Passa un pensiero in testa: ora si nasconde, ora si manifesta.
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E+ Youth Exchange: Grow Your Ideas!
(Please, you can find the English version below)
Viaggiare in giro per il mondo oggi è piuttosto facile: basta organizzarsi per tempo, avere qualche risparmio da parte e si riesce ad arrivare più o meno ovunque. Eppure esistono viaggi che ti lasciano molto più di qualche souvenir e stories su Instagram.
Circa un mese fa, infatti, tramite l’Associazione Scambieuropei, ho preso parte ad un progetto di Erasmus+ in Romania, un’esperienza che si è rivelata per me un’incredibile scoperta. Non avevo mai partecipato a progetti simili ed è stata un’ottima opportunità per viaggiare in solitario, conoscere una terra straniera e tantissime persone provenienti da paesi differenti.
In breve:
tra il 13 e il 24 settembre una quarantina di ragazzi, provenienti rispettivamente da Romania, Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Turchia, si sono incontrati ad Horezu - una piccola cittadina della Romania a circa 4 ore dalla Capitale – per discutere insieme di imprenditorialità giovanile ed incrementare così le conoscenze, le competenze e le opportunità attualmente presenti rispetto al tema dell’imprenditorialità. I dibattiti e i workshop sono stati svolti esclusivamente tramite modelli di apprendimento non formale, stimolando così la creatività di ognuno e permettendo l’instaurarsi di rapporti e legami nuovi. L’interazione con la piccola cittadina, le escursioni dei luoghi limitrofi e le serate culturali hanno infine arricchito questa bellissima esperienza multiculturale.
Le mie aspettative rispetto a questo progetto sono state di gran lunga superate: in primis, per come siano state ben organizzate le attività da parte di Initiavie Sociale, l’Associazione locale che ha coordinato interamente il Progetto, ma soprattutto per la voglia di condivisione delle proprie conoscenze e quella di lavorare insieme a nuove idee.
I progetti Erasmus+ sono nati nel 2014 con l’obiettivo di combinare tutti i programmi di mobilità europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. Grazie a questa tipologia di progetti sono nate, infatti, moltissime amicizie, nuove idee che in alcuni casi si sono trasformate in reali progetti lavorativi.
ENG version
Traveling around the world today is pretty easy: just organize yourself in time, save some money and you can get more or less everywhere.
Sometimes, you can find yourself in journeys that leave you much more than a few souvenirs and stories on Instagram.
About a month ago, in fact, through the Scambieuropei Association, I took part in an Erasmus + project in Romania, an experience that turned out to be an incredible discovery for me. I had never participated in similar projects and it was an excellent opportunity to travel alone, learn about a new place and lots of people from different countries.
In synthesis:
Between 13 and 24 September, about 40 young people from Romania, Italy, Spain, Greece, Portugal and Turkey, met in Horezu - a small town in Romania about 4 hours from the capital - to discuss about entrepreneurship and thus, increase the knowledge, skills and opportunities. The debates and workshops were carried out exclusively through non-formal learning methods, stimulating everyone's creativity and encouraging the establishment of new relationships and ties. In the end, the interaction with the small town, the excursions, the activities and the cultural nights have enriched this beautiful multicultural experience.
My expectations for the project have been far exceeded: the activities have been well organized by Initiavie Sociale, the local association that coordinated the project, but mostly because everybody had the desire to share the knowledge and work together with new ideas.
Erasmus + projects were born in 2014 with the aim of combining all the European mobility programs for education, training, youth and sport. Thanks to this type of projects, in fact, many friendships were born, new ideas that in some cases turned into real work projects.
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Cute!




At long last… we have a book!
Italian For My Girlfriend - Anthology is a collection of 100 of my favorite illustrations from the project, all cleaned up and bound together in a nice book!
I am opening preorders! Preorders will close on July 15th, and books will be shipped by August. All preordered copies will be signed, and will come with a surprise original drawing and other fun stuff!
To preorder your book, click here!
Preorders are only open for orders within the US. Sorry, but international shipping on my side would make everything more expensive rather than less… If you can’t get the preorder, don’t worry, though - you’ll be able to purchase the book through other channels in a few more weeks.
There is also going to be a digital release, so stay tuned for more updates!
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heheheh
You Smartphones Think You’re Great
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Quando una città dorme, non fa rumore. Respira appena, vive in silenzio, abbandona il caos. Quando una città dorme ma tu no, assorbi ogni via illuminata, percepisci ogni finestra, raccogli ogni suono improvviso che echeggia. Quando una città dorme, non si vede più, la si immagina. Si immaginano le strade piene di auto, le panchine degli anziani, i muretti degli amanti. Immagini il sole illuminarla, i clacson furiosi invadere l'aria, le voci della gente, i vicini far rumore. Non si vedono persone ai balconi, ma piante e lenzuola stese, come abbandonate, leggiadre danzare al vento. Le ombre prendono il posto dei colori, il cielo è una tela su cui stendere i propri pensieri, le stelle un incontro di anime insonni. Quando una città dorme e tu no, pensi a troppe cose. Ma quando una città dorme mentre tu sei sveglio, dopo un po' la Città ti avvolge, e i suoi respiri si fanno tuoi.
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È proprio vero che a volte le parole feriscono più di ogni altra cosa.
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Anch'io ho i miei sconosciuti preferiti, ricorrenti direi più che altro. Tanto incantati in fugaci esistenze da temere di poterli conoscere realmente. Fantastico su cosa facciano e per dove corrono quando li incrocio per le vie: a lavoro? A casa dai propri figli? Dall'amante? Che importa. Un po' simili ai modelli nelle foto delle cornici esposte in negozio.. come nel film "due cuori e una provetta".
Il mio vecchino preferito
Oggi stavo riflettendo su una cosa: ma voi ce li avete i vostri sconosciuti simpatici? Io sì, un sacco. In realtà ho anche un sacco di sconosciuti antipatici, però quelli simpatici valgono di più. Quegli sconosciuti che però nel quartiere bene o male trovi a scorgere spesso, avete presente no?
Uno dei miei sconosciuti simpatici è per esempio il vecchio signore del palazzo dirimpetto alla mia camera, che esce sul davanzale a fumare da quando ho memoria di ricordare (siamo venuti ad abitare nella casa attuale che avevo 6 anni) e che mi ha fatto inconsapevolmente compagnia tanti di quei pomeriggi passati alla scrivania, dalle tavole di tecnica alle versioni di latino e greco alle serate sui libri di storia e filosofia agli esami dell’università. Mi ha vista in ogni modo e umore e condizione, anche per questo gli sono un po’ affezionata. Di sicuro mi ha vista ridere, piangere, urlare, sbattere porte, lanciare cose, e mi sa pure fare all’amore. Quando lo osservo spesso non si accorge, rimane sempre discreto e distaccato, ma secondo me mi deve volere un po’ di bene pure lui ormai. Ogni tanto mi ha anche vista nuda e, poverino, quello che si imbarazza è lui, e finisce di fumare in tutta fretta.
Mi accorgo del passare degli anni perché vedo il tempo passare sopra di lui, le rughe, anche da lontano, amplificarsi, i capelli diradarsi e le spalle incurvarsi su loro stesse. E solo così mi rendo conto: che mentre il signore distinto ed elegante appena pensionato è diventato un pensoso vecchietto canuto avvolto nella sua vestaglia porpora, io da bambina col caschetto e l’apparecchio ai denti sono diventata donna.
Un altro dei miei sconosciuti simpatici, che a dire il vero è proprio il mio preferitissimo di tutti e gli voglio bene come se fosse nonno a me, è Geri l’aggiusta-giocattoli. Non si chiama Geri, e non è neanche un aggiusta-giocattoli se è per questo, ma raga io vi posso giurare che è lui: avete presente il vecchino che in Toy Story aggiusta Woody con la cassetta piena di strumenti, quello lì magrino tutto occhi con gli occhiali dalla montatura tonda che si muove tremolando un po’, che poi compare pure in un corto Pixar in cui gioca a scacchi? Ebbene, si dà il caso che esista in carne e ossa e abiti in mezzo a noi. Cioè, in mezzo a voi non lo so, ma a noi di Casal de Pazzi sicuro. Lui e la sua cagnolina arancione che sembra un po’ una volpe. La moglie non lo so, se c’è ancora o non c’è più, vorrei chiedere ma mi vergogno.
Lo vedo spesso che porta la volpina arancione a spasso e ogni tanto lo ho anche incontrato con Poncho e ci siamo messi a chiacchierare. È il vecchino più simpatico e pacato e saggio della Terra e anche se poi quando lo rivedo non si ricorda mai nulla e ci ripresentiamo da capo mi piace proprio un sacco chiacchierare con lui, e torno a presentarmi di buonumore, col cuore felice, per fare insieme un pezzetto di parco mentre mi dice sempre le stesse cose ma in un modo bello sempre diverso.
E niente, l’Uomo dice che ho una passione per i vecchini e mi sa che c’ha ragione, però per esempio ieri tornavo a casa in macchina con un po’ di pensieri per la testa e lui ha attraversato con la sua volpina arancione fumando la sua grossa pipa (ancora più grossa in rapporto al suo essere piccino), e mi ha messo di un buonumore così contagioso che volevo quasi salutarlo, anche se poi si sarebbe chiesto chi era quella pazza che sventolava le mani dietro al vetro di un pandino verde.
Chissà se anch'io, con le mie peripezie e le corse col fiatone e la tribù Malaussène come famiglia e gli outfit imbarazzanti quando a sera porto a spasso il cane, sono la (stramba) sconosciuta simpatica di qualcuno.
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Un metodo naturale infallibile! L'aloe vera è presente nella cosmesi, nell' erboristeria e, in generale, in molte forme di unguento lenitivo/rinfrescante. L'ideale per l'estate e le scottature tipiche della stagione oppure una semplice doccia rigenerante, con un bagnocorpo all'aloe.

Amazing aloe chunk
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Cosa rimane delle notti, giunti all'alba? Chi sono quei vagabondi che riempiono le strade silenziose? Ci si incrocia come fantasmi in un castello, ci si scambia sguardi persi oppure complici, mentre si trascinano i passi verso un luogo in cui fermarsi, continuare, riprendere il giorno nuovo.
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Primi post, primi giorni, prime “mai una gioia”

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