Samuel Langhorne Clemens. Florida, Misuri; 30 de noviembre de 1835-Redding, Connecticut; 21 de abril de 1910, más conocido por su seudónimo Mark Twain, fue un escritor, orador y humorista estadounidense. Escribió obras de gran éxito y fama mundial como El príncipe y el mendigo o Un yanqui en la corte del Rey Arturo, pero es conocido sobre todo por su novela Las aventuras de Tom Sawyer y su secuela Las aventuras de Huckleberry Finn.
Escribo intentando subsistir,
no me alcanza ni para un tetabrick,
papá ya decía que de eso no se come,
que a veces toca ir en contra de lo que uno,
con testarudez,
no pospone;
¿qué esperas hija mía?,
me decía,
¿qué alguien tus poemas compre?,
y yo le decía que sí,
con inocencia infinita
y ganas agazapadas,
él se reía de mí,
con cruel sonrisa enmascarada;
pobre de ti,
me repetía mamá,
que de sueños no se vive,
que de felicidad no se trata,
que al mundo vienes a sufrir
y si tal a dejar casa,
niños
y sueños rotos por ahí;
entonces, ¿qué hago yo aquí?,
si escribo con el sueño de vivir,
de dejar huella
y no casa,
de intentar que de felicidad,
si consista,
de que mis sueños,
inocentes y testarudos,
cobren fuerza
y no desistan;
¿qué esperas hija mía?,
papá me repite,
con sonrisa camuflada
y veneno en la mirada;
esto no es lo que se espera de ti,
mamá me recuerda,
se espera casa,
hijos
y sueños rotos por ahí.
“ L’istituzione del Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic fu la prima notizia per l’intera mattina, ma non entrò neppure in #trendtopic. Il fatto che il provvedimento fosse stato presentato in difesa e non contro le suddette minoranze ne ridusse sensibilmente la viralità. Per spiegare il senso politico della legge, fu diffuso un documento in cui riassumeva per punti le ragioni in base alle quali gli intellettuali costituiscono, sempre, un pericolo per la democrazia tale da minarne l’esercizio. La lettera, firmata dal ministro in persona e redatta in forma di decalogo, era intitolata: “La questione intellettuale. La verità è semplice, l’errore complicato”.
Diceva:
La complessità impedisce la verità.
La complessità umilia il popolo.
La complessità frena l’azione.
La complessità è noiosa, quindi inutile.
La complessità è superba, quindi odiosa.
La complessità è confusa, quindi dannosa.
La complessità è elitaria, ergo antidemocratica
La semplicità è popolare, ergo democratica.
La complessità è un’arma delle élite per ingannare il popolo.
Bisogna semplificare quello che è complicato, non bisogna complicare quello che è semplice.
Olivia ripose il giornale sul sedile di fianco. Era l’unica a essersi portata un quotidiano in tutto lo scompartimento, ma la verità era che anche lei ormai riusciva a leggere i giornali soltanto in treno. Qualche posto più in là una signora chiacchierava al telefono seduta di fronte a un uomo che tentava di leggere. Fuori dal finestrino passava l’Italia – case sparse, prati e colline verdi, improvvise accensioni di cespugli colorati – e sembrava che niente fosse accaduto, e che il Paese fosse quello di sempre. Era impossibile dire se fosse stata la cultura a plasmare quel paesaggio o quel paesaggio a modellare la cultura. “
Giacomo Papi, Il censimento dei radical chic, Feltrinelli (collana I Narratori), 2019¹; pp. 40-41.
Ma perché il popolo è ignorante? Perché dev’esserlo. L’ignoranza è custode delle virtù. Dove non ci sono prospettive, non ci sono ambizioni; l’ignorante è in una notte benefica che, sopprimendo lo sguardo, sopprime le brame. Di qui l’innocenza. Chi legge pensa, chi pensa ragiona. Non ragionare è un dovere; è anche una fortuna. Queste sono verità incontestabili. Su cui si regge la società.
Se davvero la resistenza ucraina è l'ultimo baluardo per difendere la nostra libertà, è indispensabile ora che l'Ucraina sta perdendo, inviare non solo armi, ma uomini: i soldati italiani devono difendere la Patria, come sul Piave.
Gli uomini, le donne e i bambini non sono tutti uguali. Alcuni sono più dolci, altri più amari, altri ancora salati. I fascisti, no. Loro hanno tutti lo stesso cattivo odore e sapore.