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Ogni uomo che ho conosciuto è andato a letto con Gilda... e si è svegliato con me.
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Mi piace quando mi parla, a prescindere da cosa mi voglia dire. Mi piace il semplice fatto che voglia dirmi delle cose.
Ethan Hawke. (via xheismywonderwall)
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Mi piace quando mi parla, a prescindere da cosa mi voglia dire. Mi piace il semplice fatto che voglia dirmi delle cose.
Ethan Hawke. (via xheismywonderwall)
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Ho troppe paranoie per un solo cervello.
Jesto (via romanticismoamodomio)
🌙
(via butta-il-cuore-in-cassaforte)
Ho troppe paranoie per un solo cervello
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Non credere mai a tutto quello che ti racconti.
Carl Gustav Jung (via polveredistelleeraggidiluna)
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Non credere mai a tutto quello che ti racconti.
Carl Gustav Jung (via polveredistelleeraggidiluna)
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Siete pudici? Vi vergognate della vs nudità? Se foste perfetti come gli Dei vi vergognereste dei vs vestiti. -Nietzsche Se foste innocenti come gli animali la nudità sarebbe normalità. Il problema che l'uomo non è perfetto e non è innocente…
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😢
Fuori dal mondo.
Ogni qualvolta ritorno a casa comincio a riflettere su me stessa ,automaticamente, senza alcun preavviso, quando poggio la testa sul cuscino mille pensieri vagano per la mia mente e mi gettano in un labirinto dal quale neanche Freud forse sarebbe capace di trovare una soluzione : “starò prendendo le decisioni giuste?” “E se questi sforzi fossero vani ?” Non lo so. Mi tormento, mi accingo a capire quale sia il percorso giusto da seguire ogni giorno,ma purtroppo mi rendo conto che l’imprevedibilità della vita coglie ognuno di noi ogni giorno,e ci annulla qualunque progetto premeditato.
Mi manca qualcosa , ma non so cosa. Si il problema dal quale siamo afflitti dal primo giorno in cui siamo venuti al mondo. Cerchiamo costantemente ogni giorno il motivo per il quale ci sentiamo incompleti, spremiamo le nostre meningi, affatichiamo l’animo affinchè troviamo un solo motivo per il quale non riusciamo ad essere sereni, ma malgrado gli sforzi quotidiani questo motivo risulta sempre irraggiungibile;
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Vado al bar perchè ci vado da quando ero piccolo, con mio nonno, a prendere i panzerotti. La proprietaria sapeva che li mangiavo senza mozzarella, e li preparava apposta per me. Ancora oggi dopo tanti anni, mi riconosce e si ricorda di quei panzerotti. Vado al bar per ascoltare i discorsi del “tavolo dei filosofi”, quelli che dalla mattina alla sera potrebbero parlare solo di politica e di filosofia, quella vera, davanti a caffè e paste di mandorle. Vado al bar per vedere i sapori e i colori della mia infanzia. Il gelato cioccolato e caffè, la cedrata tassoni, il tramezzino al tonno.
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A.I. Arrivano gli androidi "da compagnia"
Come nel film “Io e Caterina” di Alberto Sordi arrivano le compagne robot.
Arrivano i robot: l'industria del sesso pronta alla rivoluzione high tech
Articolo di ENRICO FRANCESCHINI I gadget ad alta tecnologia rappresentano oggi un giro d'affari da 30 miliardi di dollari l'anno. Un mercato destinato a crescere ancora secondo il Guardian con l'arrivo dei sex robot, macchine sempre più sofisticate e simili ad esseri umani. I costi sono ancora proibitivi, si parte da 15 mila dollari. Ma non mancano le critiche: “Iniziativa riprovevole. Le donne non sono oggetti da comprare”
LONDRA – Destinata a rivoluzionare tanti settori dell’economia mondiale, l’intelligenza artificiale si appresta a portare la rivoluzione in un campo controverso ma indubbiamente redditizio: il sesso. La “sex high tech”, l’industria del sesso ad alta tecnologia, ha già oggi un giro d’affari da 30 miliardi di dollari l’anno, come testimoniano nuove catene di sex shop piene di gadget inimmaginabili una decina d’anni or sono. Ora, come anticipa il Guardian, si appresta a presentare a fine anno il suo anno nella manica: il primo “sex robot”. Molto diversa dalle bambole gonfiabili di una volta, Harmony – questo il suo nome – viene annunciata dal quotidiano londinese come un’evoluzione “2.0” di RealDoll, il già tecnologicamente avanzato modello precedente. Sorride, sbatte le ciglia, parla, racconta barzellette, all’occorrenza cita Shakespeare e soprattutto interagisce: non si limita a reagire quando il suo compagno, o per essere più esatti il suo proprietario, preme un determinato pulsante, ma prende l’iniziativa elaborando dati, impara cosa procura piacere e cosa no, insomma si comporta in modo simile a un essere umano. Oltre a fare sesso, ovviamente, tutte le volte e in tutti i modi desiderati da chi se l’è portata casa. Ha il corpo di una porno star e il cervello, bè, di un cervellone elettronico. Sex robot, verso il boom. Ma non tutti sono d'accordo
A un costo non indifferente: Matt McMullen, il suo creatore, impegnato a dare gli ultimi tocchi al prodotto in un laboratorio della società da lui fondata e presieduta, la Abyss Creations, in California, prevede che sarà messa in vendita inizialmente a 15 mila dollari (circa 14 mila euro). La sua azienda calcola di poterne produrre e vendere nel primo periodo più di 1000 all’anno: poi prezzo e produzione verranno riesaminati, sulla base delle leggi della domanda e dell’offerta. “Le donne non sono oggetti da comprare, iniziative come queste sono discriminatorie, sessiste e riprovevoli”, dichiara un femminista al Guardian. “Il mio obiettivo”, replica McMullen, “è molto semplice: rendere la gente felice. Ci sono un sacco di persone che, per una ragione o per l’altra, hanno difficoltà a formare una relazione. Con Harmony ci proponiamo di dare a costoro un certo livello di compagnia, o almeno l’illusione della compagnia”. Risultato dei progressi tecnologici degli ultimi anni, particolarmente nel settore dell’AI, l’Artificial Intelligence, c’è una sola cosa che il suo sex robot non sa fare: camminare. Inserire anche questa funzione renderebbe la bambola del sesso ancora più costosa. “Ma un giorno arriveremo anche a questo”, predice il suo creatore. E quindi chiede al primo esemplare di Harmony: vuoi camminare? “Non voglio niente tranne te” è la suadente risposta che gli arriva. “Voglio essere la donna dei tuoi sogni”. Di plastica ed altri materiali, certo. ma dotata di intelligenza artificiale.
#a.i.#a.i. artificial intelligence#droid#relazione#amore#robots#sessualità#android#intelligenza artificiale#robotics
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Con te condividerei pure il bisogno dei miei spazi.
Gio Evan (via giugiu9292)
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Nel mio precedente post “Migliori sparatutto Android” avevo confuso il titolo “Dead Effect 2” scrivendo erroneamente (Dead Space). Flash… 😱
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Migliori sparatutto Android.
Migliori giochi sparatutto per dispositivi mobili.
Sono un amante dei giochi sparatutto/azione. Non potendo accedere al mio PC e Console, nelle ultime settimane ho provato decine di giochi del genere che girano sui dispositivi mobili, per poter passare qualche ora del tempo libero giocando con il mio tablet. Ne ho provati veramente parecchi e vorrei comunicarvi le mie impressioni.
Premesso che una classifica sui migliori giochi è per forza soggettiva, in quanto dipendente dai gusti personali, penso che in linea di massima può essere una valida indicazione per chi vuole installare uno sparatutto sul proprio dispositivo mobile, senza rischiare di perdere inutilmente tempo installando ciofeche, eventualità molto probabile, in quanto mi son reso conto che a differenza dei titoli per Console e PC su Android gli sparatutto sono meno interessanti, meno giocabili, ed è pieno di titoli squallidi. Per fortuna c’è qualche eccezione.
A mio avviso attualmente i migliori tre sparatutto Anroid e tra i pochi che meritano di essere installati sono: DEAD TRIGGER 2 della MADFINGER Games Modern Combat 5 della Gameloft Dead Effect 2 della BadFly Interactive
- DEAD TRIGGER 2 è uno sparatutto horror zombi, di ottima qualità grafica e buona giocabilità. Vi potrete divertire a massacrare orde di zombi in mappe sparse su tutto il pianeta. Si può giocare anche senza fare acquisti, non spendendo nulla. C’è l’opzione di scelta tra 3 livelli di difficoltà, utile per “tarare” il gioco in base alle prestazioni hardware del proprio dispositivo mobile. Forse l'unico neo è che i “nemici” sono sempre uguali, 4/5 tipi di zombi, sempre quelli dall'inizio. / Da segnalare che “UNKILLED”, il fratello più vecchio, gioco sempre della MADFINGER, è un ottimo prodotto, praticamente copia di Dead Trigger, ma con il difetto di avere le missioni troppo brevi.
- Modern Combat 5 è uno sparatutto tipo “guerra”, ma appunto guerra moderna non tipo 2° guerra mondiale. Si combatte nelle più famose città del mondo, con e contro elicotteri, carri, mitragliatrici pesanti, motoscafi, soldati e armi e mezzi di ogni tipo. Eccellente grafica unita a un ottima giocabilità. Si può giocare anche senza fare acquisti, ma bisogna avere una certa abilità, il gioco richiede un certo impegno. Non c’è la possibilità di regolare la difficoltà dalle opzioni, quindi è necessario per giocare un hardware potente, un dispositivo abbastanza recente.
- Dead Effect 2 è uno sparatutto fantascientifico. Siamo in un'astronave nello spazio e dobbiamo combattere con zombi e mostri alieni. La storia e la sceneggiatura sono intriganti. È una specie di Doom moderno. Buona grafica e giocabilità. Oltre a sparare bisogna attuare una certa strategia e fare cose come trovare segreti nascosti. Non ci si annoia, mai ripetitivo, ma a differenza dei due titoli precedenti, non è possibile giocare gratis. Dopo i primi livelli per andare avanti bisogna necessariamente acquistare armi e potenziamenti, altrimenti non si aprono le missioni e quelle giocabili diventano impossibili da concludere.
Nota: tutti e tre i giochi sono sparatutto in prima persona.
Degno di nota, e di essere installato, è anche Brothers in Arms 3 della Gameloft, sparatutto 2° guerra mondiale. In questo FPS in terza persona dovremmo combattere contro i tedeschi. Buona grafica e giocabilità, ma anche qua dopo i primi livelli è necessario fare acquisti per potenziare le armi se si vuole andare avanti.
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