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I have absolutely no idea how to do this.
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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La prima lezione che Sandra Vega aveva imparato è che le case non mentono mai. Le persone, quando parlano di sé, sono capaci di crearsi intorno delle sovrastrutture a cui finiscono perfino per credere. Ma il luogo in cui scelgono di vivere, inevitabilmente, racconta tutto di loro.
- Il tribunale delle anime, Donato Carrisi
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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Premessa doverosa: ho amato questa saga come non amavo una saga e i suoi personaggi da tanto, tantissimo tempo. A loro modo, tutti mi sono entrati nel cuore, così come ognuno di loro - o almeno, quasi - ha avuto una crescita personale apprezzabile nel corso di questi quattro libri. Erano anni che non mi applicavo nella lettura di romanzi come questi perché ormai sono un po’ sfiduciata nei confronti del fantasy Young adult; pieno di personaggi tossici (per la maggior parte uomini) e / o standardizzati, stereotipati (per la maggior parte donne), sembra sempre più difficile far scaturire storie originali dalle penne degli autori. Ma Christelle Dabos è stata in grado di creare un universo, e per questo le sono grata.
Credo che L’Attraversaspecchi sia in grado di regalare alle persone appassionate di questo tipo di “magia” dei momenti preziosi e indimenticabili.
Ma..come tutte le cose, c’è sempre un ma. Altra premessa doverosa, sono una persona facile alle critiche, magari anche su cose che potrebbero essere considerabili stupide. Non me ne faccio un problema, perché credo che tutto possa essere costruttivo, ma ci tengo a ripetere che nel globale questa saga mi è piaciuta e di certo mi rimarrà nel cuore. Devo, però, arrivare a questo benedetto ma. A questa critica che secondo me è nell’aria, ma su cui molti riescono a passare perché la storia, l’universo, i personaggi, fanno talmente bene il loro lavoro da rendere comunque gradevolissimo il globale, e a quel punto a che serve criticare?
Io, però, non me lo posso tenere.
C’è stata troppa fretta nella conclusione.
Spesso e volentieri, Echi in Tempesta non mi è sembrato che un’accozzaglia di escamotage buttati lì e spiegati nel migliore dei (più rapidi) modi per far arrivare la trama alla fine e riuscire a metterci un punto in quasi seicento pagine. E non si tratta neanche di buchi di trama. E’ proprio un andazzo che l’autrice sembra avere in tutti e quattro i libri, ma in particolare in quest’ultimo. E mi vengono in mente tre esempi in particolare, in ordine di importanza:
Janus. L’unico spirito di famiglia che possiede ancora la memoria integra. Silurato così, per dimostrare la potenza dell’Altro, in un battito di ciglia. Lo stesso Janus che, dopo essere stato descritto talmente bene da far pensare al lettore che avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella storia, dopo essere stato così reticente nel concedere il suo potere familiare a quella che credeva la sua creatrice (ma avendo la memoria, poi, non avrebbe dovuto conoscere la verità?), cede in poco più di cinque/sei pagine il potere degli Arcadiani e va a finire nel dimenticatoio, solo per essere poi ricordato quando arriva a Babel, e muore. Un personaggio che sembrava progettato per dare una svolta alla storia, cancellato così. Rapidamente e quasi indolore.
Vittoria. Ho adorato i capitoli dedicati a lei. Indubbiamente la penna della scrittrice empatizza con la bambina che è Vittoria e con i suoi problemi, ed è bellissimo come riesca a descrivere la relazione che instaura con il padre una volta che Faruk la scopre “viaggiatrice”. Però, anche qui. Un altro personaggio ben costruito, ma utile ben poco ai fini della trama. Quando Thorn l’ha recuperata dal pozzo e riportata indietro, ho sinceramente pensato che sarebbe stata lui la contropartita di quel gesto. Una vita per un’altra vita. Ma poi, no. 
Gaela e Renard. Le due morti peggio scritte nella storia delle morti. Dopo un lungo viaggio che fin dal secondo libro ti fa affezionare a quest’omone per di carota e la sua sboccata nobildonna, assieme con il loro tenero gattino, finiscono così. Cadendo da una scala. Non una parola di commiato, non un momento sentimentale. Cadono da una scala. Cadono. Da una scala. Non ho neanche le parole giuste per descrivere quanto sia mancato a me il terreno sotto i piedi quando mi sono resa conto che..era tutto lì. Morti. Andati.
Tutto questo per dire (e lo elaboro mentre scrivo, diciamo), che c’è modo e modo di narrare, così come c’è modo e modo di far morire i propri personaggi principali. E questo non è sicuramente il modo, considerando quanto pressappochista sembri nei confronti dei suoi stessi personaggi. Persino Thorn, per quanto sia la morte più facilmente comprensibile di tutti, lascia perplessi. 
Detto ciò, nel complesso ho trovato la narrazione di questa saga estremamente frettolosa. Mi sarebbe piaciuto che, dopo l’invenzione di ben 21 arche e altrettanti spiriti familiari, fosse stato dato più spazio a quel mondo attorno a cui gravita l’impacciata Ofelia, di cui alla fine della fiera visita solo tre arche maggiori e qualcun altra minore. E mi sarebbe piaciuto che il discorso del Dritto e Rovescio fosse stato accennato fin dall’inizio, dai primi libri. Almeno come leggenda metropolitana, quella del Corno Dell’Abbondanza, e non utilizzato come deus ex machina per concludere la storia. 
Credo che scendendo nei dettagli, questa storia abbia tantissimi difetti. Ma nonostante tutto, credo anche che la capacità della Dabos di farci affezionare talmente tanto a personaggi come Archibald, Thorn, Roseline, persino Faruk che rientra nella mia top 3, sia qualcosa che porterò per sempre con me nel cuore.
Consiglierei questa saga alle persone che mi chiedono qualcosa?
Sì, assolutamente.
Perché infondo anche a me piacerebbe un sacco essere un’Attraversaspecchi. O una lettrice.  E magari riuscire a non perdere le mani nel tentativo di salvare il mondo. 
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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[...] per la prima volta in vita sua Thorn riesce a trovarsi accettabile. [...] Ha la certezza immediata e sbalorditiva che non dovrà più subire la dittatura degli artigli perché una bambina gli ha concesso ciò che un essere può sentire di più assoluto.  E anche perché un’altra bambina l’ha spinto in gabbia.
Seconda non si è vendicata, ha fatto in modo che Thorn si trovasse nel posto giusto al momento giusto. Ha riparato l’uomo che l’ha sfregiata.
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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Se al mondo tutti fossero in grado di compiere miracoli nessuno avrebbe più paura del proprio vicino.
- Echi in tempesta, Christelle Dabos
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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Per quanto mi piaccia parlare di quello che leggo, devo proprio dirvelo: ho trascorso due giorni quasi interi in questo paradiso in terra. La mia città natale contiene perle come questa, e per quanto l’estate non sia una delle mie stagioni preferite, la devo ringraziare per darmi la possibilità di frequentare questa spiaggia.  Conservo tanti ricordi di questo lido, fin da quando ero una bambina. Ora, che tanto bambina più non sono, uno dei miei sport preferiti è tornarci a fare i migliori bagni della stagione. E, ovviamente, leggere sotto l’ombrellone. Sono quasi arrivata a metà di Echi in Tempesta, presto vi farò sapere che ne penso, ma nel frattempo...mi godo questa piccola meraviglia!
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As much as I like to speak and write about what I read, I must say that I’ve had the best two days of my summer in this little slice of heaven. This is my hometown sea. This, really, is. And yes, I don’t really like summer, but when it comes to this, to the feeling of clean water like this on my body, and to the opportunity to read a good book at the beach, well...I’m so in!  I cherish this place since I was a little girl. Now, since I’m not so little anymore, I like to come back here whenever I can to swim around a little and relax with my family and friends. 
I’m almost half done of The Mirror Visitor book #4, I will soon let you know my feelings about it, but in the meantime... I really have to enjoy this beauty!
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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Ofelia realizzava con tutta se stessa cosa lui fosse diventato per lei e cosa lei fosse diventata per lui, e niente al mondo le sembrava più solido.
- Echi in tempesta, Christelle Dabos
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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Ieri è stata una giornata piena di emozioni. Dopo la mattinata trascorsa in una buia mondadori su cui ho già fatto fin troppa digressione, ho trascorso il pomeriggio immersa nella lettura delle ultime pagine de La Memoria di Babel e non posso far altro che dire: FINALMENTE.
Per quanto Babel, come arca e soprattutto come universo, sia bellissima, quello che aspettavo impaziente dalla fine de Gli Scomparsi di Chiardiluna è finalmente successo. E non potrei essere più felice. Ofelia ha raggiunto una consapevolezza e una maturità che spero non perda nell’ultimo libro e Thorn...oh, Thorn. Uno dei personaggi più insicuri e complicati di cui abbia mai letto negli young adult e, finalmente, un personaggio assolutamente rispettoso nei confronti della donna che ha accanto. Non una figura tossica per lei, almeno nei limiti delle sue capacità, ma anzi, una persona che fa del suo meglio per proteggerla da lui stesso e dai suoi artigli. 
Ho un po’ paura di dove andrà a parare il quarto libro perché, se c’è qualcosa che le saghe mi hanno insegnato, è che prima o poi qualcuno morirà. Oggi lo inizio, apriamo le scommesse su quanto ci metterò a finirlo?
Devo dire comunque che, esattamente come mi era successo con Gli Scomparsi di Chiardiluna con i capitoli “Frammenti”, anche in questo libro quelli che mi hanno colpita ed emozionata di più però sono sicuramente quelli in cui la protagonista è Vittoria. Mi angoscia l’idea che possa essersi distaccata dal suo corpo e che l’unico a saperlo e a poterlo scoprire sia lo smemorato Padre, inoltre mi affascina molto il suo punto di vista e il modo di descriverlo che ha la Dabos. 
Detto ciò, la mia giornata si è conclusa in bellezza con il compleanno di una delle mie migliori amiche. Abbiamo fatto del sushi home-made, gyoza di carne e di gamberi, e per finire una squisita torta al cioccolato. Ci siamo divertite un mondo, anche restando a casa. E soprattutto, abbiamo giocato ad Animal Crossing!
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Yesterday was filled with emotions! After spending the morning in the dark library I’ve already told you about, I’ve spent my whole afternoon reading The Memory of Babel till its last page. My actual review will, so definitely, be: FINALLY.
As much as I like Babel as an ark and its multitudes, the only thing I was really waiting for since the ending of book #2 was THAT. And I finally got it. Can’t be happier. Ophelia’s really grown up as a person at last, growth I sincerely hope won’t get lost in the last book, and Thorn...oh, dear Thorn. He’s one of the most complex and insecure characters I’ve ever read about until now in ya novels. He’s respectful, he’s devote to her in a way Ophelia could never even understand, but most of all he’s not as toxic as we all can imagine. He just wants to protect her. From himself in the first place, ever since book one. 
I’m scared to see where book #4 is going. The one thing fantasy sagas taught me is that someone always dies and so far...no one has. 
Nonetheless, I have to admit that Victoria’s point of view chapters were very emotional too. I’m scared for her, most of all for her separating from her other self. The only one who can understand what’s really happened to her it’s her Father, and..well...we know his memory. 
That said, my day ended with a birthday celebration. One of my best friends turned 28, we stayed home and prepared some sushi, meat and shrimps gyozas, chocolate cake. We had the world of fun, even playing Animal Crossing together. Yay!
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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Ci sarà una volta, / fra non molto tempo, / un mondo che vivrà finalmente in pace. / Allora / ci saranno nuovi uomini / e ci saranno nuove donne. / Sarà l’era dei miracoli.
- La memoria di Babel, Christelle Dabos
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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In vista del rientro in università e del fatto che presto rimarrò senza libri da leggere - sono ormai agli sgoccioli della saga de L’Attraversaspecchi -, ho ritenuto opportuno fare un po’ di shopping e programmare altre letture. E’ sempre emozionante tornare a mettere piede in libreria, nonostante le misure da rispettare e nonostante oggi non fosse esattamente una bella giornata, neanche per i librai, perché per qualche sconosciuto motivo di cui non erano stati neanche avvisati hanno passato tutta la mattinata senza corrente elettrica. Questo vuol dire solo due cose: pochissimi clienti ma, soprattutto, un caldo asfissiante. Perché no, purtroppo qui non si è ancora versata neanche una goccia di pioggia! Ad ogni modo, Kazuo Ishiguro è un autore che ho amato molto fin dal primo momento in cui ho sfogliato le prime pagine di “Non lasciarmi”. Era un po’ che volevo appropriarmi di questo libro, spero che mi piaccia. Vi farò sapere! Di Sally Rooney, invece, non ho ancora letto nulla. E se non fosse per il club di lettura di cui faccio parte, probabilmente non avrei neanche acquistato qualcosa di suo. Non sembra nelle mie corde, ma il bello di far parte di un club di lettura è proprio questo: uscire dalla propria comfort zone. In questi mesi abbiamo letto tanti generi diversi che mi hanno fatto scoprire tanti autori diversi, che a loro volta mi hanno tenuto compagnia durante il lockdown. A testimonianza che non è mai un male leggere cose che “non leggeremmo mai”. Non esiste nulla da “non leggere mai”.
Infine, prendendo due piccioni (in questo caso libri) ho preso anche una fava blu bellissima (in questo caso, la borsa omaggio Einaudi. Grande, comoda e rigida, è perfetta per il tanto auspicato ritorno in università a settembre!
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Since I’m running out of books and I’m almost done with The Mirror Visitor saga, this morning I’ve done some book shopping! Going to the library it’s always thrilling, despite all the covid protections (masks mostly) we have to wear every time we go into shops and the fact that today was not a good day, mostly for the heath, but also because the shop was dark. Yes, dark. Power was missing for some damages the owners weren’t aware of, so It was literally suffocating. Luckily, shop’s sunlight exposition let us see the books, so it was not that hard to choose. Anyway, Kazuo Ishiguro is an author I’m deeply in love with, ever since i first read “Never Let me Go”. I hope I’m going to like this book that much either, I’m honestly full of expectations! Sally Ronney on the other hand is an author I’ve never read anything of. Normal People is her first book I’m going to read, even though I’d never bought any of her books by myself. In fact, I’m going to read this book with a book club some friends of mine made on Ig. We choose a different book every month to read, so we can actually cover more genres and get out of our comfort zone a little. Personally, I think that’s the real beauty of a book club. Being able to read something you’d never read proves you that you can actually read and enjoy pretty much everything. There’s no good written book that’s “unreadable”!
Last but not least, that gorgeous bag was a gift from the Einaudi publishing house. I think it’ll be very useful once I’ll be back to university, hoping it’ll handle all the weight of my very very very heavy books!
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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In nessun momento aveva detto “noi”. In nessun momento aveva fatto un passo verso di lui. In nessun momento si era messa a nudo. La verità, l’unica verità, è che era stata una vigliacca.  [...] Le sembrò che fosse l’intera superficie del suo essere a creparsi da tutte le parti come un guscio d’uovo. Le fece male, ma sapeva che era un dolore necessario. [...] Si sentì morire. Poteva finalmente cominciare a vivere.
- La memoria di Babel, Christelle Dabos
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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Mi raccomando, non avvicinatevi al letto [...]. Se vi si corica qualcuno che non sono io si chiude come un’ostrica.
- Wolf, La memoria di Babel
Sono solo io, o l’influenza che gli Animisti hanno sulle cose fa impazzire?
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fivemoreminutesthanks · 4 years ago
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Come ogni estate che si rispetti, è tempo di saghe.
Da quando frequento l’università, l’anno, per così dire, scolastico, mi sottrae fin troppo tempo per potermi dedicare a qualcosa di più di semplici libri che abbiano un inizio e una fine. Per cui, l’unico motivo che mi fa apprezzare la torrida estate - non sono esattamente una persona che tollera il caldo, neanche quando sono al mare -, è proprio l’essere in grado di potermi immergere a fondo in saghe come quella de L’Attraversaspecchi, di Christelle Dabos.
Coinvolgente fin da subito, ti trascina in un mondo di cui vorresti saperne di più e da cui non riesci, irrimediabilmente, a staccare gli occhi. E quando lo fai, non vedi l’ora di tornare ad immergere il naso nelle pagine per proiettarti in un mondo tutto nuovo. Quello che viene dopo la Lacerazione. Quello delle Arche, di cui non si ha mai abbastanza. Vieni da Anima e approdi al Polo, attraversi gli specchi di Chiardiluna solo per poi volare in un mondo fatto di tante altre realtà. Ma non ti senti mai solo, neanche un secondo del tuo viaggio. Le sensazioni dei personaggi diventano le tue, i loro poteri scorrono sulla punta delle tue dita.
La memoria di Babel è il terzo libro, ed è quello che sto leggendo proprio in questi giorni. Per quanto la sessione autunnale si avvicini e mi voglia china nuovamente, e presto, su altri tipi di libri, mi è impossibile allontanarmi da Ofelia anche solo per una serata con gli amici - in sicurezza, naturalmente.
So che è il mio primo post e che entro a gamba tesa in un mondo che conosco a malapena - e sì, mi riferisco a tumblr -, ma nel dubbio saluto chiunque abbia voglia di leggere queste poche parole con una sola domanda, perché sono un’irrimediabile curiosa:
Cosa state leggendo quest’estate?
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Same as every summer that passes by, it’s “saga” time!
Ever since I am attending at university, the only time i get to read something different than books with a clear ending - i mean sagas, of course - it’s summer time. That’s literally the only reason why I enjoy summer, considering I cannot stand the heat during these days, even when I go to the sea with my fam! I don’t know about you, but 40°C are unbearable to me!
That said, I’m reading Christelle Dabos’s “The Mirror Visitor” right now, book 3, and I litterally can’t stop reading.
It’s amazing the world the author created for the readers. I love her writing - and the translation/adaptation work nonetheless, since my mother language is Italian and I think i’m showing some real talent in showing it lol -, it’s smooth and clear. Sometimes even a bit rushed-ish, but it’s not that big of a deal.
Each Ark is beautiful for itself, with its traditions, folklore, even evil characters are interesting, especially in book 3.
I know that’s my first post, that I came here unannounced and I’m not even literally translating all from Italian to English because I still have to practice my writing A LOT, but I hope someone gets interested in following my slow journey in books and sagas like this.
So, the question i want to ask you now, since i’m a desperate book-enthusiast is…
What are your summer readings?
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