#un pezzo di me

[spettriedemoni]

Nino

Nel palazzo dove ho abitato per tanti anni c’era un coinquilino che aveva lavorato per anni anche in ospedale come una sorta di factotum. Spesso anche mia madre si faceva aiutare da lui per riparare tubi, lavandini, lavatrice.

Mi faceva ridere sempre con quel suo umorismo sarcastico e un po’ burbero. Aveva sempre la battuta pronta e la sigaretta in mano.

Aveva due figli, due gemelli, più giovani di me di un anno. Andrea era costretto su una sedia a rotelle e ogni tanto lo portavo in giro per il quartiere. Il fratello Gianluca invece è stato uno dei miei primi amici più stretti.

Nino portava sempre Andrea in giro per centri di riabilitazione ma non è mai riuscito ad alzarsi da quella sedia. Il padre è sempre stato con lui, una presenza costante e sicura. Ho sempre pensato che anche a causa del dolore per la disabilità del figlio lui fosse così sarcastico e pungente nella sua ironia.

Una volta mi ricordo che era venuto a sistemare la lavatrice che non scaricava bene l’acqua. Aveva trovato, dopo diverse imprecazioni e qualche bestemmia, la causa del problema: una moneta da 50 lire finita nel filtro lasciata nella tasca di chissà quale indumento.

Un’altra volta ci aveva sistemato una tapparella e quando l’ho incontrato la sera per chiedergli come era andata mi aveva risposto: «Gliel’ho rimollate tre quattro madonne, ma pare che ora vada», oppure mi vedeva tornare a casa a ora di cena e mi diceva: «Sei tornato eh? Inizia a formicolarti il pancino, vero?» sempre col suo sorriso beffardo.

Ironico e generoso, sempre pronto a salire da noi appena mia madre diceva di avere un problema domestico.

Nino se n’è andato il 14 febbraio, il giorno di San Valentino. Leggendo il suo necrologio mi accorgo che aveva 83 anni ormai. L’ultima volta che l’ho visto stava caricando in auto il figlio Andrea. Era magro ma quella volta mi era parso ancora più magro.

Mi chiedo che ne sarà del figlio adesso che lui non c’è più. Il primo pensiero è stato quello: chi porterà il figlio in questi centri di riabilitazione.

Dopo questo però mi è venuto un altro pensiero, è un altro pezzo della mia vita che se ne va, un altro pezzo di quella che è stata la mia giovinezza tra infanzia e adolescenza.

Improvvisamente mi rendo conto del tempo che è passato e mi sento malinconico.

[alexjcrowley]

Comunque rip fandom anglofono della formula 1 non saprete mai che La scelta di Caparezza è una delle canzoni più azzeccate per questo sport

[omarfor-orchestra]

in un riassunto che gira dicono che manuel sorprende mimmo e simone che si baciano (non so se in quella scena che hanno mostrato nel promo o un'altra) voglio vedere la reazione LOL

Credo sia un semplice errore di battitura onestamente, doveva essere "Mimmo sorprende Simone" non "Ferro"

[sara-smind]

E io che torno a casa e trovo mio padre, 58 anni, che piange davanti a questo.

😭🥺❤

[parole-parole-parole]

Avere un corpo è una colpa che si espia con la morte.

[mirmidones]

ma non è vero porca troia basta parlare male della mia bibbia amatissima

[allisgonnabealright-ornot]

[colachampagne3]

Oggi mi è arrivato un kudo su una vecchia storia sull'altro profilo. Per nostalgia ho riletto la storia e... era così carina, così scritta bene, così non-me-in-burn-out che mi è venuta voglia di fare pulizia sul mio nuovo profilo ao3, uscire di casa sotto questa pioggia e guardare le lumache passare da una parte dei sentieri all'altra, seduta accanto al mio gatto.

[persephoneflouwers]

On Walls 3rd birthday… instead of talking about the album or Louis as an artist (because that’s what he is. a damn good one at that), you’re celebrating how he would be a good talent scout? And how he helps other artists/bands?

Yes? He likes it and likes the fact his music and career have this power. Your point?

Also he IS a good talent scout.

[lonelysmile]

sabato andrò a sentire mida ad una specie di liveset che fanno qui dopo un evento

da un lato sono felice ma dall'altro ho un po' paura perché nonostante il posto sia a pochi minuti di macchina da casa mia sarò sola e non sono mai uscita la sera tardi (inizia dopo le undici)

[earanie]

tornata a casa alle 22, domani 8.30 devo essere a mezz'ora da casa per fare una roba che è 300 volte più grande di me, con istruzioni che più che dubbie sono dubbissime.

[kqluckity]

i say i hate cheese ma ieri io e mio zio ridendo e scherzando ci siamo mangiati quasi 1/4 del pecorino che c'era in tavola (mezza forma più o meno)

[dhufflebee]

sto recuperando Sopravvissuti di ieri, e devo ammettere che con ogni puntata la mia crush per Lorenzo non fa che aumentare

[omarfor-orchestra]

Pensando a Leo Adriani che guida:

[biking-around-the-world]

Spot the city. Bergamo edition.

[et6rnalsun]

chris sturniolo gets turned on SO easily. like, everything you do is gonna make that dick hard in 1 second and he is totally shameless about it.

but, one thing is gonna do it GOOD.

italian! reader that talks in native language every time you guys argue.

— you didn’t even think too much about it when quick, shouted "fanculo" (fuck you),, "sei un pezzo di merda” (you’re a piece of shit) came out of your mouth. it just happened. anger completely blinded your being, and the time to realize fell on you like a rock as silence took over the room.

chris always liked your accent, that was like a mix. he could hear your origins perfectly in the way you spoke, and he found it fucking cute. but there was something about that moment that was different. the way you yelled it at him, your arms crossed under your breasts — a sign of your obvious annoyance, and the sight of your tongue repeatedly running over your lips to wet them.

you were hot as hell. but that wasn't the right time to notice it.

so chris cleared his throat, running a hand through his messy hair as he just nodded. a simple nod. why were you guys arguing anyway?

"but why don't we stop being mad at each other n shit now? mhm? come on, let me show my pretty mama how beautiful she is right now" he said with his usual innocent expression on his face, slowly moving closer as he opened his arms for a hug? a kiss? anything. he just had to touch you and feel your warmth in that moment.

“ti odio” (i hate you). you rolled your eyes, accepting his embrace as you wrapped your arms around his neck. chris had this incredible ability to make you forget things easily. things that he did, that made you sad or upset. and you totally hated it. well, maybe not entirely.

chris sighed, holding you tighter as his hand slowly moved down towards your ass. “now you're doing it on purpose” he murmured, and his warm breath brushes your neck.

“what?” you asked, a small smirk taking over your lips as you pulled away slightly to look up at him. “i don’t understand"

“oh, poor baby” chris said sarcastically, raising an eyebrow as he tilted his head slightly, his fingers teasing the edge of your shirt. “you really don’t, mhm?”

you simply nodded, melting into the touch of his big hands.

“let's put it this way” he licked his lips, letting his long fingers slide under the waistband of your shorts. "tell me some more shit in italian and i'll fuck you hard enough to make you forget your own name"