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#subatomicherring
valentina-lauricella · 6 months
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Statua di Shiva danzante nel cortile del CERN di Ginevra.
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scienza-magia · 7 months
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Interazione fra tempo relativistico e quantistico
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Un ponte tra due mondi: la rivoluzionaria scoperta del tempo quantistico. Questo è un concetto profondamente diverso dalla nostra intuizione quotidiana del tempo come una grandezza uniforme e assoluta. Abbiamo appurato che la coscienza è soggetta ai fenomeni quantistici ed è, di conseguenza eterna, ma cosa significa eterno? Il tempo esiste anche nel mondo quantistico o è un nostra invenzione? Le divergenze concettuali tra la relatività generale e la meccanica quantistica hanno prodotto una frattura epistemologica significativa, mettendo a dura prova la nostra comprensione dell’universo. Questo scisma concettuale ha posto una sfida monumentale: conciliare due visioni del tempo apparentemente inconciliabili. Da un lato, la relatività generale, dall’altro, la meccanica quantistica, con la sua visione rivoluzionaria della realtà. Un conflitto di visioni La relatività generale ha introdotto il concetto di “spaziotempo“, unificando lo spazio e il tempo in una singola entità geometrica e riconoscendogli una simmetria e una connessione senza precedenti. Secondo questa teoria, il tempo non è semplicemente una dimensione indipendente, ma è intrecciato inestricabilmente con lo spazio, plasmando la struttura stessa dell’universo. In questo contesto, il tempo diventa una sorta di “quarta dimensione”, equiparabile alle tre dimensioni spaziali e in grado di influenzare e di essere influenzato dalla gravità e dalla materia. Dall’altro lato, la meccanica quantistica ha presentato una prospettiva completamente diversa sul tempo. Secondo questa teoria, il tempo è trattato come un parametro esterno, una sorta di sfondo su cui si svolgono gli eventi fisici, ma che non fa parte integrante del tessuto stesso della realtà. In questo contesto, il tempo non ha una natura intrinseca, ma è piuttosto una convenzione umana, un’illusione soggettiva che emerge dall’interazione tra osservatore e sistema osservato. Questa dicotomia concettuale ha generato un profondo scisma nella nostra comprensione dell’universo, aprendo la strada a dibattiti filosofici e scientifici di vasta portata. Un ponte fra due mondi Nonostante le apparenti incongruenze tra le due teorie, il lavoro condotto dal gruppo di ricerca dell’Istituto dei Sistemi Complessi del Cnr-Isc e dell’Università di Firenze ha dimostrato che è possibile superare questo conflitto concettuale e costruire un ponte fra le due visioni del tempo. Lo studio propone una descrizione completamente quantistica del tempo, in grado di unificare le equazioni che governano l’evoluzione temporale dei sistemi fisici, sia nella fisica classica che nella meccanica quantistica. Questo approccio innovativo si basa sul “meccanismo di Page and Wootters“, che associa l’idea di tempo allo stato di un orologio. Secondo questa proposta, il tempo è intrinsecamente legato allo stato di un sistema fisico e può essere definito in relazione alla sua evoluzione nel tempo. Questo concetto si basa sull’idea che il tempo è una nozione intrinseca alla natura stessa della realtà e non può essere considerato come un semplice parametro esterno. Secondo questa prospettiva, il tempo è intrecciato inestricabilmente con lo spazio e la materia, plasmando la struttura stessa dell’universo e influenzando il suo sviluppo nel corso del tempo. Il meccanismo di Page and Wootters Il meccanismo di Page and Wootters, introdotto circa quarant’anni fa da fisici pionieristici nel campo della meccanica quantistica, è una proposta rivoluzionaria che getta le basi per una nuova comprensione del tempo. Il meccanismo di Page and Wootters si colloca nel contesto della meccanica quantistica, un ramo della fisica che descrive il comportamento delle particelle subatomiche e dei sistemi microscopici. In questa teoria, i sistemi fisici sono descritti da funzioni d’onda quantistiche che evolvono nel tempo secondo le equazioni di Schrödinger. Il punto chiave del meccanismo di Page and Wootters è che suggerisce che il tempo, anziché essere una grandezza esterna o indipendente, è piuttosto legato allo stato quantistico dei sistemi fisici stessi. Immaginiamo di avere un orologio quantistico, cioè un sistema fisico che obbedisce alle leggi della meccanica quantistica. Secondo questo meccanismo, il tempo sarebbe definito da uno stato quantistico specifico di questo orologio. Ma cosa significa “stato quantistico“? Nella meccanica quantistica, gli stati dei sistemi sono descritti da funzioni d’onda che rappresentano la probabilità di trovare il sistema in uno stato specifico quando viene misurato. Queste funzioni d’onda possono essere complesse e coinvolgere una grande quantità di informazioni sui sistemi. Quindi, il meccanismo di Page and Wootters suggerisce che possiamo interpretare lo stato quantistico di un sistema come una sorta di “registro” che contiene tutte le informazioni necessarie per descrivere l’evoluzione temporale del sistema stesso. Il tempo, quindi, non sarebbe una grandezza separata o distinta, ma piuttosto emergerebbe dall’evoluzione dello stato quantistico del sistema nel tempo. Questo è un concetto profondamente diverso dalla nostra intuizione quotidiana del tempo come una grandezza uniforme e assoluta. Invece, suggerisce che il tempo è intimamente legato alla dinamica dei sistemi fisici stessi, offrendo una nuova prospettiva sulla sua natura e sul suo significato all’interno della meccanica quantistica. Un modello senza tempo Il modello proposto dai ricercatori consiste in un orologio e un sistema quantistico, fortemente correlati attraverso l’entanglement, ma non interagenti direttamente. Questo modello, che potremmo definire un “modello senza tempo“, cerca di cogliere l’essenza stessa del tempo, oltre le convenzioni e le illusioni umane. Aggiungendo al meccanismo di Page and Wootters la descrizione del “quantum-to-classical crossover“, i ricercatori dimostrano l’esistenza di un parametro temporale per il sistema, indipendentemente dalla trattazione quantistica o classica. Facciamo chiarezza. Quantum-to-Classical Crossover Il quantum-to-classical crossover è un concetto chiave nel comprendere come i sistemi macroscopici, come quelli che osserviamo nel mondo quotidiano, possano essere descritti dalle leggi della fisica classica, nonostante i loro costituenti microscopici obbediscano alle leggi della meccanica quantistica. Questo fenomeno si verifica quando un sistema macroscopico diventa così grande che gli effetti quantistici diventano trascurabili e il sistema inizia a comportarsi in modo simile a un sistema classico. In altre parole, su larga scala, le particelle che costituiscono un sistema macroscopico interagiscono tra loro in modo tale da comportarsi come particelle classiche, obbedendo alle leggi della fisica classica anziché alla meccanica quantistica. Questo fenomeno è fondamentale per la nostra comprensione del passaggio graduale dalla meccanica quantistica alla fisica classica quando consideriamo sistemi su larga scala. Questo significa che, nonostante il sistema sia governato dalle leggi della meccanica quantistica, sulla scala macroscopica può essere descritto in termini classici. In altre parole, il modello suggerisce che anche quando non siamo consapevoli dei fenomeni quantistici, come nel caso della nostra esperienza quotidiana del tempo, il sistema può ancora manifestare comportamenti che riflettono la sua natura quantistica. Questo è fondamentale per comprendere come, nonostante la complessità della meccanica quantistica, possiamo ancora percepire e interagire con il mondo intorno a noi attraverso il filtro della fisica classica. Il tempo non è una mera convenzione umana, ma una caratteristica intrinseca della realtà stessa, che può essere compresa solo attraverso un’analisi approfondita dei fenomeni quantistici. Le implicazioni tangibili Questo studio ha unificato le due teorie del tempo, quella classica e quella quantistica, fornendo un quadro teorico che integra entrambe le prospettive. Tradizionalmente, la fisica classica e la meccanica quantistica hanno offerto interpretazioni divergenti del concetto di tempo. I ricercatori hanno superato questa dicotomia, dimostrando che il tempo non può essere separato in una manifestazione quantistica e una classica, ma piuttosto rappresenta un’unica entità che emerge dall’entanglement quantistico dei sistemi fisici. In altre parole, il tempo è una manifestazione dell’entanglement stesso, estendendosi sia ai sistemi quantistici che a quelli classici. Questa unificazione delle due visioni del tempo è stata resa possibile dall’introduzione del “modello senza tempo” proposto dai ricercatori. Questo modello ha fornito una nuova prospettiva sulla natura del tempo, suggerendo che sia una caratteristica intrinseca della realtà stessa, emergente dall’interazione dei sistemi fisici attraverso l’entanglement. Read the full article
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diceriadelluntore · 1 year
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Storia Di Musica #285 - The Strokes, Is This It, 2001
Si può dire che un Paese che censura una foto così è davvero stupido? Perchè è successo davvero. Colin Lane è un fotografo di moda che ha appena finito un servizio fotografico e si accorge che nella sua borsa qualcuno ha dimenticato un prezioso paio di guanti Chanel. Mentre armeggia con una vecchia Polaroid Big Shot, a cui restano dieci fotografie, la sua ragazza esce dalla doccia. Nasce per caso una foto che piace molto ad entrambi, e che Lane conserva nel suo portfolio. Nei primi mesi del 2001 a Lane è affidata dalle rivista The Face un servizio fotografico con la band del momento, per alcuni "the next big thing" della musica americana, per altri un bluff. Caso vuole che la foto piaccia e il leader di questo gruppo di newyorkesi sulla rampa di lancio chiede se la foto possa essere usata per la copertina di un disco. Avuto il placet dalla sua fidanzata di allora, la foto del lato b diviene la copertina di un grandioso album di debutto. Che la le più importanti catene di vendita di dischi negli Stati Uniti, tra cui Walmart (che nel 2001 valeva negli Stati Uniti il 40% delle vendite di Cd), oscurarono per via del suddetto lato b, con un cartoncino prima e spingendo poi la casa discografica a sostituirla con questa:
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un’immagine di tracce di particelle subatomiche in una camera a bolle, una foto scattata nei laboratori del Cern di Ginevra.
Julian Casablancas e Albert Hammond Junior si incotnrano e scoprono di amare la musica nel prestigioso college privato di Le Rosey in Svizzera. Il primo è figlio del fondatore della più importante agenzia di modelle nel mondo, il secondo è figlio di Alber Hammond Senior, cantautore inglese che scrisse moltissime hit negli anni '70 e '80. Ritornato a New York, Casablancas con Nick Valensi, Fabrizio Moretti e Nikolai Fraiture, tre studenti dell'altrettanto prestigioso Dwight School di New York, forma il primo gruppo, a cui si aggiunge Hammond che era a New York per studiare cinema. Leggenda vuole che il primo concerto dei The Strokes avvenga in un club con 6 persone, poi divengono la resident band rock di un altro locale, gestito da Ryan Gentles, che è così ben impressionato che chiede ai 5 di diventare il loro manager. Manda un demo di 3 brani ad alcune etichette indipendenti, tra cui l'inglese Rough Trade, che entusiasta lo pubblica con il titolo The Modern Age, nel 2001, divenendo la prima pubblicazione ufficiale del gruppo. Il successo è clamoroso: l'Ep vende 300 mila copie e nel Regno Unito a giugno viene pubblicato un secondo Ep, Hard To Explain, che debutta al decimo posto della classifica. Inizia qui un percorso particolarissimo: della band piace il rock sporco, grezzo e diretto che ritorna ai fasti antichi, ma che stride non poco con l'aura di ricchi e viziati dei nostri. Ne nasce il dibattito accennato sopra, tra chi li vede come i nuovi salvatori del rock e chi invece una band che non può "naturalmente" sviluppare gli autentici valori rock. Personalmente ritengto che la verità non sta in nessuna delle due istanze, ma posso dire con criterio che il primo disco della band dimostra cose notevoli. In un primo momento, fu chiamato a produrre Gil Norton, che scoprì i Pixies, ma la band non fu affatto felice del lavoro di rifinitura, preferendo virare sull'allora sconosciuto Gordon Raphael: si trasferiscono ai Transporterraum Studios dell'East Village di New York, una sorta di scantinato buio dove si muore dal caldo dove però è allestito uno studio con le migliori attrezzature dell'epoca. Casablancas decide di registrare senza nessun lavoro di post produzione, spesso in una singola registrazione. Ne viene fuori un disco che unisce, visto che siamo a New York, la spensieratezza dei Television, l'immediatezza dei Ramones e un pizzico di fascino alla Velvet Underground.
Is This It si apre con l'omonima traccia, scritta tra l'altro all'ultimo momento da Casablancas che non trovava un ritornello adatto apre il disco, fresca, immediata, ma non così sciagurata come il punk. Tutto il disco è giocato su questo binario, al netto di canzoni bellissime, come Hard To Explain, dal muro di chitarre che ricorda i bei tempi e che rappresenta in maniera persino sincera la confusione del passaggio all'età degli adulti (I missed the last bus, I'll take the next train\I'll try but you see, it's hard to explain\I say the right thing, but act the wrong way\I like it right here, but I cannot stay). Notevoli sono anche Last Nite (che però ruba il riff a American Girl di Tom Petty And The Heartbreakers, dall'omonimo album di debutto del 1977) e Alone, Together, su una relazione che non vuole davvero funzionare (Oh, the first time it happened too fast\And second time I thought it would last\We all like it a little different). Take It Or Leave It, dal canto strozzato di Casablancas, doveva essere il singolo trainante e che doveva dare il titolo all'album, che ha altre due piccole storie da raccontare: Soma arriva dal romanzo di Aldous Huxley Il mondo nuovo (1932). Nel libro, “soma” è il nome di una droga immaginaria, una sostanza, prodotta in compresse, che rende euforici e cancella ogni paura. «Soma is what they would take when\Hard times opened their eyes», canta Julian in apertura. Gli Strokes non sono gli unici ad aver subito il fascino di questo elisir della felicità: già gli Smashing Pumpkins gli avevano dedicato un pezzo di Siamese Dream (1993) e prima di loro, nel 1984, avevano pubblicato la loro Soma anche i Tuxedomoon. New York City Cops è una canzone denuncia della brutalità della polizia. Casablancas ha raccontato di averla scritta in risposta all’omicidio di Amadou Diallo nel 1999 (episodio a cui Springsteen dedicò la formidabile American Skin (41 Shots). Lo studente guineano era disarmato quando quattro poliziotti in borghese a New York gli hanno sparato per errore: pensavano che al posto del portafoglio stesse tirando fuori dalla tasca una pistola. La canzone, che faceva originariamente parte di Is This It, dopo gli eventi dell’11 settembre viene rimossa dall’edizione americana (rispetto ad altri paesi, l'uscita era slittata a fine settembre). Principalmente per via ritornello: New York City cops, New York City cops\New York City cops, but they ain't too smart.
Il disco fu un successo, prima in Europa, e poi, gradualmente, negli Stati Uniti. Divennero, come scrisse una famosa rivista di moda, "i nuovi depositari del chiodo (inteso come giubbino di pelle, ndr) solo che rispetto a quello dei Ramones questo è di Yves Saint Laurent". La loro carriera continua ancora oggi, ma avendo perso quella sensazione che avevano all'inizio, l'essere la nuova speranza per far resuscitare il rock. Non lo sono stati, ma non si può dire che fossero un bluff, e lo dimostra ciò che dicono in Star Treatment gli Arctic Monkeys (del 2018):
I just wanted to be one of The Strokes Now look at the mess you made me make Hitchhiking with a monogrammed suitcase Miles away from any half-useful imaginary highway
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crazy-so-na-sega · 11 months
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Quantum Financial System
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l Quantum Financial System è il deterrente che i grandi usurai ai vertici delle banche centrali, private e dei fondi di investimento vogliono utilizzare per smantellare il Global Financial System attuale. Questo processo avviene attraverso una lenta distruzione del vecchio, mentre si integra il nuovo. Il QFS rappresenta un sistema distopico e lesivo incentrato sull’Intelligenza Artificiale e sui network quantistici, i quali permettono di compensare le transazioni in tempo reale senza l’intervento di banche e banche centrali. Ma, coloro che hanno sviluppato questo sistema e che continuano a portarlo avanti sono proprio i membri del World Financial Board, il quale racchiude i principali gruppi dei grandi banchieri internazionali (Rothschild & Co in primis, Goldman Sachs, J.P.Morgan Chase, Wells Fargo, Citi Group, HSBC solo per citarne alcuni).
tra l'altro, proprio a segnare il trapasso dal sistema Swift al QFS. Lo “sgancio” della Russia dallo Swift per entrare nel CHIPS (Cross-Border Interbank Payment System)
è un’altra favoletta poiché il CHIPS è stato creato nel 1970 da otto membri ella New York Clearing House Association (ovvero, il conglomerato delle banche con sede a New York City che fanno affari tra loro ai vertici di Wall Street in mano ai soliti noti) allo scopo di compensare pagamenti di importo elevato.
Ciò significa che i nostri cari “amici” grandi banchieri internazionali utilizzano due sistemi di gestione, controllo e profitto con la conseguente messa in scena dell’ennesimo falso dualismo. Un altro aspetto da mettere in evidenza è il fatto che il QFS rappresenta il nuovo livello distopico del controllo totale della libertà economica privata e di conseguenza della libertà individuale, il quale mira oltretutto a scardinare quello che è il muro rappresentato dalla sicurezza informatica attuale perché basata sui numeri primi e quindi prima o poi
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vulnerabile, mentre attraverso la tecnologia quantistica questo problema viene tranquillamente superato. Per fare un esempio, ogni volta che ordiniamo qualcosa su un sito internet, il PC usa la sicurezza fornita dall’esistenza di numeri primi di cento cifre, attraverso un sistema noto col nome di RSA (Algoritmo di crittografia asimmetrica, ossia quel meccanismo che utilizza due chiavi diverse per la codifica e la decodifica. La prima viene utilizzata per codificare ad esempio i messaggi, mentre la seconda per decodificare una volta che questi arrivano alla destinazione prefissata). Nel Quantum Financial System invece troviamo il Quantum Computing che non è altro che una macchina che utilizza le proprietà del calcolo quantistico funzionali a fornire attività che
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superano quelle appunto dei nostri PC. Infatti, i nostri computer, inclusi smartphone e laptop, codificano le informazioni in bit binari che assumono il valore di 1 o 0. Il computer quantistico, al contrario, utilizza il bit quantistico detto anche Qubit, ossia particelle subatomiche come fotoni le quali possono esistere in più di uno stato, vale a dire, più semplicemente, 1 e 0 allo stesso tempo, per questo, come si sottolineava prima, i sistemi di sicurezza informatica esistenti vengono tranquillamente bypassati.
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Si ricorda che tutto questo sistema viene poi agganciato ad altri sempre distopici e volti al controllo totale sull’essere umano, sviluppati sempre dal World Financial Board, ossia l’agglomerato Bancario, finanziario e assicurativo che controlla le più grandi corporations Hi-tech (e non solo) del mondo, tutte in mano ai grandi banchieri internazionali. Per fare un esempio, la J.P.Morgan Chase, la banca dei Rockefeller, ha sviluppato una nuova tecnologia che permette di effettuare pagamenti con il palmo della mano, con il viso (biometric payments) o con la scansione della retina. Ciò è avvenuto grazie all’esperimento condotto con l’ausilio di tecnologie simili nel corso di questi ultimi due anni in Cina attraverso una delle loro Controllate cinesi, la Postal Savings Bank.
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newsnoshonline · 2 months
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Un enorme rilevatore di neutrini rileva i primi indizi di particelle provenienti da stelle in esplosione Una rilevazione epocale Un importante rilevatore di neutrini ha individuato segnali di particelle provenienti da stelle in esplosione, rappresentando una svolta per la ricerca astronomica. L’osservatorio giapponese Super-Kamiokande potrebbe fornire informazioni chiave sull’evoluzione delle supernovae. Scoperte fondamentali Le minuscole particelle subatomiche, i neutrini, emessi durante il collasso di una stella, possono rivelare aspetti cruciali della fisica delle supernovae. L’informazione raccolta potrebbe aprire nuove prospettive sulla comprensione degli eventi estremi che si verificano nello spazio. Neutrini: particelle elusive I neutrini sono estremamente difficili da catturare a causa della loro natura. Super-Kamiokande, pur avendo una bassa efficienza di cattura, potrebbe offrire un’importante
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daniela--anna · 4 months
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#SapiensNOW
Il 9 aprile 2024 è morto il fisico inglese Peter Higgs, premio Nobel per la fisica e scopritore del bosone di Higgs.
Nato nel 1929, è stato professore di fisica teorica all'università di Edimburgo, dove ha condotto importanti studi sulle particelle subatomiche e sul meccanismo che contribuisce alla comprensione della massa nelle particelle elementari. Queste ricerche gli hanno permesso di ottenere il premio Nobel per la Fisica nel 2013 assieme al fisico Francois Englert.
La ricerca sul bosone di Higgs, una particella ritenuta in grado di conferire massa dopo aver interagito con altre, è ancora in corso al CERN di Ginevra nonostante la dipartita del suo scopritore.
📚 Fonte
🧠Sapiens³
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lamilanomagazine · 6 months
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È morto il fisico Peter Higgs, premio Nobel nel 2013 e padre della "particella di Dio”
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È morto il fisico Peter Higgs, premio Nobel nel 2013 e padre della "particella di Dio”. Il fisico Peter Higgs, Nobel per la Fisica nel 2013, che teorizzò l'esistenza della cosiddetta "particella di Dio”, è morto all’età di 94 anni. Lo riferisce l'Università di Edimburgo. Higgs aveva previsto l'esistenza di una nuova particella elementare, il cosiddetto “bosone di Higgs”, nel 1964, ma passarono quasi 50 anni prima che nel 2012 la scoperta venisse confermata dall'acceleratore di particelle Large Hadron Collider del Cern di Ginevra. Higgs, che nel 2013 vinse il Nobel per il suo lavoro insieme al belga Francois Englert, è morto lunedì “serenamente, a casa, dopo una breve malattia”. La teoria di Higgs era legata al modo in cui le particelle subatomiche, che sono i mattoni della materia, ottengono la loro massa. Questa comprensione teorica è una parte centrale del cosiddetto Modello Standard, che descrive la fisica di come è costruito il mondo. Higgs era «una persona straordinaria, uno scienziato veramente dotato la cui visione e immaginazione hanno arricchito la nostra conoscenza del mondo che ci circonda», ha dichiarato il vicerettore dell'Università di Edimburgo, Peter Mathieson.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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tecnowiz · 6 months
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I segreti del computer quantistico: come funziona e quali sono le sue potenzialità
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Nel mondo dell’informatica quantistica, una rivoluzione sta prendendo forma sotto i nostri occhi. I computer quantistici promettono di superare i limiti dei computer tradizionali, aprendo la porta a un futuro della tecnologia pieno di potenzialità inimmaginabili. Ma come funziona esattamente un computer quantistico e quali segreti nasconde?
I segreti del computer quantistico: come funziona e quali sono le sue potenzialità. Sfrutta la potenza del calcolo quantistico per rivoluzionare il tuo business!
Il computer quantistico rappresenta una rivoluzione in corso con il potenziale per trasformare il nostro mondo. Svelare i suoi segreti e superare le sfide tecniche attuali ci permetterà di accedere a nuove possibilità e di plasmare il futuro della tecnologia. In questo articolo, esploreremo i segreti del computer quantistico, analizzando il suo funzionamento e le sue potenzialità. Scopriremo come questa innovativa forma di calcolo potrebbe plasmare il futuro della tecnologia e rivoluzionare il modo in cui affrontiamo complessi problemi computazionali.
Come funziona il computer quantistico?
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Il computer quantistico si basa sui principi della meccanica quantistica, un ramo fondamentale della fisica che descrive il comportamento delle particelle subatomiche. A differenza dei tradizionali computer digitali, che utilizzano bit binari per rappresentare informazioni come 0 o 1, i computer quantistici utilizzano qubit, unità di informazione quantistica che possono rappresentare sia 0 che 1 contemporaneamente grazie al fenomeno della sovrapposizione quantistica. La sovrapposizione quantistica è solo uno dei concetti chiave dell'informatica quantistica. Un altro concetto fondamentale è l'entanglement quantistico, che permette ai qubit di essere correlati in modo che lo stato di uno qubit possa influenzare lo stato di un altro, anche se sono separati da distanze enormi. Questa proprietà consente ai computer quantistici di eseguire calcoli paralleli su un numero enorme di configurazioni, offrendo un'enorme potenza di calcolo.
Potenzialità del computer quantistico
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Il computer quantistico apre la strada a una serie di applicazioni rivoluzionarie. Una delle aree più promettenti è la criptografia quantistica, in cui i qubit possono essere utilizzati per garantire comunicazioni sicure. Poiché gli intrusi non possono osservare o manipolare lo stato quantistico senza alterarlo, la criptografia quantistica potrebbe fornire un livello di sicurezza senza precedenti per la trasmissione di dati sensibili. Un'altra potenzialità del computer quantistico è nell'ambito della simulazione. Grazie alla loro capacità di eseguire calcoli paralleli su un numero enorme di configurazioni, i computer quantistici potrebbero essere utilizzati per simulare sistemi complessi, come ad esempio processi chimici o biologici. Questo apre la strada a nuove scoperte scientifiche e a una migliore comprensione del mondo che ci circonda. Inoltre, i computer quantistici potrebbero fornire soluzioni più efficienti per problemi computazionali difficili, come l'ottimizzazione dei trasporti, la progettazione di farmaci e la scoperta di nuovi materiali. Grazie alla loro potenza di calcolo, potrebbero affrontare in modo rapido e preciso problemi che sarebbero al di là delle capacità dei computer tradizionali.
Il futuro della tecnologia quantistica
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Nonostante l'entusiasmo e le potenzialità, i computer quantistici si trovano ancora in una fase di sviluppo embrionale. Sono necessari progressi significativi nella progettazione e nella realizzazione di qubit stabili e coerenti per rendere i computer quantistici scalabili e commercialmente accessibili. Tuttavia, molte aziende e istituti di ricerca stanno investendo risorse considerevoli nello sviluppo di questa tecnologia, e i progressi sono stati notevoli negli ultimi anni. Il futuro della tecnologia quantistica è ancora incerto, ma è chiaro che questa forma di calcolo avrà un impatto significativo sulle nostre vite. Potrebbe portare a scoperte scientifiche rivoluzionarie, migliorare la sicurezza delle comunicazioni e affrontare problemi computazionali complessi in modi mai visti prima. A mano a mano che i segreti del computer quantistico vengono svelati, sarà affascinante vedere come questa tecnologia si evolve viene integrata nella nostra società sempre più concretamente.
Conclusione
Nonostante i progressi compiuti, i computer quantistici sono ancora in fase di sviluppo e richiedono ulteriori ricerche e innovazioni. Tuttavia, l'impatto potenziale di questa tecnologia è enorme e potrebbe trasformare il modo in cui affrontiamo i problemi computazionali e ci rapportiamo alla tecnologia. Il futuro della tecnologia quantistica è ancora incerto, ma una cosa è sicura: i segreti del computer quantistico stanno gradualmente venendo svelati, aprendo le porte a un mondo di possibilità senza precedenti.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. I segreti del computer quantistico: come funziona e quali sono le sue potenzialità. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Instagram per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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tecnoandroidit · 9 months
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Il futuro della crittografia? Blockchain e fisica quantistica
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La sicurezza dei dati è una delle maggior sfide dell’era digitale moderna. Tra i più recenti e sofisticati sistemi di difesa ce n’è uno in particolare che, pur essendo stato inventato nell’antichità, continua a svolgere con grande efficacia il lavoro per cui è stato creato: la crittografia. Come è possibile apprendere dai dati esposti nell’articolo di ExpressVPN sulla storia della crittografia, questa disciplina è nata per scopi militari. Nel corso di questo approfondimento, oggi, scopriremo tutto ciò che circonda questa affascinante disciplina, dalla sua nascita ai tempi degli antichi egizi sino ai giorni nostri. Cos’è la crittografia? La crittografia è l'arte e la scienza di proteggere le informazioni attraverso l'uso di algoritmi matematici che trasformano i dati in modo che diventino incomprensibili per chi non possiede la chiave di decodifica corrispondente. Si tratta di un campo fondamentale per garantire la sicurezza e la privacy delle comunicazioni, soprattutto di quelle digitali in questi ultimi anni. La materia può essere suddivisa in diverse categorie, ma due delle principali sono la crittografia simmetrica e asimmetrica. Nella prima, la stessa chiave è utilizzata sia per cifrare che per decifrare i dati. D'altra parte, la seconda coinvolge una coppia di chiavi: una pubblica, condivisa con tutti, e una privata, mantenuta segreta dal possessore. Quest'ultima forma è spesso impiegata in transazioni online sicure e nella creazione di firme digitali. Quando nasce e come evolve? La storia della crittografia affonda le radici nell'antichità. Uno dei primi esempi noti di cifratura risale all'antico Egitto, dove venivano utilizzati geroglifici e simboli per proteggere informazioni vitali. Quest’arte prende slancio con la scitala, un dispositivo criptografico utilizzato dagli Spartani nel 5° secolo a.C. progettato a scopi militari. Questo cilindro di legno, su cui veniva avvolto un lungo nastro di pergamena, rappresenta uno dei primi esempi di cifrari a trasposizione, in cui le lettere venivano mescolate attraverso una sequenza specifica. Un altro esempio riguarda il cifrario di Cesare, che prevedeva lo spostamento di ogni lettera dell'alfabeto di un numero fisso di posizioni: un metodo relativamente semplice, ma efficace per nascondere il significato delle parole. Infine, durante la seconda Guerra Mondiale vediamo l’impiego massiccio di cifrari avanzati, tra cui la celebre Enigma tedesca. Negli anni successivi quest’arte ha continuato a evolversi, adottando nuovi approcci e algoritmi per adattarsi alle crescenti sfide del mondo digitale: dall'introduzione della crittografia a chiave pubblica negli anni '70, alla ricerca attuale su quella quantistica, si arriva sino ai giorni nostri in cui viene utilizzata per proteggere utenti e istituzioni dai malintenzionati della rete. Il futuro: la fisica quantistica per proteggere dati Attualmente quest’arte si basa su algoritmi matematici complessi, ma l'avanzamento delle tecnologie ha introdotto nuove prospettive: la crittografia quantistica. Essa utilizza particelle subatomiche, come i fotoni, per creare chiavi. Un aspetto interessante è la proprietà di sovrapposizione quantistica, che consente di creare chiavi che, se intercettate, alterano lo stato quantistico delle particelle coinvolte, rivelando l'intercettazione stessa. Questo fenomeno, noto come principio di indeterminazione di Heisenberg, fornisce una forma di sicurezza inattaccabile dalla computazione classica. Si tratta di un’innovazione ancora in fase di sviluppo anche se, di fatto, sembra essere quella che riscuote maggior interesse per il prossimo futuro. Crittografia omomorfa Anche la crittografia omomorfa rappresenta una grande novità nella protezione dei dati, perché consente di eseguire operazioni direttamente sui dati cifrati senza la necessità di decifrarli. Essa offre un livello di sicurezza avanzato dal momento che consente a terze parti di eseguire calcoli sui dati cifrati senza rivelarne il contenuto. L'elaborazione dei dati, infatti, avviene direttamente sul ciphertext. Questo tipo di crittografia deve superare numerose sfide di complessità e di adattabilità, sebbene il suo potenziale ha aperto nuovi scenari per la protezione dei dati sensibili. Dati blindati e protetti con blockchain La blockchain si presenta al mondo come uno straordinario paradigma di sicurezza. In una blockchain, infatti, i dati sono immutabili e distribuiti su una rete decentralizzata di nodi: ogni blocco di dati è collegato al precedente, formando una catena che registra e protegge ogni transazione o informazione inserita. È proprio la struttura decentralizzata che impedisce la manipolazione dei dati e, quindi, offre una grande trasparenza. L'applicazione della blockchain, quindi, può essere applicata per qualsiasi finalità, sia pubblica e privata, come testamenti, transazioni, firme di contratti e molto altro ancora. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 9 months
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La Meccanica Quasistica di Tiziano Distefano 
Il potere creativo delle parole La Meccanica Quasistica di Tiziano Distefano edito da Transeuropa Edizioni è il libro d’esordio dell’autore, un’insolita raccolta di storie nelle quali si intrecciano scienza, economia e filosofia. In 24 racconti l’autore crea un’interessante osmosi tra l’infinitamente logico e l’infinitamente assurdo. I protagonisti delle vicende sono sia oggetti che persone, ed entrambi si comportano in modo caotico, scomposto, proprio come particelle subatomiche. Mondo reale quindi che si confonde con il surreale per dare al lettore un microcosmo di pura creatività su cui riflettere e in cui le domande esistenziali si accompagnano a quelle legate alle ingiustizie sociali e ambientali. Ringraziamo Tiziano Distefano per l’intervista che ci ha dato modo di scoprire le sue passioni, il suo rapporto con la scrittura e alcuni aspetti centrali della raccolta di racconti La Meccanica Quasistica. La Meccanica Quasistica di Tiziano Distefano  Salve Tiziano, lei è nuovo ai lettori di Cinquecolonne Magazine. Ci racconta brevemente cosa fa nella vita, di cosa si occupa? Attualmente sono ricercatore e docente di Economia Ecologica presso il Dip. di Economia dell’Università di Firenze. Collaboro anche con università straniere in Colombia, Perù e negli Stati Uniti (quali il MIT). In particolare, studio il legame tra la transizione ecologica e la giustizia sociale, tentando di capire in che modo si possano rispettare i limiti biofisici e al contempo garantire un buono standard di vita a tutte le persone. Il concetto di Economia Ecologica si fonda in effetti su questi principi e si lega in modo stretto alle teorie dei sistemi complessi dove i fenomeni possono evolvere in modo imprevedibile, nuove proprietà possono emergere dall’incontro di molti fattori diversi e dove i concetti di causa ed effetto diventano sempre più sfumati. Queste idee impongono un modo nuovo di vedere il mondo, un cambio di paradigma. Penso che la mia ricerca accademica abbia ispirato l’intera raccolta. La Meccanica Quasistica è una raccolta di racconti. Ha mai provato a cimentarsi in un romanzo? Le piacerebbe l’idea? E se no, perché? In effetti il primo tentativo di scrittura fu un romanzo che ancora giace in un cassetto in attesa di essere recuperato. A dir il vero, ho trovato nella narrativa breve una forma più adatta per poter spaziare su molti temi diversi in libertà, trasformando in racconti gli spunti o le intuizioni che ricavavo dalle letture scientifiche e filosofiche. Infatti, per me, il Quasismo rappresenta un esperimento letterario che gioca sul confine sottile che divide realtà e immaginazione. L’obiettivo è quello di indagare il potere creativo di tutto ciò che sembra paradossale o contraddittorio. Insomma, un modo per sfidare il nostro senso comune e vedere quali nuovi mondi possiamo esplorare. Le storie che narra nel suo libro sembrano tutte molto surreali. Ma c’è un filo rosso che le unisce o che unisce i suoi protagonisti? Ognuna delle 24 storie è incentrata su un personaggio diverso, in molti casi neppure umano - c’è un sasso, una libreria, un dado, un albero e persino la Morte in persona! Quindi, ciò che unisce i personaggi è il fatto di essere “strani” e di vivere vicende assurde. La scelta di uno stile surrealista mi ha permesso di offrire diversi livelli di lettura e di seguire binari non ordinari nello svolgimento delle storie: più che la trama, diventano rilevanti le suggestioni che vengono prodotte, un po’ come accade nei sogni. Non a caso i dipinti surrealisti avevano un forte connotato onirico. In questo modo, è possibile capovolgere il nostro punto di vista e ripensare il concetto di a-normale, diverso, contraddittorio; insomma, tutto ciò che in genere escludiamo dalle nostre vite. In fondo, a detta dei fisici stessi, la meccanica quantistica è una teoria assurda, eppure funziona! Quando è entrata la scrittura nella sua vita? Com’è avvenuta la magia? Ho iniziato a scrivere in modo sistematico durante gli anni del dottorato quando, ogni giorno, dovevo fare un’ora di bus per raggiungere l’Università. Negli ultimi anni mi sono avvicinato alla narrativa breve grazie a grandi maestri quali Borjes, Calvino, Munro, Buzzati e Manganelli. E sono rimasto fulminato sulla via di Damasco: decisi che quello sarebbe diventato il mio stile.A ben pensarci, la scrittura è veramente magica: pochi segni su di un pezzo di carta sono in grado di produrre emozioni, di farci progettare grandi opere, di scoprire leggi naturali o di segnare il destino di interi popoli. Quindi è incredibilmente potente. Per questo penso che la letteratura debba essere presa sul serio: la scrittura diventa quindi un’ottima palestra per immaginare e costruire un mondo migliore. Ci racconta qualche sua abitudine di scrittura? Non so, decide diligentemente ogni sera di impegnarsi a scrivere una storia, prende la penna solo quando ha l’ispirazione, scrive sempre e di tutto in qualsiasi momento? In ossequio alla filosofia Quasista non posso di certo indicare una chiara e precisa regola, quanto un insieme frastagliato di abitudini che ho seguito in modo più o meno volontario. Il mio luogo prediletto è stato il divano rosso del salotto che, essendo troppo corto per potercisi sdraiare, impone una posizione abbastanza scomoda per addormentarsi ma piuttosto adatta alla scrittura. Inoltre, dato che ogni racconto è diverso e ispirato a suggestioni occasionali, che trovavo in altre letture o in dettagli catturati nei luoghi più disparati, ero solito registrare un audio sul cellulare per potermene ricordare. Poi, appena trovavo il tempo o ne sentivo il bisogno, mi mettevo a sedere e scrivevo direttamente al computer. Ecco, un ingrediente importante è il tempo, risorsa sempre più scarsa: in fondo tutti/e siamo alla continua “ricerca del tempo da perdere”. Insomma, l’ozio è importante per scrivere e per vivere bene. Read the full article
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queerographies · 2 years
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[Corpi ambigui][Laura Tripaldi]
E se l’identità fosse uno spettro che balugina cangiante nella rete creata da tecnologia e linguaggio, materia e cultura?
«La mia sessualità era un guscio vuoto, un inganno, non più reale delle sferette colorate che studiavo sui libri? Oppure era un segreto indecifrabile radicato nella mia carne?» Quelle che nei libri di scuola vediamo come «sferette colorate», gli atomi e le particelle subatomiche, una volta osservate in laboratorio svelano la loro natura sfuggente, impossibile da catturare se non attraverso la…
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weirdesplinder · 2 years
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IL PROBLEMA DEI TRE CORPI
In questi giorni sta andando in onda su diverse piattaforme streaming il drama cinese intitolato THREE-BODY, che è possibile guardare con sottotitoli in inglese a questo link:  https://www.viki.com/tv/39255c-three-body?locale=it
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Questo drama è tratto dal famosissimo romanzo di fantascienza  Il problema dei tre corpi dell’autore cinese  Liu Ci Xin, che è il primo libro della pluripremiata trilogia intitolata MEMORIA DEL PASSATO DELLA TERRA composta dai libri:
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1. IL PROBLEMA DEI TRE CORPI
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Trama: Nella Cina della Rivoluzione culturale, un progetto militare segreto invia segnali nello spazio cercando di contattare intelligenze aliene. E ci riesce: il messaggio viene captato però dal pianeta sbagliato, Trisolaris, l'unico superstite di un sistema orbitante attorno a tre soli, dominato da forze gravitazionali caotiche e imprevedibili, che hanno già arso undici mondi. È quello che i fisici chiamano "problema dei tre corpi", e i trisolariani sanno che anche il loro destino, prima o poi, sarà di sprofondare nella superficie rovente di uno dei soli. A meno di non trovare una nuova casa. Un pianeta abitabile, proprio come il nostro. Trisolaris pianifica quindi un'invasione della Terra. Sul Pianeta azzurro, nel frattempo, l'umanità si divide: come accogliere i visitatori dallo spazio? Combattere gli invasori o aiutarli a far piazza pulita di un mondo irrimediabilmente corrotto?
2. LA MATERIA DEL COSMO
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Trama: L'universo è un'immensa foresta abitata da feroci predatori. Nascondersi significa sopravvivere, rivelarsi significa diventare prede. È quello che ha fatto la Terra, e ora i predatori stanno arrivando. Impiegheranno 400 anni, attraverso gli spazi siderali, e la Terra tenta di organizzare una disperata resistenza. I terrestri che avevano cercato di collaborare con i Trisolariani sono stati sconfitti, ma sul pianeta sono presenti i sofoni, particelle subatomiche in grado di dare agli alieni accesso istantaneo a tutte le conoscenze umane: ciò comporta che i piani difensivi sono a totale disposizione del nemico. Solo la mente umana rimane inaccessibile: è questa l'unica speranza di salvezza attorno a cui si costruisce il Progetto Asceti Impenetrabili, un audace programma che garantisce enormi risorse e affida poteri straordinari a quattro persone perché trovino una strategia difensiva efficace: tre sono importanti uomini politici e scienziati. Il quarto è un oscuro, mite astronomo e sociologo cinese, stupito che abbiano voluto affidargli quell'incarico. Eppure è proprio lui quello che gli invasori Trisolariani vogliono morto...
3. NELLA QUARTA DIMENSIONE
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Trama: A mezzo secolo dall'Ultima Battaglia sembra essersi creato un equilibrio tra terrestri e Trisolariani: i primi beneficiano della conoscenza degli invasori spaziali e stanno compiendo grandi progressi tecnologici, mentre gli alieni stanno assimilando la cultura terrestre. Pare che le due civiltà siano pronte per iniziare una convivenza pacifica, tra eguali, senza l'assurda minaccia della reciproca distruzione. Tutto cambia quando Cheng Xin, ingegnere aerospaziale ibernata all'inizio del XXI secolo, si risveglia. La donna porta con sé il ricordo di un programma ormai dimenticato, risalente agli albori dell'Epoca della Crisi, e la sua sola presenza potrebbe alterare il fragile equilibrio instauratosi tra terrestri e alieni. L'umanità riuscirà a raggiungere le stelle, o morirà nella sua culla?
Giusto per darvi l’idea della fama di questi romanzi non solo in Cina, ma a livello internazionale, mi limito a dirvi che la traduzione in inglese di Il problema dei tre corpi è stato il primo romanzo asiatico in assoluto a vincere il Premio Hugo venendo candidato anche al Premio Nebula.
Ho pensato più volte di cercare di presentarvi questa serie di libri sul mio blog ma ogni volta mi scoraggiavo data la loro complicatezza, però il fatto che ora sia possibile guardare un drama tratto da essi e che anche Netflix stia lavorando ad un film tratto dal primo libro della trilogia mi ha fatto decidere che era il momento di farlo, poichè con questi complementi audiovisivi la comprensione di questi libri sarà certamente più semplice in futuro.
Qui sopra trovate perciò il video che ho dediato alla serie sperando che possa esservi utile per decidere se leggerla o meno.
Per quanto mi riguarda la MEMORIA DEL PASSATO DELLA TERRA  non è tra le mie serie di libri di fantascienza preferite, devo essere sincera. La scienza e soprattutto la fisica non è tra le mie materie di studio preferite ed è al centro di questi libri perciò questo me li ha resi a tratti un po troppo pesanti. E anche i personaggi, quasi tutti scienziati, li ho sempre trovati un poco troppo freddi. Ma una volta smesso di tentare di capire tutte le teorie scientifiche nominate al suo interno, e inizitao a prenderle come fatti senza pormi domande, ma semplicemente come se stessi leggendo di un universo di fantasia e non di uno basato su leggi fisiche esistenti in parte, la lettura è diventata molto più scorrevole e piacevole. E’ una trilogia che consiglio a tutti? Direi di no, sta a voi giudicare se è adatta a voi oppure no, certo posso dirvi che sono tre libri che meritano a prescindere di essere letti per il loro valore letterario.
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scienza-magia · 5 months
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Fisica relativista e meccanica quantistica senza il tempo
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La fisica ha commesso un grosso errore di cui nessuno parla. Questa domanda rimane uno dei misteri più affascinanti e dibattuti nella scienza cosmologica. La fisica classica ci presenta il tempo come una grandezza che scorre in una direzione sola, dalla fredda certezza del passato, attraverso l’effimero presente, fino all’ignoto del futuro. Tuttavia, proprio la fisica potrebbe aver commesso un grosso errore, poiché la nostra comprensione del tempo è stata rivoluzionata dalle teorie della relatività e della meccanica quantistica. La relatività di Einstein e la distorsione dello spazio-tempo La teoria della relatività generale di Einstein ha sconvolto le nostre concezioni tradizionali di spazio e tempo, mostrando come le due grandezze siano intricate in un’unica entità chiamata spazio-tempo. Secondo questa teoria, la gravità non è semplicemente una forza che agisce su oggetti nello spazio, ma una curvatura dello spazio-tempo stessa. Questo concetto rivoluzionario ha suggerito che la presenza di materia ed energia deforma la struttura fondamentale dello spazio e del tempo, influenzando il modo in cui gli eventi si svolgono e il tempo scorre. Gli effetti della relatività generale sono stati confermati da numerosi esperimenti e osservazioni. Ad esempio, la curvatura della luce intorno agli oggetti massicci e la dilatazione del tempo causata da velocità estreme hanno dimostrato la veridicità delle predizioni di Einstein. Questi fenomeni mettono in discussione la nostra intuizione comune del tempo come una grandezza assoluta e immutabile, suggerendo piuttosto che il tempo sia intrinsecamente legato al contesto spaziale e gravitazionale in cui si manifesta. La teoria della relatività di Einstein ha anche portato alla luce concetti come il concetto di “spazio-tempo curvo“, che ha profonde implicazioni per la nostra comprensione del tempo. Secondo questa visione, la presenza di massa e energia crea una sorta di “ondulazione” nello spazio-tempo, che può influenzare il moto degli oggetti e la percezione del tempo stesso. Questo significa che il tempo non è una grandezza statica e uniforme, ma piuttosto un tessuto dinamico e flessibile che si adatta alle condizioni dell’universo circostante. La meccanica quantistica e il paradosso del tempo
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La meccanica quantistica, la teoria che descrive il comportamento delle particelle subatomiche, aggiunge un’altra dimensione di complessità alla nostra comprensione del tempo. Secondo questa teoria, le particelle subatomiche possono esistere in uno stato di sovrapposizione, dove sono contemporaneamente in più posizioni o stati di energia. Questo fenomeno, noto come superposizione quantistica, solleva interrogativi profondi sul significato del tempo all’interno del mondo subatomico. Inoltre, la natura probabilistica della meccanica quantistica implica che il tempo potrebbe non essere completamente deterministico, ma piuttosto soggetto a fluttuazioni casuali e incertezze fondamentali. Questo solleva il paradosso del tempo nella meccanica quantistica, dove il concetto stesso di una linea temporale ben definita potrebbe essere messo in discussione dalle leggi probabilistiche che governano il comportamento delle particelle elementari. La meccanica quantistica ha anche suggerito la possibilità di fenomeni come l'”intrappolamento temporale“, dove il tempo potrebbe essere manipolato o addirittura invertito a livello subatomico. Questo apre la porta a speculazioni su viaggi nel tempo e altre possibilità fantascientifiche che sfidano la nostra comprensione convenzionale del tempo come una freccia unidirezionale che scorre costantemente verso il futuro. Le sfide della cosmologia e la natura dell’origine temporale Nel campo della cosmologia, la ricerca sull’origine e l’evoluzione dell’universo solleva domande fondamentali sulla natura stessa del tempo. La teoria del Big Bang, ampiamente accettata, suggerisce che l’universo abbia avuto un’inizio finito nel tempo, circa 13,8 miliardi di anni fa. Tuttavia, cosa è accaduto prima del Big Bang, se il concetto stesso di “prima” ha un significato in assenza di tempo? Questa domanda rimane uno dei misteri più affascinanti e dibattuti nella scienza cosmologica. Una delle sfide principali nell’affrontare questa domanda è che il concetto stesso di “prima” del Big Bang potrebbe non avere un significato convenzionale, in quanto il tempo stesso potrebbe essere emerso solo con l’inizio dell’universo. La teoria della relatività generale di Einstein suggerisce che lo spazio e il tempo sono intricatamente intrecciati e che lo spazio-tempo stesso potrebbe avere avuto un inizio nel Big Bang, rendendo difficile comprendere cosa possa essere accaduto “prima” di tale evento. Alcuni modelli teorici suggeriscono l’esistenza di un universo precedente o di un ciclo di espansione e contrazione cosmica, in cui il Big Bang sarebbe solo l’ultima fase di un processo ciclico eterno. Tuttavia, questi modelli sono ancora oggetto di dibattito e non sono supportati da evidenze sperimentali dirette. Altri approcci teorici ipotizzano l’esistenza di dimensioni nascoste dello spazio-tempo o universi multipli all’interno di un vasto “multiverso“, in cui il nostro universo sarebbe solo uno di molti. Anche queste ipotesi, sebbene affascinanti, sono ancora oggetto di speculazione e richiedono ulteriori ricerche per essere confermate o confutate. Quindi, qual è l’errore della fisica? Il grosso errore della fisica L’idea stessa di contemplare cosa sia accaduto “prima” del Big Bang ci conduce verso un territorio in cui le convenzioni del tempo come lo conosciamo perdono il loro significato. Questo ci porta a considerare se, forse, abbiamo presumibilmente dato per scontato il potere dell’universo di celare i suoi segreti più profondi, compreso il significato ultimo del tempo e a dedurre che che la fisica abbia commesso un errore nel presumere di poter comprendere appieno il concetto di tempo. Read the full article
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lunamagicablu · 2 years
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Lei è amore
Quando due particelle subatomiche sono in un intreccio quantistico, sfidano le leggi standard di attrazione della fisica e della scienza.
Si influenzano a vicenda indipendentemente dalla loro separazione.
Penso spesso che quando due cuori si innamorano, anche loro entrano nell'intreccio quantistico e si influenzano a vicenda nonostante la loro separazione.
Deodatta V. Shenai-Khatkhate
art Android Jones
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She is love
When two subatomic particles are in a quantum entanglement, they defy the standard laws of attraction of physics and science.
They influence each other regardless of their separation.
I often think that when two hearts fall in love, they too enter the quantum entanglement and influence each other despite their separation.
Deodatta V. Shenai-Khatkhate
art Android Jones
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newsnoshonline · 3 months
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La particella "fantastica" potrebbe essere il neutrino più energetico mai rilevato La scoperta del neutrino più energetico mai rilevato Un osservatorio nel Mar Mediterraneo ha individuato un neutrino ad altissima energia, ritenuto il più energetico mai rilevato. Queste particelle subatomiche sono considerate messaggeri di eventi catastrofici dell’universo, come la crescita di buchi neri supermassicci. La conferenza Neutrino 2024 e la scoperta Il fisico João Coelho ha rivelato la scoperta durante la conferenza Neutrino 2024 a Milano, svelando l’importanza di questo ritrovamento. L’osservatorio Astroparticle Research with Cosmics in the Abyss (ARCA) ha rilevato il neutrino, dimostrando il suo potenziale. Il potenziale dell’osservatorio ARCA L’osservatorio ARCA, posizionato sul fondo marino a sud-est della
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schizografia · 4 years
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Quando lo Sputnik andò in orbita, un’insegnante chiese ai suoi scolaretti di seconda elementare di scrivere una poesiola su questo argomento. E uno di loro scrisse:
Le stelle sono tanto grandi,
la terra è tanto piccola,
rimani dove sei.
Nell’uomo la conoscenza e i processi per raggiungerla sono di eguale ampiezza. La nostra capacità di capire le galassie e nello stesso tempo le strutture subatomiche è un movimento di facoltà che le include e insieme le trascende. Lo scolaretto che scrisse le parole citate in precedenza vive in un mondo assai più vasto di quello che uno scienziato di oggi può misurare con i suoi strumenti o descrivere con i suoi concetti. Come scriveva W. B. Yeats: “Il mondo visibile non è più una realtà, e il mondo invisibile non è più un sogno”.
A questa trasformazione in fantascienza del mondo reale si accompagna parallelamente il suo opposto, grazie al quale il mondo occidentale si sta orientalizzando, mentre l’Oriente si occidentalizza. Joyce riassunse questo concetto in un oscuro distico:
The West shall shake the East awake
while ye have the night for morn.
[L’occidente sveglierà bruscamente l’Oriente, mentre voi avrete la la notte come mattino.]
Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare
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