auracomesoffio · 3 months ago
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Odio quella sensazione di non poter dire grazie alle persone che hanno avuto un posto importante nella mia vita.
Mi sento spesso così quando prendo il treno, vedo persone che per qualche motivo mi ricordano qualcuno a cui tenevo, che in qualche modo hanno cambiato la mia vita.
A volte vorrei ringraziare la prima persona che mi ha dato affetto, o quella che mi ha dato il suo tempo. A volte penso a quella che mi ha fatto ridere più di chiunque altro. E una volta credo di aver visto te, ero quasi sicura che fossi tu, che mi hai mostrato che esistono i rapporti sinceri. È la sensazione che odio di più, perché mi crea troppa malinconia e mi fa sentire in debito. Scusa se non ti ho mai potuto dire grazie, oppure l'ho fatto troppo tardi
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auracomesoffio · 3 months ago
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Dopo due docce ho ancora i baci sul collo, i respiri sulle guance, il sudore sulla schiena e le carezze sull'anima
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auracomesoffio · 3 months ago
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yes, it hurt
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auracomesoffio · 3 months ago
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Non so se, come e quando ci siamo sentiti soli insieme
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auracomesoffio · 4 months ago
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Sembravi un vortice quando pensavi a ciò che amavi
Ti sei precipitata lì
Così veloce che hai colpito tutti i passanti
Hai demolito il mondo
Perché non c'è niente di più bello che l'amore
Hai perso il fiato
Ed è stato come cadere
Ora hai le ginocchia ferite, ma le tocchi per capire se è tutto vero
"Sei piena di segni"
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auracomesoffio · 4 months ago
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Sea's love, Giuliano Macca, 2023. Oil on canvas.
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auracomesoffio · 4 months ago
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Volevo sentirmi bene con te
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auracomesoffio · 4 months ago
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- Da Le città invisibili, Italo Calvino
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Aglaura è tutti i posti che non abbiamo visitato, tutte le persone che non abbiamo conosciuto, tutte le situazioni che abbiamo vissuto nel modo sbagliato, a causa del pregiudizio.
Ci leghiamo alle parole, al "sentito dire", alle reazioni degli altri, abbandonando lo spirito critico, facendoci influenzare dal pensiero comune, che poi appena si trasforma diventa una nuova verità. Di quello che pensiamo noi non rimane niente. Le parole che vediamo saltare fuori da una bocca all'altra consolano dall'esperienza di dover decidere autonomamente cosa è vero e cosa no di qualcosa, o di qualcuno. Forse si potrebbe giudicare questa come una specie di insicurezza, e dire che con le parole degli altri, con i sorrisi e lacrime degli altri, ci sentiamo più sicuri di tutto quello che viene erroneamente giudicato nella comunità come brutto, bello, o cattivo e buono.
Cosa ne resta, allora, della conoscenza?
Cosa ne resta dell'osservare con gli occhi, di toccare con mano, di perdersi, di capire, di soffrire, di star male, o di star bene, di piangere di gioia?
Vorrei finalmente immergermi in un lago, senza farmi raccontare che sensazione si prova.
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auracomesoffio · 4 months ago
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In realtà sono innamorata dell'amore , amo l'amore e tutto quello che ne consegue. E poi quando ne soffro per me è come essermi macchiata dei reati giusti. Ho bisogno dell'amore come ho bisogno di guardare il cielo, come ho bisogno di riflettere sulle forme dei soliti oggetti che vedo tutti i giorni nella mia stanza. Poi ho bisogno di dirlo, perché voglio giustificarmi come se ce ne fosse il bisogno e forse perché voglio che lo amino anche gli altri. Lo dico a tutti, che amo l'amore
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auracomesoffio · 4 months ago
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Forse è vero che siamo annegati, ma fuori c'è il mare
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auracomesoffio · 4 months ago
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Pensa un po' a come possa essere perdersi senza essere il capo della propria crociata. Allora, forse, perdersi così è perdersi davvero. Tu sei solo il dogma
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auracomesoffio · 4 months ago
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auracomesoffio · 4 months ago
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"Così la città ripete la sua vita uguale spostandosi in su e in giù sulla sua scacchiera vuota. Gli abitanti tornano a recitare le stesse scene con attori cambiati; ridicono le stesse battute con accenti variamente combinati; spalancano bocche alternate in uguali sbadigli."
- Da Le città invisibili, Italo Calvino
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auracomesoffio · 4 months ago
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Giuliano Macca
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auracomesoffio · 4 months ago
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auracomesoffio · 5 months ago
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auracomesoffio · 5 months ago
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Nintendo DS (2004)
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