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#echi in tempesta
pristina-nomine · 5 months
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Well, guess who won’t be able to listen to L’amour est un oiseau rebelle for at least a month.
(I started writing a lot of stuff in the tags, so why not make a full post. Overflow of unedited immediate-post-ending thoughts incoming)
Ok, this book is a mess, I’ll be brutally honest, it almost felt like reading an unedited manuscript with lots and lots of good ideas that were being thrown at me without a breathing moment. And Dabos really got carried away with borrowing stuff from His Dark Materials. And I didn’t really grasped the character arcs (this is my fault though, I'll need a reread yada yada yada).
But as I said, I really esteem Christelle Dabos for choosing to change entirely the scope and taste of her series; here it takes a truly dark and disturbing turn (the claustophobric anxiety of the Observatoire, the straigh-up body horror of the Horn of Plenty)... only for the ending to be the most hopeful possible. (spoilers under the cut)
I was lead to think this would be a bleak conclusion thrown in for shock value, but it's just not? Eulalie turning out to be a genuinely good person who was really striving for the best; Victoire and Second getting to have a childood and the Family Spirits getting to have a life. The last scene perfectly mirroring the very first of the series in tome 1. Ophèlie entering her Orpheus era and yet never ever loosing her willpower. Thorn who, after four books of costant trying, finally managed to sacrifice himself for her, but she just won't let him. His answer on the other side of the page/mirror!! Perfection.
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shinevanserra · 2 years
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reading-marika · 3 months
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Eternal Sunshine Book Tag
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Oggi post speciale interamente dedicato ad Ariana Grande, che è tornata dopo 4 anni con un nuovo album!! Ho creato questo book tag basandomi sulle 13 canzoni dell'album, spero vi piaccia <3
01 intro (end of the world): un libro con un finale inaspettato.
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Ho scelto "Echi in Tempesta" di Christelle Dabos perché è l'ultimo capitolo della saga dell'Attraversaspecchi e il finale è decisamente inaspettato. In generale, non è propriamente il finale che il pubblico si aspettava, ma comunque ha chiuso abbastanza bene la serie.
02 bye: un libro che hai dato via volentieri.
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"Sulla Strada" di Jack Kerouac è un romanzo molto conosciuto della letteratura americana del '900. La storia è quasi autobiografica, ma nonostante ciò la sua lettura è stata molto complessa, perché non sono riuscita a comprendere i personaggi, caratteristica per me fondamentale, sia in positivo che in negativo. Sono stata, quindi, molto contenta di scambiarlo.
03 don't wanna break up again: un libro che ti ha emozionato.
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Vi ho già citato "Le Otto Montagne" di Paolo Cognetti, ma ad oggi è l'unico libro che mi ha fatta quasi piangere. È davvero difficile per me piangere leggendo un libro, ma questo non significa che io non mi emozioni o non rifletta su ciò che sto leggendo, semplicemente non lo esprimo esternamente (cosa strana perché io sono una che piange per tutto, ahahah).
04 saturn returns: un libro ambientato nello spazio.
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Vi cito "Winter" di Marissa Meyer, il quarto ed ultimo volume della saga delle Cronache Lunari, escludendo le novelle, perché ad oggi è l'unico libro che ho letto ambientato nello spazio. Ciò che ho amato maggiormente della serie è proprio la costruzione del mondo fantastico e di come l'autrice sia riuscita a collegare tutte le quattro storie singole assieme, dando rilevanza ai dettagli.
05 eternal sunshine: il libro più comfort che hai letto.
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Percy Jackson è la mia comfort zone in generale. Vi cito il quarto volume "La Battaglia del Labirinto" perché è il mio preferito. Amo follemente il mondo di Percy Jackson e ho sempre desiderato viverci.
06 supernatural: un fantasy che vorresti tutti leggessero.
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"A Study in Drowning" di Ava Reid è un fantasy, che non so se faccia parte di una serie, che io ho amato. L'autrice riesce a trattare la tematica della discriminazione delle donne negli ambiti lavorativi attraverso una storia fiabesca. Consigliatissimo!!
07 true story: un libro ispirato ad una storia vera.
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Per true story ho scelto una mia ultima lettura "Papà Goriot" di Balzac che ho scoperto essere un romanzo ispirato ad un fatto di cronaca solo iniziando il libro. Questo è un romanzo che ha l'obiettivo di denunciare la superficialità della classe alto-borghese, attraverso le emozioni provate dai protagonisti.
08 the boy is mine: un libro con dei personaggi che hai amato.
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Anche per questa canzone ho scelto una delle mie ultime letture, ovvero "La Voce delle Onde" di Yukio Mishima. Un romanzo che parla di amore, di un amore quasi impossibile perché nato in un contesto poco moderno, in un'isola giapponese distaccata dal mondo. I due protagonisti li ho trovati molti dolci e portatori di valori importanti, tra lui la tenacia di non mollare mai.
09 yes, and?: un libro non necessariamente bello che hai amato.
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Ora, non so se oggettivamente sia un libro scritto male, sicuramente non ha un elevato livello stilistico, ma io ho amato questa trilogia, in particolare il primo volume "Il Principe Prigioniero" di C.S. Pacat, un romanzo boys love ambientato in un mondo fantastico, simile a quello medievale. Un libro che si fa divorare.
10 we can't be friends: un autore con cui non hai creato un legame.
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Ebbene sì, Gustave Flaubert è un autore con cui non sono riuscita ad instaurare un legame. Ho amato follemente "Madame Bovary" e mi è piaciuto molto anche il romanzo incompiuto "Bouvard e Pecuchet", ma il resto delle sue opere per me sono state un martirio.
11 i wish i hated you: un libro che non ti è piaciuto, ma che ti ha insegnato qualcosa.
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"Follia" di Patrick McGrath, di cui trovate già la recensione sul blog, non mi è piaciuto per niente. Però, è un romanzo che mi ha insegnato molto a capire cosa mi piace e cosa no nei romanzi, cosa cerco e cosa no. Inoltre, nonostante non mi stesse piacendo ha comunque avuto la capacità di incuriosirmi a finirlo.
12 imperfected for you: un libro oggettivamente bello, ma che non ti ha convinto.
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"Il Sentiero dei Nidi di Ragno" di Calvino non mi ha conquistata. Riconosco l'importanza di quest'opera e il meraviglioso stile di scrittura dell'autore, ma purtroppo non mi sono affezionata a nulla.
13 ordinary things: un libro che racconta di una storia comune, ma di impatto.
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"Il Paese Dove Non si Muore Mai" di Ornela Vorpsi è un romanzo breve, ma intenso che racconta della vita di questa bambina, poi donna, che vive in Albania durante il regime comunista. E' un romanzo davvero toccante, nonostante le poche pagine, perché la scrittrice riesce, attraverso l'utilizzo di immagini precise e concise, a dipingere perfettamente il quadro della situazione.
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jose-rossetti · 1 year
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⚡️Mel Gibson ha appena pubblicato la prima parte di documenti riservati in cui denuncia la rete pedofila e le élite di Hollywood.
🙏Mel Gibson, è ora sotto la protezione dell'esercito e dei Navy Seals...
🩸La scioccante rivelazione di Mel Gibson di un giro di pedofili nascosto"..Chiudete i portelli signore e signori, per la bomba che sta per scuotere le fondamenta stesse della nostra percezione di Hollywood..Il famoso attore e regista, Mel Gibson, ha scatenato una raffica di documenti riservati che fanno luce sull'insidioso ventre dell'industria dell'intrattenimento..!!
🩸Con una mossa che sfida ogni previsione, Mel Gibson noto per le sue coraggiose interpretazioni sullo schermo, ha ora intrapreso una battaglia fuori dallo schermo, lanciando senza paura un attacco frontale contro la perniciosa bestia, un giro di pedofili che fiorisce nelle sacre sale di Hollywood..
🩸Secondo lo stesso Braveheart, la rete del traffico di bambini a Tinseltown, non è solo un'anomalia, è un'intera economia.. Una dichiarazione agghiacciante che sottolinea questo fatto vile è stata fatta da Gibson: “È diventato più redditizio e molto più sicuro vendere adolescenti malleabili, piuttosto che droga o armi..Una libbra di eroina o un AK-47 possono essere venduti al dettaglio una volta, ma una ragazzina può essere venduta da 10 a 15 volte al giorno e un magnaccia "giusto", confisca il 100% dei suoi guadagni..
🩸La grandezza di questa rivelazione, è gigantesca, abbastanza da far impallidire qualsiasi blockbuster.. Pensa a questo come al colpo di scena più oscuro che non solo incrimina la maggioranza delle élite di Hollywood, ma fa anche venire un brivido lungo la schiena a chiunque ami la decenza umana di base..
🩸Il vaso di Pandora che Gibson ha spalancato con coraggio, contiene più di semplici scheletri; porta gli echi cupi di innumerevoli infanzie perdute e il silenzio di un'élite complice più interessata al profitto che alla purezza..
🩸Nel grande arazzo di Hollywood, siamo stati spesso portati a credere nell'illusione della celebrità, dove i sogni si avverano...Tuttavia, l'immagine che Gibson dipinge, è quella dell'inganno e dell'avarizia, un terreno fertile per pratiche predatorie, dove l'innocenza viene saccheggiata per guadagno materiale..La sorprendente esposizione della star di Arma letale, getta un'ombra lunga e inquietante sulla splendente facciata di Hollywood..Le rivelazioni esplosive, per quanto scioccanti, portano con sé l'opportunità di abbattere il sistema e ricostruire..
🩸C'è una certa intensità in questa saga, poiché Gibson è solo, un vero David contro il Golia che è l'establishment di Hollywood. Una vita in pericolo, una causa per cui vale la pena lottare e un'industria sull'orlo di un cambiamento sismico, rendono questa narrazione esplosiva che si sta svolgendo proprio davanti ai nostri occhi..
🩸Tuttavia, come ogni racconto epico, questa storia non riguarda solo la scoperta dell'oscurità, ma anche la speranza che emerge sulla sua scia. Mentre facciamo il tifo per Gibson, le preghiere che echeggiano in tutto il mondo, ci viene ricordata la capacità di coraggio dell'umanità di fronte a difficoltà schiaccianti.
🩸L'audace mossa di Gibson ci scuote dalla nostra beata ignoranza, chiedendoci di vedere Hollywood per quello che è veramente: un mercato che non fa distinzioni tra biglietti al botteghino e vite umane. Ma ricorda, questa è solo la prima parte di questa saga. I segreti stanno iniziando a svelarsi, ma l'atto finale deve ancora svolgersi..
Dio ti benedica, Mel, per il tuo incrollabile coraggio. Possa la tua verità infrangere il silenzio e possa il tuo coraggio accendere una fiamma di giustizia, capovolgendo le sorti di questo cupo spettacolo. Tieniti forte, mondo, perché la tempesta è appena iniziata..
Il gran finale attende ed è destinato a far impallidire qualsiasi cosa Hollywood abbia mai prodotto.
In conclusione, bisogna rivolgere uno sguardo critico verso l'abbagliante miraggio di Hollywood, e ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nell'esporre la verità
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@liberaveritas✨
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sguardimora · 1 year
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[ph. Mirco Lorenzi]
Il tocco in quanto mozione ed emozione dell’altro consiste, insieme nel culmine di un contatto e nella sua ricezione... Il tocco sfiora e punge, penetra o afferra… è subito già la sua traccia, si cancella subito in quanto segno, impronta puntuale, pur continuando a propagare i suoi effetti di mozione ed emozione.
Parto da questa citazione del saggio di Jean-Luc Nancy, Rühren, Berühren, Aufruhr (2011), per raccontare il nuovo lavoro di Chiara Bersani Sottobosco, del quale abbiamo visto all’Arboreto lo scorso martedì 28 marzo alcuni materiali di ricerca. Una coreografia del toccare la definirei, rifacendomi appunto alla riflessione di Nancy, che evidenzia la valenza motrice, mobile e dinamica del toccare. Il testo è un po’ più complesso di come lo sintetizzo ma parte dal dire che l’azione del toccare è quella che segna la possibilità della distinzione di un corpo dall’altro: toccare inizia quando due corpi si allontanano distinguendosi l’uno dall’altro e prende forma come azione possibile per un corpo nel momento della nascita quindi quando quel corpo si libera distinguendosi dal corpo che lo ingloba. 
Nel lavoro di Chiara c’è questo e molto altro, c’è una tensione fra i due corpi in scena, il suo e quello di Elena Sgarbossa, fin dall’inizio, quando la scena si apre sui due corpi lontani l’uno dall’altro, immersi in un sottobosco soffice e dolce di marshmallow. Con loro in scena Lemmo a costruire dal vivo la partitura sonora: sta su un lato del palco e crea un’ulteriore tensione in questa relazione, avvolgendola in una atmosfera densa e vibrante.
I corpi sono inizialmente immobili poi quasi impercettibilmente iniziano a muoversi strisciando circolarmente; i volti sono nascosti e la tensione tra loro è mossa dal movimento delle dita dei piedi e delle mani che toccano il pavimento bianco e a tratti si sollevano come proiettandosi vicendevolmente verso il corpo presente dell’altra. 
Come due lumachine senza casa, che provano a mimetizzarsi nel sottobosco consapevoli degli sguardi che sono sopraggiunti, si muovono alla ricerca l’una dell’altra. Alzano e abbassano le loro molteplici antennine sensoriali che risiedono sulle punte della dita; si percepiscono da lontano, mentre una pioggia elettrica di suoni le percuote: è una tempesta che lentamente sembra trasformasi in pioggia battente e misteriosa. 
Poi la pioggia si placa e i rumori della sera appaiono: tra un metallico frinire di grilli ed echi che rimbombano in lontananza le creature si avvicinano fino a toccarsi e a confondersi l’una nel corpo protettivo dell’altra. Poi di nuovo si separano, distinguendosi non solo fisicamente ma anche nel movimento che cessa per Chiara e si fa esplosivo per Elena: è una danza ritmica, circolare quasi rituale, che le avvicina e le allontana. Poi si arresta, i loro volti iniziano ad emergere tra le ciocche dei capelli; si guardano mentre intorno a loro restano le tracce di quella tensione al toccarsi, tra confondersi mimetizzandosi e distinguersi.
Non restano ora che la voce calda di Lemmo e i piccoli gesti che ognuna delle due figure, immobili sul fondo del palco una di fronte all’altra, costruiscono come in un linguaggio segreto, un lieve battito dei pugni a terra una carezza sul volto  un tocco di capelli  la danza di una mano uno sguardo complice e un sorriso.
Sottobosco è un ambiente che deraglia dall’antropocentrinco, e come reciterà la voce in sottofondo di Chiara, è lo stato temporale in cui tutto ebbe inizio, dove i corpi non avevano contorni, dove tutto fluttuava e niente si poteva spezzare: una metamorfosi costante e continua, una trasformazione interna lenta ma inesorabile, una danza alla scoperta di nuove forme e percezioni. 
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The touch, as a motion and emotion of the other, consists both in the culmination of contact and its reception... The touch grazes and pricks, penetrates or grasps... its trace is immediately present, yet it disappears as a sign, a pinpoint imprint, while continuing to propagate its effects of motion and emotion.
Starting from this quote from Jean-Luc Nancy's essay, Rühren, Berühren, Aufruhr (2011), I will describe the new work by Chiara Bersani, Sottobosco, of which we saw some research materials at Arboreto on Tuesday, March 28th. I would define it as a choreography of touch, referring to Nancy's reflection, which highlights the motor, mobile, and dynamic value of touch. The text is a bit more complex than how I am summarizing it, but it starts by saying that the action of touching marks the possibility of distinguishing one body from another: touching begins when two bodies move away, distinguishing themselves from each other, and takes shape as a possible action for a body at the moment of birth when that body frees itself, distinguishing itself from the body that encompasses it.
In Chiara's work, there is this and much more; there is tension between the two bodies on stage, hers and Elena Sgarbossa's, from the beginning, when the scene opens on the two bodies far from each other, immersed in a soft and sweet marshmallow undergrowth. With them on stage is Lemmo, constructing the live sound score: he stands on one side of the stage and creates further tension in this relationship, enveloping it in a dense and vibrant atmosphere.
The bodies are initially still, then almost imperceptibly begin to move, circling and crawling; their faces are hidden, and the tension between them is moved by the movement of their toes and fingers that touch the white floor and occasionally rise as if projecting themselves towards the other's present body.
Like two snails without a home, trying to blend in with the undergrowth, aware of the approaching gaze, they move in search of each other. They raise and lower their multiple sensory antennae residing on the tips of their fingers; they are perceived from a distance as a rain of electric sounds beats down on them: it is a storm that slowly seems to transform into a mysterious, beating rain.
Then the rain subsides, and the evening noises appear: between the metallic chirping of crickets and echoes reverberating in the distance, the creatures approach each other until they touch and merge into each other's protective bodies. Then they separate again, not only physically but also in movement: Chiara's movement stops, while Elena's becomes explosive; it is a rhythmic, circular, almost ritual dance that brings them together and then apart. Then it stops, and their faces begin to emerge from the strands of hair; they look at each other as the traces of the tension of touching, blending in and distinguishing themselves, remain around them.
Now, all that remains is Lemmo's warm voice and the small gestures that each of the two figures, motionless at the bottom of the stage, constructs like a secret language, a light fist beat on the ground, a caress on the face, a touch of hair, the dance of a hand, a knowing look, and a smile.
Sottobosco is an environment that derails from anthropocentricism, and as Chiara's voice in the background recites, it is the temporal state in which everything began, where bodies had no contours, where everything floated and nothing could be broken: a constant and continuous metamorphosis, a slow but relentless internal transformation, a dance to discover new forms and perceptions.
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lamilanomagazine · 2 years
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Sassari, presentata la stagione La Grande Prosa e Danza
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Sassari, presentata la stagione La Grande Prosa e Danza. Viaggio tra le umane passioni con la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa e Danza organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro Verdi e al Teatro Comunale di Sassari, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Sassari, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Undici titoli in cartellone tra dicembre e aprile, con i grandi protagonisti della scena italiana e internazionale, tra moderne riletture di classici, da Shakespeare a Molière, e testi di autori contemporanei, spaziando tra brillanti commedie, divertissement in musica e ritratti d'artista, echi della storia del Novecento e intricati intrecci sentimentali, accanto alle affascinanti creazioni di celebri coreografi. Tra i protagonisti lo scrittore Daniel Pennac, artisti del calibro di Remo Girone, Maria Paiato con Mariangela Granelli e Ludovica D'Auria, Emilio Solfrizzi, Lucrezia Lante della Rovere e Stefano Santospago, Elio aka Stefano Belisari, e prestigiose compagnie di danza come l'Ukrainian Classical Ballet, la Koresh Dance Company, il Balletto di Roma e l'Aterballetto. Una programmazione ricca e variegata, pensata per un pubblico raffinato e esperto, amante della prosa e curioso delle novità, con una speciale attenzione per le giovani generazioni, che potranno (ri)scoprire immortali capolavori e confrontarsi con la nuova drammaturgia, oltre alle incantevoli favole sulle punte e le moderne variazioni dell'arte di Tersicore, con le spettacolari e suggestive coreografie di Roni Koresh, Valerio Longo e Johan Inger. Si parte – martedì 6 dicembre al Teatro Verdi – con un imperdibile “Dal Sogno alla Scena” in compagnia di Daniel Pennac, che firma la drammaturgia insieme con Clara Bauer e Pako Ioffredo: lo scrittore francese, sul palco con Pako Ioffredo e Demi Licata, si racconta e indaga le fonti della sua ispirazione, tra visioni oniriche, ricordi e emozioni. La Stagione de La Grande Prosa del CeDAC prosegue poi al Teatro Comunale di Sassari da giovedì 15 dicembre con “Ci Vuole Orecchio” dove Stefano “Elio” Belisari canta e recita Enzo Iannacci, poi lunedì 9 gennaio “La Tempesta” di William Shakespeare nell'immaginifica versione di Alessandro Serra (il regista di “Macbettu”), martedì 31 gennaio Remo Girone interpreta “Il cacciatore di nazisti / L'avventurosa vita di Simon Wiesenthal” con drammaturgia e regia di Giorgio Gallione. Si ispira alla figura e all'esistenza movimentata di Sarah Bernhardt, “La divina Sarah” di Eric-Emmanuel Schmitt con Lucrezia Lante della Rovere e Stefano Santospago, in programma martedì 28 febbraio, l'irresistibile comicità di Molière lunedì 20 marzo ne “Il malato immaginario” con Emilio Solfrizzi e per chiudere in bellezza, martedì 28 marzo appuntamento con “Boston Marriage” di David Mamet con Maria Paiato e Mariangela Granelli insieme con Ludovica D'Auria, incentrato sull'incontro-scontro tra due donne, un tempo legate ora nemiche, culminante in un vertiginoso e spietato duello verbale. La Stagione di Danza 2022-2023 del CeDAC al Teatro Comunale di Sassari si apre in bellezza venerdì 20 gennaio ore 21 con il Gran Gala Ballet dell'Ukrainian Classical Ballet: la compagnia di Kiev nella sua tournée europea sbarca anche in Sardegna con il suo ricco repertorio, tra capolavori della storia del balletto e coreografie originali. La Koresh Dance Company propone venerdì 10 febbraio “La Danse & Bolero”, con la nuova creazione di Roni Koresh, ispirata al celebre dipinto di Matisse e l'intrigante versione del coreografo israeliano del capolavoro di Ravel; omaggio al grande compositore argentino martedì 7 marzo con “Astor / Un secolo di Tango” del Balletto di Roma, un “concerto di danza” con coreografie di Valerio Longo e regia di Carlos Branca, con Mario Stefano Pietrodarchi a bandoneón e fisarmonica, e infine giovedì 13 aprile “Don Juan”, una creazione di Johan Inger per l'Aterballetto, in collaborazione con il dramaturg Gregor Acuña-Pohl, con musica originale di Marc Álvarez, per una reinterpretazione del mito dell'eterno seduttore. Tra storie d'amore e d'amicizia, note biografiche e diari, racconti e canzoni, splendide commedie – da “La Tempesta” a “Il malato immaginario”, a “Boston Marriage”, senza dimenticare “La divina Sarah” - la Stagione de La Grande Prosa racconta i labirinti della mente e del cuore, affrontando temi importanti – dalla tragedia della Shoah alla condizione delle donne, dal male di vivere, affidandosi alle parole di grandi autori teatrali, ma anche musicisti, con l'omaggio a Enzo Iannacci con il talento istrionico di Elio, e scrittori come Daniel Pennac. La danza lancia un messaggio di pace con il Gala dell'Ukrainian Classical Ballet, gioca tra rimandi pittorici, letterari, teatrali e musicali ne “La Danse & Bolero” e “Don Juan” e rende omaggio ad Astor Piazzolla, artista d'avanguardia e inventore del Tango Nuevo. La Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa e Danza al Teatro Verdi e al Teatro Comunale di Sassari è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e dell'Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Sassari, con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.... Read the full article
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str4ng3-dr34m3r · 3 years
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I just found a theory (Credit: on Wattpad is @La_Faraona_Ripiena) who says that the void between the arks is only an illusion and being Odin the family spirit where the illusion is king: the well (the void) is no more true than a rabbit of Odin (it is no more true than a 'illusion).
It is brilliant.
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rakktoons · 3 years
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Ophélie, La Passe-Miroir
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tealbuttercup · 4 years
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Lil Update
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marybleis · 4 years
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Hello that’s me after the final book of “The mirror visitor” saga.
I really need time to recover now ahah 😂😭
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matilda-meneghetti · 3 years
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Il 2020 sta per finire (finalmente) ed è quindi giunto il momento di tirare le somme: in questo post i sette libri peggiori che ho letto quest'anno, mentre nella seconda parte, che posterò domani, elencherò invece le gioie letterarie che mi ha dato il 2020 (perché sì, per fortuna non tutto è stato negativo quest'anno). I libri sono classificati dal settimo al primo posto da quelli che considero i "meno peggio" all'interno della lista fino a quelli che non mi sono proprio piaciuti con, al primo posto, quella che ho considerato la lettura peggiore dell'anno. Ovviamente in questa lista trovate i libri che io, personalmente, non ho apprezzato e l'intento non è assolutamente quello di offendere nessuno. Detto ciò, buona lettura!
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7: ECHI IN TEMPESTA-CHRISTELLE DABOS (****)
Al settimo posto, con molta sofferenza, devo citare Echi in Tempesta di Christelle Dabos. Questo è il quarto volume di una saga che ho letteralmente amato alla follia, e di cui parlerò sicuramente anche fra i libri migliori dell’anno, che purtroppo ha avuto un declino impressionante di qualità già a partire dal terzo libro, ma ancora più evidente nell’ultimo. Sul blog c’è una lunga recensione dedicata ad esso con punteggio (regalatissimo, per via del mio amore per la saga) di quattro stelle annesso, quindi non mi dilungo ulteriormente su quella che è stata sicuramente una delle delusioni di quest’anno.
6: BALLATA DELL’USIGNOLO E DEL SERPENTE-SUZANNE COLLINS (***,1/2)
Un libro che non mi ha delusa perché effettivamente non mi aspettavo assolutamente nulla trattandosi di un prequel volto evidentemente a riattizzare il fuoco del successo di Hunger Games. Il mezzo punto in più è infatti dovuto al fatto che tutto sommato è andata meglio di come mi sarei aspettata, ma comunque la pesantezza del libro, sommata al contributo davvero misero che va a dare alla celebre storia, hanno fatto finire la Ballata dell’Usignolo e del Serpente in questa lista. Anche di questo ho già portato il mio pensiero completo sul blog.
5: L’UNICO RICORDO DI FLORA BANKS-EMILY BARR (***)
Questo libro non mi è piaciuto per diversi motivi. Sebbene la tematica dell’amnesia di Flora come anche la sua caratterizzazione siano indagate a fondo, tutto il resto è estremamente marginale e prevedibile e, soprattutto per quanto riguarda i personaggi, a volte persino irritante. L’Unico Ricordo di Flora Banks è stato il primo libro protagonista di un gruppo di lettura di cui faccio parte ed è riuscito a dividere abbastanza le opinioni, ma per la maggior parte non ha convinto appieno.
4: THE CHAIN-ADRIAN MCKINTY (**,1/2)
Ritorna il gruppo di lettura con il secondo libro letto quest’anno che, ancora una volta, non mi è piaciuto. Il libro si presenta come un thriller, ma non include mai colpi di scena sorprendenti o anche solo delle difficoltà: tutti i piani architettati dalla protagonista vanno sempre a buon fine, senza mai alcun intoppo, non creando un minimo di tensione. Il poco coinvolgimento emotivo che sperimenta il lettore è dovuto all’idea di base che trovo geniale, ma che è sviluppata male e sprecata. Il finale è molto deludente e i personaggi a mio parere non sono stati sviluppati.
3: SERPENT AND DOVE-SHELBY MAHURIN (**)
Di Serpent and Dove ho parlato ampiamente in un post abbastanza recente sul blog. Semplicemente si tratta di un libro pubblicizzato per qualcosa che non è e che crea quindi aspettative che non lo rispecchiano. Effettivamente, anche se mi fossi aspettata un paranormal romance trash (ovvero ciò che realmente è), ci sarebbero comunque stati aspetti che non avrei apprezzato, ma sicuramente non ne sarei rimasta talmente delusa da inserirlo ad una posizione così alta in questa classifica e con un punteggio di solo due stelle.
2: LUCAS-KEVIN BROOKS (*)
Lucas mi è stato molto consigliato e, di conseguenza, le mie aspettative erano alte. Purtroppo, ho apprezzato davvero poco. L’unica cosa che fa riflettere e che mi è effettivamente piaciuta è stata la morale, la critica mossa alla società. Per il resto l’ho trovata una lettura davvero dimenticabile e nemmeno piacevole. I personaggi, senza alcuna eccezione, sono fastidiosi e monodimensionali, in primis i protagonisti. La trama è prevedibile e soprattutto la prima parte risulta noiosa. Una grande delusine, un libro in cui speravo molto.
1: LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI-PAOLO GIORDANO (*)
Sorprendentemente, al primo posto di questa classifica, c’è un bestseller apprezzatissimo e dalla grande fama, un libro che però a me non ha trasmesso quello che evidentemente altri hanno apprezzato. Ho trovato che le molte tematiche proposte siano state trattate superficialmente così come i personaggi e la loro psicologia. Ad infastidirmi è stato anche il fatto che, nonostante noi seguiamo i protagonisti dall’infanzia sino all’età adulta, loro sembrano non crescere mai e le loro voci, i loro pensieri, non variano. Anche lo stile di scrittura dell’autore non ha per nulla incontrato il mio gusto.
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Se al mondo tutti fossero in grado di compiere miracoli nessuno avrebbe più paura del proprio vicino.
- Echi in tempesta, Christelle Dabos
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itadora · 4 years
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i am beyond happy to have these masterpieces finally in my hands. ✨
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full-read-mind · 4 years
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Help! Ho bisogno del quarto libro, subito! Questa saga è stupenda la consiglio vivamente, è da tanto che non leggevo un libro che mi prendesse cuore ed anima fin dalle prime righe 😍.
La saga dell'attraversaspecchi è l'Harry Potter francese change my mind 😂
Adoro, adoro e adoro hahaha l'atmosfera, i personaggi, la storia, i misteri, i vari concetti, il tipo di mondo, l'originalità di tutto! Ma poi, vogliamo parlare della fine del terzo libro, io sono rimasta così: 😳😍😲🤔 meno male che il primo luglio il quarto libro "Echi in tempesta" è già uscito in tutte le librerie italiane.
Prendi una pentola metti: 1 l. di fantasy, 200 g. di Belle Époque, 100 g. di steampunk, una grande busta di misterio ed un pizzico di originalità, mescola ed ecco l'Attraversaspecchi haha
Insomma faccio appello a chi piace Harry Potter, Hunger Games ed i libri di Philip Pullman... questa saga è per voi 💕.
Ok. Basta penso di aver sclerato un po' troppo 😂
Sorry guys...
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wintersnightsky · 4 years
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i'm now really scared - or should i say terrified - to read the 4th book of The Mirror Visitor quartet. i feel someone is going to die and i know it'll destroy me. i hate i have to wait until june.
Ps. this fantasy book series is truly amazing, highly recommended you guys
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str4ng3-dr34m3r · 3 years
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Contains spoilers from the fourth book
I was thinking about Fox and Gaelle deaths. Noboody never talk about this so... i'm the only who being destroy about this? They are two of the charters i love and my first reaction is like cring for a week.
uh.
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