Tumgik
valentina-photo · 14 days
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Non si può spiegare quello che proviamo per una persona.
Quello che vedono i nostri occhi, quello che sente il nostro cuore, è invisibile agli altri.
E come si può spiegare un sentimento?
Generalmente lo descriviamo con un
aggettivo, ci piace "etichettarlo" come amore.
Io più semplicemente dico che ci sono
persone che ti fanno viaggiare anche quando non ti muovi di un passo. Ci sono persone che ti portano dove nessun'altra persona potrebbe portarti mai.
E sono vacanze della mente, del cuore e dell'anima.... ♠️🔥
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Claudio Del Pizzo
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valentina-photo · 18 days
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La passione è quella cosa che...ognuno esce di casa col suo profumo e ritorna a casa col profumo dell'altro addosso!!.. ♠️🔥
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valentina-photo · 19 days
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L’amore non è solo dolcezza e romanticismo.
L'amore è anche indecente.
L'amore non chiede.
L'amore ti prende e ti sbatte
la schiena al muro in un attimo di passione.
L'amore è il cuore che batte veloce.
L'amore sono i finestrini dell'auto appannati.
L’amore è il profumo dei capelli spettinati.
L'amore è il nero del mascara
che cola quando lui non c'è.
L'amore è il rosso delle tue labbra
disfatte dai baci e dal sesso.
L'amore penetra, non si ferma in superficie.
L'amore è graffi e morsi.
L''amore marchia e lascia i segni... ♠️🔥
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(Claudio Del Pizzo)
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valentina-photo · 19 days
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Della vita,
il continuo sentire:
a volte tortura
inevitabile,
a volte piacere
irrinunciabile.
Vano ogni tentativo
di farne silenzio,
perché è rumore,
musica, frastuono,
inarginabile.
Non abbiamo scampo,
solo dovere di provare
a non stonare
mentre fatichiamo
a dargli un'armonia,
a riconoscere un motivo
comprensibile.
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valentina-photo · 20 days
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Riunione di condominio. . .
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valentina-photo · 20 days
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Non è una colpa il non capirsi più.
Mi chiedo solo se ci siamo capiti davvero qualche volta.
Mi chiedo se ciò che cerco sia troppo,
ma forse troppo è lo stesso che cerchi tu.
Ho spolverato via la fantasia dai nostri libri
di storia.
La storia dev’essere reale, ti dicevo, eppure nelle storie migliori può essere fantastica.
La fantasia non è poi sempre così lontana dalla realtà, a volte la realtà la supera, si gira, la guarda e si compiace, a volte vince lei.
Allora forse ho inventato tutto, perché volevo innamorarmi ancora.
Ho inventato una sintonia che non c’è stata mai e ho costruito un mondo che non è mai esistito.
Si inizia a fingere per disperazione, così accade alle persone.
Fingi che sia amore, fingi che vada tutto bene, fingi di essere felice.
Fingi e te ne convinci anche, per qualche istante.
Poi la notte torni a casa.
Nella tua stanza al buio c’è un fruscio
di sottofondo, sei in mezzo a tutto quel silenzio che ride di te e delle bugie che ti racconti.
Ti confonde l’anima, poi qualcosa fa la spia alle tue tragiche convinzioni, svelandoti la verità.
Ti viene negato anche il sonno, sprofondi
in un letto che cancella il riposo, accompagna soltanto le strane immagini del tuo dormiveglia sconveniente.
Io mi chiedo chi sei e tu non sai niente di me. Se fossi vicina a me ti guarderei dormire
e non avrei bisogno di altro per sentirmi tranquillo.
Un rapporto che funziona solo quando quei due non si parlano, direbbero di noi, perché guardare gli altri è semplice, degli altri
si sa sempre così poco e ci si ostina a gettare ombre per coprire le proprie.
Ti amavo, eri bellissima ma tu distruggi tutto quello che tocchi.
Mi sono dovuto allontanare per non farmi distruggere.
Forse lo fai perché niente e nessuno distrugga te.
Dev’essere davvero triste accorgersene. Perché non sempre lo riconosci, ma ogni tanto te ne accorgi anche tu che fai di tutto per non dare alle persone nessun motivo per rimanere.
Così puoi sempre dirti che sono gli altri
ad andare via.
Dai la colpa a me ma è tuo il merito,
o forse io non merito colpe che non ho, nemmeno tu.
Un tempo sarei restato lo stesso, oggi no.
E finalmente mi accorgo che sono cambiato, perché si cambia non soltanto se si vuole, volere a volte non basta, si cambia se impariamo ad amarci davvero.
La trasformazione avviene da sé, come
la nascita di una farfalla da un bozzolo
di dolore.
Ti porterei un fiore se servisse e nuovamente la mia vita se bastasse.
Ti direi soffiala e esprimi un desiderio
di cui non ti stancherai mai, io lo esaudirò.
Sento il tuo profumo persino dentro una tua fotografia, rapito dall’aria, fra polvere e vertigine.
La guardo, spingendoci dentro gli occhi,
per schiacciare le mie miserie, con l’eleganza di una profezia.
Avrei soltanto bisogno di una magia improvvisa.
Sono fragile…ma chi non lo è di fronte alla felicità?
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Massimo Bisotti
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valentina-photo · 20 days
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“Cos'hai, ma cos'hai dunque? - Non ho niente, non ho niente, ho solo fatto un salto fuori dal mio destino, e ora non so più verso che cosa voltarmi, verso che cosa correre…”
Emil Cioran, da “L'inconveniente di essere nati”
Foto: Henry Cartier Bresson
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valentina-photo · 22 days
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Io non ho paura del futuro o della morte
Io ho paura della non vita
Ho paura di non vivere abbastanza per gioire delle cose belle ...quelle semplici e inaspettate
Ho paura di non abbracciare abbastanza le persone a me care
Ho paura di non assaporare abbastanza l'odore di aria fresca o il mare
Di sentire il calore del sole che riscalda la mia pelle
O forse non ho paura
Ho semplicemente una voglia esagerata di vivere a pieno ogni momento, anche quello buio ....sarà lui a darmi la consapevolezza di quanto è davvero fortunata una persona ad esistere in questo mondo a tratti colorato altre volte sbiadito .
Perché la vita è adesso....dopo è già tardi!
Natascia De Giovanni
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valentina-photo · 25 days
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Una settimana fa ho sistemato questo contenitore con le ultime 5/6 matite occhi che avevo comprato,e tra me e me ho detto ok c'è tutto non compro più nulla . . .
E niente oggi ho aggiunto 2 matite una cipria un illuminante e lo spray fissante giusto così perché era rimasto un po' di spazio . . . 😁🤣
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valentina-photo · 27 days
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Non Compro l’Amore.
Non con parole inzuccherate,
non lo elemosino con una canzone d’amore.
L’Amore lo conquisto !
E quando l’ho fatto MIO lo curo…
Lo nutro.
E PRETENDO che sia sano e Forte.
GIA’… Lo pretendo !
Come si pretende che un figlio stia bene di salute e non gli manchi il necessario.
Perché ci si prodiga ogni istante per questo,
mettendoci il cuore e l’Anima.
Come si pretende testardamente che una pianta
cresca bella e forte se non gli fai mancare l’acqua e tutto il necessario per nutrirla e curarla.
E’ quindi sbagliato pretendere ?
per Me no !
Bisogna Crederci e Volerlo… Con tutte le forze.
Perché, lo ripeto l’ennesima volta,
l’Amore non è una conquista;
bensì un percorso… E se non ci credi davvero e testardamente
sarà breve.
.
.
#VittorioCiani
#pensieridiunanimapassionale
ProprietàIntellettuale©Riservata(UE)n.608/2013
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valentina-photo · 30 days
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“Un giorno forse arriverà la notte delle notti dove magari non fai l’amore ma dormi solo insieme, a fumare previsioni di pace, con la testa sul suo seno, sereno. A capire che toccare una mente è assai più complicato che toccare un corpo, perché un corpo puoi stringerlo in un letto ma una mente no. Una mente va dove vuole. Quando resta, una mente, vuole darti tutto, vuole darsi davvero. Oltre presenze e assenze, oltre distanze e vicinanze, oltre quello che puoi dire o non dire, fare o non fare. È ubiquamente tua. Sa sorriderti più delle labbra, quando si accorge che non vuoi possederla ma prendertene cura. Ed è questo il miracolo profondo, il senso denso di un vero incontro. Questo l’apice di ogni corrispondenza d’anima. Questo il senso di appartenenza. Partire per restare. Viaggiare senza spostarsi ma andare dappertutto. Mantenersi sempre un po’ selvatici ma farsi attraversare oltre i limiti dei propri confini. E lasciarsi finalmente contaminare gli occhi da radici felici.”
Massimo Bisotti
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valentina-photo · 1 month
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🍀
Permettiti di crollare ogni tanto, non importa che tu lo faccia davanti agli altri o nascosta nel buio, ma fallo. Permetti alla tua mente di dire "oggi no", permetti al tuo cuore di star male, permetti alla tua luce di spegnersi ogni tanto. Permetti a te stessa di non essere sempre quella che aiuta gli altri e non pensa a sé. Permettiti di crollare ogni tanto, e dopo ricomincia a splendere.
Adessoscrivo
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valentina-photo · 1 month
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🍀
I giorni difficili.
Quelli che iniziano con un pensiero e finiscono con lo stesso identico pensiero. Irrisolto.
I giorni in cui, quando ti svegli, non ti ricordi bene dove sei. Forse nemmeno chi sei.
I giorni in cui percorri chilometri con lo sguardo fisso verso il finestrino e ti passano davanti le strade, la campagna, la vita di prima, quella di adesso.
I giorni in cui torni a casa ma non sai più qual è la destinazione. I giorni in cui hai l'impressione che la testa non possa contenere tutte le domande che ti sgorgano dal cuore, in cui vorresti fare ordine ma il caos avvolge tutto.
I giorni in cui guardi un luogo, un tempo, una sedia. E ti rendi conto che non sei al tuo posto, dove dovresti essere, sei nel posto sbagliato, un posto che non è fatto per te.
I giorni in cui alcune distanze ti rivelano troppo. Di te, degli altri. I giorni in cui ti rendi conto che hai riposto male la fiducia, che le persone racconteranno sempre e solo quello che credono di sapere, non la verità. Ma non ti va più nemmeno di spiegare, di precisare, di fare proclami. Che ognuno creda ciò che gli fa comodo, quello che mette in maniera fittizia in pace la coscienza. Del resto, ai più non interessa conoscere, ai più non interessa nulla.
I giorni in cui le lacrime scelgono di scendere, anche se non vuoi. Scendono e portano via alcune cose, le affidano a chi si trova lì a raccoglierle senza nemmeno pensarci. A chi vuole esserci.
I giorni in cui sei allo specchio. E lo specchio sono gli occhi della persona che hai di fronte.
I giorni in cui sai di avere degli sguardi addosso e, senza nemmeno ricambiarli, conosci ad uno ad uno, esattamente, i sentimenti di chi ti sta osservando.
Le sere in cui raccogli. Anche se non hai abbastanza forze per sistemare le esperienze, le parole, gli attimi.
Le sere in cui l'unica cosa che sai è che andrai avanti, sempre e comunque, nonostante gli sbagli, nonostante le delusioni atroci, nonostante le mancanze strazianti, nonostante tutto.
Le sere in cui devi rimettere i pezzi insieme.
Le sere come questa.
Laura Messina
#smokingago
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valentina-photo · 1 month
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Belli i capelli gonfi e disfatti delle donne che vanno controvento sono quelli che più adoro e sono le uniche donne da poter essere chiamate tali, quelle a cui non interessa piacere.
Quelle a cui non riesci ad imporre le tue regole, le uniche che io vorrei come amiche.
Non le distruggi, non gli imponi standard sociali.
Sono donne coraggiose, che spesso hanno perso tutto,
proprio per avere avuto il coraggio di rischiare tutto.
E lo rifarebbero mille volte, consapevoli che dagli sbagli non s'impara nulla, inutile illudersi se hai il cuore più forte della mente.
Sono donne vive, che non muoiono mai, che rinascono ogni volta che le uccidi e con loro non arriverai mai a vincere, perchè ormai hanno imparato l'arte del combattere.
Sono le donne che hanno il coraggio di guardarsi dentro...sempre.
Anche quando fa tanto male...
@Rililu
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valentina-photo · 1 month
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«Avevo fatto di tutto per non amarlo. Chi legge sa che avevo provato in ogni modo ad estirpare dal mio animo i germi di un amore appena nato; e adesso mi era bastato rivederlo un momento perché quel sentimento tornasse di nuovo, incontrollato, più vivo e più forte di prima! Quell'uomo mi costringeva ad amarlo senza neppure guardarmi!».
Charlotte Brontë, “Jane Eyre”
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valentina-photo · 1 month
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“Come stai?” mi chiedi.
“Stanca” rispondo. Rispondiamo spesso così. Mi sento, ci sento: siamo adulti, siamo tanti e siamo stanchi tutti quanti.
“Come mai?” mi chiedi. Ma non è la domanda corretta. Non siamo stanchi perché lavoriamo troppo o dormiamo poco o mangiamo male o per carenza di ferro o magnesio. Non è una stanchezza chimica, è esistenziale. Non siamo stanchi per qualcosa. Siamo stanchi di qualcosa.
Io sono stanca dei miei pensieri che escono dal gregge, di non essere un buon cane pastore capace di girargli intorno, arginare, compattare. Perché spesso sono il lupo che minaccia di sbranare le certezze. Sono stanca dei sospesi: la lampadina che devo cambiare da un anno e tre mesi. Devo imbiancare, togliere gli adesivi di Cars dal mobile del salotto, dalle scale, ho ancora mezzo armadio pieno di vecchi vestiti, me ne dovrei disfare. È sempre stato più facile gettar via che sistemare.
Ma ci sono anche gli oggetti che non so buttare. L’oggetto del mio rancore, l’oggetto del desiderio, l’oggetto delle mie angosce, l’oggetto della mia malinconia, l’oggetto dell’invidia, sono un’accumulatrice seriale di piccole ossessioni. Sono stanca degli appelli mancati, quelli che manco io più di tutto, quando non ci sono nel modo giusto, sono stanca di mancare. Sono stanca di aver bisogno di questa stanchezza per sentirmi viva, perché se non sei stanca non hai fatto abbastanza.
Sono stanca perché il vero riposo per me è la soddisfazione del darmi da fare, anzi di fare fatica. Sono stanca e un po’ suonata, ogni tanto ripenso a quando ero più giovane e innamorata, così innamorata da potermi concedere il tormento con dubbi inesistenti. Ancora mi sorprende quanta resistenza si possa fare ad accettare la felicità. Oggi sono stanca della precarietà. Sono stanca del “per ora”, delle mani avanti che sono sempre le mie, della mia incapacità di pensare per assoluti, del senso di allerta che mi abita. Io peroro, tu perori, egli perora… voce del verbo “del doman non c’è certezza”. Ci diciamo che stiamo attraversando un periodo complicato. Una fase. Ma per quanto mi riguarda questo periodo complicato è iniziato quando mia sorella mi rivelò che Nicca Costa era molto più bella di me e non si è mai esaurito. La vita è una fase complicata dell’esistenza. È che la complicazione non è circoscritta e il periodo di cui sopra non si attraversa e via, quando trovi le strisce.
Se tocchi il fondo, immagini di scendere giù, verso un abisso di tristezza, ma poi di picchiare la pianta del piede e risalire rapido. E invece no, ti aspetta la merdosissima maratona nei fondali, anfibi disperati che non siamo altro, con le branchie che fanno contatto coi condotti lacrimali.
“Sei stanca” mi chiedi? Sì, ma per ora il gregge dei pensieri è in salvo, anche stasera il lupo non si è visto arrivare. Sono stanca, siamo stanchi, ma via e pedalare.
Enrica Tesio
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valentina-photo · 1 month
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In viaggio.
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- Sei in viaggio?  
- Sì. Appena partita…devo parlarti.     
- Novità? È successo qualcosa?
- Semplicemente la mia vita. Lei sta aspettando da un po’ di tempo  che io decida cosa farne.
- Per questo  parti?     
- No, non solo.. lascio la mia città, perché non mi basta più. Quel poco o quel tanto che so,  quello che ho capito di me, comincia a pesare se non mi aiuta a vivere
- Fammi indovinare.. sei in treno  seduta al  finestrino e a sinistra, il mare. Il mare che  ti chiama e magari il suo colore ce l’hai addosso, 
E i capelli non li hai stirati, vero?
- In treno, certo. Al finestrino. Col mare addosso (la tua camicia azzurra…)
Hai indovinato anche i capelli.. Come fai a ricordarti tutto così bene?
- L’ho sentito nella tua voce.. Hai la voce che ti fa il mare. Quella sera sulla terrazza, ricordi? Dov’é che eravamo? La prima volta che ho sentito la voce che ti fa il mare. Avevi nei capelli un paesaggio e io mi ci perdevo…
- Lo vedi? E’  pazzesco.
- Non lo è.  Noi siamo tutto questo, da sempre.  Nessuno ci somiglia.  Vuoi che ti raggiunga?
- Ci sei già. Sei già nel mio viaggio.Lo sai che sto cercandomi. E’ la mia luna che cerco e che voglio. Stavolta vorrei finalmente vedermi vivere e farlo attraverso di te…
- Attraverso me riesci a vederti?     
- Si. Non te ne eri accorto?     
- Non ne ero sicuro. E’ bello ascoltarlo, detto da te. .. Ora lo so.    
- E’ cosi. Io cerco una buona ragione per non continuare a scivolare sulle cose. Oggi quella ragione per non aspettare quella che vorrei, sei tu.
Perché ho bisogno di radici e ho bisogno di libertà.  E  tu sei questo. Hai questo potere. Mentre io devo ancora trovarmi.
- Lo so… devi prenderti finalmente per come sei. L’ho fatto io con te e tu ti sei vista per la prima volta,  per come potresti essere. Se lo vuoi, ci riesci.  Parti da lì. Esattamente quella che sei, devi essere. 
Il resto, sì… sì che è superfluo. Non i tuoi sogni, non i tuoi desideri.
Non confonderli con le aspettative degli altri. Il tuo bagaglio sarà leggero se butti le aspettative ed i sensi di colpa.Ma non rinunciare a ciò che fa di te proprio quella che sei. 
- Ci sto provando. Quello che ho vissuto finora, sono le briciole. Tu che hai voluto il mio passato, mi hai visto. Ora voglio entrare nel presente. Da tempo ho la sensazione che tu mi stai aspettando nel presente ma non ho voluto dirtelo fino ad oggi. Forse ti sto chiamando dal tuo futuro. Perché noi due siamo al di là di tutto. Ci può essere qualcosa di più di questo?
-Il tuo viaggio é per dirmelo, allora?
-Il mio viaggio é per trovarmi. E’ importante che ti dica cosa sto inseguendo e cosa vorrei che fosse il mio viaggiare.     
-Ti vengo incontro,quale stazione?     
- Va bene Firenze. Ma posso scendere anche prima…     
-Ok va bene…sto partendo. Sarò lì fra due ore… Per scoprirti e inventarti esattamente per quella che sei. No… zitta, non dire nulla…
Tanto ti sento, lo sai…
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