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#valtiberina
lelelatta · 12 days
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Cosa vedere in Valtiberina, luoghi e sapori e una base a Sansepolcro #viaggiaescopri #travelwebtv #lelelatta
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viaggiaescopri · 9 months
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Bella e varia, la Toscana è una regione da amare profondamente. Dopo il mio terzo viaggio in provincia di Arezzo mi sento pronto a svelarti cosa vedere in Valtiberina, la valle che abbraccia il (...Leggi tutto) https://www.viaggiaescopri.it/?p=14360&utm_source=tumblr&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=Tumblr
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stilouniverse · 2 years
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Arezzo e la Valtiberina
In questi cinque anni tuttatoscana è cresciuta assommando un corposo numero di articoli totali. Il vecchio Indice quindi non risponde più alle esigenze di chi vorrebbe, scorrendolo, trovare, a seconda delle sezioni, l’articolo che lo interessa. Abbiamo pensato allora di crearne uno nuovo che, nelle varie sezioni, accorpi in modo più funzionale gli articoli relativi, per favorire una migliore…
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prugnette · 11 months
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Hunger Games: il canto della rivolta (2010)
Hunger Games: la ballata dell'usignolo e del serpente (2020)
Hunger Games: la sagra del piccione e della fica della Valtiberina (2027)
Hunger Games: Top 10 epic racist trap moments in 2025 (2034)
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bergamorisvegliata · 7 months
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I LUOGHI DELL'ANIMA
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I luoghi dell'anima oggi ci riportano in Toscana, in provincia di Arezzo, ad Anghiari...
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Anghiari è un piccolo borgo immerso nella splendida campagna toscana a pochi chilometri da Arezzo, nella Valtiberina Toscana. Per la sua posizione strategica Anghiari rivestì un ruolo molto importante nel Medioevo. Nella pianura appena sottostante il borgo, il 29 giugno 1440, si svolse la famosa Battaglia di Anghiari, nella quale le truppe fiorentine sconfissero quelle milanesi, permettendo così a Firenze di assumere il governo della città. Il celebre affresco della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci, andato purtroppo perduto, fu commissionato proprio per onorare questa storica vittoria. Anghiari inoltre è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, si sviluppa lungo la ripida e caratteristica "ruga" che lo attraversa rendendolo unico.
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Arrivando al paese dalla pianura, la prima cosa che appare davanti agli occhi del visitatore è il Borghetto, vale a dire il più antico insediamento medievale poi circondato da possenti mura cinquecentesche. Un altro elemento capace di catalizzare l’attenzione di ogni visitatore è l’imponente torre medievale del Campano, che con la sua maestosa mole orienta i viaggiatori quasi come un faro. Sempre nel centro storico vale poi una sosta l’antica chiesa rupestre della Badia, fondata dai monaci camaldolesi intorno all’anno 1000.
Nel centro storico si trova inoltre il Palazzo Taglieschi, sede del Museo Statale in cui sono custodite opere di pregio, tra cui una Madonna in legno policromo di Jacopo della Quercia,
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alcune terrecotte robbiane e un organo positivo da tavolo del Cinquecento ancora funzionante. Tra gli altri, sono da segnalare il Museo della Battaglia e di Anghiari, che ospitato in Palazzo Marzocco offre la possibilità di conoscere e approfondire la storia dello scontro e la vicenda artistica che ha legato Leonardo a questo luogo. Si prosegue la visita al Museo della Misericordia, che ripercorre la storia della Confraternita della Misericordia di Anghiari, grazie a documenti e oggetti molto particolari. Da non perdere inoltre il Convento e della Chiesa della Croce di Anghiari, fortemente legata alla personalità di San Francesco.
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La Valtiberina Toscana è il lembo più orientale della regione e trae il nome dal Tevere che l'attraversa in tutta la sua lunghezza, fino al confine con l'Umbria.
Nelle immediate vicinanze del paese, gli amanti della natura avranno occasione di scoprire la singolare conformazione geologica della Riserva Naturale dei Monti Rognosi; mentre chi preferisce gli scenari medievali imperdibile una visita all’antico Castello di Sorci e a Sansepolcro, borgo medievale che ha dato i natali a Piero della Francesca.
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Per chi volesse proseguire la conoscenza di questo grazioso borgo toscano, ogni informazione è reperibile al link:
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lamilanomagazine · 10 months
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Firenze, Luca Signorelli, protagonista del Rinascimento toscano
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Firenze, Luca Signorelli, protagonista del Rinascimento toscano Luca Signorelli protagonista del Rinascimento in Toscana' è il titolo del convegno che si è tenuto a palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale, per celebrare il maestro cortonese a 500 anni dalla sua scomparsa. L'evento si è aperto con i saluti del vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci. Sono intervenuti Luciano Meoni, sindaco di Cortona, Eleonora Sandrelli, curatrice della guida 'In viaggio con Luca Signorelli nelle sue terre' (Skira editore, 2023), Serena Nocentini, direttrice del Museo diocesano. In collegamento da remoto anche Tom Henry, dell'Università di Kent, tra i massimi esperti al mondo dell'artista. Il convegno si è svolto a conclusione della mostra 'Signorelli500 - Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia', che si è tenuta al Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona e di cui lo stesso professor Henry è stato curatore scientifico. "Ho fortemente voluto che si celebrasse in Consiglio regionale questo momento dedicato alla figura di Luca Signorelli che iniziò il suo percorso artistico proprio a Firenze – ha esordito Marco Casucci -. A Cortona si è svolta una mostra straordinaria, di altissimo livello scientifico, curata da uno studioso di prima grandezza, Tom Henry, con dei numeri che hanno lasciato il segno: 36.000 visitatori. Inoltre si è registrato un incremento di presenze in Val di Chiana del 3,6% rispetto al 2022. Dunque, anche grazie a questa mostra che ha fatto da volano per il turismo, siamo riusciti ancora di più a far conoscere Cortona al mondo. Questo risultato è frutto di un lavoro che portiamo avanti da anni". La mostra è stata resa possibile grazie alla sinergia tra tante istituzioni, come ha sottolineato il sindaco di Cortona Luciano Meoni, "Regione Toscana, Comune, Ministero, insieme al Museo Maec, dove è stata preparata e allestita, e al Museo diocesano, che vanta opere importanti su Signorelli". Straordinario innovatore della stagione rinascimentale, Signorelli è stato una figura per certi versi sfuggente per la critica e per il pubblico, eppure fondamentale nel tracciare la strada che sarà seguita da Raffaello e Michelangelo, che finirono in seguito per oscurarne la fama. "La mostra ha riportato una grande attenzione su un artista a volte un po' dimenticato, che noi abbiamo rilanciato", ha spiegato Eleonora Sandrelli. Parallelamente all'evento, è stata pubblicata anche la guida agli itinerari di Signorelli, 'In viaggio con Luca Signorelli nelle sue terre', rivolta a turisti e a residenti, che valorizza il patrimonio conservato sul territorio. "Opere e luoghi sono stati scelti partendo da Cortona, città natale del pittore, – ha aggiunto Sandrelli, curatrice della guida – toccando Firenze, Montepulciano, Volterra, Orvieto e Città di Castello". Cinque i percorsi individuati: quello urbano a Cortona, la Val di Chiana aretina, la via Lauretana Toscana, la Valtiberina Tosco-Umbra, la direttrice Perugia Orvieto. Serena Nocentini ha ricordato come al Museo diocesano siano conservate ben 11 opere di Signorelli e della sua scuola. "Nella ricorrenza dei 500 anni dalla morte dell'artista – ha detto - il Museo ha voluto omaggiare il pittore con un nuovo e più moderno allestimento, cambiando l'illuminazione, dal basso, a luce fredda, con didascalie retroilluminate che spiegano l'opera d'arte". In collegamento da remoto Tom Henry. "Signorelli è stato un artista che aveva forti legami con la sua città natale, ma anche una carriera itinerante e una fama diffusa – ha aggiunto - . Nel 2023, grazie a questa mostra, ha conquistato non solo la sua città, la provincia di Arezzo e la Toscana, ma anche l'Italia e il mondo".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 1 year
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Festival delle Nazioni 2023 a Città di Castello
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Dal 23 agosto al 7 settembre a Città di Castello e in Valtiberina protagonista della cinquantaseiesima edizione del Festival delle Nazioni sarà l’Italia, come seconda tappa d’un progetto triennale iniziato lo scorso anno e dedicato al rapporto che i tre paesi europei ebbero con i territori in cui hanno lasciato una forte eredità culturale. Il concerto inaugurale del 23 agosto sarà dedicato alla musica del periodo tra Quindicesimo e Sedicesimo secolo, in occasione dei cinquecento anni della morte del Perugino e del Signorelli, che hanno lasciato diverse opere a Città di Castello e nel territorio limitrofo e l’Ensemble Micrologus, uno dei migliori gruppi esperti nella musica di quel periodo, accosterà autori anonimi al sommo Josquin Desprez. È molto attinente al tema del festival Inquietudini ruggenti,  un nuovo spettacolo di parole e musica, che il 24 racconterà gli anni dell’inizio del colonialismo italiano, con testi a cura di Caterina Casini e Fabio Mangolini e musiche composte per l’occasione da Mattia Novelli. Il giorno successivo l’Umbria Ensemble eseguirà musiche strumentali del periodo tra le due guerre mondiali,  tra futurismo e passatismo, con brani notissimi di Puccini e Mascagni, poco noti di Alfredo Casella e rarissimi di Balilla Pratella e Franco Casavola. Il 26 agosto è in programma un concerto in collaborazione con l’Accademia internazionale d’arte lirica di Osimo, che proporrà romanze da camera e canzoni d’autore di quello stesso periodo, alternando grandi musicisti quali Pizzetti, Respighi e Castelnuovo-Tedesco a canzoni dialettali ricche di ironia nei confronti della politica coloniale italiana. Nella sera del 30 si potrà riascoltare la musica leggera italiana degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta nell’interpretazione della Papillon Vintage Swing Band, da Quel motivetto che mi piace tanto  a Nel blu dipinto di blu,  passando per Baciami piccina  e Bellezza in bicicletta. Il concerto dell’1 settembre sarà un omaggio a  Casella nella vita musicale italiana nei primi decenni del Novecento, dove il duo pianistico Alberto Miodini - Pierpaolo Maurizzi eseguirà i suoi Quattro film musicali e la sua trascrizione per pianoforte a quattro mani della Sinfonia n. 7  di Mahler, a testimonianza della precoce intuizione di questo compositore. Il giorno seguente l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Stefano Seghedoni farà ascoltare alcuni brani sinfonici di Elena Barbara Giuranna, Adriano Lualdi, Guido Pannain e Francesco Santoliquido, inneggianti alle imprese coloniali italiane e il 29 agosto l’Atse Tewodros Project e la scrittrice e performer italiana di origine etiope Gabriella Ghermandi presenteranno brani della musica tradizionale etiope, in stile jazz, includendo canzoni della resistenza etiope contro l’esercito invasore italiano. A chiudere il festival sarà il 7 settembre la prima esecuzione di Ciondolino,  opera da camera di Stefano Garau, su un libretto di Enrico Paci liberamente ispirato al racconto del giornalista ed educatore Luigi Bertelli, noto con lo pseudonimo di Vamba, che coinvolgerà musicisti professionisti ma anche il sistema scolastico musicale di Città di Castello, offrendo ai giovani la possibilità di inserimento in una produzione di teatro musicale. Read the full article
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umbriajournal · 1 year
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07 Valtiberina, capitale cultura 2026 from Umbria Journal TV on Vimeo.
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Iraqi women in Jordan fashion their future
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In a Jordanian church, Sarah Nael sews a shirt for a project that has provided scores of women who fled violence in neighboring Iraq with skills to earn a living, as the AFP reports.
Many of the women escaped the extreme violence carried out by the Daesh group’s self-declared “caliphate” that cut across swaths of Iraq and Syria, before they eventually ended up in Jordan — where they found themselves without work.
“Life here is very, very difficult — if we don’t work, we can’t live,” said Nael, a 25-year-old Christian from the northern Iraqi town of Qaraqosh, who joined the “Rafedin” sewing project two years ago.
It is based at St. Joseph Catholic church in the Jordanian capital Amman. Italian priest Mario Cornioli began the project in 2016, along with Italian designers and tailors.
The products, including dresses, jackets, belts and ties, are sold in Amman and Italy to raise funds. For refugees, barred from seeking regular work, the project provides them with a way to supplement handouts from the UN.
“It’s a safe place,” said Nael, who has been taught to create clothes from cloth and leather, while her brother helps in the church’s kitchen. “We are Iraqis. We are forbidden to work anywhere.”
Since the project started, more than 120 women have benefited. “We try to help them with dignity,” said Cornioli, who runs the Habibi Valtiberina Association, an Italian charity in Jordan. “A lot are the only ones working in their families.”
On the tables in rooms in the church building, colorful rolls of cloth lie ready for cutting. Cornioli hopes the “Rafedin” fashion label — meaning “two rivers,” the historical term for Iraq between the Euphrates and Tigris — will become widely recognizable.
While the Daesh extremists were forced out of their Iraqi territory by a US-led alliance in late 2017, many of the refugees in Jordan are still too fearful to go back to their war-ravaged home. Many are still waiting for their painfully slow asylum applications to other countries to be processed.
“This project allowed them to do something and to survive in this period,” Cornioli said. “They are just waiting to leave.” 
Nael and her family returned home after Daesh was defeated in 2017, but they left again after being subjected to anonymous threats, and eventually sought safety in Amman. Their applications for asylum in Australia have been rejected.
“My father is old, and my mother has cancer,” she said, but added that going back to Iraq was out of the question. “We have nothing left there to return to.”
Diana Nabil, 29, worked as an accountant in Iraq before fleeing to Jordan in 2017 with her parents and aunt, in the hope of joining her sister in Australia. During her wait, she studied how to sew fabric and leather.
“Some of our relatives help us financially, and sometimes the United Nations helps us a bit,” Nabil said. “With my work here, we are managing.”
Cornioli said the project offers “the opportunity to learn something,” pointing to “success stories” of some of the women who have since left Jordan, and are now working in Australia, Canada, and the United States.
Wael Suleiman, head of the Catholic aid agency Caritas in Jordan, estimated the country hosts as many as 13,000 Christian Iraqi refugees. “They hope to obtain asylum and leave to a third country, but in light of what is going on in the world now, the doors seem to be closed to them,” Suleiman said.
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gimiplay · 2 years
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Luoghi solitari e dove trovarli. . #arezzo #architettura #fotografia #tuscany #architecture #italy #italia #foto #design #igersarezzo #photooftheday #instagood #archilovers #picoftheday #travel #photographer #igersitalia #volgoarezzo #architecturephotography #arte #architecturelovers #travelphotography #igerstoscana #visitarezzo #volgotoscana #valtiberina #architect #beautifuldestinations #arquitectura #giannimicheli https://www.instagram.com/p/Cmjq7KlK50K/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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bottegadelfumatore · 2 years
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Toscano Originale Italia
Toscano Originale Italia Famiglia: Fatti a mano Il sigaro Toscano Originale Italia è la celebrazione della filiera italiana del tabacco Kentucky. Un’edizione del sigaro TOSCANO® Originale, racchiuso in una fascia di Kentucky italiano della Valtiberina. Cosi da potersi fregiare del titolo: 100% Tabacco Kentucky Italiano. A differenza Tecnicismi L’attenzione allo sviluppo della filiera italiana…
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lelelatta · 7 months
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Cosa vedere in Valtiberina, luoghi e sapori e una base a Sansepolcro
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viaggiaescopri · 5 months
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Cosa vedere a Pieve Santo Stefano, vivi la Memory Route in Valtiberina #viaggiaescopri #travelwebtv #lelelatta
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joridiegocherubini · 2 years
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22/11/2022
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imgtonki · 2 years
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Webcomic in space android fly under the sun corona
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The immediate impact will allow you to understand Mayes first magic moment upon discovering the once abandoned property. Wander through the stunning gardens before passing the tennis club and continuing on Viale Passerini uphill for about 1km before reaching Bramasole on your left. See both while you’re here! Villa Bramasole can be reached by a pleasant walk through the Giardini del Parterre. Villa Laura was used to shoot the film given that the original Villa Bramasole had already been renovated and a fixer-upper in the countryside was needed to convey the story. Now that you’ve seen these two key spots, head on to the main attraction itself. Imagine the hustle and bustle of the actors, directors, and all the many other people it takes to shoot a film, occupying every space to ensure the very best of Cortona was transmitted to audiences all over the world. Over the square, you’ll see the Palazzo Comunale, a 12th century structure in Romanesque style with a quaint clock tower, a proud presence in the piazza. The centrepiece of Cortona was formerly the Roman forum of the town and the place where Diane Lanes character goes market shopping in the movie. Continue on to piazza della Repubblica where film crews filled the square to shoot the market scene. Fans of the film might remember the fountain scene however, the fountain actually does not actually exist here and was added for a bit of Hollywood glamour. Among the dazzling filming locations chosen for their fairytale-like beauty, is piazza Signorelli. However, back to our beloved Under the Tuscan Sun. Not only Frances Mayes fans flock to Cortona, but also every summer, an international crowd pulls in for Cortona On The Move, a festival for modern photography. Stunning views are visible from every corner of the village, allowing your eyes to gaze upon olive groves peppered all across the landscape, best observed from the impressive Girifalco Castle that attracts tourists year after year. Remnants of this past are still visible with two kilometers of the Etruscan walls, dating back to the 5th century BCE, still standing today. The beautiful city of Cortona, nestled in the mountains between the Valdichiana and Tuscan Valtiberina, was an important center of Etruscan civilization. Now that you are nicely dreaming about the idyllic Tuscan life, here are the places chosen to shoot the most iconic scenes, so you can have your own Italian adventure. You cannot fail but to read the novel or see the film, and fall completely in love with this magical land. From discovering an original brick floor, to the delicious food, Under the Tuscan Sun is a love letter to Tuscany, in all its colors. The immense delight in every minute detail of la dolce vita is palpable. While there are a few plot differences, what binds both film and book is that they are passionate about Tuscany. It also includes several chapters dedicated to recipes that readers diligently turn to when recreating traditional Tuscan delicacies in their own kitchens. The film was a massive box office success, equally the book, a New York Times bestseller for two and a half years and translated into 54 languages. Iconic scenes include a romantic wedding which takes place at the villa, sending couples from all over the world to Tuscany in search of a similarly stunning villa for their own nuptials. Enchanted by the blissful lifestyle in the typically Tuscan town of Cortona, the protagonist settles into life in a formerly rundown villa.
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arezzoclick · 2 years
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Anghiari (AR) | Arezzo.Click | Promozione del Patrimonio Culturale Artistico e Territoriale della Provincia di Arezzo #anghiari #comunedianghiari #valtiberina #arezzo #toscana #arezzoclick (presso Anghiari) https://www.instagram.com/p/Cd-c2jxsXQd/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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