#svelty
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ma non è che perché i cantanti sono la metà allora potete farne uno all'ora :/ non dobbiamo per forza arrivare alle 2 dio buono. non è obbligatorio. potremmo anche finire a mezzanotte una volta o due. e invece
#ieri andavano più svelti cristo dio#oggi sono durata più a lungo ma ho sentito meno cantanti. assurdo#sanremo
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Article Svelti Bar Stool Review: I Swear By It
We independently select these products—if you buy from one of our links, we may earn a commission. All prices were accurate at the time of publishing. I’ve always preferred a chair over a bar stool, but my past few New York City apartments have not cared about this. One apartment gave me landlord-donated metal bar stools (the worst I’ve ever sat on). My current apartment has a built-in kitchen…
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Certi addii ti spezzano in due. Una parte di te continua a camminare a passi svelti verso il futuro quasi correndo e l'altra parte di te sta solo scappando da un passato che ha fatto troppo male. Perché una parte di te va avanti e l'altra vuoi o non vuoi resta indietro. Certi addii ti spezzano in due una parte di te sa che separarsi, a volte non solo è la cosa migliore ma anche l'unica possibile, e l'altra, invece, vorrebbe solo rivivere tutto quello che è stato tipo all'infinito perché nonostante tutto è stato magnifico. Una parte di te si convince che in fondo è meglio così e trova nuovi modi e nuovi motivi per sorridere e l'altra parte di te, invece, non si libera mai dal dolore di aver perso l'unica cosa che non avrebbe voluto perdere, certi addii ti spezzano in due tipo che fuori continui a ridere senza mai smettere eppure dentro, sai, continui a piangere senza smettere mai.
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Eiko Masuyama, the original voice of Honey Kisaragi, has passed away at the age of 89.
Masuyama-san reprised her role as Honey for the Majokko Daisakusen Playstation game, the Cutie Honey CR Pachislot, the Re: Cutie Honey audio drama, and a series of commercials for Svelty. She also had a guest spot in Cutey Honey Flash as Dr. Mitsuko Kanzaki.
Masuyama-san recently made a comment for the Cutie Honey FES back in November:

"Congratulations on the 50th anniversary of Cutie Honey. I am very happy to have been able to encounter Cutie Honey as an actor, because it is important to be able to encounter good works of art."
- Eiko Masuyama
(Translated provided by albireo710)
Many talented actresses have played Honey over the years but I don't think any of them embodied the role as well as Eiko Masuyama. Whenever I see an image of Honey or read a Cutie Honey manga, I hear Masuyama-san's voice.
Thank you for everything.
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Come passano lenti gli anni quando si vivono, così passano svelti quando li si è già vissuti.
Antonio Tabucchi, da "Il piccolo naviglio", 1978
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SVELTI RAGA COMPRO DEGLI OCCHIALI DI VERSACE SI O NO?


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- tratta da ” Voci Indiane del Nord America”
Io sono il lupo. La fame è la mia compagna, la solitudine la mia sicurezza eterna, triste condanna. Io sono l'istinto. Passi svelti nella notte, il freddo è il mio giaciglio, il vento la mia sola coperta. Io sono il silenzio. Un'ombra nella foresta, impronte lungo il fiume, occhi di brace nel profondo buio. Io sono il mistero. Canti d'amore alla luna, lunghe corse inseguendo fantasmi, ombre e tracce di odori e suoni. Io sono il sogno. La libertà pura, assoluta che tracima violenta su stagioni senza tempo. Io sono alfa e omega, neve rossa d'ignare prede, soffio di nuova vita e chiusura del naturale anello. Io sarò ucciso ma mai distrutto. Io sono il Lupo.
● It's me in the photo. (C) @saayawolf
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Come passano lenti gli anni quando si vivono, così passano svelti quando li si è già vissuti.
Non si è adulti finché non si pensa all’infanzia con nostalgia, anche se è stata un’infanzia di sassi; allora essa appare come un pianeta perso nel tempo, irraggiungibile e ancora presente come una fotografia che ci ritrae ma da cui siamo usciti irreversibilmente; e ci si accorge che essere adulti è solo avere disimparato a essere bambini.

Antonio Tabucchi, "Il piccolo naviglio"
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C'era una grande coda all'ufficio postale quel giorno. C'era gente esausta e accaldata, in piedi da tre quarti d'ora. Entrò Enrico Mentana e passò davanti a tutti con passi svelti. Una donna si lamentò, ma lui la zittì bruscamente: "Io sono Enrico Mentana, non so se mi spiego. Tu quanto fai di share?".
[L'Ideota]
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Un giorno ci incroceremo in un caffè o in metropolitana. Cercheremo di non riconoscerci o di fingere di non vederci, ci gireremo svelti dall’ altra parte. Saremo imbarazzati per ciò che è diventato il nostro “noi”, per quello che ne è rimasto. Niente. Due estranei uniti da un passato immaginario.
|| D. Glattauer
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Tutti che mi chiedono ossessivamente cosa voglio fare, come occupo il mio tempo, cosa desidero
Ecco io in realtà non lo so cosa voglio fare, mi sento completamente incapace di decidere quale sia la mia strada, ho il terrore di sbagliare, di non essere in grado di fare cose che si danno per scontato che tutti sappiano fare come dare il resto, portare un piatto appena uscito dalla cucina di un ristorante, saper interloquire con il cliente... E se poi sbaglio? Mamma mi risponde «Buttati, tanto cos'hai da perdere?» Ma il mondo del lavoro prevede responsabilità e conseguenze, o almeno così ho studiato e questo mi spaventa, pertanto appena sento mia mamma parlare di concorsi e quindi di eventuali posti in ambienti dove la responsabilità del proprio operato è un masso in bilico sopra la propria testa per tutto il tempo pronto a crollarti addosso al primo errore, beh storcio il naso.
Poi mi vedo messa in continuazione in paragone con altri, banalmente «Hai visto come è brava quella commessa nel suo lavoro, ecco così bisogna essere, svelti!» oppure «Hai sentito sta facendo la magistrale, studia lingue, si è laureata con il massimo dei voti, ha preso 30 e lode a quell'esame» Istintivamente rispondo con: «Cosa vorresti dire scusa?» Cioè mi sento in continuazione con il dito puntato contro, tutti in attesa di vedere quale sarà il mio passo, tutti in attesa di dire la propria su qualsiasi passo farò, nessuno che consideri come un primo passo il fatto che sto realmente scrivendo un libro, che ho sogni piccoli ma per me giganteschi legati a quel libro, che in quel libro ci sto mettendo tutta me stessa in tutti i sensi perché in quel libro è raccontata la versione di me che sogno e immagino da quando ero bambina, ma c'è anche la me di ora che non sa davvero cosa vuole, che non sa decidere e che prende decisioni sempre o spinta da ciò che la famiglia pensa sia giusto per lei o che comunque trovano il sostegno nella famiglia, un "va bene te lo concedo", quindi niente che li possa deludere, niente che possa essere effettivamente ciò che vuole ma ritenuto dalla famiglia un non-lavoro o un lavoro non serio, non importante, non dignitoso, non ai loro standard.
Nessuno che si renda davvero conto di quanto tutto questo sentirmi bloccata mi faccia male, ai loro occhi sono solo una scansafatiche che sta rimandando sempre più in là quella decisione che sia iniziare la scuola guida, che sia iniziare un lavoro e dopo che aspetteranno che mi accaso con un ragazzo, che metto su famiglia e che altro?! Ma scusate è la mia vita o è solamente un copione già scritto da dover seguire alla lettera e nei tempi stabiliti dalla società, dalla famiglia, dal pensiero degli altri?! «Se resti in casa come le incontri le persone? Mica ti vengono a bussare alla porta!» Eppure quando esco di casa non mi pare ci sia la fila di gente che mi voglia conoscere eh anzi mi ignorano tutti nonostante io sia quella che sorride agli sconosciuti per regalare un piccolo raggio di gioia nelle loro giornate, in tutta risposta mi ritrovo sguardi infastiditi e perfino disgustati... Sono io sbagliata per questa società e questa epoca in cui se si è buoni e gentili si viene solo sfruttati, ghostati, insomma te la prendi nel culo sempre. Io quella che sorride fuori ed è un fiume di lacrime dentro che spesso fuoriescono ma chissà come mai quasi sempre di nascosto nel buio della mia cameretta, lontano dallo sguardo di tutti, tanto chi conosce o ormai conosceva davvero i miei crolli li considerava appunto crolli, semplicemente un momento continuo in cui bum essere fragili, piagnucoloni, fare i capricci e cercare attenzioni, abbracci e affetto... Eppure io non recito, quelle lacrime che scendono lungo le mie guance solo io so davvero quanto bruciano e quante ne reprimo. Solo io conosco quella sensazione che non mi abbandona mai e che al massimo resta nello sfondo qualche volta di quel vuoto nel petto, conosco il punto preciso in cui sento quel vuoto è proprio al centro del petto, è una voragine interiore circondata da tutte quelle ferite interiori mai davvero totalmente cicatrizzate: delusioni, bugie, doppiogiochisti, approfittatori, paure, quella parolina che urla dentro senza sosta "non abbastanza", mancanze, promesse infrante, "per sempre" diventati addii, rimpianti e rimorsi. In una parola dolore. Un vuoto circondato da dolore, eppure sorrido, eppure regalo affetto a destra e a manca, eppure ingenuamente continuo a mantenere viva una speranza, eppure cerco di vedere sempre il buono in ogni cosa, eppure eppure sono viva e respiro la vita, tocco la vita, sento la vita attraverso la musica, guardo la vita attraverso un cielo dipinto di azzurro o nelle stelle che brillano e mi ricordano che non sono sola anche se mi ci sento tanto, anche se proprio quelle stelle mi ricordano persone che sono diventate mancanze. Guardo la vita nella natura anche nella frenesia della città e di una società in cui tutto è scandito, in cui sembra proprio di seguire un copione e giammai fermarsi per beh banalmente vivere per davvero.
Quindi ritornando alle domande iniziali manca da rispondere all'ultima: cosa desidero? Io in realtà l'unica cosa che desidero è riuscire a sentire di meno questo vuoto interiore invece che ritrovarmi ad alimentarlo in continuazione, non voglio diventare il mio demone interiore ma non voglio lottare tutto il tempo, io desidero vivere per davvero e non limitarmi a sopravvivere... Ma ahimè non esistono manuali o istruzioni su come si vive, come affrontare la vita senza distruggersi.
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#pensieri#sfogo personale#pensieri bui#mi sono letta dentro#parlare al mio io interiore#vita#vivere#dolore#tristezza#fa male#silenzio#dentro me#paure#desideri#domande#mancanze#futuro#lavoro#decisione#scelta#decidere#sopravvivere#responsabilità#famiglia#parere altrui#non abbastanza#sentirsi incapaci#lacrime
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Ma io non ero destinata a rincorrere chimere, a raccattare lacrime. Il mondo mi sembrava saturo di tutto. Gli amori erano, come il resto, cancerosi di nostalgia ma svelti nel consumo. Era da fessi crederci.
Venuto al mondo.
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THE DANCE AWARDS ORLANDO RESULTS 2023
PEEWEE SOLOS:
1st Annsley Huff - SOUTHERN STRUTT JP!
2nd Rebecca Crucet - DANCE UNLIMITED JP!
3rd Isabella Rose Fernandez - DANCE TOWN JP!
4th Samantha Luffi - DANCE UNLIMITED JP!
5th Ayla Miller - SPOTLITE JP!
6th Alyssa Horta - DANCE TOWN JP!
7th Isabella Jordan - DANCE TOWN JP!
8th Kingston Baker - SPOTLITE JP!
9th Marley Evans - SOUTHERN STRUTT JP!
9th Evelyn Miller - SOUTHERN STRUTT JP!
9th Brooke Peery - SPOTLITE JP!
10th Grace Nunez - DANCE UNLIMITED JP!
10th Hayden Blackley - SOUTHERN STRUTT JP!
10th Leah Svelti - DANCE UNLIMITED JP!
10th Madyson Williams - SOUTHERN STRUTT JP!
10th Hayden Wood - SOUTHERN STRUTT JP!
JP! awards that didn’t place in Top 10 Peewee Solos:
Sutton Burney - ROCKSTAR JP!
Gia Traficante-Petrozzi - THE NINE JP!
Rowan Qaundt - G-FORCE JP!
Charolette Baldassarra - THE NINE JP!
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Amici se una è fascista è fascista, gli insulti son svelti e meritati su
A mio parere già l’aggettivo fascista è un insulto insuperabile. Cioè io sono più contenta se mi danno della puttana che della fascista.
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Io sono il lupo.
La fame è la mia compagna,
la solitudine la mia sicurezza
un'eterna, triste condanna.
Io sono l'istinto.
Passi svelti nella notte,
il freddo è il mio giaciglio,
il vento la mia sola coperta.
Io sono il silenzio.
Un'ombra nella foresta
impronte lungo il fiume
occhi di brace nel profondo buio.
Io sono il mistero.
Canti d'amore alla luna,
lunghe corse inseguendo fantasmi,
ombre e tracce di odori e suoni.
Io sono il sogno.
La libertà pura, assoluta
che tracima violenta
su stagioni senza tempo.
Io sono alfa e omega
neve rossa d'ignare prede,
soffio di nuova vita
chiusura del naturale anello.
Io sarò forse ucciso,
mai disperso, cancellato
come immortale spirito del bosco
di nuovo vigore sarò creato.
Io sono il lupo.

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e che cosa se ne farebbe il Senato di me, di un legislatore inesperto cui manca la facoltà d'ingannare sé stesso, questo requisito essenziale per chi voglia guidare gli altri? Noi della nostra generazione dobbiamo ritirarci in un cantuccio e stare a guardare i capitomboli e le capriole dei giovani attorno a quest'ornatissimo catafalco. Voi adesso avete bisogno di giovani, di giovani svelti, con la mente aperta al 'come' più che al 'perché' e che siano abili a mascherare, a contemperare volevo dire, il loro preciso interesse particolare con le vaghe idealità politiche.
Il Gattopardo - parte IV
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