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#Buongiorno a tutti la foto di oggi.
giulianocorti · 1 year
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Buongiorno a tutti la foto di oggi.
Per la foto odierna, cliccare il seguente link: http://www.giulianocorti.it/.../certaldo-alto-palazzo.../
Good morning everyone, today’s picture from my site.
Hola a todos, hoy foto de mi sitio. Giuliano giulianocorti_it galleria “PERSONAGGI ILLUSTRI”
Da oggi le foto non saranno più visibili su questo profilo, è possibile vederle sul sito indicato qui sotto, visitando le varie Gallerie.
Grazie a tutti per i commenti, G.
Thanks to everyone for your comments, G.
Gracias a todos por los comentarios, G.
Giuliano Corti www.giulianocorti.it
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raccontiniper18 · 9 months
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Ottavo racconto erotico.
Oggi parleremo di sexting, toccarsi in chat con un partner che fa la medesima cosa,non gridate allo scandalo perchè tutti l'abbiamo fatto almeno una volta.
Oggi racconteremo l'esperienza di lui,magari in futuro se piace come idea racconteremo anche di lei.
Non ricordo l'età precisa ma credo sia intorno ai 15/16 anni,all'epoca c'era un social chiamato kiwi non so se qualche veterano social ,lo conosca,era un social uguale a tumblr ma con meno censure, e le ragazze erano moooolto più spinte di oggi, dato l'età delle scoperte e la voglia di conoscere l'altro sesso.
Comunque mi iscrivo e inizio a postare qualche mia foto, ovviamente arrivano i primi ''Mi piace'' e inizio ad avere qualche riscontro via chat sia in positivo che negativo, magari commenti del tipo ''bel ragazzo'' o ''che cesso'' però dopo i vari convenevoli con diverse ragazze tipo la conoscenza base di entrambi, la conversazione andava a scemare e quindi la chat si interrompeva.
Un giorno però mi scrive una ragazza, senza foto, con pochi post e inizia a scrivermi il suo nome mi è rimasto ancora in mente Annalisa, e stranamente mi prende con molti discorsi, essendo praticamente coetanei parlavamo di tutto dalla scuola, al futuro , di tutto e di più, quando la conoscenza si è concretizzata gli ho chiesto diverse volte di mandarmi qualche sua foto ma niente, era parecchio restia a mandarne.
Comunque tralasciando la nostra amicizia ci sentivamo da un mesetto circa e un giorno mi scrisse come si parla con un amico strettissimo,che si conosce da tempo.
Buongiorno, questa mattina mi sono svegliata fradicia e con una voglia matta, mi sono sparata già due ditalini.
Io: Ei ahahahah hai sbagliato chat?
A: Certo che no, stupido,ti dico pure quando vado a far cacca perchè non devo dirti se ho voglia o meno?
Io: Mah,tu sei una ragazza e io un ragazzo.
A: E lo so, a te non ti viene mai voglia di se*arti?
Io: Certo tutti i giorni,ma non te lo scrivo.
A: E dovresti a me eccita sapere che ti tocchi. Come ogni ragazza amo il cazzo e pagherei per vedere il tuo seme ahahahah
Io: Bah,misà che sei ubriaca,mo che rileggerai da sobria vedremo.
Nessuna risposta per 1 giorno intero, magari si era pentita di essersi confidata con me, e mi aveva eliminato dalla sua vita, peccato penso le volevo bene mi trovavo a parlarci, ma mi sembra strano parlare di sesso con una ragazza,che poi chissà se è una ragazza davvero,può avere anche il cazzo perchè appunto non ho mai visto il suo volto e mai una sua tetta o una parte intima.
Passano 2 giorni,poi 3 poi 4... Mi rassegno Annalisa non mi scriverà più,allora ci provo io e vedere se risponde.
Le scrivo: ''Ei sei viva?? non mi calcoli più ??? ti sei fidanzata o hai trovato un altro amico???''
niente non risponde .
Dopo un mesetto mi scrive un nuovo contatto Kiwi, con un nickname simile a quello che aveva Annalisa.
''Cazzo,finalmente ti ho trovato ho rotto il telefono e ho dimenticato le credenziali del mio accesso al vecchio profilo.''
Io: ''Si,come no, dillo che non volevi sentirmi''
A: Nono,ormai siamo amici e ti voglio bene.
Io: Muah va bene.
Continuiamo a scherzare e ritorniamo veramente amici,parliamo di tutto nuovamente per qualche giorno.
Poi un giorno mi disse senti ritornando a quel discorso, mi dici ogni quanto ti masturbi? perchè io credo di avere una dipendenza ,mi sgrilletto ogni giorno anche quando ho il ciclo.
Io: Certo che è normale pensa che io lo faccio anche 2 o 3 volte al giorno, ho sempre il pisello duro ahahah
A: Ma *-*
Io: Cosa?
A: Mi eccita sapere 'sta cosa.
Io: E cosa fai ora ti tocchi? pensando a uno sconosciuto che si tocca?
A: Certo e ci godo pure.
Io: Mah tu sei tutta matta ahahaha ok mi tocco anche io pensando a una sconosciuta che mi pensa mentre mi tocco e io penso a lei che si tocca ahahaha
A: Sono venuta!
Io: Di già? eiaculazione precoce anche tu? ahahah
A: Ma io non eiaculo ho la patata.
Io: Ho i miei dubbi
Lei: Mi manda una foto con il mio nickname sull'inguine e una bella figa depilata e carnosa. Con sotto scritto dimmi se ho il cazzo o la pussy ahahah
Io: Sposto la foto al pc e mi smanetto guardando quella foto, fin quando non sbo*ro sul pc litri e litri di seme.
Fotografo la mia opera.
Lei mi risponde ''il mio primo cumtribute''
Poi aggiunge sei il primo maialino che mi fa perdere la testa da oggi in poi una volta al giorno dobbiamo masturbarci assieme.
Ci furono vari incontri come quello descritto,ma il più bello fu l'ultima perchè lei trovò il fidanzato e volle troncare quel nostro bel rapporto.
Mi scrisse passo per passo come toccarmi e come stuzzicarmi sia il caz*o che il culetto (lei mi ha iniziato al dito nel culo). Mi fece venire e poi mi diede il colpo di grazia.
Appena ripulito il mio pisello,mi arriva una videochiamata era lei per la prima volta ci parlo e la vedo.
Io appena venuto con il cazzo molle, risposi alla videochiamata nudo ovviamente.
La vidi ed era veramente bellissima.
Mi parlò e disse fammi vedere il tuo ca*zo.
Lo vide floscio per la prima volta.
Ok ora faremo una cosa che non faremo mai più toccati e io mi tocco per te.
Ci masturbammo per la prima volta in video chat. Io sbor*rai l'anima e lei squirto per la prima volta.
Fine.
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il-gualty1 · 2 years
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Ecco, la “mia” voglia di lavorare, oggi, è racchiusa tutta in questa foto…
Buongiorno a tutti...
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dottssapatrizia · 2 years
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Buongiorno a tutti!!
Oggi il mio buongiorno sarà diverso dagli altri perché voglio chiudere, con questo post, la vicenda "Dott.ssa-Black". Ho riletto tutti i commenti al messaggio di @miky-de-angelis e vorrei spiegare quello che è successo dal mio punto di vista. Molti non saranno interessati, alcuni si ma, come ho scritto in diversi messaggi pvt e come ha detto giustamente @atenablogs, questo rapporto è stato reso "troppo" pubblico e chiunque interessato ha diritto a una spiegazione.
Non è un modo per "uscirne pulita" , per recuperare stima o elevare le mie azioni in questa storia.
Ho fatto molti errori anche io proprio partendo dalla pubblicità. Alcuni di voi, mi avevano avvisato sui danni che la "resa pubblica" avrebbe comportato ma io non ho voluto ascoltare.… Ero presa da quello che "vedevo" e dalle attenzioni che Black mi dava, attenzioni di cui avevo bisogno come aria per diversi motivi più o meno gravi.
Ho scoperto che quello che vedevo non era reale perché un'amica aveva conosciuto un uomo di Udine e, facendomi vedere le sue foto, coincidevano con quelle che Black mandava a me. Non potevo crederci quindi le ho detto di fare una video chiamata. Scrissi a Black, delusa e arrabbiata ma ero ancora convinta che fosse un uomo. È stata la stessa Michela a rivelare che era una donna.
Michela sa benissimo che ero molto attratta ma non innamorata quindi passata la forte delusione (grazie anche alle parole di @s-a-f-e-w-o-r-d ), e non dire di no @miky-de-angelis, abbiamo provato a mantenere una sorta di "rapporto" ma per me era difficile avere a che fare, non tanto con lei quando con me stessa e la mia diffidenza verso le persone. Quindi si sono interrotti i contatti.
Per quanto riguarda il "venerdì da incontro", l'appuntamento era telematico… Almeno per il momento!!
che cosa mi ha lasciato questa vicenda? Diffidenza e Distanza…
Questo è l'ultimo post a cui risponderò sulla vicenda, gli anonimi che pubblicherò saranno solo quelli di persone che hanno bisogno di parlare del mio lavoro…
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E comunque buongiorno ☕️
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chouncazzodicasino · 11 months
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Buongiorno, mi permetto, essendo tu dell'ambito, di chiederti due cose: - tempo fa avevo letto, cercando della carta da parati, che ne esistevano alcune fonoassorbenti: ti riulta e funzionano? - quadri e foto: esiste un'arte per sistemarli in maniera corretta? ovvero non spargerli in casa senza senso compiuto e non ammassarli tutti assieme (anche se ammetto che le parte pieni di quadri, foto ecc mi affascinano). Inoltre le cornici... secondo te stanno bene miste? Grazie mille! Spero che oggi ti farai una maratona di film dell'orrore <3
Ciao, dunque duuunque:
- le carte da parati "fonoassorbenti" esistono ma non sono realisticamente fonoassorbenti (nome improprio a mio avviso maledetti). Se hai bisogno di isolare acusticamente la carta da parati non fa un cazzo o quasi. La tipologia più "assorbente" è magari la tipologia contract (quella degli hotel per intenderci) ma perché ha delle qualità ignifughe che la rendono più "forte", o la vinilica perché è più spessa, o la fibra di vetro che non è carta da parati ma un rivestimento. Insomma la carta non assorbe il suono. Il tessuto è la cosa più fonoassorbente tra questi materiali che possono essere messi a parete. Il parato per eccellenza. Io, personalmente, non comprerei mai una carta da parati per le qualità fonoassorbenti perché so che nessun prodotto potrebbe accontentarmi, magari farei una controparte con cartongesso fonoassorbente o penserei ad un apposito tessuto.
- quadri e foto... Mmmm. Esistono dei "suggerimenti", delle suggestioni su come metterli ma secondo me fanno tutta cagare, ora te le metto qui sotto trovate su un sito:
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Io personalmente credo che dipenda tantissimo da che parete, da cosa c'è nella stanza, come sono le cornici, ecc ecc
Le cornici diverse, le forme diverse, formati diversi, l'anarchia è bella ma dipende tanto dalla tua sensibilità. Conosco persone e clienti che all'idea di mettere due quadri non simmetrici sulla parete si fanno uscire il sangue dal naso. La cornice per me è importante che stia bene con il quadro o la foto non con l'intorno. Da me, ad esempio, regna la legge dell'Ad cazzum e la trovo molto calzante con la mia casetta.
Grazie spero di horrorare molto ❤️👻👽🧟🧛
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BUONGIORNO Amici di #borghiemeraviglieitaliane, oggi visiteremo insieme Trieste e dintorni (FRIULI VENEZIA GIULIA)
Trieste e dintorni: le tappe da non perdere
- #PiazzaUnitàMoloAudace
Motivo di vanto per i triestini in quanto considerata la piazza più estesa in Europa affacciata sul mare, su questa piazza si affacciano vari palazzi storici, dal Palazzo della Lungotenenza austriaca (attualmente sede della prefettura) a Palazzo Modello dove ha sede il municipio, per arrivare infine a #PalazzoPitteri, il più antico di tutti. Mi raccomando: fermatevi un secondo ad osservare con attenzione anche la Fontana dei Quattro Continenti, costruita intorno alla metà del Settecento e raffigurante, appunto, i quattro mondi allora conosciuti.
- #CattedralediSanGiusto
Chiesa più importante di #Trieste posta sull’omonimo colle, la cattedrale della città è il risultato dell’unione tra due chiese, quella di #SantaMaria e quella di #SanGiusto, avvenuta nel 1300. Semplice nella facciata e impreziosita da un meraviglioso rosone gotico, all’interno di essa troviamo splendidi affreschi romanici e mosaici meravigliosi.
- #CastellodiMiramare
Tra i principali simboli della città di Trieste grazie alla sua storia e alla sua bellezza, si trova a picco sul golfo della città circondato da ampi spazi verdi. Questa imponente costruzione è magnifica sia all’esterno, visto che ricorda un castello delle fiabe, sia all’interno: ai piani più bassi sono presenti infatti gli alloggi reali che ospitavano i nobili proprietari del Castello. L’immenso parco è un luogo incantevole per passeggiare.
- #FarodellaVittoria
Già dal nome si può ben capire il periodo storico in cui fu costruito: con in tipico richiamo patriottico, il monumento fu costruito negli anni del fascismo per commemorare i marinai italiani caduti durante la prima guerra mondiale. Al culmine del faro c’è la Vittoria Alata, una maestosa statua alta sette metri. Dalla cima di questo monumento è possibile godersi la vista di tutta la Citta di Trieste e del #mareAdriatico.
- #RisieradiSanSabba
Per chi vuole non solo rilassarsi e godersi panorami ma anche ripercorrere e riflettere sul passato, la Risiera è una tappa irrinunciabile. In origine fabbrica per la pilatura del riso (da cui il nome), con l’avvento del #Nazismo la struttura fu presto trasformata in un campo di concentramento e di deportazione, il primo in Italia: oggi l’edificio ospita un museo che ricorda e commemora quegli anni terribili.
Non solo spettacolari paesaggi quindi, ma anche storia e cultura: Trieste, nel suo piccolo, sa essere tutto questo.
FONTE: https://ritaglidiviaggio.it/2019/07/19/5-cose-da-vedere-assolutamente-a-trieste-e-dintorni/
FOTO: https://ritaglidiviaggio.it/2019/07/19/5-cose-da-vedere-assolutamente-a-trieste-e-dintorni/ e @joe.henryy
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ALLA PROSSIMA...CON TANTI ALTRI POST!
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immaginibuona · 8 months
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Buongiorno Buona Domenica Estiva Immagini: Un Saluto Radioso per Iniziare la Giornata
Il sole splende alto nel cielo e il profumo dell'estate pervade l'aria. È domenica, il giorno perfetto per rilassarsi e godersi il calore estivo. Cosa c'è di meglio per iniziare questa giornata speciale se non con un caloroso "Buongiorno" e immagini che catturano la bellezza di questa stagione?
Il Risveglio con un Sorriso: Invia un saluto luminoso ai tuoi cari con un'immagine che incarna la gioia di un nuovo giorno. Il sole che sorge all'orizzonte è simbolo di speranza e possibilità.
Colori Estivi: Utilizza immagini ricche di colori vivaci. I fiori in fiore, il cielo azzurro e il verde lussureggiante della natura trasmettono un'atmosfera positiva e fresca.
Messaggi di Buona Domenica: Accompagna le immagini con brevi messaggi di buon augurio. "Che questa domenica sia piena di felicità e momenti indimenticabili" o "Che il calore del sole porti gioia nel tuo cuore oggi".
Condivisione di Momenti: Incentiva la condivisione di foto estive tra amici e familiari. Può essere un modo divertente per connettersi e diffondere l'atmosfera gioiosa della domenica estiva.
Pause Rilassanti: Incoraggia a godersi la giornata con momenti di relax. Un'immagine di una spiaggia soleggiata o di una sedia a sdraio in giardino può ispirare un meritato riposo.
Creatività Fotografica: Invita le persone a esprimere la propria creatività con foto personali. Potrebbe essere un scatto del proprio giardino fiorito o di una colazione all'aperto.
Ricorda, la domenica estiva è un regalo prezioso. Condividere immagini e messaggi positivi può contribuire a rendere questa giornata ancora più speciale per chiunque riceva il tuo saluto. Buongiorno e buona domenica estiva a tutti!
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g-tech-group · 1 year
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Buongiorno a tutti i nostri follower! 🌞 Oggi è un giorno speciale, è la Giornata Mondiale del Selfie! 📸🌍 Sì, hai capito bene, un intero giorno dedicato all'arte di scattare una foto di sé stessi. Nell'era dei social media, i selfie sono diventati molto più di semplici autoscatti. Sono un modo per esprimere se stessi, per condividere momenti importanti e per connettersi con altri in tutto il mondo. 🌎🌈 Ecco il nostro consiglio per oggi: usa i selfie per mostrare il lato umano del tuo brand. Mostra il team dietro il tuo prodotto o servizio, condividi momenti di lavoro o di divertimento. Ricorda, le persone si connettono con le persone, non con le aziende. E ora, perché non celebrare questa giornata con un selfie? 🎉 Facci vedere il tuo miglior selfie nei commenti o usa l'hashtag #GtechSelfieDay per condividere i tuoi scatti con noi. Non vediamo l'ora di vedere tutte le vostre fantastiche foto! 📸💫 #GtechGroup #SelfieDay #WorldSelfieDay #SocialMedia #ExpressYourself #ShareMoments #ConnectWithOthers #HumanSideOfBrand #Team #WorkFun #PeopleConnectWithPeople Visita il nostro sito per saperne di più sul nostro lavoro e il nostro team 👉 www.gtechgroup.it Felice Giornata Mondiale del Selfie a tutti da G Tech Group! 📸🌎💫
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carraromarco · 2 years
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Giorno 29 senza te.
Questa sarà la penultima cosa che scriverò pensando a te. Come un calendario dell'avvento siamo arrivati quasi alla fine di questo percorso. Ho deciso che prenderò tutte le cose che ho scritto in questo mese e le pubblicherò altrove (non qui dove nessuno mi conosce o mi segue); lo farò un pò per essere da stimolo per chi starà passando momenti come i miei, ma anche lo farò per C. o per M. o per S., quando mi faranno gli auguri di compleanno e chiederanno "Come stai? Come sei stato in questo mese?" ed io a loro non dirò niente. Non parlerò più. Esausto mostrerò quello che ho scritto in questo mese e dirò "Ecco, così è come sono stato in questo mese". Mi chiedo se lo leggerai anche tu: magari distrattamente, magari sotto al post del Fantacalcio su Facebook, magari scorrendo su Instagram uno di quei video di gattini che sempre guardavamo assieme prima di addormentarci la notte. Ma so che, se mai dovessi leggere tutte le cose che ho scritto in questo mese, capirai tante cose. Capirai quanto male sono stato, quanto ho provato a reagire e a sentirmi forte, a ricominciare, a trovare una motivazione diversa che non fosse quella di piangere o disperarmi o pensare a te; capirai che in questo mese non ti ho mai scritto ma di te ho scritto comunque ovunque; capirai che ti ho lasciato i tuoi spazi, che non ho insistito, che non ho voluto invadere; che ho ascoltato quella volta in cui mi hai detto "Credo che mi aiuterebbe stare qualche giorno senza vederci/sentirci" e sono stato bravo, ti ho preso in parola; capirai la solitudine estrema che mi hai lasciato addosso, il burrone in cui mi hai lanciato; ma anche il bene che ancora sento dentro. Credo che se in questo mese non mi hai mai scritto (nemmeno una virgola, nemmeno un "Ciao", nemmeno un "Mi manchi") significa che hai già qualcun altro. Spero sia completamente diverso da me. Pensarti con altri mi distrugge. A volte mi armo di coraggio e apro le nostre conversazioni di Whatsapp; riguardo le foto che ci siamo mandati, tutti i buongiorno e le buonanotti, le frasi dolci e le videochiamate; i messaggi audio non li ho più aperti tanto la tua voce la sento ancora ovunque. E poi per riascoltare quelli dovranno passare anni: ora come ora il coraggio che indosso non è abbastanza. Oggi andando in palestra ho incrociato una macchina tale e quale alla tua (lo stesso modello, lo stesso colore grigio metalizzato); ho pensato "Sei tu" ma poi non eri tu. Fortuna o sfortuna non lo so. Anche camminando in giro per la città alzo le spalle e mi guardo attorno, mi faccio trovare bello, mi sistemo i capelli alzando il ciuffo. Tutto inutile, perchè tu non ci sei.
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violetnivea · 2 years
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07/05
Ore 11
Che fatica svegliarsi. Apro Whatsapp, la tua chat risulta ancora non letta, ultimo messaggio: “Ci sono”. Ma la nostra foto è sparita, tu non ci sei e nemmeno io. Negli ultimi mesi mi svegliavo senza neanche controllare se mi fosse arrivato un tuo messaggio, eppure oggi avrei davvero sperato di trovarlo, ma poi cosa mi aspetto? Credo sia giusto così. Buongiorno amore mio. Ore 16 Da ore preparo pacchi con tutti i vestiti estivi e ogni vestito mi ricorda momenti vissuti con te. Il ricordo mi strappa dentro, ma sono anche tanto grata.
Ore 20.45
Sono in fila da sola per lo spettacolo. Avrò il tuo posto vuoto affianco e quello di mio padre. Niente di che, le solite discussioni. Del suo non m’importa, sarà il tuo a far sentire davvero la tua assenza. O forse, a farmi apprezzare ancor di più la tua presenza.
Ore 2.16 Spettacolo carino dai. Sono appena torna a casa, mi guardo allo specchio e non sento niente. Vorrei tornare a quella prima sera, noi due sulla panchina. Buonanotte amore mio, mi sono persa, ma ritroverò la nostra strada.
08/05
Ore 10
Suona la sveglia. Ho solo voglia di rimanere al buio sotto le coperte.
Ore 11.25
Rinvio la sveglia. Non ho ancora finito di riempire i pacchi, ma lo faccio stasera, non mi interessa. Mi verranno a chiamare quando sarà pronto il pranzo.
Ore 18
Sono a buon punto, i pacchi sono quasi finiti. Ho messo dentro anche i costumi, secondo me tra una settimana si potrà già andare al mare. Non ho mai amato particolarmente il mare, ho imparato a farlo di più da quando ci sei tu. Vado a salutare i nonni. Mi chiederanno di te, e che dico? Niente, non dico niente.
Ore 23.35 Per oggi ho finito. Ѐ stato difficile saperti qua con la consapevolezza che non avremmo percorso quei dieci chilometri che ci separavano. Lo so che tutto questo l’ho scatenato io, ma ora vorrei solo sentire il tuo profumo.
Ore 00.15 Non è mai stata mia intenzione ferirti, sono solo così stanca di deluderti e di deludere me stessa.
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illdevil · 3 years
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Cos'è l'amore?
Cos'è l'amore? Amore è un sostantivo maschile "Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità". Questo è quello che dice il vocabolario sull'amore. Ma comunque noi continueremo a chiedercelo "cose l' amore?"... Di questo sentimento misterioso si parla già dall'antichità, basta pensare a Dante e Beatrice, Marco Antonio e Cleopatra, Romeo e Giulietta. Si scrivono poesie, si scrivono sonetti, intere opere di teatro dedicate all'amore. Oggi se ne scrivono canzoni, frasi, stati sui social (la tecnologia ha fatto progressi!)... Ma l'amore cos'è? Il mondo va avanti, la scienza fa progressi e noi ancora continuiamo a chiedercelo... Io esattamente non so cosa sia l'amore, ma so cos'è l'amore per me... Comunemente è un sentimento che si prova verso qualcosa o qualcuno. È come un tornado dentro al cuore, è irrazionale; alcuni direbbero che l'amore ha la forma delle farfalle, si le farfalle allo stomaco, quelle maledette farfalle che senti quando incontri la persona che ami, ed io  a volte  penso all'effetto farfalla della fisica:" Può il batter d'ali di una farfalla nel mio stomaco scatenare un tornado nel mio cuore?" Perché questo credo sia l'amore, un tornado che ti raccoglie, ti trascina con sé e ti stravolge. Arriva quella persona e tu non sei più tu, senti come una calamita e la vorresti sempre accanto a te, guardarlo negli occhi e non avere bisogno d'altro. Sapere di essere il suo primo pensiero al mattino, un "buongiorno" sul telefonino. Lui è lì e tu sei in pace con il mondo, cammini ad un palmo da terra. Ma cos'altro? L'amore è pazzia, fare di tutto per stare con lui, le scritte sui muri, gli sms di nascosto, la gelosia, quel solo pensiero di morire se qualcun'altra  sia accanto a lui. L'amore sono le risate, le liti, i baci rubati, gli abbracci. L'amore però non credo sia perfetto e come ogni cosa che si rispetti ha il suo risvolto della medaglia, il suo lato negativo. Perché l'amore è anche tristezza, paura, sofferenza, solitudine. Come tutti i sentimenti cambia insieme a noi, matura o finisce. Quello che ci rendeva forti e invincibili se ne va un "Non ti amo più" e tu cadi nel vuoto sei fuori dal tornado, la tempesta è finita, tutto è distrutto, devi ricostruire! Improvvisamente sei perso, sei niente, non vuoi vivere, non vuoi lottare. Che cosa stupida. La verità secondo me è che non si smette mai di amare, è un'emozione indelebile. Noi crediamo l'amore si mette da parte, le storie si dimenticano, ma non è così. Te ne rendi conto solo dopo tempo quando poi ritrovi quella foto vecchia tra le mani e il cuore fa un balzo ancora. Non lo odi perché non ricambiava, ma lo ringrazi per quello che ti ha donato standoti accanto. E allora sei li pronto a ributtarti di nuovo dentro un altro vortice, dentro un altro amore. Perché la cosa bella dell'amore? È che arriva e ti sorprende quando meno te lo aspetti e non guarda in faccia a niente razza, sesso, religione. L'amore supera ogni barriere. L'amore è quel sentimento irrazionale, empatico che vince sempre e su tutto e comunque vada ti fa vivere e sognare ed io non smetterò mai di amare, a modo mio, perché cosa è l'amore non mi è dato saperlo esattamente, ma come amare e chi amare quello è istintivo, te lo dice il cuore e si sa al cuore non si comanda!
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giulianocorti · 2 months
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Buongiorno a tutti la foto di oggi dal mio sito.
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Hola a todos, hoy foto de mi sitio. Giuliano www.giulianocorti.it galleria "MONTESPERTOLI -FI-"
L'Esercito di Franceschiello Schierato su un Ipotetico Tappeto Rosso....... .......GiC
Grazie a tutti per i commenti, G.
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XQ1 FUJI 1/900 F2.8 in P © G. Corti
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vefa321 · 4 years
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3 Luglio 2020
"Un deux trois fil rouge..."
Ci sono frasi che rimangono nell'immaginario delle persone come una polaroid dai colori forti.
Oggi è una fotografia nuova che lascia all'arbitro giudizio la scelta di cancellare lo scatto più meno sbagliato della posa mancata...
Tuttavia, io sono di quelle persone che non cancella nulla, né i giorni brutti né gli scatti mancati, ed oggi per questo buongiorno che si vuole spontaneo come una foto fatta a sorpresa, non posso non augurarci di goderci l'istantanea dei nostri singoli momenti, dal buongiorno alla buonanotte, dal primo caffè dell'alba all' ammazza caffè del dopo cena.
Insomma lo sapete, le parole mi prendono la mano e del discorso lo scatto finale sul fil rouge dell' ora tarda... È tempo di salutare e per la maggiore parte di noi, di andare a lavorare.
Buon venerdì che non vincerà nessuno, ma che guadagneremo tutti come un punto in più per i ricordi di domani.
@vefa321
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Buongiorno
Oggi vorrei ripercorrere... probabilmente vi starete chiedendo perché io da quasi più di due settimane stia trattando il medesimo argomento con al centro la stessa persona.
La risposta è che: per superare un evento traumatico e destabilizzante, spesso bisogna solo esternare ciò che si sente senza far sì che possa denigrare internamente.
Posso iniziare da una lista di canzoni che se ascoltate in un ordine ben preciso scaturiscono in me sensazioni decisamente non poco note e che mi riportano indietro fra le memorie ed i sentimenti che si celavano in me fino a qualche tempo fa ma che in questo momento stanno volando come fiori di ciliegio che arieggiano via nella futura, dolce paura, di non rifiorire più e mettere fine a tutto ciò che li rendeva di quel colore così vivo?
Queste musiche sono:
• Hai pianto tutta la notte (Cicco Sanchez)
• This side of paradise (Coyote Theory)
• In My Feeling (Drake)
• Girls like you (Jonah Baker)
• Concedimi (Matteo Romano)
Io posso farvi rendere conto, miei cari lettori e, voi, sventurati che siete casualmente finiti fra queste mie parole e state continuando a leggere, che ascoltare questi brani per quanto possa sembrare "niente" in realtà è "tutto".
Visto che la maggior parte del tempo in cui cerco di scrivere di come mi sento nessuno o quasi finisce davvero con il leggerli, e considerando che questo è un po' il mio posto nel mondo e paradossalmente alla lettura di chiunque, vorrei spiegarvi il significato di ogni singolo punto citato da me prima e del sentimento che vi ho collegato a questo.
Iniziamo dal primo dei 5 brani musicali:
"Hai hai hai pianto tutta la notte",
Il ritornello cita così come ho digitato tra le virgolette.
Era effettivamente successo questo.
Avevo pianto per tutta la notte ed eri stato lì a proteggermi, quando paradossalmente ero io a voler proteggere te quella sera.
Troppo disordine nella mente.
Non riesco a pensare né a scrivere.
Cercherò di dilungarmi meno e utilizzare termini e costrutti più semplici.
La seconda canzone è legata da qualcosa di molto più superficiale in realtà, circa.
Era una canzone che mi piaceva tantissimo.
E una parte di quella canzone scriveva che vi erano delle mani intrecciate. Noi avevamo stretto le nostre mani. FANTASTICO e calzante come punto della canzone.
Che ansia. Quanti complessi per pubblicare una foto con una canzone :,).
Poi ha rimesso la stessa sul suo profilo.
Io ero rimasta "WOW".
È stato inaspettatamente bello e mi sono sentita impotente.
Era una delle mie canzoni preferite.
Adesso quando l'ascolto penso a te. E sai quanto fa male? Non puoi nemmeno immaginarlo.
Prova a dimenticare tu alcuni momenti se ci leghi alcune delle tue canzoni preferite. Suvvia.
Vorrei specificare: non ero innamorata di lui, solo che mi ero sentita importante ed ero stata bene.
Solo che spoiler: ci baciamo poi ed il mio cuore stava impazzendo.
Era una bellissima notte.
Andiamo in cucina.
Eravamo in piedi abbracciati.
L'uno di fronte all'altra.
Abbiamo iniziato a baciarci.
È stato magico.
Inizia quella canzone "In My Feeling", durante il ritornello fa dei gesti carini con le mani, sembrava stesse facendo un Tik Tok ed io ero con gli occhi a cuoricino.
Cioè, dove lo trovi un ragazzo così? Dai.
Comunque, dopo questo, mi ha stretta più forte.
Ed è iniziata "Girls like you".
Ci siamo stretti. Entrambi.
Abbiamo iniziato a ballare un lento.
È stato come vivere in una bellissima favola.
Era magico in quel momento. Tutto.
Tutto era diventato una magia.
Un luogo incantato e fatato.
Non eravamo più in una cucina.
Eravamo in un modo pieno di colori.
Ero felice.
Avrei voluto che tutto non finisse mai.
Credo siano stati dei momenti meravigliosi, alcuni di quelli che mi porterò per sempre dentro e probabilmente saranno irripetibili ma va benissimo anche così. Sono stati belli. Importava di ciò che c'era in quel momento e non minimamente al di fuori di quello.
Arriviamo all'ultimo brano.
È stato tutto un caso.
Avevo iniziato a canticchiare quel testo casualmente.
No casualmente non era. Sono una paranoica per natura, era perché parlava di un ballo concesso a qualcuno.
Ma guarda un po' se non era quello che mi era successo quella notte. Spettacolare, no? Ogni singola parola di quel testo mi riportava in mente lui.
Prima, durante, dopo.
Anche adesso, che altro non è che il "dopo".
Sicuramente uno dei ricordi più belli legati a quel testo è stato quando, prima che ci mettessimo insieme, eravamo da soli, al buio o quasi, avevamo saltato una lezione.
Iniziamo a ricreare il lento di quella notte, il lento di quella canzone. Ogni singola parola del testo era nostra.
Stavamo ballando, insieme, stretti.
Abbiamo detto una frase del ritornello a testa.
"Ma concedimi un ultimo ballo", ha iniziato lui
"Un'ultima volta, con l'ultimo sole, per l'ultima volta"
"Stesso gioco scacco matto"
"Hai di nuovo vinto..."
"Tu".
Aveva fatto sì che gli dicessi io "tu".
Divertente, vero?
Avrebbe potuto vincere, perdere, arrivare pari a me. In quel momento poco importava. C'ero io, c'era lui.
Quel brano ci ha accompagnato durante tutta la nostra relazione.
Mentre stavamo già insieme avevo attenzionato il testo. Me ne ero già accorta.
Quella non era un testo felice. Era triste.
È paradossalmente comico.
Abbiamo iniziato dal concederci un ultimo ballo.
E siamo rimasti in stallo dentro questo loop. O almeno, io sì.
Ora scriverò qualcosa della quale vorrei tu non ridessi.
Mentre stavamo insieme avrei voluto dirti "se dovessimo mai lasciarci, vorrei che il tutto finisse così ... ". Ovviamente non te l'ho mai detto perché ti amavo troppo per pensare che potesse finire. E forse ho usato nuovamente "ti amo" a sproposito. Ma sono le due paroli con cui riesco maggiormente ad esprimermi in questo momento senza giri di parole.
Dopo che mi hai definitivamente allontanata. Ti ho richiamato. Non ho finito la frase. Poi hai definito il tutto una pagliacciata.
Sai, la fine della canzone cita così "io ti aspetto alla porta per concederti un ultimo ballo".
Ti avrei aspettato per concedertelo.
Ma ti sei mai chiesto il perché di questa "pagliacciata"?
Perché fare un lento con te è stata una delle esperienze più meravigliose che avessi mai fatto con qualcuno.
Avrei voluto finire il tutto più poeticamente di quello che potessi immaginare.
Un ultimo lento.
Un'ultima ora con te.
Con l'ultimo sole prima del calare del solito freddo che viene da dentro e ti stringe nella sua morsa.
Avresti vinto.
E saremmo in quel loop eterno quando tutto un giorno si sarebbe ripetuto all'infinito, dopo il ritorno dell'uguale.
Insomma. Avrei voluto stare con te un'ultima volta. Forse per riportarti alla mente tutti i momenti passati insieme. Per guardarmi negli occhi e dirmi "non sto bene con te, mi hai fatto stare troppo male". Dopo mi sarei allontanata per sempre da te. Non ne avresti più saputo del mio amore nel tuoi riguardi. Solo un bel ricordo sepolto in mezzo ad altri.
Tu mi avevi aspettato senza sosta fisicamente. Non ti ho raggiunto.
Io ti avevo aspettato senza sosta mentalmente.
Non mi hai ragiunta.
Insomma, alla fine cosa resta, cosa sei, cosa siamo? Illuso un'altra volta, ormai ci sono abituato.
Vorrei litigare con te perché cado dove non dovrei cadere (fra le mucche da uccidere). E ho provato a sorreggerti.
Forse avrei preferito anche solo un'ultima volta di parlare con te fino alle tre.
Sono cazzate.
Ti avrei rincordo dovunque.
Non capisco.
Cosa diamine è cambiato dal nostro ultimo lento?
Ma alla fine cosa resta?
Se ci concedessimo un ultimo ballo adesso probabilmente sarebbe davvero una pagliacciata.
Insomma, siamo in stallo un'altra volta persi dentro a questo loop.
piccoloatomodiunfreddouniverso
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olstansoul · 4 years
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Sacrifice, Chapter 4
PAIRING: Wanda Maximoff & James Bucky Barnes
Come tutte le mattine, andava di fretta.
Mancavano solo cinque minuti all'inizio delle lezioni e le bastavano solo quelli per poter ritrovare il suo libro, quello che stava leggendo e che non trovava dall' altro ieri pomeriggio, da quando si era rinchiusa in camera sua. Lontana da tutto e da tutti. Ma forse, nella sua testa, già sapeva a chi chiedere per il suo libro smarrito.
"Signor Lang...Signor Lang, salve"disse lei correndo verso un piccolo ufficio dove, dentro, c'era solo una piccola scrivania e un grande armadio di metallo.
"Signorina Maximoff, buongiorno"
"Senta, ho bisogno di lei...ho perso un libro che stavo leggendo durante l'ora di fisica ma a casa non l'ho trovato"
"Vedo come posso aiutarla, vado a cercare nel mio armadio ma non ricordo di averlo visto nella classe del signor Stark"
"Ricordo che un giorno fa l'ho lasciato lì, non è possibile..."
"Magari l'avrà preso qualcun'altro oppure semplicemente l'ha perso..."
"Non può essere"disse lei mettendosi le mani fra i capelli.
"...così come io ho perso tutte le speranze con la signora Van Dyne"a quella affermazione la castana alzò la testa con un'espressione sul viso alquanto confusa.
"Come scusi?"
"Oh, no nulla...spero che ritrovi presto il suo libro"
"Okay...lo spero anche io, buona giornata signor Lang e buon lavoro"
La castana si allontanò dal piccolo ufficio, le possibilità che trovasse il suo libro completamente intatto e senza un graffio erano diminuite da questo momento. In casa non l'aveva lasciato e ricordava benissimo di averlo lasciato lì, sperava solamente che qualcun'altro non l'avesse preso e lo avesse rovinato così come lei temeva. La campanella la distrasse e dovette correre nell'aula di letteratura della professoressa Potts, che appena entrata le rivolse un sorriso.
"Ciao Wanda! Ieri per i corridoi non ti ho vista, sei stata bene?"le chiese la donna bionda.
"Non tanto, ma oggi è tutto a posto"
Wanda non andava mai nel particolare, descrivendo la sua situazione ai quattro venti, non le piaceva. Sarebbe stato oggetto di scherzo e di derisione, aggiunto a quello che le veniva fatto normalmente, non in maniera esagerata si intende ma molti dei ragazzi presenti nella scuola la guardavano in maniera strana. Lei non se ne importava però la professoressa Potts la faceva sentire parecchio a suo agio, senza troppe difficoltà e pensieri in più, tra l'altro inutili.
"Come va la lettura del tuo romanzo? Come hai detto che si chiama?"
"Si chiama Io Prima Di Te...beh, ecco"
"C'è stato un problema?"
"Ricordo che un giorno fa l'ho lasciato nella classe del signor Stark, ma non l'ho più ritrovato. Ho chiesto al signor Lang ma è preso solamente dalla sua perdita di speranze per conquistare la signora Van Dyne"
"Il signor Lang è innamorato della professoressa Van Dyne?"
"Non chieda a me, non ci ho capito nulla"
"Beh...spero che lo ritroverai presto, sperando che quell'egoista di Stark non l'abbia fatto fuori"
"A quel punto non posso permettermi di farlo fuori io"disse Wanda con una leggera risatina.
La lezione proseguì bene e così anche il resto della giornata, fin quando nell'intervallo lei si fermò di fronte al suo armadietto. Di solito durante questa pausa di soli dieci minuti lei non mangiava, c'era chi era intento a mangiare dei tramezzini, pacchetti di patatine ma lei, proprio in questo momento era con la testa immersa nel suo armadietto cercando, per l'ennesima volta, il suo caro e amato libro.
"Ancora nulla signorina Maximoff?"chiese alle sue spalle il signor Lang che aveva fra le mani una mazza di scopa
"No,signor Lang penso sia meglio che pensi a pulire oppure a come conquistare una donna"
"So come fare...ehi, magari il suo libro è stato preso da un'ammiratore segreto, che ne sa?"chiese lui con una leggera risatina allontanandosi.
"Si, come se Sam Clafin mi conoscesse"disse alzando gli occhi al cielo.
Il restante dei cinque minuti dell'intervallo li passò a mettere a posto il suo armadietto completamente in disordine, sistemando la foto con il suo fratellino attaccata con una calamita e, infine, chiudendolo con la sua solita combinazione.
"Cercavi questo?"una voce di fianco a sé la fece spaventare, facendola sbattere con le spalle sulla superficie di metallo del suo armadietto.
"Non volevo procurarti un infarto"disse lui con un leggero sorriso.
"A casa tua non ti insegnano le buone maniere per avvicinarti alle ragazze?"disse lei togliendosi la mano da sopra il petto.
"Si...perché?"
"Perché credo che questo sia il metodo che hai usato per conquistare la tua fidanzata cheerleader"disse lei allontanandosi ma per la seconda volta consecutiva, nell'arco di soli due giorni, lui la prese per il polso facendola avvicinare a lui.
"Forse è andata cosi ma credo che questo sia l'unico modo anche per poter ricevere un minimo di attenzione da parte tua"
"Attenzione da parte mia? Ascoltami, Barnes non pensare che io possa essere come una delle tante ragazze che..."non la fece finire di parlare che subito le tappò la bocca con la sua mano destra.
"No, ascoltami tu Maximoff non sono il tipo che tu pensi che io sia, non ho mai girato attorno alle ragazze per uno stupido piacere sessuale e se credi che fra me e Sharon sia così, credo che questi non siano affari tuoi giusto? Pensavo di aver fatto una cosa giusta ma..."lui si allontanò dando nelle mani della castana il libro che tanto sperava di trovare.
"Aspetta..."non urlò ma lo pronunciò a voce alta e questo fece sì che lui si girò.
"...scusami, non volevo sembrare scontrosa. Cerca di capirmi...non ho mai avuto qualcuno che...che...potesse interessarsi a me. Insomma,non che tu lo fossi...chi si preoccuperebbe per me tra l'altro"
"Va tutto bene..."
"Ne sei sicuro? Non mi piace che tu abbia visto il mio lato cattivo"disse lei mimando l'ultima parola facendo il gesto delle virgolette.
"Avevi solo troppa pressione addosso, a volte fa bene liberarsi. So che...è colpa di Sharon, non preoccuparti"
"È la tua ragazza dovresti difenderla, o sbaglio?"
"Beh...a volte sembra che mi porti in giro solo per poter comprare l'ultimo paio di scarpe...sai non è molto divertente per noi ragazzi"
"Non come una partita di basket"
"Beh...a proposito, sempre se sei libera potremmo iniziare con le ripetizioni domani pomeriggio dopo i miei allenamenti"
"Domani pomeriggio è perfetto"
"Ti aspetto alle sei e mezza in palestra"
"In palestra?"chiese lei ridendo.
"Sono un po' pigro, non mi va di spostarmi troppo..."
"Bene, mi adatterò"disse lei e lui si girò.
"James..."lo chiamò una seconda volta.
"...grazie"gli disse lei.
"Faccio solo il mio dovere"rispose lui allargando le braccia e camminando all'indietro.
Restò a guardarlo fin quando non si girò e ritornò a camminare normalmente, sistemò il suo libro, tutto questo senza smettere di mordersi il labbro. Tutta colpa di quel ragazzo che presto sarebbe entrato nella sua testa e non sarebbe più uscito.
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kirayun · 4 years
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La Proposta (Ita. Version)
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Summary: Nove mesi dopo gli eventi di Natale del 2020, Abby è finalmente pronta a rimettere in moto i suoi piani originali.
Nove mesi, erano passati poco più di nove mesi dal disastro che era stata la settimana di Natale 2020. Abby Holland aveva passato l’inizio di quelle feste con la convinzione che il suo rapporto di un anno con la sua ragazza Harper Caldwell fosse ormai perfetto e solido e per questo motivo aveva ordinato un anello di fidanzamento ed era pronta a fare la proposta. Inizialmente lei voleva farla in occasione del nuovo anno, ma poi la richiesta di Harper di tornare insieme a lei dalla famiglia per Natale aveva dato a lei l’idea di essere un po tradizionale e chiedere la benedizione a suo padre per poi fare la proposta il giorno di natale. Sappiamo bene come era finita quella storia…
Dopo quegli eventi il loro rapporto ebbe una rinascita, un restart senza più bugie con nessuna delle parti coinvolte. Certo all’inizio non è stato facile. Dopo la breve felicità di Natale per essere finalmente completamente onesti con tutti, erano tornate a Pittsburgh e i discorsi seri erano cominciati. C’era ancora molto dolore per come Harper l’aveva fatta sentire in quei cinque giorni e tutte e due avevano bisogno di alcune parole di come ricominciare da lì. Ma questa era un'altra storia.
L’anello non era stato più menzionato. Aveva fatto promettere a John di non parlarne mai con Harper di cosa lei aveva in mente quel Natale e la scatoletta era finita ben nascosta a casa dal suo migliore amico.
Ma ora finalmente Abby si sentiva di nuovo pronta a fare quel passo, a consolidare un rapporto di cui ora non aveva più dubbi, che Harper era la donna con cui voleva passare il resto della sua vita, la sua persona.
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4 Ottobre 2021, quella mattina era cominciata come spesso accadeva, le due donne si svegliavano l’una accanto all’altra, gli occhi di Harper già aperti che guardavano la sua ragazza cominciare a destarsi dal sonno.
“Mi stai fissando, di nuovo.” Abby disse, con gli occhi ancora chiusi.
“Mi piace solo guardarti mentre ti svegli, sei adorabile.” Harper rispose in tono dolce mentre lei accarezza alcune ciocche di capelli di Abby.
La ragazza più bassa sorrise per poi finalmente aprire gli occhi e dare un bacio di buongiorno alla sua ragazza. Dopo un po' di baci e carezze, le due ragazze si decisero ad alzarsi e scendere di sotto per fare colazione.
Minuti più tardi le due erano nella loro cucina, tazze in mano mentre le sorseggiavano. Harper indossava il pigiama mentre Abby una lunga felpa che gli arrivava fino alle gambe e un paio di calze.
“Vai in università oggi?” Harper domandò.
“No, studierò un po' a casa per poi fare qualche giro per alcuni pet.” In realtà i piani di Abby non erano esattamente quelli, ma non poteva certo dirlo alla sua ragazza. “Oggi lasci la redazione alla solita ora?” Doveva essere sicura che Harper avrebbe rispettato i tempi previsti in modo che i suoi progetti vadano come lei aveva programmato.
Harper annuì. “Si, non devo occuparmi di roba importante per cui non dovrei fare tardi.” La bruna notò l’ora e posò la tazza su un mobile. “E a tal proposito devo sbrigarmi a vestirmi se non voglio fare tardi.” Lei appoggiò le mani sui fianchi di Abby e la baciò per alcuni secondi, per poi salire di sopra a prepararsi per il lavoro.
Dopo essersi assicurata che lei non era più nei paraggi, Abby sollevò il cellulare e mandò un messaggio al suo migliore amico.
Siamo in attività, oggi è il giorno, più tardi sarò a casa tua.
Lei sorrise mentre continuava a bere dalla sua tazza.
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John aprì la porta di casa, lasciando entrare Abby nel suo appartamento. O per essere precisi era la ragazza che praticamente si fece entrare da sola vista la rapidità con cui fece il suo ingresso.
“La scatoletta e nel solito posto?” Lei chiese velocemente.
“Buongiorno John, come va oggi?” Pronunciò con tono sarcastico
Abby sembrò ignorare completamente le parole del suo migliore amico e si mosse a passo deciso verso un’altra stanza, “Non ho tempo, mi serve quell’anello” La voce di lei già lontana avendo già raggiunto il punto dell'appartamento che cercava.
Poco dopo la ragazza tornò con la scatoletta aperta in mano, lei stava controllando l’anello comprato l’anno prima. Lei voleva assicurarsi che fosse ancora perfetto come lo ricordava, non avendolo più voluto vedere finché non si sentisse di nuovo pronta a compiere quel passo.
“Lo sai vero che penso ancora che il matrimonio è un’istituzione arcaica? Onestamente non capisco come tu possa ritentare dopo il disastro dell’ultimo natale, magari era un segnale dall’alto” Potevi sempre contare sull’onestà di John. Un'onestà che però non giudicava e non c’erano mai intenzioni cattive nelle sue parole.
Abby non smise di guardare l’anello, “Stavolta sarà diverso,” lei richiuse la scatoletta  e la mise nella tasca del suo cappotto, “ho già la benedizione dei suoi genitori.” C’era da dire che i Cadwell avevano fatto molti progressi nell’ultima anno, a Giugno si erano uniti al Pittsburgh Pride insieme a loro. Erano venute anche Jane, Riley e la sua nuova ragazza, Sloane invece era in vacanza con i bambini. “Inoltra stavolta sono sicura al 100%, abbiamo superato gli eventi di quei giorni e ora siamo aperte su ogni cosa. Non ho dubbi, è quello che voglio fare.”
John, ormai sicuro della decisione di Abby, gli sorrise “E allora mettiamoci in moto”.
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Era quasi ora di cena, Abby aveva inviato con il cellulare la sua posizione ad Harper scrivendogli che avrebbero cenato fuori e si sarebbero viste in quel punto senza aggiungere nient’altro.
Lei non dovette attendere molto e presto vide l’auto della sua ragazza parcheggiare davanti a lei e scendere da essa.
“Allora, come mai tutto questo mistero sui piani per la cena?” Harper chiese.
Abby scrollò le spalle. “Nulla di che, avevo solo voglia di uscire.” Lei cercava di non farlo sembrare un grosso affare, voleva che la serata sembrasse il più normale possibile per ora. Lei allungò il braccio e prese la mano di Harper con la sua così da camminare insieme e portare la sua ragazza al luogo dove avrebbero mangiato.
Arrivate davanti la locale, Harper riconobbe il luogo. “Ma questo è…”
Abby annuì a conferma “Si, oggi mi sentivo un po nostalgica e ho pensato che qui andava bene.”
Harper afferrò il viso di Abby con le mani “E’ perfetto.” Le due si baciarono dolcemente per qualche secondo, per poi entrare nel locale, lo stesso locale doveva avevano avuto il loro primo appuntamento a dicembre di quasi due anni fa.
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Dopo cena le due ragazze camminavano mano nella mano su un marciapiede. Abby le stava conducendo verso il parco in cui loro due andavano di solito.
“Mi ci voleva questa serata fuori, ultimamente le cose erano state movimentate al giornale, sai, con quella grossa vicenda che abbiamo dovuto occuparci nei scorsi giorni” Harper era felice che le cose si erano tranquillizzate di nuovo e lei poteva tornare a casa presto da Abby.
Entrarono nel parco ed Abby lasciò andare la mano di Harper per poter camminare leggermente più avanti per poi girarsi verso di lei mentre avanzavano “E ancora il meglio deve venire.” Lei disse con una grande sorriso in faccia.
Harper fece una faccia curiosa ma poi si immobilizzò quando vide cosa aveva davanti.
Era il punto del parco dove si trovata il loro tavolo da picnic preferito ma tutto era diverso: gli alberi intorno ad esso avevano lucine da festa appese tra di loro, alcuni arredamenti della loro casa che ricordano momenti particolari della loro relazione erano sparsi in giro tra cui persino la vecchia poltrona di Abby che aveva portato quando si era trasferita da lei. Il tavolo invece era pieno di foto stampate di loro due e al centro un secchio del ghiaccio con dentro dello champagne e un paio di bicchieri da champagne posizionati davanti.
Harper era senza parole. “Abby ma cosa…”
Abby sempre sorridendo si avvicinò al tavolo, restando in piedi prese la bottiglia già aperta da poco (grazie John), riempì i due bicchieri con lo champagne e ne diede uno ad Harper che l’aveva raggiunta, tenendo per lei l’altro. “Dai bevi, ti prometto che tra poco ti sarà tutto chiaro”
Dopo aver bevuto tutto lo champagne e posato i bicchieri, le due ragazze si fissarono in silenzio per alcuni secondi finché Abby non fece un piccolo respiro e cominciò a parlare. “Come tu sai questo posto è speciale per noi, qui è dove ci siamo scambiati il primo “Ti amo” e non c’era posto migliore dove dimostrarti quanto vere sono quelle parole per me.” Dentro di lei stava leggermente tremando dall’emozione. “Tu sei la mia persona, l’amore della mia vita, la mia famiglia e l’unica con cui voglio passare il resto della mia vita e l'unica che mai vorrò.” Vedendo negli occhi di Harper che lei stava cominciò a realizzare cosa stava succedendo lei decise di passare alla parte finale. Abby si abbassò in ginocchio nella classica posa e tirò fuori la piccola scatola dalla tasca del cappotto, aprendola con le mani per mostrarne il contenuto. “Harper Cadwell mi vuoi sposare?” Ecco, l’aveva fatto.
Harper si portò una mano alla bocca, gli occhi lucidi che fissavano l’anello, non credendo a quello che vedeva, che Abby le stava davvero facendo la proposta.
Qualche attimo dopo, quando il suo cervello si decise a collaborare di nuovo con lei, tirò fuori le uniche parole che lei vuole dire in questa circostanza: annuendo lei disse “Sì, certo che sì.” Ormai qualche lacrima stava scendendo dai suoi occhi.
Felice come non mai, Abby tolse l’anello dalla scatola e afferrò la mano sinistra di Harper per infilarlo sul dito su cui voleva vederlo fin dall'anno scorso. Fatto ciò si alzò in piedi e bacio con passione la sua nuova fiancee.
Finalmente lei ce l’aveva fatta. Dopo un primo quasi tentativo sfumato e nove mesi di attesa per tornare al punto ideale del loro rapporto, lei era riuscita nel suo desiderio di proporre alla donna che amava e a sognare il resto della loro vita insieme.
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5 ottobre 2021, quella mattina le due giovani donne erano rannicchiate insieme sul divano del loro appartamento. Harper che teneva la sua più bassa fiancee tra le braccia, la testa di Abby sotto il suo mento. Avevano cancellato qualunque impegno o lavoro per la giornata, volendo solo restare a casa a godersi la felicità del nuovo stato della loro relazione.
Ad un certo punto il cellulare di Harper segnalò una notifica. Lei lo sollevò e dopo aver visto di cosa si trattava fece una piccola risata.
“Cos’è?” Abby chiese alzando lo sguardo verso di lei.
“Hai presente la foto del fidanzamento che abbiamo mandato prima a mia madre?” Avevano deciso di godersi il resto della serata precedente insieme e quindi di rimandare a questa mattina la diffusione della notizia al resto del mondo. Una volta che si erano svegliate avevano fatto una foto insieme e l’avevano mandata a famiglia e amici. Ancora non era su nessuno dei loro social in modo che la notizia fosse più personale.
Abby cominciava a sospettare cosa stava succedendo. “Fammi indovinare, l’ha pubblicata sul suo Instagram, prima di noi vorrei aggiungere.”
Harper fece un verso di conferma. “Si ma guarda i tag” E lei abbassò il telefono in modo che potesse mostrare ad Abby lo schermo.
Gli occhi della bionda si spalancarono. “Tipper ha davvero scritto en-gay-ged?!”
Entrambe le ragazze scoppiarono a ridere, ma la storia della foto venne presta dimenticata in favore dell’ennesima sessione di pomiciare, troppo prese dalla reciproca felicità.
Quasi non si accorsero del bussare alla loro porta e delle parole urlate di John. “Ehi! Qualcuno mi aiuta a riportare tutta questa roba dentro?!”
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