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#visitando le varie Gallerie.
giulianocorti · 1 year
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Buongiorno a tutti la foto di oggi.
Per la foto odierna, cliccare il seguente link: http://www.giulianocorti.it/.../certaldo-alto-palazzo.../
Good morning everyone, today’s picture from my site.
Hola a todos, hoy foto de mi sitio. Giuliano giulianocorti_it galleria “PERSONAGGI ILLUSTRI”
Da oggi le foto non saranno più visibili su questo profilo, è possibile vederle sul sito indicato qui sotto, visitando le varie Gallerie.
Grazie a tutti per i commenti, G.
Thanks to everyone for your comments, G.
Gracias a todos por los comentarios, G.
Giuliano Corti www.giulianocorti.it
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tmnotizie · 5 years
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MACERATA –  L’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e delle Istituzioni Culturali del Territorio presenta il progetto “IN DOMUM” dell’artista Adinda Putri-Palma (Matelica 1986) selezionato dal bando nazionale “Per Chi Crea”, promosso dal MIBACT e gestito da SIAE, che destinano il 10% dei compensi a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani. Il 17 luglio scorso il Consiglio di Gestione SIAE ha deliberato i vincitori dei 449 progetti beneficiari suddivisi in quattro bandi tra cui quello per le Nuove opere. IN DOMUM rientra tra i sette vincitori nella sezione Arti Visive.
“L’associazione “Amici di Palazzo Buonaccorsi e delle istituzioni culturali del territorio” – interviene Paola Ballesi presidente dell’associazione –  in linea con la sua mission, oltre ad affiancare e coadiuvare le iniziative di Istituti culturali, Enti locali e Fondazioni per contribuire alla più ampia diffusione e all’uso pubblico dell’eredità culturale del territorio e alla sua valorizzazione, promuove tutta una serie di iniziative per favorire, monitorare e sondare la gestazione e l’affermazione di forme e visioni di contemporaneità.
Tra le più significative vorrei segnalare  il Premio Pannaggi/ Nuova Generazione, il ciclo di Incontri sull’arte e dintorni e la recente partecipazione alla candidatura al Premio MIBACT-SIAE “Per chi crea”. Essere stati selezionati tra i sette vincitori, su scala nazionale,  aggiudicandoci una somma considerevole e un prestigioso riconoscimento per una giovane artista del nostro territorio, non solo gratifica il nostro impegno ma  ci sollecita a continuare sulla strada intrapresa.
Stimolare e valorizzare  il tessuto creativo e le attività legate alla diffusione e allo sviluppo dell’Arte Contemporanea nelle particolari espressioni che la nostra Regione di volta in volta declina nel campo delle arti visive e applicate vuol dire infatti liberare energia creativa  a sostegno della nostra cifra identitaria e del Made in Marche.”
Il progetto ha il patrocinio del Comune di Macerata, Comune di Recanati, Comune di Matelica, città appartenenti alla rete del MaMa – Marca Maceratese, creata dopo il sisma del 2016 per valorizzare e promuovere il territorio e il patrimonio artistico.
“La rete di MaMa  – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Macerata Stefania Monteverde – nasce per valorizzare il nostro patrimonio culturale e paesaggistico con uno spirito di comunità tra Comuni e di collaborazione con le associazioni del territorio. Siamo  contenti che la rete Marca Maceratese diventi sempre più  distretto culturale e creativo, capace di intercettare nuove risorse  per far crescere nuovi progetti culturali e nuove relazioni.”
“La città di Recanati ha un ruolo centrale poiché l’Annunciazione di Lorenzo Lotto, parte della Collezione del Museo Villa Colloredo Mels, è una delle opere che ha ispirato lo studio per la parte pittorica dell’istallazione, mantenendo un referente con le esperienze del Bauhaus (casa del costruire) e delle avanguardie storiche. Come spiega l’artista nel progetto.
“Nel 2016 sono accaduti due fatti straordinari che hanno instillato in me la necessità di parlare dell’abitare e del vivere/fare casa con un progetto artistico; un viaggio in bicicletta di 7000 Km attraverso l’Europa per tornare a casa nelle Marche e il terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016. Con questo lavoro vorrei mettere in moto una riflessione sulla cultura dell’abitare ed il concetto di casa rapportata al contesto post-sisma delle Marche offrendo spunti per un percorso costruttivo alternativo.”
Il dipinto del Lotto, oltre a rispondere alla tradizione pittorica del territorio, rappresenta meglio di chiunque altro il “terremoto emotivo” che investe la Madonna – e di riflesso il gatto – nel momento in cui appare l’angelo mentre Dio attraversa l’arco della stanza con un tuffo, scuotendo il tranquillo ambiente domestico.
“Sono molto felice che Recanati sia stata scelta come luogo d’esposizione per questo importante progetto d’arte contemporanea – afferma Rita Soccio assessora alle Culture, Turismo, Pubblica Istruzione di Recanati -. Il legame che l’artista ha ricercato nel suo progetto con la tela dell’Annunciazione del Lotto è al tempo stesso intimo, nella ricerca artistica personale e universale, nella sensibilizzazione verso i temi ecologici e della bioedilizia.
Questa esposizione è anche l’occasione per analizzare la pittura tonale veneta e riflettere sulla figura e le opere di Lorenzo Lotto che ha lasciato nelle Marche. Ringrazio l’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi che si spende per progetti di valorizzazione di giovani e dell’arte contemporanea, la rete del MaMa che dimostra come l’arte sia un collante fondamentale di tutte le nostre Comunità.”
L’artista nel 2014 inizia a lavorare come Pittore assistente presso SCIENCE (UK) Ltd lo studio di produzione dell’artista britannico Damien Hirst. Dal 2017 Adinda ha instaurato la sua base operativa sull’Appenino umbro-marchigiano dove vive e lavora.
La realizzazione dell’opera è connessa al progetto di autocostruzione familiare in bioedilizia della sua attuale casa, in collaborazione con l’associazione A.R.I.A, nel borgo di Braccano a Matelica (MC) avviato da poco e destinato a ospitare uno studio artistico indipendente.
IN DOMUM consiste in un’installazione ambientale, un volume ad arco autoportante (H.3,60 x L. 3m P.1m) che sovrasta un’apertura percorribile, costruita con i materiali edili della Bioarchitettura, legno e paglia, argilla, calce e pigmenti. Al momento l’artista, sta visitando i musei marchigiani in cui sono conservati i dipinti del grande artista veneto, per svolgere una ricerca cromatica “lottesca”, con cui creare un campionario utile alla propria composizione pittorica.
L’opera sarà esposta negli spazi espositivi del Palazzo Comunale di Recanati dal 28 marzo al 19 aprile 2020. In seguito sarà ospitata dal Comune di Matelica.
“Ci tenevo molto ad essere presente in quanto stimo molto la famiglia Palma, conosco in particolare il babbo e la mamma di Adinda. E’ una famiglia speciale di Matelica e per Matelica – interviene il sindaco di Matelica Massimo Baldini -. La figlia non poteva essere da meno. Lo dimostra anche il fatto che ha vinto il bando nazionale “Per chi crea” con il progetto in Domum. Adinda svolge la sua attività creativa a Braccano, una deliziosa frazione di Matelica.
La località è nota per i murales che la adornano, ma anche perché è la porta verso i sentieri che conducono all’Abbazia di Santa Maria di Roti, alla gola di Iana e al parco naturale del monte Canfaito e del monte San Vicino. Luoghi ricchi di storia e di bellezze naturali.
Il posto ideale per trovare l’ispirazione e creare cose eccezionali. È un piacere ed un onore avere una cittadina di questo valore, senza dubbio arricchisce l’album delle persone illustri della città di Matelica e non solo. Come primo cittadino mi congratulo con Adinda Putri Palma e mi riservo di incontrarla quanto prima nella sede comunale per un doveroso saluto istituzionale. Un grazie lo rivolgo a chi ha promosso e gestito il bando, Mibact e Siae, e chi lo ha presentato l’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata. Un grazie sincero all’artista Adinda Putri Palma ed un augurio per un ricco futuro.”
A fare le veci del sindaco nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, venerdì 13 dicembre, è stato l’assessore alla Cultura del Comune di Matelica  Giovanni Ciccardini che, sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco Baldini, ha avuto parole di stima nei confronti dell’artista e sull’importanza per la città di Matelica di ospitare la sua opera e ha ribadito  come dsia fondamentale per i Comuni del territorio fare rete.
Per la parte fotografica sono previste mostre in gallerie italiane e europee. Molto interessante sarà il catalogo con testi istituzionali e testi critici in italiano e inglese e soprattutto il contributo fotografico dell’artista che mostrerà le varie fasi lavorative.
Durante il periodo di lavorazione sono previsti degli Open Studio con lo scopo di incontrare e conoscere la ricerca dell’artista. Il primo è stato organizzato il 19 novembre con gli studenti dell’Accademia Belle Arti Macerata, il secondo è previsto per venerdì 13 dicembre in Località Braccano di Matelica presso il Centro Studi e Museo della Resistenza Don Enrico Pocognoni alle ore 19 e sarà aperto al pubblico e ai visitatori interessati al tema ecologico dell’autocostruzione e della bioedilizia, al fine di sensibilizzare la società civile alla comprensione e realizzazione dell’opera.
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Dopo il successo di Ingress e Pokémon Go, anche la Warner ha ideato il suo gioco sviluppato assieme a Niantic, Harry Potter: Wizards Unite.
Qui sotto il comunicato stampa per intero rilasciato sul sito ufficiale della app in sviluppo. Potete andare sul sito cliccando questo link.
Niantic, Inc. e WB Games San Francisco sono lieti di poter finalmente condividere con tutti un’anteprima di Harry Potter: Wizards Unite. Molto presto potrai vivere un’avventura davvero magica e senza precedenti insieme ai tuoi amici nel mondo reale.
Harry Potter: Wizards Unite unisce gli amatissimi personaggi e contenuti delle serie di Harry Potter e di Animali Fantastici in un’unica esperienza. Sta a te preparare bacchetta, pozioni e incantesimi per impedire che la Calamità smascheri i segreti del mondo magico.
Una vera calamità ha colpito il mondo magico: inspiegabilmente, manufatti, animali, persone e persino ricordi hanno cominciato a smarrirsi nel mondo dei Babbani. Streghe e maghi di tutto il mondo devono unirsi per risolvere il mistero della Calamità e sconfiggere la magia caotica del Soqquadro che circonda gli “Smarriti” per proteggerli dagli occhi dei Babbani.
Il tuo viaggio inizia come nuova recluta dell’Unità Speciale dello Statuto di Segretezza, fondata dal Ministero della Magia e della Confederazione Internazionale dei Maghi per studiare e fermare la Calamità. Man mano che esplori il mondo, la mappa ti mostrerà Tracce di magia che indicano la posizione degli Smarriti. Queste Tracce possono comparire ovunque, ma è più probabile che certi Smarriti appaiano in vari tipi di luoghi pubblici del mondo reale, come parchi, banche, edifici municipali, università, biblioteche, monumenti, zoo, gallerie d’arte, eccetera. Lancia incantesimi di vario tipo per sconfiggere la magia del Soqquadro, proteggere gli Smarriti e riportarli nel mondo magico. In questo modo, potrai ricevere ricompense uniche che verranno annotate nel Registro del gioco.
Quando lanci un incantesimo, consumerai la tua Energia magica. Ricorda di fermarti spesso alle Locande, situate in luoghi babbani di tutto il mondo, per procurarti cibo e bevande che ripristineranno la tua Energia magica. Mentre esplori, troverai anche degli ingredienti da usare per preparare pozioni che ti aiuteranno in diversi aspetti del tuo viaggio nel mondo magico. Questi ingredienti sono distribuiti sulla mappa, in base ad ambiente, tempo atmosferico e ora del gioco, ma si trovano anche in speciali Serre.
Ricorda anche di cercare i Bauli, che potrai sbloccare per svelare Passaporte che ti condurranno nei luoghi famosi del mondo magico. Per la prima volta, potrai entrare in posti come il negozio di bacchette di Ollivander grazie a una coinvolgente esperienza a 360° in realtà virtuale avanzata.
Metti alla prova la tua abilità in combattimento visitando le varie Fortezze sulla mappa. Le Fortezze contengono le Sfide magiche, combattimenti multigiocatore in tempo reale contro temibili nemici, tra cui Mangiamorte e feroci lupi mannari. Non affrontare questi pericoli in solitudine! Raduna i tuoi amici per sventare minacce di alto livello e recuperare Smarriti ancora più rari nelle Fortezze.
Per sviluppare le tue competenze magiche, puoi anche scegliere di specializzarti in Professioni diverse. Auror, Magizoologi e Professori hanno abilità uniche che possono tornare utili in momenti diversi, in particolare durante le Sfide magiche. Collabora ed escogita strategie con streghe e maghi di altre Professioni per rendere la vittoria più probabile.
Ci sono tantissimi altri segreti da scoprire e misteri da svelare, quindi preparati a usare la bacchetta e a unirti ad altre streghe e maghi! Ricevi immediatamente le nuove informazioni su Harry Potter: Wizards Unite iscrivendoti al sito WizardsUnite.com e seguendoci su Facebook, Twitter, e Instagram. La preregistrazione è ora disponibile su Google Play: iscriviti subito! Se invece usi un iPhone, seguici per ulteriori aggiornamenti.
Qui sotto potete vedere il teaser trailer d’annuncio:
youtube
E qui sotto una serie d’immagini promozionali:
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Harry Potter: Wizards Unite, il teaser d’annuncio del gioco per smartphone! Dopo il successo di Ingress e Pokémon Go, anche la Warner ha ideato il suo gioco sviluppato assieme a Niantic, …
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sinapsinews · 5 years
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Mesi di incontri, attività culturali laboratori, rivolti a bambini, studenti, educatori e insegnanti, sono stati realizzati dal Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine in collaborazione con esperti, associazioni ed istituzioni, in funzione dell’evento del Giorno del Gioco.
L’impegno dell’amministrazione è di far diventare la città un grande laboratorio formativo, se comprendiamo le possibilità di apprendimento e interazione sociale che l’evento offre, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di varie realtà che mirano a trasformare la città “a misura di bambino”. Ill tema proposto quest’anno: “Il GIOCO la chiave del TEMPO”.
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Un percorso di proposte che rappresenta il calendario sul quale far scorrere insieme delle occasioni educative, culturali e di svago. Appuntamento a tutti a partire dal primo maggio con l’inaugurazione di una mostra interattiva sul tema della Kermesse e lo spettacolo serale della Compagnia dei Folli. Il tempo non si vede e non si sente, non lo si tocca neppure, e nessuno lo ha mai assaggiato e odorato. Non può essere mostrato, ma sebbene invisibile, sembra essere presente in ogni nostra attività. Le porte della storica cappella gentilizia di Villa Vannucchi riapriranno al pubblico per avere un nuovo tempo ed un nuovo spazio, che ospiterà una serie di installazioni che avranno come soggetto principale il fruitore.
Una serie di postazioni interattive allestite negli ambienti per invitare il pubblico alla partecipazione, per sollecitare la percezione dello spettatore sul tema del tempo e del gioco. Al pubblico è lasciata la scelta di visitare la mostra imboccando una via veloce e diretta nella Sala della Musica, per visionare il videomapping che richiama la continua lotta dell’uomo contro il tempo e spiega il senso dell’esposizione, oppure attraverso un percorso dove spendere liberamente il tempo, visitando le varie sezioni. Il suggerimento è di vedere con calma le varie postazioni, misurare il tempo e giocare col tempo, per ammirare le originali opere, realizzate anche attraverso dei laboratori con i ragazzi e che resteranno esposte per tutta la settimana del Festival dall’1 all’8 maggo. Dall’1 al 5 maggio, nei pomeriggi ci saranno anche esibizioni misteriose in cui alcuni artisti «agiranno» e si esprimeranno usando il proprio corpo, la propria presenza, per provocare il pubblico, attraverso azioni che rinviano alla mente il flusso delle interazioni ordinarie del tempo.
Le Performances saranno realizzate da: Grazia Di Luca e Francesco Calzolaro, Aerial Angels, Adele Lippolis e la New Vip Dance, Aerial District, Anna Claudia Sacco e Arte Danza, Nadira Ram e Accademia Mizmar, 360° Dance School. Maggiori dettagli potranno essere consultati nel programma. Allora tutti a San Giorgio a Cremano per rigenerare il nostro tempo nella SETTIMANA DEL GIOCO che andrà dall’1 maggio all’8 maggio 2019, una settimana di appuntamenti, mostre, incontri, letture, concerti, spettacoli e performance artistiche, sotto l’egida dell’UNICEF, della Presidenza del Senato e dello Stato Maggiore della Difesa.
  San Giorgio a Cremano: Città dei bambini e delle bambine "Il giorno del Gioco" Mesi di incontri, attività culturali laboratori, rivolti a bambini, studenti, educatori e insegnanti, sono stati realizzati dal Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine in collaborazione con esperti, associazioni ed istituzioni, in funzione dell’evento del Giorno del Gioco.
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retegenova · 6 years
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IN ARRIVO UN NUOVO WEEKEND DI OKTOBERFEST A GENOVA: TUTTI GLI APPUNTAMENTI DA VENERDÌ 14 A DOMENICA 16 SETTEMBRE
Concerti e dj set per tutti i gusti, Weekend delle Famiglie con iniziative ludiche e sportive per grandi e piccini e attività per gli amici a quattro zampe
Genova. È in arrivo un nuovo fine settimana all’insegna della convivialità e atmosfera bavarese nel tendone di Piazza della Vittoria, dove fino al 23 settembre è in programma la decima edizione di Oktoberfest Genova. Non solo gastronomia bavarese, ma anche tanto divertimento, tra serate di musica live della rassegna Oktoberband, dj-set e Weekend delle Famiglie, con tanti eventi e iniziative per adulti e bambini.
Venerdì 14 settembre si parte alle 18.30 con gli appuntamenti dedicati agli amici a quattro zampe di Dogtoberfest, condimostrazioni del Team Skadog Liguria di tutte le attività svolte dal centro, come educazione avanzata, agility dog, riporto, obedience, dog dance, clicker training. I cinofili qualificati saranno a disposizione del pubblico per dare consigli e informazioni di educazione cinofila, con prove gratuite per tutti i cani. Sempre alle 18.30 nel tendone esterno è in programma l’appuntamento musicale con “Dario Gaggero e il suo scrigno del mistero”, con selezione musicale a cura di Discoclub Genova. A seguire, alle 21, torna la rassegna Oktoberband con il concerto dei Kid Blues Combo, duo formato da Fabio “kid” Bommarito (armonica e voce) e Riccardo Tineo (chitarra e voce); il progetto nasce nell’inverno del 2009 dalla mente dell’armonicista Fabio ‘Kid’ Bommarito, deciso a ritornare alle proprie origini musicali dopo una fase psycorockblues. La band propone un repertorio che spazia dai classici del blues a brani rock’n’roll e il sound ruvido della voce e dell’armonica di Kid sono l’impronta della band. In seconda serata, dalle 23, dj set dall’elettronica al rock ‘n’ roll a cura di Tot en Tanz.
Sabato 15 settembre, dalle 17, si svolgerà la sfilata dell’orchestra in abiti tradizionali, il consueto appuntamento che porta l’Oktoberfest per le vie del centro, con partenza da piazza della Vittoria per raggiungere via XX Settembre e il Quadrilatero. La grande festa vede protagonisti i commercianti che offriranno ai musicisti bavaresi prodotti tipici genovesi in segno di benvenuto e coloreranno le proprie vetrine. Le orchestre coinvolte, che allieteranno i visitatori con concerti di musica tradizionale tutti i giorni sotto il tendone, sono le stesse che partecipano all’Oktoberfest di Monaco: Klobnstoana, Bad Endorf, 10 Lowen e Die Schweinhaxen. Lo stesso giorno tornano inoltre gli appuntamenti dedicati ai bambini e ragazzi con i Weekend famiglie; dalle 15 è in programma il torneo di risiko per tutte le età a cura di Borgo Pila RisiKo Club Ufficiale Genova, dalle 16 alle 18 appuntamento dedicato ai piccoli sportivi con il corso di hockey a cura di Genova hockey 1980, e dalle 17 Giochi da Tavola per tutti da provare e imparare, sempre a cura di Borgo Pila RisiKo Club. Dalle 18.30 tornano le animazioni cinofile di Skadog Liguria, con attività di fiuto, attivazione mentale e agility per i padroni e per i cani presenti. Attività ludiche semplici permetteranno a tutti di partecipare, divertirsi e imparare allo stesso tempo; i vincitori saranno premiati con il contributo di Miao Bau Pet Shop. Sempre alle 18.30 è in programma il dj set a cura di dj Rich e a seguire, alle 21, il concerto dei Cartabianca, duo nato nel 2010 da un’idea dei fratelli Fausto e Francesco Ciapica con l’obiettivo di sperimentare vari generi e forme di comunicazione. La band sta attualmente visitando il mondo della canzone d’autore con un primo album di canzoni non a tema, uscito a gennaio 2018. Dalle 23, come di consueto, torna il dJ set dall’elettronica al rock ‘n’ roll a cura di Tot en Tanz.
Domenica 16 settembre, per la rassegna Weekend delle Famiglie, dalle 15 si tiene il laboratorio di cioccolato per bambini a cura dell’associazione Chocomoments e a seguire, alle 16, le esibizioni e i corsi di ballo country in compagnia dei maestri di Country Fever. Dalle 17 torna l’appuntamento con Dogtoberfest con il laboratorio “Esplorando il mondo del cane” a cura di Skadog Liguria: i cani del team di Skadog mostreranno a tutti i bambini il modo migliore per approcciarsi a loro e il loro modo di comunicare, proponendo diversi giochi e laboratori. Alle 23 tutti in pista per scatenarsi in balli country con il gruppo Contry Fever.
Per ulteriori informazioni: www.oktoberfestgenova.com
Chiara Tasso Ufficio stampa Oktoberfest Genova
Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
Contatti
Stefano Brizzante
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Edilizia
Il Secolo XIX
MusicforPeace Che Festival
MusicforPeace Programma 29 maggio
Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
IN ARRIVO UN NUOVO WEEKEND DI OKTOBERFEST A GENOVA: TUTTI GLI APPUNTAMENTI DA VENERDÌ 14 A DOMENICA 16 SETTEMBRE IN ARRIVO UN NUOVO WEEKEND DI OKTOBERFEST A GENOVA: TUTTI GLI APPUNTAMENTI DA VENERDÌ 14 A DOMENICA 16 SETTEMBRE…
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Il Complesso Rupestre di Madonna delle Virtù
dove si tengono prestigiose mostre di arte contemporanea
      Ingresso al complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci
    I Sassi di Matera, un affascinante e unico agglomerato abitativo, scavato nel tufo, un’attrazione mondiale e bene storico-culturale italiano.
Ma una cosa bella non può non avere un cuore bello e i Sassi, nel loro splendore conservano in località Sasso Barisano, una delle attrattive più spettacolari del complesso rupestre.
Il Complesso Rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci la sua struttura è stata interamente scavata nella roccia, con uno splendido esempio di architettura in “negativo”, ovvero che non si eleva all’esterno ma internamente la roccia, con ambienti comunicanti tra loro per mezzo di stretti passaggi e ripide scalinate, intrecciate in un percorso articolato, fino a salire verso un’apertura da cui si può ammirare il torrente Gravina e la Murgia.
Il complesso rupestre è stato costruito intorno al X secolo, che assieme all’annesso monastero, doveva ospitare il primo insediamento delle monache provenienti da Accon, l’insieme è composto da due chiese, quella della Madonna delle Virtù e quella più antica il complesso monastico di San Nicola dei Greci, che costituisce una delle cripte più antiche della città di Matera, in più vi si trova una “Casa grotta” e una cantina, per la realizzazione e conservazione del vino.
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Chiesa rupestre di Madonna delle Virtù nel complesso rupestre
    Visitando questa spettacolare opera architettonica, pare di non essere all’interno della roccia e se ci si sofferma a pensare dove ci si trova, la prima cosa che viene in mente, è la domanda “Ma come hanno fatto?”.
Passatemi un attimo di polemica, quando sono entrato e mi è venuta alla mente la fatidica domanda, me ne è sorta un’altra, andando con la mente ai, purtroppo, fatti recenti, “Questi monaci, nel X secolo hanno costruito questa magnificenza e oggi è ancora in piedi, come mai i nostri ponti, costruiti recentemente, invece crollano?”, ma lasciamo perdere e torniamo alla Basilica, perché così si può definire.
Scavata in stile romanico, presenta tre navate e tutte terminanti con absidi semicircolari, la navata centrale è divisa dalle laterali, da colonne, ha una soffittatura a capanna e la parte absidale, ha la volta a cupola  dove porta incisa una croce.
Interno della Chiesa di Madonna delle Vitù
La decorazione del soffitto della navata centrale, è rappresentata da due ordini di archetti in rilievo, i grandi, quelli più vicini al vertice delle falde, simboleggiano le finestre come nello stile romanico e i piccoli archetti, simboleggiano il matroneo, il posto che accoglieva le donne.
Dopo il restauro, da parte dell’Associazione “la Scaletta”, la stessa che recuperò e restaurò la Cripta del Peccato Originale, nella Chiesa del Complesso Rupestre, divenuta discarica abusiva, rimangono pochi affreschi nell’abside della navata centrale si nota una crocifissione del XVI secolo, probabilmente realizzata da maestranze locali, ma presenta in alto molti rimaneggiamenti.
Un’altra Crocifissione databile al XIV secolo si vede sulla parte opposta all’abside della navata destra  e rappresenta una iconografia inusuale, la Vergine volge le spalle al Cristo, quasi a voler comunicare il pudore di una madre di fronte alle condizioni del Figlio.
  Il complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci
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  La chiesa di San Nicola dei Greci posto sopra la chiesa Madonna delle Virtù nel complesso rupestre
    Vi si accede attraverso una scalinata che collega la sottostante chiesa della Madonna delle Virtù, dell’impianto originale non rimane molto avendo subito nel settecento, un crollo della volta della chiesa, corrompendo irrimediabilmente l’assetto originario della struttura.
Di rito bizantino orientale, la sua costruzione si aggira intorno al IX secolo, ed è la più antica di Matera, la struttura si compone da due navate con absidi al termine.
Nel Medioevo la chiesa era usata come area cimiteriale, ne testimoniano il fatto, la presenza lungo il pavimento della navata di destra e il pianoro sovrastante, le tombe barbariche presenti, inoltre l’area è di notevole importanza archeologica per i diversi reperti rinvenuti dell’età del ferro e dell’epoca arcaica.
Il rinvenimento di importanti affreschi che, nonostante i danni causati dal tempo e lo sgretolamento delle pareti rocciose, testimoniano le diverse epoche, del gusto e della cultura locale.
Nell’abside di sinistra troviamo un trittico dei Santi Nicola, Barbara e Pantaleone e nella navata di destra, una pregevole Crocifissione con la Vergine e san Giovanni Evangelista, del XIV secolo, e le immagini di San Pietro Martire, rappresentato in piedi, trafitto da un pugnale, con la mannaia conficcata nel cranio e Sant’Antonio Abate, due santi molto venerati dai contadini, risalgono al XVII secolo.
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San Nicola dei Greci
Il monastero
le case grotta
    Il Monastero e la casa grotta
    Il Monastero luogo inizialmente realizzato per ospitare le monache, fu destinato alla produzione e conservazione del vino, si può ancora vedere il vascone dove veniva pigiata dell’uva e i bocchettoni da dove defluiva il mosto, intorno i vari muretti dove venivano appoggiate le botti per la maturazione del vino.
Il Complesso Rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci si conclude con una serie di Case Grotta, con i sistemi di canalizzazione delle acque piovane e le varie cisterne per la raccolta, testimoniano il modo di vivere dell’antica Matera.
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Complesso Rupestre di Madonna delle Virtù ai Sassi di Matera Il Complesso Rupestre di Madonna delle Virtù dove si tengono prestigiose mostre di arte contemporanea I Sassi di Matera, un affascinante e unico agglomerato abitativo, scavato nel tufo, un’attrazione mondiale e bene storico-culturale italiano.
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roscioschouhart · 7 years
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Niantic ha comunicato che è in arrivo il più grande aggiornamento di Pokémon GO: Raid Battle, medaglie e nuove funzionalità sono dietro l’angolo!
Leggete un pò qui:
Allenatori,
Il più grande aggiornamento di Pokémon GO è quasi arrivato! Molto presto gli Allenatori di tutto il mondo potranno prendere parte a un’esperienza di gioco rinnovata e avere l’opportunità di collaborare con altri giocatori nella lotta contro potentissimi Pokémon grazie alla nuova funzionalità Raid!
Nuove funzionalità e nuovi aggiornamenti alle Palestre: a breve le Palestre saranno protagoniste di un rinnovamento importante. Prossimamente sarà possibile far girare il Disco Foto nelle Palestre per acquisire oggetti, esattamente come accade nei PokéStop, ma questo è solo l’inizio. Ulteriori aggiornamenti alle battaglie delle Palestre sono in arrivo. Invece di aumentare i Prestigio totale delle Palestre allenandosi direttamente lì, le Palestre avranno sei slot permanenti che potranno essere riempiti dai Pokémon della squadra che ha il controllo. Ogni Pokémon assegnato a questi slot deve essere unico. Ad esempio, un solo Blissey può essere assegnato a una Palestra alla volta. Inoltre, le squadre opposte combatteranno i Pokémon nell’ordine in cui sono stati assegnati alla Palestra.
Il nuovo aggiornamento include in particolare un nuovo sistema di motivazione che cambierà notevolmente il modo in cui si interagisce con le Palestre. Quando un Pokémon viene assegnato a una Palestra verrà visualizzato un misuratore di motivazione. I Pokémon assegnati a difendere una Palestra perdono motivazione nel tempo e quando vengono sconfitti in battaglia. Non appena un Pokémon perde la motivazione il suo CP diminuirà temporaneamente facilitando così le squadre opposte. Per aiutare a mantenere il Pokémon motivato e in forma perfetta per la battaglia successiva, i giocatori possono offrire al Pokémon della loro squadra delle Bacche, che riaccendono la motivazione. Se un Pokémon perde totalmente la motivazione tornerà al suo Allenatore la volta successiva che perderà una battaglia, per cui vi consigliamo di mantenere sempre il Pokémon del proprio team motivato, offrendogli spesso delle Bacche!
Medaglie: Ora potrete ottenere Gym Badges quando interagite con le numerose Palestre presenti in tutto il mondo. I Gym Badges servono come souvenir delle vostre avventure in Pokémon GO e riflettono il vostro contributo al successo della Palestra.
Potrete aumentare di livello i vostri Badge combattendo, offrendo Bacche al Pokémon nella Palestra, e facendo girare il Disco foto della Palestra. Aumentando il livello di un Gym Badge guadagnerete opportunità uniche per ricevere bonus items ruotando il Disco foto e per ottenere premi maggiori quando interagite con le Palestre.
Nuova funzionalità Raid Battle: In tutto il mondo, potrete partecipare alla nuova funzionalità Raid Battle presso le Palestre. La Raid Battle consiste in una esperienza di gioco cooperativa che vi spinge virtualmente a collaborare con altri Allenatori per sconfiggere un potentissimo Pokémon conosciuto con il nome di Raid Boss. Prima che una Raid Battle abbia inizio, tutti i Pokémon assegnati alla Palestra torneranno ai loro Allenatori, e un grande Uovo apparirà sopra la Palestra. Quando il conto alla rovescia sull’Uovo raggiunge lo zero, il Raid Boss verrà rivelato.
Prima di poter combattere con il Raid Boss, avrete bisogno di un Raid Pass. Potete ottenere un Raid Pass gratuito al giorno visitando una Palestra, ma potrete tenerne uno solo alla volta. Potrete inoltre ricevere Bigliettos raid premium dal negozio in-game. Usando il vostro pass per unirvi alla battaglia, voi e fino a 20 altri Allenatori, lavorerete insieme per sconfiggere il Raid Boss. Se sconfiggerete con successo il Raid Boss entro un tempo limite di cinque minuti, avrete la possibilità di prendere un Pokémon più forte del vostro!
Nuovi item: Dopo aver sconfitto un Raid Boss, riceverete fantastiche ricompense, che includono nuovi oggetti ottenuti solo sconfiggendo un Raid Boss: Caramelle Rare, Baccalampon dorata e due tipi di Macchine Tecniche: Fast e Charged. La Caramella Rara è una caramella misteriosa che, utilizzata su un Pokémon, si trasforma in quella Caramella di Pokémon. Le Bacche Golden Razz aumenteranno notevolmente le vostre possibilità di catturare un Pokémon che si trova in natura e possono dare a un Pokémon assegnato alla Palestra la facoltà di recuperare completamente il contatore di motivazione. Le Macchine Tecniche sono oggetti che potete utilizzare per insegnare in modo costante a un Pokémon un nuovo Fast Attack o un Charged Attack a caso.
Per mettere in moto questi emozionanti cambiamenti, disattiveremo temporaneamente tutte le Palestre. Una volta che l’aggiornamento sarà stato svelato ai giocatori di tutto il mondo, le Palestre ritorneranno. La funzionalità Raid Battle verrà poi annunciata con calma nelle prossime settimane, partendo come beta, con Raid visibili solo ai giocatori di livello più alto nelle location delle Palestre sponsorizzate. E nel giro di qualche giorno inviteremo più giocatori a partecipare consentendo di partecipare ai Raid a più Palestre in tutto il mondo. Tenete d’occhio i nostri canali social per i vari aggiornamenti, che vi diranno quando potrete cominciare a combattere nei Raid.
Non vediamo l’ora di vedervi là fuori mentre combattete nelle vostre Palestre locali!
Il Team di Pokémon GO
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Rilasciato il (software): 15 luglio 2016. Rilasciato il (PK GO Plus): 16 settembre 2016. Rilasciato il (Apple Watch): 23 dicembre 2016.
Super aggiornamento in arrivo per Pokémon GO! Niantic ha comunicato che è in arrivo il più grande aggiornamento di Pokémon GO: Raid Battle, medaglie e nuove funzionalità sono dietro l'angolo!
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p-ars · 7 years
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Esperimenti di scrittura 5/7 IN AUTOSTRADA Il “scrivere”, per quanto si possa pensare (e pretendere battendo i piedi, capricci da scrittore) che si elevi al di sopra dell’umana condizione verso la dimensione iperuranica dell’arte pura distillata ed ideale in accordo con la musica delle sfere, in alcuni casi non si discosta dalla più pratica delle cose. Alla guida, così come non si deve armeggiare con il cellulare oppure mangiare il gelato, non si deve scrivere. Se invece il “scrittore” è seduto dal lato del passeggero – posto che ci sia qualcuno al posto di chi guida e dunque l’automobile sia mobile – possiamo parlare del “scrivere in autostrada”. L’accordo iniziale con chi conduce la vettura è fondamentale: che stia zitto; che possa parlare; oppure che debba alternare silenzi a considerazioni; a seconda che il “scrittore” sia nel novero di quelli che hanno bisogno di totale silenzio, di totale rumore di fondo, oppure di una certa dose di disturbo casuale durante il “scrivere”. Accordo facile da prendere nel caso di conducenti parenti o amici, meno nel caso in cui il “scrittore” sia salito a bordo di un’automobile casuale, magari r-accolto durante l’autostop; ma è dalla metà degli anni ottanta che non vedo più autostoppisti ai caselli, perché? E’ vietato (siamo diventati rispettosi della legge), oppure è pericoloso (con quello che si legge sui giornali), oppure siamo più ricchi (abbiamo tutti una macchina), oppure ancora non viaggiamo più on the road (bye bye beat generation). Seconda cosa: occorre inventare un neologismo per quel suono di viaggio in autostrada, un’orchestra composta da ruote sull’asfalto, motore, cambi di marcia, frizione, finestrino abbassato, freccia a sinistra e poi a destra in caso di sorpasso (e di conducente diligente), in alcuni casi pioggia dunque tergicristalli. Orchestra guidata (fantastico, Marinetti Balla Boccioni Russolo approverebbero) dal conducente. Lo chiamerei viaggìo, con l’accento sulla i. Dunque il “scrittore” che si accinge al “scrivere in autostrada” fa i conti immediatamente con il suono/rumore di viaggìo, che in larga parte è considerato una buona colonna sonora per il “scrivere”, concilia il raccoglimento, scioglie i nodi della mente, una sorta di mantra contemporaneo che tutto sommato rilassa, mi chiedo se non contenga anche un retrogusto amaro, velenoso, di civiltà delle macchine. Se e quando il conducente decide un sorpasso, c’è un momento preciso e abbastanza breve in cui il “scrittore” può gettare uno sguardo dentro l’abitacolo della vettura sorpassata, un’istante di invasione della privacy, chi sa che non possa dargli ispirazione per quello che sta scrivendo. Altra cosa è il sorpasso di autoarticolati oppure mezzi pesanti, assolo rombante e leggera ansia finché non ci si è allontanati. Dipende dalla macchina, ma le vibrazioni e del motore e dell’asfalto rendono la scrittura a mano meno precisa, gli spostamenti laterali della vettura inducono ad attendere un attimo prima di appoggiare di nuovo la penna sul foglio, così come lo scalare delle marce – ma dipende dall’abilità del conducente, che a questo punto dovrebbe aver capito di avere un ruolo di responsabilità nei confronti del “scrittore” – e si spera sempre di non fare esperienza di frenate brusche, lo spavento non si addice al raccoglimento necessario al “scrittore”. Se il “scrittore” interrompe momentaneamente il “scrivere”, per riflettere su un’idea, e guarda fuori dal finestrino, vede le cose vicine passare veloci e le cose lontane invece lentamente, e quelle lontanissime ferme. Scatenatevi pure con le metafore, ma resta il fatto che si tratta di una questione di vettori e di prospettiva che si danno la mano. A latere delle condizioni atmosferiche, il “scrittore” che scrive durante un viaggìo fa esperienza di: caselli autostradali (sicuramente), lavori in corso (quasi sicuramente), autovelox (dipende dalla tratta), gallerie (dipende sempre dalla tratta), autogrill (dipende dalle scelte del conducente), incidenti stradali (si spera di no). Tutti questi incontri possono interrompere fatalmente il “scrivere” oppure dargli nuovo impulso. Un amico mi raccontò di un malato terminale di cancro che si fece trasportare in viaggio sulle autostrade francesi, senza mai uscire ai caselli, visitando gli autogrill come se fossero moderne cattedrali/musei. Forse si trova qualche filmato su Youtube. Ricordo anche di cartelli autostradali con le lampadine che si illuminano e servono a formare frasi di senso compiuto, per avvisare di varie cose gli automobilisti, ed in particolare cito: “Proteggi i tuoi bambini con la cintura di sicurezza” (e la nonna che si arrangi, aggiungo io); “Avvistato animale girovago” (ero stato io, a telefonare a quelli delle autostrade per avvertirli che c’era un cane che trotterellava tranquillo sulla corsia di emergenza, avevo provato a recuperarlo ma era fuggito in direzione opposta a quella di marcia; perché generalizzare con “animale girovago” invece che “cane”? Non si fidavano della mia percezione dei fatti? Pensavano che avessi scambiato per cane un cinghiale? Un procione?) L’ultima considerazione riguarda il “scrivere” e la lunghezza del viaggio. Finché c’è benzina, e finita la benzina finché ci sono soldi per rabboccare il serbatoio, il viaggio e il viaggìo proseguono. Il “scrittore” sta tornando a casa? Sta andando via di casa? Credo che questo faccia qualche differenza nel “scrivere”. Sa dove è diretto? Non sa quanto durerà il viaggio? L’uscita dall’autostrada, l’ultima curva prima dell’arrivo, concedono che – affrettando la scrittura – si possa terminare la pagina in modo coerente? Capita mai che si finisca il “scrivere” prima dell’arrivo, e allora per il resto del viaggio come si può impiegare il tempo? Si può trovare un conducente abbastanza empatico da capire quando basta, è il momento di cessare il viaggìo e quel che è stato è stato che va bene così? E forse tutto si riduce al pensare se il “scrittore” possa restargli amico, nonostante sia il conducente a deciderlo.
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alessiacamera · 7 years
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Personal Relations a Vicenza continua alla galleria Mirror fino al 3 giugno!
E continuano anche le interviste agli artisti 😉
Oggi chiacchieriamo con Valerio Guadagno, o con il suo alter ego?
Valerio Guadagno Personal Relations
Valerio Guadagno, nato a Salerno nel 1972, si è laureato in Architettura all’Università di Napoli e ha conseguito un master in Industrial Design alla Domus Academy di Milano. Opera come designer, ma anche pittore e performer, occupandosi di costumi di scena e video attraverso gli occhi del suo alter ego He-rmes.
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Valerio Guadagno
Alice Traforti
3 + 2 domande
Alice Traforti: Valerio: raccontaci chi sei e cosa fai con parole tue.
Valerio Guagagno: Sono un artista che reinterpreta e mescola, in modo personale, riferimenti culturali e influenze artistiche. Direi che la mia è una sintesi che procede sia giustapponendo elementi contrastanti o addirittura antitetici, sia eliminando quanto risulta superfluo o troppo “caratterizzante”. Trovo molto interessante che le mie “creature” aliene ed ermetiche, e i mondi lontani e coloratissimi in cui esse vivono, provochino reazioni opposte. L’osservatore proietta sé stesso nell’opera e ne fruisce in maniera soggettiva: ogni mostra diventa così una raccolta di domande su questioni estetiche ma anche etiche, visto che la figura del diverso da sé ha implicazioni sociali relative all’integrazione di altre culture, religioni, o classi.
AT: La tua espressività non conosce limiti prestabiliti e là dove sembrano configurarsi, subito li prevalichi. In questo contesto libero, come funziona il delicato equilibrio col tuo alter ego He-rmes?
VG: La mia produzione artistica nasce dalla costante ricerca e dalla sperimentazione di tecniche e forme espressive. In queste esplorazioni, ricorrono alcuni personaggi, tra cui il mio alter ego, che, non a caso, è un esploratore di mondi, realtà e identità differenti. Mi interessa, comunque, molto poco rappresentare l’elemento autobiografico in sé: se questo è presente, si tratta di un punto di partenza che conduce ad una storia e ad un significato con un valore universale e condivisibile.
AT: Quali aspettative e progetti hai per il futuro?
VG: Al momento, sto portando avanti contemporaneamente diversi progetti, più o meno ambiziosi. Tra breve terminerò il montaggio di un video musicale a cui spero seguiranno collaborazioni con altri musicisti.
focus Personal Relations
AT: Vuoi svelarci qualcosa di ciò che hai realizzato per Personal Relations?
VG: Ho sviluppato un’idea che avevo in mente da un po’ di tempo: un doppio autoritratto che diventa un modo per definire la propria identità attraverso una (ri)costruzione della figura paterna. Si tratta, in effetti, di una rappresentazione del bisogno di autonomia e di autenticità, e della necessità di prendersi cura di sè stessi per migliorare il proprio mondo.
My father’s son, 2016 – particolare
AT: Personal Relations è un progetto che non solo vuole creare una mostra itinerante internazionale, ma vorrebbe incentivare lo scambio di esperienze reali tra artisti internazionali. Cosa ne pensi?
VG: Credo che oggi, per varie ragioni, la concezione dell’artista, che vive e lavora in uno stato di orgoglioso isolamento, sia definitivamente superata. Mi sembra quindi che Personal Relations rappresenti una grandissima opportunità, non solo per presentare la propria ricerca in contesti molto diversi tra loro, ma soprattutto per confrontarsi – e una volta tanto in modo non “virtuale” – con altri artisti. Spero inoltre che all’interno di questa rete internazionale possano nascere ulteriori occasioni di scambio e interazione.
Grazie a Valerio Guadagno per essersi raccontato!
Vi lascio una piccola gallery delle sue opere.
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V-e(d)ge-table-s, 2006-2012 – acrilico su cartapesta, dimensioni variabili
Pollen-Action, 2009 – performance a Piazza San Marco, Venezia
Minor Offender, 2011 – cortometraggio animato
Walk-A-Tronic, 2017 – acrilico su tela, 60x50cm
Puoi saperne di più visitando il sito dell’artista.
Ne abbiamo già parlato anche qui: Costumi d’amare – Valerio Guadagno
Programma Personal Relations
sabato 13 maggio: Music in its prime! – 3 gruppi in concerto dalle 18 alle 20
domenica 20 maggio: Stpo-Motion Lovers! – proiezione di corti dalle 18 alle 20
sabato 03 giugno: Personal Relations Last Breathe Night – finissage con performance collettiva e DJ set dalle 18
Scopri i dettagli ingrandendo la locandina!
Creature aliene e alter ego di Valerio Guadagno (He-rmes) Personal Relations a Vicenza continua alla galleria Mirror fino al 3 giugno! E continuano anche le interviste agli artisti 😉
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redazionecultura · 8 years
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sede: Museo Magi’900 (Pieve di Cento); a cura di: Valeria Tassinari.
In un’ampia mostra personale curata da Valeria Tassinari, Graziano Pompili propone una sintesi dei passaggi salienti della sua ricerca artistica, offrendo al pubblico un percorso cronologico che dalle opere più recenti risale a ritroso sino agli esordi negli anni Settanta, attraverso un’ attenta selezione di sculture in marmo, bronzo e terracotta, disegni e opere su lamiera. Con il titolo Omnia, emblematico della volontà di costruire un racconto visivo capace di cogliere l’essenza e la varietà di un iter creativo articolato in oltre cinque decenni di lavoro ininterrotto, lo scultore mette infatti in scena la sua storia artistica, in un allestimento intenso e suggestivo, che guida lo spettatore alla comprensione profonda delle declinazioni della sua poetica. I passaggi tra i vari materiali, la flessione tra figura e astrazione, il ruolo centrale della memoria archeologica e la personalissima lettura del paesaggio come luogo dell’esistenza umana, sono visualizzati da opere particolarmente care all’autore stesso che, in dialogo con la curatrice, le ha individuate come momenti di svolta, passaggio o apice delle diverse stagioni della sua ricerca. Per questo, la mostra si propone non solo come la perfetta occasione per ricostruire il profilo globale di uno dei protagonisti della scultura italiana degli ultimi decenni, ma anche come una sorta di racconto autobiografico e critico, in cui l’artista, giunto alla maturità, concentra lo sguardo sulla rilettura del proprio percorso e ne favorisce l’interpretazione. Tra le opere non mancano dunque le sculture più recenti, dominate dalla raffigurazione essenziale di paesaggi abitati dai segni e dalle dimore dell’uomo, oppure le grandi ri-archeologie degli anni Ottanta, con l’esplicita evocazione di frammenti di corpi titanici e classicheggianti, fino alle forme organiche influenzate dalla grande tradizione astrattista alla quale l’autore si ispirava negli anni degli esordi.
L’iniziativa si colloca nell’ambito di un progetto curatoriale che intende valorizzare gli autori già da tempo presenti nella collezione permanente del MAGI’900, proponendo occasioni di approfondimento monografico e critico sulle personalità più interessanti dell’arte italiana degli ultimi decenni. Per questo intorno alla mostra sarà possibile ampliare ulteriormente il percorso visitando le altre opere dell’artista esposte nelle varie sale e nel giardino del museo.
Graziano Pompili nasce a Fiume, in Istria. Ben presto si trasferisce con la famiglia a Faenza, città nota per le sue antiche tradizioni di produzione ceramica e compie i sui primi studi all’Istituto d’arte. Negli anni Settanta, ventenne, inizia la sua attività artistica privilegiando l’uso della ceramica. Intanto si trasferisce a Reggio Emilia e frequenta il corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna con la docenza di Umberto Mastroianni e Quinto Ghermandi, introducendo progressivamente nel suo lavoro l’uso del marmo e del bronzo. Sempre negli anni Settanta inizia una significativa attività espositiva che si divide tra mostre personali, mostre collettive e opere monumentali. Molte e opere si trovano oggi nelle collezioni permanenti di musei di arte contemporanea italiani e nel mondo.
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Graziano Pompili. Omnia sede: Museo Magi'900 (Pieve di Cento); a cura di: Valeria Tassinari. In un'ampia mostra personale curata da Valeria Tassinari, Graziano Pompili propone una sintesi dei passaggi salienti della sua ricerca artistica, offrendo al pubblico un percorso cronologico che dalle opere più recenti risale a ritroso sino agli esordi negli anni Settanta, attraverso un' attenta selezione di sculture in marmo, bronzo e terracotta, disegni e opere su lamiera.
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alessiacamera · 7 years
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Non ci credo, Personal Relations è ormai alle porte!
Io ho ufficialmente iniziato il conto alla rovescia, fatelo anche voi.
Vi voglio tutti incontrare domenica 30 aprile per l’apertura al pubblico con sorpresa ;-)
Intanto vi presento Phuong e i colori del Vietnam!
Phuong Ong Ngoc Personal Relations
Phuong Ong Ngoc nasce a Cento (FE) nel 1991 da genitori vietnamiti. Nel 2010 si diploma al Liceo Artistico “Ex” Arturo Martini di Vicenza e si iscrive poi al corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua poetica è una costante ricerca di identità, equilibrio e bellezza nel quotidiano vivere, resi attraverso il disegno e la pittura ad olio e acquerello su carta, legno e tela.
Abbiamo chiacchierato!
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Phuong Ong Ngoc
Alice Traforti
3+2 domande
Alice Traforti: Phuong: raccontaci chi sei e cosa fai con parole tue.
Phuong Ong Ngoc: Ciao a tutti. Sono una pittrice italiana di origini vietnamite. Le mie passioni principali sono i viaggi, la musica e la fotografia. Sono una persona piuttosto itinerante per cui mi ritrovo sempre a viaggiare, ascolto musica e sono spesso coinvolta in progetti fotografici ma tutto rimanda alla mia natura di pittrice che non posso nascondere.
AT: Nella tua ricerca di identità c’è una componente espressiva e spirituale che rimanda alle tue origini, al Vietnam, attraverso il segno e il colore, oppure è invece una terra lontana dal tuo essere e sentire? Sono molto curiosa riguardo a un’identità personale e artistica che passa non solo attraverso i luoghi vissuti, ma anche per quelli che abbiamo intrinsecamente dentro.
PON: Sì diciamo che la mia pittura è molto “orientale”. Sono cresciuta in un ambiente prettamente occidentale, frequentando le scuole in Italia ma la componente che rimanda alle mie origini è prevalsa su tutto ciò che ho “imparato”. Non sono mai stata in Vietnam purtroppo, eppure sento il paese natale dei miei genitori come un luogo a me familiare. Non saprei dire se effettivamente il mio stile e i miei colori possano essere identificati in questa terra mai vista, ma forse sì.
AT: Quali aspettative e progetti hai per il futuro?
PON: Continuerò il mio percorso pittorico e anche quello fotografico, partecipando attivamente a mostre ed esposizioni. Sicuramente la Pittura non la abbandonerò mai. Per il futuro ho dei progetti che vorrei realizzare anche con varie collaborazioni, video, libri, moda. Vedremo!
focus Personal Relations
AT: Vuoi svelarci qualcosa di ciò che hai realizzato per Personal Relations?
PON: Il titolo della mia opera è “Metanoia”. La metanoia intesa come incisivo cambiamento di un pensiero, è mutamento e realizzazione che porta a riconsiderare intimamente giudizi, convinzioni e anche valori propri di una persona. Qui rappresentata con un fiore sbocciato, all’apice della sua bellezza. Petali che raccolgono acqua , fonte di vita e che presto cadranno, lasciando spazio alla caducità del momento e al perire delle cose. E io mi sento un po’ così e così la mia pittura. In costante cambiamento.
Metanoia, 2016 – particolare
AT: Personal Relations è un progetto che non solo vuole creare una mostra itinerante internazionale, ma vorrebbe incentivare lo scambio di esperienze reali tra artisti internazionali. Cosa ne pensi?
PON: Penso che si debba ormai pensare alle mostre in questi termini e condizioni. Nella lontananza fisica, si possono trovare molte analogie, non solo stilistiche, con altri artisti e questo è bello. Ci si sente vicini e meno soli.
Tante grazie Phuong Ong Ngoc per la chiacchierata!
Ecco una gallery di opere selezionate.
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Esacerbava, 2015 – acrilici, markers e inchiostro su carta, 29,7x21cm
Flowered 1, 2013 – acquerelli, inchiostro e penna nera su carta, 29,7x21cm
Aequinoctium – First Day of Spring, 2015 – acquerelli, acrilici, penna nera e bianca su carta, 29,7x21cm
Senza titolo, 2015 – Markers, inchiostro e penna nera su carta, 13x19cm
Puoi saperne di più visitando il sito dell’artista.
Le tappe di Personal Relations
The Cello Factory, London (Inghilterra): 06-16 dicembre 2016
Pulchri Studios, L’Aia (Olanda): 25 febbraio – 25 marzo 2017
Galleria Mirror, Vicenza (Italia): 29 aprile – 04 giugno 2017
Phuong Ong Ngoc: territori interiori dell’identità Non ci credo, Personal Relations è ormai alle porte! Io ho ufficialmente iniziato il conto alla rovescia, fatelo anche voi.
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alessiacamera · 8 years
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Qui siamo tutti molto indaffarati nel prepararci ad accogliere come si deve tutte le opere e gli artisti che partecipano a Personal Relations.
Ora l’esposizione si sta svolgendo presso la sede di Pulchri Studio, ma arriverà prestissimo da noi!
Oggi vi parlo di Rita Pierangelo e delle sue sfumature d’arte.
Rita Pierangelo Personal Relations
Rita Pierangelo nasce a Padova, vive e lavora a Grisignano di Zocco (PD). La sua creatività è emersa fin dall’adolescenza e le ha dato modo di sperimentare diversi campi di azione e approcci, avvicinandosi a ricerche di matrice concettuale.
Le ho fatto qualche domanda.
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Rita Pierangelo
Alice Traforti
3+2 domande
Alice Traforti: Rita: raccontaci chi sei e cosa fai con parole tue.
Rita Pierangelo: Sono appassionata di arte in tutte le sue forme, mi ritengo una artista a 360°. Pittrice, scultrice, fotografa e autrice di istallazioni, videoarte e performer, lavoro nel mio atelier e creare mi fa stare bene in qualsiasi forma. Mi occupo da sempre del tema violenza alle donne, perché io stessa ho subito e questo ha segnato la mi esistenza. Scherzando mi definisco “psicolesa”, ma se qualcuno esamina le mie opere non può darmi torto.
AT: Il tuo lavoro si esprime attraverso materiali molto diversi e in tante modalità: pittura, fotografia, installazioni, performance. Il filo conduttore resta nella ricerca sottesa a tutte queste manifestazioni. Rischi mai di perdere la rotta, ovvero che tecnica e materia prendano il sopravvento sulle intenzioni? Come riesci a mantenere questo equilibrio?
RP: Non perdo mai il mio equilibrio, perché quando devo esprimere qualcosa il materiale viene da sè, o con il colore o con il corpo, a volte è il materiale stesso che mi parla e ne nasce una istallazione.
AT: Quali aspettative e progetti hai per il futuro?
RP: Le aspettative sono tante e, come ogni artista, si spera che un giorno un famosissimo critico e curatore americano ti chiami e ti dica che la tua genialità artistica non ha uguali e che ti porti con sè alle stelle, ma sappiamo che questi colpi di fortuna capitano solo nelle favole come a quella gran culo di Cenerentola. Ma non mi lamento, sono molto appezzata dalla critica e spesso invitata ad esporre in luoghi e palazzi meravigliosi. Il prossimo progetto potrebbe essere a Venezia durante la Biennale, vedremo se va in porto.
focus Personal Relations
AT: Vuoi svelarci qualcosa di ciò che hai realizzato per Personal Relations?
RP: L’opera che ho realizzato per Personal Relations è un mio Autoritratto, racconta tutta la mia vita: i tantissimi spilli per ogni offesa, dolore e umiliazioni subite; il mio viso truccato come una geisha per la mia natura di crocerossina; e il teschio, proiettato sul mio corpo che mi perseguita e che allo stesso tempo venero.
Autoritratto, 2016 – particolare
AT: Personal Relations è un progetto che non solo vuole creare una mostra itinerante internazionale, ma vorrebbe incentivare lo scambio di esperienze reali tra artisti internazionali. Cosa ne pensi?
RP: Personal Relations è un progetto straordinario. Diego e i suoi ideatori sono persone e amici fantastici che lavorano per l’arte e non per i soldi, e devo dire che mi è dispiaciuto tantissimo non essere potuta venire a Londra per l’inaugurazione soprattutto per conoscere altri artisti, ho la fortuna di avere amici artisti in varie parti del mondo e vi assicuro che questi confronti aprono la mente e la creatività.
  Grazie a Rita Pierangelo per aver condiviso con noi la tua poetica.
Una gallery di opere selezionate.
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L’egoista – olio su tela, 200x120cm
Zyklon – stampa su vetro con swarovski, 120x90cm
Ascensione – olio su tela, 138x224cm
performance: un grido silenzioso in un mondo di ovatta
Puoi saperne di più visitando il sito dell’artista.
Ne abbiamo già parlato anche qui.
Le tappe di Personal Relations
The Cello Factory, London (Inghilterra): 06-16 dicembre 2016
Pulchri Studios, L’Aia (Olanda): 25 febbraio – 25 marzo 2017
Galleria Mirror, Vicenza (Italia): 29 aprile – 04 giugno 2017
Rita Pierangelo: sfumature d’artista a 360° Qui siamo tutti molto indaffarati nel prepararci ad accogliere come si deve tutte le opere e gli artisti che partecipano a…
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alessiacamera · 8 years
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Avete visto le notizie dall’Olanda? Avete partecipato all’opening? Avete condiviso, appiccicato cuori – wow – like e scritto i vostri commenti a distanza?
Io ho fatto proprio così, mentre continuavo a scavare nelle storie di questi artisti per raccontarle a voi!
Oggi vi presento Alessio Ciani!
Alessio Ciani Personal Relations
Alessio Ciani, aka AKE, nasce nel 1981 a Monte Castello di Vibio (PG), circondato da quei paesaggi che ispirano i suoi primi disegni. Si laurea in Scienze Naturali all’Università di Perugia, dedicandosi con lo stesso spirito di osservazione e analisi scientifica anche all’illustrazione. Appassionato di fumetti, esplora parallelamente la cultura GLBT indagandone le tematiche sociali, l’eros e la spiritualità. Realizza anche tavole illustrate e copertine, esposte insieme ai disegni nella sua prima mostra personale nel 2012. Vive e lavora a Londra dal 2014.
Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata.
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Alessio Ciani
Alice Traforti
  3 + 2 domande
Alice Traforti: Alessio: raccontaci chi sei e cosa fai con parole tue.
Alessio Ciani: Sognatore, faccio innamorare le suocere, amo prendere per la gola gli amici e fare trip mentali dopo aver letto l’ennesimo articolo di astronomia. Un tipo estroverso direbbero alcuni, che vive nel costante bisogno di esprimersi davanti al suo tavolo da disegno e grazie a questo microcosmo, aprirsi una finestra sul mondo.
AT: Sembra strano, ma il mio percorso attraverso l’arte è iniziato con la Scienza. Riusciresti a spiegare la tua visione del rapporto tra Scienza e Spiritualità, tra Scienza e Arte?
AC: Come esseri umani tendiamo a semplificare il mondo che conosciamo con la speranza di renderlo più comprensibile, nel tentativo di fare ciò racchiudiamo la nostra esperienza di vita in scatole, definizioni e sfere di influenza. È una capacità che la nostra specie ha sviluppato mentre muoveva i suoi primi passi per poter meglio sopravvivere. Uno strumento indispensabile che però non ci deve far dimenticare come tutto in realtà sia connesso. Scienza e fede possono sembrare contrapposte, quando in realtà rispondono allo stesso bisogno di dare un perché al mondo in cui viviamo, sta alla sensibilità di ognuno di noi scegliere l’uno o l’altro o entrambi.
Un’esperienza lavorativa di qualche anno fa è stata molto istruttiva per me a tal proposito, mi furono commissionati diversi quadri con soggetti San Sergio e San Bacco da alcuni esponenti della comunità gay cattolica americana essendo questi visti come protettori dell’amore gay. Potremmo esser portati a pensare che la spiritualità cattolica sia in netto contrasto con il vivere attivamente la propria omosessualità, invece con stupore mi son trovato a parlare con persone le quali mi hanno dimostrato che i punti di contatto esistono.
Per quanto riguarda il legame che c’è tra la mia formazione scientifica e l’arte, basta ricordare come i più grandi naturalisti erano grandi osservatori e come i loro taccuini sono pieni di magnifiche illustrazioni sature di quelle conoscenze che con devozione raccoglievano agli angoli più disperati del nostro pianeta.
AT: Quali aspettative e progetti hai per il futuro?
AC: Con l’agenda ancora fresca dei buoni propositi per il nuovo anno potrei rispondere che l’apparente dicotomia tra illustrazioni scientifiche e l’eros gay continuerà con collaborazioni museali di carattere paleontologico da un lato e progetti come artbooks antologici e personali dall’altro. Ma la verità è che la parte più frizzante salterà fuori come sempre, inaspettatamente, mentre si esplora il percorso lungo il cammino.
focus Personal Relations
AT: Vuoi svelarci qualcosa di ciò che hai realizzato per Personal Relations?
AC: Bodysnap è un opera che nasce di getto, figlia di tutte quelle sensazioni provate mentre scorro con il pollice le bacheche dei vari social. Non di rado mi ritrovo a pensare quanto sia grande il peso dei nostri alter ego digitali sulle nostre ambizioni e di quanto sta cambiando la percezione che abbiamo di noi stessi?
Bodysnap, 2016 – particolare
AT: Personal Relations è un progetto che non solo vuole creare una mostra itinerante internazionale, ma vorrebbe incentivare lo scambio di esperienze reali tra artisti internazionali. Cosa ne pensi?
AC: In natura esiste un fenomeno chiamato “proprietà emergenti”, si verificano quando in un sistema emergono proprietà non presenti nei suoi componenti presi singolarmente. Trovo che sia un aspetto affascinante e irrinunciabile specialmente nel processo creativo. Lo scambio di prospettive arricchisce le nostre esperienze in modi che non ci si aspetta, cosa che mi sorprende ogni volta.
Grazie ad Alessio Ciani per essersi raccontato!
Ed ora 4 opere selezionate!
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San Sergio e Bacco, 2015 – digital painting e acrilico, 50x35cm
Red, 2016 – digital painting, 29,7x21cm
Nicodemo, 2016 – digital painting, 29,7x21cm
ricostruzione paleoambientale del Quaternario, 2014 – digital painting, 26x20cm
Puoi saperne di più visitando il sito dell’artista, anche su tumblr.
Le tappe di Personal Relations
The Cello Factory, London (Inghilterra): 06-16 dicembre 2016
Pulchri Studios, L’Aia (Olanda): 25 febbraio – 25 marzo 2017
Galleria Mirror, Vicenza (Italia): 29 aprile – 04 giugno 2017
Alessio Ciani: arte, spiritualità, eros e scienza Avete visto le notizie dall'Olanda? Avete partecipato all'opening? Avete condiviso, appiccicato cuori - wow - like e scritto i vostri commenti a distanza?
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alessiacamera · 8 years
Text
Si sta avvicinando! C’è davvero un gran fermento per la fermata olandese di Personal Relations, e non solo dietro le quinte.
C’è emozione nell’aria! Si prospettano nuovi incontri e stimolanti connessioni tra artisti, appassionati d’arte, addetti ai lavori… insomma tra persone proprio come noi.
Sarà che son passati i giorni della merla, sarà che le giornate si stan facendo più luminose… sarà che non vedo proprio l’ora di incontrarvi tutti vis à vis! ;-)
Oggi è il giorno di Carlotta Castelletti che ci avvolge nella sua dimensione spirituale, prettamente al femminile.
Carlotta Castelletti Personal Relations
Carlotta Castelletti nasce a Torino e frequenta il liceo artistico della città, allieva di Giuseppe Penone e Luigi Mainolfi. Dopo il diploma, abbandona qualsiasi attività artistica per una decina d’anni, fino al 1992 quando si trasferisce a Vicenza. Qui partecipa a corsi e concorsi, sperimentando tecniche e soggetti. Dal 2006 al 2012 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia, prima Pittura e poi Decorazione. La sua arte indaga gli stati dell’essere attraverso la rappresentazione della figura femminile, mixando note di matrice egiziana, giapponese e klimtiana. Attiva anche nel sociale come Performer in difesa e rispetto della vita umana, animale, naturale.
Ci siamo incontrate!
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Carlotta Castelletti
Alice Traforti
  3 + 2 domande
Alice Traforti: Carlotta: raccontaci chi sei e cosa fai con parole tue.
Carlotta Castelletti: Ciao a tutti! Sono un’artista che dipinge utilizzando la carta da parati e il tessuto damascato, oltre che la resina e alcuni oggetti tridimensionali, per rappresentare gli stati dell’essere attraverso la figura femminile.
Mi piace parlare di ciò che non si vede, di quello che resta celato dentro l’animo umano e che raramente si esprime da subito.
AT: La decorazione nelle tue opere non è un puro abbellimento aggiuntivo, ma ne è l’elemento fondante. Infatti è proprio grazie a essa che si delinea lo stato d’animo vissuto dalla figura femminile, spesso vestita solo dalle atmosfere in cui è immersa. I tuoi non sono ritratti di donne sensibili, ma figurazioni di sensazioni universali dell’essere umano.
C’è una ragione sociale nella tua scelta di rappresentare l’umanità attraverso la donna, una donna insieme nuda e mascherata, esposta e nascosta allo stesso tempo?
CC: No, non vi sono riferimenti al sociale nel mio lavoro pittorico, ma prevalentemente spirituali. Mi piace indagare sui misteri dell’umanità, sugli stati d’animo e filosofare.
Altri concetti, come l’antispecismo e la difesa della vita in tutti i suoi aspetti, temi che mi riguardano e che sento di interpretare, sono espressi meglio con un’altra disciplina artistica: la performance o l’installazione.
AT: Quali aspettative e progetti hai per il futuro?
CC: Nel mio futuro ci sono grandi progetti di crescita che mirano a far conoscere il mio lavoro nella regione in cui vivo, in altre grandi città e all’estero. Sto pensando a una personale.
focus Personal Relations
AT: Vuoi svelarci qualcosa di ciò che hai realizzato per Personal Relations?
CC: Per questo evento ho realizzato Demone: una micro pittura che, attraverso l’immagine di una donna, raffigura la possibilità per le cose terrene di entrare in contatto con le cose celestiali e divine, di penetrarle ed esserne partecipe attraverso la via costituita dalla magia.
Non porta in sé nessun significato di negatività.
Sul piano dell’anima è la spinta intuitiva che permette di accettare e comprendere il senso delle leggi universali, la spinta emulativa che porta ad imitare il divino.
Demone, 2016 – particolare
AT: Personal Relations è un progetto che non solo vuole creare una mostra itinerante internazionale, ma vorrebbe incentivare lo scambio di esperienze reali tra artisti internazionali. Cosa ne pensi?
CC: Credo che sia una bellissima idea quella di coinvolgere artisti di vari paesi e che non si conoscono fra di loro per unirli in un’unica iniziativa e tematica. Abbiamo visto le realizzazioni più varie sul tema, piccoli capolavori che sono da stimolo gli uni agli altri.
In un mondo così diviso per etnie e differenze, l’arte è il mezzo che va ad unire con la forza dell’amore, della poesia e della bellezza universale.
  Grazie di cuore a Carlotta Castelletti per questo viaggio dell’essere!
Ecco una gallery con i lavori più recenti.
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Miss Palomas, 2016 – tecnica mista su carta da parati, Ø 40cm
Sorpresa, 2016 – tecnica mista su carta da parati, Ø 40cm
Primavera, 2016 – tecnica mista su carta da parati, Ø 40cm
Notturna, 2016 – tecnica mista su carta da parati, Ø 40cm
Puoi saperne di più visitando il sito dell’artista.
Le tappe di Personal Relations
The Cello Factory, London (Inghilterra): 06-16 dicembre 2016
Pulchri Studios, L’Aia (Olanda): 25 febbraio – 25 marzo 2017
Galleria Mirror, Vicenza (Italia): 29 aprile – 04 giugno 2017
Carlotta Castelletti: ritratto di spirito in corpo di donna Si sta avvicinando! C'è davvero un gran fermento per la fermata olandese di Personal Relations, e non solo dietro le quinte.
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