frasiacapo - Tumblr blog

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La strada affianco alla mia.

La strada affianco alla mia ha un suo carattere peculiare.

Non è artificiosamente appariscente, è semplice, a tratti segnata dal tempo.

C'è un cancelletto prima di un portone, l'unico di questa strada, diverso da quelli in altre strade. Come se, per entrare in quella casa, dovessi attraversare una sala d'attesa, un purgatorio dove hai la possibilità di riazzerare tutto. Per adesso non ci entro, riazzerare vuol dire anche perdere.

Quando metti piede nella strada affianco alla mia, l'aria cambia. Sembra che non ti appartenga più, come se venisse da un'altra epoca. E ti senti meglio, perché l'ignoto porta in grembo lumi di speranza; e ti senti peggio, perché entrando hai lasciato indietro il tuo tempo, la tua casa.

In questa strada, a un'altezza non meglio definita, si trova la porta di un garage. È bianca, leggermente aperta, lascia intravedere qualcosa ma cosa? Dagli spiragli esce una musica le cui prime note sono un pugno ben posizionato in un punto vitale del tuo corpo. Non poteva essere altrimenti. Riesci a immaginare cosa può contenere: la lucentezza della gioventù, l'oscurità del dolore inconsapevole, le tenebre di quello consapevole.

La strada affianco alla mia è uno specchio, una volta che ci hai guardato dentro, non puoi fingere di non esserti vista.

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Cloroformio.

In una folla di volti e mani intrecciate che recitano empatia,

quegli stessi volti diventano chiazze opache fatte di distanza,

e io mi ritrovo in una stretta che sa di cloroformio.

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Una valida alternativa.

(Una poesia con la sola vocale "A".)

Scritta in 15 minuti perché qualcuno decise che bisognava fare una gara di poesie con una sola vocale.

...

Accatta la patata larga,

lasca la mamma l'ha fatta.

L'ha amata, acclamata,

ma alla ASL l'ha lassata.

L'ha barattata al bar,

al barman dalla mazza ambrata.

L'ha ravanata, ammaccata, assaltata.

Bada, n'altra tana va appagata.

Ma... a Baghdad, basta la bava

a dà na man all'anal.

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Non voglio una poesia.

Non voglio una poesia, se ne leggo una ogni volta che ti guardo.

Non voglio fiori, perché ne sboccia uno nuovo ogni volta che mi parli.

Non mi serve nessun anello, se ciò che mi cinge sono le tue braccia, in ogni alba e ogni tramonto.

E se mai potessi vedere il mare che impazza dentro quando mi tocchi, io ti offrirei una barca per navigarmi l’anima.

Se non tu, chi altri potrebbe domare queste onde?

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Why am I here?

I really bumped into Tumblr yesterday for the first time. It was while I was looking for some pictures, pieces of text - anything really - of my dead (former) best friend. I remember he had a Tumblr account but I can’t seem to recall the name. Maybe some of you can help me find it (if it’s still active, I don’t know). Anyway, one of his names was (is, will always be, I am not sure what tense I should use here) Elias, just in case it rings any bells.

So in short, I decided to open an account for myself, who knows maybe he will flow through me and help me write something decent; he was always better than me at this. 

I don’t know how to use this medium (tags, posts and all of that), nor do I know if this is something I will keep doing but for today, at least, this is helping me cope with this new life I kind of hate. Some days are worst than others, some days (probably when my period is close) I feel that unease, that feeling that ‘no one actually understands or gives a crap about me or anything’, because I probably don’t give a crap about anyone or anything at times. 

Only thing is, he would have understood. But now he is gone. 

And this is something I can’t really wrap my fucking mind around.

PS. we probably would have drooled over this GIF 🙈