Invecchiando miglioro, il guaio è che mentre miglioro invecchio.
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Ho fatto po' di domande a Jain, artista francese autrice di un singolo VIRALISSIMO. Sempre su Onstage.
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Una monetina a me, una monetina a te. Il concerto di Daniele Silvestri, su Onstage.
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Sono andata a sentire il Principe e ne parlo qui
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Ho visto i Vaccines ed è stato fico. Su Onstage Magazine
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È il 2008 e intervisto i The Faint

29/11/08 - The Faint @ Covo Club Intervista con Todd Fink (voce) e Jacob Thiele (synth) Di Eleonora Gasparella e Erica Scigliuolo
D - Come sta andando il tour,avete qualche episodio divertente da raccontare? Jacob - Fino ad ora tutto bene, questa è la nostra seconda data qui in Italia, abbiamo suonato ieri sera a Milano (28-11), nevicava ed è stato piuttosto insolito...il pubblico era veramente carico!
D - Avete notato delle differenze durante i vostri concerti, tra il pubblico europeo e il pubblico americano? Jacob - È sempre un po' diverso, dappertutto... la differenza fondamentale può essere il fatto che in Europa suoniamo meno di frequente, mentre negli USA abbiamo anche più date nella stessa città, la gente quindi conosce anche meglio le canzoni. In Europa pero' succede che il pubblico sia spesso più coinvolto perché negli USA in città come NY è più difficile coinvolgerlo, essendo loro abituati a vedere davvero una marea di concerti ogni giorno.
D - Come l'avete trovato quindi il pubblico di Milano? Jacob - Beh, abbiamo notato soprattutto gruppi di due-tre ragazzi veramente appassionati al concerto, cantavano tutto, mi ricordo che ce n'era uno che indossava una maschera curiosa da lottatore di catch messicano...divertente! In più alcune persone si erano perse il nostro pezzo “Desperate Guys” e continuavano a richiedercelo nonostante l'avessimo già suonato, magari pensavano che “Desperate Guys” fosse in realtà un'altra canzone!
D - Parliamo un po' dell'album...quali sono le canzoni dell'ultimo cd "Fasciinatiion" che preferite suonare live? (insieme) - “Mirror Error” perché ha un buon beat ed è una delle più veloci dell'ultimo album Jacob - la mia direi che è “Psycho” perché c'è un lungo assolo di synth, e mi piace "fare rumore". Todd - si gli piace portare i suoi synth a spasso!
D - E qual'è invece la preferita del pubblico? Jacob - Direi ancora “Mirror Error”...
D - Intendevo non solo per quanto riguarda l'ultimo cd...ma in generale,quella che ha più presa... Jacob - Ah, beh “Worked up so sexual”. Todd - “Glass danse”! (insieme) - E in Messico amano molto “I Disappear”
D - Per promuovere “Fasciinatiion” avete scelto di andare in tour subito, anziché farlo conoscere attraverso i media...come mai questa scelta particolare? Todd - Beh direi che è essenzialmente una questione di soldi..l'ultimo album l'abbiamo prodotto sotto la nostra casa discografica (Blank Wav.) quindi abbiamo preferito evitare di spenderne un sacco nella promozione su giornali o tv e abbiamo deciso invece di farlo conoscere live, è anche più bello.
D - Si,abbiamo notato anche che amate suonare in piccoli club... Jacob - Posso dire che è stata una scelta precisa...anche se qui a Bologna il palco è forse fin troppo piccolo! Preferiamo comunque scegliere posti più intimi anche perché in luoghi troppo grandi è davvero difficile arrivare al pubblico che non è immediatamente sotto al palco, e il suono risulta peggiore rispetto alle sale piccole.
D - Come si è evoluto il vostro sound rispetto all'album precedente (”Wet From Birth”)? Era un album che sembrava avere un suono più grezzo, quasi più punk, mentre nell'ultimo cd è più definito... (insieme) - In realtà siete le prime che ce lo dicono!
D - Beh si nota ad esempio in canzoni come Dropkick the punks e Birth...in “Fasciinatiion” invece il suono sembra più studiato... Jacob - Sì, diciamo che adesso abbiamo la possibilità di registrare in uno studio nostro e prenderci più tempo per elaborare meglio i suoni, e per far sì che tutto sia esattamente come lo vogliamo, per gli altri cd invece spesso tempi e budget erano limitati. Anzi, “Fasciinatiion” ci è sembrato a posteriori anche a volte troppo studiato, personalmente avrei voluto che rappresentasse più un "momento" particolare...ma è difficile perché solitamente siamo molto selettivi per quanto riguarda il sound! Todd - Secondo me è più che altro una questione di scelta delle canzoni da prendere come esempio, anzi penso che “Wet From Birth” sia addirittura più pulito dell'ultimo!
D - Ci sono secondo voi degli elementi di continuità nel vostro suono? Jacob - la continuità è sicuramente rappresentata dal fatto che rimangono delle sonorità più rock, mescolate però sempre ad un uso di computer e suoni elettronici quindi un lavoro davvero intenso in studio.
D - “Fasciinatiion” ci ha messo più tempo ad uscire rispetto agli altri cd,è frutto di uno studio maggiore nella composizione dei pezzi? Jacob - E' successo perché sicuramente per ogni album mettiamo più attenzione nei dettagli, facendo un lavoro più accurato. Todd - Si, ogni album richiede un anno in più di lavoro rispetto al precedente... pero' forse adesso invertiremo il ciclo e li faremo uscire più ravvicinati!
D - Sentivate forse di avere qualcosa in più da dire, con questo cd, forse un approccio più maturo nei confronti del futuro? I testi di “Fasciinatiio”n sembrano infatti essere un po' tutti improntati sul futuro, con una sorta anche quasi di pessimismo. Jacob - non è realmente pessimismo, lo definirei una sorta di realismo, usiamo immagini create da noi per rappresentare la realtà.. forse “The Geeks Were Right” è un pezzo che può sembrare pessimista, ma solo in una parte del ritornello, in realtà è una visione inventata che a tratti è addirittura ottimista! La parola chiave è l'incertezza sul domani...a volte anche se incerto non significa che sia necessariamente negativo, è una sorta di filosofia dell'uomo che si fa da solo e decide il proprio futuro, che può essere bello se ci si impegna per costruirlo.
D - Sentite ancora la pressione prima di salire sul palco o siete più rilassati dopo tutti questi anni? (insieme) - Non abbiamo mai sentito la tensione prima di suonare! Jacob - Forse solo quando suoniamo a casa nostra in Nebraska, magari nel corso di un lungo tour... perché magari i miei familiari fanno fatica a capire che in quel momento sto facendo il mio lavoro e non ho troppo tempo da dedicare loro! (insieme) - E' sempre divertente suonare, anche durante i grandi festival non sentiamo pressione, siamo più eccitati che spaventati.
Source: http://www.catchweb.net/music/live/CW-music-live-2008/CW-music-archivio-live-2008.htm

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Robert Plant Hair Porn from The Song Remains The Same
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Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant, “Il sorpasso” (Dino Risi, 1962).
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Scorro la mia agenda ma non voglio sentì nessuno. Chiudo gli occhi e fumo
Noyz narcos (via nonmiavretecomevoi)
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Anni
Alcune sere fa ero al telefono con un amico ed è uscita la domanda: “è stato meglio il 2014 o il 2015”? Dopo un minuto di riflessione non ho avuto grandi dubbi nel rispondere che il 2015 è stato decisamente migliore, ed è stato migliore semplicemente perché è stato un anno di scosse, di cambiamenti, e nonostante tutte le cadute continuo a preferire che la vita si muova e che ci siano terremoti, piuttosto che accettare lo status quo.
L’anno appena passato è stato un periodo di grosse perdite, alcune delle persone più vicine a me si sono trovate ad affrontare qualcosa di molto grande e di terribile. Quando le guardo però vedo che quello che ne è rimasto non è qualcosa di brutto, è un ricordo bello, ma soprattutto è una nuova e acquisita consapevolezza, di sé, di chi vale e non vale la pena avere attorno, di quali sono le cose essenziali per poter vivere anche senza una persona che aveva un peso importante.
L’anno appena passato è stato un anno di passi in avanti e passi indietro. Calibrare e ricalibrare molti rapporti, tutte le parole, tutti gli atteggiamenti. Ho perso alcune persone, ne ho guadagnate delle altre. Ho dovuto mandare giù tante parole che avrei voluto dire, ma guardandomi indietro col senno di poi, per questo non ho grossi rimpianti. Ho saputo dire “basta” ad alcune cose, ho voluto dire “ancora” ad alcune cose. Ho vissuto tutti i momenti quasi al 100%, cosa che facevo raramente, per paura, per difesa. Ho abbassato i miei muri e mi hanno fatto dei tagli, li ho rialzati e ho saputo imparare come parare meglio i colpi.
L’anno appena passato è stato un altro anno di traslochi. Rimettersi in gioco è bello e brutto allo stesso tempo, ma costituisce il 90% del mio essere. Non avere una direzione precisa, un piano B, smettere di calcolare ogni futura mossa ti fa sentire piccolo e senza uno scopo, ma ti insegna anche a prendere le poche sicurezze, a goderne, e a trasformarle passo dopo passo in punti fermi. La strada è ancora molto lunga, dopo il 2015 è arrivato il 2016 e sto ancora camminando, con le persone che mi sono scelta, ma soprattutto con me stessa, perché alla fine sarò l’unica con cui dovrò sempre fare i conti. Non fermatevi mai, non arrendetevi, cercate di parlare chiaro, abbassate raramente le vostre difese. Andate al bar, incontrate gli amici, visitate le mostre, guardate i monumenti delle vostre città. Ascoltate la musica, scoprite nuovi generi e approfondite quelli vecchi. Mangiate e bevete sempre bene.
Buon anno nuovo.
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