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#transizione alimentare
frogcoded · 2 years
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comunque non ho ancora letto il nuovo governo ma a giudicare dalle reaction della dash sono abbastanza sicur* che a sto punto era meglio la presentazione powerpoint che hanno fatto due giorni fa i miei amici dell'uni in cui io ero il ministro delle pari opportunità e diritti gay
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mezzopieno-news · 1 year
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L’EUROPA APPROVA IL PATTO PER LA PESCA SOSTENIBILE
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La Commissione Europea ha raggiunto l’accordo per l’introduzione di misure comunitarie per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini e per coordinare gli sforzi e le politiche per garantire un futuro all’ambiente e al settore della pesca nell’Unione Europea.
Il pacchetto di misure è il risultato del lavoro di diverse commissioni che hanno consolidato gli sforzi in un documento esecutivo che si articola in quattro punti: una comunicazione sulla transizione energetica del settore della pesca e dell’acquacoltura nell’UE, un piano d’azione per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente, una comunicazione sulla “politica comune della pesca oggi e domani” e una relazione sull’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Tra gli obiettivi fissati figurano la decarbonizzazione della pesca, il ripristino degli habitat dei fondali nelle aree marine protette, eliminando gradualmente la pesca in tutte queste aree entro il 2030 e un calendario finalizzato a rendere le attività ittiche capaci di minimizzare le catture accidentali di specie minacciate.
L’Unione Europea ha stabilito di disciplinare l’accesso alle acque, regolamentare l’assegnazione e l’utilizzo delle risorse e i totali ammissibili di catture. Con questo pacchetto l’Europa punta a trasformare il settore della pesca in linea con i principi ecologici, preservando e sostenendo il settore in modo che possa garantire la sicurezza alimentare dell’UE, concedendo alle popolazioni ittiche i tempi di recupero necessari per la loro sopravvivenza e per l’equilibrio ambientale e alimentare.
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Fonte: Commissione europea
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Nell'ambito del G7 il nostro governo non ha mancato di promuovere il biocombustibile
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L’Italia ha organizzato un evento apposito per lanciare una comunicazione volta ad assicurare un futuro ai biocombustibili nel trasporto su strada. Una battaglia, questa, che l’esecutivo Meloni porta avanti dal marzo 2023, quando espresse voto contrario al divieto di vendita di nuove auto a combustione a partire dal 2035. Al governo italiano, su questo fronte, non difetta certo la coerenza: nonostante i ripetuti fallimenti a Bruxelles (con i biofuel espunti sia dalle norme volte alla decarbonizzazione dei mezzi leggeri che di quelli pesanti), l’Italia – sullo scacchiere internazionale – è alfiere di quel che si definisce “neutralità tecnologica”; una formula, questa, che rimanda solo al rifiuto di prediligere le tecnologie migliori per ogni settore – l’elettrico per i trasporti su strada e i limitati volumi sostenibili di biofuels ed e-fuels per i settori hard to abate – scegliendo quindi una via alla decarbonizzazione che tollera ogni inutile rallentamento, pur di non dispiacere a ENI e all’industria fossile. Ci sono però dei problemi, in questo approccio, che non sono confinabili al disappunto dei soliti ambientalisti catastrofisti, quelli che – contrariamente al governo – «credono» (sic) nel cambiamento climatico; e questi problemi hanno un enorme portato economico e occupazionale. Favorire il primato dei biofuel, tra le tecnologie a disposizione per la transizione, significa oggi manifestarsi come un ecosistema industriale poco attrattivo (per non dire ostile) all’elettrico, con il conseguente rischio di essere tagliati fuori dagli investimenti delle aziende dell’automotive impegnate nella transizione. Come peraltro avviene da anni. Il problema strutturale dei biocarburanti è rappresentato dalla loro non scalabilità: ovvero, se ne può produrre un quantitativo necessariamente molto limitato. La produzione su vasta scala di biomasse ha fatto emergere pratiche di land-grabbing, causato deforestazione (diretta o indiretta) di zone vergini ad alto assorbimento di carbonio e tensioni sui prezzi e sull’accessibilità dei beni alimentari, contesi tra il settore alimentare e quello energetico; nonché ha esposto a potenziali frodi lungo le supply-chain, dovuti agli incentivi riservati ai biofuels. Il tutto per coprire appena il 4% dei consumi energetici nazionali dei trasporti. Per questo i biofuel dovrebbero, al più, essere un’applicazione di nicchia. L’Italia è l’unico stato dell’Ue che partecipa alla Global Biofuel Alliance. I biofuel, ci si dice, sono la nostra chance per non essere succubi del primato cinese sull’auto elettrica. Ma la realtà è ben diversa: nel 2021, appena il 6% delle materie prime per la produzione di biodiesel era di origine nazionale – con il restante importato dall’estero – e solo un terzo del biodiesel immesso in consumo è stato raffinato in Italia. Guardando agli oli esausti di cottura – il principale feedstock impiegato in Italia – l’80% è di importazione cinese. Ed è proprio su queste materie prime – gli UCO cinesi – che la Commissione ha aperto un’investigazione su possibili frodi lungo le catene di approvvigionamento, come già evidenziato dal rapporto della Corte dei Conti UE. Ma perché, allora, non ce le produciamo da soli le biomasse? Ci sta provando Eni, la cui strategia di approvvigionamento in Africa, come previsto nel piano Mattei del governo, sembra essere al palo. La recente inchiesta sul campo di T&E sugli agri-hub in Kenya e Congo (dove si coltivano ricino, cotone e croton) fa emergere produzioni sin qui assai lontane dagli obiettivi industriali annunciati (nonché socialmente insostenibili). Il futuro del settore automotive è già indirizzato verso lo sviluppo dell’auto elettrica e difficilmente – a fronte dei miliardi già investiti – i carmaker faranno marcia indietro. E l’Italia non può certo candidarsi a nicchia europea dell’endotermico. Piuttosto che puntare sui biofuel per il trasporto stradale, dove l’elettrificazione è di gran lunga la soluzione più efficiente, commercialmente matura e pulita, sarebbe opportuno che li destinassimo alla decarbonizzazione del settore aereo di lunga distanza, dove difficilmente ci saranno valide alternative nel breve-medio termine (e dove il mercato saprà assorbirne la produzione). Read the full article
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lamilanomagazine · 11 days
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Emilia Romagna: 1,5 milioni di euro per progetti in dodici Paesi di Africa e Medio Oriente e per la fornitura di beni di prima necessità ai territori dell'Autonomia Palestinese
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Emilia Romagna: 1,5 milioni di euro per progetti in dodici Paesi di Africa e Medio Oriente e per la fornitura di beni di prima necessità ai territori dell'Autonomia Palestinese Progetti di cooperazione internazionale verso dodici Paesi in Africa e Medio Oriente, in via di sviluppo e in via di transizione. E aiuti umanitari urgenti a sostegno della popolazione dei territori dell'Autonomia palestinese: beni di prima necessità, farmaci, alimenti. È quanto prevedono due bandi approvati dalla Giunta regionale nell'ultima seduta e rivolti a Ong, Organizzazioni di volontariato ed Enti locali. A disposizione risorse per oltre 1,5 milioni di euro. Il primo -  rivolto a Burundi, Burkina Faso, Camerun, Campi Profughi Saharawi e Territori liberati del Sahara Occidentale, Costa D'Avorio, Etiopia, Kenya, Libano, Marocco, Mozambico, Senegal e Tunisia - stanzia 1 milione e 354mila euro, nell'ambito del programma annuale di cooperazione internazionale decentrata della Regione. Potranno essere finanziati con contributi fino al 70% progetti in campo educativo, di sostegno alla salute e alla sicurezza alimentare e per lo sviluppo di piccole forme di imprenditorialità locale, secondo le priorità condivise dal confronto sempre costante con i partecipanti ai Tavoli Paese regionali. Il secondo riguarda la presentazione di progetti di emergenza ed aiuto umanitario a beneficio della popolazione nei territori dell'Autonomia palestinese, quali la fornitura di beni di prima necessità. Le risorse previste sono pari a 237 mila euro e copriranno il 100% dei costi. La scadenza per presentare le domande è fissata alle ore 16 del 10 maggio per il bando rivolto alla popolazione palestinese e alle ore 16 del 29 maggio per quello in Africa e Medio Oriente. I progetti dovranno avere una durata massima di sei mesi per i progetti di emergenza e di un anno per i progetti di sviluppo, fatti salvi i casi in cui sarà possibile chiedere una proroga.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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G7 Esteri di Capri: i temi sul tavolo
I ministri degli Esteri del G7 si sono riuniti a Capri per un incontro di tre giorni volto ad affrontare le principali sfide globali. In cima all'agenda c'è la guerra in Ucraina, con il sostegno all'Ucraina e la condanna dell'invasione russa che figurano come priorità assolute. Sanzioni all'Iran e sostegno all'Ucraina: i temi più caldi al G7 Esteri di Capri Un primo accordo di massima è arrivato in merito a nuove sanzioni individuali contro l'Iran, con l'obiettivo di colpire coloro che sono coinvolti nella fornitura di droni e missili balistici all'Ucraina e ad altri attori. Altro tema centrale è stato il sostegno all'Ucraina, sia in termini di aiuti militari che economici. I ministri hanno discusso di come aumentare la fornitura di sistemi di difesa aerea a Kiev e di come aiutare il paese a ricostruirsi dopo il conflitto. Focus su Indo-Pacifico, clima e sicurezza alimentare Oltre all'Ucraina, i ministri del G7 si sono concentrati anche su: - Stabilità dell'Indo-Pacifico: regione cruciale per gli equilibri geopolitici e per il commercio globale. Si è discusso di connettività infrastrutturale, sicurezza cibernetica, intelligenza artificiale e lotta alla disinformazione. - Cambiamenti climatici e sicurezza alimentare: due temi strettamente collegati e cruciali per il futuro del pianeta. I ministri hanno cercato di accelerare gli sforzi per la transizione energetica e di garantire la sicurezza alimentare globale, soprattutto in vista di possibili carestie dovute al conflitto in Ucraina. Un'occasione per l'Italia L'incontro di Capri ha rappresentato un'importante occasione per l'Italia, che detiene la presidenza del G7 durante il 2024. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha sottolineato l'impegno del paese a guidare il gruppo in un momento di grandi sfide globali. Verso un vertice più ampio L'incontro dei ministri degli Esteri a Capri è stata un'anticipazione del vertice dei capi di Stato e di governo del G7 che si terrà a Taormina a fine giugno. I temi discussi a Capri saranno approfonditi durante il vertice, con l'obiettivo di trovare soluzioni concrete alle sfide globali che il mondo si trova ad affrontare. Oltre le aspettative In aggiunta ai temi principali dell'agenda, i ministri del G7 hanno discusso anche di altre questioni di attualità, come la crisi in Medio Oriente, la lotta al terrorismo e la proliferazione nucleare. I risultati del vertice è stato reso noto con una dichiarazione congiunta. Foto di copertina: Sito Ufficiale G7 Italy Read the full article
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kumquat-jammers · 3 months
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Massimizza i Benefici della Tua Dieta Chetogenica con Keto Actives: Un'Innovazione nell'Integrazione
Il sito "Erboristeria SottoCasa" presenta Keto Actives, un integratore progettato per coloro che seguono una dieta chetogenica. Keto Actives aiuta a raggiungere e mantenere lo stato di chetosi, supporta il metabolismo, riduce la sensazione di fame, e mantiene alti i livelli energetici. L'integratore per la dieta chetogenica contiene una formula naturale con estratti di piante e minerali, rendendolo sicuro e benefico per l'organismo. È particolarmente utile per coloro che cercano di ridurre il tessuto adiposo e mantenere livelli regolari di colesterolo e glucosio nel sangue【11†source】.
Massimizza i Benefici della Tua Dieta Chetogenica con Keto Actives: Un'Innovazione nell'Integrazione
La dieta chetogenica è un percorso alimentare sempre più popolare tra coloro che cercano di perdere peso e migliorare la propria salute. Questo regime alimentare enfatizza un alto consumo di grassi, moderato di proteine e basso di carboidrati, spingendo il corpo in uno stato di chetosi, dove brucia grassi come principale fonte di energia. Tuttavia, mantenere una dieta chetogenica può presentare delle sfide, tra cui la gestione della fame, la fatica e il corretto bilanciamento dei nutrienti. Qui entra in gioco Keto Actives, un integratore appositamente formulato per chi segue la dieta chetogenica.
Perché Integrare con Keto Actives?
Keto Actives si distingue per la sua capacità di supportare il corpo nella transizione e nel mantenimento dello stato di chetosi, potenziando gli effetti della dieta chetogenica in termini di perdita di peso e di energia. La formula di Keto Actives include ingredienti naturali selezionati per i loro effetti metabolici, come l'aiuto nella riduzione del grasso corporeo, la diminuzione dell'appetito e il supporto al mantenimento di livelli energetici ottimali.
Uno degli ostacoli più comuni per chi segue una dieta chetogenica è l'esperienza dell'"influenza cheto", un periodo di adattamento iniziale caratterizzato da stanchezza e mal di testa. Keto Actives contribuisce a mitigare questi sintomi fornendo energia aggiuntiva e migliorando la concentrazione e la resistenza, aspetti fondamentali per chi vuole rimanere attivo e focalizzato durante la giornata.
Inoltre, la composizione naturale di Keto Actives lo rende un'opzione sicura e salutare per l'integrazione a lungo termine, senza gli effetti collaterali associati ad altri prodotti sintetici. La presenza di estratti di piante e minerali garantisce un approccio equilibrato e rispettoso del corpo, contribuendo a una perdita di peso sostenibile e a una salute generale migliorata.
Come Keto Actives Eleva la Dieta Chetogenica
Keto Actives non è solo un supporto per la chetosi, ma un alleato completo per chi desidera ottimizzare i risultati della propria dieta. Agendo su più fronti – dal metabolismo alla gestione dell'appetito, dall'energia alla salute generale – questo integratore è il complemento perfetto per chiunque sia serio riguardo i propri obiettivi di salute e benessere. Con Keto Actives, è possibile affrontare con maggiore sicurezza e efficacia le sfide poste da una dieta chetogenica, trasformando l'esperienza in un percorso più piacevole e ricco di successi.
In conclusione, se la dieta chetogenica fa parte del tuo stile di vita o se stai considerando di adottarla, Keto Actives rappresenta una risorsa preziosa per massimizzare i benefici di questo regime alimentare. Offrendo un supporto completo e naturale, Keto Actives ti permette di vivere la tua dieta chetogenica con maggiore energia, controllo e soddisfazione, avvicinandoti ogni giorno di più al tuo obiettivo di benessere.
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mistyforestmoon · 4 months
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Scopri i Chetoni Migliori con "Keto Actives" di "Erboristeria Sottocasa": Potenzia la Tua Dieta Chetogenica
Nel mondo della nutrizione e della dieta chetogenica, trovare gli integratori giusti per massimizzare i risultati è fondamentale. "Erboristeria Sottocasa" presenta "Keto Actives", un integratore che si posiziona al vertice della categoria dei "chetoni migliori" per chi segue un regime chetogenico. Visitando il sito Erboristeria Sottocasa, potrai scoprire come questo prodotto può essere il tuo alleato ideale nella dieta chetogenica.
La dieta chetogenica, nota per la sua efficacia nel bruciare i grassi e nel migliorare l'energia e la concentrazione, richiede un preciso equilibrio di nutrienti per essere efficace. "Keto Actives" è stato formulato per supportare questo equilibrio, fornendo al corpo i "chetoni migliori" per aiutare a mantenere uno stato di chetosi ottimale. Questo stato, in cui il corpo brucia grassi invece di carboidrati per produrre energia, è il cuore della dieta chetogenica e la chiave del suo successo.
Gli ingredienti di "Keto Actives" sono stati selezionati per il loro ruolo specifico nel supportare la dieta chetogenica. Contengono una combinazione di estratti naturali e nutrienti che aiutano a stimolare il metabolismo, ridurre l'appetito e aumentare l'energia. Questi includono estratti di caffè verde, acido linoleico coniugato (CLA) e pepe di Cayenna, noti per le loro proprietà termogeniche e per la capacità di accelerare la perdita di grasso.
Inoltre, "Keto Actives" fornisce una fonte di chetoni esogeni, che sono cruciali per chi segue una dieta chetogenica, specialmente nelle prime fasi o durante i periodi di transizione. I chetoni esogeni possono aiutare a ridurre i sintomi dell'influenza chetogenica e mantenere il corpo in uno stato di chetosi, anche se l'apporto di carboidrati supera leggermente il limite.
"Erboristeria Sottocasa" offre non solo "Keto Actives", ma anche una serie di risorse e supporto per chi segue la dieta chetogenica. Sul sito troverai consigli su come integrare efficacemente "Keto Actives" nel tuo regime alimentare e informazioni utili per ottimizzare la tua esperienza chetogenica.
Visita Erboristeria Sottocasa per scoprire come "Keto Actives" possa elevar la tua dieta chetogenica a un nuovo livello. Che tu sia un veterano della dieta chetogenica o un principiante in questo percorso, "Keto Actives" offre i chetoni migliori per supportare i tuoi obiettivi di salute e benessere.
In conclusione, scegliere gli integratori giusti è essenziale per il successo nella dieta chetogenica. Con "Keto Actives" di "Erboristeria Sottocasa", hai accesso a un prodotto di alta qualità che fornisce i chetoni migliori per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi dietetici e di benessere. Questo integratore rappresenta una scelta eccellente per chi cerca di ottimizzare i benefici della dieta chetogenica.
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Potenzia la Tua Dieta Chetogenica con "Keto Actives": L'Integratore Ideale per Massimizzare i Risultati
Nel mondo delle diete a basso contenuto di carboidrati, la dieta chetogenica si è affermata come un approccio efficace e popolare per la perdita di peso e il miglioramento della salute generale. Tuttavia, per coloro che seguono questo regime alimentare, l'importanza di integrare correttamente la dieta è fondamentale. Ecco dove Keto Actives entra in gioco come un integratore per dieta chetogenica di prim'ordine. Visita il sito Erboristeria Sottocasa per scoprire come questo integratore possa trasformare la tua esperienza con la dieta chetogenica.
"Keto Actives" è progettato per coloro che sono impegnati in una dieta chetogenica e cercano di ottimizzare i loro risultati. Questo integratore unico è formulato con un mix di ingredienti naturali che supportano il metabolismo dei grassi, aiutando il corpo a entrare più efficacemente in uno stato di chetosi. Con Keto Actives, puoi aspettarti di accelerare la perdita di peso, aumentare i livelli di energia e migliorare la tua performance fisica.
Uno degli aspetti più importanti di Keto Actives è la sua capacità di supportare il corpo durante la transizione e il mantenimento della chetosi. La chetosi è uno stato metabolico in cui il corpo brucia grassi per energia invece dei carboidrati. Raggiungere questo stato può essere una sfida, e mantenervisi richiede un'attenzione costante all'alimentazione. Keto Actives aiuta a rendere questo processo più agevole, fornendo al corpo gli ingredienti necessari per rimanere in chetosi in modo efficace.
Gli ingredienti di Keto Actives sono selezionati per la loro efficacia e sicurezza. Tra questi, troviamo componenti come l'acido linoleico coniugato (CLA) e l'estratto di pepe nero, noti per le loro proprietà termogeniche che possono aumentare il metabolismo e la combustione dei grassi. Inoltre, ingredienti come l'estratto di foglie di ortica indiana aiutano a regolare i livelli di zucchero nel sangue, un fattore cruciale per mantenere la chetosi.
Oltre alla perdita di peso e al miglioramento delle prestazioni fisiche, Keto Actives offre benefici anche per il benessere generale. Gli ingredienti naturali aiutano a ridurre l'appetito e a fornire energia sostenuta, rendendo più facile seguire la dieta chetogenica senza sentirsi privati o stanchi. Questo rende Keto Actives un integratore ideale non solo per chi cerca di perdere peso, ma anche per coloro che desiderano migliorare la loro salute generale.
Visita Erboristeria Sottocasa per esplorare come Keto Actives possa elevare la tua dieta chetogenica al livello successivo. Che tu sia un veterano della dieta chetogenica o un novizio, questo integratore può fornirti gli strumenti necessari per massimizzare i tuoi sforzi e raggiungere i tuoi obiettivi di salute e fitness.
In conclusione, Keto Actives rappresenta una scelta eccellente per chiunque sia alla ricerca di un integratore per dieta chetogenica che sia efficace, naturale e sicuro. Con la sua formula potente e ingredienti di alta qualità, è progettato per aiutarti a sfruttare al massimo la tua dieta chetogenica e a vivere una vita più sana e attiva.
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klairasleeps · 5 months
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Potenzia la Tua Dieta Chetogenica con gli Integratori Keto Actives
Introduzione: Per chi segue una dieta chetogenica, trovare il giusto equilibrio di nutrienti può essere una sfida. "Keto Actives", disponibile su Erboristeria Sotto Casa, è la soluzione ideale per coloro che desiderano massimizzare i benefici di questa dieta popolare. Scopri come questo integratore può rivoluzionare il tuo percorso verso il benessere.
Ottimizza il Tuo Piano Chetogenico: Keto Actives è progettato per supportare il tuo corpo durante la dieta chetogenica. Questi integratori aiutano a mantenere l'energia, ridurre la sensazione di fame e incrementare il metabolismo.
Ingredienti di Alta Qualità: Ogni capsula di Keto Actives contiene una miscela attentamente selezionata di ingredienti naturali che favoriscono la perdita di peso e il benessere generale. Tra questi, estratti vegetali, minerali e vitamine che supportano il corpo nella transizione e nel mantenimento dello stato chetogenico.
Facile da Integrare nella Tua Routine Quotidiana: Con Keto Actives, aggiungere un supporto nutrizionale alla tua dieta è semplice. Le capsule sono facili da assumere e possono essere integrate senza problemi nel tuo regime alimentare quotidiano.
Per Chiunque Segua la Dieta Chetogenica: Che tu sia un veterano della dieta chetogenica o un principiante, Keto Actives è adatto a tutti coloro che cercano di migliorare la propria esperienza con questa dieta.
Conclusione: Se stai cercando un modo per elevare la tua dieta chetogenica al livello successivo, Keto Actives è la scelta perfetta. Visita Erboristeria Sotto Casa per scoprire di più su come questi integratori possano aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi di salute e benessere in modo efficace e naturale.
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scienza-magia · 6 months
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Sfruttamento minerario e forestale mondiale delle multinazionali
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Cresce l’accaparramento di terre, i maggiori colpevoli sono i Paesi occidentali. È l’Africa il continente più sfruttato, la Cina vanta il più alto numero di contratti. Un fenomeno in crescita acuito da crisi climatica ed energetica. Le raccomandazioni di Focsiv per contrastrarlo. Negli ultimi 20 anni quasi 115 milioni di ettari di terre sono stati oggetto di operazioni di land grabbing, letteralmente “accaparramento di terra”. Solo lo scorso anno questo dato è aumentato di 26,1 milioni di ettari, a danno delle comunità locali, dei contadini e dei popoli nativi, stando agli ultimi rilevamenti di aprile della banca dati di Land Matrix, il sito che raccoglie informazioni sui contratti di cessione e affitto di grandi estensioni di terra. Ad approfondire il tema è il sesto rapporto “I padroni della terra” pubblicato da Focsiv il 18 ottobre, il quale mette in luce come il fenomeno non accenni a ridursi, ma anzi si rafforzi a causa di nuove tendenze geopolitiche ed economiche internazionali. In particolare, la convergenza tra le conseguenze della guerra in Ucraina, con l’uso del cibo come arma impropria, e la transizione ecologica con la nuova corsa alle materie prime critiche, sta provocando una accelerazione della competizione tra blocchi geopolitici per il controllo e lo sfruttamento delle risorse, della loro estrazione, lavorazione e distribuzione. Inoltre, l’accaparramento di terra fa il paio con il “food grabbing”, l’accaparramento di cibo, con impatti negativi sui diritti umani delle comunità contadine ed indigene e sull’ambiente.
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L’Africa è il primo continente dove si realizzano gli investimenti che possono comportare fenomeni di accaparramento di terre, seguito dall’America Latina, dall’Europa orientale e poi dall’Asia. Gli interessi alla base degli investimenti sono rappresentati per il 40% dallo sfruttamento di foreste, per il 33% da altri motivi tra cui in particolare l’estrazione mineraria, e per il 26% dall’agricoltura.
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A detenere il primato come Paese destinatario dei maggiori investimenti per lo sfruttamento delle terre è la Russia, seguita dal Perù (soprattutto per l’estrazione mineraria) e dalla Repubblica Democratica del Congo (per le monocolture agricole e l’estrazione mineraria). Seguono Paesi dalle grandi foreste pluviali tropicali ed equatoriali come l’Indonesia, il Brasile e il Gabon dove si realizzano investimenti che portano alla deforestazione per l’agricoltura monocolturale, l’allevamento e l’estrazione mineraria.
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I primi dieci investitori sono invece rappresentati in gran parte da Paesi occidentali sede delle principali multinazionali e fondi di investimento, seguiti da alcuni Paesi asiatici come la Cina e il Giappone, e da una città Stato, Singapore, sede anch’essa di multinazionali e fondi di investimento. Peculiare è la condizione del Brasile che oltre ad essere oggetto di investimenti esteri, è esso stesso un investitore all’estero, essendo una economia emergente con grandi imprese. Dal punto di vista della diffusione degli investimenti, i dati Land Matrix indicano invece la Cina come il Paese attualmente con più interessi distribuiti nel mondo, avendo accordi con ben 53 Stati per la concessione di terre, seguita dagli Usa con investimenti in 47 Paesi, dalla Gran Bretagna che mantiene accordi con 42 Paesi e dal Canada che, grazie ad alcune grandi imprese multinazionali del settore estrattivo, opera in 41 Paesi. Per contrastare il fenomeno, Focsiv ha avanzato anche quest’anno dieci raccomandazioni di policy: - Sostenere le lotte dei movimenti sociali, i difensori dei diritti umani, coinvolgendo le Chiese locali. - Monitorare e sostenere l’applicazione delle linee guida del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale. - Partecipare alla COP28 chiedendo piani più ambiziosi di riduzione di gas serra e aumentare i fondi per l’adattamento, le perdite e i danni, mobilitando e monitorando il Fondo italiano clima. - Applicare il nuovo Quadro globale per la biodiversità riconoscendo il ruolo dei popoli indigeni. - Introdurre nei trattati commerciali e degli investimenti clausole vincolanti per il diritto alla terra delle comunità locali. - Accelerare il negoziato sul Trattato Onu su diritti umani e imprese e sostenere una negoziazione ambiziosa della direttiva europea sulla due diligence, monitorando l’attuazione dei regolamenti sui minerali dei conflitti e sulla deforestazione. - Promuovere la coerenza delle politiche riguardo il diritto alla terra dei piccoli contadini e dei popoli indigeni. - Procedere nell’applicazione del nuovo regolamento sulla deforestazione e monitorare e migliorare l’applicazione del Regolamento europeo sui minerali. - Investire lo 0,7% per la cooperazione allo sviluppo e promuovere che l’Agenzia italiana si doti di un programma per l’agroecologia e di uno per i difensori dei diritti umani. - Promuovere la migliore applicazione possibile del meccanismo indipendente di reclamo di Cassa Depositi e Prestiti per l’accesso alla giustizia delle comunità colpite negativamente da operazioni di accaparramento. Fonti: somchai20162516, da 123rf.com - Segui l'Evento o Scarica il Rapporto Read the full article
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agrpress-blog · 6 months
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Si svolgerà il 26 e 27 ottobre a Roma, presso l’Auditorium del Seraphicum, l’Assemblea Organizzativa nazionale della Fai Cisl dal titolo “Sinergie militanti per guidare il cambiamento”. “Questo appuntamento – dichiara Onofrio Rota, Segretario generale della Fai Cisl – è un’opportunità molto importante per un’analisi del nostro modus operandi e per una discussione aperta su come migliorare la rappresentanza e le tutele per i lavoratori dei nostri settori e le loro famiglie: mai come oggi c’è stato bisogno di un sindacato ben organizzato, capace di affrontare con un nuovo protagonismo i cambiamenti in cui siamo coinvolti nel mondo del lavoro e in ambito sociale, culturale, economico, soprattutto – conclude – alla luce delle sfide poste dalla transizione ecologica e dalle tensioni internazionali”. All’evento saranno presenti oltre 400 partecipanti tra dirigenti, operatori e delegati della Federazione agroalimentare e ambientale della Cisl al fine di approfondire le tematiche della rappresentanza e della partecipazione di lavoratori e sindacati ai cambiamenti sociali, economici e tecnologici. L’assemblea avrà inizio la mattina del 26 con la relazione di Onofrio Rota e a seguire interverranno i vertici di Caf, Inas, Anolf, Ial, Fnp e il Professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Aldo Carera, che presenterà il Bilancio sociale della Federazione. In seguito, si terranno videocollegamenti con sedi sindacali, delegati dell’industria alimentare, operatori dai ghetti dei braccianti e lavoratori forestali. Nel pomeriggio, invece, interverrà Claudio Risso, Presidente nazionale Terra Viva, e saranno presentati, dal Dipartimento organizzativo nazionale della Fai Cisl, i risultati di una rilevazione interna all’organizzazione, per poi proseguire con il dibattito e le conclusioni di Daniela Fumarola, Segretaria nazionale della Cisl. Nella mattina di venerdì 27, invece, avrà luogo la tavola rotonda dal titolo “Il mondo di domani: lavoro, sostenibilità, partecipazione”, che sarà moderata da Giuseppe De Filippi, Vicedirettore del TG5, insieme a Onofrio Rota; Nando Pagnoncelli, sondaggista e amministratore delegato di Ipsos Italia; Leonardo Becchetti, Professore di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata; Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola; Ivana Pais, Docente di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano; Maurizio Ambrosini, Docente di Sociologia dell’Università degli Studi di Milano Statale; Valeria Bonilauri, Responsabile Innovazione e Sviluppo ELIS; Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per l’Economia e Luigi Sbarra, Segretario Generale della Cisl. Durante le due giornate, nell’atrio dell’Auditorium del Seraphicum, si terrà anche un’esposizione fotografica curata dall’Archivio Storico della Fai Cisl, con immagini di assemblee organizzative svolte dagli anni ’60 ad oggi. L’Assemblea Organizzativa della Fai, che rappresenta oltre 220mila lavoratori e lavoratrici dei comparti dell’agricoltura, dell’industria alimentare, della pesca, della forestazione e dei consorzi di bonifica, fa parte del percorso di assemblee svolte da tutte le federazioni che si concluderà a dicembre con l’Assemblea Organizzativa nazionale della Cisl.
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mike-rova · 8 months
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La Rivoluzione Silenziosa: L'Ascesa e l'Impatto delle Auto Elettriche
L'evoluzione dell'industria automobilistica ha raggiunto un punto cruciale con l'introduzione delle auto elettriche. Queste moderne creazioni stanno rivoluzionando il mondo dei trasporti, offrendo un'alternativa ecologica e sostenibile ai veicoli tradizionali a combustione interna. L'ascesa delle auto elettriche è una storia intrigante che abbraccia innovazione, sfide tecnologiche e un impatto ambientale positivo.
L'idea di veicoli elettrici risale al 19° secolo, quando inventori come Thomas Davenport e Robert Anderson sperimentarono con i primi modelli rudimentali. Tuttavia, fu solo nel XXI secolo che l'auto elettrica iniziò a guadagnare seriamente terreno. L'avanzamento delle tecnologie delle batterie al litio ha reso possibile una maggiore autonomia e prestazioni migliori, rimuovendo molte delle limitazioni che avevano ostacolato il successo delle auto elettriche in passato.
Uno dei momenti più significativi è stato il lancio della Tesla Roadster nel 2008. Questo veicolo sportivo elettrico ha dimostrato che le auto elettriche potevano essere attraenti, performanti e pratiche per un uso quotidiano. L'innovazione tecnologica di Tesla ha posto le auto elettriche al centro dell'attenzione mondiale, spingendo altri produttori automobilistici a investire nello sviluppo di veicoli elettrici.
Oltre alle prestazioni migliorate, le auto elettriche hanno anche un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale. Poiché non emettono gas di scarico nocivi, contribuiscono alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e dell'emissione di gas serra, che sono fattori chiave nel cambiamento climatico. Inoltre, la crescente domanda di energia pulita ha spinto lo sviluppo delle fonti rinnovabili, come l'energia solare e eolica, per alimentare queste auto, aprendo la strada a un futuro più sostenibile.
Tuttavia, l'adozione su larga scala delle auto elettriche non è priva di sfide. L'infrastruttura di ricarica è ancora in fase di sviluppo e la velocità di ricarica rimane una preoccupazione per molti consumatori. Inoltre, il costo iniziale delle auto elettriche può essere più elevato rispetto ai veicoli tradizionali a causa dei costi delle batterie. Nonostante ciò, i progressi tecnologici e gli incentivi governativi stanno contribuendo a rendere le auto elettriche più accessibili.
Molte nazioni stanno abbracciando la transizione verso veicoli elettrici come parte dei loro sforzi per ridurre l'inquinamento e combattere il cambiamento climatico. Alcuni paesi hanno annunciato piani ambiziosi per vietare la vendita di auto a combustione interna entro determinati anni. Questo segnale di cambiamento rappresenta una svolta importante nella storia dell'industria automobilistica e sottolinea l'importanza dell'innovazione tecnologica nel plasmare il nostro futuro.
Conclusioni
La nascita e l'ascesa delle auto elettriche rappresentano una pietra miliare nell'evoluzione dell'industria automobilistica. Dall'idea di veicoli elettrici nei secoli passati alla moderna rivoluzione delle auto elettriche, questa è una storia di perseveranza, innovazione e un impegno verso un futuro più sostenibile. Sebbene ci siano ancora sfide da affrontare, l'adozione delle auto elettriche sta guadagnando slancio e promette di lasciare un'impronta positiva sull'ambiente e sulla mobilità globale.
~ Mike-Rova
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personal-reporter · 8 months
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Plast 2023
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Plast 2023, che si terrà dal 5 all’8 settembre presso i padiglioni di Fieramilano a Rho, è da sempre un punto di riferimento per il mercato dell’industria della plastica e della gomma. In questa edizione, l’innovazione e le opportunità legate alla transizione green e all’economia circolare, insieme alla sostenibilità e al risparmio energetico, diventeranno i focus principali dell’evento. Non  ci sarà solo l’offerta espositiva, ma anche l’organizzazione stessa della manifestazione sarà improntata alla sostenibilità dato che Fieramilano, da tempo impegnata nella riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni di CO2, garantirà un’organizzazione sostenibile attraverso il controllo logistico, la gestione dei rifiuti e un’offerta di ristorazione eco-friendly. Promaplast, l’organizzatore dell’evento, sarà un esempio virtuoso di questa sensibilità e aderire agli standard di sostenibilità come obiettivo prioritario, grazie ad allestimenti che rispettano i principi dell’ecodesign e servizi di ristorazione attenti a queste tematiche, come quelli proposti dalla Fondazione Banco Alimentare. Inoltre, per la prima volta, Promaplast darà la possibilità alle aziende di calcolare l Carbon Footprint, comunicando i primi risultati aziendali raggiunti al Plast 2023. Il calcolo della Carbon Footprint è il metodo più immediato a livello internazionale per rappresentare l’impatto ambientale di un’organizzazione, che evidenzia l’attenzione all’ambiente e la volontà di aderire agli standard di sostenibilità come valore aggiunto. La sostenibilità e l’innovazione tecnologica saranno i temi centrali dei sei padiglioni della fiera, che presenteranno una vasta gamma di materiali, processi di lavorazione, prodotti finiti e soluzioni avanzate progettate dai costruttori di macchinari, attrezzature, ausiliari e stampi per la plastica e la gomma. L’agenda degli eventi collaterali offrirà inoltre vari approfondimenti e dibattiti sullo stato dell’arte e sulle sfide per un’economia sempre più sostenibile. A Plast 2023 ci saranno  oltre 1.200 espositori e prevede l’arrivo di delegazioni ufficiali di acquirenti provenienti da almeno trenta paesi, gli operatori professionali possono già preregistrarsi per interagire con un’offerta specializzata e rispondere alle loro esigenze in termini di prodotti, tecnologia, soluzioni e opportunità di business. Read the full article
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tecnoandroidit · 9 months
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Zendure SolarFlow: l'unico vero sistema che vi aiuta a ridurre il costo dell'energia elettrica [Recensione]
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Risparmiare sull'energia elettrica è diventato quasi obbligatorio non solo per i costi che sono aumentati esponenzialmente negli ultimi anni ma anche per "rispetto" all'ambiente e proprio in questo momento di transizione energetica avere un impianto fotovoltaico da balcone non solo può aiutarci in questa impresa ma anche rendere la nostra casa più smart e auto sostenibile. Noi abbiamo avuto la fortuna di testare lo Zendure SolarFlow uno dei migliori fotovoltaici da balcone dotato anche di batteria di accumulo. Scopriamolo insieme nella nostra recensione. Cos'è il fotovoltaico da balcone? Il fotovoltaico da balcone, noto anche come "mini fotovoltaico" o "fotovoltaico plug and play", rappresenta una soluzione innovativa e sostenibile per la produzione di energia elettrica direttamente nelle abitazioni private. Questi sistemi sono progettati per essere di dimensioni ridotte, facili da installare e da gestire, rendendoli ideali per l'uso in appartamenti o case con spazio limitato. Un impianto fotovoltaico da balcone è composto da uno o più pannelli solari che possono essere installati su un balcone, una terrazza o un'altra area esposta alla luce del sole. Questi pannelli catturano l'energia solare e la convertono in energia elettrica che può essere utilizzata per alimentare elettrodomestici e altri dispositivi all'interno della casa. Uno dei principali vantaggi del fotovoltaico da balcone è la sua capacità di ridurre la dipendenza dall'energia fornita dalla rete elettrica. Questo può portare a significative riduzioni dei costi energetici nel lungo termine. Inoltre, l'energia solare è una fonte di energia rinnovabile e pulita, il che significa che l'uso del fotovoltaico da balcone può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e l'impatto ambientale dell'energia domestica. Tuttavia, è importante notare che l'efficienza di un impianto fotovoltaico da balcone può variare in base a diversi fattori, tra cui l'orientamento e l'inclinazione del pannello, l'intensità della luce solare e la temperatura. Pertanto, è consigliabile consultare un esperto prima di procedere con l'installazione per assicurarsi che il sistema sia adeguato alle proprie esigenze. Cosa dice la legge Italiana? In Italia, l'installazione di un impianto fotovoltaico da balcone è regolata da diverse normative e può variare a seconda che l'abitazione sia indipendente o in condominio. Per le case indipendenti, non è necessario alcun permesso particolare per installare un impianto fotovoltaico sul balcone, a meno che non vi siano vincoli paesaggistici o storici sull'abitazione. In questi casi, è consigliato richiedere in Comune il permesso a posare l'impianto. Per quanto riguarda le abitazioni in condominio, non è necessaria la delibera condominiale per installare un impianto fotovoltaico sul proprio balcone. Tuttavia, per una convivenza pacifica, è consigliabile comunicare agli altri condomini la propria scelta. L'articolo 1122 bis del Codice Civile consente l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio, senza il preventivo consenso dell'assemblea condominiale. L'importante è che l'impianto non alteri il decoro architettonico del condominio. Inoltre, esistono agevolazioni per l'installazione di impianti fotovoltaici da balcone. Ad esempio, il "Reddito energetico" è una misura rivolta alle famiglie a basso reddito per incentivare l'autoconsumo energetico. Gli interessati possono chiedere incentivi economici fino alla completa copertura dei costi per l'installazione di sistemi fotovoltaici domestici. La legge di Bilancio 2022 ha confermato che installare un fotovoltaico rientra tra gli incentivi della ristrutturazione edilizia, prorogando la misura fino a tutto il 2024. L'incentivo rimane al 50% della spesa per un costo totale ammissibile di 96mila euro, rimborsabile in 10 anni sotto forma di sconto fiscale applicato alle tasse. Cos'è Zendure SolarFlow? Zendure SolarFlow è un sistema di accumulo di energia fotovoltaica (FV) collegato alla rete, progettato per aiutare gli utenti a risparmiare sulle bollette dell'elettricità. Non può essere utilizzato durante le interruzioni di corrente. Il sistema SolarFlow è composto da un microinverter e un hub FV smart, che pesa 4.7 kg e ha dimensioni di 363×246×64 mm. È possibile aggiungere una batteria aggiuntiva AB1000, che pesa 11.5 kg e ha dimensioni di 350×200×186.5 mm. Per formare un sistema di accumulo di energia da balcone, si necessita di un pannello solare, SolarFlow e un microinverter. SolarFlow è particolarmente utile se si ha installato un impianto FV da balcone e la maggior parte dell'energia solare prodotta viene sprecata, o se si sta pensando di installare un impianto FV. SolarFlow permette di immagazzinare l'elettricità da utilizzare di notte, riducendo così le bollette dell'elettricità. SolarFlow può essere abbinato a pannelli solari con un intervallo di tensione di funzionamento di 16-60V e una corrente inferiore a 13A. Si può impostare l'uscita per il microinverter tramite l'app Zendure e il resto verrà automaticamente memorizzato nella batteria AB1000. La capacità di un singolo AB1000 è di 960Wh, ma SolarFlow Max può estendere fino a 4 AB1000, per un totale di 3840Wh. SolarFlow ha diverse certificazioni di sicurezza, tra cui FCC, CA65, CE, Rosh, Raech, TUV Mark & TUV CE. SolarFlow non ha compresi i pannelli solari e il microinverter che devono essere acquistati separatamente. Cosa abbiamo utilizzato per la recensione? Pannello solare Vendato Solar VDS-S120 M6H-370 Il pannello solare VDS-S120 M6H-370 è un prodotto di alta efficienza prodotto da Vendato Solar. Questo pannello solare ha una potenza massima (Pmax) di 370 Wp, con una tensione al massimo della potenza (Vmpp) di 34.3 V e una corrente al massimo della potenza (Impp) di 10.79 A. Le caratteristiche del pannello includono: - Efficienza del pannello: 20.2% - Tolleranza di potenza (positiva): + 1.5 % - Temperatura di esercizio: -40~85 °C - Tensione massima del sistema: 1500 V - Valutazione del fusibile in serie: 20 A Il pannello ha dimensioni di 1756x1039x35 mm e pesa 19.8 kg. È composto da 120 celle monocristalline. Il vetro utilizzato è un vetro anti-riflesso temperato con uno spessore di 3.2 mm. Il telaio è realizzato in lega di alluminio anodizzato. La scatola di giunzione ha una protezione di classe IP 68 e il tipo di connettore è MC4. La sezione trasversale del cavo è di 4 mm2 e la lunghezza del cavo è di 350 mm. Microinverter Hoymiles 2-in-1 HM-600 Il microinverter Hoymiles HM-600/700/800 è un dispositivo 2-in-1 che può collegare fino a 2 pannelli solari contemporaneamente, massimizzando la produzione fotovoltaica dell'installazione. Caratteristiche tecniche: - Dimensioni: 250 × 170 × 28mm - Tensione massima in ingresso: 60V - Potenza in uscita nominale: 600VA - Numero di moduli collegabili: 2 - Potenza del modulo comunemente utilizzata: da 240W a 405W+ - Intervallo di tensione MPPT: 16V–60V - Corrente massima in ingresso: 2 × 11.5A - Numero di MPPT: 2 Staffe Le staffe utilizzate sono generiche e sono state acquistate direttamente da Amazon. Importante prima dell'acquisto verificare la lunghezza dell'asta di supporto per evitare movimenti. Zendure SolarFlow Il pacchetto include un HubFV Smart con un peso di 4.7 kg e dimensioni di 363×246×64 mm dove è possibile aggiungere una Batteria aggiuntiva AB1000, che pesa 11.5 kg e ha dimensioni di 350×200×186.5 mm. Si possono acquistare fino a 4 batterie aggiuntive. Batteria  La batteria AB1000 SolarFlow di Zendure è un potente accumulatore di energia progettato per essere utilizzato con i sistemi di energia solare. Ecco le specifiche tecniche: - Dimensioni: 350 x 200 x 186,5 mm - Peso: 11,5 kg - Capacità: 960Wh (20Ah / 48V) - Sistema: LiFePo4 - Cicli di vita: >2000 - Potenza massima in ingresso: 800W - Potenza massima in uscita: 1200W - Classe di protezione: IP65 La batteria ha una capacità di 960Wh (20Ah a 48V) e pesa solo 11,5 kg, rendendola sia potente che maneggevole. È basata sulla tecnologia LiFePo4 e ha una vita utile di oltre 2000 cicli, il che la rende un compagno di lunga durata per chiunque abbia bisogno di un'alimentazione energetica affidabile. La batteria AB1000 ha una potenza massima in ingresso di 800W e una potenza massima in uscita di 1200W, il che le permette di caricarsi e scaricarsi rapidamente. Ha anche una classe di protezione IP65, il che significa che è resistente alla polvere e all'acqua, rendendola adatta per l'uso all'aperto. Il sistema è espandibile fino a un massimo di 3840Wh con l'aggiunta di 4 batterie. Questa capacità consente di immagazzinare l'energia solare in eccesso generata durante il giorno per essere utilizzata durante la notte, alimentando la maggior parte degli elettrodomestici. Collegamenti Il collegamento dei pannelli al balcone è molto semplice ma il mio consiglio e quello di legarli sempre per evitare possibili cadute ed effettuare il montaggio facendosi aiutare da un'altra persona. Una volta collegati i pannelli si può procedere al fissaggio dell'HubFV Smart di Zendure a parete (fate attenzione alla lunghezza dei cavi provenienti dai pannelli solari). Il collegamento dei pannelli all'HubFV Smart è davvero semplice poiché sullo stesso c'è proprio indicato come vanno collegati e oltretutto lo stesso collegamento è obbligato dalla forma dei connettori e dallo standard MC4. Subito dopo si potrà collegare la batteria attraverso il connettore apposito e il microinverter che dovrà essere collegato poi direttamente alla presa elettrica. Da notare che il microinverter funziona solamente se c'è corrente nella nostra rete domestica altrimenti lo stesso interrompe l'immissione di energia per evitare possibili scosse elettriche. Il collegamento di questi due dispositivi è molto semplice e non richiede grosse competenze. Applicazione Una volta collegato tutto il nostro impianto sarà sufficiente scaricare l'app Zendure e premere il tasto di connessione Wifi presente sull'HubFV Smart per collegare il sistema in modo smart alla nostra rete wifi. Personalmente ho riscontrato parecchi problemi nella connessione wifi poiché la rete non veniva riconosciuta quindi dopo svariati tentativi sono riuscito a collegarlo ad un hotspot. Presente anche la connessione bluetooth nel caso in cui non abbiamo un wifi domestico. L'app è molto semplice da utilizzare e già dalla schermata principale ci mostra lo stato di produzione dell'intero sistema e quanta energia viene immessa nella rete elettrica e quanta ne viene prodotta dai pannelli solari. Molto ricca la sezione delle statistiche che non solo consente di verificare quanto abbiamo "risparmiato" ma anche impostare quanta energia risparmiare per caricare la batteria che poi utilizzeremo come "accumulo". Le impostazioni ci permettono di aggiornare il firmware e modificare i limiti di "addebito" del sistema. Risparmio Il risparmio effettivo che si può ottenere dipende da vari fattori, tra cui la quantità di luce solare che i pannelli possono ricevere, l'efficienza dei pannelli, il consumo energetico della casa e il costo dell'elettricità nella zona in cui vive. I due pannelli solari da 370W possono produrre 740W di energia in condizioni ideali. Ciò significa che in una giornata di pieno sole, potrebbero generare circa 7,4kWh di energia (considerando circa 10 ore di luce solare). Tuttavia, le condizioni ideali sono rare, quindi è più realistico aspettarsi circa il 70-80% di questa cifra, ovvero circa 5,2-5,9kWh al giorno. La batteria di accumulo da 1kWh può immagazzinare l'energia in eccesso prodotta durante il giorno per l'uso durante la notte o in giornate nuvolose. Questo può aumentare l'efficienza dell'impianto, permettendo all'utente di utilizzare più energia solare e acquistare meno energia dalla rete. Per calcolare il risparmio annuale, si deve considerare il consumo energetico medio di una casa. In Italia, una famiglia media consuma circa 3.000kWh all'anno. Se l'impianto può produrre circa 5,2-5,9kWh al giorno, potrebbe generare tra 1.898 e 2.153kWh all'anno. Questo significa che potrebbe coprire tra il 63% e il 72% del consumo energetico medio di una famiglia. Se si considera un costo medio dell'elettricità di circa 0,20 euro per kWh, il risparmio annuale potrebbe variare tra 380 e 430 euro. Conclusioni In conclusione, il SolarFlow di Zendure rappresenta un investimento significativo per il futuro della tua casa e del tuo portafoglio. Con un risparmio annuale stimato di 438€, il costo iniziale dell'impianto, che è di 1.399€, può essere ammortizzato in circa 3-4 anni. Questo rende il SolarFlow un investimento economicamente sostenibile a lungo termine. Il montaggio del sistema è progettato per essere semplice e può essere effettuato in modo indipendente, senza la necessità di un professionista. Questo non solo riduce i costi di installazione, ma ti dà anche la flessibilità di spostare o modificare il sistema come preferisci. Unica nota negativa che è riscontrato è la difficoltà nel collegamento Wi-Fi forse dovuto alla rete 5Ghz della mia abitazione. Il SolarFlow può essere acquistato direttamente sul sito ufficiale di Zendure. https://www.youtube.com/watch?v=X-Na2iOvUls Read the full article
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lamilanomagazine · 3 months
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Verona: il comune aderisce a una Food policy per promuovere uno stile di vita sano e sostenibile. La presentazione del progetto
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Verona: il comune aderisce a una Food policy per promuovere uno stile di vita sano e sostenibile. La presentazione del progetto. Educazione, sicurezza alimentare e riduzione dello spreco. Su questi tre pilastri si basa "Verona Food Policy", una delle pratiche messe in campo dal Comune di Verona, nell'ambito della Rete delle Città Sane dell'OMS di cui è socio e detiene la vicepresidenza nazionale, per promuovere pratiche alimentari che tutelino la salute e l'ambiente, garantendo anche la sostenibilità delle filiere produttive. L'iniziativa è parte integrante del progetto VIVIAMOVERONA, che si propone di coinvolgere la cittadinanza e gli attori istituzionali nella progettazione della città futura. "Con il lancio del percorso per la definizione di una food policy del Comune, avviamo un processo strategico per Verona – spiega l'assessore alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari –. L'obiettivo è arrivare a un ampio coinvolgimento di tutti i portatori d'interesse della città, che sul tema delle produzioni agroalimentari è già un punto di riferimento a livello nazionale e che può vantare esperienze di eccellenza sul contrasto allo spreco. Un lavoro collettivo che tocca tematiche fondamentali da un punto di vista ambientale e strategico per i nostri territori. Una visione di sistema per una città che informa, sensibilizza e promuove una corretta educazione alle risorse disponibili, che valorizza le proprie produzioni e che guarda con maggiore consapevolezza alla propria salute. Una tappa fondamentale anche per prepararci all'anno olimpico 2026". "Il progetto Food Policy del Comune di Verona ben si inserisce nel programma delle attività della Rete Città Sane OMS – afferma la consigliera comunale delegata per la Rete Italiana Città Sane – OMS Annamaria Molino -. I comuni che fanno parte della rete mettono in campo tutta una serie di iniziative per tutelare la salute delle persone, degli animali, dell'ambiente, la cosiddetta 'one health', salute globale, per garantire così il miglior livello di benessere possibile. Alcune città della Rete hanno già avviato il progetto food policy, e prossimamente tutti i comuni saranno invitati a iniziare questo percorso, condividendo buone pratiche". "Verona Food Policy" vedrà coinvolti diversi attori, dall'agricoltura alla grande distribuzione, dalle mense scolastiche alla ristorazione, tutti per sensibilizzare riguardo all'adozione di pratiche innovative e l'impiego di strumenti tecnologici per monitorare e implementare le buone pratiche. Un progetto particolarmente significativo anche per il ruolo che Verona ricoprirà in vista delle Olimpiadi invernali e paralimpiche del 2026, e per questo supportato da Verona Agrifood Innovation Hub con il sostegno della Fondazione Cariverona. Saranno istituiti cinque tavoli di lavoro per affrontare specifiche tematiche legate alla food policy: educazione, spreco e scarto, eventi pubblici, salute e prevenzione, produzione. Verranno coinvolti vari soggetti istituzionali e privati, tra cui l'Assessorato alle Politiche educative, Verona Mercato, la Grande Distribuzione Organizzata, associazioni del Terzo settore, Enti sanitari e organizzatori di manifestazioni pubbliche. Il progetto presentato venerdì 2 febbraio durante una tavola rotonda nella sala Bellini, Galleria 6/7 del Centro Congressi Arena di Veronafiere. Introce l'incontro il presidente di Veronafiere Federico Bricolo, con la partecipazione dell'assessore alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari, Diego Begalli dell'Università degli Studi di Verona, Franca Castellani Veronamercato, Sara Ferrari e Seride Meloni di AULSS 9, Mauro Zamboni dell'Università degli Studi di Verona e AOUI con anche la partecipazione del Comune di Milano. Modera Filippo Federico di Verona Agrifood Innovation Hub. Le fasi operative. Primo passo sarà lo sviluppo di un portale dedicato al progetto per informare e coinvolgere la cittadinanza, seguito dall'organizzazione di un evento di lancio del progetto con tutti gli stakeholder coinvolti durante Fieragricola. L'evento sarà l'occasione per invitare anche alcuni rappresentanti del Comune di Milano, che nel 2015 hanno iniziato il percorso della Food Policy e che sono alla presidenza della Rete Città Sane-OMS Verranno poi avviati l'avvio di tre tavoli di lavoro. Il primo per creare cultura e conoscenza su alimentazione e nutrizione corretta, sia come scelta dei cibi a tutela della salute sia come sostenibilità degli stessi. Il progetto si rivolge a tutte le fasce di età coinvolgendo le scuole, dove già ci sono percorsi attivati, e trovando altre forme di sensibilizzazione e formazione per le altre fasce di età (famiglie e RSA). Il secondo step sarà "Zero scarto". Saranno coinvolti manifestazioni e congressi in edifici comunali/feste/sagre/eventi nel Comune, al fine di associare al nuovo regolamento sui rifiuti in via di approvazione un protocollo e delle indicazioni relative alla riduzione degli scarti e all'utilizzo di filiere corte, prevedendo premialità per i soggetti che aderiranno al progetto. Verranno poi scelte alcune Circoscrizioni dove sperimentare modelli per tutta la popolazione (es. To Good To Go o altre applicazioni simili, altro), con premialità per chi aderisce; saranno coinvolti anche i ristoranti (protocollo volontario di ristorante zero sprechi? Incentivi per l'adesione?). Il terzo tavolo riguarda la "Sicurezza alimentare" attraverso l'elaborazione di materiali divulgativi, organizzazione di eventi e redazione di documenti ad uso dei vari settori dell'Amministrazione comunale coinvolti, in collaborazione con i partner della ULSS 9 e dell'Università.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 7 months
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Gas naturale liquefatto: una risorsa energetica versatile e in crescita
Il gas naturale liquefatto (GNL) è una forma di gas naturale che è stata raffreddata a una temperatura di -161,5 °C, a cui si riduce di circa 600 volte il suo volume. Questa caratteristica lo rende molto più facile da trasportare e stoccare rispetto al gas naturale allo stato gassoso, che è un gas compresso a circa 200 atmosfere. Il GNL è costituito principalmente da metano, con una piccola percentuale di altri idrocarburi, come etano, propano e butano. È una fonte di energia pulita e versatile, che può essere utilizzata per generare elettricità, alimentare centrali termiche, produrre fertilizzanti e combustibili per autotrazione. Vantaggi del Gas naturale liquefatto Il GNL presenta numerosi vantaggi rispetto ad altre fonti di energia, tra cui: - Efficienza nel trasporto e nello stoccaggio: Il GNL è molto più facile da trasportare e stoccare rispetto al gas naturale allo stato gassoso, riducendo i costi di trasporto e i rischi di incidenti. - Emissioni ridotte: Il GNL produce meno emissioni di gas serra rispetto al carbone e al petrolio, rendendolo una fonte di energia più sostenibile. - Versatile: Il GNL può essere utilizzato per una varietà di applicazioni, tra cui la generazione di elettricità, il riscaldamento domestico e la produzione di fertilizzanti e combustibili per autotrazione. Sviluppi recenti La domanda di GNL è in forte crescita a livello globale, a causa della crescente domanda di energia e della necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento. In particolare, il GNL è diventato una fonte di energia importante per i paesi asiatici, che stanno investendo in nuove infrastrutture per importarlo. In Italia, la domanda di GNL è in aumento, soprattutto per la produzione di energia elettrica. Il paese ha recentemente inaugurato il suo primo rigassificatore, situato a Porto Empedocle in Sicilia. Prospettive future Si prevede che la domanda di GNL continuerà a crescere nei prossimi anni, a causa della crescente domanda di energia e della necessità di ridurre le emissioni di gas serra. Il GNL è destinato a diventare una fonte di energia sempre più importante, in grado di soddisfare la crescente domanda di energia in modo sostenibile. Critiche al GNL Il GNL è stato criticato per il suo impatto ambientale, in particolare per le emissioni di metano. Il metano è un gas serra molto potente, con un potenziale di riscaldamento globale 86 volte superiore a quello della CO2. Tuttavia, è importante notare che le emissioni di metano dal GNL sono in realtà inferiori a quelle del gas naturale allo stato gassoso. Questo perché il GNL viene trasportato e stoccato a temperature molto basse, che riducono le perdite di metano. Inoltre, il GNL può essere utilizzato per produrre energia da fonti rinnovabili, come l'energia solare e eolica. In questo modo, il GNL può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e a promuovere la transizione verso un'economia a basse emissioni. In copertina foto di Andreas Lischka da Pixabay Read the full article
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