoli e attirando sempre più attenzione a livello globale. Molti di questi nuovi imprenditori stanno portando idee fresche e innovative nei settori dell'e-commerce, della mobilità sostenibile, della salute e dell'agricoltura di precisione. Nonostante le sfide e le difficoltà, l'Italia sta dimostrando di avere una forte capacità di adattamento e di innovazione. Questo paese, con la sua storia e la sua cultura millenaria, sta guardando al futuro con fiducia e determinazione, pronta ad affrontare le sfide del XXI secolo con creatività e ingegno. Read the full article
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Open Seed, il primo incubatore italiano con una sede nel Metaverso
L’apertura di una sede su Over, porta Open Seed ad essere di fatto il primo incubatore italiano (ma anche in Europa non abbiamo notizia di iniziative simili) ad avere messo ufficialmente piede nel Metaverso, tuttavia queste non è l’unica novità. Da pochi giorni Open Seed ha avviato la sua seconda campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe superando in pochi giorni l’obiettivo minimo di 150 mila euro. Il primo incubatore italiano nel Metaverso L’obiettivo a lungo termine di Open Seed è quello di accrescere il proprio valore, anche attraverso nuovi aumenti di capitale, fino a quotarsi in Borsa o a effettuare una Exit complessiva del proprio portafoglio tramite un’acquisizione da parte di un fondo di investimento più grande. Open Seed è inoltre partner di importanti nomi dell’ecosistema italiano dell’innovazione come Impact Hub, LVenture, InnovUp, Italian Tech Alliance e Pariter Partners. Intervista ad Open Seed Cosa vuol dire per una realtà del genere entrare nel Metaverso? Perché entrarci? Quali possono essere i vantaggi? L'abbiamo chiesto direttamente ad Open Seed: Partiamo con una domanda per rompere il ghiaccio: cos'è Open Seed? Open Seed è tante cose. Un veicolo d’investimento, una holding, un acceleratore e incubatore di startup. Ma non solo. Open Seed è prima di tutto una grande community dedita all’innovazione alimentata dal lavoro di oltre 180 soci. Vanta partnership con i principali player dell’ecosistema italiano dell’innovazione, con altri incubatori e associazioni di investitori e business angels. Detiene, inoltre, 25 partecipazioni in startup ad alto potenziale e società di successo come Treedom, CleanBnB, FitPrime e Over. Perché avete scelte di voler essere presenti sul Metaverso? Vuol dire tante cose. Vuol dire che collaboriamo attivamente con le nostre startup. Il Metaverso sul quale siamo presenti è Over the Reality, un mondo creato dalla nostra partecipata Over. Essere sul Metaverso rappresenta la prova di quanta attenzione poniamo nei confronti delle nuove tecnologie. Ci piace sperimentare ed essere sempre un passo avanti, proprio come le startup nelle quali investiamo.  Perché avete scelte di voler essere presenti sul Metaverso? Per noi avere un punto di incontro nel Metaverso rappresenta l’evoluzione di quello che facciamo da sempre, ovvero riunirci e incontrarci da remoto. Grazie a questo spazio virtuale potremo selezionare le startup, riunirci, fare formazione, eventi o semplicemente incontrarci per uno scambio di idee. Quale può essere il valore aggiunto del Metaverso? Senza dubbio la possibilità di sperimentare un livello di immersività che prima non c’era. Muoversi all’interno di uno spazio e interagire anche con i gesti del corpo. Tra l’altro la nostra campagna di crowdfunding attiva in questo momento su CrowdFundMe sta procedendo molto bene anche perché molti investitori hanno apprezzato la nostra volontà di innovare e sperimentare restando sempre un passo avanti agli altri. Read the full article
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martinbldo860 · 2 years
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migliori semi autofiorenti
Le 15 Migliori Marche Ed Varietà Di Light
Da manipolata esalta note aromatiche esperidate, di agrumi, buccia di limone. L’efficienza delle nostre strutture, l’abilità dei nostri collaboratori, la costante e specializzato attenzione alla clientela, la qualità ed la certificazione dei nostri prodotti rendono Legal Weed tour operator leader del settore nel mercato Della penisola. I nostri collaboratori garantiscono la totale naturalezza nei metodi di coltivazione e nei prodotti usati come fertilizzanti così da garantire un prodotto di notevole qualità ma allo stesso tempo il quale rispetta l’ambiente ed totalmente biologico. Ganesh CBD è stata una delle prime aziende italiane per credere ed https://www.adnkronos.com/tutta-la-cannabis-light-venduta-online-e-di-qualita_5VSMihpvTYFzFMq2ucRVlM aggredire in fiori vittoria cannabis di altissima qualità nel ammirazione delle normative vigenti. Il nostro obiettivo è di far conoscere di ingenuo alla gente tante le sue possibilità d’uso, che possano aiutarci a vivere più sani ed in modo ecologicamente sostenibile.
Per presente motivo, in modo da evitare problematiche con la normativa, vi suggeriamo delle utilizzare un grado molto basso (anche sotto lo 0, 2%), in maniera da essere generalmente in regola ed non correre rischi di nessun genere. Aggiungiamo anche quale, la maggioranza delle varietà attualmente che puoi trovare in Italia, non oltrepassano mai la soglia prestabilita verso norma di decreto. Naturalmente, più avrete prodotti da dare, e maggiori saranno le vostre possibilità di successo nel settore.
Molto facilmente non esiste nessun’altra varietà che somigli a questa, sia per come si presenta che every contenuto di CBD. Si presenta effettivamente come una vetta ricoperta da una gabbia di resina di color ambra. Mettiti comodo, costruiti in questo articolo ti indicheremo alcune fra le varietà mediante più alto contenuto di cannabidiolo al mondo. Grazie alle ultime normative vittoria legge approvate nel dicembre 2016, si è aperta la possibilità di coltivareanchein Italia Cannabis Sativa, a ridotto sostanza di THC. Mecannabis è una startup che nasce nel 2017, con l’obiettivo di coltivareCannabis Sativa L. in contesto controllato.
Per questo tesi la pianta sviluppa il colore viola nella fase finale vegetativa, quando sta quindi per fiorire. E’ ricoperta di cristalli purissimi delle CBD, che gli donano il caratteristico colore bianco splendente. Il risultato è straordinario, questa varietà è cosciente di riuscire a superare il 70% di cannabidiolo. Anche il sapore è una piacevole sorpresa, risulta assai fruttato anche se senza dubbio acuto. La cima si presenta avvolta in un concentrato successo olio al CBD purissimo, a cui viene poi aggiunto uno strato successo polline anch’esso ricco di CBD. Per quanto riguarda l’aroma invece i sentori fruttati e la freschezza prevalgono in altezza su tutto, il sapore è intenso.
Tutti i prodotti presenti sul nostro sito sono intesi come un prodotto tecnico da collezione. Non è considerato un prodotto medicinale, alimentare, da combustione, ingestione o assunzione. Non esiste un’erba “migliore” uguale a causa di tutti, esistono più efficaci tipi di Cannabis Light per qualità, ma che è in grado di non incontrare li esigenze del committente a cui la stiamo consigliando.
Il brand e la realtà di CannaBe nascono grazie ad un gruppo di professionisti del settore appassionati del mondo tuttora canapa, delle sue straordinarie proprietà e dalle numerosissime modalità di utilizzo in tanti campi diversi. L’obiettivo successo CannaBe è valorizzare al meglio tante de le potenzialità di questa straordinaria pianta e consentirle delle raggiungere la considerazione che merita. Tradizione rurale e innovazione sono gli dettagli su cui si fonda CanapaHouse Riccione, uniti dalla fiammata per il universo della canapa il quale accomuna tutti i membri della famiglia Ciotti, fondatori e conduttori dell’azienda romagnola. Per essere vittoria buona qualità, la migliore erba light deve essere compatta e appiccicosa, indicatore che i tricomi hanno depositato la giusta quantità vittoria resina e pertanto di principi attivi. Ecco che, conseguentemente, sarà possibile scoprire cannabis light negozio online di altissima qualità sul sito terredicannabis. com.
Questo permetterebbe agli agricoltori di migliorare la qualità finale dei fiori, rimanendo rapidamente nei limiti di THC previsti dalla legge. Anche ove c’è da dire che le infiorescenze di cannabis light sono attualmente vendute ad uso tecnico e non destinate al consumo umano, una bella contraddizione di termini. L’attuale normativa consente la coltivazione della cannabis, purché il sostanza di thc sia inferiore allo 0, 2%. In quest’articolo approfondiamo gli attuali aspetti normativi mediante un occhio successo riguardo alla vendita e alla commercio di cannabis light. Ulteriori studi su popolazioni numerose hanno contribuito a rendere le cose appropriata chiare riguardo i consumatori a scopo terapeutico. Prodotti commestibili, tinture, capsule, tè e supposte vengono effettuate stati utilizzati con successo per somministrare cannabinoidi a gente con patologie.
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Le startup tech italiane che sono entrate nel Database di Italian Tech
Sono 8 le nuove startup Tech italiane che sono entrate nello Startup Database di Italian Tech, databese ancora in versione beta: My Social Collection, Alba-Robot, Security Forge, Timelapselab, Pigro, Regensight, PerPranzo ed Aircnc.
Il criterio di entrata è: quelle startup su cui il mercato degli investitori ha recentemente deciso di investire, quindi quelle innovazionei che fanno notizia. Ma perchè si è deciso di fare qusto databasem perchè si è investito su questo strumento e perchè si è pensato ce ne fosse biosgno?
…sono queste le domande a cui vorrei provare a dare una risposta. La prima ragione è che – a nove anni dal varo del decreto startup e dopo tutto l’hype che c’è stato – pensiamo che sia necessario far evolvere la nostra capacità di analisi e di racconto dell’ecosistema a partire dai dati. Al di là dei casi singoli di successo, del legittimo orgoglio per delle buone pratiche. della soddisfazione per singoli eventi riusciti – come la Italian Tech Week, appunto -, sono i dati a dirci dove stiamo e dove stanno gli altri.
Chi sono e cosa fanno queste startup tech italiene nel dettaglio? Vediamole.
Le 8 startup tech italiane nel database di Italian Tech
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purpleavenuecupcake · 4 years
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Dalla Terra verso lo spazio e ritorno, la grande sfida dei privati
(di Fabio Di Spigno) Finalmente è avvenuto, dopo un primo rinvio causa maltempo. Dopo anni di lavoro è iniziata senza quasi ce ne accorgessimo, alle 21:22 e 42 secondi ora italiana del 30 maggio 2020, una nuova corsa allo spazio, una nuova era dell’esplorazione spaziale. In un momento storico nel quale i confini delle nazioni sembrano essere chiusi dall’emergenza covid-19, gli orizzonti dello spazio vengono allargati dalla immaginazione di un singolo uomo. A nove anni dall’ultima partenza dal suolo americano, dalla stessa rampa dello Space Kennedy Center dove è iniziata l’avventura alla conquista dello spazio e della Luna, avvenuta con la partenza del Saturn V di Von Braun che si innalzò con le Missioni Apollo oppure dello Space Shuttle. Ora su quella rampa sono arrivati altri razzi vettori come il Falcon 9, che sarà riutilizzabile oltre 10 volte, e che ha permesso di portare la navicella Crew Dragon 2 nello spazio fino all’attracco con la Stazione spaziale internazionale, ISS. La compagnia fondata da Elon Musk, la Space X, è così diventata la prima azienda privata al mondo, in partnership con la Nasa, a trasportare astronauti che erano comodamente distesi sui sedili progettati e realizzati dalla nostra Dallara. Da oggi in poi non sarà solo la Nasa ad utilizzare questi nuovi vettori ma anche società private sempre più tecnologicamente attrezzate a lanciare nello spazio uomini donne e materiali verso la stazione spaziale internazionale ISS e verso lo spazio profondo. Nella tabella di marcia di Musk è previsto che si raggiungerà di nuovo la Luna entro il 2023 e Marte entro la fine di questo decennio.
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Ma cosa è successo e cosa succederà nel futuro prossimo? Perché le agenzie governative si sono lasciate invadere la loro egemonica presenza dal privato? Sembrano ormai lontani i tempi in cui i due blocchi, quello Sovietico e quello Americano, si contendevano a suon di missioni e lanci di satelliti la supremazia dello spazio. Poi una serie di errori di valutazione hanno rallentato la sfida. Il lavoro di miglioramento del gioiello di Von Braun si arrestò e lo stesso Space Shuttle si è dimostrato un programma incredibilmente dispendioso e poco utile ai veri fini per il quale era stato creato, pensando soprattutto a quei due terribili incidenti del 1986 e del 2003. Lo Space Shuttle, infatti, era stato progettato per essere economico affidabile e riutilizzabile, una sorta di autobus che facesse la spola avanti ed indietro verso lo spazio e la ISS. Il costo iniziale previsto era di 10 milioni di dollari per ogni volo, ma alla fine ogni singolo viaggio venne a costare circa 1miliardo. La Nasa provò a sviluppare un nuovo veicolo “Spazioplano”, l’X33, tuttavia il progetto venne interrotto per problemi di sicurezza ed affidabilità e costrinse l’ente spaziale americano ad un ritorno a vettori classici quindi razzi e capsule stile missione Apollo. Questo portò la NASA a chiudere definitivamente il programma nel 2011 e dover ripiegare sulla collaborazione con la Russia che con i suoi storici e più affidabili razzi Sojuz ha permesso la continuità delle missioni spaziali in questi anni oppure con l’agenzia spaziale europea ESA per mezzo del lanciatore “Vega”, altro orgoglio made in Italy. La stessa stazione spaziale internazionale ISS, costata circa 150 miliardi di dollari e che ha visto la grande partecipazione di numerose nazioni, compresa superbamente l’Italia (con la propria agenzia spaziale ASI e numerose imprese), non è stata sollevata da critiche sulla sua reale utilità per la popolazione della terra. E’ fuori di dubbio che le centinaia di esperimenti realizzati in orbita in circa 20 anni di attività della ISS hanno permesso lo sviluppo di nuovi materiali e nuove conquiste scientifiche utili per la scienza e per lo studio dell’esplorazione spaziale da parte dell’uomo, ma la divulgazione di questi lavori ricerche ed esperimenti è rimasta materia di addetti al settore ed ai più e ancora semisconosciuta o poco nota. Certo la collaborazione di numerose nazioni ha permesso di abbattere costi e condividere nuove conquiste e scoperte, anche se la Cina continua con un suo personale progetto spaziale che le ha permesso di raggiungere la Luna e Marte con proprie sonde, ma tutto questo ha comunque lasciato ampio spazio a nuovi attori. Il vuoto lasciato dalla Nasa e da altre agenzie spaziali governative nello sviluppo della tecnologia per l’esplorazione del cosmo, ha permesso a qualcuno di nuovo, a “sognatori” privati di poter raggiungere oggi finalmente i propri primi obiettivi. Una conquista dello spazio forse meno ideologica ed idealistica rispetto al passato e guidata di più dalle relazioni esistenti tra i sogni di imprenditori-visionari ed i loro obiettivi di commercializzare “progetti stellari”, comprese future colonie lunari o marziane. Ma quali sono dunque le nuove società che stanno aprendo la loro personale strada verso lo spazio vicino e profondo? Elon Musk, mister Tesla, con la sua ”Space X”, Jeff Bezos, fondatore di Amazon come anche di “Blue Origin”, oppure il magnate Richard Branson, sua la “Virgin Galactic”, sono solo i personaggi più famosi che guidano una folla di meno noti gruppi e startup di tutto il mondo, che condividono lo stesso incredibile scopo. Oggi sono così sempre di più le imprese private che rivestono il ruolo di vere protagoniste nella nuova stagione dell’esplorazione dello spazio, con propri programmi e progetti, anziché come accaduto fino ad ora, dover essere relegate a semplici comprimarie degli enti governativi mediante la costruzione di una componentistica sempre più innovativa. Le agenzie ed imprese private stanno spingendo il settore molto più in avanti e più rapidamente rispetto a quanto sarebbe avvenuto se fosse rimasto solo nelle mani dei governi. Queste nuove aziende, oltre al traguardo appena raggiunto da Musk, sono state in grado di sviluppare nuovi moduli di allunaggio capaci di scaricare attrezzature scientifiche in località lunari di particolare interesse. Hanno costruito satelliti “carroattrezzi” capaci di agganciare altri satelliti e ripararli in orbita controllata (idea della Northon Grumman), realizzano robot sempre più durevoli ed in grado di operare con molteplici attrezzi in condizioni di assenza di gravità, oppure progettano abitazioni utilizzando materiali disponibili e realizzabili sul suolo Lunare o Marziano. Dal 2000 in poi le cosiddette “Space Startups”, hanno avuto il loro grande boom ed hanno raccolto fondi pari a 8,4 miliardi di dollari, il 90% di queste risorse sono state ottenute solo negli ultimi cinque anni a dimostrazione del crescente interesse ed entusiasmo che circonda le numerose iniziative private. Molte di queste aziende si dedicano alla costruzione di nuovi satelliti ed apparecchiature, altre invece si stanno dedicando alla conquista dello spazio ed a realizzare nuovi traguardi scientifici. Il moltiplicarsi di questi nuovi gruppi, inoltre, ha già visto scendere i costi per il decollo verso la Stazione spaziale internazionale ISS, si pensi che un seggiolino sulla Sojuz costa circa 80 milioni di dollari per ogni singolo astronauta, ora il costo è “sceso” a circa 20/30 milioni e con maggiore facilità rispetto al recentissimo passato, rendendo possibile in un futuro molto prossimo anche a persone “normali” di riuscire ad affrontare un lancio ed un viaggio spaziale con poche settimane o pochi giorni di preparazione fisica. Un anticipo di turismo spaziale è già avvenuto in verità, nel 2001, l’uomo d’affari Dennis Tito è diventato il primo turista a visitare l’ISS pagando alla compagnia privata russa Space Adventures un esoso biglietto per un viaggio di andata e ritorno. Dopo di lui la stessa società ha portato altri sei turisti nello spazio fino al 2009. Nell’immaginario privato dei 3 grandi imprenditori (Musk, Bezos e Branson) sarà possibile utilizzare queste nuove navette anche per accorciare le distanze tra le città sulla terra grazie al volo suborbitale, che permetterà secondo i piani di collegare Londra a New York in poco meno di 30 minuti, oppure riusciranno a portare persone in orbita per una “semplice” passeggiata nello spazio dove proveranno l’assenza di gravità e potranno vedere la Terra da un nuovo e più suggestivo punto di osservazione prima di ridiscendere tranquillamente ed in sicurezza sul suolo terrestre. Il costo previsto per questi voli è di circa 200.000 dollari a passeggero. In questa nuova corsa allo spazio c’è però anche un nuovo aspetto da dover valutare con molta attenzione. Mano a mano che il settore si svilupperà ed ulteriori società private entreranno nel campo della esplorazione dello spazio si potrà andare incontro ad una maggiore possibilità di incidenti. Al momento ancora non esistono leggi precise che indichino chi dovrà pagare nel caso di sciagure. Questi aspetti, sicuramente meno affascinanti rispetto a quanto raccontato, dovranno comunque essere sottolineati e presi in considerazione senza rinvio, per far sì che la nuova corsa allo spazio possa proseguire allargando i confini ed i sogni del genere umano con maggiore sicurezza e tutela. In Italia, le circa 250 imprese del settore (tra le più importanti si citano Thales Alenia Space,  Argotec, Avio, Sitael, Telespazio, Leonardo) danno lavoro a migliaia di  persone che producono un fatturato che si aggira intorno ai 10 miliardi di euro l’anno con un trend in crescita. Queste aziende infatti hanno costruito numerosi moduli e complementi della ISS, nuovi e sempre più sofisticati satelliti, potenti ed affidabili razzi vettori, nuove componentistiche all’avanguardia grazie anche alla collaborazione  con le più importanti università italiane. Sono questi indicatori molto importanti da considerare per il futuro, considerato che uno studio effettuato dall’Asi con il dipartimento di Economia dell’Università di Roma Tre ha rilevato che ogni euro investito nelle attività spaziali ne produce 11 di ritorno economico sul territorio. Ma se dovessimo analizzare l’impegno dell’Italia per lo spazio solo attraverso i numeri non riusciremmo a comprenderne la sua reale capacità e impegno. Soprattutto in Italia il fascino del nostro innato “sogno visionario”, non dimentichiamo che siamo stati e siamo ancora terra di esploratori ed inventori, è quello legato alla nostra grande competenza scientifica, alla progettualità ed eccellenza che ci contraddistinguono e non sono da meno rispetto ai numerosi ed agguerriti competitors stranieri. Siamo infatti il terzo finanziatore dell’Agenzia Spaziale Europea e primi sempre in Europa per numero di astronauti (quattro) presenti nell’attuale European Astronaut Corps. L’Italia è uno dei pochissimi paesi al mondo a disporre di una filiera di produzione completa nel settore aerospaziale, comprendendo come fiore all’occhiello le grandi competenze e conoscenze delle nostre università. Il settore ci vede da sempre protagonisti ed il futuro dovrà essere affrontato con sforzi che dovranno andare verso un continuo sviluppo ed investimento sulle nostre capacità e potenzialità. Certo il difficile momento storico che stiamo vivendo ci trova ora momentaneamente con il freno a mano tirato, ma se saremo capaci di essere di nuovo “visionari” riusciremo a non perdere le grandi opportunità che il futuro ci offre.  
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  Fabio Di Spigno, Socio AIDR, Libero professionista e formatore, esperto in Public Management, Politiche per il lavoro e Politiche per il Turismo, collabora con Formez Pa, Università Luiss Guido Carli ed altri Enti di formazione. Read the full article
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blaggando · 5 years
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OGR TECH. TURIN BECOME THE ITALIAN'S STARTUP CAPITAL
OGR TECH. TURIN BECOME THE ITALIAN’S STARTUP CAPITAL
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ITA/ Il 2019 è l’anno zero per Torino, per l’Italia e per l’ecosistema europeo delle startup. E’ successo nella settimana dal 25 al 28 giugno appena trascorsa, con il taglio del nastro alle OGR Tech, il lato sud delle Officine Grandi Riparazionidopo quasi 5 anni di lavoro che hanno riportato a nuova vita, l’ex stabilimento manuntentivo delle ferrovie. A nord, il polo culturale e…
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sciscianonotizie · 6 years
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SCOPRI COME POSIZIONARE IL TUO SITO WEB IN PRIMA PAGINA SU GOOGLE IN QUESTA BREVE GUIDA
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Google ad oggi costituisce la fonte di traffico principale per qualsiasi blog o sito Web.Molti di voi si saranno posti la domanda: perché?
Esistono infatti moltissime fonti, a partire dai social network fino ad arrivare a motori di ricerca come Bing o Yahoo!, eppure Google è ancora considerato il miglior motore di ricerca e quindi la miglior piattaforma da cui ricevere traffico .
Qualsiasi consulente SEO è a conoscenza di questo, in questo articolo andremo a spiegare perché Google e l’ottimizzazione del proprio sito su questa piattaforma rappresentino la fonte di traffico su cui la tua azienda debba concentrarsi.
Quando riuscirai a raggiungere la prima pagina dei risultati di ricerca organici di Google, noterai che il numero di visitatori del tuo blog o sito Web aumenterà notevolmente. Con altre piattaforme, per quanto pertinenti esse possano essere, non otterrai gli stessi risultati.
Questo significa che non essere in prima pagina nei risultati della SERP di Google precluderà al tuo sito numerose visite (e quindi traffico) e di conseguenza anche le conversioni diminuiranno drasticamente. Meno conversioni si traducono di conseguenza in un calo degli introiti e questo calo può diventare difficile da sostenere per le micro imprese e le startup, così come per molte PMI italiane.
Andremo dunque di seguito ad analizzare alcune delle migliori strategie SEO per il 2019 che ti aiuteranno a raggiungere la prima pagina dei risultati di ranking di Google per le parole chiave selezionate.
Scegli come target le parole chiave giuste
Se non indicizzi le parole chiave pertinenti alla tua attività o prodotto sarà quasi impossibile posizionare il tuo sito web con successo. Per svolgere questa attività esistono numerosi strumenti gratuiti. Tra i migliori menzioniamo il Keyword Planner di Google, per aiutarti a selezionare parole chiave più precise ed efficaci. Durante la ricerca di parole chiave, ricorda che il tuo obiettivo è quello di concentrarti su quelle parole che abbiano il potenziale per generare elevati volumi di ricerca. Solo questa tipologia di keyword può generare elevati volumi di ricerca indirizzando traffico intenso verso il tuo sito Web o blog.
Garantire un posizionamento in prima pagina per parole chiave altamente competitive, tuttavia, non è solo difficile ma talvolta quasi impossibile, specie se i competitor sono grandi brand conosciuti a livello nazionale o mondiale. Pertanto una strategia efficiente e realistica consiste nel selezione di alcuni termini “di nicchia” che risultino un po' meno competitivi. Non limitarti nella selezione di una sola parola chiave per indicizzare e posizionare le pagine del tuo sito, bensì opta per selezionarne almeno dieci.
La scelta di long-tail keyword (parole chiave a coda lunga, cioè composte da 3 o più parole) può essere d’aiuto nella tua strategia SEO, assicurati tuttavia che questa tipologia di keyword sia attiva, ovvero che essa presenti un discreto numero di ricerche mensili. Questo fattore può essere verificato tramite il Keyword Planner di Google.
Concentrati sulla creazione di contenuti di alta qualità
Qualsiasi esperto SEO o di digital marketing può confermartelo: non esiste miglior modo per posizionare il tuo sito sulla prima pagina di Google che quello di creare contenuti di alta qualità. A seguito degli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo di Google che si occupa della scansione dei siti e del loro posizionamento, la qualità dei contenuti è oggi più che mai un elemento fondamentale (gli addetti ai lavori americani amano usare l’espressione “Content is King”), ed è quindi indispensabile generare contenuti informativi, pertinenti e di facile comprensione per i visitatore in target. Infine, ricordati di rendere i tuoi contenuti facilmente condivisibili: la condivisione di contenuti da parte degli utenti ti aiuta a incrementare la conoscenza e fiducia del marchio e, in ambito SEO, di generare backlink di alta qualità.
Le Sitemap devono essere aggiornate prima dell'invio
Per classificare le pagine del tuo sito web sul motore di ricerca, Google andrà a consultare le Sitemap del tuo sito. Pertanto è fondamentale creare una Sitemap coerente e aggiornarla ogni qualvolta vengano aggiunte pagine o vengano effettuati cambiamenti ad esse.
Fortunatamente, ad oggi esiste una vasta scelta di plugin che ti aiutano a creare ed aggiornare le tue Sitemap in modo automatico, semplificandoti il lavoro. Grazie ad una Sitemap aggiornata, Google può comprendere chiaramente quali cambiamenti vengano apportati al tuo sito Web, indicizzando e classificando di conseguenza i tuoi ultimi post o le tue nuove pagine Web.
Risolvi tutti i problemi SEO sulla pagina
Le ottimizzazioni SEO off-page vengono eseguite principalmente per generare backlink. Assicurati di svolgere tutte le ottimizzazioni on-page prima di iniziare a lavorare sulla rimozione delle criticità SEO off-page, al fine di ottenere backlink. Queste ottimizzazioni SEO forniranno risultati tangibili nel tempo solamente quando tutti i meta tag e le metadescription saranno impostati in modo corretto e l'intero contenuto on-page sarà completamente ottimizzato.
Importanza di backlink di alta qualità
La strategia di backlink del tuo sito costituisce, dopo la qualità dei contenuti, l’elemento fondamentale per una strategia SEO efficiente. Google calcola e valuta la pertinenza ed il valore delle tue pagine web sulla base dei link di buona qualità che hanno generato. Maggiore è il numero di backlink provenienti da siti Web autorevoli e pertinenti, maggiori saranno le probabilità che la tua pagina Web si posizioni nella prima pagina della SERP di Google. A differenza di un tempo, i link di spam o provenienti da siti poco autorevoli non offrono più alcun vantaggio in una strategia backlink, provocando al contrario penalizzazioni al posizionamento del tuo sito da parte di Google.
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dailygreenit · 5 years
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CrowdFundMe è sempre più green
CrowdFundMe, unica piattaforma di crowdinvesting (equity crowdfunding, real estate crowdfunding e corporate debt) quotata a Piazza Affari, continua a puntare sulle più promettenti startup italiane nel campo della green economy.
Dopo il successo di Borsino Rifiuti, Orange Fiber, Glass to Power, Zeroundici, Deepspeed, InfinityHub e Arco e delle loro relative innovazioni, che spaziano dalla finestra…
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tmnotizie · 5 years
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ASCOLI PICENO – L’innovazione d’impresa delle aziende Cna di Ascoli sul podio a livello nazionale. Primi nella selezione della Cna regionale delle Marche, terzi fra tutte le aziende che hanno partecipato al premio “cambiamenti” voluto dalla Cna per valorizzare e portare all’attenzione del grande pubblico il saper fare artigiano che resta fedele alla tradizione ma sa innovarsi e creare, inventare, sempre per guardare e affrontare il futuro. Il volto di questo successo Piceno è quello della To.Be di Ascoli Piceno.
“Come Cna Picena – spiega il direttore Francesco Balloni – abbiamo da subito creduto a questa iniziativa e abbiamo spronato le nostre giovani imprese a crederci. Il premio avuto a Roma ci inorgoglisce e ci conferma che questa è la strada giusta per contribuire al rilancio del territorio”.
Prima classificata è stata un’azienda pisana, nata solo l’anno scorso. A lei la vittoria del premio Cambiamenti 2019, promosso dalla Cna e giunto alla quarta edizione. Un’iniziativa giovane come le imprese che partecipano e che registra un crescente successo. A questa edizione hanno partecipato quasi mille imprese, il 50% in più rispetto al primo anno.
Il boom di adesioni dimostra anche la vitalità del genio imprenditoriale italico che si annida in particolare nelle micro e piccole imprese a tutte le latitudini, dal Nord al Centro, dal Sud alle Isole. Ventuno le imprese finaliste di Cambiamenti che hanno reso ostico il compito dei giurati nella scelta dei vincitori.
A comporre la giuria Agnese Pini, direttrice del quotidiano “La Nazione” e presidente dei giurati, Francesco Simone (Artigiancassa), Paolo Bagnoli (Samsung), Marco Fabio Parisi (Tim), Roberta Mallia (Edison), Fabio Sferruzzi (Talent Garden), Marco De Rossi (H-Farm), Claudio Scaramelli (Sixtema-Infocert), Massimo Zanon (Bluserena), Giuseppe Paci (Eurocredit), Andrea Scarscioni (KSrent), Carlo Piras (Starsup), Marco Vicentini (presidente dei Giovani imprenditori Cna).
Seconda classificata la Radoff, con sede a Bologna e terza, appunto, la nostra To.Be di Ascoli Piceno. “L’obiettivo di questo premio – spiega Monica Fagnani, responsabile dei Giovani imprenditori per la Cna di Ascoli – è sia di far conoscere queste eccellenze innovative, sia di sostenerle con contributi concreti e con opportunità di mettersi in contatto con altre eccellenze nazionali e internazionali, grazie alla rete che offre il sistema Cna”.
Il tratto distintivo dei primi tre classificati ma anche delle altre startup finaliste è l’orientamento alla sostenibilità, con innovazioni ecocompatibili e concepite per migliorare la vita quotidiana delle persone. A premiare il vincitore il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, che ha dichiarato di aver “visto un concentrato di coraggio e creatività. E oggi c’è bisogno di coraggio per avviare un’impresa”. Il Premio Cambiamenti è “un momento di confronto importante – ha aggiunto Spadafora – per cercare di avviare un’alleanza per definire progetti a lungo termine per il bene del Paese”.
Il presidente della Cna, Daniele Vaccarino, ha espresso la grande soddisfazione nel vedere che “tante imprese rispondono al nostro premio. È una grande iniziativa per il nostro Paese, le 21 finaliste hanno vinto ma hanno vinto anche tutte quelle che hanno partecipato”. “E’ una giornata molto bella – ha sottolineato Sergio Silvestrini, segretario generale della Cna – si respira passione, voglia di rischiare. Non esistono risposte semplici a problemi complessi e noi siamo la parte positiva del Paese”, quel pezzo di Italia che “non è pigro, che cerca di dare una mano alle imprese e al Paese”.
All’evento che si è svolto a Roma ha partecipato anche l’astronauta Maurizio Cheli che ha individuato le analogie tra missioni spaziali e imprese: “Nello spazio il successo appartiene a tutti e non al singolo e lo stesso avviene nelle attività imprenditoriali. Per raggiungere l’obiettivo comune fondamentali risultano essere le competenze dei singoli nello svolgere i compiti assegnati, la fiducia in te stesso ma anche nelle persone che lavorano con te e l’intraprendenza, esattamente come avviene nelle aziende”.
L’azienda picena. Trasmettere dati alla velocità della luce. Il sogno di ogni frequentatore della rete diventa realtà grazie alla “To.Be srl”, un’azienda di Ascoli Piceno, leader nel mercato per quanto riguarda lo sviluppo di prodotti e soluzioni LI-Fi, una tecnologia innovativa che consente la trasmissione dei dati sfruttando la luce Led. Velocità, sicurezza informatica e capacità di non utilizzare radiofrequenze, rendono questa tecnologia estremamente interessante per diversi ambiti applicativi.
Il LiFi rientra nelle connessioni di quinta generazione, con un ulteriore vantaggio: è una tecnologia 5G green e, oltre a permettere la navigazione in rete di pc dotati di opportuna chiavetta, illumina, e allo stesso tempo, invia informazioni rispetto a un determinato oggetto e luogo.
«La ToBe, nostra startup – spiega Francesco Paolo Russo – è nata nel 2016 e abbiamo ottenuto subito un investimento da Tim. Ora cerchiamo un dialogo più produttivo con le istituzioni. Stiamo promuovendo una raccolta di capitali, sia pubblici sia privati, e pensiamo che questo riconoscimento alla finale nazionale di un concorso così importante, targato Cna, ci favorisca nel crowdfunding. Crediamo fortemente nella novità della nostra ricerca, Li-Fi rientra infatti nelle connessioni di quinta generazione. Con un vantaggio in più, è una tecnologia 5G green e, oltre a permettere la navigazione in rete di pc, illumina, e allo stesso tempo, invia informazioni rispetto a un determinato oggetto e luogo, essendo anche un sistema di posizionamento e di geolocalizzazione».
Luca Iaia, responsabile Cna Premio Cambiamenti. Era questa la quarta edizione del Premio Cambiamenti e siamo orgogliosi come CNA che siano cresciute le imprese in numeri e qualità. È un’attività che restituisce speranza per un futuro migliore, coglie le innovazioni e la voglia di cambiamento delle imprese italiane, di quei giovani che cercano di lottare ogni giorno con la burocrazia e le difficoltà di vivere in un Paese sempre più vecchio quanto stupendo.
Ieri, durante la finale, si è percepita una grande voglia di esserci, di crescere, di cambiare il presente, tanta diversità con tanta comune passione. La migliore startup di questa edizione è risultata la Seares di Pisa, un’impresa che con solo un anno di attività, ha già saputo innovare un particolare settore, quello portuale, con una tecnologia green che recupera energia dal movimento delle onde attraverso un braccio che dona stabilità alle imbarcazioni in ormeggio.
Seconda è stata individuata l’impresa Radoff di Bologna, che riesce ad individuare la presenza di gas radon, altamente nocivo all’uomo e seconda causa di tumore dopo il fumo, e a bonificare uno spazio chiuso per mezzo di uno strumento innovativo. Terza classificata, e sono di questo felice considerati i miei trascorsi sanbenedettesi, la marchigiana (di Ascoli Piceno) ToBe,  grande innovazione e visione di un futuro possibile sfruttando la tecnologia Li-fi e le luci a led. Cambiamenti è una comunità che può vantare oramai oltre 3mila imprese accomunate dalla passione e dalla voglia di esserci e di far crescere il proprio Paese. CNA è al loro fianco e sostiene fermamente il loro desiderio.
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personal-reporter · 5 years
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Un sabato da record al 59° Salone Nautico a Genova
Una grande folla di operatori del settore e appassionati del mare ha preso d’assalto le banchine e i padiglioni: la blue economy e gli strumenti di finanziamento per le pmi al centro dei convegni della mattinata Padiglioni e banchine del Salone Nautico prese d’assalto dai visitatori già dall’apertura in questa terza giornata della manifestazione. Una grande folla di operatori del settore e appassionati del mare ha approfittato dello splendido sole di questa mattina a Genova per scoprire tutte le novità della 59esima edizione dell’appuntamento irrinunciabile per gli addetti del comparto e per chi ama il mare e la nautica. In mattinata il Convegno “Genova HUB dell’economia del mare”, a cura di Ministero dello Sviluppo Economico, ICE Agenzia, Regione Liguria, Comune di Genova, UCINA Confindustria Nautica, Salone Nautico, ha posto al centro il tema attualissimo della Blue Economy e sulle opportunità offerte dalle economie del mare. Giovanni Caprino, vicepresidente Cluster Tecnico Nazionale BIG: “Compito del Cluster è favorire le occasioni di collaborazione tra le diverse realtà che operano in diversi settori della Blue Economy. Per allineare e integrare le roadmap e la azioni di ricerca e le imprenditorialità regionali e nazionali con quelle europee e mediterranee avendo al centro la sostenibilità del mare. La caratteristica di fondo del Cluster è la sua struttura aperta anche oltre gli 85 soci che lo compongono per favorire le occasioni di collaborazione”. Carlo Ferro presidente ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. “ICE crede molto nel Salone Nautico. A dimostrazione ICE ha incrementato del 20% il suo sostegno. La Blue Economy è un’incredibile opportunità per i territori che guardano al futuro e che puntano all’inclusione dei giovani. Il mare non è da sfruttare ma un patrimonio da esaltare, soprattutto come occasione per i giovani. Per questo lo stand al Salone di ICE ha dato spazio a cinque start up che UCINA ha selezionato con grande attenzione per interessare diversi settori. Le start up sono infatti dedicate ai nuovi materiali, al riciclo della fibra di carbonio, alla propulsione elettrica, alla connettività e ai sistemi di comunicazione”. Alfredo Viglienzoni, direttore dell’Area Tecnologica e Innovazione del Comune di Genova: “Il nostro impegno è spostare la città da un passato di grandi aziende a una città impostata sulle nuove tecnologie. Per questo cerchiamo di implementare e abilitare lo sviluppo di aziende innovative e abbiamo avviato un progetto strategico completamente orientato alle peculiarità del territorio con la creazione di uno spazio nell’ambito del Porto Antico in cui generare innovazione e aggregazione. Un incubatore e un acceleratore interamente delegato alla Blue Economy” Attilio Raimondi, Senior Expert EE e responsabile attuazione del Piano Energetico Regionale dell’Emilia Romagna: “Per ogni intervento è necessario avere una visione dell’economia del mare a lungo periodo e che coinvolga tutti i settori. Abbiamo riassunto il nostro approccio al tema della Blue Economy nella pubblicazione “Tra la terra e il Mare” che raccoglie le analisi e le proposte per la pianificazione dello spazio marittimo della nostra regione.” Massimiliano Pulice, Ceo Arcadis: “Il tema delle dismissioni da parte dello Stato di grandi aree sul mare è di assoluta attualità perché gli investitori esteri sono pronti a investire in operazione che interessano questi spazi. Occorre essere in grado di dare certezze perché, contrariamente a quello che si può pensare, gli investitori sono pronti ad assumersi dei rischi a fronte di tempi certi. Ci sono grandi occasioni che stanno cercando in giro per il mondo dove fermarsi. Occorre non perdere queste opportunità”. Davide Marini, Distretto Ligure delle Tecnologie Marine: “La mission del Distretto è creare le condizioni per attivare fondi di finanziamento per attività di ricerca di investimento per pubblici e privati. E al momento sono attivati più di 100 progetti per un importo complessivo di 100 milioni di euro che hanno ricadute dirette sul territorio ligure. A cominciare da nove progetti di ricerca industriale più uno di formazione attivati in collaborazione con il MIUR. Il nostro obiettivo è creare un punto d’incontro tra domanda e offerta tecnologica tra imprese e ricerca”. Nella stessa mattinata, nel corso del Convegno, “Come finanziare le PMI ad elevato potenziale di innovazione”, introdotto da Piero Formenti, Vice Presidente UCINA Confindustria Nautica e realizzato a cura di Confindustria Bruxelles in collaborazione con UCINA, sono stati presentati due strumenti di sostegno alle PMI che hanno il fine di trovare finanziamenti per sviluppare business plan ad elevato potenziale di innovazione. Il primo strumento da poco istituito dalla Comunità europea è l’European Innovation Council e prevede un investimento da parte della UE in aziende che vogliono sviluppare idee e applicazioni distruptive andando a finanziare anche innovazioni che non esistono ancora sul mercato ma con una potenzialità molto elevata di rivoluzionare il relativo segmento di mercato. Il primo bando di questo nuovo strumento sarà pubblicato l'8 di ottobre. Nella seconda parte del convegno è intervenuta la dott.ssa Francesca Natali del fondo di private equity ed è stata illustrata la potenzialità di finanziamento con strumenti di venture capital e private equity per le PMI. Nel settore della nautica c'è stata la testimonianza di Francesco Pirro gruppo SNO che ha presentato l'esperienza di sviluppo del brand B. Shiver, attraverso l'investimento strategico che ha effettuato Meta Group. Leonardo Pinna, Confindustria Bruxelles: “Parliamo di nuove caratteristiche di aiuto all’investimento, per sostenere gli imprenditori affinché loro progetti possano essere finanziati da fondi comunitari, passando direttamente dalla Comunità Europea senza intermediazioni. L’European Innovation Council costituisce una nuova frontiera di investimenti e un importante acceleratore, capace di aiutare aziende a velocizzare i processi di crescita. L’Unione Europea sta cercando nuovi strumenti per permettere alle imprese di portare sul mercato progetti all’avanguardia all’interno della piattaforma europea per poter essere competitivi. Inizialmente tutti i finanziamenti erano a fondo perduto, adesso grazie all’European Innovation Council ci sono finanziamenti di 15 milioni che hanno danno un boost grazie allo strumento dell’Equity. Questi finanziamenti sono dedicati alle PMI e alle Startup che si trovano nella fase di avvio di un nuovo progetto. Tale progetto deve essere un progetto ad alto rischio ed allo stesso tempo visionario, che non è riuscito a trovare finanziamenti altrove. L’Unione Europea vuole finanziare aziende che saranno, in quattro o cinque anni, leader nei mercati mondiali, intercettando progetti visionari. Finanziamenti che vanno dai 500.000 fino ai 2,5 milioni di euro. Esistono tre criteri per giudicare il progetto: eccellenza, impatto e assieme a chi si porta avanti il progetto. Esiste inoltre una scala per stabilire quel è il grado di innovazione dell’azienda.” Francesca Natali, Meta Group S.r.l.: “Questi finanziamenti permettono agli imprenditori di guardare al futuro con serenità. L’investitore vuole aiutare l’azienda a trovare il denaro più giusto per quel progetto. Valutare la capacità di attrarre denaro verso un’impresa privata per presentarsi con successo verso i finanziatori. L’investitore scommette sulle capacità di rapida crescita di un’azienda. Il venture dopo un po’ esce dall’azienda sperando di ricevere indietro i propri soldi aumentati. “Invest to exit” mettere soldi su progetti con alto rischio di fallimento per uscire alla scadenza con un buon guadagno.” Francesco Pirro – SNO Yachts/ B SHIVER: “Nel 2008, durante un periodo di profonda crisi, abbiamo pensato di aderire a questo progetto. L’azienda è cosi riuscita a crescere, vendendo barche in tutto il mondo, riuscendo inoltre ad entrare nel mercato USA. Facciamo parte del gruppo SNO, ma siamo riusciti ad aprire un sito all’avanguardia solamente Novamarine. Meta Venture ha creduto in noi fornendo capitale, adesso possiamo così affrontare investimenti importanti. Read the full article
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