Ho superato questa giornata.
Credo di aver detto 'sto bene grazie' almeno 37 volte, e non era vero neanche una volta.
Ma non se n'è accorto nessuno.
Quando qualcuno ti chiede 'come stai', non vuole una vera risposta.
Quando ero in quarta elementare, ricordo che mi stavo guardando allo specchio e ho detto a mia mamma: "Mi sembra di avere le gambe storte" Lei mi ha risposto in modo brusco: "Non iniziare a fissarti!" Ma non capivo il senso di quella frase.
Quando ero in quinta invece, ero a cena con i miei genitori e i loro amici, sono svenuta. Mi hanno chiesto cosa avevo mangiato, e io ho risposto che non avevo mangiato niente al pomeriggio. Una signora mi ha detto con aria preoccupata: "Guarda di non diventare come quelle ragazze!" Ma non capivo quella frase.
Ora capisco tutto.
Metto la testa sul cuscino, sospiro, fisso il vuoto, tutto è in silenzio attorno a me, chiudo gli occhi, mi passano per la testa i pensieri meno piacevoli e gli errori commessi che mi tormentano, subito dopo cerco di trattenere il fiato e le lacrime per non far sentire la mia debolezza