Tumgik
#trolls presto molto
x-elyssa-x · 1 year
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A commission made for my friend, that he allowed me to publish. He asked to draw his Trollsona, Presto Molto, with my Trollsona, Wave and Trollex. They're having their first meeting in Trollstopia/Trolls Village :)
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megmacgillivray · 4 years
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più originale
Non si annuncia né altro, si limita ad appoggiare le manine sul muretto e con un piccolo slancio atletico si mette al fianco del Grifondoro, in piedi a sua volta e pronta a morire (!!) con lui nel caso qualcosa facesse un Impulsus. «è finalmente arrivato il giorno in cui posso svolazzare da sola con la tua scopa?» con quel tono sarcastico di chi sa che l`altro non si fida a farla volare in solitaria sulla sua preziosa creatura, o di chi non vuole andarci veramente da sola – forse.
da (non) bravo cavaliere quale (non) è si limita a seguirla con gli occhi mentre si mette al suo fianco, sempre con un sorrisetto furbo stampato in volto, che non è ben chiaro cosa pensi. E torna a sua volta a rivolgere il capo verso il lago nero, sbuffando una risata dal naso a quel dire « no » correggendola con tono bonario, in quella che è una premessa « è arrivato il giorno in cui non facciamo i Troll e scendiamo in scopa » Ed un sorriso va ad allargarsi sul suo volto, fiero della propria idea mentre la adocchia con la coda dell`occhio
« ti fidi? » con tanto di sopracciglio che va ad alzarsi mentre ruota il capino per puntare i suoi occhi in quelli di lei, non distogliendo più lo sguardo.
I loro occhi si incastrano in quella domanda che per un attimo la azzitta. Un attimo che dura poco, dato che quando gli va a toccare il fianco con la mano libera annuisce con la testolina, in un chiaro sì, che però non lascia le sue labbra, che si piegano in un semplice sorriso per quel contatto ritrovato. 
 «Daiiii, andiamo!» e indica pure la scopa con tutto l`entusiasmo del caso
In ogni caso, dopo essersi messo scopa tra le gambe, occhialini sugli occhi e sentire quel tocco sulle sue spalle va a facilitarle il compito di posizionarsi abbassando appena la scopa, alzando la parte più avanti e sussurrando un « nanetta » perché deve pure vantarsene, di quell`altezza, tutto divertito e compiaciuto delle sue stesse parole.
Stringe un pochetto le gambette sul manico, mentre le braccia vanno a circondare la vita del Terzino in quel abbraccio da dietro, che la mette molto meno a disagio rispetto all`ultima volta. «Andiamo?» e lo dice in un sussurro udibile solo a loro due
Ghigno furbo e via, stabilita la traiettoria - diretta verso la Rimessa delle barche - con un gesto veloce va a portare tutto il suo peso in avanti in quella sorta di imprevedibilità che lo caratterizza, schiacciandosi verso il manico con il petto e stringendo gomiti e ginocchia as usual. Una semi-picchiata che segue la gradinata, seppur ad una quota molto più alta.
Quando si appiattisce al manico, va semplicemente a stringere Seb un po` più forte con le braccia in un gesto involontario e a chiudere un pochino le gambe sul manico, sempre con quell`aria felice sul volto che l`altro non potrà vedere, ma che è sempre lì.
Man mano che si abbassano la schiena va a drizzarsi, così da creare attrito atto a farli rallentare, arrivando su quel lato della Rimessa che si affaccia sul Lago. E con un gesto un poco più brusco finisce per strattonare il manico lateralmente verso quel posto famigliare. Non si abbassa abbastanza però, preferendo rimanere a un mezzo metro da terra, con i piedi che nemmeno volendo potrebbero sfiorare il legno. Certo, potrebbero benissimo scendere pure da lì - il legno è ad un mezzo metro - ma non sembra nei piani del Grifondoro che forse quell`abbraccio da dietro vorrebbe goderselo un po` di più, andando quindi a staccare la mano dal manico, e in un deja-vu va a sfiorare le dita altrui in un tocco delicato, appoggiando il proprio braccio su quello di lei.
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Quel mezzo metro da terra non viene colmato dalla Corvonero, che non ha alcuna intenzione di scendere da quel manico di scopa, o almeno per il momento, nonostante non capisca a pieno le intenzioni dell`altro. È solo quando quest`ultimo va a sfiorarle le dita, che trattiene per un attimo il fiato d`istinto, irrigidendosi forse di un poco. Ma inaspettatamente, non si limita a subire quel contatto, va invece a muovere delicatamente le dita come volerle intrecciare in quelle altrui, o almeno ci proverebbe. Per poi sussurrare un semplice «Grazie» che in quel luogo così silenzioso verrà udito più forte di quanto siano le intenzioni. Un grazie pieno di dolcezza, che dalle piccole labbra della MacGillivray esce di rado. Un grazie che è dal giorno del suo compleanno che aspetta di pronunciare. 
E lui non perde un secondo ad assecondare quel suo movimento andando ad infilare le ditina tra quelle di lei e stringere un po` più forte. E coglie quel "grazie" in tutto ciò, e con un respiro profondo va a socchiudere le palpebre, dilatando appena le narici e gonfiando il petto. E gira il capo, osservandola ora con la coda dell`occhio, regalandole a sua volta un sorriso grato - mordicchiandosi pure il labbro, quasi dovesse trattenersi dall`allargarlo - senza però aggiungere altro. Ovviamente in tutto ciò la manina non è stata mollata, e va a tenerla ancora quando piega il busto in avanti e piegando il manico in avanti con l`aiuto di una sola mano, seppur assecondi il tutto con il proprio peso ed un allungare le gambe verso quel legno che finalmente raggiugono.
Torna con i piedini a terra, mollando la mano dell`altro solo nel momento in cui lo fa lui per primo, portandosela lungo il fianco. E quando il Grifondoro si gira, lei non si allontana: alza un po` la testolina – dati i centimetri di differenza – e torna a dei sorrisi a lei più famigliari, infatti davanti al ghigno dell`altro un sorriso malandrino è quello che le increspa le labbra.
Va a girarsi verso la Corvonero con le braccia che si incrociano sotto il petto e andando a stabilire una distanza che - se lei non si allontanasse - rimane minima « devi trovare un modo più originale, per ringraziarmi davvero » quasi non gli fosse andato bene quel "grazie", con quell`accenno di divertimento e le labbra piegate - faccia da schiaffi - va a lanciarle una sfida.
Va ad alzare le sopracciglia, e sbuffare divertita dal nasino prima di « te lo devo dire più forte?» che magari non ha sentito bene – tipo. Mantiene quell`aria un po` scettica e molto falsa, ma non avanza altre proposte.
Le braccia ancora incrociate al petto, e non sembra piacergli quella risposta che fa scuotere il capino, gli occhi portati al soffitto arricciando appena le labbra quasi fosse offeso « mica sono sordo » toh, come prima risposta a spezzare tutta la magia - stendiamo un velo pietoso « e ho detto più originale, comunque » mica di ripeterlo (!!), e sembrerebbe pure serio - nel tono lo è, quando puntualizza - ma le labbra ben presto si distendono in un sorriso bonario, andando in un tocco veloce a sfiorarle la punta del naso con il proprio indice
Le tocca il nasino, e lei lo arriccia d`istinto con un sorrisetto che però un po` sbiadisce mentre cerca effettivamente un modo più “originale”. Aggrotta un po` le sopracciglia, storce lievemente la boccuccia verso destra e rimane un attimo così – pensierosa. E anche un po` panicatina, perchè non sa bene cosa dire, o fare. «Organizziamo un altro piano?» e lo chiede un po` incerta, perchè non sa se sia esattamente questo quello che attendeva il Terzino. «cioè – organizzo io e poi lo facciamo insieme» e così si pareggiano i conti. Il tutto pronunciato con quel tono interrogativo di fondo, di chi è confusa.
Quel suo uscirsene così, in fin dei conti, gli fa sbuffare una risatina; e a quel "organizziamo un altro piano" va a staccare la presa delle braccia, infilando una manina nella tasca. Comunque accenna pure con il capino, distogliendo lo sguardo e « ci sto » lei organizza e lui asseconda « anche se » e alza un ditino, l`indice « io ho sempre quel posto da farti vedere » accennato in un bigliettino. . Ah sì, e quel ditino sollevato va ben presto a raggiungere il suo fianco, andando ad infilarglielo lì in quel punto più sensibile a qualsiasi persona soffra il solletico « comunque » e l`altra mano va sulla sua vita per non lasciarla andare, prendendo poi a muovere le ditina ed accorciando appena le distanze in quella presa di chi non la farà scappare facilmente « non sei stata abbastanza originale » la sua motivazione - scusa? - per quella vendetta, e che sia divertito è palese da quell`espressione di chi trattiene a fatica le risate.
Sussulta quando il dito di quest`ultimo finisce nel punto del fianco sensibilino e assume quel broncino fintissimo – un po` troppo famigliare. Ma nemmeno il tempo di reagire a quel piccolo contatto che si avvicina ulteriormente prendendole la vita e iniziando a farle il solletico. Reazione prevedibile: Meg inizia a dimenarsi e ridere ad alta voce, cercando con le sue manine di staccare quelle altrui «SEEEEEB» urlato, ovvio «DAIIII» e tutto tra risate che proprio non riesce a risparmiarsi. «MA COSA VUOI CHE FACCIAAA» e il tono è anche un po` lamentoso – nel possibile visto che è molto impegnata a dimenarsi ed evitare quella tortura.
Va ad appoggiare lo sguardo sul suo volto per scorgerne la reazione e sorrisetti vari mentre le mani non la lasciano andare, un sorriso di chi è felice e particolarmente spensierato al momento; e gli urletti li coglie tutti perfettamente nonostante non sembri farlo, visto che per altri secondi infiniti lui continua, seppur ad una certa - smosso da non è chiaro cosa, forse un incrociarne lo sguardo o l`impulsività che si accende - vada ad arrestare il movimento di una manina. Il palmo aperto che tenterebbe di andare contro quello di lei, nello stesso intreccio di prima che stringe e sembra quasi tirare verso di sé.
È solo quell`andare a cercare la mano di lei che fa bloccare il tutto. Non reagisce, in un primo momento, fa passare lo sguardo a quell`intreccio con ancora l`ombra del sorriso dato dalle risate. Lo fissa, per un attimo perchè non ha ben capito come siano finiti lì. Si blocca per un attimo. Sposta gli occhietti su quelli di Sebastian, nel tentativo di incrociarne lo sguardo.
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Un`occhiata a lei mentre proverebbe ad accorciare ancora le distanze, e mentre una mano rimane intrecciata quella opposta va ad appoggiarsi sulla mandibola. E` tutto molto veloce ma comunque delicato, per niente irruente e pronto - in caso - a fermarsi, se lei dovesse volerlo. Le iridi vanno ad abbassarsi sulle labbra altrui per un momento breve, mentre colma quella poca distanza tra lui e lei, piegando il capino lateralmente e chiudendo gli occhi. Le labbra che vanno a premere delicatamente contro quelle di lei schioccando il bacio più innocente della storia che ha comunque la facoltà di fargli tingere le guance di rosso, trattenendo appena il fiato mentre il cuore ha iniziato a battere un poco più veloce.
È un attimo, ma che per la Secondina paiono degli interi secondi, in cui va semplicemente ad alzare un pochino di più la testa verso l`altro, in una specie di tacito permesso. Chiude gli occhietti, forse un pochino più forte di quello che si dovrebbe fare normalmente, ma senza ritrarsi o altro mentre riceve quel casto bacetto. Il tutto dura poco, ma la regia dice che dura il giusto, visto che il cuoricino di Maegan sembra star esplodendo dato il ritmo che si fa sempre più forte e le guanciotte già belle rosse. Nonostante l`imbarazzo va a cercare lo sguardo di Sebastian, con quegli occhietti un po` sgranati e sorpresi dalla piega del tutto, senza però mollare ancora la manina intrecciata alla sua. E apre anche la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiude, arrossendo ulteriormente e non sapendo bene cosa dire.
E va a staccarsi, aprendo piano gli occhietti e cercandone immediatamente gli occhi mentre piano un sorriso addolcito va a piegargli le labbra, soprattutto nel notare quell'arrossire altrui - il suo, in confronto, si intravede appena e va già scomparendo. La manina lì sulla mascella va a muovere di un centrimetro il pollice sulla guancia altrui in una semi carezza, non allontanandosi nemmeno troppo nel sussurrare « ecco, questo era più originale »
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korrektheiten · 2 years
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Musik zur Zeit
LePenseur:»von LePenseur  Ein Kommentarposter, den ich ob flagranter Trollerei und Beleidigung gleich dem Admin zum Fraß vorwarf, entblödete sich nicht, mir u.a. vorzuwerfen, wie ich in Zeiten des Ukrainekonflikts seelenruhig Artikel über Johannes Brahms veröffentlichen könne. Nun ja, was sagt man zu solchen Vorhaltungen? Bspw., daß ein Drohnenangriff oder ein Artilleriefeuer (egal welcher Seite) auch nicht besser wird, wenn ich über Brahms nichts geschrieben hätte ... Aber vielleicht wollte er auch nur mehr »ukrainische« Musik einfordern. Nun denn — dem will ich gerne nachkommen, indem ich von Peter Illjitsch Tschaikowsky die »Kleinrussische« Symphonie N° 2 in c-moll, op. 17, in einer durchaus hörenswerten Interpretation des Royal Liverpool Orchestra unter dem begabten jungen Dirigenten Wasilij Petrenko bringe. Die Ukraine hieß bekanntlich bis weit übers Jahr 1900 »Kleinrußland« — und die Symphonie wurde wegen ihrer kleinrussischen Volksmelodien, die in sie geflochten sind, so genannt. 1. Satz: Andante sostenuto, Allegro vivo 2. Satz: Andantino marziale, quasi moderato 3. Satz: Scherzo – Allegro molto vivace 4. Satz: Finale – Moderato assai, Allegro vivo, Presto Na, jetzt zufrieden, kleiner Troll ...? http://dlvr.it/SNGWqd «
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lizzieinwonderland · 4 years
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Elizabeth: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) Nella parte centrale del bancone de I Tre Manici di Scopa - a circa due posti di distanza da CATHERINE - seduta in maniera vistosamente scomoda su uno sgabello, se ne sta la nostra ex Grifondoro, con schiena leggermente incurvata in avanti, mentre, con un gomito poggiato sul piano d`appoggio, si tiene la testa con la mano destra. (...) mentre ogni tanto la mano va a stringere il bicchiere di burrobirra a metà che si trova poggiato lì davanti a lei. Accanto al bicchiere è poggiato un volantino, uno di quelli che stanno circolando da giorni a Hogsmeade, e i più vicini riuscirebbero a leggere "Haunted Valentine`s DeathDay Party" in grandi lettere.
Catherine: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) (...) «Ma chi sono i fantasmi morti il 14 febbraio secondo voi? Il capo non ha voluto parlare» e per capo intende il responsabile della Stamberga, già. Le burrobirre e la cioccolata in arrivo, le fanno ruotare il capo, fino ad inquadrare anche la strega seduta a pochi sgabelli di distanza da loro. La osserva per qualche secondo, anche se è difficile che riesca ad associarla ad un nome ed un cognome nell’immediato, ma il volantino viene notato eccome e la cosa non può che farla sorridere «Oh, la pubblicità quindi sta dando i suoi frutti» almeno quello.
Helena: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) (...) «Sarà magari una coppia di sfortunati amanti uccisi a San Valentino...» esordisce con aria teatrale e tono lugubre «Una storia macabra e straziante... Tipo che sono stati fatti a pezzettini a colpi di Diffindo e lanciati nel Lago Nero...» continua la pantomima. CATH però è stata distratta da qualcun altro. «Sarà l`Haunted Valentine`s Death Day Party più romanti-macabro della storia! Romacabro!» urlacchia allegra verso ELIZABETH «Garantisce la Smith! Grande organizzatrice!» indica l`amica, con l`intento pubblicitario messo in secondo piano di fronte a quello che è diventato lo scopo primario, cioè mettere un po` in imbarazzo la verdeargento.
Hilary: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) (...) Questo, prima che la stessa Ministeriale non le faccia notare il volantino in mano ad Elizabeth. « Hey! » tanto non dovrebbe essere così lontana, ma comunque ci ha già pensato Helle ad attirare l`attenzione della Grifondoro sul loro intrepido trio « Tu hai idea di chi siano i fantasmi? » le chiede, sollevando le sopracciglia, con fare lievemente curioso, in attesa.
Elizabeth: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) Non può fare a meno di origliare i discorsi delle sue vicine di bancone, ma d`altronde è da sola, si sta annoiando e ha quasi terminato la sua burrobirra. (...) «Fa un bell`effetto la Stamberga così illuminata. Bell`idea!» afferma con tono gioviale, indicando la costruzione magica che si intravede dalla finestra del pub. Ma la sua attenzione torna presto ad essere catturata dalle tre ragazze vicine e in particolare da HILARY. «Mmm, non saprei. Cioè, i miei fratelli, quando ero piccola, mi hanno raccontato tante di quelle storie di fantasmi della Stamberga Strillante che potrei scriverci un libro, ma non mi viene in mente nessun fantasma innamorato o qualcosa di simile.» risponde quindi, alternando il suo sguardo verso ciascuna delle tre streghe.
Catherine: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) «Penso sarà un evento per i marmocchi, prevalentemente. Hai visto l’orario?» e nel dirlo indicherebbe col mento il volantino in mano ad ELIZABETH, che come tutti gli altri indica come orario le 10 del mattino, o giù di lì. (...) Le amiche tuttavia riescono immediatamente a rendere quasi interessante la prospettiva di quel complemorte da festeggiare, tra cioccolatini lanciati ai fantasmi e la macabra storia d’amore «Speriamo! Ma si, per passare San Valentino alla Stamberga devono essere intelligenti. Sono certa che il resto del rompi boccini sarà da Madama Piediburro» (...) La risata si fa più nervosa quando la ROSS la indica come “grande organizzatrice di eventi”. «Ti affatturo!» sibila appena, rifilandole una gomitata sul fianco e sventolando una manina per salutare la grifondoro. «Lei scherza seeempre.» spiega col tono di voce che riprende il solito piglio «Faccio da guida turistica ogni tanto nei week end, per i più curiosi. Ma il responsabile ha deciso di strafare per San Valentino» esattamente come spiega il volantino a grandi linee. «E do una mano nell’organizzazione dell’evento» ecco in breve di che si tratta. Però…se c’è un modo per conquistarsi la Smith è farle dei complimenti per i suoi incantesimi. Gli occhi si sgranano e le labbra si piegano in un sorrisone fin troppo contento «grazie, sei gentile!» farla tronfiare peggio di un corvonero: lo stiamo facendo bene. «Davvero?» chiede riguardo alle storie di fantasmi «Sarebbe grinzafico se ne raccontassi qualcuna anche a noi, o ai marmocchi alla Stamberga.» che sia durante lo stesso evento o più in là, poco importa per lei. «Ma hai un viso familiare…» magari incrociate ad Hogwarts?
Helena: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) (...) Anche lei si focalizza a fissare ELIZABETH dubbiosa, ma a differenza di Catherine il volto non le dice nulla. E` quel suo sembrare più giovane che le fa supporre che abbiano circa la stessa età. «Comunque, bodyguard per chi?» si rivolge a HILS, come ripensando solo ora a quel termine. «Perchè i fantasmi non ce l`hanno un corpo...» è la tremenda battuta che le rifila, soffocando poi la risata nella cioccolata, con il risultato di riuscire quasi a strozzarsi.
Hilary: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) Ascolta la risposta di Elizabeth, annuendo di tanto in tanto, prima di farle un cenno con la mancina, come ad invitarla ad avvicinarsi. « Vieni da noi, viso familiare. » ripete le parole di Cath « Forse hanno tolto la parte sentimentale dalle storie, altrimenti la Stamberga non avrebbe avuto lo stesso effetto creepy. » dice, allungando poi la destrorsa per infilarla nella maniglia del boccale della Burrobirra di sua competenza. Poi commenta anche la proposta della Smith « Vedi? » un`occhiata laterale alla Wonders, giusto per far capire che si sta riferendo a lei. « Un complimento sugli incantesimi e ti offre già una parte nello spettacolo. » con tanto di sopracciglia sollevate, mentre le labbra si piegano in uno dei suoi sorrisetti insolenti. (...)
Elizabeth: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) «Ah! Non ci avevo fatto caso all`orario..» ammette con tono leggermente imbarazzato, abbassando lo sguardo sul volantino quando CATHERINE indica quest`ultimo e individuando così a chiare lettere l`orario incriminato. «Oh Merlino! Mi ero completamente dimenticata che il prossimo finesettimana saremo invasi da studenti..» borbotta in direzione delle tre ragazze con tono lugubre, per poi aggiungere subito dopo quando scopre che CATHERINE fa la guida turistica «Cioè, spero che i ragazzini vengano a frotte al tuo evento, non fraintendermi!» esclama in tono affrettato, sottolineando le sue parole con un gesto eloquente della mano «Ma spero che non vengano invece a rompere i boccini al negozio dove lavoro.. sono ancora in prova.» ammette, alzando gli occhi al cielo per un attimo e arrossendo leggermente. «Oh no! N-non sono molto brava a pa-parlare in pubblico.» si affretta a rispondere alla proposta di CATHERINE di intrattenere gli studenti con storie di fantasmi, balbettando miseramente - rettaggio lessicale che si porta dietro dall`adolescenza e che ogni tanto sembra ancora venir fuori. (...) «Scusate, non mi sono presentata.. mi chiamo Lizzie. Cioè Elizabeth. Wonders.» porge la mano in direzione delle ragazze, attendendo quindi di stringere la mano e fare quindi le dovute presentazioni. «Forse ci siamo conosciute ad Hogwarts? Quando vi siete diplomate? Io nel `66.» chiede con curiosità, ma tuttavia senza riuscire ad associare nessuna delle tre a un nome o a conoscenze in comune.
Catherine: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) (...) Acchiappa il boccale di burrobirra per fare una specie di brindisi e portarlo immediatamente alle labbra senza aggiungere altro…almeno fino a quando la Darcy non decide di proseguire con le sue adoooorabili prese in giro. «Gli amici migliori, dicevano…» schiocca la lingua sul palato «Sicuramente lei è un’invitata più gradita di voi!» e fa una linguaccia ad entrambe, tornando a rivolgere uno sguardo alla povera Elizabeth, che invece di avere a che fare con tre streghe adulte, stasera pare abbia a che fare con la parte più troll di tutte e tre le coetanee. (...) «Oh, ce ne saranno tanti in giro. Ma restano solo a girovagare, spesso e volentieri» quindi lo shopping secondo lei sarà gestibile. «che negozio, comunque?» domanda curiosa, inclinando un po’ la testolina di lato «Catherine, piacere!» il boccale viene rivolto in sua direzione aggiungendo dopo aver mosso appena le dita della mano libera come se stesse contando «Eravamo al primo anno noi, mi sa. team ’72!» replica svelando che si, effettivamente sono delle ex compagne di classe. «Quindi abbiamo detto: lancio di cioccolatini, storie più o meno macabre per intrattenere gli invitati…e trovare qualcosa per far sentire a casa anche i fantasmi e i loro invitati. Cos’è che piaceva a Nick Quasi Senza Testa…?» ecco, siamo certi che ci penserà per il resto della serata.
Helena: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) (...) «...abbiamo i biscotti!» completa l`invito della DARCY a LIZZIE . «Ci può dare un piattino di biscotti, per favore?» è quindi la richiesta obbligata alla cameriera, per quanto la citazione fosse figurata, prima di tornare a sorridere alla GRIFONDORO, che attira subito la sua simpatia, sentendola forse spirito affine. (...) Si presenta poi a sua volta, stringendo delicatamente la mano che le viene porta. «Helena, ma puoi chiamarmi Helle, piacere... Uh!» esclama poi, quando LIZ rivela l`annata dei MAGO, avendola pensata molto più giovane, ma fermandosi all`ultimo prima di svelarlo. (...) «Noi in realtà ci siamo magate nel `72» si sovrappone involontariamente alla SMITH, e mentre parla indica alternativamente se stessa e le ex- Serpeverde, mentre il cervellino si mette all`opera a fare qualche rapido calcolo. (...) «No, ci siamo perse per un pelo, quindi?» chiede, dubbiosa, chiedendosi se abbia fatto il calcolo correttamente o meno. La conversazione però è dirottata verso l`organizzazione dell`evento «Mmmh... Boh, forse potete fare qualche gioco scemo...» è l`unica idea che le balena in mente. «Tipo, potete fare una specie di ballo anche voi, assegnando dei numerini a ognuno e poi accoppiando la gente ad estrazione e... Ognuno avrà anche in fronte il nome di qualche personaggio legato a qualche tragedia amorosa e bisogna indovinare chi si è facendo domande, tipo, però non ne ho idea, perchè non ne conosco di magiche...» blatera senza filtri, senza valutare prima. «Però per i fantasmi... Non è che abbiano dei bei gusti, da che mi ricordo... »
Hilary: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) (...) Fa comunque attenzione quando si parla del negozio in cui lavora Lizzie, per quanto non dica nulla a riguardo. Smolla la presa sul boccale solo per allungare la mano in direzione della Wonders, quando sarà il suo turno di presentarsi. « Hilary Darcy. » senza specificare l`anno, tanto ci ha già pensato l`azione combinata di Cath ed Helle. « Tu eri anche nella Voce? » chiede, corrucciando la fronte in un`espressioncina pensierosa, come se riportasse alla mente vecchi annali studiati in redazione, da brava Caporedattrice. Questo, prima che arrivi il momento di sparare altre idee a caso sulla serata. Ascolta il dire delle amiche, annuendo qua e là e sorseggiando la Burrobirra, salvo poi intervenire un po` a caso quando nota dei silenzi. « Perché non fare un toto-morte-dei-fantasmi? » la butta lì « Inventatevi un premio Stamberga-style per chi azzecca l`anno in cui i fantasmi sono ... diventati fantasmi, ecco. » poi, volgendo di nuovo il capo verso Lizzie. « Non essere timida, bombarda anche tu qualcosa. » Poi ci pensa Miss Organizzatrice a impacchettare tutto. » dice, mentre le sfugge un`altra leggera risata e allontana il fianco dalla Ministeriale, in un gesto involontario, nel caso in cui decidesse di rifilare una gomitata anche a lei.
Elizabeth: (Tre manici di scopa | lunedì 8/02 post lavoro) «Lavoro da Scrivenshaft, il negozio di piume e pergamene» risponde con semplicità alla domanda diretta di Catherine, mentre afferra il boccale di burrobirra, imitando il gesto della ragazza, per poi scolare l`ultimo sorso della bevanda, ormai calda. (...) Dedica poi la sua attenzione a HILARY, quando quest`ultima nomina La Voce degli Studenti. «Sì! Al sesto e settimo anno.» afferma con una punta di orgoglio, ma non fa in tempo a chiedere in direzione di Hilary, del perché della sua domanda, che la conversazione viene dirottata nuovamente sul tempa del complemorte imminente. Ascolta le varie proposte restando in silenzio per lo più, ma sinceramente interessata e sempre più incuriosita dall`evento. Quando Hilary la incalza per proporre qualche idea adatta all`evento «Mmmm, magari si potrebbe organizzare una sorta di caccia al tesoro? Non so, qualcosa che riesca a coinvolgere fantasmi e studenti...» propone, non con tanta convinzione però «Qualcuno ha una penna prendiappunti dietro?» domanda in direzione delle tre, offrendo il suo appoggio a mettere nero su bianco tutte le proposte finora presentate. Ne avrò ancora per parecchio, la nostra Lizzie, che sembra ormai dimentica di quel qualcuno che le ha, senza ombra di dubbio, ormai fatto buca. Ma non sembra per niente dispiaciuto del cambiamento di serata, ecco.
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levysoft · 6 years
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In caso aveste ancora qualche dubbio, malgrado il tartassamento mediatico e politico degli ultimi mesi, è incontestabile che noi — europei, occidentali, atlantisti, Forze del Bene, eredi dell'Epoca dei Lumi eccetera eccetera — ci siamo imbarcati in un nuovo ciclo della guerra fredda con l'est, solo che questa volta sono in ballo meno missili e più troll. E come all'epoca di Khrouchtchev, chi dice guerra fredda dice spionaggio, e dunque materiale d'ascolto ad alta tecnologia. Lo scorso 16 aprile, il governo britannico e americano hanno messo in guardia il blocco occidentale contro le spie russe, che si sarebbero infiltrate non solo nelle infrastrutture governative ma anche nei server delle imprese e persino nei router dei cittadini privati — sì, dicono così.
Per riassumere, viviamo in un'epoca formidabile in cui due superpotenze tecnologiche e i loro rispettivi alleati, privati di missili intercontinentali dalle risoluzioni ONU si fanno la guerra sul terreno informatico e si spiano alla meno peggio grazie a sistemi audio deliranti. Tutto questo è divertente, ma non ha lo stesso fascino desueto dei microfoni dissimulati in qualsiasi cosa, dai battiscopa ai nani da giardino passando per i gatti.
Lo scorso 18 aprile, su Twitter, Guillaume Nicoulaud ha tirato fuori la fantastica storia del progetto Gatto acustico (Acoustic Kitty) e ha deciso di condividere con la massa connessa uno degli aneddoti più succosi e rappresentativi della Guerra Fredda che mi sia mai capitato di sentire. Rivelata al mondo per la prima volta nel 2001 da una serie di documenti della CIA relativi a progetti che implicavano dosi massicce di LSD, l'operazione gatto acustico comparirà nei libri di storia come uno dei più clamorosi dell'agenzia di controspionaggio americano.
Il tutto inizia nel 1961, quando inizia la crisi di Berlino e le persone non sanno ancora che porterà a un'escalation vertiginosa nel conflitto tra est e ovest. La CIA, da parte sua, cerca di spiare i russi nella loro ambasciata di Washington senza troppo successo. Finché qualcuno del reparto scienza e tecnologia — una sorta di divisione dedicata ai gadget che Jeffrey Richelson, in un libro eponimo del 2001, chiama I maghi di Langley dal nome della città che ospita i quartieri generali — non ha una specie di epifania: partendo dall'assioma secondo cui i gatti vanno dove vogliono, quando vogliono, nei posti più inappropriati e senza che nessuno li ostacoli, si poteva trasformare un gatto in un microfono, lasciare che il personale dell'ambasciata lo adotti, ed ecco aprirsi l'open bar dei segreti diplomatici. Il progetto è stato finanziato con 10 milioni di dollari.
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Una rappresentazione dell'Accoustic Kitty. Origine sconosciuta.
Microfono nelle orecchie, antenna nella coda
Se dite che un microfono nel collare sarebbe stato di gran lunga più semplice, trascurate un dettaglio tecnico molto importante: nel 1961 un registratore a bande magnetiche era grande tanto quanto un tostapane. La missione degli ingegneri di Langley è trovare il modo di integrare microfono, registratore e antenna di trasmissione nel corpo del gatto senza che lui ci restasse secco. Insomma, un progetto decisamente ambizioso.
Ancora prima di iniziare le prove su dei poveri felini, bisogna progettare l'apparato. Dopo quelle che saranno state intense settimane di progettazione, i maghi di Langley hanno raggiunto un accordo: il microfono sarà impiantato nel canale uditivo e l'antenna seguirà la colonna vertebrale fino alla coda, mentre la batteria sarà a livello del ventre. In un libro dedicato al ruolo dei nostri amici pelosi nella guerra fredda americana, Emily Anthes racconta come in un'ora di operazione un veterinario abbia trasformato "un gatto dal pelo grigio e bianco" in una "spia d'élite". Miracolosamente, l'operazione è riuscita, se si considera tale la creazione una chimera mezzo gatto mezzo cyborg. Per Victor Marchetti, assistente del direttore della CIA negli anni 60, intervistato nel libro I maghi di Langley, l'agenzia avrebbe creato una "mostruosità". Almeno, hanno pensato, la bestiola è operativa e fornirà presto i risultati sperati, inclusi forse inestimabili tesori di guerra. Illusi.
Una volta ripreso dall'operazione e lasciato nella natura per i primi test, il gatto si comportava esattamente come un gatto, non faceva altro che bighellonare dappertutto tranne che nei posti strategici. "L'hanno testato e ritestato, hanno scoperto che quando aveva fame andava a caccia" ha raccontato Marchetti al Telegraph nel 2001. La soluzione immaginata dai maghi di Langley? Sottoporre il gatto a una nuova operazione per sopprimere il suo appetito, e mettere in atto tutto un programma di allenamento per renderlo docile tanto quanto un'aquila. Se i dettagli del programma restano ancora questi, una cosa almeno è certa: costerà al governo americano altri 10 milioni di dollari — ripeto, era un altro periodo storico.
Bob Bailey, uno dei migliori addestratori di animali dell'epoca, che dirigeva anche il programma di educazione dei delfini della CIA — non ridete — ha dichiarato allo Smithsonian Magazine che "potevamo fare in modo che il gatto ascoltasse certe voci. Non sappiamo come ci siamo riusciti ma abbiamo constatato che il gatto ascoltava sempre di più le voci delle persone facendo meno attenzione al resto." Lavorando poi con Robin Michelson, tra i pionieri degli impianti uditivi, i team della CIA hanno messo in atto un dispositivo per controllare — almeno parzialmente — la direzione del gatto, a distanza, grazie a delle sequenze di ultrasuoni. Meglio di un gatto-microfono c'è solo un gatto-microfono telecomandato.
L'Original Headquarters Building (OHB) della CIA, inaugurato nel 1961 a Langley, Virginia. Immagine :
CIA
Una sconfitta clamorosa
Ed ecco come, dopo cinque anni di sforzo, due operazioni e centinaia di ore di condizionamento mentale per far tacere l'istinto animale e 20 milioni di dollari di soldi pubblici investiti, un gatto-microfono aspetta in un van poco fuori dall'ambasciata russa di Washington D.C., pronto a fare la storia e a far cadere l'unione sovietica una volta per tutte.
"Per la sua prima missione ufficiale, la CIA porta Acoustic Kitty in un parco e gli ordina di intercettare la conversazione di due uomini seduti su una panchina" racconta Emily Anthes. Non appena nella natura, il gatto ignora i comandi, si avventura lungo la strada e finisce sotto un taxi che passava di là. Distanza percorsa: 300 metri. Missione fallita, probabilmente una delle esperienze più umilianti che i maghi di Langley abbiano mai fatto. Secondo i documenti degli archivi dell'università George Washington, l'agenzia avrebbe smantellato il progetto nel 1967, giustificando la sua decisione con la spiegazione che malgrado "l'energia e l'immaginazione" degli ingegneri, l'utilizzo dei gatti-cyborg sul terreno delle operazioni di sorveglianza sarebbe "poco pratico", non dimenticando però di fare i complimenti per i "notevoli progressi scientifici". Ci mancherebbe altro.
Diversi anni dopo questa presunta sconfitta, nel 2013, un vecchio della CIA di nome Robert Wallace ha smentito vigorosamente questa versione nel suo libro Spycraft, assicurando che "il progetto era serio" e che il gatto era sopravvissuto all'incidente ed era stato recuperato e riportato alla vita civile — chi lo sa, potrebbe essere stato persino decorato. La sua fonte? "Il capo del progetto", ha risposto. Tanto peggio per la CIA, quanto meglio per l'internet, ormai sarà l'altra versione a restare nella storia: quella di un fiasco memorabile. A prova del fatto che il gatto continua a vivere nella memoria collettiva, gli è stato dedicato un cortometraggio nel 2016.
Se i recenti sviluppi diplomatici hanno a che fare con il timore di un ritorno a delle dinamiche di potere bilaterale degne degli anni sessanta, è anche merito del riemergere di queste storie dell'epoca, molto più colorate delle nostre problematiche di intelligenza artificiale militarizzata e robotizzata. Almeno, se la cyberguerra finirà per catapultarci in un inverno post-atomico eterno, nessun animale è stato maltrattato per arrivarci.
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nero-onirico · 4 years
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Sogno n. 2 / La maga arciera e la fortezza
La fanciulla era ospite presso l'ennesimo castello pullulante di maghi, o forse una fortezza in stile Kaer Morhen, dove venivano addestrati in segreto giovani guerrieri, i quali si rendevano invisibili ai più.
Che fosse in visita per questioni personali o perché qualcuno avesse richiesto il suo aiuto, non è dato saperlo.
All'improvviso, l'irruzione di un troll percuote la tranquillità eterea di quel luogo. La fanciulla combatté al fianco di qualcuno, un ragazzo o un uomo senza volto né identità. Dopo un iniziale inceppamento del suo potere magico, riuscí ben presto a scoccare frecce incantate senza nemmeno bisogno dell'arco: dalle mani fioccavano scintille di fuoco e frecce invisibili impattavano con l'aria creando un'onda d'urto che le scostava i capelli dal viso.
Sconfitto il troll, torna la tranquillità nel luogo misterioso. La direttrice, un'elfa bionda dalla pelle nivea, girava sempre con addosso la sua mantella di pelliccia bianca. Aveva l'aria di chi nasconde qualcosa e, difatti, quel luogo custodiva un mistero che aleggiava attorno a delle segrete inaccessibili, segrete che la fanciulla aveva il bisogno di esplorare, per un motivo relativo alla sua vita, al suo passato. L'elfa-direttrice, però, non aveva la benché minima intenzione di rivelare quanto la fanciulla domandava a proposito delle segrete. L'unico accesso era attraverso quelli che sembravano dei bagni abbandonati all'interno della fortezza stessa. Costretta ad andarvi dinnanzi, sotto le pressioni della fanciulla, l'elfa rifiutò fino alla fine di condurre la ragazza all'interno: era necessaria una formula magica per la cui conoscenza però "non era ancora arrivato il momento".
Con lo sguardo deluso e irato, la fanciulla la lasciò andare tutt'altro che rassegnata: non le ci volle molto a decidere di avventurarvisi comunque. Scrutò il percorso così, cercando la via migliore per penetrarvi, con gli occhi fissi sulle mura marce e sull'oscurità che le nascondeva.
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Ripassa la cronologia dei commenti di quel troll con le nuove schede profilo di YouTube
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Cosa hai bisogno di sapere YouTube sta lanciando una nuova funzione chiamata Profile Cards, che spera incoraggerà gli utenti a "esplorare i commenti, creare connessioni con gli altri". Quando scorri i commenti su un video, ora puoi fare clic sul nome di una persona per lanciare la sua scheda profilo. Questo contiene informazioni come il loro nome, i conteggi degli iscritti e l'intera cronologia dei commenti sul canale in questione. YouTube spera che le sue nuove schede profilo (tramite TechCrunch) promuovano uno spirito cooperativo tra la comunità di YouTube e li aiutino a "esplorare i commenti, creare connessioni con gli altri e contribuire a un YouTube più accogliente nel complesso". Tuttavia, è difficile ignorare il potenziale di abuso e comportamento generalmente simile a un troll che potrebbe anche consentire. Con la modifica, facendo clic sul nome di un utente o sull'immagine del profilo durante lo scorrimento dei commenti su un video, si aprirà la propria "Scheda profilo". Tra le altre cose, mostra le versioni ingrandite della foto del profilo e del nome, insieme al conteggio degli iscritti. Molto più interessante - e probabilmente controverso - è l'aggiunta della loro cronologia dei commenti sul canale, la prima volta che abbiamo visto tale aggregazione nel sistema di commenti di YouTube. Sebbene i commenti fatti su altri canali non vengano inclusi, esiste ancora il potenziale che, data la natura spesso controversa della sezione dei commenti di YouTube, la modifica aprirà la possibilità ai troll di passare attraverso i commenti precedenti di un utente alla ricerca di insulti e momenti "gotcha". Al contrario, potresti capovolgere i tavoli sul troll facendo un po 'di snooping per scoprire la loro strana ossessione per la raccolta di pelli di serpente. Il nostro servizio VPN preferito è più conveniente che mai La ricezione della funzione è stata, almeno finora, positiva, con molti canali più piccoli che la considerano un modo per migliorare la propria visibilità commentando il lavoro di creatori più popolari. A tal fine, una scheda profilo contiene anche un collegamento per visualizzare il canale del commentatore, nonché il pulsante rosso 'Iscriviti' gigante che tutti abbiamo imparato ad amare. Se sei già abbonato, d'altra parte, anche la scheda profilo lo mostrerà. Le schede dei profili verranno implementate prima su Android, con altre piattaforme che presto seguiranno. Oltre a ciò, la società sta anche implementando una nuova opzione per filtrare i video nei feed delle tue iscrizioni, anche se in questo caso, l'aggiornamento arriverà prima su iOS e su Android successivamente. YouTube: tutto ciò che devi sapere Potremmo guadagnare una commissione per gli acquisti utilizzando i nostri link. Per saperne di più. Un cambiamento lungo nelle opere Non è più necessario un numero di telefono per utilizzare Google Duo sul Web Google ha ora revocato il numero di telefono richiesto da Duo, il suo servizio di videochiamata. Gli utenti ora hanno bisogno solo del proprio account Google per iscriversi al servizio in futuro. Veramente wireless Le vere vendite di cuffie wireless di Samsung nel 2019 non potevano competere con Apple Gli ultimi dati di Strategy Analytics mostrano che Apple domina il vero mercato delle cuffie wireless, con Xiaomi e Samsung che arrivano al secondo e terzo posto lontani. Come la magia Il CEO di OnePlus conferma che la "telecamera invisibile" arriverà sui dispositivi consumer Il CEO di OnePlus, Pete Lau, ha recentemente confermato su Vergecast che la tecnologia delle telecamere invisibili mostrata nel OnePlus Concept One al CES 2020 si trasformerà in un prodotto di consumo. Non muoverti Questi sensori di movimento sono perfetti per Samsung SmartThings Abbiamo compilato un elenco di sensori di movimento SmartThings che non ti daranno alcun mal di testa.
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Capitolo 356: Jötunn (prima parte) - Analisi Un campo di battaglia, troll che mostrano segni del loro avanzare con i resti di umani. Davanti a loro si staglia un esercito. Griffith con l'armatura con Zodd e gli altri apostoli che avanzano contro il nemico. Lo scontro degli apostoli è duro e Griffith avanza con la cavalleria, stendardi al vento e armi in pugno contro le schiere troll. Gli umani al seguito di Grif colpiscono i nemici. Mule sprona gli uomini domandosi da dove provengono finchp Sonia non lo raggiunge telpaticamente per salvarlo da un lancio di massi nemico. lei compari con un altro gruppo e dopo aver rimproverato il ragazzo, indica a Grif al solito i punti nevralgici. Il punto principale è un boss che Grif scruta maleficamente. Analisi... Il capitolo ci dice che mentre Casca si rimuove nel mondo.... Il capitolo è davvero interessante e ci riporta da Griffith. MOlti pensano che sia nello stesso istante, altri sono passate settimaneal di fuori dell'isola degli elfi e che Griffith sta combattendo i nuovi che lui stesso ha portato in quel piano. Molti hanno paura che Griffith stia cercando di farsi largo in modo da giungere all'isola degli elfi. Che oltre che per Flora, anche gli elfi rischiano e che questo capitolo sia un'introduzione al suo assedio e al suo reincontro con Gatsu. Griffith alla fine, e questo importante capitolo lo dimostra, continua la sua avanzata, ma in modo politico, anche se è meno efficace. Potrebbe andare da solo, è solo un semplice branco di orchi, una semplice formalità per Femto. Almeno, se vuole fare di fretta e non mascherarsi come pensano solo portandosi dietro l'armata come facciata e gusto per i vecchi tempi umani. Potrebbe sbrigare le sue faccende da solo con i suoi apostoli, più efficace ma ha bisogno di apparire come vuole e che vedano da loro cosa sta facendo, pare, di buono per gli umani. Deve andare al fronte come Grif e non Femto, e accompagnato da soldati umani! Come ha sottolineato Mule, "queste non sono battaglie che faranno la storia ma diventeranno leggendarie". Così, mentre Griff rafforza il suo status di Gesù 2.0 si rafforza con i suoi testimoni umani, Sonia è molto utile proprio per proteggere e dargli le info necessarie. Eppure cè smepre il dubbio su Sonia. Uno come Phemt perchè dovrebbe usare una come Sonia per dirgli cosa fare? E' come se Slan chiedesse a Schilke dove trovare un posto o qualcuno.... Quindi vediamo che la storia non si ferma per aspettare Guts, e che Rickert sicuramente si occuperà anche della sua squadra per equipaggiare i kushan che rimangono. Dato che non sappiamo quanto tempo sia passato a Griffith precisamente,molti pensano che ci sia stato già il matrimonio prima di tornare a Guts e agli altri personaggi. Griffith alla fine, e questo importante capitolo lo dimostra, continua la sua avanzata, ma in modo politico, anche se è meno efficace. Evabbè... Griffith quindi vive il suo sogno. Voleva il suo castello, ce l'aveva, ma cosa c'è di meglio per un guerriero che una battaglia per proteggerlo o ampliarlo? Direi che Griffith, oltre a costruire il suo regno, vive nel bel mezzo del suo ideale. E poi, per combattere battaglie contro i mostri che prosperano in Midland, ha lo status di protettore di Charlotte in aggiunta a salvatore e, oltre il Papa e chi lo ha accettato come messia, in realtà in realtà è il sovrano legittimo anche ora.... Avere il "castello" è bello, ma vincere come gli piace è meglio ;) La presenza di esseri umani è essenziale, in primo luogo per farsi vedere e considerare dalla gente come umano ma speciale , e poi per dimostrare che lui è il loro leader in modo legittimo perché porta l'uomo, l'essere umano contro mosti, alla vittoria contro le "forze del male"... che egli stesso ha liberato e portato ma lì ma a parte Guts e compagni non lo sanno in molti purtroppo. Si pensa nel web che sia un antipasto degli eventi che si sono svolti sull'isola, ma dalla parte di Griffith indicando come se da un lato cè forse una speranza qui invece ce guerra. Charlotte lo ha già spostato? E altri eventi che possono disturbare la tranquillità di Flaconia saranno mostrati mentre Grif non cè? Si procederà con Rickert e il suo viaggio verso la terra dei Kushan? E una volta che Rickert e i suoi nuovi amicitornano sulla strada per Falconia, troviamo Guts e i suoi amici lì per unirsi? Tante domande ma finora capitoli piccoli e trama che va avanti a rilento. In ogni caso, questo capitolo è davvero bello, far ricadere l'attenzione nell'universo oscuro delle battaglie contro le brutte e grandi creature è davvero grandioso. Ho pensato che avremmo trovato Griffith, ma non in queste condizioni anche se in maniera così ristretta da non dare reale evoluzione veloce e chissà quanti capitoli questa parte si mangerà. E' un ritorno significativo, per vedere come si concluderà con i giganti e quali saranno i seguenti obiettivi perché Elfhelm rappresenta una grande minaccia per il suo regno fittizio. Spero che presto sentiremo parlare di elfhelm e dei loro piani per contrastare femto che al Falco non vanno giù. Sempre che gli elfi siano parte dell'equazione. Pertanto occorrerà aspettare mesi prima di andare al dunque. Miura è un vero sadico per cambiare il punto di vista in quel momento, ma non è sorprendente. Cosa dire di questo capitolo che consente un ritorno alla violenza per il quale è noto questo manga? È vero che non sappiamo ancora perché attacca questi giganti, ma sembra determinato a annientarli, per aiutare Mule e Sonia che lo mette in guardia contro l'unico che sembra opporsi a una piccola resistenza. Molti si sono chiesti perchè chiamare questo capitolo così?!? Il titolo è: Jötunn (prima parte). Jötunn Pronuncia: yōtən Altri nomi Troll, þurs, risi Nome norreno Jǫtunn (plurale Jǫtnar ) Gruppo Creatura mitologica Specificazioni Personifica le forze della natura Opposte agli uomini e agli dei Origine Mitologia nordica Prima menzione Edda poétique, , viii e - xiii ° secolo Il jötunn o jötnar (norreno significato " gigante " ) sono, in mitologia norrena , creature umanoidi che personificano le forze della natura, con impressionante forza e poteri divini a volte come metamorfosi e illusione . Sono predecessori, parenti e nemici degli dei e abitano abitualmente a Jötunheimr dove sono separati da Midgard , il mondo umano, da alte montagne o fitte foreste. Tutti i jötunn sono i figli di Ymir, il gigante ermafrodita delle origini secondo la cosmogonia nordica . I giganti di Jötunheim sono in perenne guerra contro gli dei, che di solito sono guidati dal dio della guerra Thor nella loro lotta. Sono creature caotiche, al contrario di divinità che rappresentano l'ordine. Durante Ragnarök , i giganti saranno in prima linea nella battaglia per attaccare gli dei, è il gigante di fuoco Surt distruggerà tutti i mondi con la sua spada fiammeggiante. Più tardi, nel folclore scandinavo , i troll riprendono molte delle funzioni della più antica nozione "gigante" . Quindi gli dei sarebbero la Mano? Forse. MOlti si chiedono se vedremo Griffith combattere da solo, sarebbe comunque interessante, tutto sembra avere successo fino ad ora, ma è vero che Elfhelm rappresenta una minaccia per lui. È vero che cè bisogno di sviluppare la parte di Griffith ma non penso che ci resteremo a lungo. Il ritorno a Casca e Guts è troppo lungo e va proposto... Griffith per me combatte già, è fedele alla sua solita strategia, cercherà di uccidere il capo nemico anche se ancora non sappiamo se affronta questi esseri per motivi buoni (gli umani e sicurazza) oppure per altro. Ciò che mi sconvolge sempre è vedere docili gli apostoli e i parassiti che ha reclutato mentre il loro istinto ha la precedenza su tutto e sembra strano che siano così passivi... Quindi per ora è contro i jötunn e sta forse andandoal mondo degli Elfi sapendo che nelle isole ci sono diversi clan / tipi. Inoltre il mondo che lui vuole controllare per come sembra proprosto fa pensare che sia ispirato al mondo dei 9 (regni) Mythologici scandinavi. E il ramo dell'albero connette tutti i mondi! Se cercate immagini o info su internet vedere come un albero è il nucleo ect... Quindi se Miura segue questa logica unificherà i Regni per farli controllare tutti e poi quelli che si oppongono ... capito! Quindi i Regni sono: -Midgard (Midland) terra del mondo di mezzo, uomini -Alfh, mondo di elfi leggeri (Elfhelm) -il mondo dei morti ... (Styx) -Jötuneim, mondo del Gigante. -Il Mondo di Vanes and Ases (Mano di dio, Apostoli) -mondo di ghiaccio -mondo di fuoco -mondo di Elfi neri e altre creatura ancora non conosciute ma indicate o mondi spirito-onirico)? -MOndi intermedi (Guts, maghi ...) Interessante ma idea messa a manga può essere lunga .. molti lunga... Sarebbe interessate il passaggio a Griffith potrebbe buono per la prossima transizione su Guts e Casca. Vedere Griffith vincere e la sua parata di vittoria per giungere al suo matrimonio, vederlo in cima al suo sogno e poi tornare da Guts e Casca che si trovano nei loro problemi. Può essere carina come cosa ma quanto ci vorrà realmente in tema di anni? Personalmente penso (e spero) che il capitolo rimarrà su Guts e Casca dopo anni per giungere a questo punto. Se non mi sbaglio, Casca ha visto una parte di ciò che era durante il suo periodo di pazzia e non riesce a ricordare cosa è successo prima di quel punto: nel momento in cui Griffith è tornato con la pseudo seconda eclissi. Rivedendo Guts e, per quanto riguarda il modo in cui la pagina è presentata, la sua aura, ha fatto da grilletto su ciò che è accaduto, così alla sua memoria riappaiono i momenti come la visione dell'uomo che lei idolatrava ridotta a uno statovegetale incapace di portare a termine il suo scopo, la morte dei suoi compagni, ecc. ecc. ..e non sappiamo se accadrà cosa molti temono. Ossia non avendo di nuovo la verità lei crederà in maniera sbagliata a cosa sa. Il prossimo capitolo sarà quindi un capitolo di cura, discussione e accettazione. Lei dovrà accettare di aver sperimentato tutto edovrà scegliere come avanzare (non tutti in un capitolo e sicuramente avrà tempi post-traumatici, penso in particolare la prossima volta che vede un apostolo), ma è impossibile per lei diventare di nuovo pazza anche se il suo cuore ha ancora le spine. Miura ha fatto troppo dalla ricerca di Guts a questo rito per finire col dire che tutto è andato male, per non dire altro. Ovviamente non diventerà mai la Casca dell'età dell'oro come si spera se tornano i vecchi ricordi dell'eclissi (normale, Guts non sarà mai più lo stesso). Non so se lei vuole parlare con Griffith, ma ho ancora l'impressione che a un certo punto vorrà trovarlo per vedere se può "liberare" suo figlio. Inoltre, non vedo l'ora di vedere il prossimo aspetto del bambino, e la reazione di Casca nel vederlo. E quando ricorderà di aver partorito, lo cercherà o vorrà sapere cosa è accaduto? Non voglio davvero che la nuovo Casca sia solo una madre che cerca suo figlio. Ma per ora questo è quello che viene in mente per il suo sviluppo futuro s ele cose che Mura ha inserito sono corrette. Purotrppo cè da considerare che Casca sembra, dalla visione di Guts appena lo vede, che è lui che porta l'eclissi e dopo vediamo l' immagine Griffith come "vittima" con tutto il suo fragile corpo i suoi ricordi possono essere alterati o lei può mescolare tutto. Sicuramente questo capitolo è un aneddoto per mostrare il potere dell'esercito di Griffith e di come aiuta le persone (forse), Miura sembra proporre un buon lancio col rilasciare capitoli ogni mese senza sosta. Questo scenario ora porta a una domanda... Griff sta facendo una semplice cittadella o un intero regno (vedi Judeau e Guts quando descrivono cosa Grif desiderava). Non lo sappiamo ancora, ma penso che non si sia sposato per quella ragione comunque. Charlotte è la regina della Midland, non solo una duchessa o contessina. Per diventare Re vorrà fare qualcosa di grande che possa anche per poco placare la sua sete di potere. Alcune cose che pensiamo... - Tocca le creature di Qulipoth, e la sua semplice presenza mantiene le porte dimensionali aperte, quindi questo tipo di battaglia è forse stupida come dicono alcuni?, A meno che tutti non stiano sradicando e rompendo l'equilibrio tra le dimensioni? Ciò che potrebbe servire i piani di Void in effetti ... - la mano è arrivata nel piano dei mortali. Abbiamo Ubic e Conrad, rispettivamente pazzia e malattia, Slan come lussuria ect e ancora non sono tornati davvero a parte Slan per dire cosa desiderano loro dai piani di Grif - si prepara il terreno per la battaglia finale, in modo che Guts arriva mentre Griffith è un eroe della leggenda e Sovrano di un regno più grande di Midland stesso e il guerrierò sarà lì per detronizzarlo? - Griffith può fare questa campagna al solo scopo di fuggire da Charlotte e la sua corona. Charlotte è solo un oggetto come sempre e forse non riesce, anche dopo essere Phemt, a esser eun bravo attore come prima e più grande fa il suo regno prima di sposarsi, legittimandosi al 100% sul mondo umano, prima una volta presa corona potrà decidere cosa fare con chi non sopporta... Visualizzando questo capitolo, in particolare penso che Griffith ha molta strada da fare prima di raggiungere il suo obiettivo, anche con le creature che sono diciamo suoi simili come dicono molti. Suggerisce un sacco di interessanti sviluppi prima della resa dei conti finale di Guts / Griffith. In ogni caso, questo capitolo eccitato più che in quella precedente, ma non è stato molto difficile e molto contento Miura si concentra su Griffith (Petit Papa Miura, se mi leggi: grazie : Rev:). In ogni caso penso che questo capitolo sia un vero piacere per gli occhi! Non smetto di guardare le tavole. Tutti i personaggi presenti sono molto belli, adoro tutti i dettagli cupi, troviamo il talento di Miura come lo abbiamo sempre amato e vedere Griff guidare il suo esercito è sempre sublime... Sembra davvero l'aspetto che ha avuto durante l'età dell'oro, l'aspetto ultra concentrato delle battaglie mentre era solo umano. Da allora è diventato uno della mano e ha passato l'intera campagna contro i kushan con lo sguardo del semidio che si annoia, mentre le battaglie erano di un livello diverso da quello di una semplice banda di orchi. Davvero, mi fa rabbrividire quando ci penso ... Inoltre, ho l'impressione che il combattimento abbia riacquistato il suo dinamismo! Quindi scommetto un ritorno su elfhelim entro la fine del volume, prego giorno e notte in modo che nel frattempo non ci sia alcuna interruzione! Miura deve calcolare che l'ultimo capitolo del volume 40 termini possa chiudere al meglio le cose. Ma così mi viene da pensare che questo nuovo capitolo è un po voluto: "Non posso finire subito con Guts e Casca, ho bisogno di una sospensione del volume, quindi scriverò alcuni capitoli in ricamando con Griff che batte i mostri casuali " No... Mi infastidirebbe se fosse così, ora che vediamo Griffith spero davvero un progresso dello scenario dalla sua parte, abbiamo un inizio di spiegazione dei suoi obiettivi, sappiamo cosa farà dopo, un indizio su cosa succede agli altri della mano ... qualcosa,su Rickert ect... Tornando alle impressioni, ho avuto la sensazionedi rivedere l'età dell'oro di Griff per quanto riguarda il suo aspetto. - età dell'oro: occhio acuto del falco - Mano reincarnato: immagine depressa di sguardo morto - campagna contro i kushan: lo stesso - ultimo capitolo: sguardo acuto di falco. Mancano solo Guts e Casca per completare l'atmosfera dell'età delloro.... piango Q_Q Quindi dobbiamo pensare che il suo stato di mano lo ha cambiato? È questo ritorno a casa che mi fa rabbrividire, il fatto che non segue più una logica ma a idee. Lasciatemi spiegare: - durante l'età d'oro, Griffith era quel che era e aveva una sorta di aura che lo ha reso il personaggio che è... oltre a questo era protetto da cosa sappiamo per i piani di Idea, e serviva da cavia per il nostro amico il carceriere per romperlo fisicamente e psicologicamente e quindi prepararlo, usando anche Casca e Guts a completare, a pronunciare la fatidica sentenza del sacrificio. - dopo la sua reincarnazione, continua le vittorie e tutto funziona, sembra ancora più intoccabile (gli arcieri di Kushan che gli mancano tutti durante l'incontro con Sonia), mentre non sembra più il Falco di prima. E qui ci chiediamo cosa pensa di fare Idea su Grif dopo cosa ha fatto perchè, come detto nei vari post e altre analisi di capitoli, Grif non è chiaro se ha gradito di essere usato da qualcosa anche come Idea e cosa voglia fare a tal proposito, seguire solo il suo sogno o cè qualcosa, come avevamo ipotizzato, per cui andava contro Idea stessa. Non so come spiegarlo chiaramente, ma sono certo che la causalità ha creato questa situazione ma che grif potrebbe anche manovrarla. Nell'età dell'oro, se mancava un elemento nel dipinto, Grif non avrebbe sacrificato la truppa, e non sto parlando di grandi eventi, anche i più piccoli sono SUPER importanti, come la discussione tra Guts e Casca vicino al carro di Griff (diciamo che quando Casca dice che Guts deve andar via e lasciare lei e Grif lui impazzisce), se non avesse sentito, avrebbe potuto rassegnarsi, proprio come dopo il discorso della mano, se avesse visto Guts o Casca stare in cima alla sua mano, lui non avrebbe necessariamente pronunciato la frase ... In breve, lo sconcerto di Rickert ha causato una cosa molto specifica, la conseguenza è stata l'attacco contro di lui a Falconia, che farà sì che Rickert agisca di conseguenza. Se Rakshas non l'avesse fatto... Insomma non sappiamo se Griffith sia manipolato anche dopo essere della mano o meno, e se Guts e Casca sono le pedine principali, insieme però non da soli, per tutto quanto. Guts voleva andarsene con Casca, ma qualcosa in Casca si rompe per l'affetto verso Grif e l'armata e si crea la situazione adatta perchè Griffith venga rotto prisologicamente. Se Casca sia qualcuno che Grif considera importante nonostante tutto o è solo la debolezza di Guts che lo porta lontano da Grif e quindi permettere a Idea di... boh. La grande differenza tra Guts e Griffith: il primo manda il destino al diavolo soffrendo e alzandosi innumerevoli volte, facendo di tutto per essere lui stesso l'artefice di ogni cosa nella sua vita e per chi ama.... il secondo lo accetta senza ritegno e serve l'idea del male senza pensare così tanto, così gli consente di raggiungere i suoi obiettivi. Sfortunatamente, il destino è lontano dall'essere sempre caritatevole e schiavo della causalità, ci troviamo senza sapere come ribellarci se gli dei chiedono un prezzo troppo esorbitante ... Dopotutto, forse il suo regno non è che un piccolo bonus che gli ha concesso per i suoi servizi, e si divertirà in qualche modo a usarlo come fece per portarlo a sacrificare. Idea lo ha manipolato la storia al solo scopo di dare alla luce un essere come Griffith, il che significa che il regno desiderato non è un bonus ma una parte del piano (come un enorme banchetto demoniaco da riempire di anime). Inoltre, credo sempre di più quando ripenso all'eclissi al branco di apostoli e parassiti che un motivo per esistere davvero deve esserci.... Inoltre il regno di Grif potrebbe essere tipo un enorme banchetto demoniaco per fare scorta di anime... e il beherit è per qualcuno vicino a Grif... - Non più behelit per salvargli il sedere, da quello che sappiamo cè ne uno almeno in giro - migliaia umani per fondare un regno ma... se fossero una punizione pe qualcosa che Grif non sa? Personalmente penso che avremo solo altri 2/3 capitoli di battaglia come questo, dove finiremo per una vittoria di Griffith prima di tornare a Casca e Guts per concludere quale sarà il futuro volume 40. Penso che ci sia un simbolismo del concatenamento tra le parentesi Griffith, Casca e Guts, in modo che si riassumono i 3 personaggi simbolo come un vortice che deve avere un punto di nascita e loro sono in alto al vortice. Il triangolo della storia deve ricongiungersi? Inoltre cercare di sterminare tutte le creature astrali... non fanno parte essendo generati dal subconscio dell'umanità, come Idea, al tutto ed eliminarli avrà delle conseguenze?? Troppe poche informazioni. Non sappiamo se sta combattendo per liberare gli umani da queste creature , per ingrandire il territorio di Falconia, per distruggere un mostri che minacciano Falconia, o qualsiasi altra cosa. Personalmente trovo che la scena in cui Mule è salvato da Sonia è copiatadal loro primo incontro (dove Sonia salva Mule di una scarica di frecce avvertendolo telepaticamente). Dal momento che Griffith vuole il suo regno, si può almeno supporre che vuole liberare l'intera Midland da tutto ciò che lo minaccia, e non solo i kushan. L'intero capitolo assomiglia a un ritrito della battaglia contro il Kushan, a partire dalle iscrizioni sulle bandiere (chiamiamole così) e il "re", molto vicino a Ganishka. Di conseguenza, questa lotta potrebbe avere lo stesso risultato (vittoria di Griffith). Non sarebbe sorprendente se dicessimo che dopotutto, nell'età dell'oro, i combattimenti si susseguivano regolarmente, il tutto per seguire l'ascesa del capo dei falchi bianchi. Casca stessa dice che per tre anni che è stata con Grif prima dell'arrivo di Guts era un susseguirsi di battaglie, lotte e viaggi. Spero anche che questa lotta contro gli orchi sia solo l'introduzione di qualcosa di più interessante. Perché qui, niente di molto eccitante, indoviniamo già l'esito del combattimento. Quindi spero per una piccola sorpresa, una novità! Miura rende Sonia indispensabile per Griffith, ma una mano divina ha davvero bisogno di un mezzo per vincere i suoi combattimenti? A qualcuno che diciamo è simile a Flora, ma che l'ha eliminata e sguinzagliato contro di lei gli Apostoli? D'altra parte, ci si può chiedere quale sia l'interesse di Sonia in questa battaglia (per Mule). lLa mano non può conoscere il destino in dettaglio ma è davvero necessario alla fine? Non sono invincibili? Griffith non ha il potere di inoculare la paura e l'ammirazione nei suoi nemici con un battito di ciglia e sorriso dei suoi? Immagino che gli interventi di Sonia aiutino soprattutto a impedire che l'esercito umano di Griffith venga decimato dai suoi potenti nemici, anche se vediamo che di fatto a parte incitarli quella volta, lei indichi al Falco dove colpire e dove ci sia Odd da contrastare. Sembra solo intervenire quando gli umani sono coinvolti ... Per Elfhelm non penso sia una minaccia per Griffith. Flora forse era legata Gayseric oltre che con il Cavaliere come sappiamo, ma le streghe sull'isola non sembrano preoccuparsi di quello che sta succedendo nel resto del mondo. Come il Re. Di conseguenza, Griff attaccò Flora anche prima della fine della sua campagna contro Ganishka, vale a dire non sappiamo se percepiva il pericolo o meno... Inoltre, il modo in cui gli apostoli lo seguono dimostra quanto sia potente, non penso che lo seguano come per l'età dell'oro solo per il suo charm o come per Kolcas da tornaconto personale e basta. D'altra parte, se Guts non trova più alleati di Elfhelm, non vedo come potrebbe combattere Griffith ... anche col ritorno di Casca. Come sconfiggono, loro due umani come ha sempre sottinteso Miura, la Mano? O sì, Guts troverà un trucco o due per affrontare più tardi Griffith. Allo stato attuale non v'è già partita. Servirà qualcosa di sicuro. Non vedo l'ora di rivedere Rickert e kushan oltre a Luka. Guarda caso a Falconia si erano riuniti persone che conoscevano Guts e lo ammiravano ma non avevano compreso che l'altro sapeva... ok... Lo schiaffo di Rickert per alcuni segna l'inizio della fine dell'invincibile periodo di Griffith. Penso che debba averlo influenzato nel suo perfezionismo (non ha mai saputo reagire al fallimento) e nel suo ego mentre il suo sguardo acuto è tornato. Ho sempre pensato che avrebbe avuto una reazione dopo tutte queste vittorie un giorno o l'altro, e questo sarà l'inizio della noia per lui come nell'età dell'oro. So che Berserk è meno pessimista in questi giorni ma non dimentichiamo che siamo su un pianeta pieno di mostri dove ci sono principi demoni, e che tutto ciò che dobbiamo difendere è l'umanità da un demone principe sociopatico che comanda un esercito di demoni psicopatici (non demoni che soffrono di psicopatia eh, psicopatici con poteri demoniaci) e una manciata di umani normali che li credono il Dio in terra. Cosa potrebbe andare storto? Ora che Casca è per giunta tornata? Tuttavia non è l'invincibilità di Griffith che deve essere presa in considerazione. Tutto deve essere calcolato in anticipo dalla causalità, sicuramente e se Grif deve cadere, cadrà. Ppossiamo davvero pensare che Griffith era sconvolto dal comportamento di Rickert? Probabilmente lo ha ferito nel suo orgoglio, questo è certo come vediamo, non avevai immaginato di ricevere uno schiaffo. Ma sapeva che c'era una possibilità per Rickert di odiarlo (nel volume 22 dice "odiarmi se devi"). E Rickert non è Guts, non rappresenta molto per Griffith, non penso che la sua partenza possa farlo cadere in depressione o pensare di cercarlo per eliminarlo... sarebbe un ragazzino contro la parola del Messia. E inoltre, non è più il vulnerabile Griffith dell'età dell'oro, è più di un demonio sociopatico (che sicuramente ha ancora punti deboli, ma non può essere così fragile da un punto di vista emotivo ). Sulla collina della spada, Griffith disse a Rickert che avrebbe potuto odiarlo dopo aver appreso la verità, ma che se avesse accettato di partecipare al suo sogno, sarebbe stato il benvenuto nel suo futuro regno. Vedendolo in città, ha naturalmente detto di avere un alleato aggiuntivo (e inoltre un buon ingegnere) disponibile. E altrettanto naturalmente, prendere uno schiaffo invece di una pacca amichevole è stato sorprendente. Lui lo conosceva come bambino dolcissimo. Ma da lì a parlare di orgoglio rovinato... Inoltre, dal momento che il nuovo Griffith non è più interamente umano, può manifestare un vizio molto umano come l'orgoglio? Ovviamente non è più umano abbastanza (e quindi debole) da deprimersi per così poco per un ragazzino che di fatto a lui non dava niente prima. Penso che questo schiaffo fosse principalmente l' incitare Rickert a prendere parte "ufficialmente" a un gesto contro Griffith e concretizzare le fantasie vagamente velate di molti fan anti-Griffith. Il colpo all'orgoglio di Griffith davanti Charlotte e gli altri è il potenziale pericolo di Rickert: è ben consapevole dei crimini commessi da Griffith e ha apprezzato persone in città che sembrano istintivamente fidarsi di lui e la cosa peggiora quando tentano di eliminarlo. Penso che lo schiaffo sia per lo più di interesse simbolico. Rickert deve avere una reazione per mostrare la sua rabbia e opposizione. Rickert ha detto con lo schiaffo che respinge il falco di luce, ma il falco sarà sempre il suo comandante visto che mostra il vecchio simbolo e ne va fiero. Lo schiaffo deve essere stato umiliante per lui che sta cercando di salvare la faccia agli altri nel dire "sembra che sono rifiutato". Per il tentativo di omicidio, è un grosso punto interrogativo per me. Tutto è possibile: sappiamo che Rashkas aveva detto che non avrebbe permesso a nessuno di toccare Griff, e lo schiaffo potrebbe aver fatto arrabbiare anche gli apostoli e seguaci. Ma non rigetto l'ipotesi che sia stato Griff a volerlo visto che di base fanno cosa lui vuole. Tuttavia, Griffith 2.0 era turbato, anche poco, quando ha visto di nuovo Guts. Sappiamo che Griff, che non sopporta di essere respinto, fa di tutto per recuperare o uccidere coloro che ritiene inutili ma mantenere in vita (Guts, ministri ect ...), o almeno cerca di impedire che ci siano persone che gli vanno contro. Mi piacerebbe anche pensare che il rifiuto di Rickert abbia davvero toccato Griffith. Questa sarebbe la prova evidente che Guts non è l'unico a raggiungere il suo cuore congelato dalla reincarnazione e quindi dimostrerebbe che l'apparenza di insensibilità (e quindi di invincibilità) di Griff 2.0 è già stata compromessa. Guts non sembra più toccarlo come sappiamo, ma l'incidente con Casca è in discussione. Ricordiamo che la mano normalmente ha bisogno di conoscere i dettagli del destino, ma quello che succede nel frattempo non può essere previsto da loro. Per loro penso che non è necessario perché, nonostante le azioni del cavaliere del cranio, per esempio, hanno ancora avuto modo di fare reincarnar Griffith e farla finita con Ganishka per fondere i piani reali e astrali. Tuttavia cosa fa Griffith e non fa fcendolo fare ad altri è sospetto per molti.. Se ci sono sempre più esseri che si mettono sulla loro strada, forse la causalità sarà disturbata. Griffith è diventato un essere trascendentale che non ha nulla di umano e può controllare gli esseri che sono nella realtà materiale. Forse non ha la stessa influenza sulle creature astrali, gli spiriti abbastanza potenti. Gli unici umani che resistono a lui sono quelli che conoscono la verità su di lui e pensa che sia il falco dell'oscurità. NOn di luce e messia. Purtroppo non sappiamo come Rickert, Guts ect possano farlo sapere o mostrarlo per quello che è agli occhi di Charlotte e gli umani perchè sarebbe il punto principale per cancellare cosa è per ora e vuole apparire. Gli apostoli sono orgogliosi di essere "superiori" e penso che la mano siano ancora più eletti tra gli eletti. Penso che prima per Fantasia (e forse dopo) la mano avevano ciascuno il proprio piano astrale, quindi la dimensione di ciascuno dove si trovavano come viene detto ma come scopriamo nelle scene dove fanno cosa gli piace. Ora non lo so, ma è chiaro che Fantasia ha legato tutte le dimensioni insieme con l'albero e quindi non può non essere un punto focale per la fine. Inoltre... Beneeeeeeeeeee !! Miura ha finalmente deciso di asciare il suo tablet /tavoletta grafica per prendere pennelli e matite, ed è un atteso ritorno! Fantastico. Il vecchio Miura è veramente risorto, ci si può aspettare un motivo assolutamente incredibile per avere abbandonato la nostra odiata e amata solo per l'arto arte moe in un momento così cruciale (o no). E lo ammetto, voglio finalmente fidarmi di lui ancora da vedere i personaggi principali nello stile vero di Miura. E inoltre Miura, fai dei volumi a parte dei personaggi per studiarli meglio :( Per i disegni quindi riecco il periodo di massimo splendore di stampa, stile grafico e lato atmosfera...ed è già enorme per i fan.
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urielfanelli · 4 years
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@mastodon quelle indicate sono le poche regole a cui mastodon.uno ha aderito, sono promosse dal creatore di mastodon e necessarie come criterio minimo per essere inclusi fra le istanze suggerite dal sito ufficiale. Le regole non sono burocrazia. Se tu dici “non sono consentiti fascisti”, poi ci sara’ qualcuno, l’equivalente del potere giudiziario, che definisce cosa sia un fascista. Ora, se tu ti aspetti che il fascista sia quello che gira in camicia nera, si dichiara apertamente fascista e uccide Matteotti, allora ho brutte notizie per te. Il fascismo moderno, pur essendo fascista, non si comporta piu’ cosi’. Anche perche’ Matteotti e’ gia’ morto, e ucciderlo ancora e’ complicato. Include anche “hate speech” quindi “Montalcini v. p.” non è consentito. E qui siamo al punto: cicciolina non e’ piu’ vergine, anche se il suo ultimo gangbang risale a una ventina di anni fa. M5S ha insultato la Montalcini diversi anni fa. A quanto vedo, a differenza di Cicciolina, M5S ha la capacita’ di tornare vergine. Oppure esistono sysop Don Abbondio, che agiscono solo quando costretti. Beh, so come finisce. in ogni caso è un’invito a segnalare comportamenti e account filo-fascisti o di disinformazione in modo da documentare e verificare tutte le accuse in modo inequivocabile e quindi procedere con le dovute azioni. Belle parole. So gia’ come finisce. Il moderatore non capisce che una BBS non funziona se rispetta un bignamino di regole, e non capisce che il suo compito non e’ quello del vigile urbano che fa le multe. Una BBS funziona quando la gente ci sta bene dentro e quando si diverte. Questa paura che hai di essere “accusato di censura”, usata come scusa anche da Facebook, e’ esattamente quello che consentira’ ai grillini di rendere poco vivibile la tua istanza. E quando sara’ poco vivibile, verra’ abbandonata. Fare il sysop richiede, prima di tutto, il coraggio di decidere che ambiente vuoi creare, ed eliminare chiunque peggiori l’ambiente. Ripeto: il coraggio. Un sysadmin che si appella alle regole, quando sono le regole che si appellano al potere di farle rispettare, cioe’ al sysadmin, si trovera’ presto succube di qualsiasi gruppo organizzato di protofascisti, squadristi e troll. E questo perche’ molti, moltissimi, sono molto abili a giocare con l’equivoco che corre tra “liberta’ “ e “porci comodi”.
@mastodon quelle indicate sono le poche regole a cui mastodon.uno ha aderito, sono promosse dal creatore di mastodon e necessarie come criterio minimo per essere inclusi fra le istanze suggerite dal sito ufficiale.
Le regole non sono burocrazia. Se tu dici “non sono consentiti fascisti”, poi ci sara’ qualcuno, l’equivalente del potere giudiziario, che definisce cosa sia un fascista. Ora, se tu ti…
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marikabi · 6 years
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Indifferenziatamente
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La modifica delle modalità di conferimento (si dice così, oh yeah) e raccolta dei rifiuti urbani ha scosso i cittadini del Capoluogo.
Al netto dei grandi condomìni che da anni gestiscono (fino al mese scorso senza grandi problemi, mi pare di aver capito) un carrellato di comunità (spesso pagando ditte di servizi), i restanti abitanti, finora, si sono barcamenati con i bidoncini di vario colore (diverso a seconda delle Città d’Italia e quasi mai corrispondente ai colori convenzionali europei), che pure avevano i loro puntuali difetti.
Spesso—è vero—questi bidoncini venivano vandalizzati, fracassati o riempiti di schifezze varie, poiché incustoditi fino al ritiro mattutino da parte degli utenti. Più volte sono finiti chissà dove spinti dal vento. (Qualche giorno fa durante quella breve tempesta di vento ne ho visto uno bianco farsi in velocità tutto Corso Umberto sulla carreggiata a scendere, una sorta di palla di cannone che minacciava le auto in transito.) I suddetti bidoncini hanno frequentemente e surrettiziamente ospitato sacchetti di avellinesi pigri e scostumati, estranei a quel condominio. I cani, infine, li hanno presi spesso per punti territoriali da marcare e i cittadini hanno comunque provveduto singolarmente al lavaggio dei contenitori.
I bidoncini colorati erano e sono marcati da un numero inciso, utile ad individuare eventuali colpevoli di conferimenti impropri, anche se commessi da ’portoghesi’, ma comunque addebitati al concessionario del contenitore. Diciamo pure che le cronache cittadine non annoverano copiosità di notizie su multe comminate a conferitori confusi o vittime di furbi.
Tutto sommato, ci siamo addomesticati alla differenziata per bidoncini famigliari, grazie anche alla salvifica presenza dei cassonetti e delle campane per il vetro, appartenenti ad improbabili, improvvisate ed abusate isole ecologiche. Se ricordate, attorno ai cassonetti (negli ultimi tempi distrutti, lerci, mezzi incendiati, quasi tutti azzoppati), proliferavano sacchetti misti ricolmi di ogni cosa, inutili per qualsivoglia differenziata.
Indubbiamente, avellinesi scostumati ed incivili ne esistono, ma è pur vero che una Cittadina abbastanza sporca, con i cassonetti in stato pietoso, a fronte di tariffe piuttosto alte, non invita al garbo e l’educazione civica si annulla in tutte condizioni in cui è possibile approfittare dell’anonimato. Compreso il conferimento delle raccolte deiezioni canine in ogni cestino, bidone o cassonetto che appare in strada, tranne che nei nuovissimi raccoglitori rossi e neri, inaugurati qualche settimana fa dal Sindaco. (Sono davvero troppi gli avellinesi che vedo buttare i sacchettini con le vestigia dei loro amati esemplari canini nei cestini in Piazza e per il Corso, sbattendosene dei nuovi contenitori, pure muniti di belle scritte esortative.)
Un po’ come in quella storia dell’Anello di Gige—il monile che dava l’invisibilità e sdoganava vendette, reati e crimini—l’alba, il crepuscolo e—nelle ore diurne—una buona dose di faccia tosta trasformano i miei concittadini in troll della munnezza.
Allora—prima domanda—come si può multare un condominio sapendo che antropologicamente e civicamente siamo una manica di disgraziati?
Al disagio (anche psicologico) dovuto alle nuove e più stringenti regole di conferimento, si accompagna il pensiero (non proprio peregrino) sull’ammontare di attenzione che destiniamo quotidianamente alla munnezza dei nostri condomìni.
Ma vi pare che per differenziare dobbiamo diventare esperti in merceologia? Mi spiego. La plastica, se non ha il bollino del riciclo, non può essere conferita nel ’multimateriale’, ma quanti di noi lo sanno? Le buste della corrispondenza, quelle cha hanno una finestra in plastica per l’indirizzo, non possono essere riciclate nella carta, per esempio.
Tutte le ’plastiche’ che contengono un’etichetta di altro materiale non sono riciclabili e per di più vanno pulite, come pure il vetro. Mi sembra così assurda la prescrizione di lavare le cose da buttare, dal tetrapak al barattolo della marmellata.
In questa smania di ecologia amministrativa, ci dimentichiamo che a pulire l’immondizia si spreca acqua e che in altri Paesi (di certo più civili ed attrezzati di noi) le regole del riciclo sono ben diverse, più facili, più agevoli per l’utenza, più attente ad evitare sprechi collaterali.
Invece noi, oltre al lavaggio dei barattoli dei sottoli e delle lattine del tonno, c’inventiamo pure le serrature gravitazionali per i carrellati condominiali!
Dicesi ’serratura gravitazionale’ un dispositivo—brevettato ed omologato—che rende possibile la codifica di chiavi universali da consegnare all’azienda per le ispezioni e la soluzione efficiente ed intelligente delle problematiche di orari di conferimento condominiali e argine ai portoghesi del pattume. [In corsivo, il contributo dell’Ing. Mario Perrotta. NdR]
Ma vi rendete conto?
In altre parole, per evitare i portoghesi, per evitare di prendere multe per colpa dei concittadini cuculi, noi dobbiamo ’custodire’ la nostra immondizia, dobbiamo proteggerla e—perché no?—magari metterci anche una telecamera per denunciare e perseguire i trolldell’immondizia, perché l’azienda incaricata della raccolta deve avere accesso libero al controllo del pattume. Suvvia, siamo al ridicolo, ma proprio su ogni aspetto della questione.
Tenuto conto che i carrellati condominiali sono comunque disponibili al ricevimento del pattume dalle 21 ed aperti dalle 24 e fino al loro rientro mattutino nelle aree condominiali, mi chiedo a che serva il controllo esterno in orari diversi. Già noi cittadini abbiamo i nostri belli scazzi con l’amministratore per organizzare (laddove non si paghi una ditta anche per pulire i carrellati, che diventano ben presto bombe batteriche, pericolose specie se conservate nelle aree interne alle palazzine) i turni e far rispettare le regole a condòmini riottosi/dispettosi/vendicativi/furbetti, ovvero stanchi/anziani/malati che alle 24 non avrebbero nessunissima voglia di andare ad aprire il cassonetto, ci si mette il combinato disposto dell’Amministrazione comunale e dell’azienda incaricata ad incasinarci la vita, con tutto quello che costa la TARI.
(Mi chiedo perché i condomìni siano obbligati a prendere i carrellati, ovvero ci avete fatto caso che un carrellato non basta a contenere l’indifferenziata e la carta di un intero condominio?)
Consideriamo, da ultimo, la faccenda dei sacchetti per l’organico in biopellicola degradabile, materiale che costa. Cioè, i cittadini avellinesi, che non sono tutti abitanti di signorili parchi o di borghesi compound, bensì sono per la metà poveri cristi che arrivano a stento a fine mese, devono sobbarcarsi l’onere economico di acquistare pure i giusti sacchetti per conferire il pattume della cosiddetta frazione organica, l’umido, nella vulgata.
Pagando i sacchetti nell’ortofrutta, costretti a munirsi di sacchetti per il pattume organico (continuando a pagare, cioè), questa differenziata costa un botto. Grazie tante che il concetto nonché la pratica di ’indifferenziata’ abbia avuto un boom di applicazioni.
Nel dubbio, quindi, indifferenzia! Sarebbe l’imperativo, che la nostra stanca coscienza etica ci consiglia. Il dubbio amletico che assale l’uomo medio, come vidi in un divertente corto di qualche anno fa: un condom usato, dove si butta? Nell’organico? Nell’indifferenziata? O si svuota nel primo e si conferisce nel secondo?
In effetti, indifferenziare selvaggiamente è quello che già si faceva—da otto anni, ormai—nelle periferie della nostra Città, come dimostrato in alcune tabelle ISTAT (censimento 2011), che evidenziano come il nuovo sistema di raccolta del pattume urbano sia stato calibrato per quel misero 7,81% di famiglie avellinesi di case sperse e contrade che non si erano adeguate (per motivi vari e molto vari) alla differenziata.
Ne è valsa la pena, considerati i costi totali, il tempo, lo spreco aggiuntivo (pulire prima di conferire), lo stress, le rovinate relazioni condominiali?
Un’ultima domanda: quando si attrezzeranno le isole ecologiche, pur previste dal piano, al fine di alleggerire la tensione da carrellati condominiali?
   © Orticalab
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modernamnesiac · 7 years
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In lettura da quale giorno, anzi, quasi finito, ormai. Si tratta di "Fiabe Danesi", l'ultima raccolta che mi mancava da leggere sul ciclo delle fiabe nordiche pubblicate da Iperborea. Spero ne usciranno presto di nuove! Troll, folletti e regni incantati sono parte di un ambiente in cui mi trovo molto bene! 🇩🇰
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viaggiatricepigra · 7 years
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Opinione: Il Cerchio, di Dave Eggers
   (cliccando sull'immagine si va su Amazon)
  "Mio Dio, questo è un paradiso" pensa Mae Holland un assolato lunedì di giugno quando fa il suo ingresso al Cerchio. Mai avrebbe pensato di lavorare in un posto simile: la più influente azienda al mondo nella gestione di informazioni web, un asteroide lanciato nel futuro e pronto a imbarcare migliaia di giovani menti. Mae adora tutto del Cerchio: gli open space avveniristici, le palestre e le piscine distribuite ai piani, la zona riposo con i materassi per chi si trovasse a passare la notte al lavoro, i tavoli da ping pong per scaricare la tensione, le feste organizzate, perfino l'acquario con rarissimi pesci tropicali. Pur di far parte della comunità di eletti del Cerchio, Mae non esita ad acconsentire alla richiesta di rinunciare alla propria privacy per un regime di trasparenza assoluta.
"Se non sei trasparente, cos'hai da nascondere?" è uno dei motti aziendali. Cioè, condividere sul web qualsiasi esperienza personale, trasmettere in streaming la propria vita. Nessun problema per Mae, tanto la vita fuori dal Cerchio non è che un miraggio sfocato e privo di fascino.
Perlomeno fino a quando un ex collega non la fa riflettere: il progetto di usare i social network per creare un mondo più sano e più sicuro è davvero privo di conseguenze o rende gli esseri umani più esposti e fragili, alla fine più manipolabili? Se crolla la barriera tra pubblico e privato, non crolla forse anche la barriera che ci protegge dai totalitarismi? Presto quella che sembrava la storia delle idealistiche ambizioni di una donna diventa una storia di suspense, un'indagine a tutto campo sulle questioni della memoria, della privacy, della democrazia e dei limiti (valicabili o meno) posti alla conoscenza umana.
  ° °   ° ° °   ° °   ° °   ° ° °   ° °
Ho iniziato a leggere "Il Cerchio" perché ho visto il trailer in TV della sua trasposizione cinematografica, e mi piacciono molto i romanzi che pongono domande e quesiti, come in questo caso: i social possono essere troppo?! Partiamo dall'inizio. Mae è una ragazza intelligente ma sfigatella, si laurea all'università ma dopo finisce a lavorare per l'agenzia del gas. Giovane e sprecata per quel posto, inizia a farsi domande sulla sua vita, visto che tutti intorno a lei sono felici del suo potenziale che le potrebbe far scalare i vertici di quel mestiere....cosa che non sopporta. Come darle torto! Complimenti inutili da chi ne sa meno di lei e addirittura si fa bello con i suoi progressi, attribuendoseli....ed augurandole un futuro in un posto che odia. Chiunque può capirla, ma lei è una brava ragazza, che deve pagare le rette dell'Università e non pesare sulla famiglia, quindi si accontenta, fino a quando la sua amica Annie non la "obbliga" a fare domanda al Cerchio, dove la assumono. E da qui inizieremo ad odiare un po' tutti i personaggi che compariranno...mi spiace... Mae inizia a tirarci un pippone (il primo di....troppi!!), perché Annie è ormai famosa in quell'azienda e sa che è solo grazie a lei se l'hanno presa. Come se fosse troppo stupida per farcela da sola. Ah, Annie è insopportabile! Umorismo da bimba di 2 anni, simpatia di una sedia e fa l'impegnata anche se è sempre dietro a Mae e ai "social" (ma capiremo ben presto che è una regola aziendale). Superficiale ed arrogante, è un'arrivista che sembra voler aiutare Mae a crescere in quel posto dal potenziale infinito, anche se in realtà si capirà che la tiene d'occhio perché tutti sanno che sono amiche (che amicizia!). Così Mae inizia a lavorare per il "servizio clienti" (lo chiamano in modo più trendy, ma è questo). Dovrà rispondere alle domande dei clienti e cercare di avere sempre una media di feedback supereccellente: esempio, se un cliente le da "solo" 93 interviene la domanda intimidatoria "Come posso migliorare?" così ma mandare in titl il cervello medio e cambiare voto con un 100, pur di non argomentare. Dopo un paio di settimane avrà non solo quel compito ma altri, cioè essere "social". Ovvero con altri due schermi dovrà costantemente tener aggiornato il suo profilo, leggere i vari eventi, commentare,....insomma, manca poco al: "Vado al bagno, fatemi incoraggiamento!". E qui iniziano i problemi, o almeno noi lettori inizieremo ad accorgerci che c'è qualcosa di davvero malato nel pretendere un collegamento costante tramite i social e nell'atteggiamento che tengono a riguardo tutti coloro che vivono e lavorano al Cerchio. Scopriremo presto che l'azienda punta ad avere tutto collegato ed online. Infatti uno dei fondatori con la creazione del primo programma per avere un "profilo personale vero" ha dato il via ad una rivoluzione: niente più troll, niente più informazioni false. Un account con tutte le informazioni per tutto, collegando ogni cosa: identità, banca, social,... Più semplice in apparenza, ma a cosa si rinuncia? Ogni cosa mai postata loro la trovano e la usano "per te", ogni cartella medica loro la usano per "prevenzione" insieme ad un bracciale che monitora tutto ciò che fai e come ti senti, in ogni istante. Infatti la prima cosa che fanno quando Mae arriva è sostituire il suo PC con un tablet aziendale ed il suo cellulare con uno più "moderno" ma della società, spostando tutti i suoi file sul Cloud a cui lei, ma anche l'azienda, potrà accedere. Io ho trovato tutto soffocante! Mentre leggevo sentivo una stretta allo stomaco: ma la libertà? Non si accorgono di cosa stanno facendo? Di cosa si stanno facendo fare? Oppure i capi lo sanno benissimo e approfittano di questi "geni" per i loro scopi? Mae appare sempre più assurda ed imbambolata. Vive questo "sogno" senza mettere in dubbio niente, fa tutto ciò che le dicono e non si rende conto di cosa, piano piano, le tolgono con la scusa che "più cose sappiamo, più possiamo aiutarti". Firma questo foglio. Ok. Fai questa cosa. Va bene. Commenta più spesso. Certo. Ma.....la personalità?!? Davvero un libro difficile da finire, per lo stile (piuttosto noioso in alcuni punti) ed il modo in cui porta avanti la storia. Infatti vorremmo prendere Mae a sberle fin dall'inizio! Come molti altri protagonisti del romanzo. Non è un'eroina intelligente e coraggiosa, che si batte contro un sistema sbagliato. E' un ingranaggio di questa macchina e non fa nulla per contrastarlo minimamente, anzi acconsente ad ogni piccolezza. Alcune figure compaiono e cercano di farle capire che sta sbagliando, che deve porsi domande in merito, come i suoi genitori o il suo ex ragazzo. Oppure uno strano tizio che le si avvicina, ma che nessuno sembra conoscere, che la metterà in difficoltà... Un finale piuttosto prevedibile, anche se fino all'ultimo si resta con alcuni dubbi in merito. Fa riflettere, questo certamente, eppure non credo sia una lettura per chiunque. Se siete in dubbio, cercatelo in libreria piuttosto, così scoprirete se fa per voi oppure no. from Blogger http://ift.tt/2oCNWFd via IFTTT
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Una notte pt.2
Canticchia una voce roca, un accampamento abbandonato, vecchi canti di guerra di fazioni ormai morte, e li davanti a un debole fuoco, un troll di pietra, massiccio canta, mi avvicino spaventato, i troll sono creature difficili da affrontare, durissime e fortissime, ci vuole strategia per demolire le loro spesse rocce e poi affondare un colpo fatale; creature comunque pacifiche e sciocche, mi nota e dolcemente mi invita nel suo accampamento, si presenta come tenente di una fazione non più esistente, tenero troll, mi racconta di quanti uomini fossero passati in procinto di queste paludi, lui era qui accampato da anni a tenere viva la fiamma dell’accampamento; stoltamente era stato abbindolato ad essere un soldato, anche se al contrario dei soldati lui non va in giro a stuprare popolazioni e a saccheggiarle, ma vista la sua esaltazione e forse i bicchieri di vino, lo assecondai, gli colorai le rocce di blu e arancione come lo stendardo che marcio marchiava l’accampamento, con le migliaia di erbe collezionate negli anni fu facile creare un miscuglio per i colori.
Dopo i saluti e una scodella di una brodaglia fermentata proseguivo la camminata verso la palude; riflettevo sugli uomini che passavano numerosi di qui, dai racconti sembravano bramosi, come se li aspettasse qualcosa; ecco la palude, una casetta ergeva, cominciai a investigare con l’aiuto di un piccolo golemita, uno degli artefatti di cui andavo più fiero, era simile al nasino di un mastino, ma in pietra, e volava con delle piccole ali, capace di riconoscere gli odori e produrre delle piccole traccie in gesso colorate catalogando così le diverse fragranze con colori diversi, se inseguito gli fai annusare uno dei gessi da lui prodotti automaticamente andrà a cercare tutti gli odori simili a quello scelto; avevamo trovato traccie di ... sperma, sembra che questo luogo sia abbandonato da diversi anni, ci sono traccie di almeno centinaia di uomini diversi, vecchie almeno di una decina d’anni, molto simili a quelle dell’accampamento, sembra che i soldati giungevano qui fino a pochi anni fa, quindi esisteva ancora un gruppo di folli che portava avanti una fazione morta, non era il troll ad avere problemi di memoria; le altre traccie riconoscibili sono di circa cento anni invece e sembra siano quelle di quando la strega si sia inserita in questo luogo, le traccie magiche sono incredibili, sangue, riti, non riesco a immaginare, risalgono comunque tutte a tanti anni fa, sembra che la giovane strega, o qualunque cosa sia diventata, sia ancora viva, e che stia producendo qualcosa di grande: i topi trasformati in ombre, questi riti; ho i brividi a pensare che tutto ciò che nasce dalla necromanzia porti sempre ad abomini terribili, e qui oltre tutto sembra che si stia giocando con la stessa vita e nascita; non è nulla di buono e come sempre l’inquisizione se ne frega di queste problematiche serie per occuparsi di amministrare l’utilizzo della magia nelle capitali.
Un’altro odore curioso erano i fiori che crescevano qui, sono una specie rara, ma qui pullulavano, sono fiori lavici, detti fiori fenice, il loro polline va in fiamme, e la cenere poi si semina, feconda le pietre e ricresce; non va bene, tutte queste creature magiche qui, troll, piante, sono un brutto segno, ci sono delle regole di attrazione, una sorgente magica attira altre sorgenti magiche, per questo che spesso i maghi si incontrano e si riconoscono mentre girano il mondo, è una legge universale che nessuno riesce ancora a spiegare; spesso i pochi maghi che si innamorano, lo fanno verso una creatura magica, e più ci si lega alla magia, e più il destino ci porta verso sorgenti maggiori, questo a mio parere non è sempre un bene, non odio la magia, ma penso che sia ingiusta, sia egoista, sceglie le persone, le creature e le rende uniche, lasciando noi comuni a invocarla, pregarla, imporla, incantarla; un vero mago ha il dono di doverla semplicemente pensare per materializzarla.
Ritirai il mio golemita, mentre era ora di trovare la sorgente di tutto, basta trovare delle traccie magiche e con l’ausilio di una semplice alga di lago, conoscenza trasferitami dal mio maestro, che io tengo dentro un vasetto, avvicinata l’alga alla traccia, la piccola va ad abbracciare il flusso magico che corre spesso attraverso la sorgente, con la direzione ottenuta dei ratti, dai riti sanguinosi, e da questi teschi scavati vecchi di almeno cento anni, fu facile triangolare la sorgente, probabilmente dentro una grotta in quella collina; feci una pausa, caricavo la mia nuova sparafiamme, usando i pollini dei fiori fenice al posto della polvere da sparo e con un po’ di frutti di rovi giganti fermentati che nel frattempo sorseggio, essendo specialità delle isole deliziosa, mi pregusto sempre questa bevanda aspra accompagnata da una pipa quando ho bisogno di riflettere, intanto pulisco il golemita pieno di polvere, e ripenso a come lo avevo vinto a una partita a carte, che mi aveva portato poi a diventare il nemico numero uno delle due più grandi fazioni della città maledetta, passai quattro mesi disperso in quella città; grazie alla piccola vittoria comunque avevo ottenuto questo golemita che mi è stato di grande utilità, l’olfatto è uno di quei sensi che sottovalutiamo, ma può essere spesso l’unico modo per vedere le cose, in un mondo dove abbiamo imparato a illudere l’udito e la vista, soprattutto nella città maledetta, dove tutti sono pronti a fregarti, ma se impari a fregare la città stessa e i veterani che la vivono ne esci poi completamente diverso e anche un po’ più ricco.
Trovai la piccola grotta, preparai qualche trappola, dovetti entrare strisciando, accompagnato da gruppi di ratti ombra che si addentravano ciechi e senza paura, erano praticamente invisibili e non lasciavano quasi traccie, fuoco, la paura passa; brividi gelidi non naturali, estraggo una gemma, e attraverso essa posso vedere degli spettri, è completamente infestato, ma sono abbastanza innocui, non sono capaci di materializzarsi nel nostro mondo, anzi, deperiscono risucchiati, non sono spiriti di rabbia e vendetta come le wraith o i comuni fantasmi, sono grassi e presentano gambe e genitali molto grandi, una specie di contrappasso, come punizione, probabilmente sono gli stessi uomini che si sono fatti abbindolare nei riti visti nelle paludi, probabilmente a seguito di rapporti sessuali vengono trasformati in questi spettri, per poi essere usati, devo fare qualcosa per loro, devo trovare al più presto la fonte, mi affretto a seguire i ratti.
Un campo di battaglia innevato, le frecce ci piovono in uno spettacolo di fiamme, draghi solcano il campo di battaglia, ed ecco compare il re, sopra un drago dei ghiacci, è almeno due volte e mezza più grande di un drago normale, come semplice scudiero non ho mai affrontato niente del genere, ma seguivo il mio cavaliere, sicuro, ero giovane e mai avevo visto la morte, almeno finché non vidi la testa del mio cavaliere a terra e da quel momento vidi per la prima volta tutti i cadaveri che precedentemente non avevo mai notato in mezzo alla neve, fuggivo con la spada del mio cavaliere, e in mezzo al vento compare il re, mi blocca il braccio che si assidera e frantuma senza dolore, perdo la lama, che viene raccolta con soddisfazione dal re che non ha più cura per me, ma solo per quella lama, si dice sia una delle zanne della creatura che per la prima volta nel mondo aveva portato tragedia e disastri, consapevole e pieno di paura fuggivo, dalle frecce, dai draghi, dai troll della neve, dagli uomini armati, raggiunsi il mio villaggio gridando che stava arrivando il re di ghiaccio, ma gli uomini erano già arrivati e stavano già saccheggiando ogni cosa, stupravano ogni donna, riuscii a fuggire con un paio di persone, saremmo scappati nelle foreste degli elfi, corro per giorni e le persone lentamente mutano, muoiono, e la donna che ho amato per quanto giovane e per quanto poco sia stato il tempo è morta, giace sotto un albero, l’albero mi raccoglie con le sue radici e mi stritola, e fa male, sia fuori, ma più dentro e vorrei piangere e vorrei sparire e sono in un illusione da tutto il tempo, sono nelle profondità della grotta, con questa donna che mi fissa, e se non fosse per l’aura tenebrosa, il suo sguardo mi avrebbe intrappolato, mi circondo di piccole fiamme, infondo giace un cadavere, un guerriero, morto e putrido, ma abominevole, che continua a vivere, e viene nutrito con le ombre e con le grida degli spettri.
La strega comincia a gridare “voi non siete degni del nostro amore” e delira ancora  “lui ora mi sarà sempre fedele e mi porterà sempre rispetto” lo accarezza mentre quella gigantesca putrida sacca di organi che vive di magia nera si alza, a bassa voce mentre accarezza con amore il frutto del suo lavoro “Non è ancora pronto, ma voi, che avete osato usare noi come capro espiatorio per tutti i vostri problemi, ora verrete schiacciati” Con gli organi orribili che continuano a crescere, l’abominio sfonda il soffitto della grotta e sbuca dalla collina, è un enorme rifiuto, terre di campi, ombre, organi, spiriti e il corpo di un grande guerriero, si avvicina al villaggio mentre la pioggia ha cessato e il forte vento ulula, li seguo con un incantesimo ti levitazione, mentre i vestiti zuppi si congelano nel vento della notte, estraggo la mia nuova balestra, che armata di frecce d’argento riesce a infastidire un sacco la strega, che decide di venirmi in contro mentre l’abominio prosegue verso il villaggio, avevo preparato diverse trappole nella palude, ma questo taglio dalle colline mi aveva lasciato impreparato, l’unica mia reazione fu estrarre la sparafiamme e sparare l’unico colpo caricato, una vampata fantastica, la strega brucia e grida mentre si prende gioco della mia scarsa esperienza sessuale, dopo essermi entrata in testa sta cercando di sminuirmi con le poche informazioni che aveva estratto, ma non funziona, io corro verso l’abominio pensando a un modo per salvare il villaggio; noto tra il caos di elementi di cui esso è formato anche dei cerchi alchemici, rune, sigilli, è assurdo pensare che una strega possa aver mischiato in questo modo tutte queste arti differenti, e intanto mi preparo a rimuoverle: bomba di sali, uno strumento generico per fermare in modo molto leggero qualsiasi tipo di flusso magico, in più lancio delle fiamme, qualche legame si rompe, e l’abominio comincia a perdere pezzi, mi concentro, è ora di richiamare una delle migliori arti purificatrici, canalizzo la luce della luna concentrandolo in un fascio puro, poi lo lascio andare, l’abominio brucia mentre continua a perdere altri pezzi, comincio a sentire la stanchezza, estraggo un tonico con dei fiori tossici, aiuta a tenermi sveglio e in forze, mentre l’abominio provocato mi corre addosso, decido di usare le poche forze rimaste per stenderlo con una folata; ho guadagnato tempo, l’abominio è così stupido da sembrare incapace a rialzarsi, ma la strega sta arrivando, io sono molto stanco, la pozione tossica si fa sentire e un po’ mi intorpidisce, estraggo la balestra ma mi son scordato di caricarla di nuovo nella foga, estraggo velocemente un alito di drago e lo innesco, la piccola capsula rilascia una fiammata che guido con una leggera brezza, mentre mi manca quasi il fiato dallo sforzo, la strega grida confusa dalle fiamme, e dal terriccio dei campi sbucano queste pietre magiche, che da lontano invocano fieri due grifoni, soggiogati dal potere della strega, bevo un altro po’ di tonico e cerco di soggiogarne uno mentre la strega brucia, ma lei mi entra in testa, la sento, sono steso in un campo a fare l’amore, mentre sono insieme a questo cadavere, che rimembra una figura familiare, mentre con le forti mani putrefatte cerca di strapparmi le membra dal viso, con un dito mi entra in un occhio e con violenza cerca di scavarmi sempre più nel profondo, mentre i suoi genitali sono fauci giganti che mi rosicchiano e mi strappano tutto, l’illusione finisce di colpo, sono semi paralizzato steso a terra e tremo.
Il troll è venuto a difendere la sua terra, dopo aver steso la strega e avermi liberato dall’illusione, prende la gamba della strega e la getta a terra, questa cerca di maledirlo con le peggiori necromanzie ma la roccia lo rende quasi invulnerabile, intanto scaraventa la strega, mentre sfoggia la sua carica militare, le balza in uno schianto violentissimo mentre ansima nella sua voce roca, lo attacca un grifone a cui spezza il collo con una bracciata, intanto l’abominio gli si scaraventa, il grifone che ho soggiogato aiuta il troll a resistere alla carica della mostruosità, a cui cede un braccio, che ritorna terriccio e melma al contatto con la terra, sono quasi paralizzato, un altro sorso, servono più fiamme per eliminare gli ultimi sigilli dell’abominio, innesco un alito di drago e lo lancio con cura mentre le fiamme ora si cibano, con una potente folata estraggo dal mostro, che continua a combattere col troll, il corpo del guerriero, scavo velocemente una fossa evocando un getto di lava con una runa e gli impongo una vera sepoltura, stanco prendo il fiato, mentre ogni senso è completamente annebbiato.
La strega ora è vulnerabile e debole, senza più lo scopo di vendicare il suo amore, che ora è seppellito in modo dignitoso, grida, mentre la sua forma si mostra per lo spirito che era, uno spirito di vendetta, lenta vendetta di anni, l’abominio si scioglie in fango paludoso e quasi ogni sorgente magica da queste terre scompare.
Il caso era risolto, albeggia e sorseggio un estratto di erbe purificante, mentre ogni mia parte del corpo brucia per colpa del tonico tossico, avevo fermato uno spirito di vendetta molto pericoloso, e fu occasione per stendere una prima ricerca, gli ectoplasmi rimasti della povera strega li inserii dentro una fiala, chissà, la collina era completamente aperta, i topi ombra erano spariti insieme agli uomini sacrificati dai rituali e i loro spiriti, il troll di pietra era ora difensore del villaggio dopo avermi personalmente eletto suo superiore, il pagamento è avvenuto ovviamente con un piccolo extra per il lavoro aggiuntivo, inoltre ho dovuto scrivere questo rapporto per l’inquisizione, per spiegare che è molto facile opprimendo la magia come fanno loro creare malcontento e far nascere queste creature magiche aggressive, inoltre voglio riappacificare le acque dopo il casino alla locanda.
Ogni tanto ripenso e rileggo queste lettere, tanto per ricordare nottate come questa. Sopratutto quando è una notte senza sonno e i contratti scarseggiano.
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